mercoledì 7 agosto 2024

Clima e Risca.


Dopo Starsky e Hutch, Gianni e Pinotto, Stanlio e Ollio, Ric e Gian… 

Clima e Risca. Cioè

Bè, oramai o tieni acceso l’uno, oppure l’altro. Perché, “non c’è più la mezza stagione”. Ovvio: è la “bolletta” che ne risente, ergo, sei sempre “te” che ri-paga l’oro, per il “disturbo (modello Haarp = ‘cambiamento climatico’)”. 

Mentrei “servizi (secreti) meteo teorizzano, terrorizzando.

Sembra che ci godano nell’annunciare la “nuova ondata di Anticiclone africano”, a cui danno del “tu”, chiamandola per nome e conferendole nomea. E vai di color rosso scuro, accesso, infiammato, etc. Manca solo il classico teschio infilato sopra ad un bastone conficcato nel terreno. No


Fanno più paura l’oro che l’onda in calore in sé. 

Perché “te lo dicono prima” e l’individuo è “suscettibile”: ci pensa e si pre-occupa, affondando anzitempo. Poi, semmai dovesse piovere, viene annunziato che… “disastro!”.

Grandine grossa come rinoceronti. Ocio che ti casca(no) in testa. 

Si salvi chi può! E se non hai né Clima, né Risca? Bah. Vai di Ventola. Altrimenti, sei fritto. Quindi, si tratta di un trio:

Clima, Risca & Ventola.

A cui puoi affiancare, di volta in volta… ogni altro ammennicolo o “utility”. La cosa “fantastica” è che se vai a vedere le “temperature previste, giorno per giorno”, tra i vari player, risalta e risulta che li puoi mettere in fila per “gravità”:

se l’uno mette temperature minime e massime (all’ombra) degne dello “inferno”
l’altro le inserisce più basse anche significativamente
tanto che inizi a “fare il tifo” per Tizio piuttosto che per Caio
per il semplice motivo che “qualche grado di differenza, in meno, ti fanno sentire meglio”.

Quindi, le “previsioni del tempo” si risolvono in una corsa a chi le spara più grosse Vs chi è un po’ meno Dem-one. Anche se il tenore degli “approfondimenti” è sempre lo stesso; si direbbe un… ciclostilato (probabilmente da Soros in persona). 

Un po’ come per la “scienza” ed il relativo “pensiero unico”: il top della “democrazia” = del nazismo (questo, sì, senza virgolette). 


Fino a tutta la prima settimana di luglio, si stava bene: era fresco. Ed era già luglio! Poi, per fartela pagare - la bolletta - (visto il ritardo dell’africano maledetto, ops) è iniziata un’onda di calore unica, lunga già come annunziato nella canzone:

“Bobo supercane inglese, lungo come un mese…”.


E vai di Risca, Clima & Ventola. 

Ti piacciono questi Bollettini estivi, senza alcuna notizia di “geopolitica”, come se tutto fosse apposto? Delle “volate in solitaria”, dettate dal primo pensiero che passa per la testa: 

proprio come ricevendo la… Ra-Dio. 

Il clima è impazzito, allora? Farà sempre più caldo? Nei vari “articoli” de noantri (quelli “scientifici”), si narra di “aria super calda di provenienza sub-sahariana, spinta dalle correnti verso l’Europa”. Uhm

Perché dalle Azzorre non arriva più il relativo anticiclone.

Perché, da quando i “migranti” sono migrati in Europa, fa più caldo? Che hanno fatto: se lo sono portati appresso

Come per evitare la saudade? Per... “nostalgia canaglia”? 

Se percepisci a fondo, è l’aria a scaldarsi oltremodo. Ma… cos’è la “aria”, allorquando non puoi vederne direttamente la composizione? Bè, è un cocktail di sostanze che ti dicono l’oro e, “te”, ti devi af-fidare e basta = sopportare, supportare (per via del “pensiero unico nazional democratico”). 

