mercoledì 7 dicembre 2011

Il Mondo e la sua caratteristica.






Un Mondo è caratteristico del suo Creatore. Cosa significa? Prendiamo, ad esempio, un cartone animato, ossia 'riduciamo la prospettiva' nel cercare di meglio comprendere i significati più ‘alti’, mediante l’opera frattale ed olografica della Creazione. 

Se osserviamo il Mondo di Ben Ten, ad esempio, potremo verificare una certa ‘nota di base’ che caratterizza le sequenze animate, o meglio, il ‘contorno’, lo scenario raffigurato. Il tratto che dipinge quel Mondo è ‘caratteristico’ del suo Creatore: l’Autore o Disegnatore.

È innegabile. È lì solo da vedere. 

Prenderne atto significa verificare la legge dell’analogia frattale, la quale ci permette di ‘vedere’ l’opera vibratoria, 'personale', di colui che ha generato quel ‘tutto’. 

I disegni hanno note particolari, la tecnica ed il modo dell’estensione del colore, il tratto che delinea il paesaggio, i personaggi, le macchine, le particolarità che emergono nello stile dell’animazione, l’utilizzo anche delle manifestazioni non fisiche come quello della metafora, dell’umorismo, della drammaticità, della morale, etc. Tutto è inerente al suo Creatore.

La riprova è che quel Mondo non ha niente a che vedere con altri Mondi di altri personaggi principali. Il 'luogo' di Spiderman è diverso da quello di Batman o di Hulk o di Heidi

Si direbbe che ogni personaggio ‘archetipico’ faccia parte o generi - allo stesso tempo - un ecosistema ad hoc per le sue caratteristiche o per quello che vuole mettere in evidenza. Altre serie di cartoni animati hanno altre note di base caratterizzanti la trama stessa. 

Il Mondo dei 'Due Fantagenitori', ad esempio, porta alla luce un tratto molto particolare del ‘fare animazione’. Una modalità 'accelerata' e quasi fastidiosa per coloro, solitamente più 'grandi', che non sono in sintonia… forse perchè non ci si ferma più di tanto ad 'ascoltare' tra i fotogrammi:

i fantagenitori possono essere ottenuti solo dai bambini che ne hanno bisogno (in genere con una baby-sitter cattiva, i genitori assenti e poco fortunati) ed esaudiscono qualunque desiderio che, però, non sia vietato dal Da Rules (il Libro delle Regole)...

Allo stesso modo, il Mondo Antisistemico 3d in cui siamo auto installati, ha delle caratteristiche di base che si ripetono all’infinito: le sue leggi, inserite nelle leggi Universali. I frattali, il numero, le forme, la vibrazione, etc. colorano lo scenario di tinte inerenti al suo Creatore. Creatore che si è scisso in ogni sua possibile variante e ‘ora’ fa l’esperienza di ‘vivere se stesso’ riflesso dalle ‘parti’ e dal ‘tutto’.

È una formula eccezionale: comprendere se stessi attraverso tutto quello che c’è in se stessi. Dare luogo alla manifestazione concreta delle proprie caratteristiche. Perdersi quasi in sé. Nel mettersi in gioco, l’Entità, opera da una situazione di massima fiducia nel proprio potere e ‘apre’ ad ogni possibilità

Nel fare questo è come se delegasse la propria funzione di armonica portante, e ‘super partes’, alle ‘leggi’ che ha generato a garanzia che il ‘Gioco' non trascenda se stesso. Per cui nelle ‘leggi’ Universali c’è tutta la saggezza e la sicurezza concepita dal Piano Divino al fine di non generare dissonanza di massimo livello.

Secondo me, il Creatore ha generato nuovamente se stesso mediante la sua clonazione in infinite scintille d’Amore, dando luogo ad un puzzle da ricomporre nei piani del Tempo e ha eretto a ‘giudici’ inflessibili delle regole del Gioco, le leggi che ha emanato dal centro della sua piena presenza prima di scindersi. Per essere 'certo' di questa azione/non azione, ha lasciato al vertice l'essenza dell'Amore: l'unica forma energetica che può garantire da ogni 'ritorno di fiamma'...

