“(La macchina della verità) non funziona, se uno non capisce le domande…
Nessuno le ha rapite. Non è successo niente. Sono solo scomparse…”.
Prisoners
Il “tuo” corpo, “qua, così”, è sempre (sempre) in uno stato di infiammazione continua, poiché lo “stile di vita” che ti conduce è, per esso, assolutamente deleterio.
Non solo.
L’alimentazione è uno “stress” perpetuo, che non lascia il tempo, all'organismo, per/di disintossicarsi completamente.
I pasti sono numerosi, durante il giorno.
Una cadenza regolata, ormai, dall'abitudine di “dover” mangiare anche se, spesso, ti accade di non avere nemmeno fame.
Se osservi i bimbi, noterai che – senza input esterni – hanno fame ad orari che non coincidono con quelli canonici, scanditi dalla giornata lavorativa (pause), piuttosto che da ragioni proprie.
Non a caso, in molte zone del globo si pratica il digiuno "strategico"; la concessione di tempo, al corpo, per permettere la disinfiammazione dello stesso (salvo, poi, ricominciare, ogni volta, da capo. Perdendo volontà nel corso del tempo "qua, così").
C’è il rifiuto di capire che non esisterebbe una infiammazione gastrointestinale se prima non ci fosse stata una digestione lunga e difficoltosa producente sangue melmoso e lipotossico.
C’è il rifiuto di capire che non esisterebbe una digestione lunga e difficoltosa se prima il nostro carrello-spesa non si fosse caricato di cibi inadatti.
Il solito problema della legge di causa ed effetto, che esiste 24 ore al giorno e viene ignorata 24 ore al giorno…
Se (se) hai l’accortezza di “ben osservare”, in tutto il pianeta sembra esserci lo stesso problema (anche nelle zone più povere ma, ugualmente convenzionali per tendenza commerciale già acquisita. Infatti, le multinazionali non hanno nessun confine di giurisdizione).
Quale "problema"?
L’addome, la pancia, lo stomaco (insomma, quella zona lì) assolutamente, e pressoché sempre, gonfi.
Nel “quarto mondo”, poi, tutto questo è diventato una “malattia”. Come al solito, “qua, così”, non si butta via niente, perché “tutto fa brodo”.
Logicamente, questa "caratteristica comune" (non tanto un “problema”, quindi) è più o meno marcata, in funzione dello stato di “benessere (Pil)” che la tal società può vantare, rispetto ad un’altra.
Ma (ma) in ogni “caso, esiste sempre.
Questo “gonfiore” indica – a parte la diagnosi clinica – a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso, che:
il tuo complesso (corpo, mente, etc.) sopravvive in uno stato di “possessione (è sede di...)”
a meno che, all'opposto, questo dato di fatto tu lo consideri “normale”.
No?
Spesso, trovi un alibi, nel constatare che persino in quelle tribù, rimaste ancorate al tempo che fu, abitanti ancora il cuore della foresta amazzonica, ad esempio, - noti - avere l’addome gonfio.
Di conseguenza, concludi che questo stato di gonfiore sia proprio “naturale”.
Infatti, ti aspetti di vedere dei fisici del tutto slanciati, magri, assolutamente “palestrati”.
Ma (ma) a fronte di “documentari”, che riportano una situazione diversa, ti auto convinci che dopo tutto il modello cittadino moderno non è, poi, così tanto male.
Il gonfiore può esserci, tuttavia, anche in fisici all'apparenza “perfetti”.
Infatti, quando l’età, la dedizione e l’attenzione, la coerenza, etc. lo permettono ancora, i “gas” si accumulano lo stesso, ma molto meno evidentemente, rispetto alla – ormai – prassi “qua, così”.
Ecco che, allora, il fisico è ancora “in linea”, ma i processi di benessere interiore, che percepisci e conosci solo tu, rimangono costantemente “sotto sopra”, causando problematiche mai del tutto confessate e confessabili apertamente (per varie "ragioni")…
Nella sostanza, ciò che mangi ti uccide giorno dopo giorno.
