Concludo questa settimana di articoli dedicati alla 'sensienza', scoperta ed evidenziazione di una forza oscura, definita da Castaneda con il nome di ‘Voladores’, che ci controlla, utilizza ed assorbe energia vitale, con questo articolo dedicato al superamento inconscio di un vero e proprio fenomeno di natura Antisistemica, ossia polarizzata, presente in questo Scenario 3D, in questa vibrazione densa dell’energia.
I virus sono entità biologiche con caratteristiche di parassita obbligato… Possono essere responsabili di malattie in organismi appartenenti a tutti i regni biologici: esistono infatti virus che attaccano batteri (i batteriofagi), funghi, piante e animali, compreso l'uomo.
Sono mediamente circa 100 volte più piccoli di una cellula e consistono di alcune strutture fondamentali…
Il loro comportamento parassita è dovuto al fatto che non dispongono di tutte le strutture biochimiche e biosintetiche necessarie per la loro replicazione. Tali strutture vengono reperite nella cellula ospite in cui il virus penetra, utilizzandole per riprodursi in numerose copie. La riproduzione del virus spesso procede fino alla morte della cellula ospite, da cui poi dipartono le copie del virus formatesi.
La parola 'virus' deriva dalla forma latina vīrus, che significa 'tossina' o 'veleno'.
Da Wikipedia
Ha ancora senso chiedersi se arriveranno gli extraterrestri? Che cosa è un virus, allora? È un organismo che frattalmente ci indica l’esistenza di una classe nativa di ‘virus sottili’: le energie oscure, che sono il motivo principe intrinseco di questa linea esistenziale.
Mi chiedo, allora: perché temere questi virus? Non siamo anche noi molto simili ad un virus nel nostro operato sulla Terra? La corsa allo Spazio è iniziata da 70 anni e già abbiamo inquinato la parte esplorata con rottami e carcasse di satelliti, con corpi metallici ricetrasmittenti, con emissioni di onde sonore caotiche. Temere i virus, in ogni loro forma possibile ed immaginabile, è come temere se stessi, perché essi ci rispecchiano. Se teniamo la 'casa' pulita, i virus non entrano. La ricetta corretta è, però, quella che non prevede eccessi, in quanto una casa troppo pulita è svilente della ricchezza e della biodiversità della Vita.
Il parassitismo è una forma di interazione biologica, generalmente di natura trofica (per livello trofico si intende la posizione che un individuo facente parte di una comunità occupa rispetto al livello trofico di base che è rappresentato dagli autotrofi (produttori, come i vegetali). Più esattamente in un 'livello trofico' sono compresi tutti quegli organismi che ottengono energia dal Sole (o da altri tipi di fonti primarie) tramite lo stesso numero di passaggi; se ad esempio consideriamo una catena alimentare composta da graminacea-->cavalletta-->rana-->rapace, la graminacea (autotrofo, che cioè sfrutta direttamente l'energia solare o chemiosintetica come fonte per organicare le sostanze necessarie al proprio metabolismo) sarà al 1º livello trofico, la cavalletta sarà al secondo in quanto consumatore primario (ovvero organismo eterotrofo che si nutre di vegetali) e così via fino al rapace che occuperà il 4º livello trofico. Con una semplificazione, si può dire che il livello trofico è il posto occupato da un individuo all'interno della catena alimentare), fra due specie di organismi di cui uno è detto parassita e l'altro ospite.
Il parassitismo è una forma di simbiosi, ma a differenza della simbiosi per antonomasia (s. mutualistica), il parassita trae un vantaggio (nutrimento, protezione) a spese dell'ospite creandogli un danno biologico.
Le proprietà che identificano in generale un rapporto di parassitismo sono le seguenti:
- Il parassita è privo di vita autonoma e dipende dall'ospite a cui è più o meno intimamente legato da una relazione anatomica e fisiologica.
- Il parassita ha una struttura anatomica e morfologica semplificata rispetto all'ospite.
