In generale con il termine analogico si intende un segnale che è la rappresentazione o trasformazione di una grandezza fisica tramite una sua analoga.
Esempi:
- secondi (tempo) angolo della lancetta dell'orologio
- segnale acustico segnale elettrico (microfono)
- segnale elettrico segnale acustico (altoparlante)
- temperatura altezza in mm del termometro a mercurio
Analogia.
In generale, l'analogia è quel procedimento logico con cui si cerca di estendere l'applicabilità di talune proprietà o regole da un caso noto e definito ad altri casi che presentino aspetti di ragionevole somiglianza. È impiegato in diversi ambiti:
- Analogia o analoghia: nell'arte, il termine greco usato per indicare la simmetria…
- Analogia: in diritto, il procedimento interpretativo usato per far fronte a una lacuna nell'ordinamento giuridico
- Analogia: in fisica e in matematica, il procedimento che indaga i campi della scienza meno noti, partendo dalle leggi che governano fenomeni meglio conosciuti…
Cos’è il Metodo Analogico?
È il modo più naturale di apprendere mediante metafore e analogie, come fanno i bambini che nella loro genialità imparano a giocare, a parlare o usare il computer ancor prima degli adulti.
Propone come strumento fondamentale la Linea del 20, che sviluppa il calcolo mentale simulando il funzionamento delle mani , un vero e proprio computer analogico fornito dalla nostra natura.
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Perché si chiama “Metodo Analogico”?
Perché l’analogia e non la logica è lo strumento per conoscere le cose nuove.
Perché tutto il mondo è costruito su base analogica cioè come replicazione dello stesso atomo o della stessa cellula.
Perché ogni più piccolo passo è un avanzamento e la conquista del mondo è una moltiplicazione di passi.
Perché un bambino nel suo piccolo mondo vede l’estensione di tutto il mondo e gioisce ad ogni conferma.
Perché tutto è speculare e replicativo della stessa unità.
Perché nel nostro cervello, a differenza del computer non ci sono le sinapsi della logica.
Perché la questione epistemologica, cioè di come ricaviamo la conoscenza, si pone in questi termini:
rileviamo le nostre conoscenze andando nell’incerto, nel provvisorio, nel fantastico, come fanno sempre i bambini.
Così nella matematica e in qualsiasi altro nuovo sapere.
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Il segreto dei bambini che hanno successo.
I bambini che hanno successo non pensano per nulla alla matematica, anzi agiscono come se i numeri non esistessero.
Puoi chiedere a uno di loro perché è bravo e non te lo sa dire perché è un gioco in cui si lascia andare a un gioco. Un gioco governato dallo stesso software mentale con cui elaboriamo le immagini.
Hanno giustamente intercettato che nel calcolo mentale le cifre ci sono indifferenti, e considerando solo le palline utilizzano strategie che sono come furbizie per fare più presto i calcoli.
Conoscendo bene i propri limiti pensano alla disposizione fissa delle dita delle mani e sono stupiti del valore effimero della matematica e dei numeri.
Quando usare il Metodo Analogico?
L’impiego del Metodo Analogico si rivela stupefacente anche con bambini in età prescolare purché ci sia questo desiderio.
Diversamente da Piaget gli attuali indirizzi di ricerca (Butterworth, Dehaene ecc.) attestano:
che i bambini nascono con una genialità per i numeri e per il calcolo di numerosità, che va corrisposta.
L’eccellenza è una esperienza per tutti.
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Lasciati andare. Che cosa cogli da questa serie di citazioni?
- l’analogia indica una simmetria e sottintende una “unicità sorgente”
- l’analogia è una rappresentazione o trasformazione “ad immagine e somiglianza"
- l’analogia è un modo per far fronte ad una “lacuna”, “il procedimento che indaga i campi (dell’esistenza) meno noti, partendo dalle leggi che governano (quelli) meglio conosciuti”
- è il modo più naturale di apprendere
- è il metodo del cuore cioè dell’intuizione a tutto campo… nella fiducia e nell’accettazione, senza timore, e senza il bisogno di controllo che blocca ogni cosa
- l’analogia e non la logica è lo strumento per conoscere le cose nuove
- i bambini che hanno successo non pensano per nulla alla matematica Anzi agiscono come se i numeri non esistessero. Liberi da preoccupazioni di correttezza disciplinare pensano alle quantità.
