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mercoledì 18 aprile 2012

Coerenza con 'chi o cosa'? I 'gradi' e le contraddizioni.




Lingue, parole, termini, costrutti, etc., sono solo 'suoni convenzionali'… trappole, se utilizzate da un Potere che se ne vuole avvantaggiare, 'non avendo dimenticato' e avendo un Piano molto 'chiaro'...
  • chiarezza
  • ricordo
Coerenza:
In logica matematica una teoria formale si dice consistente o coerente se non è contraddittoria…
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Contraddizione:
In logica si parla di contraddizione quando si identifica una proposizione con il suo contrario, ovvero se si considera una proposizione logica attualmente identica al proprio opposto. Ad esempio: ‘il bianco è identico al non-bianco’…
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In queste definizioni vengono utilizzati dei termini che sembrano ‘precisi, ma che non lo sono affatto. Perché?
 
Iv - Il Principio della Polarità.
‘Tutto è duale; tutto è polare: per ogni cosa c’è la sua coppia di opposti. Come simile e dissimile sono uguali, gli opposti sono identici per natura e differiscono solo di grado. Così gli estremi si toccano; tutte le verità non sono che mezze verità e ogni paradosso può essere conciliato'.
Il ‘Kybalion’

Grazie a questo antichissimo assioma ermetico, si può avere una spiegazione per quei paradossi che, per tanto tempo, hanno tenuto in dubbio l’uomo e che possono essere così esplicati: 

'tesi e antitesi hanno uguale natura, ma sono diverse per grado'

O anche: 

'gli opposti sono identici, differendo solo di grado, cosicché possono venire conciliati e gli estremi finiscono col toccarsi. Nello stesso tempo, ogni cosa è e non è; ogni verità non è che mezza verità; tutte le verità sono per metà false, ogni cosa ha due lati', e così via.
 
Sono questi esempi della polarità di tutto ciò che è in natura; del fatto che gli opposti non sono altro che i due estremi della stessa cosa, ma con diverse variazioni di grado, proprio allo stesso modo in cui caldo e freddo, consistendo la loro diversità solo in differenza di grado, sono in realtà identici, sebbene opposti.
 
Potete forse voi, guardando il vostro termometro, scoprire dove termina il caldo e comincia il freddo?
 
Niente esiste di caldo o freddo ‘assoluto’. Sia l’uno, che l’altro termine, stanno per diversi gradi della stessa cosa, che a sua volta, non è che una variante ed un grado di vibrazione; per cui dire ‘caldo’ ‘freddo’ non è altro che il riferirsi, rispettivamente, ai due poli della stessa cosa.
 
Anche nel caso della luce e dell’oscurità vale lo stesso discorso: 

esse sono uguali, consistendo la loro differenza nella diversità di grado manifestantesi tra i due estremi del fenomeno. Chi può dire, infatti, dove termina l’oscurità ed ha inizio la luce? Quale differenza esiste tra il grande e il piccolo, o il duro e il tenero, il bianco e il nero, l’acuto e l’ottuso; il movimento e la quiete, l’alto e il basso, il negativo e il positivo?
 
Ognuno di questi paradossi ha la sua spiegazione nel principio di polarità e solo in esso. Un discorso analogo può esser fatto per il piano mentale.
 
Ad esempio, esaminiamo l’amore e l’odio: 

sono questi stati mentali, a prima vista, del tutto in antitesi. Malgrado ciò, tra i vari gradi di odio e di amore, c’è un punto intermedio in cui diciamo 'piacere o dispiacere', o anche né l’uno né l’altro. Per capire che ognuno di essi si riferisce alla stessa cosa, basta riflettere un attimo. Inoltre, tenetelo bene a mente, perché è questa una regola di capitale importanza per gli ermetisti, si possono cambiare le vibrazioni d’odio in quelle d’amore e viceversa, e non solo nel proprio spirito...
   
Bene e male, abbiamo detto, non sono che i poli della stessa cosa, e nessuno quanto uno studioso ermetico, è a conoscenza dell’arte di trasmutare il male in bene, in base all’applicazione del principio polare.
 
Per concludere, l’arte della polarizzazione, finisce col divenire una fase dell’alchimia mentale, nota e praticata da maestri antichi e attuali. Rendersi padroni di questo principio, significherà per ognuno poter invertire la propria polarità ed anche quella altrui, naturalmente dopo una lunga applicazione ed uno studio adeguato.
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La contraddizione ‘il bianco è identico al non-bianco’ è valida solo nelle 3d e solo nel caso in cui il paradigma in auge corrisponda ad una chiusura pressochè totale del lato spirituale, del punto prospettico sovradimensionale

Altrimenti non v’è nessuna contraddizione…

Per cui è possibile, da qua, comprendere quanto sia ‘minuta’ l’apertura dalla quale osserviamo ciò che ci circonda e che ci riflette: 

la Vita o ‘realtà’ percepita come unica e senza alternativa.

Leggiamo questo elenco di ‘cause/effetto’:

10 ragioni per cui sei ingrassato.
Il risultato delle cattive abitudini alimentari, un corpo sovrappeso. Hai messo su tanto, troppo peso? Ci sono almeno 10 ‘cattive’ ragioni per cui è accaduto; queste:
  1. Salti la colazione
  2. Mangi la notte
  3. Dormi poco
  4. Bevi troppi caffè
  5. Esageri con l'alcol
  6. Bevande energetiche e integratori sono la tua passione
  7. Assumi integratori di proteine
  8. Assumi zuccheri in eccesso
  9. Sei stressato
  10. Occhio ai carboidrati
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Questi 10 ‘incantesimi’ sono tutti riferiti a quello principale o Antisistemico. Queste 10 'tendenze' descrivono a pieno la nostra conduzione di Vita, le nostre 'tendenze indotte'. Il modello di Vita 3d a cui abbiamo ‘aderito’ crea ‘tensioni’ di questo tipo.