- Il ciclo vitale del parassita è più breve di quello dell'ospite e si conclude prima della morte dell'ospite.
- Il parassita ha rapporti con un solo ospite. A sua volta questi può avere rapporti con più parassiti.
Da Wikipedia
Cosa è il fenotipo esteso?
Da qui la ridefinizione del ruolo dell'organismo, che passa ad essere solo uno delle tante realizzazioni dei geni nel mondo esterno per mezzo di cui i geni stessi competono tra loro. Non solo: le conseguenze 'estese' dei geni possono essere tanto forti da indurre un altro organismo, che questi geni non possiedono (e che quindi è programmato per massimizzare la diffusione di altri geni, i propri), a favorire proprio la sopravvivenza di questi geni estranei. È il caso di molti esempi di parassitismo: tra i più significativi Dawkins cita quello della formica Monomorium santschii, la cui regina si infiltra nei formicai di altre specie e riesce, con meccanismi ancora non del tutto noti (probabilmente diffondendo particolari sostanze chimiche), a indurre le operaie presenti a uccidere la loro stessa regina, così da prenderne il posto. La regina di un formicaio è la madre di tutte le operaie, e dunque tale comportamento è ovviamente dannoso dal punto di vista dei geni delle operaie, considerando peraltro che la regina è la sola femmina fertile, la sola dunque che può perpetuare tali geni comuni.
Dawkins sintetizza questi risultati in quello che chiama il Teorema Centrale del Fenotipo Esteso:
'Il comportamento di un animale tende a massimizzare la sopravvivenza dei geni di quel comportamento, indipendentemente dal fatto che i geni si trovino nel corpo di quell'animale particolare che ha quel comportamento'.
Da Wikipedia
Il comportamento di quella 'Regina' racconta e replica praticamente la storia del genere umano. Mettiamoci nei ‘panni’ dei Voladores: che cosa vogliono maggiormente? La nostra energia che loro non possono produrre. Dunque? Cosa faranno, dove spingeranno l’uomo? Verso quale scenario a loro più favorevole? Leggiamo ancora:
Il concetto del fenotipo esteso spinge ancora più in là questa ‘svalutazione’ dell'organismo a favore del gene. Il biologo parte dall'osservazione di numerosi casi in cui il comportamento di animali ha la capacità di influenzare a proprio vantaggio l'ambiente e altri animali… I geni che determinano nei castori la funzionalità dei denti ed il loro istinto non hanno come fenotipo solo questi due aspetti, ma anche la diga che il castoro costruisce ed il lago che si forma; tutti questi elementi sono determinati dal gene e hanno ricadute benefiche sulle probabilità del gene di riuscire a replicarsi nella successiva generazione…
Da Wikipedia
Capite? La logica esternazione nella densità della materia è la spinta ossessiva al controllo dell’umanità ed alla sua inconscia programmazione al fine di creare un ecosistema adattivo e performante per quella sete di energia ‘negativa’ che l’umanità stessa viene spinta a procreare: questo Mondo!
Da un punto di vista ‘celeste’, la spinta evolutiva è sempre evidente ed all’opera, da questa lungimiranza tutto ha sempre un senso, anche i ‘momenti’ più delicati come quello che stiamo attraversando ‘adesso’, in questa linea esistenziale. Ma dal nostro punto prospettico non è altrettanto naturale e semplice ‘capire’: la paura nella quale siamo trattenuti è grande ed invischiante.
Nulla è per caso e tutto è opportuno.