- hai già letto cosa sia l’analogia (proprietà olografica dell’energia)
- unisci a ciò che hai letto, la proprietà frattale (copia, replica su altra “scala” dell’energia)
- usufruisci anche della proprietà indiretta dell’apprendimento (ad esempio: la scritta promozionale “nuovo servizio di lavaggio capi senza utilizzo di xxx”, evidenzia che sino a quel momento tutte le lavanderie hanno utilizzato il prodotto xxx (chiaramente tossico) per “migliorare” il processo del lavaggio (un procedimento "normale" e a "norma di legge"). Ergo, indirettamente sai che nel processo usuale è utilizzato un prodotto pericoloso, del quale – ora - conosci anche il nome).
Una capacità espansa di “investigazione” della Vita, ad ogni suo livello.
Ogni ambito esistenziale, lascia tracce di sé, anche quando gode di "vantaggi matematici" nativi, tipo il conforto derivante dalla non manifestazione nelle 3d, o meglio, della non percezione da parte degli altri esseri viventi.
Tramite Analogia Frattale, è possibile scorgere ogni fenomeno della manifestazione esistenziale.
È un ambito “sciamanico” della visione della Vita e della Creazione.
Un modo “ovvio”, persino, di adottare le decodifiche che il complesso corpo/mente/spirito elaborano, in funzione della prospettiva individuale o livello della visione diretta.
Una visione soggettiva delle “cose”, che lascia tuttavia presagire una fonte assoluta, da cui si dirama ogni frammento cangiante di sé.
Come è sempre accaduto nella storia, quando si costituisce una dottrina dell’assoluto, c’è sempre poi un certo potere che viene a gestirlo, quasi una sorta di chiesa. La novità dell’epoca moderna è che tale potere viene definito laico ed agisce nell’anonimato più sicuro, pur avendo la propria casta sacerdotale, alla quale appartengono, appunto, i giornalisti. Con tutti i privilegi annessi ad ogni casta di potere che si rispetti….
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- Il Connubio ha colmato il “vuoto”, derivante dall’osservazione dell’assoluto, formato da tutte le forme esistenti e non esistenti. Un “vuoto” non casuale. Un Osservatore Assoluto non casuale.
- Il Nucleo Primo ha colmato il “vuoto analogico”, derivante dall’osservazione Animica, formato da tutte le Anime esistenti e non esistenti. Un “vuoto” non casuale. Un’Anima Assoluta non casuale.
Educare senza educare. Non educare per educare.
C’è una forte ispirazione al veicolare parti emancipate di sé, verso una linea inesplorata della frontiera della Creazione, come per andare oltre al livello “padre/madre” generatore.
Ora, accendiamo i Filtri di semplificazione 3d, per cui “da ora, tutta la Creazione è rappresentata in Terra 3d”:
- fatto 100 il “Tutto”, sia esso manifesto che non manifesto
- diciamo che il 50% sia una giusta approssimazione della separazione tra i due aspetti sopracitati (effetto specchio)
- per cui, sulla Terra 3d dovrà replicarsi, per analogia, una simile suddivisione del manifesto e del non manifesto
- dunque, se il 50% è visibile e il 50% no, significa che l’umanità vive in una delle due metà del “possibile/impossibile”, ossia, in quella “emersa”.
- metà, ossia, 50%.
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Tolkien scrisse molte volte che la Terra di Mezzo si trova nella nostra Terra…
- 50% emersa
- 50% immersa.
I cicli 3d espressi dalla Natura, valgono anche per il 50% della Terra non manifesta?
Dal punto prospettico di SPS, i cicli valgono per l’intero ma… partendo dall’intero come sua esistenza/emanazione, ne sanciscono in un certo senso una sorta di “estraneazione”. È un concetto paradossale quello dell’emanazione, in quanto pur non essendo il soggetto emanatore coinvolto direttamente dalle manifestazioni, anche fisiche, di ciò che ha provveduto a generare, è coinvolto interiormente dalle cause prime che alimenteranno poi, a cascata, i processi generati come cerchi concentrici della Creazione.
La "mano" che lancia il sasso è ricompresa nelle figure regolari a cerchi concentrici che si propagano sulla superficie acquea?
- in un certo senso, sì, per via della decisione di lanciare il sasso, della scelta del tipo di sasso (dimensioni e forma) e della forza con la quale viene scagliato il sasso nell’acqua (altezza, velocità, etc.).
- in un certo senso, no, per il fatto che la “mano” non compare mai direttamente nel piano della manifestazione.
Sembra francamente impossibile, vero?
Certo. Sino a quando non si matura la consapevolezza di essere un “Creatore”; sino a quando non si riesce a “bucare” il cerchio di contenimento massimo, rappresentato dalla figura immaginaria del Creatore.
