mercoledì 23 novembre 2016

La forma centrale stellare.



“Qua, così” è una “formuletta di rito”, un mettere insieme due termini già esistenti, in maniera tale da formare una espressione (senso) creativa:
un neologismo (nuovo costrutto).
In SPS, “qua, così” significa:
lo status quo auto affermatosi
in una precisa, esatta, sostanziale
“forma” AntiSistemica by dominante.
AntiSistemica, poiché tutto è polarizzato (inclinato) secondo una certa gradazione della prospettiva, in maniera tale che sia completamente capovolto il significato di “giustizia ad angolo giro ‘lato tuo/umanità, centrale’, In Comunione”.
Ovvio, il "ribaltone" ha una ragione fondamentaleanch'essa, esatta, precisa, univoca, “a monte”:
la compresenza immanifesta dominante.
Ergo, tutto “qua, così” (non) risulta giusto, da una ed una solo prospettiva:
quella che ricava il massimo vantaggio dalla situazione globale stessa.
Ora, chi/cosa “qua, così” estrae, in continuazione, questo “vantaggio”?
Non lo sai.
Perché lo hai dimenticato, non visto che “è già successo” e, dunque, la parte che ha vinto ha già provveduto a cancellare ogni riferimento, in termini di memoria, singolo ricordo, evidenze, etc.
Così, tutto quello che è rimasto “in piedi” è solamente qualcosa che sopravvive, comunque in te, grazie al simbolismo frattale espanso (quello che ogni “fatto” lascia come traccia di sé, nonostante ogni accorgimento messo a punto al fine di cancellarlo per sempre dalla vista e dalla memoria).
Questo simbolismo è la derivazione della caratteristica frattale espansa ambientale, governata dal sistema operativo frattale espanso (il Genio, la App), controllato in leva per delegazione frattale espansa, dalla grande concentrazione di massa, dominante.

martedì 22 novembre 2016

Stai osservando la “scena del delitto”.



Sei nella tua, più o meno confortevole “casetta”, e fuori tira un forte vento.
Il “clima” che c’è dentro, non è quello che c’è fuori, sia che faccia caldo, sia che faccia freddo. Fuori ti sembra tutto “naturale”. Dentro ti appare come tutto “artificiale”.
Eppure, dentro ti senti protett3, più a tuo agio (se non si tratta di ambire a fare una passeggiata nei boschi o a fare compere). 
Sai sempre che, qualsiasi cosa accadrà di fuori, tu potrai sempre ritornare dentro. E questo ti conforta e ti fa sentire quel “tepore di casa”, che vale anche quando fa già un caldo esagerato, perché trattasi di altro tipo di “calore”, rispetto a quello misurato con la temperatura. 
Ecco… sei in una situazione come questa e, improvvisamente, esci. 
Sino ad un attimo prima, avevi un certo “disegno” nella mente. Ti sentivi in un modo “tutto tuo”:
abbastanza forte e cert3 del far tuo.
Non appena metti piedi al di fuori di casa, cambia subito qualcosa
Sarà il clima, un po’ più “ostile”.
Sarà solo una tua impressione. 
Però, qualcosa cambia ed è diverso.
Al di fuori c’è, anche, tutto quello che – dentro – è un po’ meno “forte (intenso)”. Ci sono gli altri, c’è un “clima” diverso, c’è la città e la natura d’assieme, c’è traffico, c’è sempre qualcun3/qualcosa da “affrontare”.
Qualcosa che percepisci come “non proprio tuo affine”. È un disagio psichico? È una “malattia”? Oppure, è il risultato del sopravvivere “qua, così”?

lunedì 21 novembre 2016

Per Te.


Il “nodo al fazzoletto (che cosa non stai 'vedendo'. Che cosa hai già dimenticato?)”...
Ci sono “livelli”. Livelli, gradi di auto separazione. Leggi. Effetti, fenomeni, ruoli e stratificazioni.
Attrazione ed, al contrario, “antipatia”.
Confluenze. Influenze. Frammenti ed inframezzi.
Possibilità e potenziale. Intenzione, immaginazione, desiderio, volontà. Flussi e riflussi. Andirivieni e “sole andate”. Ritorni. Vortici ad angoli.
Prospettive. Inclinazioni. Attitudini. Limiti. Etc.
Tutto questo – di più – è causa/effetto della ragione fondamentale “qua, così” e della ragione fondamentale “in ogni ‘caso’”:
dominante (il cui simbolo è la “programmazione/ispirazione”)
sistema operativo frattale espanso (il cui simbolo è Dio).
A monte” c’è sempre e solo questo mix fondamentale, rispettivamente:
“qua, così (status quo by dominante)”
e
qua, anche, non così (potenziale)”.
Una questione di “In Coerenza”, che è sempre coerente con “qualcosa/qualcun3”:
lato tuo/umanità, centrale
o
lato tuo/umanità, dominato.
Sia che emerga (si tratti di) un lato, piuttosto, che l’altro… è sempre una questione di coerenza, così come “Tutto è vero” (Prima legge di SPS).
Comunque sia e la “vedi”, c’è sempre coerenza, alias: 
“il caso non esiste”.
E, oltre alla causa, c’è sempre la (una) ragione fondamentale (l'antefatto).

