mercoledì 18 aprile 2012

Coerenza con 'chi o cosa'? I 'gradi' e le contraddizioni.




Lingue, parole, termini, costrutti, etc., sono solo 'suoni convenzionali'… trappole, se utilizzate da un Potere che se ne vuole avvantaggiare, 'non avendo dimenticato' e avendo un Piano molto 'chiaro'...
  • chiarezza
  • ricordo
Coerenza:
In logica matematica una teoria formale si dice consistente o coerente se non è contraddittoria…
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Contraddizione:
In logica si parla di contraddizione quando si identifica una proposizione con il suo contrario, ovvero se si considera una proposizione logica attualmente identica al proprio opposto. Ad esempio: ‘il bianco è identico al non-bianco’…
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In queste definizioni vengono utilizzati dei termini che sembrano ‘precisi, ma che non lo sono affatto. Perché?
 
Iv - Il Principio della Polarità.
‘Tutto è duale; tutto è polare: per ogni cosa c’è la sua coppia di opposti. Come simile e dissimile sono uguali, gli opposti sono identici per natura e differiscono solo di grado. Così gli estremi si toccano; tutte le verità non sono che mezze verità e ogni paradosso può essere conciliato'.
Il ‘Kybalion’

Grazie a questo antichissimo assioma ermetico, si può avere una spiegazione per quei paradossi che, per tanto tempo, hanno tenuto in dubbio l’uomo e che possono essere così esplicati: 

'tesi e antitesi hanno uguale natura, ma sono diverse per grado'

O anche: 

'gli opposti sono identici, differendo solo di grado, cosicché possono venire conciliati e gli estremi finiscono col toccarsi. Nello stesso tempo, ogni cosa è e non è; ogni verità non è che mezza verità; tutte le verità sono per metà false, ogni cosa ha due lati', e così via.
 
Sono questi esempi della polarità di tutto ciò che è in natura; del fatto che gli opposti non sono altro che i due estremi della stessa cosa, ma con diverse variazioni di grado, proprio allo stesso modo in cui caldo e freddo, consistendo la loro diversità solo in differenza di grado, sono in realtà identici, sebbene opposti.
 
Potete forse voi, guardando il vostro termometro, scoprire dove termina il caldo e comincia il freddo?
 
Niente esiste di caldo o freddo ‘assoluto’. Sia l’uno, che l’altro termine, stanno per diversi gradi della stessa cosa, che a sua volta, non è che una variante ed un grado di vibrazione; per cui dire ‘caldo’ ‘freddo’ non è altro che il riferirsi, rispettivamente, ai due poli della stessa cosa.
 
Anche nel caso della luce e dell’oscurità vale lo stesso discorso: 

esse sono uguali, consistendo la loro differenza nella diversità di grado manifestantesi tra i due estremi del fenomeno. Chi può dire, infatti, dove termina l’oscurità ed ha inizio la luce? Quale differenza esiste tra il grande e il piccolo, o il duro e il tenero, il bianco e il nero, l’acuto e l’ottuso; il movimento e la quiete, l’alto e il basso, il negativo e il positivo?
 
Ognuno di questi paradossi ha la sua spiegazione nel principio di polarità e solo in esso. Un discorso analogo può esser fatto per il piano mentale.
 
Ad esempio, esaminiamo l’amore e l’odio: 

sono questi stati mentali, a prima vista, del tutto in antitesi. Malgrado ciò, tra i vari gradi di odio e di amore, c’è un punto intermedio in cui diciamo 'piacere o dispiacere', o anche né l’uno né l’altro. Per capire che ognuno di essi si riferisce alla stessa cosa, basta riflettere un attimo. Inoltre, tenetelo bene a mente, perché è questa una regola di capitale importanza per gli ermetisti, si possono cambiare le vibrazioni d’odio in quelle d’amore e viceversa, e non solo nel proprio spirito...
   
Bene e male, abbiamo detto, non sono che i poli della stessa cosa, e nessuno quanto uno studioso ermetico, è a conoscenza dell’arte di trasmutare il male in bene, in base all’applicazione del principio polare.
 
Per concludere, l’arte della polarizzazione, finisce col divenire una fase dell’alchimia mentale, nota e praticata da maestri antichi e attuali. Rendersi padroni di questo principio, significherà per ognuno poter invertire la propria polarità ed anche quella altrui, naturalmente dopo una lunga applicazione ed uno studio adeguato.
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La contraddizione ‘il bianco è identico al non-bianco’ è valida solo nelle 3d e solo nel caso in cui il paradigma in auge corrisponda ad una chiusura pressochè totale del lato spirituale, del punto prospettico sovradimensionale

Altrimenti non v’è nessuna contraddizione…

Per cui è possibile, da qua, comprendere quanto sia ‘minuta’ l’apertura dalla quale osserviamo ciò che ci circonda e che ci riflette: 

la Vita o ‘realtà’ percepita come unica e senza alternativa.

