mercoledì 28 dicembre 2011

La Vita è un gioco, giocalo.




In ‘Sherlock Holmes - Gioco di ombre’ il professor Moriarty, alla fine del film, esprime un lucido pensiero inerente a quello che si annida in una ‘zona’ dell’inconscio umano

molto presto, anche senza il mio intervento, gli uomini troveranno ugualmente il motivo per scatenare la guerra fra di loro e io sarò lì, pronto a dare loro quello che gli serve per uccidersi’. Più o meno il suo pensiero è questo.

Questa è un'ampia verità inerente a quello che si cela nelle profondità umane, che solo nelle 3d poteva emergere così chiaramente alla luce del Sole, tramite il proprio effetto dirompente e, quindi, direttamente misurabile dal genere umano

Osservare la guerra da ‘lontano’, sentire il suo germe presente in noi, cercare di comprendere cosa significhi, non è la stessa cosa che ‘viverla’ sulla propria pelle, perdendo dei propri cari o soffrendo per l’intero arco di implicazioni derivanti.

Ecco il motivo della nostra presenza a questo rendezvous della condensazione energetica: dare Vita a tutte le forme pensiero nascoste nelle nostre ‘cantine’ per, alfine, prenderne atto e iniziare un processo di ricomprensione e trasmutazione del sé, attraverso la propria migliore conoscenza

Holmes e Moriarty costituiscono il proprio complementare, esattamente come se fossero allo specchio. La loro intelligenza è identica ma ribaltata secondo un codice interpretativo personale. Il futuro viene scritto a quattro mani e a due menti, da due punti prospettici diametrali.

La loro scissione è frutto della biodiversità e la loro unione è il frutto sottile dell’olograficità dell’energia

Ognuno dei due, se presente al giorno d’oggi, avrebbe potuto comprendere ‘tutto’ del 'gioco della Vita', utilizzando anche la loro sola capacità deduttiva e intuitiva unitamente al relativo potenziamento della logica. 

Attraverso l’analogia frattale è possibile, capendo un ambito ristretto ed accessibile come il ‘modellino’ di Mondo che calpestiamo ogni giorno, capire ogni meccanismo superiore. Perché? Perché così permettono le traduzioni interpretative delle leggi Cosmiche e Planetarie. È tutto direttamente ‘spiegato’ nella logica della Natura e tutto riflesso anche nell’imprevedibilità del comportamento umano. I ‘segni’ del Controllo emergono sempre alla superficie delle 3d. Basta sapere osservarli, capirli, interpretarli, decodificarli, etc. Insomma… basta essere ‘accesi’.

Chi conosce questo sé che è il mangiatore del miele dell’esistenza e il Signore di ciò che è e sarà, non indietreggerà mai più dalla paura.
Katha Upanishad

Ricordare cosa significa esattamente ‘soffire’, ci riporta alla mente la Natura dell’antica scelta del 'rifiuto a guardarci dentro' per approfondire il motivo delle ‘ferite’ procurateci vivendo in un ambito, dove tutto è inerente al vero motivo della nostra venuta, dove tutto è programmato per comportarsi in maniera coerente e responsabile con la nostra missione di auto conoscenza ed ‘esplorazione’ del sé manifesto. A questo livello geografico della vibrazione, non possiamo ‘scappare’ dal nostro compito indagativo in merito alla nostra Natura.

Spesso le esperienze spiacevoli che ci accadono nel corso della Vita e in particolare durante l’infanzia ci portano a temere la sofferenza e a desiderare di allontanarci dalle emozioni che la provocano; vorremmo ‘sentire’ con minore intensità, quasi come accade sotto l’effetto di un anestetico.