Il 'Gioco' è vero.

Il Creatore non è l'unico Creatore. La sua univocità nasce dall'idea di una mente attualmente ancorata sui limiti delle 3d. Allo stesso tempo ci si smarrisce nelle spire del pensiero che dilatano all'ennesima potenza ogni significato che tende a sfuggire, per cui possono esistere anche 'infiniti' Creatori.

Le religioni parlano di diverse entità creatrici. Tutte si riferiscono allo stesso Principio? Figurativamente, sì. Ma la loro opera riflessa mette in evidenza anche una Natura molto più allargata della Natura dell'esistenza. Diciamo che ci troviamo all'interno del 'corpo' dello stesso Creatore, ma questo non significa che sia l'unico

Tuttavia iniziamo a cercare di venire a capo di questa prima parte dell'esperienza, in cui per 'Uno' intendiamo il Creatore di questo Universo. Questo vale per la nostra 'stabilità' ed il nostro 'senso' di appartenenza.

Diciamo che si è propensi a percepire cerchi concentrici allarganti in maniera pressochè infinita ed, in questo, non prendiamo in considerazione tutte quelle figure ‘finite’ che invece esistono certamente non a caso. Il 'nastro di Moebius' rappresenta un ‘circolo vizioso’? 

 
Dipende da noi. Come lo concepiamo? Da quello che posso comprendere, si tende a non fissare un limite alla manifestazione della Creazione ma, allo stesso tempo, abbiamo paura di morire: un vero e proprio paradosso.

Con la Morte si chiude un ciclo. Dove ‘si va’, dopo? Esiste un ‘dopo’? Per me, questa domanda è ormai ovviamente scontata: sì. Dove ‘si va’, dopo? Dipende. O ancora ‘qua’ oppure ‘là’. Cosa s’intende per ‘là’? Certamente ‘non qua’. Ma cosa s’intende per ‘qua’?

Il tutto è sempre riferito al proprio punto prospettico. 

Il ‘qua’ o il ‘là’ cambiano quando ci si è dentro. Sono ‘concetti’ intercambiali, no? Che differenza c’è tra i due ‘luoghi’ quando li si ‘abita’? Nessuna. Semplicemente si scambiano le valenze in termini indicatori. Questo significa che è una distinzione ‘illusoria’ operata dalla mente e non ‘reale’.  

Per aiutarvi a considerare la portata e le implicazioni sulla nostra realtà di tale nuova conoscenza mi servo di un esempio semplice, di facile comprensione. Immaginate di prendere uno scatolone chiuso, di farci un foro e di infilarci dentro un vostro dito sul quale abbiate disegnato due occhietti e una boccuccia.
 
Poniamo che nell’atto di essere infilato nel foro il vostro dito:
  1. dimentichi’ completamente tutto quello che conosce e la realtà della quale fa realmente parte
  2. cominci a percepirsi solo secondo quello che può sperimentare all’interno dello scatolone. In pratica, sia nell’illusoria percezione di essere sconnesso da una ‘fonte’, da una ‘origine’, da un contesto più grande.
Proviamo ad immaginare quali pensieri potrebbero passare per la mente del nostro dito, quali sentimenti potrebbero sorgere in lui.
 
Data la sua natura consapevole e auto-consapevole (non dimentichiamo che in realtà è parte di un essere che possiede queste caratteristiche) comincerebbe da subito col guardarsi attorno. Riguardo all’ambiente in cui si trova noterebbe per esempio che presenta delle superfici piatte, e alzando lo sguardo coglierebbe un’altra evidenza: il mondo è a forma di... parallelepipedo!
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La nostra percezione è soggettiva. 