Leggiamo questo elenco di ‘cause/effetto’:

10 ragioni per cui sei ingrassato.
Il risultato delle cattive abitudini alimentari, un corpo sovrappeso. Hai messo su tanto, troppo peso? Ci sono almeno 10 ‘cattive’ ragioni per cui è accaduto; queste:
  1. Salti la colazione
  2. Mangi la notte
  3. Dormi poco
  4. Bevi troppi caffè
  5. Esageri con l'alcol
  6. Bevande energetiche e integratori sono la tua passione
  7. Assumi integratori di proteine
  8. Assumi zuccheri in eccesso
  9. Sei stressato
  10. Occhio ai carboidrati
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Questi 10 ‘incantesimi’ sono tutti riferiti a quello principale o Antisistemico. Queste 10 'tendenze' descrivono a pieno la nostra conduzione di Vita, le nostre 'tendenze indotte'. Il modello di Vita 3d a cui abbiamo ‘aderito’ crea ‘tensioni’ di questo tipo.

La cosa da 'strapparsi i capelli' è che queste 10 ‘caratteristiche’ sono perfettamente ‘legali’ e 'autorizzate' o 'caldeggiate' usualmente. 

Corrisponde a 'normalità' vivere in questo modo

Attenzione; non c’è nessun punto relativo a droghe, ritenute dalla Massa come tali, ad esempio la Marjuana, ma solo ‘droghe’ di tipo incantesimale, ossia indotte in profondità, nell'inconscio, proprio attraverso la consuetudine… questa ‘coerenza’ con il 'leit motiv' Antisistemico non è forse contraddittoria? 
 
Lo capiamo dal ‘come ci sentiamo’ e lo vediamo ‘dallo specchio’…

Meditiamoci sopra.

Perché dipende solo da noi ‘capire’. Non siamo ‘soli’ ma siamo ‘Soli’.

Che cosa mai potrà impaurirci o farci del male, ‘veramente’? Niente e nessuno. Il ‘gioco’ è un ‘gioco ad alto valore aggiunto’, ma è tutto così ben mascherato. Nella dimenticanza si rivela il sapore di quello che ‘siamo’.

Un sapore familiare ma non ancora traducibile in ‘ricordi esatti’. 

È un bene. Una protezione del 'Firewall Animico' e di quello 3d, perché altrimenti il ‘gioco’ diverrebbe subito risolvibile, prima del Tempo, prima che ‘tutti’ ne possano beneficiare, entità parassite comprese.

Tendiamo un grande abbraccio alla Vita e a tutto quello che ‘contiene’, perché non c’è nulla di sbagliato in essa né in ognuno di noi o negli ‘altri’.

Fede, fiducia, forza…

Dipende da noi.

La luce comune è non-coerente perché omnidirezionale e le onde luminose non sono in fase tra loro, pertanto manca una struttura che ne moltiplichi l'energia

Il laser, invece, genera una luce intensa perché è costituito da onde di luce coerente, allineate direzionalmente e in fase, a supporto e rinforzo. È per per questo che i laser possono assolvere a funzioni alle quali la luce normale non è in grado di assolvere.
 
Allo stesso modo, le virtù del cuore riescono a produrre risultati straordinari e apparentemente soprannaturali quando sono coerenti in una persona o in un gruppo di persone. Ciò richiede che il livello delle virtù del cuore sottese o implicite (la fonte interiore) e il loro corrispondente esplicito (azione/comportamento) siano coerenti. 

Coerente, in questo caso, significa come un unico nell'autenticità e nella sincerità
Wingmakers - L'Arte dell'Autenticità

Alla fine di un percorso di ricerca, il Dr. Zamperini è arrivato alla conclusione che esistono vari livelli di intonazione ed intelligenza ovvero di coerenza delle energie sottili

Un fascio di energia è tanto più coerente, quanto più è costituito da vibrazioni che viaggiano contemporaneamente tutte sulla stessa frequenza. 

La somiglianza tra una normale energia sottile pura e una coerente è grande, ma con una importante diversità:

esistono livelli crescenti di coerenza sottile

Il livello di coerenza zero corrisponde, per definizione, alla congestione (energia sporca). A mano a mano che il livello di coerenza sale, l’energia assume caratteristiche estremamente utili per la pulizia ed il riequilibrio energetico.

Lo studio degli ordini di coerenza, il rapporto tra questi e la congestione, hanno dato vita al la scoperta del Dr. Zamperini del: 'principio di trasmutazione'.

Sfruttando il comportamento e la natura degli ordini di coerenza infatti è possibile trasformare le energie congeste in energie pure.

Il Cleanergy® è l’unico strumento ad energia sottile, esistente sul mercato mondiale, in grado di trasmutare, ovvero trasformare, le energie 'sporche' in energie 'pure'
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Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 17 aprile 2012

Due indizi che fanno una prova.




Cavolo. Leggevo delle porzioni di articolo di Salvatore Brizzi sulla rivista mensile ‘Oltre Confine – Cronache dai Mondi visibili ed invisibili’ del mese di dicembre 2011, e cosa trovo? 

Praticamente il pensiero di ‘fondo’ di SPS. 

