Un soldato ha il grande vantaggio di poter guardare il suo nemico negli occhi.
Il Gladiatore
Non è più matematico questo accadimento. Vero? Per almeno tre motivi, il primo dei quali è 'perchè costituiva un vantaggio'. Ecco gli atri due:
- non sappiamo di essere ‘soldati’
- non sappiamo di essere in ‘guerra’.
Siamo ‘soldati’, seguendo la terminologia Antisistemica, ossia siamo ‘pagati per…’. È fuori da ogni dubbio che siamo pagati per fare qualcosa. No? E la guerra? Dov’è? Non intendo quella che conduciamo per ‘sopravvivere’ o che vediamo al telegiornale o nei film, ma quella che deriva la propria funzione dal Mondo sottile dell'apparentemente ‘non manifesto’.
Preciso che devo utilizzare i termini conosciuti, al fine di cercare di essere comprensibile, anche se l’utilizzo di una simile terminologia confonde l’orientamento della mente sia di chi ‘dorme’, sia di chi è ‘risvegliato’ ma non ancora ‘radicato’ nella consapevolezza.
Che cos’è la guerra? È ‘agitazione. Molto simile al ribollire del mondo subatomico. Molto simile a reazioni chimiche, pressione, entropia, vento, movimento… Vita.
Ciò che è vivo si ‘muove’, magari in modi diversi e in tempi diversi. Però, statene certi, quello che è vivo si muove perché è in ‘cambiamento’, per cui ‘tutto scorre’ veicola questa verità.
È vivo un albero immobile? Certo. È vivo anche un essere umano in coma. È vivo. Lo ‘è’ in una maniera diversa dall’usuale, secondo cicli, sottocicli, ritmi, loop, circostanze, che lo portano ad ‘agitarsi’ sottilmente provocando ‘uragani’ da altre parti della manifestazione fisica 3d. Che cos'è, ad esempio, un terremoto?
Tutto è collegato perché ‘legge’.
Faremmo bene a prenderne finalmente atto e ‘registrarlo’ nei nostri 'archivi di superficie', ossia quei registri di memoria sempre disponibile, on-line, a cui i nostri sistemi ‘automatici’ fanno riferimento nel durante della ‘navigazione’ quotidiana.
Le ‘leggi’ Cosmiche e Planetarie sono innumerevoli a questa vibrazione dell’energia. Tutte insieme ‘confondono’ l’osservatore, ma hanno sempre un senso, una ‘direzione’, uno scopo, un perché:
In questo abisso selvaggio,
il grembo della natura e forse la sua tomba,
né di mare, né terra, né aria, né fuoco,
ma tutti questi al concepimento mischiati
confusamente, e quindi sempre in conflitto,
finché il Creatore onnipotente ordini loro
da queste oscure materie di creare altri Mondi.
In questo abisso selvaggio il cauto Demonio
sta ai margini dell'Inferno e intanto osserva,
Cosa succede nei 'piani' non percepiti sensorialmente? Accadono ‘cose’, o meglio, accadono le ragioni delle cose, ossia di quello che si scatenerà in Terra 3d, alla luce del Sole.
- Guerra? Non ho sentito voci di una Guerra.
- Le sentirà. È anche la sua guerra, che lei lo sappia o no.
- E su che sarà la contesa?
- Nient’altro che il libero arbitrio. Il Magisterium non solo mira a controllare tutti in questo Mondo, ma tutti i Mondi in tutti gli Universi. Sono stati incapaci di estendere il loro potere, sino ad ora. Ma se Asriel trova il modo di viaggiare tra un Mondo e l’altro, nulla li fermerà dal tentare di dominare tutti. Nulla tranne noi…
La Bussola d’oro.
Se cercate, se interessati, in SPS le parole ‘Bussola d’oro’, troverete vari articoli nei quali ho cercato di cogliere le varie sfumature provenienti da questo film e dal relativo libro. La trilogia, in ambito cinematografico è rimasta, sino ad ora, incompiuta. Il motivo? Ufficialmente perché ha incassato ‘poco’ negli Stati Uniti, mentre nel resto del Mondo è andato molto meglio, poi c’è stato anche un passaggio nella proprietà della casa produttrice. Che altro? Beh… ‘solo’ un veto del Vaticano dalla ‘coda di paglia’.
Il nocciolo della faccenda è che il sequel della Bussola d’oro è ‘mancante’.
È molto strano un comportamento tanto ‘evidente’, in un epoca caratterizzata dall’effetto ‘saponetta’, dalle pillole indorate che mettono tutti d’accordo per il ‘bene comune’.
Se l’individuo vive qualsiasi esperienza come una diretta privazione, ossia se l’accadimento è direttamente comprensibile, l’individuo stesso si desta, si arrabbia… perché percepisce l’atto in questione come una ‘prepotenza’, una ingiustizia palese. La strategia Antisistemica è divenuta, infatti, quella di confondere le idee, portando a compimento i propri desideri ma in maniera illusoria, che faccia capire all’individuo l’esatto opposto. Come?