La cosa da 'strapparsi i capelli' è che queste 10 ‘caratteristiche’ sono perfettamente ‘legali’ e 'autorizzate' o 'caldeggiate' usualmente. 

Corrisponde a 'normalità' vivere in questo modo

Attenzione; non c’è nessun punto relativo a droghe, ritenute dalla Massa come tali, ad esempio la Marjuana, ma solo ‘droghe’ di tipo incantesimale, ossia indotte in profondità, nell'inconscio, proprio attraverso la consuetudine… questa ‘coerenza’ con il 'leit motiv' Antisistemico non è forse contraddittoria? 
 
Lo capiamo dal ‘come ci sentiamo’ e lo vediamo ‘dallo specchio’…

Meditiamoci sopra.

Perché dipende solo da noi ‘capire’. Non siamo ‘soli’ ma siamo ‘Soli’.

Che cosa mai potrà impaurirci o farci del male, ‘veramente’? Niente e nessuno. Il ‘gioco’ è un ‘gioco ad alto valore aggiunto’, ma è tutto così ben mascherato. Nella dimenticanza si rivela il sapore di quello che ‘siamo’.

Un sapore familiare ma non ancora traducibile in ‘ricordi esatti’. 

È un bene. Una protezione del 'Firewall Animico' e di quello 3d, perché altrimenti il ‘gioco’ diverrebbe subito risolvibile, prima del Tempo, prima che ‘tutti’ ne possano beneficiare, entità parassite comprese.

Tendiamo un grande abbraccio alla Vita e a tutto quello che ‘contiene’, perché non c’è nulla di sbagliato in essa né in ognuno di noi o negli ‘altri’.

Fede, fiducia, forza…

Dipende da noi.

La luce comune è non-coerente perché omnidirezionale e le onde luminose non sono in fase tra loro, pertanto manca una struttura che ne moltiplichi l'energia

Il laser, invece, genera una luce intensa perché è costituito da onde di luce coerente, allineate direzionalmente e in fase, a supporto e rinforzo. È per per questo che i laser possono assolvere a funzioni alle quali la luce normale non è in grado di assolvere.
 
Allo stesso modo, le virtù del cuore riescono a produrre risultati straordinari e apparentemente soprannaturali quando sono coerenti in una persona o in un gruppo di persone. Ciò richiede che il livello delle virtù del cuore sottese o implicite (la fonte interiore) e il loro corrispondente esplicito (azione/comportamento) siano coerenti. 

Coerente, in questo caso, significa come un unico nell'autenticità e nella sincerità
Wingmakers - L'Arte dell'Autenticità

Alla fine di un percorso di ricerca, il Dr. Zamperini è arrivato alla conclusione che esistono vari livelli di intonazione ed intelligenza ovvero di coerenza delle energie sottili

Un fascio di energia è tanto più coerente, quanto più è costituito da vibrazioni che viaggiano contemporaneamente tutte sulla stessa frequenza. 

La somiglianza tra una normale energia sottile pura e una coerente è grande, ma con una importante diversità:

esistono livelli crescenti di coerenza sottile

Il livello di coerenza zero corrisponde, per definizione, alla congestione (energia sporca). A mano a mano che il livello di coerenza sale, l’energia assume caratteristiche estremamente utili per la pulizia ed il riequilibrio energetico.

Lo studio degli ordini di coerenza, il rapporto tra questi e la congestione, hanno dato vita al la scoperta del Dr. Zamperini del: 'principio di trasmutazione'.

Sfruttando il comportamento e la natura degli ordini di coerenza infatti è possibile trasformare le energie congeste in energie pure.

Il Cleanergy® è l’unico strumento ad energia sottile, esistente sul mercato mondiale, in grado di trasmutare, ovvero trasformare, le energie 'sporche' in energie 'pure'
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Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 27 luglio 2011

Lo specchio dorato (2).





Quello che sappiamo proveniente dalla cosiddetta 'antichità' è un qualcosa di talmente minimo e sminuito dal tempo, che francamente possiamo considerarci come degli alunni delle scuole elementari dell’evoluzione. Come un coccio di bottiglia viene lavorato dalle onde del mare, assumendo altre forme più arrotondate, allo stesso modo le onde del tempo levigano e mediano le ‘forme ‘ e gli ‘effetti’ di ciò che fu

Sulle nostre ‘rive’ giungono ‘detriti’ irriconoscibili, difficilmente interpretabili e facilmente manipolabili dalle energie di controllo in auge. Cos’è un archetipo? È un principio base o cardine, che sintetizza il cammino di intere passate esperienze; è un ‘costrutto’ simbolico che riassume un intero ‘percorso’

La Radionica ci aiuta a meglio comprendere questo principio, quando afferma che una determinata ‘forma’ è in grado di provocare effetti ben precisi sugli eventi presenti e futuri. Come può accadere? Accade perché una ‘forma’, anche solo disegnata, è in grado di muovere l’energia che riteniamo non esistere fuori e dentro di noi

Ecco che, allora, l’archetipo è meglio interpretabile alla luce di quando asserisce il principio radionico:

un 'modello' che muove energia polarizzata con il modello stesso.