Ecco la versione delle 'cose' citata in Matrix:
- Ti sei mai fermato un attimo ad osservarla? Ad ammirare la sua bellezza? La sua genialità? Miliardi di persone che vivono le proprie vite, inconsapevoli. Tu sapevi che la prima Matrix era stata progettata per essere un mondo umano ideale? Dove non si soffriva, e dove erano felici tutti quanti, e contenti. Fu un disastro. Nessuno si adattò a quel programma, andarono perduti interi raccolti. Tra noi ci fu chi pensò a... ad errori nel linguaggio di programmazione nel descrivere il vostro mondo ideale, ma io ritengo che, in quanto specie, il genere umano riconosca come propria una realtà di miseria e di sofferenza. Quello del mondo ideale era un sogno dal quale il vostro primitivo cervello cercava, si sforzava, di liberarsi. Ecco perché poi Matrix è stata riprogettata così. All'apice della vostra civiltà. Ho detto ‘vostra civiltà’ di proposito, perché non appena noi cominciammo a pensare per voi diventò la nostra civiltà, e questa naturalmente è la ragione per cui noi ora siamo qui. Evoluzione, Morpheus. Evoluzione. Come per i dinosauri. Guarda dalla finestra: avete fatto il vostro tempo. Il futuro è il nostro mondo, Morpheus. Il futuro è il nostro tempo. (Agente Smith)
- Desidero condividere con te una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura. (Agente Smith)
- Mi senti, Morpheus? Voglio essere sincero fino in fondo con te. Io odio questo posto. Questo zoo, questa prigione, questa realtà, o come diavolo la chiamate voi, la odio, non la sopporto più. L'odore soprattutto. Ammesso che esista, certo. Ne sono saturato, mi nausea a sentire il tuo fetore. E devo confessarti che ho paura di rimanere in qualche modo infettato dal tuo puzzo repellente. E allora io me ne devo andare di qui, devo essere libero. E la chiave che mi serve è nel tuo cervello, la mia chiave. Quando Zion sarà distrutta non ci sarà più bisogno di me qui, lo capisci o no? Voglio quei codici! Devo riuscire ad arrivare a Zion! E tu adesso devi dirmi come. O parli o, mi dispiace tanto, ti devo uccidere. (Agente Smith)
Cosa succede alla 'fine' in Matrix? Prima Neo aveva fagocitato Smith, ma questo atto aveva solo modificato Smith, lo aveva persino liberato dai vincoli a cui era legato. Poi, Neo si è lasciato assorbire dallo Smith modificato e, solo a quel punto, ha potuto 'eliminarlo'. Ma piuttosto che il termine ‘eliminarlo’ preferirei il termine ‘superarlo’.
Occorre allora seguire e sviluppare la consapevolezza relativa alla realtà interiore codificata nella massima ‘Conosci te stesso’. Occorre un ‘manifesto’. Iniziamo a redigere una bozza. In seguito provvederemo ad arricchirla e renderla sempre più corposa ed efficace.
- Occorre uno ‘scenario’: un segnale da seguire.
Cosa ci vuole? Avere le idee chiare: una chiara intenzione
Dunque sviluppare ‘disciplina’
Tutto dipende da ‘me’
Occorre una modalità di non-giudizio
Lo riesco ad accettare?
Dunque sviluppare consapevolezza
Nel procedere, evitare l’attivazione di ‘potenziale superfluo’
Sentire la realizzazione e convergere interamente in quel punto
Lasciarla andare con ‘fede’
Dunque sviluppare pazienza e fiducia
Vivi come se: andassi a comprare il pane
Sei agitato quando vai a comprare il pane?
Ecco…
- Ognuno di noi cerchi di trovare lo Scenario e un… Segnale, e di sceglierlo attraverso l'intenzione!
Immagina il potenziale superfluo come un accumulo di energia che non fluisce e che rimane incastrato nel tuo campo energetico. Più ne hai, maggiormente sei in disarmonia energetica. A questo punto si attivano altre energie cosmiche che si chiamano forze equilibratrici. Queste hanno il compito di neutralizzare il potenziale superfluo perché in natura tutto tende all’equilibrio; se si lasciassero miliardi in persone sul pianeta ad accumulare potenziale superfluo, quindi energia negativa ad oltranza, ci sarebbe un blocco energetico di massa!
