martedì 28 luglio 2015

Come "un rametto nella corrente".



Nella “tua” mancanza di consapevolezza, che cosa diventi?
Un rametto nella corrente.
"Eri" qualcosa di (di)verso rispetto ad "ora".
"Sei" qualcosa di (di)verso rispetto ad "ora".
Dove per “ora” devi intendere una porzione di tempo immaginario (evocato e virtuale), che non passa mai… sino a quando non cambia la (ri)programmazione a cui sei andato in(contro), vivendo progressiva(mente) “qua, così”.
Dunque:
  • “eri” e “sei”, sono stati che coincidono parallela(mente)
  • perché esiste il potenziale ed il manifesto.
Il reale manifesto è una versione “ridotta” del/dal reale potenziale:
  • possibile e impossibile
alias
  • l’(im)possibile (terzo stato).
Il terzo stato non è solo l’unione virtuale e simbolica (potenziale) della scala dei valori “abitabili” nel reale manifesto (alto e basso, freddo e caldo, sopra e sotto, etc.). Allo stesso tempo, il terzo stato non è solo/anche la fuzzy logica (le sfumature che vanno dal bianco al nero, ossia i valori di grigio nel mezzo).
Il terzo stato è, propria(mente), un di(verso) stato fisico “(ri/in)vestibile”.
L’on e off contemporane(o/i) è una condizione pratica dell’essere vivente.
Non è teoria, astrazione, virtualizzazione, evanescenza, impalpabilità, etc.
Essere nel terzo stato equivale ad aprire il proprio orizzonte, la propria “capacità”. Significa abbracciare tutto in maniera altra, (ri)uscendo ad in(quadrare) ogni ambito secondo una prospettiva espansa del “sentire”.
Uno stato fisico, dunque, e perfetta(mente) adottabile da chiunque.
Che cosa significa “vivere dal/nel terzo stato”?
  

Significa superare la dualità, traendo valore aggiunto da qualsiasi situazione.
Perché SPS evidenzia sempre la particella auto definente “tuo” e “lato proprio”?
Ad esempio:
  • il tuo terzo stato
  • terzo stato “lato proprio”.
Che cosa significa?
In semplicità, significa che:
  • se non sei nel “tuo terzo stato”, allora sei in quello di un altro individuo o gruppo di individui
non solo
  • se sei nel “tuo” terzo stato, è possibile che tu sia anche nel “lato opposto al tuo”, ossia, che anche nel tuo centro esiste la possibilità di non trovarsi nel tuo centro.


Ciò emerge in maniera “solida”, quando esiste un Punto di Dominio non manifesto che, nel tempo, concepisce ed attua strategica(mente) la “tua” (de)caduta, in termini di “assenza da/in te”.
Un simile “controllo” si avvale delle qualità attribuite a Dio (non a caso, visto che il Dominio non manifesto apre una sorta di “vuoto” in te, che va ad essere ricolmato d’altro... con analoghe proprietà sfuggevoli).

L’ubiquità, la non presenza, la non località, il potere in leva, etc. sono tutte caratteristiche del Dio/Dominio che non vedi/senti… non percepisci più, per via di un sostanziale “nulla di fatto” che si è impossessato del “tuo” complesso, tanto da risultare sempre (com)presente in qualsiasi ambito (es/in)terno (o “eterno” nel senso di status quo) e, quindi, anche nel “tuo” terzo stato.
Per questo motivo, le “stazioni” della spiritualità - coi (con)seguenti gradi del “risveglio” - quelle religiose, quelle psicologiche, quelle fisiche ed intellettive, etc. (ri)entrano tutte in quell’ambito del controllo nativo (collo di bottiglia, legge del minimo) che non ti abbandona mai, nemmeno quando raggiungi i massimi livelli della meditazione, della saggezza, del “nirvana/paradiso” o quello nel quale meglio credi o "sei (porta)to/a... credere".
Anche quando credi di “essere cambiato/a”… (anche in quella fase/momento), il Dominio è sempre con/in te. Per questo, in termini di consapevolezza (potere), è d’uopo sempre avere chiara la “mappa (d)entro alla quale puoi tornare ad essere te stesso/a”:
  • “tuo” terzo stato
ed in quello
  • terzo stato “lato proprio”.
A che serve “pensarlo”?
Serve… perché in questa maniera “ci sei sempre, anche quando credi che… tutto sia compiuto”.
Perché, ti muovi in una sostanza per intero polarizzata in una data direzione, che puoi sempre andare a (s)muovere, partendo da te… creando una grande concentrazione di massa capace di "aprirsi una via nella via", auto emanandosi da un centro “proprio” che deve sempre essere e rimanere “in campana”, vista la sostanziale e soverchiante “capacità” del Punto di Dominio in auge.
Qualcosa che (s)corre su/in un piano inclinato, avendo con(ferito) la medesima “dima” anche al piano reale manifesto/emerso "tutto attorno a te".
Se ci (ri)fletti profonda(mente), è come il meccanismo di un (p)arto “naturale”:
il nascere, dal “nulla”, per manifestazione che si alimenta dell’ambiente (circo)stante.
Ambiente che, allo stesso tempo, sfama ma – anche – (ri)programma/educa, già in ambito dei primi nove mesi di "(form)azione interna".
Un esempio di terzo stato “lato altrui”?
Ce ne sono a bizzeffe. In pratica, qualsiasi comportamento che adotti, non è mai del tutto “tuo”. Nel dettaglio, l’intera filiera (indotto) dell’industria della “formazione/educazione” è una "giostra dell'intrattenimento", perché il tutto è stato reso un business disinnescato e disinnescante alla "sua" base.
Nel disinnesco totale, cosa credi che ti venga “dato/offerto/permesso”?
È solo auto intrattenimento volto al (man)tenerti “qua, così”, nello status quo che, nella sostanza, non cambia mai.

