giovedì 16 ottobre 2014

Verso cosa tendi?


Germania: collocato Schatz a due anni a tasso dello -0,06%, domanda in calo.
L’Agenzia del debito tedesca oggi ha collocato 3,294 miliardi di euro di Schatz… a due anni. Il rendimento medio di assegnazione si è attestato a -0,06% rispetto al -0,07% dell’asta di titoli biennali del mese scorso. Il rapporto di copertura (bid-to-cover) è stato di 1,7 volte dalle 2,3 precedenti.

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Il bid to cover ratio (rapporto di copertura) è un coefficiente che indica la differenza tra domanda ed offerta in un collocamento di titoli obbligazionari. Ad esempio se un Paese offre in asta un miliardi di titoli di Stato e la domanda degli investitori ammonta a 1,5 miliardi, il bid to cover è di 1,5 volte. Il rapporto di copertura è, insieme al tasso di interesse, uno dei principali indicatori sull’esito di un’asta…
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Tu sei portato a credere, dunque, che:
una domanda superiore all’offerta (di 1,7 volte) si è “affrettata ad accaparrarsi un simile affare (non certo del secolo viste le cadenze di queste aste), addirittura giungendo a pagare di tasca propria un interesse negativo, pur di non perdersi questo attimo fuggente”
Il dilemma più grande nel quale ora, invece, ti (ri)trovi tu è:
se piangere o ridere (forse entrambe le cose).
Procedendo su questa “linea”, sei portato a credere in questa “verità”, pur già sapendo che:
la “domanda degli investitori” in una situazione di tassi negativi non può assolutamente (ri)guardare ai privati (come te. Tu lo faresti?), bensì, è certamente campo d’azione per gli istituti bancari, sotto a varie altre diciture, che sono costretti a partecipare (1) vista l’appartenenza all’Unione Europea (2) vista la partecipazione all’(Anti)Sistema (dal quale dipende il loro business) (3) visto il comune interesse di (com)partecipate e di tutto ciò che deriva, in termini di propria sopravvivenza finanziaria (parco d’interesse privato).

Ergo: “come ti senti, così… schiacciato, tra quello che sai per tua (in)diretta esperienza e quello che sai perché ti hanno detto che…”?
Come ti poni nei confronti dei giorni che, a prescindere da quello che "pensi", trascorrono tutti esattamente lungo la medesima direzione (pre)tracciata nei libri di storia deviata (passato)?

Tu, in tutto ciò… “che senso hai”?

mercoledì 15 ottobre 2014

La simbologia più "vicina" relativa al concetto retorico di "Uno".


Probiotico: “un organismo vivente che, somministrato in adeguata quantità, comporta un beneficio all’ospite”…
Definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
Viene naturale il (ri)chiamo al più famoso “(anti)biotico”, le cui fortune non sempre equivalgono alle tue; il suo (ri)utilizzo massivo, alla moda, ha permesso l’introduzione nel tuo organismo di un principio che non fa differenza tra “questo o quello” ma si limita a “distruggere tutto ciò che (ri)entra nella propria giurisdizione”.
A livello frattale è qualcosa che (ri)corda un bombardamento massivo sul modello “Seconda Guerra Mondiale” che, oggi, è ampiamente superato – almeno dal punto prospettico occidentale – visto che, nel frattempo, sono stati messi a punto sistemi di puntamento “intelligente”, capaci di colpire obiettivi strategici con una precisione pressoché chirurgica.
Dunque, l’evoluzione dell’(anti)biotico è il (pro)biotico?


Diciamo che l’innovazione scientifica viaggia su binari paralleli e sovrapposti, uno dei quali domina sull’altro; infatti la (ri)cerca si sviluppa in ambito militare e/o, comunque, coperto da segreto industriale, dopodiché viene travasata nell’ampio contenitore sociale umano, dove effettivamente entra in circolazione attiva con tutti i suoi più o meno sbandierati “obiettivi strategici”, perseguiti sempre più “intelligentemente” (interesse, esperimento, controllo).
Del resto, la differenza che sussiste tra te e la tecnologia, che ha messo a punto il tal (ri)trovato, è dell’ordine dei “secoli dei secoli” (amen).

martedì 14 ottobre 2014

Il (ri)ferimento “algoritmico”.


L'Impero del Brasile fu l'entità politica che comprendeva gran parte del territorio del Brasile odierno, governata dagli imperatori Pedro I e suo figlio Pedro II. Fondato nel 1822 con l'indipendenza dalla corona portoghese, ebbe fine nel 1889, con la proclamazione della repubblica...
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Tutti i fatti possono essere cambiati e tutte le menzogne rese vere. La realtà è diventata un agglomerato di eventi in continuo mutamento e di slogan in cui una cosa può essere vera oggi e falsa domani”.
Hannah Arendt
Che cosa "ebbe fine"? Che cosa “sai”? 

Il momento attuale sembra sempre solo un "pelo" più “moderno”, rispetto a quello passato, nel senso che… la modernità, legata al tempo più vicino, rende la realtà conseguente come qualcosa di più “colorato” e, dunque, apparentemente “migliore”.
In realtà, mettendosi a classificare le diverse “età temporali” (suddivise in funzione degli avvenimenti storici cardinali, ivi avvenuti) non si fa altro che cedere il proprio passo al respiro coreografico/concettuale, inerente ad una certa prospettiva “nazionale”, corrispondente tuttavia ad una visione di parte, legata agli intessitori del corso deviato della “storia”, dietro al quale si cela l’intenzione, mai sufficientemente sviscerata pubblicamente, di perseguire un certo “interesse di parte” e non certamente di tipo nazionale/comunitario (specchio di realtà 3d, sottintesa all'interesse di parte).
Insomma:
il tempo in cui sei “ora” (che la lancetta dei secondi ti indica e ricorda come in eterno scorrimento) si (ri)veste continuamente di un manto di vicinanza e familiarità, che tu infine confondi con quella sempre attuale “mano di vernice”, tendente al farti sentire parte di quest’ultimo e a perdere di vista e di memoria, il passato dal quale emergi come una conseguenza (il)logica o come un dardo scagliato da una forza esterna/estranea a te.
Il tempo è ciclico eppure è sequenziale (ti dicono che "non ritorna indietro").