Cioè, essendo io l’ultimo arrivato sul Web, sembra che abbia clonato il suo ‘sentire’…

Ovvio che ho scoperto Brizzi praticamente oggi. Sapevo della sua esistenza, ma non avevo mai letto prima d’ora, nulla della sua senzienza. Per cui, essendo assolutamente ‘trasparente’, mi spiego questa 'affinità a distanza' come una sorta di aggancio vibrazionale alla stessa frequenza, che trasmette un certo programma di divulgazione sul modello della tv satellitare

Quando Arguelles parla di ‘Noosfera’ intende proprio un concetto molto simile a questo, fra l’altro. Ossia una nuova fascia dell’energia, che circonda la Terra, come ad esempio la biosfera, però relativa alla mente della Terra. Una fascia direttamente attinente alla presenza evolutiva del genere umano sulla Terra stessa, in quanto formante una 'struttura tessutale' molto simile a quella frattale che pervade ogni ambito della Creazione, come ad esempio:
  • apparato radicale delle piante
  • struttura ramificata dei fulmini
  • struttura neuronale del cervello
  • struttura compositiva del Cosmo
  • struttura compositiva delle strade del Mondo
  • struttura direzionale dei corsi d’acqua.
È la prospettiva che permette al ‘disegno’ di emergere.

Nessuno è un clone di nessun’altro. Siamo bio-diversi. Le differenze tra SPS e Brizzi esistono eccome, stiamone assolutamente certi, però quello che m’importa maggiormente è il corpus del messaggio che è stato ricetrasmesso nella densità delle 3d. 

Un corpus inerente alla presenza di entità 'non manifeste', fisicamente nelle 3d, ma in grado di ‘piegare la volontà' delle Masse nel co creare un ecosistema adatto proprio per la forma di abitudine alla sopravvivenza inerente al 'non manifesto'.

È logico che queste entità si muovono nell’ignoranza, nella cecità, nella Paura, perché non esitano a condurre al sacrificio estremo di un intero essere vivente come la Terra, pur di continuare a sopravvivere sulle frequenze manchevoli della ‘propria conoscenza’.

Sta all’umano ‘risvegliato e consapevole’ aiutarle a mutare frequenza esistenziale. Pur avendo, esse, un ruolo ed uno scopo nel più alto Piano Divino, uno scopo relativo anche al genere umano nel proprio cammino individuale e globale, esse necessitano alfine di essere comprese e ri comprese nel campo energetico degli osservatori... noi.

Basta con la ‘guerra separativa’, ad ogni livello…

Spetta a noi capirlo e farlo capire anche a chi ignoriamo possa esistere. Tutto ciò richiede un grande 'impegno' e una 'fede' monumentale; fede in se stessi e nel 'senso' dell'Universo.

La canonica domanda - ‘siamo soli nell’Universo?’ - è solamente un frattale della domanda più diretta - ‘siamo soli dentro di noi?’. 

Il dentro è il fuori, e viceversa, nelle 3d, ma nel sovradimensionale lo è un po’ meno e le ‘cose’ sono un po’ più accorpate. È nelle 3d che emergono polarizzate e dualizzate, in maniera tale che l’umano le possa vedere e farle sue in termini di comprensione.

La 'lavagna delle 3d' è tale perché è inerente alla sua funzione o destinazione d’uso nell’ambito del ‘Piano di Studi’ individuali, di cui la scuola è il diretto frattale.

Esistono da sempre umani che non hanno perso la capacità di vedere il ‘non manifesto’. La cosa interessante è quando uno di questi umani lo veniamo a conoscere direttamente, come è successo a me e a mia moglie con la cara Amica Francesca

Come ci relazioniamo con questa dimensione che emerge per ‘bocca’ altrui? Con questa dimensione che ‘si sente’ ma che ‘non si vede’?
 
Con questa dimensione che 'so esistere', perché ne leggo le tracce un po’ dappertutto nel Mondo 3d tramite Analogia Frattale, ma che ancora non riesco a decifrare attraverso i sensi rimastici per ispezionare questa realtà fisica. 

Beh, posso scrivere come mi relaziono io:

come se l’altro/a, ‘che vede’, sia in realtà io, nella misura in cui ho chiesto espressamente di ‘vedere’ pur non essendo ancora pronto ‘da me’ per farlo. Quindi, Francesca, è come se fosse la risposta alla mia insistente domanda

intendo 'vedere'.

È Ego? È attaccamento? È mentalismo?

Non m’importa cosa, gli altri, vedano ed interpretino nel mio modus operandi. Il mentalismo rifletterà, allora e in quel caso, entrambe le parti osservanti. Cerchiamo di esserne consapevoli, piallando il giudizio, pur contemplandolo nella funzione di segnale riflesso.

L’osservazione mette un po’ di se stessa nell’osservato.

È una legge già rivelata anche dalla Scienza più libera e avanzata. Tutto ciò su cui posiamo lo ‘sguardo’ viene polarizzato dalla nostra funzione d’onda. Tutto ci descrive e compete.

In assenza di giudizio o supposizione potremo vedere noi stessi nell’altro, altrimenti entreremo in una camera degli specchi senza saperlo e vivremo di conseguenza:

vivremo di distorsioni del segnale riflesso, come in un caleidoscopio allucinatorio.