venerdì 18 novembre 2016

Il sistema operativo hackerato.



So che nelle scorse settimane molte persone si sono chieste se l'America è il Paese che pensavamo che fosse…”.
Hillary Clinton
Dura sempre meno, il periodo di consapevolezza.
Tutto è “informazione”, però, codificata.
Qualcosa che dipende dalla prospettiva, attraverso la quale “osservi”.
Anche se questa osservazione rimane, comunque, qualcosa di multiplo sensoriale/percettivo. Una “inclinazione”.
Una gradazione nella sfumatura.
La capacitò o incapacità di…
Dipende dal giogo. Dipende dalla ragione fondamentale.
Dipende, quindi, dalla dominante che “guarda” non caso, è immanifesta seppure sempre compresente…
Infatti: tu sei al corrente della dominante?
No. Vero? 
Per cui, non la immagini nemmeno.
Ma, a livello simbolico frattale espanso, la memoria frattale espansa ti raggiunge sempre, ricordandoti della "dominante" esistenza, anche se “prima” la dominante raggiunge te (è già in te) deviando il Tuo campo auto esistente di consapevolezza e trasformandoti “qua, così” in un ricevitore Human Bit, dimentico di sé e di quello che “è già successo”, dominante – ovvio – ricompresa.
Il simbolo del loop e/o del labirinto, emergono proprio per questo motivo fondamentale:
tu
che (non) risulti disperso
in te stess3.

La ciclicità ("inflazione") stessa, ancora prima che per cause planetarie, astronomiche, leggi universali, etc. dipende proprio da questa “tua” inclinazione a ritornare sempre, ogni volta, immancabilmente, “punto e a capo”, senza mai riuscire a risolvere la situazione che, nemmeno più, sembra “la situazione”. 
È, infatti, normale che
Che cosa c’è da “capire”? Che cos'è che non “capisci”?

giovedì 17 novembre 2016

Attraverso tutto, ricarica l’ambiente.



Fermati, dunque, tu sei così bello! La traccia dei miei giorni terreni non potrà svanire in eterno”.
Faust – Goethe
Attraverso la memoria, si forma l’esperienza.
Allo stesso tempo:
attraverso la “tua” memoria, si forma la “tua” esperienza…
Sei nel “qua, così”. Sei nell’AntiSistema. Sei alla rovescia, rispetto a… Te.
Sei, dunque, solamente “te”.
Il tuo “diritto” non è qualcosa di concesso, bensì, di auto esistente (e se mai dovesse essere una “acquisizione”, ossia, una “concessione”… allora, lo sarebbe solamente al di là del “qua, così”. Ossia:
in ogni “caso”, Tu – ora – sei “uno stato di diritto, che viene prima di tutto quello che ti caratterizza in questo reale manifesto by dominante).
E, nel tuo diritto sta tutta una serie di attributi “di serie”, che ti sembrano ormai inimmaginabili
Cioè:
che non ti sembrano affatto possibili, poiché nemmeno riesci a ricavare il minimo fondamento in termini di alveolo ideale.
Come se ti venisse a mancare persino l’ispirazione
Come se… tutto fosse controllato, goccia a goccia, a monte di te.

mercoledì 16 novembre 2016

Il compassato futuro compresente.