Mi spiego meglio: quando proviamo, ad esempio, agitazione perché siamo vicini alla possibilità di un grande guadagno, stiamo creando del potenziale superfluo. Questo potenziale è negativo per la vita perché è un energia che non si muove e non può essere utilizzata (ed è pure dannosa per l’uomo), quindi le forze equilibratici intervengono e tolgono la causa o le circostanze della creazione del potenziale superfluo.
Un semplice esercizio:
Lasciami spiegare questi concetti domandandoti di partecipare ad un semplice esercizio. Prendi una penna, una matita, un pennarello, o comunque un piccolo oggetto che sei disposto a far cadere per terra senza pensarci un secondo di più. (Per favore non usare oggetti fragili o che si possono rompere, una semplice penna è più che sufficiente per seguire questo semplice esercizio). Ora, prendi questo oggetto, tienilo in mano di fronte a te e stringilo più forte che puoi. Pretendi che l'oggetto sia uno dei tuoi sentimenti limitanti e che la tua mano rappresenta il tuo stomaco o la tua coscienza. Se stringi l'oggetto abbastanza a lungo, esso incomincerà a farsi sentire come 'fastidioso' ma anche ad essere un fastidio familiare.
Ora, apri la tua mano e fallo rotolare sul palmo. Nota che sei tu quello che lo sta tenendo; non è attaccato alla tua mano. Lo stesso è vero anche per le tue emozioni. Le tue emozioni o sentimenti sono attaccati a te stesso quanto l'oggetto è attaccato alla tua mano.
Noi tratteniamo le nostre emozioni e ci dimentichiamo che ci stiamo aggrappando ad esse. Succede anche nel nostro linguaggio. Quando ci sentiamo arrabbiati o tristi, di solito non diciamo, 'io provo rabbia', oppure , 'io provo tristezza'. Noi diciamo, 'Io sono arrabbiato', oppure, 'Io sono triste'.
Ora, lascia andare l'oggetto. Che cosa è successo? Hai lasciato andare l'oggetto, ed è caduto sul pavimento. E' stato difficile ? Certo che no. Questo è ciò che intendiamo quando diciamo di 'lasciar andare'.
Puoi fare la stessa cosa con qualsiasi emozione: puoi scegliere di lasciarla andare.
Rimanendo con la stessa analogia: se cammini con la tua mano aperta, sarebbe molto difficile tenere la penna o qualsiasi altro oggetto che stai tenendo ? Allo stesso modo, quando permetti o accogli un’ emozione, apri la tua coscienza, e ciò permette all'emozione di andarsene da sola - come le nuvole che passano in cielo o come il fumo che passa su attraverso il caminetto. E' come se tu togliessi il coperchio dalla pentola a pressione!
Ora, se prendendo lo stesso oggetto di prima - una matita, una penna, un pennarello - tu riuscissi ad ingrandirlo abbastanza con un microscopio elettronico, ti sembrerebbe sempre di più come se esso fosse composto da spazio vuoto. Ciò succede veramente quando guardi lo spazio che esiste tra le molecole e gli atomi. Quando ti immergi nel nucleo di ogni emozione, osservi un fenomeno paragonabile: niente è veramente lì.
Mentre fai pratica con il procedimento del rilasciare, scoprirai che anche le tue emozioni più profonde sono solo sulla superficie. Nel loro nucleo centrale tu sei vuoto, in silenzio, in pace - non nel dolore e nel buio che molti di noi credono di essere. Infatti, anche le nostre emozioni più estreme hanno così tanta consistenza quanto una bolla di sapone. E sai molto bene cosa succede quando infili il tuo dito nella bolla di sapone: scoppia. E ciò è esattamente quello che succede quando ti immergi verso il centro di una emozione.
Per favore tieni a mente queste tre analogie, mentre insieme, andiamo attraverso il procedimento del rilasciare. Lasciar andare ti aiuterà a liberarti da tutti i tuoi schemi di pensieri, emozioni e comportamenti non desiderati. Tutto ciò che è richiesto da te è che tu sia aperto quanto più possibile al procedimento. Rilasciare ti permette di pensare più liberamente, sebbene non sia un procedimento basato sul pensiero. Ti aiuterà ad accedere ad una creatività più elevata, anche se non hai bisogno di essere particolarmente creativo per avere successo nel farlo.
