domenica 17 marzo 2024

Armeggio magheggio.


Inganno, raggiro… ovvero “manovra illusoria e poco chiara”. Circumnavigare abilmente…
Da magheggiare o “esercitare le arti della magia”, rimandando alla condizione di mago. Denotando negatività alla figura del “mago”:

“persona dotata di eccezionale qualità tecnica e capacità professionale…”.

Dunque, magheggio mette in evidenza il ricorso alle proprie “abilità” per raggiungere un fine con mezzi più o meno illeciti…
Questo è quanto deriva dalla non solo “crusca” accademica.

Maneggio… manovra, intrigo.
Armeggio…  macchinare.
Vagheggio… immaginare (che se collegato alla “vista”, allora è l’occhio che si prende la parte del leone = il vedere. Diversamente, immaginare è esprimere un “ordine” verso or dunque, qualcosa ch’è sempre in fedele ascolto). 

In assenza della consapevolezza o del ricordo esatto sostanziale, quel “qualcosa” diventa… qualcuno, ovvero il motivo portante della schiavitù ora “diritto-dovere del lavoro”.

Il “mago” diventa il “padrone” o imprenditore o Stato: la gerarchia. L’abilità diventa il r-aggiro altrui, il cui “destino” rientra costantemente all’interno del relativo “piano industriale”: 

qualcosa by qualcuno in proiezione
come desiderio su schema radionico.

In che modo, loro, riescono a vedersi realizzati tutti i “desideri”

Contando sull’unica forza auto esistente, a livello planetario: la verità o “terzo” dell’intero tri-unitario I-Ambiente: legge, strumento, memoria (verità). 

È la verità che “incarnandosi” nella materia, ovvero raggiungendoti, dà luogo alla cre-azione continua. 


Qualcosa che l’eco-dominante può maneggiare, armeggiare, magheggiare ad hoc, ben conoscendone l’esserci, la funzione ed il funzionamento. Ossia, i loro desideri si avverano perché tale “Genio”, funzionando, dà luogo a tutta una serie di conseguenze che a livello ordinario emergono in quanto a “manifestazione reale” da cui la realtà manifesta che continuamente “evolve”, come nube piroclastica di gas ardenti vulcanici lanciati a grande velocità post compressione by esplosione nella/della caldera. 

Ecco a cosa si deve l’immagine del “Big Bang”. Tutto quello che si manifesta è il frutto di tale manipolazione o deviazione standard eco-dominante da cui l’eversione AntiSistemica, alias, la “tua” realtà di auto riferimento quotidiano (qua, così).


La “scienza” è impiegata a ricercare la formula unificata del tutto. Intanto, ha teorizzato il “Big Bang”: un’unica, sola, grande, immane… “esplosione”. La “religione”, seppure divisa in miriadi di p-arti, intende sempre un unico principio creatore, oppure un (un) pantheon. In ambito “spirituale” c’è sempre un principio immanente. In ambito “sentimentale” c’è lo “amore”. Sul pianeta agisce la “gravità”. E la “vita”. Dal cielo proviene la “pioggia”.  E se non è acqua è pan bagnato (neve, grandine, nebbia, etc.). In ogni ambito dello scibile, non importa quanto è-voluto, c’è sempre un “unicum” da cui proviene tutto

Ad immagine e somiglianza, c’è lo “Stato”. C’è la gerarchia, al cui vertice “ri-siede” per forza di cose un “capo, padrone, entità, etc.”. La materia è formata da particelle microscopiche che le puoi dividere quanto c®edi ma nella sostanza la materia rimane formata da particelle fondamentali = ancora un unicum, personalizzabile o che si “incarna” assumendo ogni e qualsiasi f-orma.

F-orma = nel design (manifestazione), anche la relativa “scia” o orma o firma o prova.

Come ogni artista marchia la propria opera. 

