“Tutto è animato e vivente, ogni fenomeno, per analogia, esprime la manifestazione di un piano spirituale nel piano fisico. L'analogia è applicata alla posizione degli astri, al simbolismo del colore, alle forme geometriche (ad esempio la figura geometrica della piramide), alle caratteristiche degli animali (zoolatria) e così via ad ogni espressione della vita”.
Fonte: Wikipedia
Cosa s’intende per “magia”?
“Nella cultura occidentale il termine "magia" richiama immediatamente qualcosa di misterioso, occulto, ai limiti della legalità. Ma le origini storiche e l'impiego della magia nelle società antiche partono da basi molto diverse: storicamente il termine risale ai primi contatti tra il mondo greco e quello persiano; inizialmente la parola greca magos indicava l'appartenente a una casta di sacerdoti persiani; successivamente il greco magheia e il latino magia designarono le pratiche rituali dei Caldei che si erano diffuse tra le classi meno colte della popolazione ed estranee al culto ufficiale dello stato, per estendersi poi a tutta una serie di culti, inclusa la religione cristiana, vietati dalla legge romana.
Con l'avvento del cristianesimo e la sua trasformazione in religione di stato, i cristiani da perseguitati cultori di magia divennero persecutori di essa, e la magia iniziò ad assumere quel significato essenzialmente negativo che le rimane ancora oggi.
Nell'Antico Egitto la magia possiede un valore ed una importanza molto rilevanti, al punto che il termine egizio della magia, Heka, era anche il nome della divinità che la personificava, e il suo potere era grandissimo”.
Fonte: www.simmetria.org
Come rendersi conto che, dunque, viviamo in un piano "magico"? Che tutto è magia? Che tutto è illusione dei sensi o un incantesimo che facciamo all’energia, plasmandola in forme materiali? Dobbiamo capire che il termine illusione, in questa modalità, intende una solida realtà che non coincide però con l’unica forma che può sostenere. Insomma siamo abituati a pensare ad una illusione come ad un qualcosa di etereo, che si dissolve se lo tocchiamo e invece non è così.
La realtà è illusoria perché rappresenta uno degli aspetti che può “esprimere” la combinazione energetica ad opera nostra.
La realtà è illusoria ma estremamente tangibile, dove persino San Tommaso, toccandola con mano, non avrebbe nulla da ridire. Eppure la realtà percepita esprime una sorta di momentum incrociato tra il nostro punto prospettico e ciò che desideriamo esperimentare, ossia quel “famoso” terzo stato quantico della materia, diretta funzione della fusione e fissione delle onde di perfezione e imperfezione che ammantano ogni “respiro” della creazione.
“Noi afferriamo la realtà solitamente soltanto attraverso i nostri limitati cinque sensi ma, se potessimo vedere realmente come stanno le cose, non avremmo una visione così “solida” del mondo che ci circonda, e lo percepiremmo piuttosto come un insieme di puntini… Per provare ad immaginarlo in questo modo, possiamo pensare al Puntinismo, una corrente pittorica piuttosto singolare che nacque in Francia attorno al 1880.
I pittori disponevano direttamente le tinte sulla tela in piccoli puntini, eliminando del tutto la fase del disegno a matita, e componendolo direttamente con il colore.
I puntini percepiti dall’occhio come valori tonali differenti, erano destinati a fondersi tra loro per ottenere il disegno prestabilito, del quale però non si aveva un definito contorno. Se si osservano questi quadri stando loro molto vicino, non si riesce a cogliere totalmente la bellezza del disegno, cosa che riesce facile invece allontanandosi dal dipinto.
Ecco, se riuscissimo a comprendere la realtà in questo modo, ne avremmo automaticamente anche la visione magica… Se abbiamo dunque fiducia nella realtà sottile, di cui questo mondo materiale altro non è che una proiezione, allora siamo pronti per ottenere qualunque cosa”.
Fonte: Magia radionica di D. Dellepiane
La nostra “magia” personale funziona a livello sottile e, per così dire, in maniera automatica o inconscia. Ricordiamo sempre gli esiti finali degli studi del Dottor Couè, secondo il quale la volontà non può mai avere la meglio sull’immaginazione, intesa come capacità legate all’inconscio. Per questo motivo siamo stati “conquistati” dalle pratiche dell’Antisistema; perché questa energia di controllo totale ha “scritto” direttamente nel nostro inconscio, ciò che voleva che noi ”disegnassimo” per lui, ossia questo piano della realtà.