Proust ascolta i suoni che provengono dal passato, Benjamin quelli che anticipano un futuro che intanto è divenuto esso stesso passato.
A differenza di Proust, Benjamin non vuole liberarsi della temporalità, non vuole contemplare le cose nella loro essenza astorica, ma mira ad una esperienza e ad una conoscenza storiche; è però respinto nel passato, in un passato, tuttavia, che non è concluso, ma è aperto e promette un futuro.
Il tempo verbale di Benjamin non è il passato prossimo, ma il futuro anteriore in tutta la sua paradossalità:
di essere un futuro e tuttavia anche un passato
Speranza nel passato. Su Walter Benjamin - Peter Szondi
Essere un futuro e tuttavia anche un passato…” = quel “tuttavia” è un “allo stesso tempo (contemporaneamente)”. 
Ciò significa che il tempo è come un indice o, meglio, dalla prospettiva dominante… il rendere eterno un punto di/nel passato, che serve da riferimento unico, globale, collettivo (nella misura in cui diventa una cieca imposizione, senza apparente genitorialità), al fine di ancorare ogni altro possibile punto di presente (futuro) all'unico “filo del discorso”, che sembra – “qua, così” – possibile scegliere di percorrere.
Hai presente quando leggi un libro (cartaceo) e, ad un certo punto, pieghi un lembo di pagina a mo’ di “segnalibro”? Ecco…
Da un punto di (mai autenticamente) passato (è già successo), la dominante “piega” tutto alla propria intenzione che, di più, è la facoltà concessa alla grande concentrazione di massa, di poter – in delegazione frattale espansa – interagire (passare ordini di comando) con il sistema operativo frattale espanso:
l’autentico “pennino” in grado di descrivere (manifestare, arredare, governare) la realtà manifesta, secondo l’interpretazione che ne fa, la dominante (“qua, così”)
oppure
quella parte che riassume in sé gli “attributi” per divenire il “pilota”.
Da “lì”, immaginare che la realtà manifesta possa, anche, essere giusta ad angolo giro “lato tuo/umanità, centrale”, In Comunione… diventa pressoché impossibile. Almeno, sino a quando “vive e regna, nei secoli dei secoli” una visione dominante, di stampo “legge della giungla” o “Modello Far West”.
SPS (Io) ho espanso (ricordato), altresì, la possibilità potenziale di poter incarnare sempre (parte per parte) la caratteristica appena poco sopra esposta:
il “lato tuo/umanità, centrale”
con la giustizia ad angolo giro
In Comunione.
Questo può succedere (succede) quando l’essere umano 1) smette di avere paura, timore del futuro e 2) la dominante viene meno (in quanto, essa è una fonte continua di virale compresenza, immanifesta, di tipo inerente al caratterizzare con la “malattia” il genere umano, in toto.
Alias:
quando ricordi chi/cosa già sei, anche ora, nel “qua, così”.

martedì 15 novembre 2016

Non c’è più esperienza.



Non importa, nell'ottica della cosiddetta “sincronicità”, quando qualcosa è stato scritto, pensato, pubblicato
Importa, invece, quando si presenta all'interno del “campo di risposta” di una singolarità (essere umano). 
Così, ad esempio, un pensiero dei tempi antichi, che non è per nulla “nuovo”, può esserlo sostanzialmente… per col3i che ha “interrogato (emesso 'domanda')” il sistema operativo frattale espanso (da cui la famosa “legge d’attrazione”).
Infatti, nel momento in cui giunge la “risposta (feedback)”, ogni “pensiero, opera e omissione” ritornano “nuovi”, nella misura in cui sono utili alla “causa” dell’emittente “domanda, curiosità, comando”.
Questo quadro della situazione, di fatto, taglia fuori ogni concetto sociale AntiSistemico, collegato al copyright, non essendo – gli autori – impegnati in un’opera commerciale o di marketing, bensì, in qualcosa che li utilizza per quello che hanno detto, scritto, pensato e, così, rappresentato.
Tutto come se ci fosse un unico puzzle (dalla prospettiva della singolarità emittente, verso il sistema operativo frattale espanso ricevente, ed esaudente di “rimbalzo”) ed infiniti tasselli (modi) per poter rispondere (elaborare risposta, esaudire comando).
Il “come funziona (esattamente)” tutto questo, prevede un’apertura del grado di “accoglimento della risposta”, appunto, mediante una... espansione della propria capacità di annessione dell’espansione richiesta per
L’espansione non è mai una ridondanza.

lunedì 14 novembre 2016

Il virale che non ti aspetti.