Quello che mi preme ‘fare’ è ‘chiedere’ l’emersione di una funzione comportamentale, densa/pratica, da applicare usualmente nella Vita di tutti i giorni:

non un insieme di altre regole o leggi, né un codice interpretativo, bensì un modello fisico, concreto, solido, palpabile, di comportamento nelle 3d. Un ‘simbolo’ concreto del modello sovradimensionale. La saggia e profonda frase di Gandhi, ad esempio, descrive alla perfezione questa mia intenzione, ma è solo ‘il primo rigo’ della conduzione comportamentale:

Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel Mondo.

Perché? Si chiederanno i più. O forse non se lo chiederanno, perché pensano già di saperlo, in questa società della superficialità. Infatti, a ben pensarci, questa frase esprime un punto prospettico come già ‘conosciuto’ in profondità, come un’eco antico, come un suono amico che però non riusciamo poi a mantenere stabile nel durante del nostro cammino pratico.

Questo 'sapere senza coerenza', senza pratica, incide nelle 3d forme pensiero molto pericolose in termini di mancanza di equilibrio.

È molto simile al sognare i ‘massimi sistemi’ e poi al risveglio essersi dimenticati tutto, se non fosse per quel certo ‘sapore’ che ci è rimasto in ‘bocca’… ancora per qualche minuto, ora o mezza giornata.

La frase di Gandhi è semplice e meravigliosa e ci sembra di sapere cosa identifichi in noi; ‘Ah, sì. Gandhi. Un grande. Davvero… Che si fa questa sera?’.

La modalità da Tg imperversa. Ad una notizia, colorata di ‘dramma’, ne segue una di altra intonazione, ma talmente incalzante da disarcionare l’essere dalla propria emozionalità.  

Tutto progressivamente perde di senso come se ‘non fosse vero nulla’.

Rimane però, anche in questo caso, il ‘sapore’ di una certa negatività che avvolge Il Mondo, che non possiamo in nessuna maniera cambiare. Rimane, per cui, un senso di impotenza manifesta nella Vita usuale, che sfocia in:

rassegnazione temporale.

Ormai esistono termini per inquadrare tutto e tutti. Esprimere punti di vista come quelli presenti in SPS, equivale ad essere polarizzati dal giudizio di parte, ma SPS non è inquadrabile in nessuna classificazione, essendo per sua Natura – multidimensionale – per cui anche ‘concreto’, come avremo modo di vedere nel corso del futuro:

unire astratto e concreto è assumere le fattezze di un 'simbolo'.

Il motto più autentico Antisistemico è:

anche se posso affermare onestamente di averti detto la verità, magari ho tralasciato… qualcosina.
Bilbo Baggins – Lo Hobbit

Che cosa ‘hanno tralasciato di dirci’? Quello che abbiamo accettato di ‘dimenticare’, ovviamente. Quello che progressivamente sta ‘tornando a galla’ e che ‘molti’ già iniziano a sentire ed alcuni a vedere…

Il caso non esiste.

Dipende da noi.

Brizzi e SPS: due indizi che fanno una prova.

* Il divertente fumetto riportato in apertura di articolo è tratto da questo link. Ringrazio gli ideatori.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 16 aprile 2012

Dito medio alzato e scelta.





Entra nel futuro

Leggendo questa porzione di frase, in una pubblicità giuntami via e-mail, la mente ha ‘tradotto’, interpretando i ‘segni grafici’, col nome dell’azienda elettrica ‘Enel’:

En(tra) (n)el (futuro).

La cosa curiosa è che anche la simbologia presente nella pubblicità sembrava sincronicamente idonea alla rappresentazione della Natura del business di questa azienda. L’algoritmo presente nella mente, uno dei tanti, ha decodificato quella ‘simbologia’ in una maniera, per qualche verso, ‘conosciuta’.

Ciò significa che una certa ‘pubblicità’ ha la capacità di entrare nella mente e di radicarsi in maniera oltremodo pervicace.  

Io e la mia famiglia non abbiamo la televisione, ormai da circa due anni, e, comunque, è da molto più tempo che abbiamo tagliato la linea di continuità con quella 'scatola magica' e con tutto quello che ‘ne esce’…

Eppure, la ‘pubblicità ha svariati modi per ‘farsi largo’ nell’inconscio; infatti anche tramite Internet, la radio, le affissioni sui muri ed i giornali siamo assolutamente bombardati da slogan ed abitudini:

è sulla solidità che ruota il futuro (slogan Enel).

Futuro. Questa azienda si lega spesso al concetto di ‘futuro’; essa traccia la propria via nel futuro, ossia contempla un futuro, tra i tanti, nei quali essa ha ancora e sempre un ‘ruolo centrale’. In questa maniera essa profetizza il proprio avvenire, evidenzia una direzione vettoriale in cui essa è ancora ‘viva’c'è.

Perché essa è entrata nella ‘scatola magica’ dell’inconscio da cui si co crea la realtà 3d.

Benvenuti nel futuro.
Il futuro è trasformazione. Il futuro è ciò che Enel costruisce da sempre, con le proprie persone e le proprie tecnologie, rispondendo alle esigenze di oggi e anticipando quelle di domani.
 
Siamo partiti da questo assunto per sviluppare il nuovo calendario Enel.
 
Le centrali sono i luoghi in cui il futuro prende vita trasformando in energia elementi diversi:

l’acqua, il vento, il sole, la terra, le biomasse e l’atomo.
 
