mercoledì 26 aprile 2017

Il “marchio” è sempre riportato.



Ci ritroviamo dall'altra parte di qualcosa che non abbiamo mai scelto…
Quello non ero io. Era lui…
Si comporta così di default”.
Mr. Robot
Scrivere, citare, riportare, trovare, ricordare, dimostrare, etc. è un “esercizio” molto complesso se (se) l’ambiente è rinchiuso in se stesso, se non lo permette, se non è previsto, se (se) esiste una in-certa compresenza soprattutto immanifesta e – dunque - dominante.
Dimostrare questa verità (assolut3) è come… “scoprire un nuovo mondo”, nella sostanza, poiché “quest3” cambia tutte le “carte in tavola”:
ancora “qua” ma “non così”.
Senza alcuna necessità di una nuova “terra promessa”, né via di fuga di ogni e qual tipo.
Facendo perno (focus) su di (in) te, la realtà manifesta viene riscoperta come estremamente “plasmabile”:
risponde, di conseguenza… (è la giurisdizione dominante - grande concentrazione di massa - che te lo impedisce di "vedere/fare", anche se potenzialmente è sempre possibile).
Or dunque, che cosa (chi) “è” – allora – la creazione?
È, persino, ovvio:
 “è” la stessa, risoluta, in-dimostrabile, dominante.
Perché non la prendi in considerazione? 

Perché… come puoi “prendere” qualcosa (qualcun3) che/se:
per te “non esiste (ma c’è)”
oppure
per te “non c’è (ma esiste)”…
Infatti, “qua così” tendi ad escludere dal “tuo” ragionamento (sentire) proprio la ragione fondamentale del “qua, così”.
E, da/con un simile “vantaggio”, la compresenza immanifesta (strategicamente) dominante può comodamente “sedere su un trono che non è esattamente come te lo immagini”.
Rinunciando ad una certa forma di Ego (apparenza), la venerazione non è mai venuta meno, indirettamente.
Del resto, un simile potere, è indipendente da un simile gradiente di “preferenza massiva”. Lo capisci nel momento in cui, la strategia pone la Massa al di là del concetto, più classico, stesso… di “pubblica prostrazione, sotto alla maestà, che si auto celebra grandiosamente alla luce del Sole”.
L’immanifestazione, quando è una strategia dominante, diventa qualcosa che – di più – puoi comprendere per “associazione di idee” assimilandola al concetto di “tenebra (male)”, a quello di “Diavolo (‘col3i che divide’)”…
Meglio:
col3i che “ha già (sud)diviso”
dato che
“è già successo”.

  
Ricordato quest3, che cosa “rimane”
La Massa alle prese con una “maledizione”; con una intenzione che ri-col-lega la materia, intimamente, ordinandola secondo un senso che ti sfugge, se (se) ti limiti a conseguire “a valle”.
Entità? Spiriti? Demoni? Incorporeità? No
Simboli. Informazione (frattale espansa). Memoria frattale espansa…

Esseri umani, come te (“simili”), in carne ed ossa etecnologia (conoscenza drenata dal mondo reale manifesto “qua, così”).
Fa la differenza, il percepire in questa maniera, piuttosto che:
genufletterti per paura, a (verso) qualcosa che è, comunque, in-dimostrabile – sopra a tutto – applicando il dogma (a te tanto caro) scientifico (deviato).
Non a caso, pur continuando a credere nel “metodo scientifico”, molto spesso, l’essere umano “crede – anche – in qualcosa di assolutamente al di là di detto ‘metodo scientifico’”. 
Il tutto, sembra - senza creare nessuna sorta di cortocircuito, blackout, paradosso auto bloccante, nonsense, etc. - in grado di condizionare il “cammino” umano.
No.
Infatti, l’intercalare “sembra”, corrisponde ad un vero e proprio “blocco”:
ricorrendovi, l’espressione assume una forma “ipotetica”
non ricorrendovi, l’espressione assume una forma “certa”.
Infatti, il cortocircuito c’è, esiste, èrealtà manifesta
Poiché, il complesso umano risente di una simile “alleanza” di significati opposti ed affini ad auto preservare il paradigma ordinario, sempre attuale, “qua, così”.
La scienza ti vincola a credere nella spiegazione logico/scientifica, ma – allo stesso tempo – il dogma religioso, fondato proprio sulla indimostrabilità scientifica di Dio (credo), costituisce un cardine inverso, rispetto al “credo” scientifico, nel quale – comunque – ritrovi consolidamento. Ergo?
Eccoti auto suddivis3, in-direttamente, in te.
Attraverso l’opera “non dichiarata” di due correnti inverse, che ambiscono – unitamente – ad auto separarti, anzi, ad auto mantenerti (già) separat3.
E, questo, in qualcosa che “l’unione fa la forza”, fa – soprattutto – la differenza, in termini di:
differenza di potenziale.
Alias, di:
reale potenziale “qua, non così” vs reale manifesto “qua, così”.

