giovedì 8 gennaio 2015

Il punto da cui sorge la forma.

  
La Cnn è pronta per la fine del mondo: già realizzato l'ultimo servizio della storia…
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Che cosa sai?
Quello che ti dicono.
Chi? Il soggetto è sottinteso ma… se gli vuoi dare un “volto/nome”, a quali “immagini/dati” (ri)corri?
Il contenitore del “verbo”, è inesorabilmente vuoto oppure (s)vuotato.
Non hai i (ri)ferimenti esatti. Mancano. E questo loro “mancare” si è impresso e fuso assieme al linguaggio stesso e a tutto ciò che va a (ri)formare la realtà.
La frattalità è una legge. Ma, della frattalità non sai che fartene. Perché? Beh… tu che ne dici?
Forse, perché è stata resa iner(t/m)e?

Forse, perché la “tua” mente necessita (or)mai di:
scienza
(com)provabile
esatta
e
obbediente…
Qualsiasi "termine" è come un dado:
un costrutto dalle numerose facce e dalle combinazioni integrali, che (di)mostra una facciata pubblica ma, allo stesso, tempo ne cela (in)direttamente molte altre.
La facciata pubblica è quella d’insieme, per l’insieme della Massa. Ciò che (ri)conosci, vivendo per un certo tempo, minimo, nel reame di reale che, unicamente, ti sembra di poter disporre…
 

mercoledì 7 gennaio 2015

Una "risposta" doverosa.



In SPS vige la visione frattale; che cos’è?
Beh... Che cosa sai, tu, a proposito dei frattali? Se non sei un “esperto”, saprai solo quello che hai in mente a proposito di una forma che si ripete in continuazione. Saprai, molto probabilmente che:
le forme delle coste, delle radici, dei fulmini, dei neuroni, delle costellazioni, della formazione del ghiaccio, etc. hanno delle strane “vero somiglianze”. Tutto bello, poetico, meraviglioso…
Ma, alla fin fine, non sai che fartene, quando hai a che fare con il “tuo” vivere, in “soldoni”. E, anche se sei un esperto... che cosa sai? Ciò che applichi in determinati ambiti del tuo lavoro, da sovrapporre alla realtà sociale di (ri)ferimento (business, interesse, scienza, etc.)...
La “poesia” va, letteralmente, “a quel paese” (quale?).
E dato sì che sei così preziosa
stasera io te vojo
dì na cosa.
Te c'hanno mai mannato
a quel paese?
Sapessi quanta gente che ce sta.
Er primo cittadino è amico mio
tu dije che te c'ho mannato io.
E va e va
va avanti tu
che adesso c'ho da fa'...

Alberto Sordi
 
Hai voglia a sforzarti di leggere Mandelbrot. Hai voglia, in seguito, ad applicare ciò che hai letto. Con SPS è uguale, forse; nel senso che:
non capisci ugualmente.
Anzi, probabilmente, capisci già dall’inizio, di meno.
Ma sai il perché?
Perché ti sei abituato (e porti con te) a leggere superficialmente qualsiasi genere di argomento, articolo, notizia, poesia
Non “ti ci metti” veramente. Mai.
Lasci che tutto scorra in te e, subito dopo... che tutto fuori esca da te, come polvere che cambia solo di posto (fai attenzione a questo genere di “paragoni/esempi”).
Il vivere “così” è l’equivalente del "fare le pulizie, in casa"...
 

lunedì 5 gennaio 2015

La Prima legge di SPS.

 

Che cosa sai? Quello che ti dicono. Ossia: (con)segui.

Tu non sei (non ti credi) un “esperto”. O, forse, credi di esserlo in qualche materia che hai studiato e che “eserciti nella tua professione”. O, forse, credi di esserlo per via della tua “esperienza”…
Ma, in realtà, credimi… (con)segui, solo e sempre. C’è qualcosa che ti (pre)cede e che gode di un vantaggio incolmabile, procedendo su questa “via”.
Qualcosa che ti controlla in maniera wireless.
E... tutto ciò che ti circonda e che ti caratterizza (quello che sai) è solo una facciata di comodo.
SPS sa molto bene che fatichi ad accettare la (com)presenza di un altro tipo di umano, attorno a te. Bada bene:
  • SPS non allude ad alieni od a nessun’altra forma di entità
  • ma
  • SPS allude solo ed esclusivamente ad un’altra specie di umano.
Un lignaggio nascosto tra le pieghe di quello che sai, perché ti dicono che…
A chi giova la “forma” di questa realtà/Mondo?
A te? “Ma mi faccia il piacere!” – direbbe il buon Totò.
Perché non “vedi”? Beh, per molti motivi ma, sostanzialmente, “perché hai dimenticato”. O, meglio, “perché ti sei abituato/adattato a vivere secondo ritmi/abitudini, che avevano lo scopo di indurti uno stato di rimozione di un certo tipo di (ri)cordi”…
Tratta(si) di un “lavaggio del cervello”.
A cosa equivale, frattalmente, la possibilità per un arto di atrofizzarsi?