martedì 2 febbraio 2021

Stress.



Che cos’è la legge, giustizia, libertà, uguaglianza, diritto, democrazia, etc.? Che cosa sai e chi decide? 

Sembrano tutte “cose” risapute, ovvie. 

Eppurec’è qualcosa che non torna, seppure ritorna sempre. È il “tuo” stile di vita. Ciò che l’occidente o, meglio, ogni angolo industriale del globo ostenta a scapito della… rimanenza, anche se “simile”. Ma simile non significa uguale, nonostante ciò che viene de-scritto “sulla carta”, essendo tutto in gerarchia, innanzitutto. 

La storia, l’evoluzione, il progresso, la “civiltà”, etc. allora non sono altro che “una gigantesca intortata planetaria”. Certo: difficile a credersi. Anche se ogni asperità non è mai stata del tutto levigata e, quindi, denota e provoca ancora una certo “fastidio”. 

Nell’Anti-Sistema sopravvivi. 

Di più, lo fai automaticamente. 

 

Non c’è bisogno che qualcuno te lo ricordi: è diventato il “tuo” gold-standard, nonché la “tua” più grande aspirazione = continuare a sopravvivere per il più “tempo” possibile, in qualcosa che ti lavora costantemente ai fianchi, di modo che la “tua” profezia (massimo impegno o lavoro) si auto avveri

infatti, alfine… muori.


Al solito, te ne rendi conto “solo” a livello di pelle, perché “di fatto” non c’è nessun’altra aspettativa: è il “destino”. No? Mandi giù tutto, te ne fai una ragione, sopporti sempre il “mal di pancia”, ti lamenti continuamente, sei un po’ depresso, magari anche malaticcio (ma niente di serio), ti doti di qualche “vizio (la vita è già triste così, vuoi non concederti qualche insana abitudine?)”, continui a lavorare o a ricercare lavoro o ad essere precario zompando di qua e di là come un’ape (guarda non caso “laboriosa”), metti su famiglia, hai amici e vai in vacanza appena è possibile, costruisci un piano pensionistico, pensi alla seconda casa e c®edi in qualcosa, hai degli hobby, una o due belle auto, sogni lo yatch euna vita diversa, “migliore” (del resto è giusto avere sempre nuovi desideri e nutrire le massime aspettative).

Non ti ritrovi in tale descrizione? 

Bah. Semantica. Sostanzialmente ci sei “dentro” in pieno. Sì, magari sei uno “studioso”, un poeta o un artista che si nutre di questo, architettando un simile modus per “evadere” dal contenzioso con il quotidiano. Eppure, gira che ti rigira, sei sempre nell’Anti-Sistema (perché corrisponde con tutto lo spazio-tempo che c’è). Or dunque, perché? Perché… cosa? 

Perché?

SPS (Io) è convinto che la “domanda” sia lapalissiana per quanto riguarda il relativo carico di contenuto (sostanza). Occorre prendersi in giro ancora per molto, prima di accettare di essere nell’Anti-Sistema o, se preferisci… chiama tale luogo comune come vuoi, ma, riconoscine i connotati fondamentali. 

Dalla “caduta” ancestrale, biblica, metaforica, etc. ha o è continuato a succedere qualcosa a te, di modo che o non visto che, nel durante te sei diventato “te” e qualcosa è qualcuno, per la verità

Per la serie “non succede mai nulla per caso”, ergo, c’è sempre qualcuno dietro a qualsiasi cosa = qualcosa. 

Al fine di contenere ogni “sospetto” che cosa succede nell’Anti-Sistema? Bè… prevenire è meglio che curare. Vero? Per cui, chi non si riconosce in tutto questo, nella “normalità”, di conseguenza è malato, stressato, annoiato, pazzo, visionario, fuori di testa, asociale, problematico, paranoico, etc. ossia “complottista”.

Come stanno facendo i vari virologi, diventati degli oracoli in epoca pandemica? “A parole…” ti auto convincono. Certo, perché anche se ti parlassero scientificamente non ci capiresti nulla, dunque che cosa resta loro da fare? Parlarti come mangi; “senti un po’ a me: il virus è naturale. Fidati. Parola di esperto”. Stop. 