Anche solo utilizzando opportunamente le ‘parole’, agendo sull’effetto ambiguo del loro significato, sapendo che ognuno di noi ‘vede, sente, capisce, etc.’ in maniera ‘propria’, ma attraverso la funzione indottrinante della forma abitudinaria sociale è possibile veicolare il messaggio in maniera opportuna – smarrendo l’orientamento nativo della massa.
Come si può ‘decidere al meglio’ se si ignora che è in corso un preciso ‘atto premeditato’ dalla Natura ritenuta impossibile? Anzi, nemmeno impossibile, ma… nemmeno percepita. Siamo al di là dell'impossibile!
Capite? Una volta le 'oche del Campidoglio' potevano avvertire la popolazione che ‘dormiva’, ma oggi non è possibile nemmeno questa possibilità. Perché il piano naturale è il riflesso dello stato in cui versa l’umanità attuale in perfetta ‘stasi’, per cui anche le ‘oche’ sono divenute ormai la nostra ‘immagine’.
L’esempio lo vediamo nel secondo episodio delle 'Cronache di Narnia - Il principe Caspian', allorquando la piccola Lucy comprende, a sue spese, che la Natura è ‘cambiata’ dal tempo che ricordava. Gli animali hanno paura e attaccano per difendersi, gli alberi non parlano più, etc. Che cosa è successo, nel frat-tempo – nel corso del ‘fratello tempo’?
Il Paradiso perduto, pubblicato nel 1667, è il poema epico in versi sciolti di John Milton che racconta l'episodio biblico della caduta dell'uomo: la tentazione di Adamo e Eva a opera di Satana e la loro cacciata dal giardino dell'Eden...
La storia è innovativa nei suoi tentativi di riconciliare la tradizione pagana e quella cristiana: così come Shakespeare, Milton trovava la teologia cristiana insufficiente; prova a conglobare nella storia paganesimo, cristianità e classici greci: egli ammirava molto i classici, ma intendeva, con la sua opera, andar oltre essi.
Il poema affronta e ‘lotta’ con molte ardue questioni teologiche, tra cui il fato, la predestinazione e la Trinità. Milton, in quanto seguace dell'arianesimo, non credeva nella Trinità, bensì solo nei distinti Padre e Figlio. Ci presenta un Padre che è buono, ma anche irascibile e sarcastico, ed un Figlio generoso e ottimista. Il Figlio riveste il ruolo di lato buono del Padre.
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- Milton trovava la teologia cristiana insufficiente
- intendeva, con la sua opera, andar oltre
- riconciliare la tradizione pagana e quella cristiana.
Che cosa significa ‘il Figlio riveste il ruolo di lato buono del Padre’?
- evoluzione
- comunione
- consapevolezza.
Indica la ‘direzione’ che ‘stiamo’ perseguendo. Un vettore che è comprensibile solo ‘facendo chiarezza della confusione’:
confusamente, e quindi sempre in conflitto (guerra).
Perché? Perché ‘da queste oscure materie… creare altri Mondi’.
In questo abisso selvaggio il cauto Demonio
sta ai margini dell'inferno e intanto osserva,
ponderando la sua traversata...
Paradiso perduto di John Milton
Traversata = movimento/cambiamento.
Inizialmente conosciuto come Lucifero, egli era un orgoglioso Angelo che non riusciva a pensare a se stesso uguale agli altri Angeli. Il giorno in cui Dio nominò il Figlio suo successore al potere, Lucifero si ribella a causa della propria invidia, prendendo con sé un terzo dell'intera popolazione di Angeli del Paradiso…
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Quel ‘terzo’ siamo ‘noi’: Angeli. E la ribellione di Lucifero rappresenta la legge della biodiversità.
Ecco perchè abbiamo una strana ‘familiarità’ storica, un certo magnetismo atavico, verso quella polarizzazione dell’energia. Ecco la ‘discesa’ del genere umano. La separazione. La perdita del ‘ricordo’. Tutto è accaduto per nostra spontanea scelta? Sì e no. 'Sì' all'apparenza. 'No', dal punto di vista della 'vittima' e 'No' dal punto prospettico del Creatore. Questi sono i tre livelli della percezione.
Ricordiamo sempre che l’onda massima è quella del Creatore, per cui la sua sete di auto conoscenza è impressa per default in noi, dunque in realtà siamo ‘obbligati’ a cercare l’auto conoscenza. Non possiamo esimerci dal farlo. La confusione deriva per mezzo dei reami temporali cresciuti come radici di alberi ‘immortali’.
