venerdì 10 marzo 2017

Mai paura.



Cooperare, collaborare, partecipare, interagire, coadiuvare, "come meglio credi", etc. “è” un preciso atteggiamento
Questo spazio (potenziale) emana segnale, anche, di questo tipo. Perché, il tempo è sempre più prossimo, in quanto il grado di preparazione, del sottoscritto, è sempre più completo, ampio, espanso, "pronto".
Per questo motivo, organizzare qualsiasi evento pubblico – prima che sia venuto questo “momento” – è solo da irresponsabili e megalomani approfittatori
In un incontro con il pubblico, occorre lasciare del “valore aggiunto (in alternativa sostanziale, sostenibile realmente, facente la differenza)”
Qualcosa che lascia il “segno”.
Qualcosa che si ricorda a fondo.
Qualcosa di semplice, pur essendo magari “complessità”.
E tutto questo non si improvvisa dal giorno alla sera, né tantomeno in “soli” otto anni di teorizzazione, coerente, costante e lungimirante. Le idee devono essere solo che chiare, nitide, sempre sintonizzate finemente, precise, univoche.
E ogni (ogni) possibilità di interferenza deve essere risolvibile, ancora prima che compaia. L’anticipo è vantaggio e strategia funzionale (diretta)…

giovedì 9 marzo 2017

Il miglior termine è una immagine storica.



È ovvio che ti senta in diritto. È una prerogativa di chiunque, oggigiorno…”.
Goliath
Una “prerogativa” del tutto apparente. 
Qualcosa che ti pone direttamente nella situazione di pretendere un posto di lavoro che, nella “crisi”, equivale a prendere la prima cosa che viene (perché ne “dipendi”).
Qualcosa che non sai, esattamente, com'è iniziat3
Ma, qualcosa, che sai esattamente di non aver fatto iniziare, direttamente, tu.
Qualcosa che non ha mai fine, se è vero che ha già “consumato tutti i tuoi avi, sino all'inizio dell’albero genealogico “qua, così”.
Da qualche parte, in qualche momento, ad un certo punto (Big Bang) è iniziat3 e non ha più smesso di succedere, inerzialmente, gravitazionalmente, nel piano inclinato reale manifesto “qua, così”.
I giovani non sono così curiosi, da fare domande…”.
Goliath
Non se lo possono permettere, quando sono nella fase iniziale della “loro” carriera ed hanno necessità della “spinta” necessaria e sufficiente a/per…
Così, 1) si prestano e 2) vengono usat3, 3) salvo diventare “ad immagine e somiglianza” di coloro che l3 usano.
Quando possono, allora, “essere curios3”, gli intrecci sottili degli anni trascorsi “qua, così” non rendono una simile pratica, “consigliabile”. E certe “curiosità”, costano troppo per “valerne la pena”.

mercoledì 8 marzo 2017

Collaborazione.



"Ecco cosa è l'America: una terra di sogni e opportunità
Ci sono stati altri immigrati arrivati qui nelle stive delle navi schiaviste, che hanno lavorato più a lungo e più duramente per meno…
Ma anche loro avevano il sogno che un giorno i loro figli, figlie, nipoti, pronipoti avrebbero potuto perseguire la prosperità e la felicità in questa terra…".
Ben Carson
Nel 2013 attaccò la riforma sanitaria del predecessore di Trump, Barack Obama, come "la peggior cosa accaduta in questo Paese dalla schiavitù"…
Link 
La peggior cosa accaduta in questo Paese dalla schiavitù:
quale schiavitù?
Ben Carson… ha ricevuto nel 2008 dal Presidente George W. Bush la medaglia presidenziale della libertà, una delle maggiori onorificenze civili negli Stati Uniti…
Niente è troppo grande per Dio e niente può spingere Dio fuori dalla tua vita
Link 
Quale libertà?
Ben Carson è un afroamericano, nato in una famiglia molto povera.
Che cosa gli è successo “qua, così”?
Si è completamente lasciato andare, nel lavaggio del cervello AntiSistemico: 
egli è l’esempio tipico del condizionamento (possessione) reale manifesto. La sua compresenza serve, indirettamente, per “misurare” la Massa:
quale “reazione” riesce, ancora, a sviluppare?
Ossia:
a questo punto, nell'incanto (strategia sottodominante)
a quale punto è arrivata la risposta collettiva?

martedì 7 marzo 2017

Senza cultura, sapendo saggiamente.