Dato che respirare con totalità significa vivere e sentire in pienezza il desiderio di difendersi dall’intensità delle emozioni e dei sentimenti, implica, a un livello completamente inconscio, l’inibizione della capacità respiratoria, il ‘blocco’ del respiro a un livello che ci permetta di vivere, ma senza troppe emozioni. In questo modo, se è vero che soffriamo forse un po’ meno, sicuramente ci precludiamo la possibilità di provare Gioia e di realizzare tutto il nostro potenziale di creatività e bellezza… 

Attraverso la respirazione circolare il respiro fluisce liberamente in tutto il corpo e ogni cellula del corpo respira.
 
Questo tipo di respirazione ci aiuta a entrare in contatto con le nostre emozioni represse o dimenticate e a sciogliere i blocchi energetici che si trovano nel nostro corpo. Bloccare le emozioni e impedirsi di sentire richiede l’impegno di una grande quantità d’energia, necessaria per evitare che ciò che è stato confinato nell’inconscio riaffiori; di conseguenza questa energia rimane inutilizzata. 

Quando attraverso la respirazione circolare riusciamo a integrare le emozioni rimosse, a concedere loro il diritto di esistere, liberiamo moltissima energia che possiamo utilizzare per scopi creativi e per ‘prendere in mano’ la nostra Vita.
Meditazione - Riscoprire la gioia

È ovvio che le leggi preposte al mantenimento strutturale ed esistenziale del luogo che ci accoglie, siano strutturate in maniera tale da giungere, comunque – in una maniera o nell’altra, al risultato finale desiderato e definito per imprinting dall’intento originale della ‘Sorgente’: conoscersi.

Prima o poi doveva emergere tutto quello che avevamo nascosto così bene in profondità. Definire ‘vive’ le nostre paure, le nostre emozioni, non è affermare qualcosa a casaccio. Definire ‘vivo’ il pensiero e le forme pensiero, non è bearsi nell’idiozia. Abitiamo in un ‘reame’ interamente vivo, essendo la nostra diretta emanazione complementare, lo specchio che parla di noi in continuazione, il ‘Grillo Parlante’ di Pinocchio, il Maestro scomodo che ci riporta coerentemente sui nostri passi malfermi ed insicuri. Perché? 

Non per perfidia fine a se stessa ma per adattamento al livello di 'smarrimento/studio' umano: a mali estremi, estreme misure.

Dato che nel nostro caso non ‘conviene’ più parlare di ‘male, ma di ‘conseguenza’ alla luce della Natura energetica delle 3d, tutto ciò che ‘emerge’ all’esterno dipinge panorami interni della nostra essenza. Tutto ci compete. E noi cosa facciamo? 

Diamo colpe e giudichiamo sempre gli ‘altri’. Ma chi sono esattamente gli ‘altri’? Siamo ancora noi ed allo stesso tempo ‘sono uno specchio di noi’.

Come fare per capirlo ad un livello sufficientemente radicato, in maniera tale da implementarlo nel nostro 'sistema di guida' quotidiano? È una questione di tempo e d’opportunità.

Innanzitutto, iniziamo ad osservare i ‘danni’ inferti al Pianeta.

Da chi sono dipesi? Da chi è generato l’inquinamento? Non importa se l’ispirazione inconscia è ormai ad opera di entità parassite. Il vero fulcro di potere, per giunta ancora più silente dell’opera parassitaria, deriva solo ed esclusivamente da noi stessi, e ‘tutto’ è esattamente all’opera per tentare di farcelo capire

Le ‘lezioni’ si succedono regolari e non conoscono fine di continuità, esattamente come il fluire continuo delle onde del mare, inoltre esse diventano sempre più ‘forti’ man mano il programma di studi va in 'ritardo' o non viene compreso.

Ripetendo s’impara: è una legge. 

Se ciò non dovesse accadere sarebbe ‘diabolico’. Ciò mette in evidenza anche l’azione dell’effetto che abbiamo provveduto a generare attraverso la nostra ‘rinuncia’. Per cui, mi chiedo: ‘quanto è casuale il nostro 'ritardo'?

