I primi segni divennero la rappresentazione, il simulacro, il simbolo magico, la divinità e il talismano, e il gesto umano così ripetuto divenne rituale propiziatorio, divenne Rito.
Queste impronte e l’attenzione stessa necessaria e focalizzata al gesto del segno, diedero vita alle cosiddette forme-pensiero, depositarie di un certo tipo proprio d’energia. Divennero modelli archetipi; giunti fino ai giorni nostri, forme e segni apportatori di energia, di cui oggi forse, sono stati dimenticati i contenuti, i concetti relativi al loro significato. Ciononostante, continuano a tramandare nei millenni il loro messaggio, a trasmettere impercettibilmente, il loro segnale vigoroso.
Sono stati assorbiti dall’essere umano e ora fanno parte del nostro DNA; anche se non ce ne rendiamo conto, rispondiamo e risuoniamo istintivamente e fisicamente oltre che energeticamente seppure in modo spesso inconsapevole, al loro antico segnale, alla loro forma, al loro messaggio.
Link
Se traccio un quadrato, ad esempio, su un foglio da disegno, quel perimetro delineato dalla mia creatività o ingegno avrà una precisa funzione d’onda nella ‘realtà’ circostante. Quel quadrato produrrà un’interazione con l’ambiente dal quale è ‘emerso’ per mio mezzo. L’individuo sufficientemente sensibile, ponendo una mano aperta sopra ad una simile forma, potrà percepirne la ‘viva presenza’ in termini energetici.
Che cosa succede?
Si dice interazione una situazione in cui due o più oggetti (agenti o sistemi) agiscono uno sull'altro. Il concetto è azione bidirezionale, con significati distinti nelle varie discipline.
Link
Avviene una ‘comunicazione’ tra noi e la forma. Dalle forme è possibile estrarre energia elettrica o magnetica o d’altro tipo? Io penso intuitivamente di sì.
L’energia delle forme e dei colori viene percepita, anche inconsciamente, in molti modi nell’ambito sociale, ad esempio nell’arredamento di una casa:
Certi luoghi hanno l'infinito pregio di farci sentire a nostro agio, mentre altri non riescono ad accoglierci nel modo giusto. Le ragioni possono essere molte ed alcune di queste sono da ricondurre al feng shui, la nota disciplina orientale, le cui origini si perdono nel tempo. Un'antica arte che coniuga filosofia ed architettura, sapienza e pragmatismo nel costruire e nell'arredare...
Il termine feng shui si può tradurre come vento ed acqua, due elementi inafferrabili...
Nel mondo naturale regna, pertanto, un'armonia che va preservata e con la quale è auspicabile stabilire un rapporto, proficuo per ambo le parti. Una delle strade percorribili per beneficiare dell'energia naturale è di vivere in simbiosi con essa ed il feng shui e si propone ciò.
Link
Volenti o nolenti siamo immersi in un oceano globale d’energia o informazione. Noi stessi siamo parte di questa energia e comunichiamo, a più livelli, con il ‘tutto’ che ‘è’.
Definire l’invisibilità in un ambito dove è il punto prospettico che regna sovrano, è come voler trovare una spiegazione al fatto che, nelle 3d, oltre ad una curva non si possa vedere cosa c’è: è naturale a quel livello della percezione visiva. Ma se inizio a percepire qualcosa in più, oltre all’informazione visiva, allora quella curva non potrà più nascondere ciò che esiste oltre ad essa, perché il termine ‘oltre’ non sussiste nel momento in cui la densità di un corpo viene superata dalla prospettiva della 'comunicazione allargata'.
La luce naturale è composta da tutti i colori allo stesso tempo. La loro ‘somma’ annulla le relative singolarità. Non è un paradosso ma è la conferma che le proprietà dei colori sono potenzialmente comprese nell’unità di tutti i colori.
È anche curioso che il termine ‘unità’ possa essere, allo stesso tempo, simbolo dell’individuo e del gruppo:
- una unità
- unità di un gruppo.
Nulla, se non la nostra esistenza terrena attuale consumata sulla sedia del tempo.
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com