Tutte le scienze, anche quelle che vengono considerate ‘esatte’, posseggono un corpus di teorie, talvolta rivali, in continua evoluzione e revisione, non esenti da contraddizioni e incoerenze, comunque passibili di abbandono di parte o dell'intero della comunità scientifica.
Hanno quindi carattere provvisorio e probabilistico.
Il corpus freudiano è esempio tipico di ricerca incessante, quella che produce per l'appunto la instabilità e la caducità delle teorie…”.
Alberto Meotti
Come auto disinneschi tutto ciò
Come, se… tutto ciò, tende ad avere la “prevalenza” (in) su di te, anticipatamente?
Nel senso che ti “riforma”, prima che tu riesca (possa) avere/farti una “tua idea”, basata sulla tua esperienza e memoria frattale espansa (non visto che “qua, così”, la memoria non è tua, dato che non ricorri alla memoria frattale espansa, nel momento in cui hai dimenticato il “è già successo”).
Non c’è che dire; è un gran “gomitolo” d’intrecci
Ma (ma) qualcosa che ha “senso, direzione, ‘capo e coda’”.
Permetti questa “apertura sul personale (espansione)”:
il sottoscritto, come ha “funzionato” sino ad ora?
Scorrendo lungo quella che è una vena ispirante. E lasciando da parte l’origine di detta corrente, fiducioso che, comunque, stia portando fuori (ricordando) qualcosa che “è” giusto ad angolo giro. 

lunedì 6 marzo 2017

La riformulazione.



La memoria è tenace. A volte non si può reprimere…”.
Incorporated
La memoria è una caratteristica del Sistema (tri-unitario) frattale espanso. Non a caso, infatti, in questo spazio (potenziale) si narra della memoria frattale espansa e non più della convenzionale “memoria (luogo comune di ricevimento dell’indottrinamento “qua, così”)”.
Progressivamente, l’umanità ci arriverà ma (ma) in quale maniera?
Sai, ti possono dire di tutto, senza –per/con questo – farti “avanzare” di un solo passo, nella direzione originale tua/umana d’assieme.
È una vera e propria “arte”, quella di “non tenerti più all'oscuro di nulla… auto mantenendoti – sempre – nella stessa configurazione che, per secoli, è stata contrassegnata dalla strategia opposta, ossia, dal buio della ragione, nella mancanza di informazione diretta, ufficiale, unica, etc.”…
Ora”, l’informazione ti viene data.
Le scuole sono aperte a tutt3, anzi, sono obbligatorie sino ad una certa età.
I Media la diffondono ovunque, comunque e quantunque… tanto che “non te ne fai più niente, nello specifico, nel dettaglio della situazione, in quell'ambito a forma di cuore, che è il nocciolo della questione”.
L’informazione è talmente vasta ed abbondante, anche “qua, così”, che hai necessità di smettere di acquisirla... anche senza fare nulla.
Essa è divenuta il simbolo dello scorrere continuo del pensiero, dentro a/di te. Un flusso ininterrotto di “news”, che scorre automaticamente, prendendo spunto da ogni e qualsiasi situazione, ambito, vicissitudine, ricordo, immagine, e ancora pensiero, etc.
Qualcosa che non controlli, allo stesso modo del fluire emozionale.

venerdì 3 marzo 2017

La complessità che serve.