È un lento avvelenamento.
Allo stesso modo, del respirare, bere e lavorare (sopravvivere). Il corpo umano non ha bisogno di nulla, originalmente, essendo il concetto di “energia”, una finzione artificiale (strategia).
La deviazione è diventata, nel tempo (per “stanchezza”, come proferì Bukowski), auto deviazione, che ha preso, quindi, una definizione altra, come ad esempio:
norma
paradigma
regola
moda
archetipo (riprogrammazione).
E questo, “tuo”, essere continuamente turlupinat3, lo “è” – ormai - ad un macro livello tale da considerarti come auto turlupinat3 (inconsciamente).
Come se (come se) ti piacesse talmente “soffrire”, da arrivare a procurarti “dolore” da te stess3. Non a caso, esistono forme di “malattia” considerate come tali.
Non dai più il tempo, all'organismo, di depurarsi.
Dato che mangi “sempre” ed, in questa maniera, continui ad alimentare proprio quello stato di infiammazione che diventa, quindi, paragonabile ad una sorta di strana normalità (un po’ come il mondo alla rovescia, che è alla "moda" per la famiglia Addams).
Dunque, cosa (chi) può darti consigli per una alimentazione ottimale?
Nessun3, se sempre “qua, così”.
Probabilmente, degli animali che non vivono nelle città.
Forme di vita sempre più rare, così come gli esempi che possono riuscire ad auto ispirarti.
Usualmente, è la “pubblicità (sotto a qualsiasi forma comunicativa)” ad indicarti la rotta per il tuo “benessere”.
Ergo:
la creatività è impiegata nell'interesse degli sponsor
delle aziende che devono vendere sempre di più, rispetto all'anno precedente
pena il “fallimento”.
Quale più comoda forma di verità di parte (nota bene che non c’è nessun “punto di domanda”).
Una caratteristica sempre più globale, dal momento di “è già successo”. Ossia, dall'avvento della compresenza immanifesta dominante - appunto - a giurisdizione planetaria.
Qualsiasi conseguenza (che, “qua, così”, è sia la causa che l’effetto, essendo la ragione fondamentale, assolutamente, inosservata/dimenticata) rispecchia sempre e proprio questo genere di compresenza, capace di rendere tutt3 alle proprie “dipendenze”, senza che il tutt3 ne sia perfettamente consci3 (cert3).
Cioè, qualcosa che se (se) hai già preso atto, anche da/in un solo Bollettino, avrai già “ricordato (di prendere in questione)”.
Qualcun3 che, nonostante tutt3, una parte di te si rifiuta di prendere in considerazione centrale e portante.
Non a “caso”, c’è – in te – il “tuo” inconscio:
la zona “off-limits”, che sai essere molto potente ma che, per qualche “scherzo del destino”, ti è completamente interdetta… come se (come se) in casa tua ci fosse una porta che conduce ad una stanza, sempre chiusa, della quale non possiedi più alcuna chiave. Ti pare?
Lo riusciresti a concepire ed accettare, se ciò riguardasse la tua situazione domestica?
No. Vero?
Per come sei tronfi3 e “pieno di te”, non lo potresti proprio tollerare.
E, infatti, non si pone assolutamente il problema. Tuttavia, lo stesso annoso e zavorrante carico di impedimento, esiste sempre dentro di te, ben tollerato dalla/nella convenzione.
Non ci puoi fare niente. Questa è la “tua” auto convinzione…
Per cui, “così è, se ti pare”.
“Tutto è compiuto… Amen”.
Pensa alla democrazia, “qua, così”.
Immagina quale assoluto stato di perfezione ammaliatrice, essa abbia già condotto verso di te.
Democraticamente, infatti, vince la maggioranza.
Cioè, un intero popolo può essere diviso e separato “in casa”, allorquando 1) la stratificazione politica è una strategia sotto/dominante, che 2) auto convince le persone a “scegliere”, così 3) alle elezioni – quasi sempre – si registrano blocchi di voti che celebrano, sostanzialmente, una divisione, piuttosto che una unità d’intenti.