Come un emettitore di onde ben specifiche in grado di catalizzare e promuovere le reazioni energetiche fra le ‘cose’, dove per ‘cose’ dobbiamo intendere ogni tipo di relazione/esistenza presente sulla Terra, in poche parole, il ‘tutto’

Nella figura dell’archetipo possiamo riassumere un ‘esempio’ distribuibile al ‘tutto’. Non stiamo alludendo, quindi, ad una figura mitologica figlia di fantasie lontane, bensì ad una forma radionica di base, come sintetizzata dagli Arcani Maggiori ad esempio, in grado di veicolare informazione d’una certa tipologia e ‘consistenza’. 

L’oro è anche un archetipo, da questo punto di vista, in quanto la sua ‘funzione’ è quella di esaltatore di qualità preponderanti ma ancora inespresse. È 'facile' comprendere come, nella prima fase evolutiva umana, quella che viviamo, le qualità di questo tipo siano quelle ‘negative’, trasportate dalle ‘cantine del Creatore’ al mondo illusorio, ma fisico, delle 3d. 

‘Tinte’ che dovevano emergere in ogni modo. 

Ora la ‘musica’ potrebbe cambiare, perché stiamo per accelerare verso un nuovo step evolutivo scolpito in ogni modo nel Cosmo, il cui intercorrere sta avvendendo già da tempo, e che coincide con il termine del conteggio Maya dei giorni tra un’era e l’altra. Ciò che ci viene tramandato dall’Antisistema è un qualcosa a cui manca sempre perlomeno un nesso, il ‘senso’ finale della sintesi dell’informazione veicolata

Lo scopo principale degli alchimisti era di produrre l'oro da altre sostanze, come il piombo, presumibilmente tramite una mitica sostanza chiamata ‘pietra filosofale’... L'alchimia promosse un interesse nella trasformazione delle sostanze, che pose le basi per lo sviluppo della chimica moderna. Il simbolo alchemico per l'oro era un cerchio con un punto nel centro, che è anche il simbolo astrologico, il simbolo geroglifico e il pittogramma cinese per indicare il Sole

Secondo gli alchemici esisteva infatti una stretta corrispondenza tra l'oro e il Sole, al punto che chiamavano con il termine 'Sole' in maniera indistinta sia l'elemento chimico (oro) che il corpo celeste (Sole). In particolare con il termine sole obrizzo gli alchemici indicavano l'oro puro ridotto in polvere.
Da Wikipedia 
 
Questa ‘verità diluita’ racchiude frattalmente una verità più alta, non modificabile, questa:

la ‘produzione dell’oro da altre sostanze’ si riferisce a quel processo evolutivo in corso che ci vede coinvolti in qualità di personaggi principali, e che ci condurrà a divenire ‘energia oro divina’ a partire da ‘altra sostanza evidente’
 
A causa del suo alto valore e grazie alla sua resistenza alla corrosione, gran parte dell'oro estratto nel corso della storia è tuttora in circolazione, in qualche forma.
Da Wikipedia 
 
Il principio ‘aurifero’ ci riflette in qualità di diretti compartecipati senza fine di distinzione. I comuni destini narrano vicende sottilmente collegate di cui, molto spesso, deve emergere sempre la parte più densa e meno spirituale. Un esame sempre in corso in cui ognuno di noi ha l’opportunità di ‘aprire gli occhi’ ad ogni istante di Vita intercorso e vissuto con vera consapevolezza, senso prospettico e lungimiranza capace di andare ‘oltre’

L'oro costituisce a volte parte di un investimento finanziario difensivo (bene rifugio per la tutela del capitale), data la stabilità del suo valore commerciale a lungo termine e la sua sostanziale scorrelazione rispetto all'andamento del mercato azionario ed obbligazionario; proprio per questa sua stabilità, la speculazione sull'oro diventa particolarmente appetibile quando la fiducia in una valuta viene meno, e quando il valore di una valuta è soggetto ad iperinflazione.
Da Wikipedia 
 
Un ‘bene rifugio’ è secondo me un pericolo comune sempre più grande, in quanto lede il principio della biodiversità. Pensiamo ad una coltivazione globale di grano d’una sola specie; se un virus colpisse quella tipologia di grano, l’umanità cadrebbe per intero nella spirale della carestia. Attenzione, allora, ad un concetto simile perché prima o poi anche questa vana illusione cadrà e anche l’oro mostrerà la sua vera Natura strutturale legata alla scuola esistenziale di questa esperienza tridimensionale: un mezzo messo a disposizione degli allievi.

Forse, quando tutto il sistema economico/finanziario sarà basato sulla virtualità, allora potrà cadere, perché basterà ‘togliere la corrente e smagnetizzare’. Se non si fosse abbandonato il modello finanziario basato sulla garanzia dell’oro, come avrebbero potuto ‘inventare’ il concetto di ‘leva debitoria’?

Una grana per Apple, si fa per dire. La società di Cupertino ha in cassa nientemeno che 76,2 miliardi di dollari (53 mld euro). Liquidità parcheggiata, in attesa di essere impiegata in qualche modo, che nell'ultimo trimestre è aumentata del 16% rispetto a fine marzo. Una cifra colossale, che corrisponde a più del prodotto interno lordo di 126 nazioni tra cui Ecuador, Bulgaria, Sri Lanka e Costa Rica… 

Con tutti quei soldi a disposizione Apple può permettersi il lusso di comportarsi come meglio crede, senza dover dipendere da nessuno
Da Yahoo 
 
Se Apple fosse uno Stato non avrebbe debiti e non ‘dipenderebbe’. Da chi si ‘dipende’ in queste circostanze? La sua liquidità garantisce per lei, proprio come l’oro, per molto tempo, aveva garantito per chi emetteva valuta. 