  
Se, dunque, decodifichi i “simboli (segni frattali espansi)” attraverso un atteggiamento/configurazione – ad esempio – by la “formula”, alloraogni “traccia (informazione)” narra sempre (sempre) di una compresenza immanifesta dominante e di te, nella “tua” – sempre verde – rinuncia inconscia a te stess3.
Una questione di potere, ambito da fazione umana “non più registrata”, ma (ma) egualmente riflessa – nel/sul Globo – a livello di traccia sottodominante (la “guerra tra impoveriti dentro”).
Il loop è, quindi, la conseguenza di questa strategia della non manifestazione diretta.
Sì, perché, il loop è un perfetto dispositivo per il perfezionamento dello status quo “qua, così”, permettendo quel livello assoluto di retro ingegneria, incarnato proprio dal fatto inossidabile che:
tutto (vi) scorre (dentro)”
Ripetutamente.
E, come ben sai, nell'esercizio continuo si rafforza il “muscolo”.
Mentre, all'opposto, ti atrofizzi “tu”…
Nell'ebraismo il diavolo (costruito soprattutto su religioni e tradizioni straniere) rimane un'allegoria delle inclinazioni o comportamenti negativi che fanno parte della natura umana…
Link 
Un’allegoria = simbolismo sostanziale frattale espanso (memoria ambientale frattale espansa).
Occorre che “smetti di camminare sulle uova”:
l’inclinazione è “ispirata”
il comportamento è “conseguente”.

  
Si cita il Diavolo, cercando di metterlo in luce, ma (ma) ess3 è un principio che tende sempre a sfuggire. Per cui, rimani sempre con il classico cerino, acceso, in mano. 
Senza alcuna certezza, “solo con uova sotto ai piedi”.
Come, quindi, ricavi solida informazione?
1) ricordandoti che l’informazione c’è sempre, 2) facendo appello al fatto che l’informazione è ambientale, frattale espansa, 3) che anche ciò che tende a sfuggire, se preso in esame a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso, è perfettamente riprodott3 in termini di “effetti riflessi e conservati”, quindi 4) accorgiti che le “allegorie” sono simboli che riportano alla compresenza immanifesta dominante o grande concentrazione di massa a giurisdizione, ormai, planetaria.
In questa maniera “trasformi il simbolo in realtà manifesta”, ripercorrendo a ritroso l’opera di retro ingegneria umana “qua, così”:
allo stesso tempo
l’allegoria del Diavolo, riporta informazione di natura “meta umana”
ossia
della dominante, in quanto principio della malattia, della corruzione, della viralità, etc.
Ossia, la decodifica ambientale dell’informazione frattale espansa (che giunge sino a te, codificata "di parte") reca in sé un “marchio plurimo”:
Dominio (parte umana)
dominante (principio di possessione dell’umanità).





