venerdì 26 febbraio 2021

Poesia.


Le rose sono rosse. Le viole sono blu. Manterremo condizioni finanziarie favorevoli. Fin a quando la crisi non ci sarà più…

#ECBmyvalentine #ValentinesDay….

Askanews Red 16 febbraio 2021 Link

La “crisi”; certo. “E io sono Babbo Natale”. No? Le decisioni sono prese, così come “le rose sono rosse. Le viole sono blu...”. Non ci puoi fare niente

Questo è il messaggio. 

Questa è la “poesia”. E tale è il “girone” in cui (non) sei. 

Sei (‘di fatto’)”, non sei (sostanziale); ma sei (potenziale): anche nell'Anti-Sistema.

Un po’ come recita quel famoso 666. Ricordi anche l’altrettanto famoso “le fragole sono mature”? Ecco. Un codice che ti comunica qualcosa, se sei in un determinato modus (atteggiamento). 

Altrimenti? “Niente”.

 

Le ricerche di Benjamin Libet, professore di fisiologia all'università della California a Davis, dimostrano che l'attività neurale che avvia un'azione si verifica effettivamente un terzo di secondo prima che si abbia preso la decisione cosciente di intraprendere l'azione. Questo, secondo Libet, comporta che la decisione sia in realtà un'illusione…

Daniel Kahneman ha descritto due sistemi generali di pensiero: Sistema 1, per lo più inconscio, automatico, intuitivo, veloce; Sistema 2, cosciente, deliberato, analitico, lento. Egli sostiene che noi ci identifichiamo col Sistema 2, mentre in realtà le decisioni vengono guidate dal Sistema 1

Link

 


Ci identifichiamo col Sistema 2, mentre in realtà le decisioni vengono guidate dal Sistema 1… (toh: vedi un po’ quale novità). 

Infatti, sei nell’Anti-Sistema, ch’è un po’ come la guida automatica wireless (che devi comprovare, ma… provaci se ci riesci) che non esiste ma c’è. Tutto te lo fa persino “capire”. Eppure, rimani non pervenuto. Non a caso sei “a Massa”. Nel tessuto “vaccinato” altrui, fatto da tanti “te” che comunque non sono te, perché te sei “te” nell’Anti-Sistema. 

Giochi di parole. Semantica. 

“Fai…” attenzione e poniti sempre dall’atteggiamento sostanziale. Gli “altri” non ti prenderanno mai in considerazione sino a quando… (che cosa?). SPS (Io) docet

Nemo profeta in Patria = se la situazione è globale, planetaria, allora non ha confini tale auto isolamento preventivo byma figurati se è vero”. E mentre rimani “lì” a chiederti e a dubitare, oppure ad avere “certezze”, di conseguenza continua a succedere (“è”) ciò che sostanzialmente “è già successo”. 

Ovvero? 

Non hai mai risposte (verità) perché sei immerso in tale campo di “verità”, nonostante la verità sia sempre potenziale = disponibile, a patto che sei tu ad auto decodificarne il codice. Perché è in codice? Perché tu sei “tu”. Ergo: la verità è tale, sei tu a “mancare”. Da cui, ecco allora il codice (come formazione calcarea o “polvere” che si deposita ovunque).

 




La verità ti fa male, lo so…”.

Caterina Caselli – Nessuno mi può giudicare

Sei anticipato, sempre, nell’Anti-Sistema:

l'attività neurale che avvia un'azione si verifica effettivamente un terzo di secondo prima che si abbia preso la decisione cosciente di intraprendere l'azione…

ci identifichiamo col Sistema 2, mentre in realtà le decisioni vengono guidate dal Sistema 1

E com’è il “Sistema” 1?  

Per lo più inconscio, automatico, intuitivo, veloce = ? No: non sei tu, chi decide sostanzialmente. Perlomeno, non lo sei nell’Anti-Sistema o, meglio:

Anti-“Sistema 1”. 

La compresenza eco-dominante, decide. L’Anti-Sistema “risponde”. Tu sei “tu”, lì dentro, per cui… scegli fra… Con l’ambiente che permette tutto questo e soprattutto “di più (potenziale contemporaneo)”

Ecco il quadretto, in sintesi. 

E l’ambiente, dunque, che cos’è? Come “moderna” IA in-segna, è “intelligenza” di non ben precisata “natura”. A questo punto della situazione, “sapere che cos’è l’ambiente” viene dopo, rispetto all’auto determinarsi vs l’Anti-Sistema. 

Iniziare ad accorgersi sostanzialmente è già “tanta roba”. Nell’Anti-Sistema ti pre-vedono, perché sei come un libro aperto e decidono sempre “loro”. A “te” lasciano il “di fatto”, che (ti) rivela. La scelta è infatti sempre tua. Ma, a che cosa ti serve scegliere fra…?

Appunto: “serve”.


Per Banca d’Italia Twitter strumento per prevedere l'inflazione.