In quale “mani” sei, in questo reale manifesto “qua, così”? Perché continui a farti trattare in questo modo? Lo sai? Fanno continuamente “esperimenti” su di te:
ma non te ne accorgi, proprio.
Ogni presidente non si separa mai della “Nuclear football” che contiene i codici nucleari. A parte Bill Clinton che dopo un vertice Nato la dimenticò al Centro Ronald Reagan di Washington dove si teneva il vertice.
Per venti minuti la valigetta più esplosiva del mondo è stata alla portata di tutti. È solitamente scortata da un ufficiale scelto tra le tre armi…
Link 
Cerca cetrioli di mare e trova una bomba atomica.
L’incredibile scoperta è di un pescatore canadese, che ha forse risolto un mistero cominciato 65 anni fa.
Si è immerso nelle acque occidentali del Canada per andare in cerca di cetrioli di mare, e ha trovato una bomba atomica. Inesplosa, immersa nell'Oceano Pacifico da oltre 65 anni
Link 
Tutto fa “spettacolo”, ormai. 
Quello spettacolo che “deve andare avanti (comunque ed in ogni “caso”). Qualcosa che “ti lavora ai fianchi (dentro e fuori, allo stesso tempo)”.
Il motivo fondamentale per il quale tutto è alla rovescia, rispetto ad una prospettiva “lato tuo/umanità, centrale” con la giustizia ad angolo giro, In Comunione. 
Tutta la questione è (in) una prospettiva, orientata secondo l’interesse dominante.
Una prospettiva che è, quindi, una tendenza; idee chiare, progetto, ispirazione, segnale portante, scienza e religione deviate, cultura e sviluppo, evoluzione e morale, educazione, tradizione, valore e proprietà pubblica privata (della libertà sostanziale)… una infinita serie di “piccoli accorgimenti”, che rendono persino l’ovvio come non più evidente.
Quale tipo di “ovvio”?
L’ovvio è l’esistenza di una (ed una sola) ragione fondamentale, divenuta “qua, così” come… trasparente, invisibile, sfuggevole, poiché… immanifesta strategicamente:
la dominante (della quale, Dio incarna e rappresenta la simbologia).

venerdì 11 novembre 2016

Tutto è possibile, poiché sempre potenziale (The free State of Umanità).



Attraverso la sensibilità “touch”, uno smartphone si apre ad una funzionalità multi dimensionale.
Osservando lo schermo, sempre più piatto, è quasi insospettabile che possa avere dei comandi integrati, basati sul tocco, sullo sfiorare, sulla pressione digitata, etc. 
Non solo, imprimendo anche una direzione, intenzionale, al “tocco”… si aprono altri “menu”.
Viene subito alla mente la “storia” di Giuseppe Calligaris, il quale scoprì che l’intera pelle umana è come una mappa (memoria) che ricopre interamente il corpo ed, analogamente - prosegue SPS (Io) - lo è ogni singolo organo o componente organica (sangue, cellule, energia, etc.).
Calligaris, inoltre, venne a capo anche di una questione assai “promettente (potenziale)”, ossia, la capacità intrinseca, implementata nel dispositivo umano, di determinate "zone sensibili", che possono essere unite, azionate, relazionate… in maniera tale da “creare/aprire/autorizzare/usare  altre possibilità dello straordinario stato funzionale in dotazione all'essere umano.
Qualcosa che, ad esempio, a sua volta ricorda i “mudra” ed il movimento particolare (“figure, forme”) - auto rigenerante una particolare “energia (o stato interiore)”  -di determinate “arti” orientali…
Insomma, qualcosa di “insospettabile” sembra (“è”) integrato nel funzionamento d’assieme.

giovedì 10 novembre 2016

A partire da un inizio. E dall’ispirazione.



L’azione “senza azione (prospettiva)” di SPS (Mia) è qualcosa che necessita, in questa “fase”, di un supporto ottico/visivo (focus) al fine di aumentare l’efficacia della portata dell’informazione frattale espansa “lato tuo/umanità, centrale” giusta ad angolo giro, In Comunione. 
Con l’unico “interesse” in gioco, identificato ed identificabile neldare a Cesare, quel che è di Cesare” (dove, per/con “Cesare” devi intendere 1- ogni singolo, 2- l’umanità e 3- la dominante... nel senso che, tu/uman3 dovrai rivedere ristabilito quell’equilibrio, che attinge dal/nel potenziale, al fine di rientrare nel piano reale manifesto pienamente realizzat3, con l’evidente destrutturazione del livello assoluto di potere, dominante “qua, così”).
In breve, questa è l’ottica, la lente, la portata… della compresenza, “semi manifesta” di SPS (Mia) in questo piano della realizzazione materiale (e non solo), anzi… unica/univoca (auto sovrana).
Ristabilire un certo tipo di “ordine”, nel quale non vi è nessuna prevaricazione di alcun tipo, derivante da deviazione dell’orizzonte proprio, coincidente con quello “globale”.
Una visione d’intenti solidale e sempre trasparente, aperta, generosa, giustacome lo può essere solamente “qualcosa” che non conosce altro che giustizia ad angolo giro (avendo conosciuto ogni altra asperità dell’altra faccia della medaglia, rientrante nell'ambito corrosivo della corruzione interiore, derivante dall'ambiente esterno respirato come se fosse solamente “aria”).
Qualcosa che non necessita di molte parole (poiché “termini”). 
Qualcosa che “è sufficiente” uno sguardo, una stretta di mano, una certa vicinanza, frequentazione, stima, energia, compresenza, etc.

mercoledì 9 novembre 2016

Logicamente ma da altra prospettiva.