È come osservare, ad esempio, la simbologia reale, imperiale, faraonica, etc. che riporta sempre (si auto ammanta ed auto celebra) – attraverso la simbologia del potere stesso – la propria persona (in carne ed ossa) elevata a potenza proprio attraverso la valenza “resa universale” del simbolo:
la corona
lo scettro
le piante araldiche simbolo delle Due Terre: il loto... (Alto Egitto) e il papiro... (Basso Egitto)... Link 
il trono
il mondo raffigurato nelle proprie mani, etc.
Il simbolo permette di “elevare a potenza” quella singolarità che ambisce, unilateralmente, ad auto imperare sulla Massa intera, come se (come se)… fosse Dio.
La dominante, anche a Filtro di Semplificazione attivo, sfugge al Filtro stesso, “annunciando, tra le righe, sottilmente che… il Dominio umano, sull'umanità stessa, è un ‘caso di possessione’ ad ogni livello”.
Nessuna parte “qua, così” è conscia di questa verità. Nemmeno il Dominio (che, dunque, può prenderne atto da/in questo spazio/potenziale).
Nientepopodimeno…
A che “serve”, allora, tutto il pregresso sapere “qua, così”?
A nulla.
Alias:
alla preservazione completamente intatta, del potere assoluto della dominante su tutt3
dunque
serve "a tutt3".
Il motivo, quindi, dell’esperimento in corso d’opera, che ha “ristretto” la questione, in/ad una neuro simulazione facsimile all'originale, nel tentativo di “evocare la dominante”, costringendola alla manifestazione.
In questa “realtà (di) riflesso”, le cose sono del tutto identiche a ciò che “è già successo”.
Orientarti in un simile dedalo è possibile solo (solo) se… ricordi.
Ossia, se sei sempre orientat3 verso la direzione che ti auto mantiene centrale, portante e “formulare”.
Vai a “vedere” che cosa s’intende per la “formula”
Ritrovi tutto in questo spazio (potenziale).
Qualcosa che non viene sempre riportat3, perché hai necessità di svolgere una attività che riporti in te il senso del ricordare (ritrovare)…
Qualche “curiosità” che - essendo il caso non previsto “qua, così” - puoi allora approfondire da te, in te (ignorando tutt3 ciò che cerca di caratterizzarti “al posto tuo”).
La tradizione ebraica presenta molti demoni, dalle più varie caratteristiche:
Astarte, Belfagor, Belzebù,Belial, Lilith, Asmodeus, Azazél, Baal, Dagon, Moloch, Mammona, Mefistofele, Samael e molti altri ancora.
Derivano dalle divinità adorate dai popoli della Palestina come i moabiti, canaanei, edomiti, sodomiti, gebusei, filistei, amorrei, aramei, fenici, compresi gli stessi ebrei e si contrappongono al culto di Yahweh o di El…
Link 
I “demoni… derivano dalle divinità adorate dai popoli della Palestina come i moabiti…”.
Ora, facendo un “fermo immagine” di questa espressione:
assumendola, cioè, linearmente (senza alcun giudizio di parte)…
“Riunisci i puntini”, in questa maniera:
il demone veniva (“è”) adorato dai (ad esempio) moabiti
Adorato”. Comprendi?
Ok. Vai avanti.
Vita nomade e battaglie nel deserto
(Nu 21:10-20; Gc 11:14-18)
9 Il Signore mi disse: “Non attaccare Moab e non muovergli guerra, perché io non ti darò nulla da possedere nel suo paese, poiché ho dato Ar ai figli di Lot, come loro proprietà.
10 Prima vi abitavano gli Emim…
Ora alzatevi e passate il torrente di Zered”.
E noi passammo il torrente di Zered...
Deuteronomio 
Perché il “Signore” ordinò di non attaccare i moabiti?
I “demoni… derivano dalle divinità adorate dai popoli della Palestina come i moabiti”.
Il demone veniva (“è”) adorato dai… moabiti
non attaccare Moab e non muovergli guerra...
Allora, “fai da te”:
Perché il “Signore” ordinò di non attaccare i moabiti?