 


È di questo che si tratta: di ciò che ti auto delimita. La parola di costoro è in grado di avere la meglio rispetto al tuo “sentire”, poiché non puoi provare il sostanziale se sempre nel “di fatto”

Ci sei? 

Così... ti baratti quotidianamente in tale “mercatone generale”. E sempre ogni giorno ci sprofondi di più, non riuscendo mai a toccare il fondo, in maniera tale da non ripartire mai di slancio. Ecco il “cambiamento”. Ogni individuo è dotato del potenziale, ch’è dunque contemporaneo. Infatti, il mondo “civile” che fa? Te lo conferma: è la “storia” del resto. No? 

Dalla Caverna a… che cosa? 

A casa? All’ufficio? Alla chiesa? Ovvero, da dove-come a dove-come? Se prendi Fred Flintstone, ad esempio, e lo vesti alla “moda”, che cosa (chi) ottieni? Fred Flinstone sempre rivestito dalla “moda”. Ma sostanzialmente non è sempre il buon Fred

Perché ti parlano o leggi sempre di “grande potenziale dei Paesi (Mercati) emergenti”? Perché il boom della Cina? Perché se applichi il piano industriale occidentale ad ogni altra località del mondo, avrai la certezza che un bacino enorme di persone saranno “interessate” da tale onda o orda che, al pari del “passato”, invaderà tutto come una marea inarrestabile se i Governi lo consentiranno a causa di interessi privati più che altro

Quanto ti basta per vivere “alla grande” almeno una vita intera? Qualche milione di euro, un paio di case, auto di lusso, etc.? Che problema c’è, se sei un “responsabile” del tal Paese “interessato” dall’interessare? 

Ecco la corruzione. Ancora in gerarchia.

 


Qualcosa che va da sé, nell’Anti-Sistema. 

Allora, su quale “potenza” puoi sempre contare? 

Sugli Usa? Come no. Puoi sempre contare sulla legge ambientale (l’ambiente che funziona). Tra cui: l’auto caratteristica frattale espansa. Cioè? Hai presente il famoso “come sopra così è sotto (e viceversa)”? Ecco. L’ad immagine e somiglianza è la “prova” e la “dimostrazione” più efficace e comune auto esistente sempre in loco, non importa dove, come, quando, perché

Ad esempio: se riconosci un “pattern (situazione)” particolare da qualche p-arte del mondo e… deduci che riguardi anche te (in qualche modo può spiegare anche la tua situazione), di conseguenza puoi elevare a potenza tale “quadretto” (che sembra essere senza alcun significato alla tua coordinata), utilizzandolo per “spiegare, comprovare, dimostrare, etc.” che… è uguale sostanzialmente al tuo “fato”, che colpisce dunque chiunque a prescindere ed anzitempo, non visto che si tratta costantemente sempre di Anti-Sistema. 

Un po’ come quando “sei in Italia (ad esempio)” e tutto lì “dentro” è sempre… Italia. Trovi? Non importa se sei qua o là: se sei all’interno dei confini, di conseguenza è sempre lo stesso luogo comune

Ma, anche l’Italia è (in) una situazione tipica = vale in quanto a “dima” per dimostrare qualsiasi “sorte” sia capitata o stia capitando a/in qualsiasi altra p-arte del mondo. 

Perché? 

Perché l’Italia si trova esattamente “dentro” all’Anti-Sistema: ne è una porzione, nel divide et impera o grande illusione ottico-fisica. Non concepisci tutto questo poiché ci sei totalmente dentro: “ci stai dentro una cifra”.

 




Allora non “ti riesce di (puoi)” fare di tutta l’erba un fascio (quando ci vuole ci vuole), perché non ti sembra giusto, corretto, veritiero. 

Qua sotto c’è una “notizia”. Prendine atto e poi…

Myanmar, Colpo di Stato militare

Reuters 1 febbraio 2021 Link

Nel 2021: Ok? 