Le ‘strade’ si sono divise e, ad ogni bivio, le possibilità di scelta si sono moltiplicate. Anche se tutte conducono verso la ‘realizzazione’, in realtà la dispersione temporale ‘stacca’ dalla consapevole condotta di colui che ‘è’, a prescindere.
Il ‘gioco’ diventa serio e si giunge anche a confondere la Morte ciclica per la Morte definitiva.
Siamo stati ‘tagliati fuori da ’… cosa? Un cammino facile, comodo? Lo abbiamo ‘preferito’ seguendo certi ‘Principi’, alla luce dell’attraversata di noi stessi.
Non confondiamo la polarità per l’intero. È ora che i Giganti si ridestino… noi tutti.
Abbiamo delegato, confondendo per abitudine riflessi e cause, eppure senza sbagliare, perché non è possibile ‘sbagliare’ ma, semmai, il prendere la strada più opportuna per la propria auto conoscenza, può condurre verso ‘luoghi’ più ambigui. Mai sbagliati però.
È tutto in un ordine perfetto.
La polvere descritta nella Bussola d’oro è la consapevolezza co creativa. In lei sono racchiuse tutte le forze. Le ‘ombre’ sono davvero negative, essendo una porzione del ‘Tutto’? Olograficamente non è possibile, in quanto è presente in loro il Principio Creativo. Per cui?
Tutto ha senso. Astenendosi dal giudizio…
‘E YHVH Elohim creò un uomo polvere della terra'.
Ciò che insegnano i commentari della tradizione, è che Elohim corrisponde alle ‘forze e leggi della natura’, poiché la ghematria di questo nome è la stessa della parola ha-tevà: la natura, appunto.
Hatevà: he-tet-bet-ayin
5 + 9 + 2 + 70 = 86
Elohim: aleph-lamed-he-yod-mem
1 + 30 + 5 + 10 + 40 = 86
Infatti il testo della Torah in Genesi 2:7 va considerato come una seconda creazione dell'uomo, a seguito della prima, in Genesi 1:26, che l'ha creato semplicemente creatura fra le creature, oggetto fra gli oggetti, così com'è precisato in Genesi 2:5, con la formula ‘Veadam ayin’, ossia:
‘Adam niente’, nella frase che di regola viene tradotta con ‘l'uomo non c'era ancora’ (per coltivare la terra).
Dunque il creatore della natura si limita a dar vita a un ‘uomo naturale’, o pre-istorico, mentre è solamente YHVH - e nel momento della sua prima apparizione - a creare l'uomo storico, ossia quell'uomo che si interroga sul senso dell'esistenza.
Il primo Adam è uomo o donna?
I commentari dicono che l'Adam primordiale, Adam Qadmon, era ‘uomo e donna’ insieme, o ‘al di là’ della divisione in due esseri distinti, per contrapposti o coincidenti si voglia immaginarli. Ciò deriva, però, da Genesi 1:27, dove si legge, verso la conclusione del sesto giorno:
‘Dio Elohim creò Adam a sua immagine; lo creò a immagine di Dio Elohim; lo creò maschio e femmina’, ossia: ‘...Et haAdam be-tzelmò be-tzelem Elohim barà...’. C'è tuttavia, nella parola ‘tzelem’, che traduciamo con ‘immagine’, l'idea dello specchio, o della specularità, così come la stessa impressione è generata dall'idea di un Adamo primordiale ‘bifronte’ o androgino, quando viene ‘segato’ (proprio come un albero...) in due esseri dalla volontà divina di YHVH Elohim che da lui estrae una ‘costola’, in ebraico: ‘tzelà’ (Gen. 2:21):
La radice della parola ‘tzelà’ è Tzade-Lamed-He:
che significa ‘ombra’, e che forma anche la parola Tzelà (Tzade-Lamed-Ayn), col doppio significato di: costola (di Adam, o di qualsiasi vertebrato) o lato (del Tabernacolo, o di qualsiasi oggetto fisico o metafisico).
Siamo polvere preziosa...
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- Elohim corrisponde alle ‘forze e leggi della natura’
- una seconda creazione dell'uomo, a seguito della prima
- il creatore della natura si limita a dar vita a un ‘uomo naturale’, o pre-istorico, mentre è solamente YHVH - e nel momento della sua prima apparizione - a creare l'uomo storico, ossia quell'uomo che si interroga sul senso dell'esistenza
- l'Adam primordiale, Adam Qadmon, era ‘uomo e donna’ insieme, o ‘al di là’ della divisione in due esseri distinti
- ‘tzelem’, che traduciamo con ‘immagine’, l'idea dello specchio, o della specularità
- da lui estrae una ‘costola’, in ebraico: ‘tzelà’ (Gen. 2:21). La radice della parola ‘tzelà’ è Tzade-Lamed-He che significa ‘ombra’
Ecco il ‘Tutto’, perfettamente spiegato:
- la prima creazione è ‘naturale’, ossia segue il processo diretto innescato dal Piano Divino, nella funzione di auto conoscenza del Creatore ed è inerente all’Anima umana
- la seconda creazione, ad opera di ‘Entità', riprende ciò che 'trova' e lo modifica a propria immagine e somiglianza, imprimendogli le proprie caratteristiche, ben ‘sapendo’ che i ‘figli’ sarebbero stati ‘migliori’ dei padri… ‘Il Figlio riveste il ruolo di lato buono del Padre’ Link
- la prima creazione aveva dato luogo ad esseri asessuati, come ci ricorda anche Steiner nelle ‘Cronache dell’Akasha’. Ma la ‘divisione’ originale del Creatore doveva manifestarsi frattalmente, a cascata, anche nella separazione del ‘Tutto’.