Cosa è “complesso” e cosa “è”semplice
Se ricordi il Bollettino “Inconscio”, sei alle prese con lo stesso ambito che, sostanzialmente, è questo:
se c’è un segreto
esisterà l’inconscio (il “luogo/modo” attraverso il quale riporlo in tutta sicurezza e, sopra a tutto, la conseguenza ambientale frattale espansa, di ciò che “è già successo” e, dunque, viene segnalato per caratteristica di simbolismo sostanziale frattale espanso)…
Allo stesso modo, la semplicità è “assenza di segreto” e, per contraltare, la “complessità” è compresenza di segreto, alias, “qua, così”… di compresenza immanifesta dominante (il “segreto”).
Allora, osservando tutt3 da una simile centratura a tutto tondo by la “formula” (che non è solamente una prospettiva), è talmente chiaro quello che continua a succedere “qua, così”, che lasciare che continui a succedere è, di più, una forma di incanto, di possessione, di ipnosi collettiva… causale, ossia, ragionata, intelligente, perfetta, sensata, etc. per quanto riguarda la ragione fondamentale che ispira ed alimenta una simile condizione e destinazione globale d’uso.
“Vedendo” in questa maniera, allora, tutto ritorna “semplice”, inglobando la complessità in un indotto, necessario affinché la semplicità non venga più notata e ricordata.
È, infatti, semplice (alla portata di tutt3, anche se “qua, così”) che 1) la realtà manifesta è dominata, 2) tu sei dominat3 e che, quindi, 3) tendi a sopravvivere in qualcosa che ti limita, delimita, disinnesca ed auto mantiene in uno stato di schiavitù da non riuscire proprio né a credersi, né tantomeno a dimostrare

giovedì 2 marzo 2017

Sull’esperimento.



L’immagine può “dire (rappresentare, incarnare, evocare, etc.)” di più di una intera enciclopedia, di un saggio, di uno studio, di quello che vuoi. Perché?
Perché, tale è la natura del simbolismo sostanziale frattale espanso... e la mente coglie degli aspetti particolari che rientrano nel campo dellinsieme d'assieme (qualcosa che va al di là della facciata convenevole apparente, frutto di una “appartenenza più o meno conscia”).
Un tipo di “insiemistica” che la scienza esperta deviata, ha tentato di mettere a fuoco, osservando la questione attraverso una certa, e data, mono prospettiva angolare. 
È come se, al fine di studiare un fenomeno, costituito da una infinità di altri complessi, si omettesse di approfondire la questione simbolic3 sostanziale frattale espansa, sia delle parti che dell’assieme. 
Detta così, sembra che la frattalità espansa sia già una materia universitaria. Vero?
Sembra (sembra) che… essa costituisca già il caposaldo, attraverso il quale s’inquadra e penetra il significato di tutto il resto, che è “solamente conseguenza (seppure 'creazione')”.
Infatti, lo sembra, ma non lo è (ancora), pur essendo e dunque “è (già)”…
Se (se) al posto della relatività ristretta e/o generale, di Einstein, ci metti la frattalità espansa, che cosa succede

mercoledì 1 marzo 2017

Pensiero fluttuante, memoria ambientale e sé.



Nel Bollettino “Configurazione e Simbolo” è stato abbozzato un approccio aperto, in sintonia con la frequenza dell’informazione (memoria frattale espansa) ambientale, secondo la caratteristica originale, “trasmessa” dal momento di pre “è già successo (ricordo dell'avvento della dominante)”. 
Da una simile portante, le “onde gravitazionali” diffondono coerentemente il passato compresente, superando ogni barriera legata alla convenzione “qua, così” temporale.
Ciò che “è stato”, di conseguenza, non smette mai di “essere”, nonostante tutta la patina di convincimento che, in ogni maniera (causalmente) ha attecchito nella realtà manifesta by dominante. Infatti, da quel “momento” in poi, sino ad “ora”, il paradigma si è pressofuso... unitamente alla sfera dell’interesse divenuto superiore a tutt3:
la compresenza immanifesta dominante
imprime la propria esistenza
al di là di ogni registrazione convenzionale (ad opera di quei “sensi” inariditi da un utilizzo divenuto “miope”)
impoverita dentro (allo stesso modo della Massa).
Se (se) osservi i tetti, i balconi, le terrazze, etc. di ogni città e paese, potrai accorgerti della presenza di antenne e parabole, che – come girasoli, fermi nel captare i raggi del Sole – sono orientate verso la posizione, nello spazio, dei ripetitori, dei satelliti, degli impianti di riproduzione e/o rimbalzo del segnale portante radiotelevisivo.