Dipende dal ‘dove siamo’ in termini di consapevolezza. È una questione di ‘scatto di crescita’, proprio come registriamo molto bene osservando la crescita dei bambini. Da un giorno all’altro ce li ritroviamo più ‘grandi’, in ogni senso. Si direbbe che durante la notte sia successo qualcosa di non visibile ma che ha lasciato molto chiaramente un ‘segno’ mediante la figura ed il comportamento del soggetto di turno

Ecco; lo stesso fenomeno continua ad avvenire, potenzialmente, per tutta la Vita e, direi, per tutte le Vite e… oltre.

Verso l’infinito e oltre.
Buzz Lightyear

Questa 'verità' è il frutto, però, di una 'mente' limitata a questo contesto 3d e a quello che 'suppone', per cui con il termine 'infinito' si lega tutto quello che ancora non si riesce ad 'abbracciare': come se fosse una scatola nera.

Il Dna è qualcosa che ancora sfugge alla sua comprensione armonica, inserito nelle logiche dell’Universo. Se lo ‘prendiamo’, così come può apparire alla nostra attuale forma di ‘intelligenza’ , rischiamo di illuminarlo della sola nostra percezione a carattere razionale logico, frutto della disarmonia diffusasi tra i due emisferi

La sua osservazione darà luogo ad un risultato parziale raffigurato, scolpito, proprio dal nostro livello di ‘consapevolezza’. Diversamente, lo stesso ‘oggetto’, assumerebbe ‘forme’ diverse in funzione del ‘piano’ dal quale lo osserviamo.

Sarà solo quando lo riusciremo a vedere contemporaneamente da tutti i piani che lo 'ricomprenderemo a tutto tondo’ nelle logiche dell’Universo, che a quel punto coincideranno con la nostra interezza. Da qua, si può comprendere ancora una volta, come ogni forma di giudizio è la risultante di un senso di potere finito, come il sedersi sugli allori e fermare il tempo in quella circostanza, dopo avere compiuto una sola e singola partita dell’intero campionato.

Non è certamente ‘finita lì’.

L’attuale fase paradigmatica della ‘ricerca’, influenzata dalla forma d’onda Antisistemica, che abbiamo peraltro generato ‘tutti insieme’, è proprio ‘ferma’ in una simile maniera. La prima partita ‘vinta’ ha generato un ‘cono’ di riflesso utilizzato dalle entità parassite per ‘spegnere qualche gene’ nei cosiddetti vincitori

Uscire dalla condizione ‘primitiva’ e vivere nell’agio della ‘modernità’ è una ‘partita vinta’ che, però, se non sufficientemente ossigenata conduce verso l’atrofizzazione della rimanenza dei ‘sensi’, una volta attivi ed ora a riposo, allo stesso modo di un muscolo poco allenato.

La partita vinta ha attratto la condizione della 'stasi' e il genere umano è caduto nel concetto di ‘semitono mancante’ descritto da Gurdjieff. Lo ‘shock addizionale’ che serve per fare riprendere la nostra partecipazione al ‘campionato’ in cosa consiste? Probabilmente in molti aspetti tutti diversi, però confacenti sempre alla Natura implicita dell’Universo Animico rispecchiato in ogni individualità.

Cosa potrebbe succedere? Penso… ‘di tutto’.

E forse succederà senza nemmeno accorgerci, proprio come lo ‘scatto di crescita’ del bambino: durante la ‘notte’. La ‘notte buia dell’Anima’ del Mondo…  

È tutto ‘qua’ nell’adesso: ora. Cosa scegliamo?

Teniamo soltanto in considerazione che questi strati sono tutti presenti ed interattivi in uno stato quantico e non esiste tra loro una gerarchia d’importanza né soluzione di continuità tra l’uno e l’altro: sono tutti presenti in una sorta di ‘brodo quantico’. Per facilità di comprensione possiamo considerarli più come aspetti di un unico codice umano-divino.
 