Scegliere di rappresentare questi luoghi significa dare visibilità al lavoro necessario per raggiungere il futuro che Enel stessa si impegna a costruire per le generazioni che verranno: 
 
un futuro sostenibile, pulito, vivibile, solidale.
 
E perché questo avvenga, c’è bisogno di tutta la nostra energia.
Link 
 
Perché questo avvenga, c’è bisogno di tutta la nostra energia – dove per ‘nostra energia’ si deve intendere proprio l’energia delle persone

Per sostenere un Mondo come questo e la sua proiezione futura, un Mondo anche ‘Made in Enel’ occorre che la Massa conferisca una buona dose di energia all’azienda Enel, in cambio di altra energia trasformata in un surrogato capace di riscaldare le case, illuminarle, permettere le comunicazioni, etc.

Da ciò si evince molto chiaramente che i veri generatori di ‘energia’ siamo noi e non le risorse naturali che vengono sacrificate come unica alternativa, che semmai frattalmente ci riflettono.

La volontà delle persone è nulla, in assenza di chiarezza e pura intenzione, per cui anche il management Enel rientra in questa verità e, dunque, anche i migliori propositi umani lasciano il tempo che trovano e vengono anch’essi sacrificati insieme alle materie prime terrestri.

Quello che ‘conta’ è la 'forma d’onda' che si è impadronita degli uomini e delle donne che lavorano in Enel, una direzione vettoriale sottile impressa da una presenza non manifesta ma molto efficace in termini di risultanti tridimensionali.

Questo articolo non dirà nulla a tutti coloro che leggono per la prima volta SPS… come è giusto che sia.

Leggiamo questa parola - 'lived' (tradotto letteralmente come 'vissuto') - al contrario:

devil (tradotto letteralmente come 'Demone').

Ciò dimostra la Natura ribaltata di questo piano 3d e il connubio indissolubile tra le polarità dell'Essenza. Noi 'siamo qua'. Non è accaduto nulla di 'sbagliato':

semplicemente siamo qua...

Adesso dove stiamo andando? E, soprattutto, dove intendiamo andare? Il 'vissuto' è come un limone spremuto per estrarne il succo, per qualche motivo specifico. Qualsiasi sua Natura fa adesso parte del 'sapore' di quel gusto corrispondente al cammino tracciato e riassunto nell'adesso:

un 'sapore' che cambia nel Tempo secondo leggi diverse.

Ciò che rimane del limone lo riportiamo alla 'terra' ma il suo valore aggiunto rimane in noi.

Il Mondo descritto dall'attuale paradigma è un limone destinato ad essere ridato alla 'terra'; ciò che rimarrà sarà il valore aggiunto, il succo di quello che 'è stato' e costituirà la base per quello 'che verrà'...

Si genererà un 'bivio' in cui ognuno di noi, il 'raccolto', verrà attratto secondo il proprio 'sunto magnetico', o completezza, verso una delle due 'direzioni':
  1. Rientro nel reset delle 3d
  2. Ascensione verso 'altro'.
Dipende da noi 'scegliere' in 'quale futuro entrare'...

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

 

venerdì 13 aprile 2012

La mia prima volta.




Si dice che la ‘prima volta non si scorda mai’ o che ‘la prima volta è la più bella’: 

staremo a vedere

Domenica 15 aprile sono stato invitato dall’Amico Carlo Dorofatti, nella gradevole location di Palazzo Chintamani, luogo nel quale si concentrano le attività dell'Accademia Acos, ad esprimere il mio punto prospettico sul meraviglioso ‘senso’ dell’esistenza... (un secondo me). Wow… Che bella occasione per ‘emergere’ nelle 3d con altro impatto energetico, rispetto al consueto ‘vivere nelle caverne al silicio'.

I tempi sono talmente 'maturi' da avermi permesso di trovare la 'Forza e l'Insolenza' di accettare l’invito, by passando tutta una serie di ‘resistenze e interferenze’ che mi hanno sempre tenuto lontano dagli ‘altri’ e, in definitiva, da me stesso.

Parlare, di fatto di me, di fronte ad un pubblico è 'roba da fantascienza'. Lontano da ogni canone di 'professionalità e di competenza accademica', sarà interessante auto osservarmi mentre tento di comunicare un 'pezzo di profondità' che si è scrostato dal fondo arrugginito...

Ciò che è successo e che ho respirato, perlomeno negli ultimi 7 anni, ha provocato una vera e propria ‘rivoluzione’ attorno ad un nuovo Sole o, meglio, attorno ad un Sole che si è rinnovato grazie alla sua Luna

Questa ‘Luna’ ha iniziato a brillare di luce propria, in qualche modo sincronico, trasmutando anche i veli che coprivano il suo ‘Sole’. Le ragnatele sono state improvvisamente spazzate via dalla Luce di un Vento nuovo e una rinnovata ‘Fiamma’ ha iniziato a bruciare più intensamente nel ‘braciere’, come per Principio di auto mantenimento, frattale dell'abbondanza Celeste.

Per tutta una serie di motivazioni interiori, ora molto più radicate, cercherò di rimanere me stesso anche in questa nuova situazione, sintonizzandomi sulle frequenze di SPS, al fine di manifestare verbalmente ciò che sento.