- La ‘costola’ estratta è un pezzo di Dna delle Entità-Padre/Madre. Vedasi a tal proposito questo breve video. Ringrazio l’amico Cosmos per la segnalazione.
- Con la ‘costola’ passa anche l’ombra, ossia quel principio non-risolto, che i ‘figli’ dovranno portare alla trasmutazione, nel corso della propria esistenza trascendentale ripetuta in loop sino alla conclusione consapevole dell’opera.
Rabbi Shimeon ben Laqish dice: l'uomo è ‘ultimo’ in quanto (il suo corpo è) opera dell'ultimo giorno, e ‘primo’ in quanto (la sua anima è) opera del ‘primo giorno’...
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Questo mondo fu creato con la lettera 'He': ciò allude al fatto che tutti gli esseri di questo mondo devono discendere in basso, per vedere la corruzione. Infatti questo mondo è come la lettera 'He', la quale è chiusa da tutti i lati, ma è aperta in basso, così indicando la via per la quale tutti devono discendere...
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Ecco la ‘caduta’ impressa a ‘fuoco’ nelle forme delle lettere utilizzate per scrivere. La verità è frattale e si ripete sempre ‘ad immagine e somiglianza’.
Cittagazze è un luogo strano e deserto. Gli abitanti sono fuggiti, perché la città è infestata dagli Spettri, esseri invisibili che si nutrono della consapevolezza, la coscienza di sé degli adulti, lasciandoli simili a zombi, vuoti e spenti. I bambini sono immuni agli Spettri, perché non hanno ancora sviluppato del tutto la consapevolezza.
I due ragazzi tornano nella Oxford di Will, sperando di trovare qui le risposte ai loro interrogativi. Will indaga sulla spedizione a cui ha partecipato il padre e scopre che includeva una ricerca sulle particelle atmosferiche, mentre Lyra, alla ricerca di uno studioso che le possa spiegare qualcosa in più sulla Polvere, incontra Mary Malone, una scienziata che ha scoperto l'esistenza delle Ombre (Shadows), la stessa identica misteriosa entità conosciuta da Lyra come Polvere.
Ma ciò che Lyra non sa è che Mary ha scoperto che tale entità è conscia di sé, è consapevole di esistere. È la consapevolezza della Polvere che fa funzionare l'aletiometro ed è sempre la Polvere a circondare il pensiero umano e la materia.
L'obiettivo di Mary Malone è quello di trovare un modo per comunicare con queste particelle di Polvere. E dopo aver conosciuto Lyra, e grazie a lei, Mary riesce effettivamente a mettersi in contatto con le Ombre, cioè la Polvere, attraverso un dispositivo tecnologico da lei costruito. Parlando con le Ombre, scopre il ruolo che dovrà giocare nella profezia...
La lama sottile
La funzione di un ‘luogo’ vibrazionale è la prima cosa da capire. Che senso ha questa Terra 3d? Chi la abita, oltre a noi?
In questo abisso selvaggio il cauto Demonio
sta ai margini dell'Inferno e intanto osserva,
ponderando la sua traversata... Paradiso perduto di John Milton
La polarità ‘negativa’ della possibilità ha una funzione:
evidenziare quello che mai… mai… si sarebbe manifestato di propria volontà, perché ‘perfettamente al sicuro, dove si annidava, ossia nella tenebra'.
Come si può ‘convincere’ una simile forza a ‘venire alla luce’?
Attirandola attraverso un principio attrattore simile: il Demonio.
Il polo negativo dell’Intero. Un magnete che attira forza simile. Un potente attrattore che ha iniziato ad estrarre negatività nascosta dal nostro mare interiore.
Ecco il ‘senso’ e lo smarrimento derivante dall’opera del giudizio umano. La Paura è 'fuori', adesso. La possiamo vedere all’opera. Abbiamo attirato ogni genere di ‘parassiti’ attorno a noi.
Quando giungerà il momento ci ‘attiveremo’ bruciando come Stelle.
Che cosa fanno le stelle? Brillano...
Stardust