Oggi, tutto il testo del Bollettino sarà solo ed esclusivamente in "blu", citazioni comprese. Come ti sembra la "leggibilità istantanea"? Grazie per l'attenzione...
Complessivamente le misure per le imprese "interessano il 57% e ne lasciano fuori il 43%".
È quanto ha sostenuto il presidente dell'Istat, Giorgio Alleva, durante l'audizione sulla manovra in Parlamento…
Link 
Il 57% vs il 43% è un tipo di differenza, divers3 (ma, ancora, facente parte) dal famoso rapporto “naturale” 80/20 (che, detto in parole povere, è la prova provata dell’esistenza della frattalità espansa, by grande concentrazione di massa, dominante).
Qualcosa che è necessitat3 ingegnerizzare, al fine di permettere che un “regime, come quello democratico”, potesse dare l’impressione di poter sussistere, nonostante – di fondo – la percentuale di possesso fosse sempre e solo di tipo dominante (99/1) “qua, così”. Ok?
Se la Massa fosse "raccolta" in votazioni da esito finale vicino a percentuali, tipo 80/20 (o 10/90 o peggio), infatti, non potrebbe essere auto indotta a pensare di essere “in democrazia”
Sarebbe, infatti, una sorta di auto dittatura (delegazione), a quel punto, la forma governativa del Paese.
Allora, la dominante ha ispirato un modello politico, organizzativo ed amministrativo che potesse “dare libero sfogo agli ideali, personali” e (di più) allo stesso tempo, che riuscisse sostanzialmente ad auto sostenere l’unica forma di governo ammessa, per default, dal “momento di è già successo (avvento della dominante)”.
Se ci fai “caso”, in ogni giurisdizione amministrata democraticamente, la Massa è divisa in due parti, essenzialmente sempre circoscrivibili ed identificabili come attorno alla “parità (50%)”. 


Alla fine, il “la mia libertà finisce dove inizia la tua” e il “siamo tutti diversi, unici” e “ognun3 è libero di fare/credere, etc. quello che meglio crede”… si codifica e coincide con qualcosa che “non è né carne né pesce (dalla prospettiva d’assieme singolare/massiva)”. 
Qualcosa che, invece (all’opposto), riunisce tutto assieme  - ma - sotto a quella “mancanza di vessillo, bandiera, identificazione (apparenza)”, che “fa sempre di tutta l’erba, un fascio”:
la “condizione” dominante “qua, così”.

martedì 8 novembre 2016

Segui la “logica”.




Che cosa “sai”? Quello in cui “credi”. 
Ossia, quello che hai imparato a “vedere ‘qua così’”.
E, quello che “senti”, come lo interpretise sempre alla “luce” di quello che “sai, credi, vedi usualmente”?
Sei nel mezzo tra il più classico dei “due pesi e due misure”:
lo stesso meccanismo
è alla base del “tuo” sapere
qualcosa che esclude (tutto quello che “non serve”)
include (tutto quello che “serve”).
Se (se) “vedi” la realtà in maniera diversa da tutti gli altri, c’è subito pronta – per te – una definizione, una malattia, un certo contesto che ti attende per “giudicarti come… ‘malat3’ (secondo le varie gradazioni, non tanto della ‘malattia’, quanto in funzione della pericolosità per lo status quo ‘qua così’)”.
E, a nulla vale l’esempio storico (seppure) deviato, ad esempio, in ambito di “usi, costumi e credenze ‘altre’ (ad esempio, i 'bestiari medievali'), ora ampiamente superat3, ma solo per quanto riguarda l’esempio, in sé; mentre, rimane più che vivo, sempre attuale, il “contesto” nel quale qualcosa “non va bene”, mentre altro “va bene”, ad insindacabile giudizio della “longa manus” dominante, che “non c’è, ma esiste (o viceversa)”:
la Gran Bretagna, secondo alcuni, è stata la longa manus degli Stati Uniti in Europa durante la Guerra Fredda…
Link 
La “sostanza” è proprio (sempre) in quello che non cambia, in un contesto vincentelato proprio, centrale”. 
Ergo, sei in qualcosa che può solamente, al limite, “trasformarsi”.
Almeno, sino a quando il cardine rimane esattamente dove si trova, ossia, al centro ("sopra") di tutto, nella posizione della ragione fondamentale, a monte sia della causa che dell’effetto, della “ricerca” e del continuare a ricercare, in “tondo (a loop)”.