La sensazione è di ‘totalità del potenziale’ e di mettersi comunque alla prova…

Ruoterò attorno ai tre assi della tematica emersa in questi due anni e mezzo di SPS:
  1. livello tridimensionale
  2. livello sovradimensionale
  3. livello ‘Divino’.
E, allo stesso modo, mi sento di dividere in tre ‘sezioni’ l’intervento:
  1. SacroProfanoSacro – visione globale spirituale
  2. Prospettiva Vita – visione Ascensionale della possibilità
  3. Emersione nelle 3d – visione ‘fisica’ dell’esistenza
Sarà per me un ‘buon giorno per… Essere’ e una probabile occasione per riflettere ed essere riflesso con ‘buona Luce’. Sul cammino del ‘Conosci Te Stesso’ e nell’insieme del ‘Tutto’, ri abbracciando ogni Principio separativo…

Illumina l’oscurità…
Bob Marley



Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com


giovedì 12 aprile 2012

Dal punto di vista dell'Entità Parassita.




Chi 'siete' usualmente, rispetto alla dualità espressa dalla luce?

il corpo o l'ombra?

Una domanda: 

perchè occorre per forza scegliere?

SPS è abituato a vedere il Mondo nella sua esatta ‘connotazione’ dipinta dall’attuale paradigma; quale?
 
Quella esattamente ribaltata a 180 gradi, rispetto al ‘come dovrebbe essere se... l’etica, la morale, la consapevolezza e, in definitiva, se il cammino dell’umanità l’avesse già condotta a lasciare andare tutto quello che corrisponde al solo attaccamento sulle frequenze della feroce sopravvivenza’.

Tra le notizie di questi giorni, una in particolare sta provando a dipingere il Mondo, o meglio una sua porzione frattale, secondo una nuova ‘tinta’, chiaramente risonante per l'opinione pubblica quanto una chitarra elettrica in un concerto di una filarmonica.

Questa ‘increspatura’ nel campo magnetico polarizzato terrestre, questa ‘distorsione’, corrisponde al tentativo di una certa ‘prospettiva altra’ di farsi largo tra le maglie molto fitte dell’abitudine sociale di ‘digerire’ di tutto, magari tappandosi il naso preventivamente, ma comunque sempre ‘disposti’ a lasciare correre per mancanza di palese alternativa

Quando, nel gergo mediamente popolare, si dice ‘piove Governo ladro’, che cosa s’intende nel profondo della propria senzienza?  

Ognuno avrà la percezione che gli compete, tuttavia il ‘colore’ di questa espressione è tale da avvalorare una comune sensazione di essere amministrati da una classe di persone, che si approfittano di una situazione divenuta perlomeno ‘imbarazzante’:

questa situazione corrisponde alla 'normalità', che scambiamo per unica e senza vie d’uscita, a ‘norma di legge’, impressa a ferro e fuoco da tutto ciò che la ‘Storia Deviata’ ci racconta e non ci racconta.  

Napolitano e Monti denunciati per attentato alla Costituzione.
Paola Musu, avvocato cagliaritano, ha presentato un esposto contro i vertici dello Stato, compresi i ministri e il Parlamento. Hanno ‘sottratto la sovranità al popolo italiano’.
 
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano? Denunciato. Il premier Mario Monti? Denunciato. I ministri? Denunciati anche loro, assieme a tutti i parlamentari. L'iniziativa è di quelle destinate a far discutere. Paola Musu, avvocato cagliaritano, il 2 aprile si è presentata nella Procura nella sua città e ha denunciato i vertici dello Stato e l'intero Parlamento. I reati citati non sono certo roba di poco conto

attentato contro l'integrità, l'indipendenza e l'unità dello Stato italiano; associazione sovversiva; attentato contro la Costituzione; usurpazione di potere politico; attentato contro gli organi costituzionali e i diritti del cittadino; cospirazione politica mediante accordo e mediante associazione. 

Secondo l'avvocato Musu, con l'avvento del governo tecnico si è violato il primo articolo della Costituzione italiana, quello che recita che ‘la sovranità appartiene al popolo’.

Scrive infatti nella sua denuncia: 

‘Contenuto essenziale della sovranità di un popolo è dato dalla propria sovranità in materia di politica monetaria, economica e fiscale... Svuotare un popolo e la sua sovranità di quello specifico contenuto significa, e comporta, privarlo della sovranità stessa, in quanto lo si priva della facoltà e del potere di determinare il proprio destino ed il proprio stesso - essere - compromettendone la sua stessa esistenza’

Napolitano, Monti e gli altri denunciati avrebbero ‘consegnato la sovranità del popolo italiano in materia di politica monetaria, economica e fiscale... e, con essa, la sostanza essenziale ed intangibile della sovranità popolare, nelle mani di organismi esterni alla Repubblica (BCE, SEBC, Commissione), di struttura e composizione prettamente oligarchica e privi di alcun fondamento democratico e, tanto meno, repubblicano e senza che il popolo vi abbia mai manifestato espresso e formale consenso’.