Il corpo è formato da cellule. Il Dna personalizza tutto. Tutto ciò è una sorta di “eco”: 

significando sempre qualcosa, tipo… la verità.

Più “risali la corrente” e più tutto si “semplifica”, essendo gerarchia. Eppure, il presunto “universo (ora multiverso)” è ancora… ramificazione astrale, stellare, etc. Perché? Perché è una Imagine-Art, una decalcomania applicata sulla facciata. Apparenza. Affinché “tu” non riesca ad andare Oltre. All’occhio è conferita la capacità verbale (codificazione di un certo tipo di atteggiamento) di:

mi accorgo = percepisco
colgo = ap-prendo
scorgo = intravedo
vedo = occhio

Ecco che è sufficiente “ostruirti la visuale” al fine di… renderti cieco.


Però, ripartendo dall’incipit, viene così se si trasmuta di non solo organo (od “ottava”):

mi accorgo = “sento”
sentire = udire
ascoltare = orecchio

Dunque, ap-prendere mediante il “sentire” è un processo sostanziale, non lineare.
Mentre, ap-prendere mediante il “vedere” è un processo materiale, lineare.
Infatti, occhio non vede, cuor non duole. Ci sei?
Ecco a che serve lo schermo: 

la schermatura. 

Allo stesso modo, se il “sentire” diventa… sentire (udire) allora ti sposti in un livello più “denso” di frattalità (meno espansa), in maniera tale che sembra l’organo fisico = l’orecchio a rivestire tutta questa portanza sostanziale. Invero, l’organo fisico è importante al fine di udire e non rimanere impassibili a fronte di un pericolo, ad esempio. Però, è il “sentire” che… eleva tutto quanto sino al grado espanso, laddove sai, conosci e soprattutto ricordi, in coerenza (essendo Te e rimanendo tale e quale).
Ti dicono che ad ogni organo corrisponde un “meridiano energetico” oppure un “chakra” oppure un “colore” oppure un “suono” oppure una “funzione organica” oppure “quello che vuoi”, etc. etc. etc. Alias? Ogni organo è un riflesso. Di cosa? Di chi se ne approfitta. Di “Dio”. Ergo, anche in ogni organo “riposa” la f-orma. Ritrovi sempre la verità. Laddove, azione e reazione = f-orma. La creazione comprovata, avendo sempre il relativo (assoluto)… perché. 

Ancora una volta, vedi che è “parlante”:
forma = informazione codificata
orma = traccia sostanziale (poiché struttura frattale espansa) della f-orma.

Questo fa sì che tutto sia sempre “investigabile”, non mancando mai (essendoci sempre) la verità: il di-pendere (poiché informazione sostanziale) dall’evento a livello di ragione fondamentale (al di là del dipolo causa-effetto).

In 15 anni di SPS, questo “ag-gancio” è quanto ti più portante sia mai emerso, poiché apre al potenziale contemporaneo in maniera proattiva

davvero a portata di “mano”. Perché

Bè, in quanto che… ora occorre impegnarsi a sperimentare direttamente da Sé. Non importa, quindi, se (qua, così) sei “te”, dal momento in cui ti eserciti in tal modus. 

Perché? Non va capito. Perché? Non va capito! 


Agganciati a livello di “sentire”. Ok? Lascia la mente avida “indietro”. Risali la corrente. Sii sostanziale e rimani tale in coerenza. 

L’armeggio magheggio è un atteggiamento by lato oscuro della forza = la manifestazione rivelata dell’intento che non esiste; c’è, ad opera “tua”, proprio come se fossi “usato sicuro”. ù

Alias, il di-segno che è già successo quello che più temi, essendo sempre nella “tua mente, la paura” e, cioè, il frutto del trauma post evento o “momento” di già successo. 

Diretta Vs differita = realtà manifesta originatasi dal “Big Bang” eco-dominante = status quo (qua, così).

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3653
prospettivavita@gmail.com


2 commenti:

"Fai..." un po' Te.