Otterrai di più dal procedimento del rilasciare nella misura in cui tu sarai in grado di permettere a te stesso di vederlo, sentirlo, e provarlo mentre lavora, piuttosto che pensando al come e al perché funziona. Conduci, meglio che puoi, con il tuo cuore, non con la tua testa: mantieni il tuo pensiero al minimo mentre sposti la tua attenzione e la tua concentrazione da 'dentro' la testa all'area centrale del tuo corpo dove, in questo momento, tu stai provando le tue emozioni.
Da www.sedona.it
Infatti mentre si migliora un’area della propria vita, tutte le altre aree incominciano a migliorare simultaneamente. Questo principio può essere riassunto con questa frase : 'Come fai qualcosa, è come fai qualsiasi cosa'.
Abbiamo scoperto, in modo consistente, che se una persona ha problemi di soldi, ha già o avrà molto presto, problemi di salute e di relazioni! Lo stesso vale per le altre aree. Se una persona ha un problema di salute o di relazione, le sue finanze quasi sicuramente incominceranno a soffrire. Ogni volta che un’area della tua vita soffre di qualche mancanza o ha una disarmonia, tutte le altre aree incominceranno a soffrire di quella mancanza o disarmonia - oppure già soffrono di quella negatività.
Elimina la negatività da un area, e tutte le altre aree incominceranno a migliorare simultaneamente 'tutte assieme', perché sono gli stessi programmi subcoscienti negativi che sabotano la tua meravigliosa relazione romantica e che sabotano la tua relazione positiva con il corpo o la tua relazione con i soldi. Non c’è differenza.
La Negatività è Negatività.
Da www.sedona.it
La resistenza è quel sentimento di opposizione che proviamo verso qualcosa o qualcuno.
La resistenza è un meccanismo di protezione automatico generato dalla nostra mente. Di solito la resistenza è accompagnata da diverse giustificazioni che servono per 'darci ragione' e per rendere in qualche modo 'sbagliata' la parte opposta...
Lasciare andare significa accettare. Quando una persona accetta di provare un'emozione poco piacevole, essa viene vissuta e provata così com’è. E poichè tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine, ogni emozione che la persona genera, viene provata dopodichè finisce.
Purtroppo però molti di noi si oppongono alle emozioni negative, cercando di bloccarle o di non provarle. In questo modo tuttavia esse vengono provate più a lungo. Altri invece cercano di reprimere dentro di sè tutto ciò che non trovano gradevole. Dopodichè adottano varie strategie per distrarsi da ciò che non vogliono provare. Cibo, tv, sesso, droghe, gioco d’azzardo, alcool, stimolanti, antidepressivi, ansiolitci, sport, fare pettegolezzo, diventano tutte strategie per distrarsi di propri problemi.
Da www.sedona.it
Dai sogni è permesso portar via qualsiasi tipo d'informazione. Una cosa sola non si può fare: portare nella realtà un oggetto materiale. Almeno io, personalmente, non sono al corrente di fenomeni di questo tipo... Il cervello conserva non I'informazione di per sè ma una sorta di indirizzo d’accesso alle informazioni contenute nello spazio delle varianti... I sogni non sono illusioni nel senso comune in cui intendiamo questo termine. La ragione non li immagina ma li vede veramente.
Gli eventi che noi seguiamo nella realtà sono varianti realizzate. Nel sonno siamo in grado di vedere quello che non è stato realizzato.