Ecco perché non siamo "felici"; ecco perché anche coloro che hanno denaro e potere non sono felici. Il frattale che dimostra questa mia certezza è una delle malattie dominanti di questo arco temporale, ossia il cancro: la sua comparsa è l’estremo tentativo del corpo umano, rappresentato dalle funzioni cerebrali, di fare “comprendere” al nostro punto prospettico, al nostro Ego, al nostro Io, che non stiamo conducendo una Vita in armonia ed in equilibrio. Quando una malattia si sviluppa in un personaggio famoso che ha “tutto”, deve fare capire a tutti gli altri che quel “tutto” non è sufficiente e non collima con i propositi animici. Ossia non è con l’identificazione nel successo e nel denaro e nel potere sugli altri che la persona realizza se stessa. Almeno non è sempre così! A parte alcuni casi di “interpretazione” necessaria al fine di realizzare un certo tipo di “esperienza”, anche se ciò rimane sempre circoscritto in un ambito di osservazione superiore, sottile.
La collettività ha saputo della Legge d’attrazione? Bene! Nella sua prima fase, tutti coloro che ci credono, tenteranno di usarla per fini egoici, per fare denaro e, dunque, per allontanarsi ancora di più da se stessi. Ma è solo un primo, debole e necessario passo sulla via della “comprensione”.
“L’espressione – Onde di Forma – fu ideata dai radiestesisti Chaumery e De Bèlizal: secondo la loro teoria esistono onde d’origine sconosciuta ed invisibili all’occhio umano, impossibili da situare con chiarezza nella scala elettromagnetica dello spettro. Ma, al pari delle vibrazioni elettromagnetiche, esse ci investono ed attraversano le fibre del nostro corpo senza che noi ne abbiamo coscienza.
Cosa genera, dunque, questo particolare tipo di onde?
Ricordiamoci che tutto ciò che ha una forma libera dell’energia, emette delle vibrazioni che agiscono su di noi, nel bene o nel male, sia sul piano fisico sia psicologico. Tutte le forme, quindi, siano esse bidimensionali (disegni, foto, etc.) o tridimensionali (oggetti, mobili, costruzioni, etc.) emettono queste onde…
È comprensibile, dunque, come queste emanazioni – dette onde – possano essere localizzate dentro altre forme, ad esempio lo spettacolo che genera l’onda di forma dello spavento e le sue manifestazioni fisiche ed emozionali”.
Fonte: Magia radionica di D. Dellepiane
Infatti possiamo leggere direttamente dal sapere di Marco Zamperini queste bellissime scoperte:
“Collettori di energia sottile: piramidi, cerchi, triangoli, cilindri ed altro sono pompe di energia sottile. Da sempre, l’uomo sa che certe forme, certe figure sembrano condurre energie sottili, sono cioè dei collettori… Preferisco chiamarli collettori, perché aspirano energia sottile da una parte e la spingono dall’altra”.
Fonte: Terapia della casa di Roberto Zamperini
Tutto ciò fa comprendere come noi tutti siamo “esposti” ad un oceano di onde, radiazioni, effetti invisibili che, comunque, hanno effetti diretti sulla nostra salute e condizione esistenziale. Prossimamente mi concentrerò sul significato delle grandi costruzioni che conosciamo con il nome di Piramidi; forme di costruzione che esistono praticamente in tutto il mondo. La loro funzione sottile “serve” ad un determinato “scopo” e chi le ha costruite, ovviamente, era detentore di una conoscenza che ha tenuto rigorosamente segreta.
Si legge di tutto sulla loro origine e funzione, ma sono certo che l’onda di forma creata racchiude il vero significato della loro presenza in determinati punti geografici della Terra.
Onda di forma e focus di energia al suo interno, posizione e precise dimensioni e orientamento. Le grandi Piramidi sono un ricettacolo di sapienza stratificata, come in un libro da sfogliare meravigliandosi pagina dopo pagina.