Negli apparecchi di ricezione, inoltre, esiste il sintonizzatore; capace di modificare la frequenza di “ascolto”. Sì, perché… ad ogni frequenza, corrisponde una “stazione” di riproduzione dei contenuti.
Ora, se (se) lasci perdere il tipo di informazione trasmessa (riprodotta), ciò che “è” il corpo del presente Bollettino lo ritrovi proprio nella valenza simbolica (quintessenza) dell’orientamento verso una determinata fonte di alimentazione e trasmissione di “informazione (memoria)”.
Ossia:
a livello di caratteristica frattale espansa ambientale (trasmissione)
attraverso il simbolismo sostanziale, derivante da ogni “situazione” (valenza per decodifica)
auto configurandoti by la “formula” (antenna)
ti sintonizzi su una frequenza “tua”, tale da ritornare capace di oltrepassare il velo della diversità (canale per canale)”, così da cogliere sempre lo stesso tipo di “messaggio (portante)” viaggiante attraverso la costruzione dell’impianto di radiodiffusione in toto.

martedì 28 febbraio 2017

Configurazione e simbolo.



È ormai chiaro che nell'universo fisico come in quello biologico, il divenire del mondo è la base stessa del suo essere”.
Il cervello dell’universo 
Questa è “caratteristica frattale espansa (traccia, portante, frequenza, memoria, etc.)”. 
E, dunque, per analogia (frattale espansa) è possibile ricavare e dedurre, tutt3 “qua, così”.
Dove l’espressione “qua, così” è la protoparticella che identifica la “forma” globale, universale, relativa all'assoluto – compresente, immanifest3 – dominante (la “pietra angolare”, il vertice distaccato, la ragione fondamentale sia per la causa che per l’effetto, il motivo del “tuo” dimenticare nonché del “è già successo”, etc.).
La “dima (per accorgersi e ‘fare’)” è impressa ovunque “qua, così”:
la “firma” è globale
le “tracce” sono, volenti o nolenti, lasciate in ogni “caso”…

lunedì 27 febbraio 2017

E 3.



Questa è una "appendice":
il senso ed il nesso
trovalo tu.
Dicono che il Cile sia un’isola e che la cordigliera sia un altro mare. Una specie di onda gigante, che non s’infrange mai. Dall'altra parte c’è una terra estremamente piatta, che si chiama Argentina. È un paese verde. Un paese vero. Con campi coltivati. E guerre”.
Neruda
Gli Usa non hanno “fatto fuori (al loro tempo) solo i nativi pellerossa. No. Hanno tirato dritto, in largo ed in lungo, sino a terminare l’opera
La prima casa, è il primo carcere
Il sagace commissario… dirige le operazioni, come se fosse la conquista dell’Egitto…”.
Neruda
La libertà di informazione non può essere un sovrano senza limiti, perché il rischio è di essere condizionati dalle menzogne...
Nessuno auspica un meccanismo di controllo dell'informazione... ma la libertà di informazione non è su un trono come un sovrano senza limiti.
Il rischio è che l'informazione che ci appare e che ci condiziona sia la menzogna... La strada da seguire è il dialogo tra grandi operatori di rete e agenzie pubbliche...”.
Giovanni Pitruzzella 

venerdì 24 febbraio 2017

2.