E, in tal mix, che cosa mai ci sarà andato a finire, dentro? 

La “polvere” si può surriscaldare se opportunamente trattata? Ecco lo “anticiclone africano”. Ecco perché, prima, non c’era. Altro che “le correnti che co-spirano da là a qua (così)…”. Comunque, chiedere all’ex ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani. Non a caso, figlio del fisico Aldo Cingolani, professore ordinario di fisica all'Università degli Studi di Bari… (a suo tempo). Egli stesso laureato in fisica presso l'Università di Bari… (giocare in casa è sempre un vantaggio). Fra l’altro, molto curiosi i “titoli” delle sue opere de-scritte sino ad ora:

Il mondo è piccolo come un'arancia. Una discussione semplice sulle nanotecnologie
Umani e umanoidi. Vivere con i robot
Robotica. Tra realtà e fantascienza
L'altra specie. Otto domande su noi e loro
Prevenire. Manifesto per una tecnopolitica…

A questo punto ci sta molto bene un sontuoso… uhm:

leggili tutti insieme, d’un solo fiato.

Che c’è?

Umani e umanoidi. Vivere con i robot. Robotica. Tra realtà e fantascienza. L'altra specie. Otto domande su noi e loro. Prevenire. Manifesto per una tecnopolitica…

È un solo unico denso, Re-ale, incipit.

Era il 2019, prima del Grande Re-Seth:

gli alieni sono già fra noi? Macchine che sostituiscono il lavoro dell'uomo, animaloidi quadrupedi o plantoidi dalle radici intelligenti, insetti robot, umanoidi alla Blade Runner, ma anche algoritmi sempre più sofisticati, intelligenze artificiali che applicate ai Big Data possono controllare centinaia di robot. È questa l'altra specie? Come è nata? È capace di provare emozioni? Dovremo averne paura? Quali problemi etici solleverà la sua esistenza? Nessuno meglio di Roberto Cingolani può raccontarci obiettivi, speranze, fallimenti di una delle più straordinarie sfide della conoscenza: capire il lavoro compiuto dall'evoluzione in miliardi di anni e tentare di imitarlo

Ecco l’è-voluto: altro che… il lavoro compiuto dall'evoluzione in miliardi di anni…
Chi “tenta di imitare (e ci riesce)” è il funzionamento I-Ambientale, nonché chi ne detiene il “timone”, essendone l’attuale “pilota”. Ergo: l’esse-Re già successo che continuare a succede-Re. 

Eco-dominante docet. 

Altro che “gli aglieni”. Di certo, Cingolani ha ragione affermando che “sono già fra noi…”. Chi? Uhm… In primis, l’oro. Secondariamente, la l’oro Grande Opera: “te”. Ovvero, “macchine” come IA-Biden, ad esempio. 

A proposito: “quanti ne sono”?





Umani e umanoidi. Vivere con i robot. Robotica. Tra realtà e fantascienza. L'altra specie. Otto domande su noi e loro. Prevenire. Manifesto per una tecnopolitica…

Ci sta tutto!

Infatti: prevenire... = auto trasformarti in “te” (qua, così), poichè ciò (ti) rende prevedibile, rimanendo sempre il frutto di un “ritardo”:

è già successo… è la diretta
continua a succedere… è il relativo ritardo.

Non solo quei... 9 mesi.

E, da Te a “te”, ci sta tutto l’AntiSistema.


A proposito

perché in tutto il mondo il “saluto militare” è uguale.

Chi si discostava erano i nazisti e, oggi, i “nazisti” del Paese 404. Prima ancora, erano i “romani”. Bah! Sei in un “mischione di salumi tutti mischiati…” (qua, così), ma, aventi un senso unico di scorrimento: 

quello gerarchico “democratico”. 

Questo è (il) “Clima”. Questo è (il) “Risca”-ldamento globale. Questa è (la) Ventola che ti ha, ma “niente, l’importante è la salute”. 




Appunto: salute!

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3760
prospettivavita@gmail.com


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