Iniziativa coraggiosa... Partita quasi in sordina dalla Sardegna, la ‘crociata anti-politica’ a suon di carte bollate si sta rapidamente diffondendo. C'è già una petizione online e su Facebook sono nati due gruppi a sostegno che contano quasi 9 mila iscritti: 

in tanti vogliono emulare l'avvocato Musu e presentare la stessa denuncia nelle loro città. C'è persino chi vorrebbe portare la questione davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. E c'è chi, come il giornalista Paolo Barnard, oltre a dare il suo appoggio precisa che ‘Giorgio Napolitano, Mario Monti e Mario Draghi sono golpisti da arrestare e processare’. Sarà intanto la Procura di Cagliari a stabilire se l'esposto abbia fondamento o vada archiviato.
Link

Scommettiamo sull’esito di questa ‘diatriba’?

Esito a parte, quello che mi preme evidenziare è la prospettiva diversa che si riesce ad inquadrare attraverso questa polarizzazione della visione del cosiddetto ‘reale’. Ciò che succede, magari, in un piccolo Stato del Centr’America o dell’Africa o dell’Asia, dove possiamo ancora 'oggi' verificare che i ‘colpi di Stato’, le rivoluzioni, gli intrecci politico mafiosi, la corruzione più marcata, le disparità sociali, etc. costituiscono la realtà di ‘tutti i giorni’ e non la trama di un film ben fatto, lo possiamo finalmente anche riportare in un’ottica più vicina a ‘casa nostra’.

Perché in Italia non dovrebbe essere così? È impossibile? 

Se il Dittatore di turno, nel piccolo Stato anonimo, viene dipinto come tale addirittura dai Tg, volete che la sua esistenza sia il frutto del caso? Credete che egli sia una sorta di eccezione? E che ‘da noi’ si sia superata quella fase della storia evolutiva sociale? Credete di essere trattati in maniera tanto migliore?
 
Definire un tenero anziano, come il Presidente della Repubblica, che ci ricorda magari da vicino il nostro nonno preferito di quando eravamo fanciulli, ossia di colui che ci riempiva di affetto, cortesie e mance – ebbene - definirlo come un ladrone approfittatore ci suona tanto male?
 
Non penso affatto, infatti il ‘popolo’ è molto forte quando deve giudicare gli altri, davanti ad una tazzina fumante di caffè o ad un buon piatto di spaghetti e magari dopo avere trangugiato qualche bicchiere di vino. Ma poi? Che succede poi? Che cosa segue, poi?
 
Si direbbe quasi che la ‘chimica’, legata alla sensazione di 'relax e coccole' inerenti alla buona tavola o ad una ‘pausa’ inserita nella classica giornata lavorativa o al fine settimana tra intimi o tra amici, sia idonea a far sì che la persona si ‘lasci andare’. Ma a cosa, per la verità?  
 
Al giudizio, all’Ego, alla separazione, ma anche alla constatazione, di fatto.

Quando una persona si esprime in una certa maniera in riferimento al modello che lo avvolge, additando tuttavia altre persone in ‘qualità ‘di responsabili dello status quo ‘denunciato’ verbalmente, cosa sta facendo? In che maniera si sta comportando?

Vede solo gli altri, l’esterno al proprio Sé, il riflesso dipinto dalla possibilità dei giochi di ombre e luci.

Ma in qualche maniera prende in considerazione, anche per un solo istante, anche la propria presenza inserita nel contesto che sta analizzando? In quale misura anch’esso è responsabile di quello che è accaduto?
 
Qualcuno se lo chiede?

Ok. Molti, penso, se lo chiedono. Ma cosa fanno, poi? Che alternativa hanno o percepiscono?

Non accade, forse, che dopo qualche momento speso in questa modalità ‘tutto’ scemi improvvisamente e torni alla cosiddetta ‘normalità’? E non accade, poi, che sia la persona stessa a darsi del ‘toccato’ per quello che ha appena finito di affermare/pensare?
 
Perché accade questo fatto? Che cosa lo innesca? Come può succedere?

Qualcuno se lo chiede?

In questo nuovo step del ‘processo’, non so quanti individui incarnino un simile sentire. Solitamente accade che la ‘pausa’ finisce e occorre riprendere o iniziare, che il fine settimana termina e occorre ricominciare, che la serata giunge a conclusione e bisogna andare a dormire perché il giorno dopo c’è molto da fare

Ecco. C’è sempre qualcosa da fare, poi. Quel ‘da fare’ che al solo pensiero tutto spazza via.

Che cos’è questo impulso di ‘conservazione’?

Perché non si riesce a dare continuità al sentire precedente? Perché l’energia viene a mancare? Perché subentra il ricatto sociale del ‘poi’ o del ‘da fare’?

Doveri, responsabilità… oppure programmazione indotta proprio dal ‘fare’?

A giudicare da come è rappresentativa dell’umanità questa versione del Mondo, prodotta da noi tutti, la responsabilità e la consapevolezza sono alquanto latenti, eppure la gran parte dell’umanità si ‘piega’ usualmente per desiderare, cercare e onorare il proprio posto di lavoro, che poi mediamente giunge ad 'odiare'

Un fenomeno di massa che si fissa nel campo delle percezioni affermate, secondo consuetudine e ripetizione.