  
Altra “cosa”:
come s’introduce un certo discorso, in un determinato assieme?
Collegando la diversità, apparente, attraverso un collante che è, invece, unico:
la simbologia (il mezzo vettore della simbologia).
L’idea del denaro, a livello globale, come attecchisce meglio?
Configurandol3 (autorizzandol3, predicandol3, infondendol3) a livello di “sacralità”, al di là della suddivisione (infatti, ogni Paese ha una economia basata sul denaro. E, al mondo, esistono poche valute in grado di unificare questo concetto: dollaro su tutt3).
(Nu 20:14-22; 33:37-44) Ro 12:18
2:1 Poi tornammo indietro e partimmo per il deserto in direzione del mar Rosso, come il Signore mi aveva detto, e girammo intorno al monte Seir per lungo tempo.
2 Il Signore mi disse: 3 “Avete girato abbastanza intorno a questo monte; volgetevi verso settentrione.
4 Dà quest'ordine al popolo: "Voi state per passare i confini dei figli d'Esaù, vostri fratelli, che abitano in Seir; essi avranno paura di voi; state quindi bene in guardia, 5 non muovete loro guerra, poiché del loro paese io non vi darò neppure quanto ne può calcare un piede, perché ho dato il monte Seir a Esaù come sua proprietà.
6 Comprerete da loro con denaro contante le vettovaglie che mangerete, e comprerete pure da loro con denaro persino l'acqua che berrete.
7 Poiché il Signore, il tuo Dio, ti ha benedetto in tutta l'opera delle tue mani, ti ha seguito nel tuo viaggio attraverso questo grande deserto; il Signore, il tuo Dio, è stato con te durante questi quarant'anni e non ti è mancato nulla".
8 Così passammo, lasciando a distanza i figli di Esaù, nostri fratelli, che abitano in Seir, ed evitando la via della pianura, come pure Elat ed Esion-Gheber. Poi ci voltammo e ci incamminammo verso il deserto di Moab…
Deuteronomio 
Nota bene:
non muovete loro guerra, poiché del loro paese io non vi darò neppure quanto ne può calcare un piede, perché ho dato il monte Seir a Esaù come sua proprietà (“ho dato... come sua proprietà”)
comprerete da loro con denaro contante le vettovaglie che mangerete, e comprerete pure da loro con denaro persino l'acqua che berrete (è un ordine a cui non puoi dire di no e, poi, per abitudine… il “dado è tratto” ed i gioghi sono fatti)
il Signore, il tuo Dio, è stato con te durante questi quarant'anni e non ti è mancato nulla (perché, allora, da questa popolazione “devi comprare tutto”? Perché esiste già il concetto di denaro, anche se “non ti è mancato nulla”?).
Chi è, allora, il denaro, la globalizzazione, la proprietà, etc.?
Domanda retorica, per/in questo spazio (potenziale).
C’è un “passo” narrato in Rudolf Steiner (che per ora non viene riportato), nel quale si narra di come (Satana o Arimane) avesse in un certo senso ispirato l’invenzione della scrittura e della stampa (libri), al fine di utilizzare detto mezzo, per muoversi e raggiungere nuovamente l’intero genere umano, anche per questo verso ("nuovo mondo"). 
Allo stesso modo/tempo, è l’intera filiera della tecnologia (scienza deviata) a rappresentare una simile “incarnazione (trasmissione di informazione)”.
Anche gli Smartphonee, di più (anche se tutto questo è un mezzo per saturare e non tanto per polarizzare, dato che “è già successo”. Non solo. Le sottodominanti, inconsciamente, intessono la medesima trama, già completata a suo tempo e frutto del “qua, così”… ad “immagine e somiglianza”).
Satana si infiltra anche attraverso internet, parola di esorcista.
Il demonio esiste ancora, e non solo:
si infiltra anche attraverso il web.
"Anche attraverso internet Satana si può infiltrare. Sto seguendo una posseduta che ha contratto una possessione attraverso internet. Uno spirito è entrato in lei ed ora si deve sottoporre ad esorcismi".
Lo ha detto Don Antonio Mattatelli, esorcista, intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus...
"Delle caricature del demonio possono sembrare un po' medievali, quindi dobbiamo liberarcene, ma il demonio come realtà spirituale, come persona, esiste - ha affermato Don Mattatelli...