Questi 12 strati pur essendo presenti non sono tutti per noi pienamente ‘attivi’

Per rendere forse più comprensibile quest’affermazione potremmo dire che pur possedendoli tutti, a livello del nostro essere umano 3d non ne siamo consapevoli sicché non riusciamo ad utilizzarli per apportare nella nostra esperienza umana le variazioni che essi ci permetterebbero. Mi sto riferendo ad un equilibrato stato di salute, allungamento della vita, saggezza, consapevolezza, intuizione, equilibrio, potenziamento, sincronicità, amore, compassione… e quant’altro possiamo definire utile per una vita piena e felice.
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Osserviamo meglio le ‘cose’, perchè esse ci 'parlano' a vari livelli:

la gloria locale resta il padre del fucile d'assalto, il 91enne Mikhaïl Kalashnikov, al quale è stato consacrato un museo nel centro della città
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Si consacra un museo ad un uomo, che è il simbolo silente di un’arma. Perché? Perché quell’uomo ha generato ricchezza per il ‘paese’ che lo ospita. Tutti gliene sono grati. Si giudica, quindi, da un punto di vista del ‘profitto’, della derivazione del profitto, del cibarsi delle briciole del profitto altrui. 

Senza considerare ‘come’ giunga quel profitto. Senza morale né etica. Lavorare si deve lavorare: si pensa. Quindi? Quello è un buon lavoro, mi frutta un buon stipendio… è una sicurezza per il mio 'avvenire'. Si costruisce una statua, un simbolo concreto da ammirare ogni giorno, uno schema radionico, una forma pensiero manifesta… senza nemmeno rendersi conto dell’opera di radicamento del ‘principio’ che stiamo autorizzando ad incarnare.

Questo è l’attuale livello di consapevolezza medio o ‘imperante’.

Ricordare le guerre non è onorare i caduti ma è mantenere lo stato di guerra, in noi e attorno a noi

Ecco perché quando cade un regime e un dittatore, si distruggono le statue: perché sono simboli ‘viventi’ del potere appena caduto. Sino a quando le ‘statue’ saranno ‘attive’ emaneranno il potere che le ha create. Per questo si radono al suolo. Non è solo ‘vandalismo’. Pensiamoci bene. Le nostre città sono cosparse di opere raffiguranti l’attuale stato di potere, le nostre manifestazioni popolari o nazional popolari, anche i personaggi o le ‘scene’ raffigurate sono sempre, o mediamente, di Natura Antisistemica.

Fissano il ‘ricordo’ come un segnalibro posizionato strategicamente nel ‘libro’ della storia deviata. Fa comodo al potere imperante che la massa alimenti quella forma pensiero…

Gli stranieri milionari sono attirati in Svizzera dal famoso forfait fiscale (o imposizione secondo il dispendio), che consente di essere tassati in funzione del tenore di vita e non dei redditi. A una condizione: non esercitare attività lucrative in Svizzera. Una pratica che ha fatto volare i prezzi immobiliari in alcune zone del paese e che ha spinto alcuni cantoni a sopprimere il forfait fiscale…
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L’attrazione funziona ad ogni livello. L’energia ‘va’ dove la si richiama. Ovviamente il magnetismo deve essere accattivante anche se può nascondere la trama dell’imbrigliamento. Notiamo in Natura l’opera di camuffamento di molti vegetali o animali, che tessono abili trappole colorate o mimetizzate d’altri aspetti

La ragnatela che cos’è se non una mirabile trama per la sopravvivenza del suo architetto?

Siamo sempre lì: si sopravvive.

Se osservata da un piano superiore, però, la trappola attrattiva può essere addirittura ricompresa dalla logica dell’ottava maggiore:

si trasferisce la propria funzione d’Avatar in quel luogo volutamente, pur sapendo della sua Natura. Il tutto viene configurato in una logica ‘auto educativa’ o scolastica. Si trasferisce una parte di sé, comunque rappresentante in tutto e per tutto il ‘sé’, in maniera tale da ricavarne un valore aggiunto in termini di maggiore auto conoscenza. Ossia, si riconosce alle condizioni imperanti in quel determinato ‘luogo’ e al luogo stesso quindi, delle caratteristiche tali da risultare incoraggianti per il proprio cammino auto esperienziale

Poco importa se si corre il rischio di protrarre il proprio ‘soggiorno’ oltremodo, perché dal punto di vista Animico ‘il gioco vale la candela’.

