“È lui o non è lui? Certo che è lui…”. Magico Putin:
acclamato, come gli antichi “Re”, per plebiscito.
Laddove le elezioni non servono affatto, poiché il voto viene dal popolo, non dallaggente, dall’essere a massa, da “te”. Appunto, qualcosa che succedeva in un passato lontano, diciamo pure “leggendario”. Il come dovrebbe essere, ed era, è (qua, così) diventato… utopia.
Ora, anche se la storia fosse “tutta una grassa bugia…”, rimane assodato per intero il “carico trasportato” = la verità.
Perché tendi ad auto dislocare un po’ tutto quanto, coniugandolo sempre “al passato”?
Ciò che funziona, or dunque per “te”… funzionava? Questo significa che sei con-vinto da qualcosa che è già successo, allora. No? Come se tutto quello che ti attornia e caratterizza, fosse “solo” un’eco. Ma…, la memoria che cos’è allorquando non è “tua”, come la prole che passa attraverso i genitori?
Quando la verità ti raggiunge, ti penetra, proprio come durante la “creazione” o l’atto da cui, poi, si manifesta la vita: il p-arto.
Bion, parlava di “pensieri non pensati”, a tal pro. Qualcosa che è come nell’aere, “in cerca di autori” come per Pirandello? D+, l’autore è l’autorità nel proprio “campo”. È lo “esperto”. E la verità è Musa Ispiratrice. Ciò che ti porta a… Ciò che comporta… Ciò che supporta o “ti sbatte la porta in faccia” quando ti scuote sin (d)alle fondamenta.
Curioso è il fatto che “Put in” nella lingua biforcuta anglosassone indichi alcuni “verbi” molto interessanti e di certo causali.
Mettere. Inserire. Fare. Immettere. Installare. Presentare. Dedicare. Aggiungere. Eleggere…
Wow. Eleggere: Putin è al suo 5° mandato.
Dal 2000 c’è stato solo Putin, in Russia. Egli ha “im-messo, inserito, fatto, installato, presentato, dedicato, aggiunto, etc.”. Egli è l’eletto del “nuovo millennio”. I “verbi” lo indicano molto chiaramente, addirittura nella lingua imp-regnante l’intero occidente.