Stiamo andando bene. Smettiamo di fare le vittime o piangerci addosso. È tutto esattamente come doveva essere. Snidare certe ‘parti’ così antiche e dense da dettare legge anche alle grandi ‘altezze’ non è certo un compito facile. Tutto è inerente alla ‘forza’ che stiamo affrontando, una parte di noi e null'altro. Esattamente, quello che stiamo affrontando ha grande forza e ‘vincerlo’ richiede grande forza.

È davvero meraviglioso percepire questa grande sinfonia. Si smette di sentirsi un fuscello nella corrente. Il ‘tutto’ è esattamente come dev’essere. Propedeutico al ‘gran balzo’…

Sincrodestino: sincronia degli eventi ad ‘immagine e somiglianza’ dell’intenzione di base.

L’unico requisito per liberare il potere dell’intenzione è la connessione con il campo dell’intelligenza consapevole, che si può ottenere in vari modi, tra cui la meditazione è uno dei migliori. Quando una persona raggiunge un determinato livello di consapevolezza, vede realizzarsi tutto ciò che desidera… In realtà, non è esatto dire che si compiono le intenzioni individuali di certe persone, ma piuttosto che le persone connesse con il campo d’intelligenza consapevole adottano le intenzioni dell’Universo

E l’Universo utilizza le loro intenzioni per realizzare i propri desideri…
Le coincidenze per realizzare in modo spontaneo i propri desideri – Deepak Chopra

Il campo informativo si completa sempre di più e non potrebbe essere altrimenti. Capire cosa significhino le leggi Cosmiche Planetarie nella loro più autentica funzione multidimensionale, è superare il livello ‘illusorio’ delle loro prime ‘decodifiche’

Il ribaltamento dei piani, nelle 3d, serve appunto per generare e vivere l’effetto del ‘lato nascosto’ presente in ognuno di noi e, per analogia, anche nel Creatore. È una blasfemia, questa? Nemmeno per sogno. Probabilmente sono morto più volte, nel corso delle esistenze passate, per avere continuamente affermato certe verità. Oggi non succede più.

Cosa significa? Che il genere umano è ‘andato avanti’. È tutto talmente ‘migliorato’ che, il non comprenderlo ancora, è quantomeno bizzarro o 'diabolico'. Probabilmente l’effetto è ‘strisciante’, ossia non deve ancora emergere del tutto pienamente alla luce del Sole. Perché? Per ‘strategia’.

Credere in Cuor proprio, senza provare la necessità egoica di doverlo manifestare. Saperlo ma lasciandolo andar, rispettando i tempi di ogni individualità alle prese con il proprio corso di studi. 

Quando la massa critica sarà pronta, il frutto del lavoro emergerà come diretta conseguenza, per inerzia, un po’ come ‘descritto’ nel processo inerente all’irraggiamento quantico ad opera della ‘centesima scimmia’

La goccia che fa traboccare il vaso ha il merito di ‘colmare uno spazio’, nulla di più rispetto al ‘lavoro’ che hanno svolto tutte le altre gocce. È come essere il milionesimo cliente di un’azienda: costui non è migliore rispetto alla ‘rimanenza’, ma ha avuto la sincronicità di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, ma... per fare cosa? Per ‘apparire’. È probabilmente solo l’effetto dell’intromissione del proprio Ego o, chissà, un riconoscimento alla propria Natura unificante.

Superando la prospettiva 3d è più semplice capire che la ‘scissione’ individuale ha creato anche la ‘sua classificazione nel tempo’, per cui è solo alzando la prospettiva che si torna ad inquadrare il ‘panorama’ nella sua 'ragione di complessità apparente', ma riferita solo ed esclusivamente ad un insieme scisso che tende a ricomporsi più ‘ricco’ di quanto sia partito

È la composizione delle parti, la loro ‘chimica alchemica’, che identifica un ‘tutto’ trasmutato in se stesso, come se un puzzle cambiasse immagine mantenendo la medesima partecipazione dei tasselli, i quali hanno ‘solo’ mutato la propria capacità di riflettere la luce. 