Il Tempo è un apostrofo a quel livello della consapevolezza. 

Nella concretezza della Vita Antisitemica, possiamo osservare le diverse trame che s’intrecciano.

Obama Annuncia, Pugno Duro Contro Truffatori Wall Street.
Barack Obama annuncia che chiederà al Congresso di inasprire le pene contro i banchieri e gli operatori di Wall Street che si rendono responsabili di truffe o bancarotte.

Operazione che era già stata prevista nella 'Volker Rule' (dal nome dell'ex presidente della Federal Reserve che aveva studiato una riforma del sistema finanziario) ma che Obama aveva in parte annacquato .
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Verità e menzogna danzano al ritmo della nostra partecipazione. L’estrazione di significato da questa notizia è la denuncia precisa di un certo ‘Mondo’ o luogo vibrazionale, oltre all’affermare che le soluzioni sono già presenti in potenziale e basta solo ‘applicarle’

Che sia apparente o meno, la valenza energetica esiste eccome. Come al solito l’ago della bilancia è la nostra 'partecipazione'.

Ecco le affermazioni del direttore del Tg1 Augusto Minzolini, rinviato a processo per peculato dal giudice per l'udienza preliminare di Roma…

‘Volevano farmi saltare dalla direzione del Tg1 quando c'era il voto di fiducia al Senato il 14 dicembre 2010… Quello che non sopporto di questa vicenda è che vengano utilizzati strumenti del genere per raggiungere l'obiettivo. Questo vi dà l'idea della società di trogloditi in cui viviamo’…
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Per una 'cupola' che perde potere un’altra ne acquista. I danno collaterali si misurano anche in una serie di ‘affondamenti’ o di capri espiatori come diretta conseguenza di un ‘patto col Diavolo’. La cosa interessante è che, in queste occasioni, si può molto spesso registrare ampie dichiarazioni di ‘verità’ direttamente dalla bocca di personaggi ‘chiave’, nel senso di appartenenza al 'luogo pubblico' della propria facciata esistenziale e per questo ‘influenti’ sul tono vibrazionale generale.

Semina vento e raccoglierai tempesta.

Frodi, in vendita 700mila tonnellate falsi cibi bio, 6 arresti.
La Guardia di Finanza di Verona ha scoperto una ‘gigantesca’ frode alimentare e fiscale relativa al settore dell'agricoltura biologica, che ha portato all'arresto di sei persone accusate di aver immesso sul mercato cibi falsamente bio per un valore pari ad oltre un decimo dell'intero mercato nazionale di settore.
 
Una nota della Gdf spiega che gli arresti sono in corso a Verona, Ferrara, Pesaro Urbino e Foggia. Le Fiamme gialle hanno scoperto oltre 200 milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti e hanno sequestrato più di 2.500 tonnellate di merce (frumento, favino, soia, farine, frutta fresca principalmente) in quanto falsamente biologica, oltre a 700 mila tonnellate di prodotti alimentari falsamente biologici.
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Di chi o 'cosa' ci si può fidare, ormai? Cosa ne sappiamo se veramente il cibo acquistato risponde a pieno alle caratteristiche descritte sull’etichetta? Non possiamo saperlo se non attiviamo delle parti di noi ‘superiori’ al livello che genera interferenza

Nel cibo è nascosta buona parte dell’opera sedativa del genere umano e frattalmente questa verità emerge anche nelle 3d. Chi legge questa notizia con questo timbro energetico? Solitamente le ‘respiriamo’ in maniera inconsapevole, assumendo il punto prospettico della rabbia, della frustrazione, dello scoraggiamento e infine dell’auto svalutazione.