Chiunque l’avrebbe potuta ‘emettere’ senza avere quella particolare garanzia. Chiunque l’avrebbe potuto fare perché, in realtà, stiamo parlando di un ‘gioco’ che diventa tanto più coinvolgente quanto più assume i panni di una 'convenzione'. 

La partecipazione della massa determina il successo di un ‘modello’ piuttosto che un altro. L’oro garantiva ma identificava anche un Potere. È questo un principio cardine del luogo energetico in cui siamo inseriti, che il simbolo del Tao descrive alla perfezione:

Questo ulteriore simbolo è un inno all’astensione dal giudizio in ogni e qualsiasi sua forma.  

In un prossimo articolo tratterò, alla maniera di SPS, un’espansione ulteriore del tema legato all’oro. Quello della ‘misteriosa Energia Oro’ raccontata da Roberto Zamperini nel suo interessante Blog. Intanto è utile iniziare a leggerlo:
 
Conosco Zamperini per i suoi interessanti libri e, soprattutto, per via della sua 'incantevole' creazione chiamata ‘Cleanergy’. Un piccolo 'disco di opportunità' a disposizione di noi tutti. Ovviamente parlo per esperienza e non per sentito dire

Quando un dolore scompare lascia un certo ‘segno’ dentro di noi… 

Nulla è per caso.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 10 settembre 2010

Che sorpresa cadendo dal "burrone".





Conosci te stesso. La famosa “espressione”, detta una delle regole “chiave” per giungere alla maturazione della consapevolezza del “chi si è”. Una regola che è un consiglio, una “pacca sulle spalle”; un sottile flusso d’aria fresca soffiato negli occhi, nelle orecchie… sussurrato in ogni momento della nostra esistenza. 

Un promemoria di una “cosa” molto importante di ricordarsi di fare, prima o poi. Tra le “pieghe” delle cose che ci succedono ogni giorno, ci sono sempre delle “allusioni” a questo “ritornello”, perché è importante! L’Universo ce lo ricorda in continuazione, ci spinge sull’orlo del “burrone” che una simile via o modalità conduce con se stessa, attraverso se stessa.

Si, è un vero e proprio "strapiombo" che si apre dinnanzi a noi, quando decidiamo di seguire questo “consiglio”. Perchè siamo chiamati ad aprire le "ali" per non cadere. E presto o tardi lo seguiremo tutti quanti. Perché è una spinta insita nel moto delle particelle senzienti della Vita. Non c’ è alternativa, non c’è altra strada. 
Senza conoscere se stessi, il proprio “mondo” interno rispecchiato da quello esterno, si è fermi come in una strana sorta di attesa: in stand by.

Il tempo “disegna” sempre la stessa trama, mentre attendiamo quel “treno” che passa ogni istante. Siamo alla stazione ma non ci decidiamo a prendere nessun convoglio. Abbiamo già acquistato i biglietti e anche a caro prezzo, ma siamo in "bambola". Forse perché per partire non abbiamo portato nessuna valigia con noi, perché ce ne siamo dimenticati, perché non serve nulla oltre alla decisione di prendere il treno.
 
Quando sembra che stiamo per prendere la grande decisione, succede sempre qualcosa che ci frena, che ci trattiene, che ci porta un passo indietro. E come in un incantesimo, un “disco rotto” trasmette la nostra Vita in questa grande titubanza, racchiusa in una bolla di probabilità, di possibilità, di potenziale inespresso nella morsa della paura di cambiare. La mente analizza se stessa non trovando nulla di strano o di insensato. Ma allora perché abbiamo netta la sensazione di essere bloccati e di perdere tempo o occasioni? Da dove giunge questo senso di inadeguatezza? Chi trasmette questo segnale continuo che ci sussurra “Conosci te stesso”!

Siamo lì, fermi alla stazione con il biglietto in mano… ed ogni scusa è buona per rinunciare a partire. Nel reame delle illusioni, in cui ci siamo "conficcati" molto tempo fa, non è facile ritrovare un barlume di equilibrio. L’Inconscio frena ogni impulso che tenderebbe a fare cambiare abitudini e prospettiva. Perché? Perché è stato programmato così. Perché s’illude di proteggere dalle trappole della “novità”. Ma, chiediamoci, davanti all’ennesimo convoglio che parte senza di noi: “Chi mi ha programmato così?”.

Ciò che mi blocca corrisponde a ciò che “sento” nella mia interiorità? Nel mio cuore sacro! Vorrei partire all’avventura ma… qualcosa me lo impedisce. Il senso del dovere, della responsabilità, della società lanciata a scoprire "l’acqua calda" o meglio a riscoprire ciò che una volta già si sapeva.

Da dove giunge questa espressione – Conosci te stesso:

L'esortazione conosci te stesso è un motto greco (Γνῶθι σεαυτόν, gnôthi seautón), iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi e può ben riassumere l'insegnamento di Socrate, in quanto esortazione a trovare la verità dentro di sé anziché nel mondo delle apparenze. La locuzione latina corrispondente è Nosce te ipsum. La frase scritta sul tempio tradotta recita: "Uomo, conosci te stesso, e conoscerai l'universo e gli Dei". È anche utilizzata in latino la versione Temet nosce.
Il significato originario è incerto, deducendo da alcune formule a noi pervenute (Nulla di troppo, Ottima è la misura, Non desiderare l'impossibile), sarebbe quello di voler ammonire a conoscere i propri limiti, «conosci chi sei e non presumere di essere di più»; sarebbe stata dunque una esortazione a non cadere negli eccessi a non offendere la divinità pretendendo di essere come il dio, del resto tutta la tradizione antica mostra come l'ideale del saggio, colui che possiede la sophrosyne (la saggezza), sia quello della moderazione. Eppure ciò non spiega come mai nella sua forma più estesa nell'ammonito delfico appaiono i passi "In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei", infatti il motto potrebbe essere un'esortazione alla conoscenza dell'anima la quale, essendo di natura divina, porterebbe alla conoscenza delle Divinità”.
Fonte: Wikipedia

Come possiamo non capire ma intuire, l’Antisistema è già all’opera in queste righe e, queste righe, esprimono la sua ferma azione già accaduta nel passato. Si parla di Dei e Divinità. Cancelliamo questi termini e sostituiamo termini che riportano alla Creazione. Le Divinità erano esseri extraterrestri come gli Anunnaki. Nulla di più.

