martedì 7 aprile 2015

Un "memo"... dalla prospettiva di.



L’articolo di oggi è un “non articolo”, così… come può essere considerato un “memo”. Visti alcuni impegni odierni, breve(mente)... ecco ciò che ac(cadrà) nella restante parte della "settimana by SPS".
Da "Radio Maria - palinsesto della radio - programmi di domenica 5 aprile 2015 - 21.10 Emmaus - Don Innocenzo Gargano":
  1. nuovo e vecchio testamento – racconto imperniato sulla/della Vita di Gesù
  2. parzialità (disinnesco SPS)
  3. analogia (frattalità SPS)
  4. allegoria (riconosci te stesso SPS)
  5. unica linea conduttiva tra passato e futuro (“qua, così” la realtà cicla e non cambia mai nella sostanza. È sufficiente mantenere il “mistero” di/su/in Gesù)
  6. ad ogni latitudine esiste il medesimo “gio(g)o”
  7. provocazione SPS:
  • se tutto è parziale (perché nessuno vive in/la totalità dal punto prospettico di/in Gesù), allora è proprio la figura di Gesù, la chiave simbolica che ribalta l’attuale forma di realtà emersa.
ergo
  • Gesù è il (parte del) Nucleo Primo
  

venerdì 3 aprile 2015

Il Sole nascosto nella materia, che risplende.



"Terra piatta" (le origini del mito, di ciò che è rimasto dopo il reset e la relativa... dimenticanza)...
Quanti e quali “intrecci” si annidano in una “proposta di legge”?
La Massa non lo può capire, perché troppo impegnata sempre “a fare altro”, rispetto allo studiare ogni iter, ogni situazione, ogni “garbuglio”, etc.
Lo può capire chi “lavora, soprattutto in qualità di imprenditore, nello stesso ambito toccato dalla proposta di legge”, ossia… “chi capisce vera(mente)?”.
Chi ha le “mani in pasta”; sia esso al di qua o al di là della “barricata” (fronte dell’interesse e delle parti incarnate/recitate).
Le categorie più “sensibili” sono:
  • quelle degli imprenditori
  • quelle di quei lavoratori (di)pendenti... molto addentro, per naturali caratteristiche personali e per mansioni all’interno dell’azienda, nelle faccende (core business)
  • quelle dei politici di settore
  • quelle dei “grandi politici”, che sono dentro un po’ a tutto
  • quelle delle multinazionali (in quanto “persone non fisiche”)
  • quelle dei legislatori lavoranti per gli ordini superiori continentali, ad esempio l'Ue…
La cittadinanza mass/mediatica, invece, dove può essere (ri)collocata in questa speciale, anche se sbrigativa, disamina?
He He… dove, se non al di fuori del contesto che conta?
Ormai, in Rete, sono presenti i documenti relativi ad ogni “iter di legge” (dalla proposta, alle interrogazioni, all’approvazione definitiva), nei vari siti relativi al tal organo nazionale e/o sovranazionale, ma… se tenti di seguire un simile fluire di informazioni, seppure scritte in un linguaggio molto più comprensibile per la media cittadina (rispetto a qualche tempo fa)… è inevitabile lasciar perdere, perché… il lavoro da svolgere risulta sempre troppo gravoso e “qualcosa” spinge proprio al desistere.
Ti succede di provare ondate di calore interne, relative al voler continuare a leggere, perché general(mente) “importante”, e al contempo, relative al lasciar perdere, perché segnata(mente) giudicato come “una perdita di tempo” (in un reame di reale governato dallo scorrere del tempo).
Questo calore interno, si trasf(orma) e si concretizza in un generico stato di malessere. In(somma):
presto iniziano a “pizzicarti i piedi”.
E la mente ti impone di (ri)tornare a fare quello che stavi facendo o stavi per fare (ossia, sempre “altro” rispetto a ciò che una certa curiosità ti aveva stuzzicato di tentare di approfondire).
  

giovedì 2 aprile 2015

Accorgiti, fermati, (ri)corda.



"Accorgiti, fermati, (ri)corda".
Il “mantra” (ri)torna alla luce, in SPS.
Nell’articolo di ieri, è sopraggiunta la nitida consapevolezza ("sentire") relativa all’avere dimenticato nel tempo, “qualcosa”:
lo “stato” nel quale era (“è” nel potenziale) l’umano.
Come “hai perduto la memoria”?
Come è potuto accadere?
Da “dove/cosa/chi/quando/come/perché” inizia?
Non (im)porta. È centrale, ora:
  • accorgersi (di una verità, a monte di tutto)
  • fermarsi (dando luogo ad un autentico “movimento”, anche nella fisica materiale della realtà (ri)emersa)
  • (ri)cordare (ritrovare e “riconoscere se stessi”).
Al fine di attuare ciò, è opportuno che tu (ri)torni consapevole, anche, relativa(mente) alla “postura” del terzo stato, ossia:
all’esistenza di un diverso modo di “osservare/vivere/essere” (alternativo/a)
che auto esiste come possibilità “schiacciata tra i due st®ati apparente(mente) dominanti (in quanto unicamente percepiti), perché propagandati dalla convenzione della polarità (On e Off).
On e Off insieme” (un vero e proprio stato che puoi riassumere, attraverso una logica altra, rispetto alla scala di valori che usualmente ti sei abituato/a a prendere come riferimento per ogni tipo di “misurazione del reale”. Le polarità tolgono l’attenzione dalla sostanza che le mantiene possibili…).
Esistono, oltre al giudizio di vero e/o falso, anche le gradazioni di vero e/o falso (ma in questa “fuzzy logica” non ti discosti molto dal concetto di polarità, se non per merito di una osservazione frattale che, per sottile analogia, ti suggerisce che c’è dell’altro, che c’è della ricombinazione, etc. ma che non ti dice molto altro di più).
Esistono, in(fatti), st(r)ati di vero che vengono giudicati come falsi, solo perché risulta opportuno dal proprio punto di vista, frutto quasi sempre di un con(vincimento) per mezzo della “propaganda a tamburo battente, che risuona sempre nell’attuale forma di realtà” (Anti Sistema by Nucleo Primo).
Tutto è vero” (Prima legge di SPS)
Il vero senza menzogna, è certo e verissimo…” (Tavola smeraldina - Ermete Trismegisto)