Lo dice la fede cattolica e lo confermano tutte le tradizioni religiose.
Quando si parla del demonio bisogna rifuggire i due eccessi, quello di vederlo ovunque e di attribuirgli la causa di ogni male del mondo, visto che molte volte a fare i demoni abbiamo imparato noi umani.
Noi umani dobbiamo rifuggire l'idea del demonio onnipresente, questo sarebbe fanatismo. Però bisogna anche capire che è un errore pensare che il demonio non esista.
Il demonio esiste, opera, non è un altro Dio, è una creatura pervertita, corrotta, che però non può agire se noi non glielo permettiamo. I giovani devono saperlo che il demonio esiste, perché se lo conosci lo eviti".
Link 
Se lo conosci lo eviti…”:
ne sei consapevole, perlomeno
e puoi agire in maniera molto più all'altezza di te.
Non “lo eviti”, però, perché evitandolo tendi ancora a dimenticarlo.
Il demonio come realtà spirituale, come persona, esiste…”.
Lo comprendi in-direttamente, ad esempio, decodificando “formularmente” le informazioni ambientali (tracce frattali espanse, che riportano sempre ogni tipo di compresenza, anche se immanifest3 ma giurisdizionalmente dominante).
La materia oscura esiste, c'è una nuova prova.
La materia oscura esiste. Almeno nella versione "tascabile" dell'Universo riprodotto dentro a un computer:
è quanto afferma un team di ricercatori guidati dall'Università di Durham, che, come riporta il sito dell'Agenzia spaziale italiana, grazie alle simulazioni ha trovato una prova dell'esistenza della signora dell'oscurità.
La dark matter, ineffabile componente del cosmo che secondo recenti stime costituirebbe oltre l'80% della massa presente nell'Universo, resta uno dei più grandi misteri della scienza moderna.
La maggioranza degli astronomi è oggi convinta della sua esistenza, eppure neanche le tecnologie più avanzate hanno permesso fino ad ora di osservarla.
Per questo da tempo gli scienziati si stanno concentrando su metodi indiretti per ricostruire il possibile identikit della materia oscura, in modo da cercare di capire qualcosa di più sulla sua natura e la sua misteriosa composizione.
Uno dei metodi più efficaci è quello che unisce dati osservativi e simulazioni al computer:
riprodurre "virtualmente" porzioni di Universo a partire dalle informazioni disponibili permette di elaborare modelli simulativi da cui estrarre previsioni realistiche sull'evoluzione del cosmo
Link 
la maggioranza degli astronomi è oggi convinta della sua esistenza, eppure neanche le tecnologie più avanzate hanno permesso fino ad ora di osservarla
per questo da tempo gli scienziati si stanno concentrando su metodi indiretti per ricostruire il possibile identikit della materia oscura, in modo da cercare di capire qualcosa di più sulla sua natura e la sua misteriosa composizione
uno dei metodi più efficaci è quello che unisce dati osservativi e simulazioni al computer
Ok? 
C’è già tutt3, anche, in questa citazione. Dato che “tendi a fare sempre la stessa ‘cosa’, nella sostanza, riproducendola quindi”.
Ora, fai la differenza:
perché 1) non credi alla “versione che ritrovi riprodotta in questo spazio (potenziale) se 2) la stessa situazione “vive e regna nei secoli dei secoli” a livello del più riconosciuto campo di studi della scienza?
Che cosa (chi) sono:
la compresenza immanifesta dominante “qua, così”
il Diavolo
il Signore
la Dark Matter?
Sono la stessa cosa (person3):
ciò che ti domina “ora e per sempre se (se) continui ad ignorarne la sostanza”.
L’informazione frattale espansa riporta tutt3, e sopra a tutto, codifica (stratifica) ogni livello con il “marchio” della proprietà dominante che, di conseguenza, è ovunque “qua, così”:
ovunque, comunque e quantunque
che tu ci creda o no
il “marchio” è sempre riportato.

  
Ecco l’autentico “vessillo” di detto “reame dominato” alias… dominante (in sovrimpressione).
È tempo, ormai:
“Fai…”.
   
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2053



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