Il solo modo per intendere che “conosceremo gli Dei” è quello che porta alla loro scoperta in quanto esseri solo più evoluti del genere umano. Non cadiamo nelle amenità del linguaggio, dei suoi ampi significati, delle sue spire soffocanti. Rimaniamo nel comprensibile che è direttamente tradotto per noi dall’ascolto del sé. Di quella “vocina” che ci “consiglia” sempre e che bisogna ascoltare facendo silenzio di tutto il gran baccano della Vita moderna.

Nulla di troppo. Ottima è la misura. Non desiderare l'impossibile..
In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei.


Le due espressioni stanno bene insieme e conducono ampia saggezza a noi. Facendo opera di piacevole riflessione comprendiamo che esprimono delle grandi verità mascherate da allegorie e dal tempo che le ha, se non partorite, perlomeno fatte pervenire sino a noi. Nel conoscere se stessi è insito un particolare non da poco, un principio insabbiante, una “scusa” molto valida per lasciare perdere: l’uso della mente.

Ecco come evidenzia questo aspetto e come ci viene in aiuto Roberto Zamperini, attraverso un suo pensiero che avevo memorizzato nel mio pc tempo fa e di cui non trovo il link diretto per fornire la sua origine:

Uno dei grandi problemi che si incontrano nel Conosci Te Stesso (CTS)… sta nel fatto che io non ho mai altro strumento per analizzarmi se non la mia mente. Il che è come dire che voglio capire se mi muovo guidato dalla mente o se mi muovo in linea con il Sé, attraverso alla mente... Un puzzle! O meglio: una contraddizione in termini!

Pretendo di capire quando sto usando la mente, usando la mente!

Questo rende il CTS uno strumento che è spesso drammaticamente inadeguato, sempre troppo lento rispetto alle mie esigenze di "crescita". Non se ne esce a meno che.... A meno che io non usi lo strumento potentissimo che si chiama TEV! O meglio: CTS-TEV!

Teoria della prima tecnica. È quella "sempliciotta", ma, per i fini quotidiani in genere è più che sufficiente. Supponiamo che io voglia testare la mia reazione all'evento A. Nel metodo "mentale" dovrei chiedermi: "La mia reazione ad A è stata corretta (Spirituale, etica, morale, buona, gentile, eccetera) o no? Dove no significa: non in connessione con il mio Sé". E giù, a questo punto, con analisi e controanalisi, che di solito non mi portano molto lontano, anche perché spesso mi dimentico che non è assolutamente importante chiedersi la prima cosa (La mia reazione ad A è stata corretta?), quanto invece la seconda (Ho reagito ad A in connessione con il mio Sé?). E già, perché la mia mente mi farà fare i salti mortali all'indietro piuttosto che farmi ammettere che la mia reazione all'evento A sia stata non corretta. Perché è stata proprio lei l'agente della reazione! Per lei, la mente, sarebbe come dire: "Sì, io, mente, ho sbagliato. E, siccome ho sbagliato una volta, è probabile che sbagli spesso e allora faresti bene in futuro a non fidarti di me".

Mi fermo qua con la citazione, anche se il proseguo è molto interessante ma, per oggi, troppo “profondo”.

Cosa è la TEV (Terapia Energo Vibrazionale):

“L'espansione della conoscenza di Sé e dei propri talenti, la sintonia con gli altri e la Natura, l'incoraggiamento a ritrovare la propria identità e il proprio modo di essere in relazione al Tutto: ecco un percorso iniziatico, un progetto di crescita, ricco di stimoli e strumenti. 
La terapia energo vibrazionale ci introduce ad una disciplina derivata dal Pranic Healing, che studia il manifestarsi delle energie sottili (nell’ambiente, nei cibi, in tutto ciò con cui veniamo in contatto) nel loro rapporto con il corpo umano. Questa terapia si avvale dei contributi messi a disposizione dall’Omeopatia, dalla Floriterapia, dal Feng-Shui... oltreché di tecnologie sofisticate, per prevenire e affrontare disturbi e malattie del corpo e della psiche”.
Fonte: Energie Sottili e la Terapia Energo Vibrazionale di R. Zamperini
 
Il filo del discorso è questo: tra noi e la nostra “conoscenza” sottile o superiore, c’è di mezzo lo strumento che usiamo usualmente per “vivere”… la mente. La mente è molto potente ed è comandata dall’Inconscio. L’Inconscio, in assenza di grandi spunti spirituali, domina in assoluto sulla nostra "estensione materiale" che focalizziamo sul piano denso dell’energia e che crea il mondo fisico nel quale siamo immersi con il nostro corpo al fine di esperenziare. 