Quando una tua proiezione riesce a concepire e bucare il livello massimo a cui puoi giungere attraverso l’immaginazione, allora puoi iniziare ad intessere a livello della “mano”.
Per Analogia Frattale, ci puoi arrivare anche da dentro all’uovo che ti contiene.
Ma non è così semplice.
Attraverso la semplificazione a Filtri 3d, immaginando la Terra 3d dove vivi come la copia frattale/olografica del Tutto, puoi cercare di ricomprendere anche la “mano”.
Esiste, dunque, un ordine sommerso dell’esistenza/possibilità direttamente nelle 3d.
Sai già che SPS fissa questa “grandezza” sotto alla terra coperta dal livello degli oceani, nella dorsale oceanica; verità che ha dato vita, nel Tempo perduto, al mito globale ed alla leggenda universale della Terra Cava.
La famosa piramide del potere, infatti, evidenzia un occhio che vede dalla “cima” della struttura, staccato fisicamente dal resto della costruzione. Ciò, vale ancora anche a Filtro di semplificazione acceso.
Quindi, significa che il Nucleo Primo esiste e che non è direttamente osservabile.
Cosa accade quando sogni o ti capita di "lasciarti andare", anche da sveglio, per qualche istante?
Succede che fai una certa “esperienza” e la immagazzini da qualche parte, che non corrisponde alla “metà” emersa da te direttamente agganciabile.
Quando “stacchi” da questa modalità, improvvisamente perdi il senso e la capacità di decodifica delle informazioni, che rimangono ancora frammentariamente "attaccate" alla tua struttura 3d.
Hai appena raggiunto un’isola in mezzo al mare, creando il ponte di collegamento, che si ritira immantinente non appena la tua capacità e presenza vengono meno, ossia quando ti sconnetti dalla “rete sommersa”.
Il “ponte” si ritira e quello che hai vissuto/immaginato diventa inaccessibile. Ma da qualche parte queste informazioni sono state memorizzate, in quanto corrispondono ad una tua esperienza autentica.
Ti mancano, allora, le “chiavi” di accesso.
La differenza tra “emerso e sommerso” è tutta qua.
Ciò dimostra che esiste una memoria di tutto quello che “fai/ti accade” e che è collocata in una parte non direttamente accessibile, quando ti proietti nelle 3d sconnettendoti dalla struttura informativa espansa.
Per cui, per Analogia Frattale, dette informazioni sono replicate anche in Terra 3d ed allo stesso modo sono inaccessibili, dunque esistono nella metà non manifesta dell’energia.
Questo processo è replicato precisamente in ogni ambito del sociale umano.
Non penso che servano esempi a tal riguardo per meglio evidenziare un simile fenomeno.
Dove possiamo collocare, fisicamente, il Creatore – nelle 3d?
- nella parte non manifesta, sicuramente.
- semplifichiamo ulteriormente.
- trasponiamolo nella parte emersa delle 3d.
- che cosa potrebbe essere?
- ogni “cosa”? Naa; non ci serve come informazione, perché troppo generica e creante vuoti dimensionali nei quali perdersi ed attirare ulteriore controllo.
- che cosa potrebbe essere?
- l’inconscio (Conosci Te Stesso)
- l’inconscio è parte dell’essere umano emerso, per cui fa parte della metà emersa della Terra 3d e perfettamente "riproducente" l'analogia emerso/non emerso, ben replicata ad esempio anche nel simbolo del Tao
- ciò equivale al trasformare, di conseguenza, ogni individuo in un nuovo e potenziale Creatore.
L’ingranaggio più piccolo di un qualsiasi “meccanismo”.
Meccanismo che il cervello replica per analogia ed ordina al resto dell’intero edificio umano.
Questa “inversione di fase” caratterizza l’intero costrutto delle 3d, il quale tende ad evidenziare aspetti inversi assunti come routine/paradigma.
È come trovarsi nella scia di una grande nave, che caratterizza il moto ondoso e tutto quello che in un certo qual modo ne viene interessato.
Se acquisti un’opera di un importante disegnatore, tutto quello che potrai assumere è relativo al “tratto” di quell’artista. No?
In un Mondo ordinato dall’alto, è l’alto che viene riflesso, per cui il “tratto” del Mondo è gioco forza relativo allo stile univoco diffuso a pioggia nel sottostante.
- il “tratto” lo trovi dappertutto
- l’alto, lo approcci in maniera indiretta.
Dipende da te.
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com
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