Ciao, come ti ho promesso ti racconto il channeling appena avvenuto con Andrea il mio grande amico che la notte del 18 luglio ha superato il guado dello spazio tempo...
Il Maestro si è avvicinato ad Andrea che dormiva sorridente sotto un albero frondoso e l'ha destato. Questo è il dialogo che ho tenuto con Andrea...
"Mi puoi raccontare cosa si prova durante la morte?"…
"Dimmi Andrea, hai un compito ora? Quale sarà la tua evoluzione futura?"…
"Andrea, verrai al prossimo seminario del 29 novembre?".
"Come posso mancare? Ci sarò!"…
Angelo Bona
Dopo avere posto domande piuttosto profonde, scatta il messaggio promozionale:
verrai al prossimo seminario?”…
E, puntuale, scatta anche la risposta:
ci sarò!”.

Tirare l'acqua al proprio mulino...

Se non sei nel “tuo” terzo stato “lato tuo (proprio)” (consapevolezza, presenza, centro) allora sei “per forza” in uno altrui.
È logica, fisica, matematica, scienza, religione, etc.
In una gerarchia non può esserci alternativa sostanziale (seguendo vie previste dal controllo) e questa realtà (ri)emersa è, guarda caso, gerarchica.
Per mezzo della frattalità espansa, tutto prende (f)orma.
Per mezzo dell’analogia frattale, tu puoi (ri)salire all’orma della (f)orma…
Frattalità = "(ri)sentimento ambientale" derivante dalla (com)presenza dominante di “qualcuno/qualcosa”.
Ad “immagine e somiglianza” di…
Corba… è uno standard sviluppato da Omg per permettere la comunicazione fra componenti indipendentemente dalla loro distribuzione sui diversi nodi della rete o dal linguaggio di programmazione con cui siano stati sviluppati.
Esso facilita lo sviluppo di sistemi distribuiti fornendo:
  • un'infrastruttura per permettere la comunicazione fra oggetti in un sistema distribuito,
  • un insieme di servizi utili,
  • un supporto che permette ad applicazioni, implementate usando vari linguaggi, di interoperare.
I vari componenti comunicano attraverso un oggetto chiamato "broker" (da cui deriva il nome dell'architettura), che può essere visto come un intermediario fra le parti in comunicazione.
I componenti sono "presentati" al broker attraverso la scrittura di un'interfaccia nel linguaggio Idl…
Link
Se (ri)assumi ciò che hai appena letto, qua sopra, con logica frattale espansa… allora inizierai a “leggere ciò che è già successo, in pratica, dappertutto”.
E, in quell’ambito, “Tutto è vero”, ossia:
  • non c’è differenza tra “questo e/o quello” (tra verità e menzogna)
  • perché tutto è sempre riferito al Punto di Dominio
  • tutto lo (ri)mette in luce
  • te lo rende visibile.
Chi/cosa è “l’intermediario fra le parti in comunicazione?
È l’anello mancante di/in qualsiasi ambito del vivere/esistere/studiare, alias, del disinnesco totale (s)cambiato per normalità e natura (convenzione, prassi, usualità, sonno, oblio, paradigma, status quo, inquinamento, rumore di fondo, etc.).
La scienza è deviata per questo motivo ed, allo stesso modo, i risultati scientifici sono figli trasversali della (ri)cerca continua in/su se stessi ed attorno a…
Come Pianeti dotati di moti (di)versi che, nella sostanza, (di)pendono tutti dal “proprio” Sole.
Si è mai visto un “Sole” che è considerabile “tuo”?
La grande concentrazione di massa “qua, così” è (pre)potente.

Il potere che è un sotto potere del Dominio, a sua replica puntuale e precisa, disegna “moti convenzionali ed allineati, anche senza esserne conscio”.
Per inerzia (pro)cede.
La (ri)soluzione è nella tua facoltà di agire allo stesso modo, divenendo però una grande concentrazione di massa (tuo terzo stato “lato proprio”), per poter sviluppare quella capacità di (e/a)strazione tale e sufficiente da… sganciarti da ogni retaggio (Anti)Sistemico.
Qualcosa che può manifestarsi solo per mezzo tuo.
Per questo in te c’è l’(in)conscio:
  • il segno vivente inequivocabile che è già “tutto compiuto”
  • che l’invasione e la conquista sono già stati attuati.
Da “lì” sei reso/a (di)pendente e costante(mente) sotto a drogaggio/inposi/sonno…
Un meccanismo e non certo una naturalezza.