È l’Inconscio che comanda, dunque. E la mente è utilizzata per eseguire questo volere nascosto che opera in noi. Ecco giunto il punto, il focus, il luogo dimensionale dove volevo arrivare…

Noi non siamo padroni del nostro Inconscio. Ciò che c’è “scritto” dentro è per noi inaccessibile senza modificare la nostra decisione di Vita, di presenza e senso sulla Terra, senza innalzamento del nostro punto prospettico, senza sviluppo della nostra immaginazione creativa e non tanto della sola volontà. 
 
Il termine stesso “Inconscio” esprime questa verità:

"Il termine "inconscio" (in tedesco Unbewusstsein) è stato utilizzato da Karl Robert Eduard von Hartmann per indicare il principio della sua filosofia… Fu però Schelling che descrisse l'inconscio come un aspetto essenziale: "Questo eterno inconscio... che si nasconde... e imprime alle azioni libere la sua identità"... Arthur Schopenhauer riteneva inconscia la volontà di vivere…
Con il termine inconscio Freud intendeva un complesso di processi, contenuti ed impulsi che non affiorano alla coscienza del soggetto e che pertanto non sono controllabili razionalmente".
Fonte: Wikipedia

Se una cosa è inconscia significa che è nascosta, ancora non comprensibile, non accessibile. Ovvio che è una definizione legata al tempo. Ogni istante che passa costituisce una opportunità per redere conscio l’inconscio. Se una cosa inconscia è tanto importante da influenzare il corso degli eventi della nostra Vita manifesta, significa che vale la pena di cercare di comprenderla. Non trovate?
 
Il conoscere se stessi va in questo senso. 

Il motivo per il quale non ci decidiamo a prendere il “treno” è dovuto all’opera conservatrice dell’Inconscio. 

Il modo per prendere quel treno diventa dunque basilare al fine di “conoscersi”. Eliminiamo i tracciati della mente comandati dall’Inconscio e… lasciamoci andare aggirando l’impedimento. In che modo? 
 
Tratteniamo il respiro per più tempo possibile e inseriamo al contempo nella mente un rumore bianco, come quello continuo e regolare di una ventola. Poi senza seguire nessun processo mentale… saliamo in “carrozza”. Decidiamo ad un “altro livello” di fare quel passo…

Quell’altro livello ci aiuterà perché è da lì che giunge il monito a intraprendere quella azione!

Perché è tanto importante prendere questa direzione? 

Ecco il motivo o almeno uno dei motivi:   

“L'inconscio non conosce né giudizi di valore, né il bene e né il male, e nemmeno la moralità”.  Sigmund Freud

 

sabato 28 agosto 2010

Magia e onde di forma.





Tutto è animato e vivente, ogni fenomeno, per analogia, esprime la manifestazione di un piano spirituale nel piano fisico. L'analogia è applicata alla posizione degli astri, al simbolismo del colore, alle forme geometriche (ad esempio la figura geometrica della piramide), alle caratteristiche degli animali (zoolatria) e così via ad ogni espressione della vita”.
Fonte: Wikipedia

Cosa s’intende per “magia”?

“Nella cultura occidentale il termine "magia" richiama immediatamente qualcosa di misterioso, occulto, ai limiti della legalità. Ma le origini storiche e l'impiego della magia nelle società antiche partono da basi molto diverse:  storicamente il termine risale ai primi contatti tra il mondo greco e quello persiano; inizialmente la parola greca magos indicava l'appartenente a una casta di sacerdoti persiani; successivamente il greco magheia e il latino magia designarono le pratiche rituali dei Caldei che si erano diffuse tra le classi meno colte della popolazione ed estranee al culto ufficiale dello stato, per estendersi poi a tutta una serie di culti, inclusa la religione cristiana, vietati dalla legge romana.
Con l'avvento del cristianesimo e la sua trasformazione in religione di stato, i cristiani da perseguitati cultori di magia divennero persecutori di essa, e la magia iniziò ad assumere quel significato essenzialmente negativo che le rimane ancora oggi.
Nell'Antico Egitto la magia possiede un valore ed una importanza molto rilevanti, al punto che il termine egizio della magia, Heka, era anche il nome della divinità che la personificava, e il suo potere era grandissimo”.
Fonte: www.simmetria.org
 
Come rendersi conto che, dunque, viviamo in un piano "magico"? Che tutto è magia? Che tutto è illusione dei sensi o un incantesimo che facciamo all’energia, plasmandola in forme materiali? Dobbiamo capire che il termine illusione, in questa modalità, intende una solida realtà che non coincide però con l’unica forma che può sostenere. Insomma siamo abituati a pensare ad una illusione come ad un qualcosa di etereo, che si dissolve se lo tocchiamo e invece non è così

La realtà è illusoria perché rappresenta uno degli aspetti che può “esprimere” la combinazione energetica ad opera nostra. 

La realtà è illusoria ma estremamente tangibile, dove persino San Tommaso, toccandola con mano, non avrebbe nulla da ridire. Eppure la realtà percepita esprime una sorta di momentum incrociato tra il nostro punto prospettico e ciò che desideriamo esperimentare, ossia quel “famoso” terzo stato quantico della materia, diretta funzione della fusione e fissione delle onde di perfezione e imperfezione che ammantano ogni “respiro” della creazione.