Il tutto, democraticamente. Quindi, in maniera inattaccabile.
Rifletti:
una scelta portante, come quella – ad esempio – di un referendum
che si chiude ufficialmente con un 51% vs 49%
che cosa significa intimamente e profondamente, all’interno del convivere d’assieme sociale?
A parte la consueta paratia stagna della “non governabilità” di facciata… significa che:
su dieci persone
di/in quella società
in pratica, poco meno della metà non saranno rappresentate
all’interno della decisione comune “già presa”.
Sai che cosa significa?
Che metà della popolazione continuerà a sopravvivere nella depressione. E che l’altra metà, continuerà a fingere di “stare bene”, nonostante non è vero ad un livello di valore aggiunto…
Il concetto di maggioranza (più o meno assoluta) è diabolico, così come lo è quello di democrazia.
Ergo, questo "impianto" corrisponde ad una strategia, che viene alimentata da una forma di interesse “sopra alle parti”, dato che la Massa non riesce mai a sbrigliare la matassa.
Qualcosa che nemmeno la politica sembra essere in grado di fare, sino a quando esiste una forma gerarchica di trasmissione degli ordini, ossia, dell’intenzione, interesse, piano, progetto, desiderio, etc. dominante.
È proprio di ciò, che eviti (ti rifiuti di...) continuamente di prendere atto:
omettendo la ragione fondamentale
per la forma reale manifesta “qua, così”
(forma) che tendi, all'opposto, a considerare come “inevitabile”.
Perché consideri un simile livello del “fare/essere”, superiore ad ogni tua autentica portata?
Perché, nel frattempo, ti è come sfuggit3 di mano. Vero?
Di più.
È sin da quando ti sei manifestat3, “qua, così”, che hai auto constatato di “non capirci nulla”; dal momento in cui, ritrovi qualcosa di già auto esistente e sviluppat3, che – solo quando diventi adult3 – puoi ambire ad andare a “modificare”. Sì, ma… come?
In quale modo?
Andando a “lavorare”. Cioè, entrando in strutture d’impresa, che sono già concepite per mettere le cose molto in chiaro:
io padrone
tu dipendente… (e se, anche, diventi padrone, lo sei ad un livello pari a quello che ritrovi in loco).
Qualcosa dove, persino il padrone, ha un altro padrone (ad un livello che, ovvio, non riesci mai a svelare/capire/ricordare del tutto).
L’umanità dimostra, ad ogni istante, che quando si concentra su qualcosa, l3 perfeziona sempre (sino a farl3 funzionare come si deve).
Solo che, questo “fare” è sempre (sempre) una conseguenza (dipendenza) e mai (mai) a livello di ragione fondamentale (“a monte”).
Per cui, lo stato di perfezione (che esiste anche “qua, così”) non riguarda più il tuo interesse, bensì, è completo appannaggio della struttura sotto/dominante (che non esiste ma c’è, e/o viceversa).
Quale maggioranza. Quale democrazia. Quale libertà…
Se (poi) le persone continuano a sopravvivere “qua, così”.
L’inclinazione della realtà manifesta (mondo) è del tutto particolare.
La caratteristica di memoria frattale espansa, ambientale, è la forma più potente di “memo” che puoi ambire e sperare di ritrovare, poiché, essa non smette mai di mantenerti potenzialmente aggiornat3, sulla sostanza dei fatti che sono già accaduti e che, per questo, continuano ancora a riaccadere.
E, questo, anche e persino se “qua, così”.
Sì, perché:
“è già successo”.
Ed è sempre “democraticamente disarmante” questa “tua” assenza da te stess3.
“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2046
Ciao Davide :-)
RispondiEliminaSi, assolutamente, devo trovare il mio centro e lì finalmente, dimorare o ridimorare. In perpetuo.