Questo spazio (potenziale) sta facendo di tutto per aiutarti a ricordare, richiamando da te in te… delle “immagini”, relative al “è già successo”. Qualcosa che, per la verità, è tutto attorno/dentro... già compresente, per via della memoria frattale espansa e del filo conduttore del simbolismo sostanziale frattale espanso…
A tal pro, puoi utilizzare e ricorrere a “tutt3”.
Alla logica, al metodo scientifico, alla religione, alla spiritualità, alla psicologia, alla medicina, etc. è sufficiente che, però, ti ricordi di portare e mettere sempre te stess3, avanti, durante e dopo (coerentemente), ad ogni ambito processato attraverso queste “discipline (teorie)”, in maniera tale da usarle sempre come ottiche/lenti by la “formula”. Sì... è il bias di conferma (ma non è grave, e non è nemmeno una patologia)...
Evita di snaturarti, conseguendo alla logica tentazione contenuta nella “teoria (AntiSistemica) ‘qua, così’”.
Se (se) puoi prendere atto di certe verità, a distanza di mezzo secolo da “ora/te”, che hanno contribuito a formare la società nella quale sopravvivi, parzialmente, che cosa significa?
Che sei stat3 raggirat3.
Gli anni Cinquanta e Sessanta sono caratterizzati dallo stretto rapporto tra esponenti del mondo mafioso ed amministrativo e uomini politici, soprattutto appartenenti al partito della Democrazia Cristiana
Link 
La “famosa” Democrazia Cristiana:
quale mefistofelico ammasso di interessi, nonché groviglio di poteri intrecciati…

giovedì 23 febbraio 2017

1.



Il “Segreto di Stato (la ‘bugia’)” crea l’inconscio
Come non vedere, non registrare la grande interconnessione che esiste tra le “cose”?
Quando, ad esempio, sei alle prese con un fenomeno – prima ancora che sociale ed economico (interesse)… frattale espanso – come la globalizzazione.
“Come non vedere?”:
attraverso il regolare, costante, lento ma certo, dimenticare la ragione fondamentale, per la forma manifesta della “tua” realtà d’ogni giorno (e notte) “qua, così”.
L’inconscio si “forma”, nel momento in cui “c’è qualcosa di nascosto (che si nasconde) e/o da nascondere”. 
Allo stesso modo, se in casa tua ricavi (progetti) lo spazio "murato" per la cassaforte, quello per il sottoscala o la cantina, il vano ripostiglio, il solaio, un locale ad hoc per certe esigenze, etc. stai fornendo di “inconscio”, la casa.

mercoledì 22 febbraio 2017

Inconscio.



C’è un “lato inconscio” nella realtà manifesta “qua, così”(?). 
A ciò che non è, una domanda, va risposto con una “non risposta”:
vedo”.
Vestigia, dal latino "impronta", intesa come impronta lasciata per terra dal piede. Per estensione ogni indizio, materiale o no, di quanto sia accaduto in precedenza...
Link 
Se (se) l’oggetto diventa una discussione, si apre alla “diatriba (disputa)”, coinvolgendo quelle forze che si rinvigoriscono nella “bufera dell’incomprensione”.
Motivo per il quale, sei autorizzat3 ad auto indirizzarti (intuitivamente, secondo logica senza pensiero) verso il "sospetto" che, siano le stesse “forze” ad organizzare il clima da singolar tenzone, nel quale sopravvivi di conseguenza.
Ergo, il “lato inconscio esiste, se, c’è spazio per la resa incondizionata all'inconscio (dominante).
È, ancora, un loop.
Ma, questa volta - seguendo a ritroso quell'iter che lo rende possibile “qua, così” - rimani agganciat3 alla formulazione sensata e coerente della necessaria... “ragione fondamentale”:
il punto più “esterno”
che ti permette di inquadrare e triangolare (ricavando il ricordo di quanto sia accaduto in precedenza)
(da) qualunque situazione…