Noi afferriamo la realtà solitamente soltanto attraverso i nostri limitati cinque sensi ma, se potessimo vedere realmente come stanno le cose, non avremmo una visione così “solida” del mondo che ci circonda, e lo percepiremmo piuttosto come un insieme di puntini… Per provare ad immaginarlo in questo modo, possiamo pensare al Puntinismo, una corrente pittorica piuttosto singolare che nacque in Francia attorno al 1880.
I pittori disponevano direttamente le tinte sulla tela in piccoli puntini, eliminando del tutto la fase del disegno a matita, e componendolo direttamente con il colore.
I puntini percepiti dall’occhio come valori tonali differenti, erano destinati a fondersi tra loro per ottenere il disegno prestabilito, del quale però non si aveva un definito contorno. Se si osservano questi quadri stando loro molto vicino, non si riesce a cogliere totalmente la bellezza del disegno, cosa che riesce facile invece allontanandosi dal dipinto.
Ecco, se riuscissimo a comprendere la realtà in questo modo, ne avremmo automaticamente anche la visione magica… Se abbiamo dunque fiducia nella realtà sottile, di cui questo mondo materiale altro non è che una proiezione, allora siamo pronti per ottenere qualunque cosa”.
Fonte: Magia radionica di D. Dellepiane
 
La nostra “magia” personale funziona a livello sottile e, per così dire, in maniera automatica o inconscia. Ricordiamo sempre gli esiti finali degli studi del Dottor Couè, secondo il quale la volontà non può mai avere la meglio sull’immaginazione, intesa come capacità legate all’inconscio. Per questo motivo siamo stati “conquistati” dalle pratiche dell’Antisistema; perché questa energia di controllo totale ha “scritto” direttamente nel nostro inconscio, ciò che voleva che noi ”disegnassimo” per lui, ossia questo piano della realtà.

Ecco perché non siamo "felici"; ecco perché anche coloro che hanno denaro e potere non sono felici. Il frattale che dimostra questa mia certezza è una delle malattie dominanti di questo arco temporale, ossia il cancro: la sua comparsa è l’estremo tentativo del corpo umano, rappresentato dalle funzioni cerebrali, di fare “comprendere” al nostro punto prospettico, al nostro Ego, al nostro Io, che non stiamo conducendo una Vita in armonia ed in equilibrio. Quando una malattia si sviluppa in un personaggio famoso che ha “tutto”, deve fare capire a tutti gli altri che quel “tutto” non è sufficiente e non collima con i propositi animici. Ossia non è con l’identificazione nel successo e nel denaro e nel potere sugli altri che la persona realizza se stessa. Almeno non è sempre così! A parte alcuni casi di “interpretazione” necessaria al fine di realizzare un certo tipo di “esperienza”, anche se ciò rimane sempre circoscritto in un ambito di osservazione superiore, sottile. 

La collettività ha saputo della Legge d’attrazione? Bene! Nella sua prima fase, tutti coloro che ci credono, tenteranno di usarla per fini egoici, per fare denaro e, dunque, per allontanarsi ancora di più da se stessi. Ma è solo un primo, debole e necessario passo sulla via della “comprensione”.

“L’espressione – Onde di Forma – fu ideata dai radiestesisti Chaumery e De Bèlizal: secondo la loro teoria esistono onde d’origine sconosciuta ed invisibili all’occhio umano, impossibili da situare con chiarezza nella scala elettromagnetica dello spettro. Ma, al pari delle vibrazioni elettromagnetiche, esse ci investono ed attraversano le fibre del nostro corpo senza che noi ne abbiamo coscienza.
 
Cosa genera, dunque, questo particolare tipo di onde?
 
Ricordiamoci che tutto ciò che ha una forma libera dell’energia, emette delle vibrazioni che agiscono su di noi, nel bene o nel male, sia sul piano fisico sia psicologico. Tutte le forme, quindi, siano esse bidimensionali (disegni, foto, etc.) o tridimensionali (oggetti, mobili, costruzioni, etc.) emettono queste onde…
È comprensibile, dunque, come queste emanazioni – dette onde – possano essere localizzate dentro altre forme, ad esempio lo spettacolo che genera l’onda di forma dello spavento e le sue manifestazioni fisiche ed emozionali”.
Fonte: Magia radionica di D. Dellepiane
 
Infatti possiamo leggere direttamente dal sapere di Marco Zamperini queste bellissime scoperte:

Collettori di energia sottile: piramidi, cerchi, triangoli, cilindri ed altro sono pompe di energia sottile. Da sempre, l’uomo sa che certe forme, certe figure sembrano condurre energie sottili, sono cioè dei collettori… Preferisco chiamarli collettori, perché aspirano energia sottile da una parte e la spingono dall’altra”.
Fonte: Terapia della casa di Roberto Zamperini
 
Tutto ciò fa comprendere come noi tutti siamo “esposti” ad un oceano di onde, radiazioni, effetti invisibili che, comunque, hanno effetti diretti sulla nostra salute e condizione esistenziale. Prossimamente mi concentrerò sul significato delle grandi costruzioni che conosciamo con il nome di Piramidi; forme di costruzione che esistono praticamente in tutto il mondo. La loro funzione sottile “serve” ad un determinato “scopo” e chi le ha costruite, ovviamente, era detentore di una conoscenza che ha tenuto rigorosamente segreta.  

Si legge di tutto sulla loro origine e funzione, ma sono certo che l’onda di forma creata racchiude il vero significato della loro presenza in determinati punti geografici della Terra

Onda di forma e focus di energia al suo interno, posizione e precise dimensioni e orientamento. Le grandi Piramidi sono un ricettacolo di sapienza stratificata, come in un libro da sfogliare meravigliandosi pagina dopo pagina.

 

martedì 25 maggio 2010

Relazionare il "centro" con la "periferia".





Scrivevo ieri in questo articolo, proprio in merito alla “coerenza”; in particolare cito da “Così curavano” di Givaudan:

“… Indipendentemente dal livello di coscienza e quindi dal comportamento, il modo in cui una persona si sente intimamente inattaccabile, graniticamente sicura di sé e logica nelle proprie convinzioni, costituisce una sorta di corazza più o meno solida e resistente, che impedisce il formarsi di brecce vibratorie.
In base a questo concetto, basta che un uomo si percepisca come coerente e incrollabile all’interno delle proprie manifestazioni, anche aggressive, perché sia risparmiato dalla malattia”.