Ricordo il mio primo giorno di lavoro (e non solo il primo): 

mi sentivo come un deportato in un campo di concentramento nazista. A dire la verità lo sentivo anche a scuola, a militare, etc. insomma in tutte quelle circostanze in cui ero forzato a fare qualcosa che ‘mai’ avrei fatto se avessi avuto una possibilità di scelta ‘autentica’.

Per non essere troppo ‘fumoso’ o inconcludente, vorrei evidenziare che a tutto questo discorso manca il 'riflettore' in grado di illuminare un attore principale che sino ad ora è rimasto oltre la scenografia di tutta questa teatralità. Chi?
 
Ma come? Mi riferisco all’immancabile presenza non manifesta dell’entità parassita.

Colei che funge da Regista e da Impresario della ‘Compagnia’. Colei che preferisce rimanere dietro le quinte, perché sempre impegnata a controllare che tutto scorra secondo il copione, secondo la propria intenzione. Da quel ‘luogo’ al di fuori della portata sia delle telecamere che degli occhi, lontano dagli echi delle cronache, dal clamore della gente, etc. riesce a compiere l’opera più idonea alla sopravvivenza della ‘Compagnia’ e, in definitiva, relativa alla propria sopravvivenza.

La paura è quella di ‘non farcela’.

Lo sa che, prima o poi, succederà qualcosa a quelle Creature dimentiche di Sé. Ad una ad una le vedrà completarsi e dissolversi nel nulla, ma non come muoiono bensì come quando ‘non tornano’

Ella intuisce ‘dove vanno e ‘cosa succede loro’, a differenza di quello che tutti sembrano avere dimenticato per incanto. A dire il vero, quell’incanto ha contribuito anch’essa a rafforzarlo e perpetuarlo ma rimane comunque legato ad un Mistero e ad una Magia sempre molto affascinanti:

al 'sale' dell'esistenza.

Anch’essa desidera, in ‘Cuor’ proprio, che prima  o poi tutto quello che ha inteso giunga a conclusione; un desiderio che emerge solo quando è a ‘pancia piena’ e può contemplare con fare persino tenero e omnicomprensivo. In quei ‘momenti’ riesce ad agganciare qualcosa di nuovo persino per lei:

uno strano sentire, probabilmente molto umano, molto simile ad un lieve pizzicore nel campo energetico.

Quando lo 'accusa' è gioco forza osservare con maggiore profondità l’umanità riassunta nell’individuo al quale è agganciata. 

I propri simili hanno sempre 'fatto così', si sono sempre comportati in questa maniera con le razze inferiori. È l’unico modo che conoscono per sfamarsi e per sfamare la propria inesauribile paura di ‘sparire’ come non accade agli umani,  i quali ‘tornano sempre’ sino a quel momento in cui ‘non lo fanno più’.

Che cosa accade all’entità agganciata all’umano che ‘non torna più’? Le solite domande che la propria specie si pone da sempre. Le solite domande senza risposta, perché i suoi simili, che sono scomparsi insieme all’umano ‘non tornato’, non hanno mai, ovviamente, lasciato nessuna traccia dietro di Sé

Per questo motivo ella continuerà a fare quello che sa/deve fare, per paura che l’umano ‘vada via per sempre’.

Occorrerebbe un atto di coraggio da parte di tutti, entità e umani. Ma nessuno sembra fare il primo passo. Le posizioni sono congelate e si protraggono nel Tempo. Le forme pensiero programmate dalle abitudini sono molto forti e non lasciano spirare alcuna alternativa. Serve allora qualcosa di diverso per permettere l’emersione del ricordo nelle 3d:

serve che essa, l’entità, compia il proprio 'dovere', anche velato/scambiato per induzione/paura, perché quell’impulso prima o poi permetterà agli umani di svegliarsi come se qualcuno/qualcosa bussasse talmente forte alla propria ‘porta’ da destare l’inquilino anche dal più profondo dei sonni

La nave del Tempo è ‘Una’, seppure arricchita delle infinite possibilità dello ‘Spazio delle Varianti’.

Dipende da noi scegliere le modalità del ‘Conosci Te Stesso’ e tutto quello che interferisce, in realtà, rafforza.

Osservate come la prospettiva sia ‘bio diversa’:

Conoscere se stesso. Dopodiché diventa impossibile vivere insieme con se stesso.
Ennio Flaiano

Conosci te stesso. Massima tanto perniciosa quanto brutta. Chiunque si osservi arresta il proprio sviluppo. Il bruco che cercasse di ‘conoscersi bene’ non diventerebbe mai farfalla.
André Gide

Come si può conoscere sé stessi? Non mai attraverso la contemplazione, bensì attraverso l'agire.
Johann Wolfgang Goethe

Questa è ‘alternativa’ secondo biodiversità. 

È corretto che sia così, che ci sia ‘scelta’. Strano è quando nel Mondo questa possibilità di ‘scelta/alternativa’ sembra cancellata/non permessa.

È quello un segno che ‘qualcosa’ ha interesse a perpetuare un modello particolare della possibilità.

Sono proprio le soluzioni più semplici quelle che in genere vengono trascurate.
Sherlock Holmes

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com