Insomma perdendo buona parte del ‘segnale’ codificato che non ci raggiunge se non abbiamo maturato un certo livello di consapevolezza, ma che tutttavia esiste ed è 'contenuto'

L’invisibilità è spiegata anche in questa maniera, come accennavo anche nell’articolo di ieri.

La forma d’onda Karmica è una legge Universale che occorre ‘raggiungere’ attraverso l’innalzamento della nostra prospettiva. Allora sarà possibile comprenderne a pieno la sua preziosa funzione, senza però esserne agganciati dalla valenza attrattiva auto educativa: quella funzione che ‘trattiene’ sino a quando non si è ‘completi’ per ill ivello di competenza

Occorre superare il Karma pur senza giudicarlo, ma ringraziando la sua Natura 'correttiva', che non si comprende mai sino in fondo se non quando la si trascende attraverso il lavoro su se stessi. Allora, quel ‘giorno’, si giunge persino a ringraziarla: il nemico apparente peggiore diventa l’amico 'reale' migliore.

Rilascio del Karma.
Apriamo anche una piccola parentesi su quell’aspetto energetico-spirituale che la tradizione orientale ha nominato Karma. Cerchiamo di estendere il concetto di Karma ad una comprensione più assimilabile dalla nostra cultura e, senza voler urtare la sensibilità di alcuno, anche un po’ più pratica e slegata da mitologie aggiunte dalle tradizioni spirituali umane.
 
Potremmo considerarlo come il processo attraverso il quale portiamo in questa vita alcune ‘sfide’; si tratta di caratteristiche, problematiche o aspetti ‘pre-impostati’ che fungono da catalizzatori per orientare la nostra esperienza su determinati ‘temi di lavoro’ o ‘lezioni di vita’; nasciamo già ‘attrezzati’ con questi catalizzatori. 

Solitamente questi permangono attivi e operativi fino a che la ‘lezione’ non è stata acquisita e integrata in noi nella comprensione profonda e nella compassione. Questo processo non ha nulla a che vedere con aspetti morali, con il giudizio di bene e male, di buono o cattivo. Si tratta di un paradigma che è esistito fino ad oggi per favorire un determinato tipo di esperienza umana e che prevedeva spesso e volentieri anche l’esperienza del dolore, la permanenza nel dramma.

Problematiche, situazioni negative, freni, limiti che si ripetono al di là delle logiche della casualità e ritornano con costanza nella nostra vita personale o in quella del nostro gruppo famigliare o addirittura del nostro albero genealogico? È l'energia chiamata Karma in azione.
 
La buona notizia è che anche questo modello, il Karma, può essere rilasciato perché non più necessario alla nostra esperienza di acquisizione di consapevolezza nell’espressione dell’amore. L'informazione riguardo a questa possibilità è oramai piuttosto datata e corrisponde al primo ‘strumento’ fornito da Kryon ancora vent’anni fa: l’impianto neutro.

Sebbene non più necessaria per l’esperienza umana in questo nostro pianeta la struttura del Karma non viene rilasciata in automatico per tutti: è questione di scelta personale, di rispetto del libero arbitrio. Permane per chi vuole trattenerla ma può essere annullata da chi desideri entrare in un nuovo paradigma esperienziale nel quale è più viva e attiva la consapevolezza di chi siamo e nel quale è fondamentale l’assunzione della propria responsabilità personale.
 
Come rilasciare il ‘Karma’? Mediante il nostro intento.
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Cosa scegliamo di ‘fare’? Quello che ‘scegliamo’ caratterizzerà il nostro Mondo…

 
Decidiamo e poi… facciamo il contrario! Quella è la scelta migliore. Quella che destabilizza il ‘Controllo’.

Ne avete il coraggio? Ne abbiamo il coraggio?

A 'breve' lo sapremo, molto probabilmente, tutti quanti.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com