Transurfing - Il fruscio delle stelle del mattino - Vadim Zeland
Vorrei concludere in bellezza e con un tocco persino di umorismo, cercando di superare, ma non sminuire, il discorso Voladores. Ecco un uomo che utilizza proprio l’umorismo per ‘condire’ la propria ricetta per permettere il dimagrimento delle persone, dei cosiddetti ‘ciccioni’. L’ho sentito dal vivo, qualche anno fa, al Centro Ighina di Montegrotto Terme, e mi colpì subito per il tema trattato e per la modalità di ‘propagamento’ del suo pensiero e delle sue scoperte.
Proviamo a riflettere:
Vi siete mai chiesti cosa sono le calorie e che rapporto si evince tra calorie e metabolismo e come la caloria interagisce con il metabolismo, e perché in dietologia classica si dice che le calorie fanno ingrassare?
Se Vi siete posti tali domande ed avete le idee chiare a riguardo, esprimetemi le Vostre spiegazioni.
La termodinamica ci insegna che la caloria è l’unità di misura dell’energia termica, come il kwh (chilowattora) è l’unità di misura dell’energia elettrica. Possiamo trasformare le chilocalorie in chilowattora applicando una semplice proporzione, pertanto una dieta di 1200 calorie equivale ad una dieta di 1,4 x 10-3 kwh.
Quindi, seguendo la logica delle chilocalorie, si può affermare che anche i chilowattora fanno ingrassare, non trovate che tutto questo sia demenziale?
Lemme Alberico nasce sul pianeta Terra l’11 Febbraio 1958. Genio di fatto, di professione farmacista esploratore. Nel 2000 fonda Filosofia Alimentare un pensiero avanguardista e controcorrente in cui il paradosso regola il meccanismo: bisogna mangiare per dimagrire. Più di 7000 ciccioni sconfiggono obesità, diabete, ipertensione, anoressia o bulimia semplicemente mangiando cibi comuni senza limiti di quantità acquistati al supermercato o alla bottega sotto casa.
Ridicolizza l’uso delle calorie 'L’uomo non è una stufa, non brucia, metabolizza!'. Svela e dimostra che i grassi non fanno ingrassare, la frutta e la verdura, sì. Smonta pezzo per pezzo gli ultimi cento anni di dietologia medica che a suon di diete ipocaloriche e attività fisica ha popolato la Terra di ciccioni. Guerriero Libero che cavalca il futuro, non risparmia colpi all’industria farmaceutica, all’industria alimentare e alle istituzioni.
Filosofia Alimentare è…
Per quelli che… pensano di saperne di più
per quelli che… dicono 'ma chi si crede di essere'
per quelli che… sono curiosi
per quelli che… dicono 'io non sono ciccione ma…'
per quelli che… si illudono di sapere
per quelli che… si sentono ciccioni ma non hanno mai osato dirlo
per quelli che… 'si và bè.. però…'
per quelli che… dicono 'tanto ingrasso di nuovo…'
per quelli che… si vedono grassi e lo sanno
per quelli che… si vedono grassi e non lo sanno
per quelli che… hanno qualcosa da dire o da ridire
per quelli che… hanno le palle
per quelli che… 'voglio saperne di più'
per quelli che… vogliono confrontarsi
per quelli che… hanno sete di sapere ma non hanno mai osato chiedere
per quelli che… 'io vorrei fare qualcosa per la mia ciccia, però mi piace troppo mangiare'
per quelli che… 'si và bene tutto ma non posso rinunciare al cappuccino e brioche'
per quelli che… 'adesso gliene dico quattro'
per quelli che… credono di sapere tutto e non sanno nulla
per quelli che… credono di pensare e non pensano
per quelli che… elaborano
So che mi state ascoltando, avverto la vostra presenza. So che avete paura di noi, paura di cambiare. Io non conosco il futuro, non sono venuto qui a dirvi come andrà a finire, sono venuto a dirvi come comincerà. Adesso appenderò il telefono e farò vedere a tutta questa gente, quello che non volete che vedano. Mostrerò loro un mondo senza di voi, un mondo senza regole e controlli, senza frontiere e confini. Un mondo in cui tutto è possibile. Quello che accadrà dopo, dipenderà da voi e da loro. (Neo)
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com