Qualcosa di molto simile alla logica informatica “server/client”.
Se tu sei il “server”…
Se tu sei il “client”…
Significa che esiste una comunicazione fra (p)arti (di)verse:
  • ora, se tu sei una delle due p(arti)
  • quale è l’altra?
Considerando che “Dio” è solo un concetto riempitivo del vuoto, che si è venuto a creare nel tempo, man mano che “dimenticavi tutto quello che dovevi dimenticare”… quale è l’altra p(arte)?
Gio©o e gio(g)o sono la stessa cosa “qua, così”.

Non a caso, una “c” - tra parentesi - genera in automatico, nell’elaboratore elettronico MS Word, il simbolo del copyright.
  • per “gioco”, da piccolo/a… condensi il “gio(g)o” attorno e (d)entro a te
  • per “educazione” ti apri al retaggio del Dominio
  • per “studio” assumi l’orbita a te (pre)assegnata.
Tutto il resto è noia” (paradigma, status quo, assegnazione dello spazio e dei termini della fruizione dello stesso).
Per questo, (p)arte di te è votata al “divertimento”, ma… essendo la motivazione centrale “non chiara”, attui una (ri)cerca e, quindi, una eterna vorticante situazione di mezzo, che nella sostanza agita qualcosa che non cambia mai.
E nel divertimento… "ti ci perdi (d)entro", alimentando ancora lo status quo.


Da quello stato (terzo stato altrui), in(fatti), ti “corrodi” ancora prima… perchè, di fatto, sei e rimani "un rametto nella corrente".
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com 


6 commenti:

  1. Complimenti Davide .... un'analisi veramente completa .... la condivido in pieno anche se giungere al proprio terzo stato lato proprio non è per niente semplice ..... come evadere dalla prigione più sorvegliata del mondo .... l'importante è comunque sapere (o meglio essere consapevoli) che una via c'è ... sarebbe già tanto diventare un tronco che, messosi di traverso, blocchi la corrente.
    Un caloroso abbraccio. Cristiano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Cristiano, grazie :) "Una via c'è". Hey... fa la differenza. Non trovi?

      Fa... La... Differenza!

      E la via è dentro di ognuno di noi...

      Non vale forse la pensa darsi da fare, allora, per "trovare" la formula per la propria migliore "(auto)gestione"?

      Ci sono molte "tecniche" in giro. Tutte per bene disinnescate. Ma... attraverso la propria consapevolezza (e SPS), è possibile "fare da chiave mancante".

      E' questa la via che rende "tutto vero" :)

      Alla via così, or dunque.

      Un grande abbraccio.

      Serenità.

      Smile

      Elimina
  2. Ciao Davide,
    Ti ringrazio per il tuo sostegno. Leggo attentamente il tuo blog ed ho molte domande che vorrei porti. Il tuo modo di esprimere ciò che senti e vedi è particolare e in certi parti riesco a sentire ciò che tu stesso poni scrivendo.
    Altre volte impegno la mia attenzione per comprendere i collegamenti con gli eventi esterni nella realtà comune e collegata.

    Con serenità e condivisione

    A presto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Deb, grazie. Per ogni riflessione o "domanda"... sono qua :)

      SPS è un treno in corsa, per cui... "tieniti forte"! E tieni duro per quanto riguarda il tuo cammino e la tua "passione"...

      A presto e un caro abbraccio.

      Serenità

      Elimina
  3. Grazie Davide, Ottimo "articolo", un pezzo alla volta e, piano piano, sento di avvicinarmi al terzo stato lato mio.
    A volte quando sono li (nel centro, nel mio terzo stato) e guardo fuori ... vedo tutto chiaro, sto bene e svaniscono tutte le paure.
    Una domanda.
    Cosa intendi quando chiami il sistema "(Anti)sistema", per esempio tu dai degli ottimi suggerimenti per "sganciarti da ogni retaggio (Anti)Sistemico.". Ecco, perchè lo scrivi così?. forse perchè l'antisistema e il sistema sono la stessa cosa?.
    Grazie.
    Dario

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Dario, il discorso (Anti)Sistema è datato, in SPS. Forse tu non leggevi ancora "qua", ai tempi di questa intuizione. Se vai nella pagina "Download" e apri il documento "A proposito di me", a pagina 5... trovi la risposta.

      L'(Anti)Sistema è il "qua, così"... che non è il Sistema, perchè è ingiusto nei confronti della Massa (per me, questa realtà è "infelice"). Checchè se ne dica (oltre ad ogni livello di retorica).

      Il concetto è tratto dal lavoro di Carlo Splendore.

      Grazie. Ti abbraccio.

      A presto e... serenità.

      Smile


      Elimina

"Fai..." un po' Te.