Ci tento e ci torno continuamente. Ma come ben sai..."che te lo dico a fare?" ;-)
E' un pò di tempo (guarda non caso) che mi sento proprio infiammato. Infatti sono due tre giorni, che mangio davvero poco. Diciamo la metà del solito. E mi sento nettamente meglio sotto ogni punto di vista. Più positivo, leggero, pronto.
Mi viene da sottolineare come le feste "COMANDATE(!)" siano proprio una festa, una celebrazione dominante. Dello status quo, del loop. Ci riempiamo ancora più di schifezze e alcol e quant'altro, invece di approfittarne per fare altro.
Curioso come da metà Italia in giù abbia comunque "vinto" o stravinto la monarchia, nel famoso referendum.
Ieri, dopo molto tempo, ho aperto il sito de La Stampa. Una bruttura senza fine. Ma come cavolo si fa ancora a credere in questa (non) civiltà. Come si può far finta di niente, tutti i giorni, tutte le ore, tutte le notti.
- Il bar del tribunale di Torino, gestito dalla camorra (molto bene)
- Appalti truccati in ogni dove
- Abusi
- Violenze
- Stupidità varia
- Chi dovrebbe aiutare e difendere se ne approfitta sistematicamente
Ecc. ecc.
Altro che evoluzione. L'unica evoluzione è quella sottodominante.
E la netta percezione di come i media tentino continuamente di deviare l'opinione pubblica. Piazzando titoli ad effetto e frasi shock da incollare nei vari subconsci. Un mondo alla rovescia. Un "giro della morte" rispetto all'uman3 sentire.
"Ovviamente l'amore non è sentimento. Essere sentimentali, essere emotivi, non e' amore, perché il sentimentalismo e l'emozione sono semplici sensazioni. Una persona religiosa che piange su Gesù o Krishna, del suo guru e qualcun altro è soltanto sentimentale, emotiva. Indulgere in sensazioni è un processo di pensiero, e il pensiero non è amore.
Il sentimentalismo, l'emotività, è semplicemente una forma di auto-perpetuazione. Essere pieni di emozione, evidentemente, non è amore, perché una persona sentimentale può essere crudele quando i suoi sentimenti non sono corrisposti, quando i suoi sentimenti non hanno sbocco. Una persona emotiva può mescolare poi le emozioni: rabbia, cattiveria, odio. Un uomo pieno di lacrime per la sua religione, di certo, non ha amore."
J. Krishnamurti
Un abbraccio
Fabio :-)
Caro Fabio, complimenti. Il tuo è un "commento" perfetto :)
EliminaCon tanto di citazione illuminante e certamente condivisa.
Va messa a punto la "teoria". Poi, la pratica.
Ti ringrazio di cuore.
A presto. Un caro abbraccio.
Serenità
Ciao carissimo....eccola qua la "democrazia" http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2017/04/13/news/trieste-non-si-vaccina-convocata-dalla-polizia-1.15190407
RispondiEliminaIo da questo per sottrazione ne traggo che di fatto nonostante la campagna terroristica la gente (probabilmente la maggioranza) non crede più alle menzogne spacciate un tanto al kilo dai nostri media....quindi sono arrivati alla convocazione in "questura" per tentare di intimidire le persone (come all'epoca del ventennio).Questo naturalmente farà incazzare ancora di più la gente,quindi sono sicuro che sarà un classico autogol...
P.S.Scusami se non ho ancora fatto quello che ho detto ma purtroppo ho avuto un problema...appena risolvo (presto) mi faccio "sentire".
Un abbraccio forte carissimo
Claudio
Caro Claudio, la Massa è sotto ad incanto. Non ci sono autogol. Tutt3 è perfetto per il "qua, così". Sembra mancare la "forza". Come in un incubo, dei peggiori tra l'altro.
EliminaNon ti scusare. Non so a cosa alludi. Rimango in "ascolto" :)
La democrazia è una strategia fenomenale. Tanto di cappello a costoro.
Ma, ora, è centrale esserci accorti.
Grazie.
Un caro abbraccio e... a presto.
Serenità