Se tale “luogo comune” non ti sembra significativo, se confrontato con altri Paesi più “grandi”, stai prendendo un solenne “granchio”

Sì: se sei sostanziale, di conseguenza auto decodifichi l’informazione ambientale ch’è frattale espansa (significato, verità, memoria, esperienza). Ergo, non c’è alcuna situazione “troppo piccola per essere insignificante”. 

Anzi… è proprio nel “grande” che l’assieme è meglio rispecchiato dal “piccolo”, poiché più evidente: non a caso riesci immediatamente (con meno sforzo) ad inquadrare l’intera situazione. 

È in tale condizione che sei ancora libero di… 

Certo, se le vivi dall’interno ne assaggi direttamente le asperità. Ma da “fuori” l’informazione si riflette in maniera oltremodo evidente o asfericamente. Però, la questione non si risolve entrandoci dentro a piè pari, impadronendosi di ogni dettaglio. Se intendi “capire” la storia che si ripete sostanzialmente, ricorrendo a maschere “di fatto” (perché così è sempre normale), di conseguenza continuerai a prendere lucciole per lanterne. A volte si tratta proprio di “giudicare”, ovvero di “sentire”. 

Nonsololeggi allora anche questa “storia”.

San Suu Kyi, un'icona macchiata.

A distanza di poco più di 10 anni per il Myanmar e per la sua leader volto della democrazia Aung San Suu Kyi la storia si ripete. Sul Paese asiatico torna a soffiare il vento dell'oppressione militare mentre la sua iconica dirigente si ritrova in prigione. Una sorte già patita da Suu Kyi, nata il 19 giugno 1945 a Rangoon, nell'allora Birmania, figlia del generale eroe dell'indipendenza nazionale, Aung San, brillanti studi a Oxford e New York, carriera all'Onu, fondatrice della Lega nazionale per la democrazia (Lnd) nel 1988, anno del suo ritorno in patria e del colpo di Stato del generale Saw Mang. Fortemente influenzata dagli insegnamenti del Mahatma Gandhi e dai concetti buddisti, Suu Kyi si contraddistingue per il suo impegno in difesa dei diritti umani sulla scena nazionale, imponendosi come capo del movimento di opposizione. Per le sua attività nel 1989 la dittatura militare la condanna agli arresti domiciliari, offrendogli però la possibilità di lasciare il Myanmar, offerta che rifiutò.

Dal Nobel alla liberazione nel 2010.

Gli arresti domiciliari furono revocati dietro pressioni internazionali sul regime ma poi più volte riconfermati fino alla sua liberazione definitiva, il 13 novembre 2010.

Per le sue battaglie San Suu Kyi è stata insignita di prestigiosi premi, a partire dal Premio Nobel per la pace nel 1991 e la medaglia d'oro del Congresso Usa nel 2008.  Alle elezioni parlamentari suppletive del 1 aprile 2012 vince un seggio al Parlamento birmano.

La scalata al governo.

Alle prime elezioni libere dal colpo di Stato del 1962 – escludendo quelle del 1990, ignorate dalla giunta militare – l'11 novembre 2015 la sua Lega Nazionale per la Democrazia ottiene 291 seggi. Dal 30 marzo 2016, con l'insediamento del governo formato da Htin Kyaw, Suu Kyi diventa ministro degli Esteri, della Pubblica Istruzione, dell'Energia elettrica e dell'Energia e Ministro dell'Ufficio del Presidente. Dal 6 aprile dello stesso anno lascia i dicasteri della Pubblica Istruzione, dell'Energia elettrica e dell'Energia, per diventare Consigliere di Stato, una sorta di Primo Ministro o meglio di presidente de facto del Paese.

Le critiche internazionali.

Nonostante la sua netta vittoria alle ultime elezioni legislative dello scorso novembre – dall'esito invece “fraudolente” secondo i militari – Suu Kyi è sempre più criticata, sia in patria che soprattutto all'estero.

Da paladina dei diritti umani nonché simbolo della resistenza pacifica all'oppressore e volto della democrazia nell'ex Birmania, è diventata complice e negazionista sulle violenze e gli abusi commessi dai militari nei confronti della minoranza musulmana dei Rohingya.

Il premio Sakharov ritirato.