Coerenza, dunque, come sinonimo di centratura in se stessi. Dove per centratura si deve intendere, far perno sulla propria struttura comportamentale caratteriale, ossia senza distinzione fra bene e male. L'esempio calza alla perfezione, vista la tipologia sociale moderna media prevalente, poco etica, morale, altruista, ecc. 

Diciamo che un certo tipo di "potere" in auge, è sempre stato estremamente coerente con i propri propositi guida, e questo non sicuramente nelle linee di principio del bene, almeno all'apparenza.

Da qua è possibile intuire come una buona autostima possa fornire quella vibrazione personale in risonanza con i nostri centri di “potere” sottili. Iniziare mille “cose” diverse e non portarne mai a termine nessuna, è un pericoloso diluente della nostra capacità realizzativa, co-creativa. Per questo motivo, secondo me, siamo passati dall’eliminazione della conoscenza, all’analfabetismo, all’addirittura troppa informazione odierna, tra l’altro di dubbia qualità. L’Antisistema ci conosce bene perché nasce da noi. 

Lo “svuotamento” del genere umano corrisponde alla crisi d’identità dell’individuo; questa voragine scavata in noi è stata poi riempita di materiale a sua volta vuoto, proprio come i moderni materiali chimico plastici, come il polistirolo: leggero e voluminoso. O come lo svuotamento progressivo dei pozzi petroliferi, le cui cavità sempre più vuote agiscono da cassa armonica per le memorie vegetali fossili depositate da milioni di anni.

Teniamo presente che uno spazio “vuoto” generato in qualunque posizione, per esempio sottoterra, può amplificare i messaggi che lo raggiungono, può fungere da cassaforte, da memoria, da strumento di “detonazione” vibrazionale.   

Leggiamo questa breve ed interessante “riflessione”, tratta dal sito www.cleanergy.it, nel quale l’ideatore della tecnologia CleanergyRoberto Zamperini, narra proprio dell’ordine di coerenza scoperto:

Malcom Rae, grande radioestesista inglese, scoprì e dimostrò che è possibile memorizzare “la firma energetica”, o se si preferisce il “timbro”, di una cellula, di un organo, di una malattia, di un pensiero di un emozione, del livello d’intelligenza di una persona, dello stato di salute di una persona in un particolare momento della sua vita, eccetera. Il Dr Zamperini riscoprì questo concetto che definì in seguito Caratteristica Vibratoria. Tutte le cose sono caratterizzate da una funziona vibratoria complessa e dinamica che permette, non solo di individuarla in Diagnosi Sottile, ma anche di considerarle bersagli precisi per l’invio di energie sottili.

Roberto Zamperini, gli ordini di coerenza ed il principio di trasmutazione.
Alla fine di un percorso di ricerca, il Dr. Zamperini è arrivato alla conclusione che esistono vari livelli di intonazione ed intelligenza ovvero di coerenza delle energie sottili. Un fascio di energia è tanto più coerente, quanto più è costituito da vibrazioni che viaggiano contemporaneamente tutte sulla stessa frequenza. La somiglianza tra una normale energia sottile pura e una coerente è grande, ma con una importante diversità: esistono livelli crescenti di coerenza sottile. Il livello di coerenza zero corrisponde, per definizione, alla congestione (energia sporca). A mano a mano che il livello di coerenza sale, l’energia assume caratteristiche estremamente utili per la pulizia ed il riequilibrio energetico.
Lo studio degli ordini di coerenza, il rapporto tra questi e la congestione, hanno dato vita al la scoperta del Dr. Zamperini del: “principio di trasmutazione”.
Sfruttando il comportamento e la natura degli ordini di coerenza infatti è possibile trasformare le energie congeste in energie pure.
Il principio di trasmutazione rende il Cleanergy® eterno infatti:
•    Non si usura e non si scarica, né si esaurisce
•    Non si congestiona 
•    Non ha bisogno di scaricare le energie congeste assorbite.
•    La sua durata è illimitata, ovvero eterna.

Utilizzo il Cleanergy da anni, ormai, con risultati sorprendenti; persino mio figlio di 5 anni, nelle rare volte che ha mal di pancia, cerca questo disco di plastica miracoloso. Sapremo ben da noi se si tratta di effetto placebo o altro, ma l’importante è che, ogni volta, il male passa.

Leggiamo velocemente cosa dicono al Cicap, i valenti esaminatori, moderni adepti della Santa Inquisizione, paragonabili alle agenzie di rating USA:

“Che dire? Penso che chiunque abbia un minimo di competenze scientifiche e di semplice buon senso non possa che rendersi conto da solo della totale gratuità e infondatezza di tutto ciò che viene presentato nel sito. Se qualcuno ritiene di aver avuto benefici dall'uso del Cleanergy®, ritengo che tali benefici non possano andare oltre il semplice (e sempre presente) effetto placebo”.

Che dire, scrivo io, del possibile effetto placebo? Che se si trattasse sempre di un simile effetto, e questo effetto mi garantisse sempre la guarigione, beh… avrei finalmente raggiunto la coerenza con la mia essenza che mi vuole solo bene e che mi vorrebbe sempre “sano”; avrei inoltre maturato la meravigliosa capacità di autoguarigione del mio veicolo fisico e del connubio con la mente in perenne agitazione oceanica.

Relazionare il "centro con la periferia": coerenza...