Tutto ciò riporta in superficie la differenza che intercorre tra un ologramma e una carta ‘lamincards con effetto Super 3D’, tipo quelle dei Dragonball tanto adorate dai bambini. Quale differenza?

L’ologramma è tale da ogni posizione di visione osservativa:

esso ha una piena presenza pur essendo un ‘gioco di luce ed ombra’. La carta lamincards ha più possibilità di apparire, in funzione sempre del medesimo gioco di luce ed ombra, ma mutevole in funzione della posizione dell’osservatore. L’ologramma è illusorio eppure ‘inamovibile’ sino a quando esiste la fonte di luce e di proiezione, ossia l’intenzione e la struttura consapevole. La carta è un ‘dipende’ molto più esteso…

In realtà è l’ologramma ad essere più complesso; esso ha in sé le caratteristiche della carta:

su una stessa lastra possono essere registrati moltissimi diversi ologrammi, semplicemente variando l'angolo di incidenza del laser, e allo stesso modo essi possono essere letti separatamente.
Link 
 
Alcune delle sue proprietà sono fenomenali:
  1. un ologramma può registrare una informazione tridimensionale
  2. un ologramma può registrare molte diverse informazioni nello stesso spazio senza che queste interferiscono fra loro
  3. un ologramma registra l’informazione su tutto il supporto, ed essa è quindi presente – e accessibile – in ogni suo punto.

Se al posto di ‘tridimensionale’ mettiamo ‘multidimensionale’, abbiamo l’esatta ‘diapositiva prospettica’ del panorama umano, scisso nelle sette miliardi di unità attualmente popolanti il Mondo:

l’ologramma scisso nelle sue versioni ‘lamincards’.

Se ci spostiamo nella prospettiva, allora l’ologramma è l’Anima e le Vite sono le ‘lamicards’. La reincarnazione diventa una gradazione prospettica della percezione dell’osservatore, che avviene allo stesso momento, dove per momento s’intende dove ‘poggia’ la sua attenzione, proprio come il fascio laser che ‘incide’ l’ologramma

Cambiando ancora la prospettiva, si comprende l’infinita capacità di memorizzazione delle informazioni su base ‘multistrato’ ad opera della luce. Che cosa possa essere, allora, l’Akasha, è ‘cosa’ più intuibile se la inquadriamo da un simile punto della prospettiva. Cosa sia la Noosfera, allo stesso modo, è perfettamente interpretabile se la si prevede in un ‘piano di risposta’ frattale a diversa gradazione della densificazione energetica.

Il ‘movimento’ che cosa è? 

È lo spostamento del personale ‘punto d’osservazione’.

Osservate una lamincards per meglio capire. I movimenti sono già ‘previsti’ ma non li percepiremo, se non quello inerente alla nostra attuale 'stasi', sino a quando non saremo ‘noi’ a muoverci. Il loro movimento è illusorio ma frutto di un nostro spostamento 'concreto'.

Esse rispecchiano per analogia il nostro comportamento…

Rare: il futuro è negli ologrammi.
Kinect sta aprendo nuove vie. 
 
Scott Henson del team Rare è convinto che nel futuro prossimo dei videogiochi ci saranno sensori di movimento sempre più precisi e versatili, ma anche ologrammi. Durante una recente intervista lo stesso Scott ha dichiarato che Kinect rappresenta il primo passo in questo senso, ma che nei prossimi anni il trend proseguirà.
 
Ovviamente è impossibile individuare una data per l'arrivo degli ologrammi nel mondo dei videogiochi, ma sono convinto che prima o poi arriveranno’.
Link 

La vita è un gioco, giocalo.
Inno alla Vita – Madre Teresa di Calcutta

Davide Nebuloni/ SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com