In un paper degli analisti di Bankitalia, si mette in evidenza la possibilità di utilizzare i messaggi pubblicati sul social network per prevedere le aspettative di inflazione…

Attraverso i messaggi pubblicati sul social network da parte dei suoi utenti, Twitter può rappresentare anche uno strumento complementare per misurare le aspettative di inflazione. A sostenerlo sono gli analisti di Bankitalia, Cristina Angelico, Juri Marcucci, Marcello Miccoli e Filippo Quarta, che in un paper hanno studiato algoritmi per il trattamento di grossi volumi di dati, mettendo in evidenza la correlazione…

Questi indicatori, secondo l’opinione degli analisti della Banca d’Italia, hanno un potere predittivo delle aspettative di inflazione basate sulle indagini mensili superiore a quello delle altre fonti informative disponibili, perché rappresentano una misura complementare disponibile in tempo reale

Lo studio si concentra sulle aspettative di inflazione da parte dei consumatori, passando in rassegna indicatori costruiti con tecniche all’avanguardia di machine learning e di analisi testuale sulla base dei messaggi pubblicati dagli utenti tra i cinguettii di Twitter.

Financialounge.com Fabrizio Arnhold 16 febbraio 2021 Link

Tutto quello che dici può essere usato “contro di te”. 

Per questo ti hanno dato latecnologia”, ch’è magia svuotata del potenziale contemporaneo, non visto che l’emulazione è proprietaria (proprietà privata) e de-privata di te. Allora, tu che cosa “ci stai a fare qua”? Bè: un servomeccanismo che fa? Serve. No? 

Dipende. Consegue. È im-piegato in mansioni e servizi (lavoro). In cambio di cosa? In schiavitù (gerarchia) ti si deve dare qualcosa in “cambio del tuo tempo”? No. 

Ma se proprio vuoi, allora ecco il denaro. 


Wow: geniale. Non ti danno niente e “in cambio tu sei ‘tu’”. La tua vita diventa “tua”. E per questo sei “felice” e… ripagato con un’invenzione che è potenzialmente e teoricamente senza limiti, eppure nell’Anti-Sistema le “regole” impongono la “scarsità” di base. 

Certamente, perché il denaro lubrifica i piani via via sempre più alti, sino a scomparire del tutto al massimo livello, ch’è dematerializzato o “digitale”. Laddove si trasforma (ritorna) in potere (non a caso si dematerializza o cambia di stato, come l’acqua). 

Ecco il significato che, non puoi farci niente, magari non esiste eppure c’è sempre, essendo sostanziale o ambientale. Se poi nell’Anti-Sistema si fa solo “dibattito o gossip” rimane assodato che è “spettacolo, che deve continuare”.

Perché? Perché se ne serve l’Anti-Sistema. Come (non) essere d’accordo, senza per questo “creare un nuovo guru”? Già. Il timore è proprio questo:

ingrassare un’altra persona, un’altra volta

Il buon Checco direbbe “figuriti”.  Di Pietro docet: “che c’azzecca?”. È come se... al “tempo di qualsiasi rivoluzione”, fosse mandato tutto a quel paese, nel timore che tra i rivoluzionari ci potesse essere il nuovo tiranno. Ma cosa dici mai? Come? È quello ch’è successo sempre? Vero. Per questo motivo non occorre progettare nessuna rivoluzione, se non la propria, ch’è interna a livello di atteggiamento o sostanza. 

E poi? 

E poi, continuare ad essere così, in coerenza e viralità: esempi esistenti in vita, che fungono da cardini per l’emersione dell’Oltre Orizzonte, come dovrebbe essere

Ecco il punto di sospensione. 

Ed ecco cosa com-porta. Il potere (potenziale) di essere tutti sovrani (di se stessi), senza alcuna gerarchia di mezzo. Non a caso si sta manifestando la Blockchain. No? La decentralizzazione però, nell’Anti-Sistema, che cosa prevede? Autorità che, ancora una volta, tenderanno a regolamentare il tutto, lasciando solamente quello che “serve”. 

Alias? Il progetto in sé? No. 

Solamente il “di fatto”. Come spiegare qualcosa che non va capito ma “sentito (decodificato)”? Già. Sei continuamente orientato a comprendere attraverso l’intelligenza (ch’è limitata dall’Anti-Sistema, nell’Anti-Sistema), quando sei invece super efficace se sei sostanziale, avendo a disposizione tutto l’occorrente, ma… “che cosa ci possa fare?”.

Buonanotte ai risuonatori, allora. Campa cavallo. Chiuditi cielo. Hai voglia

Saluti e baci. 

Ed è meglio finirla così, prima di dare fiato ad espressioni “proverbiali” da osteria che, comunque, sono e rimangono significative. 

C’è poesia nell’aria. 

Sarà la primavera. Oppure, se la sente anche la Bce, “serve”. È come “stare a guardare le pareti che asciugano”. Vero? Non credi di poterci fare niente: le pareti, da bagnate diventano… pareti (asciutte). Ergo

Le pareti sono pareti. Stop.

Quale significato non esiste ma c’è? Il riflesso ti “appartiene”. Ossia: è il “che cosa ci posso fare”, in f-orma di eco, che ritorna sempre sino a materializzarsi. 

Allora, “benvenuto” nell’Anti-Sistema (in tutte le lingue del mondo). 

Poesia è non linearità: ferma decisione di cui non capisci granché, nemmeno quando ci sbatti contro o ti viene in-contro. La poesia è dato ambientale: un modo altro di affermare la verità che, molto spesso, esprime concetti nemmeno chiari a chi de-scrive, ma a cui piace però l’assonanza di idee, suoni o rumori (interni).

 


“Fai…” quello che desideri. “E se desidero svaligiare una banca?”. Suvvia. Sii te stesso, please. Bada alla sostanza. 

E lascia le briciole a terra. 

Questa è… poesia.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-359
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.