La sua immagine è molto offuscata in Occidente: a riprova la decisione dell'Europarlamento dello scorso anno di prendere le distanze dalla controversa leader birmana ritirandogli il premio Sakharov per la libertà di pensiero che Strasburgo gli aveva assegnato nel 1990. In Myanmar è in parte scemato il sentimento di entusiasmo diffuso che Suu Kyi suscitava negli scorsi anni, ma da un lato molti nella maggioranza Bamar la venerano ancora come madre della nazione e la sua popolarità è ulteriormente balzata quando nel dicembre 2019 si è recata alla Corte penale internazionale dell'Aia per difendere il Paese dalle accuse di genocidio ai danni dei Rohingya. In un'altra parte della popolazione, invece, è cresciuta delusione e apatia per la mancata adozione di riforme democratiche, per la crisi economica, e soprattutto per l'esclusione sociale e la violazione dei diritti delle minoranze, che rappresentano circa il 30% della popolazione.

Agi Veronique Viriglio 1 febbraio 2021 Link

Quando si dice... scendere a patti.

È chiaro? Certo. Risultato? Ognuno si farà la “propria” idea. Cioè? Divide et impera: nonostante le opinioni personali e pubbliche, continua a succedere ciò che sostanzialmente “è già successo”. Perché la storia tende a ripetersi? Perché “denuncia” qualcosa se non proprio qualcuno. 

Perché

Perché anche la “storia” è funzione di una funzione: precisamente della funzione o accezione “memoria ambientale”. È l’ambiente che permette ogni “legge”. Così come ad esempio se entri in Minecraft (il gioco), ritrovi la copia delle condizioni climatiche terrestri, sempre più perfetta man mano che salgono i profitti dell’azienda che lo produce e dunque programma. Lì dentro ci sono algoritmi che permettono la pioggia, il vento, il sole, la notte e persino l’energia “elettrica” per mezzo della quale si possono architettare e costruire dei marchingegni automatici che… vedi un po’, funzionano (perlomeno lì dentro). 

Il “gioco” permette un certo tipo di funzionamento interno, che viene scambiato per condizione di vita o meglio di sopravvivenza (ad eccezione se si sceglie di entrarci dentro con un profilo “immortale”, laddove non muori mai nonostante quello che succede). Che cosa ne deduci

Sono solo sciocchezze? Baggianate? Non c’è alcun significato? Nulla che puoi ritenere di essere alla cosiddetta “altezza”?  Allora… San Suu Kyi è colpevole o innocente? 

Non importa e sai perché? 

Perché ella si ritrova nelle medesime condizioni del “Gatto di Schrodinger”: vivo e morto, vivo o morto… contemporaneamente. Ma se gli stati sono tre, allora… puoi essere vivo, morto, oppure? Puoi sopravvivere? No. La sopravvivenza è p-arte sia dell’essere in vita che dello stare per morire (come se sulla linea di confine tra…). Puoi essere vivo o morto e vivo e morto (d’assieme). 

Sì: sembra, vivo o morto o sopravvivente. 

Ma lo è solo sino ad un in-certo punto (di sospensione). Ricordi il concetto di “probabilità” introdotto con la quantistica? Ecco. “Dove (quando)” è più probabile che sei morto o vivo o vivo e morto d’assieme? 

Nell’Anti-Sistema. 

Tuttavia, ad un livello altro (sostanziale), tu sei “tu” nell’Anti-Sistema, ma, contemporaneamente sei sempre tu ad essere “tu” ed ogni altra versione. Semplificando, se sei nell’Anti-Sistema la tri-unità ti ha Anti-Sistemicamente, mentre se sei Oltre (pur soggiornandovi) sei sempre tu, nonostante “tutto”. L'esserci è il Terzo Stato. L'esistere è quantomeno riduttivo...

Un po’ come essere dotati di visto diplomatico e dunque passare sempre per qualsiasi dogana, confine, controllo, etc. Certo, non è così lineare la questione ed ogni dubbio sembra sempre lecito. Come la sottile differenza di potenziale che insiste tra un “film” e la consolidata vita. Qualcosa che non sembra verità, eppure nel film non si racconta solamente ilfilm”, seppure la “vita” sembri altro, nonostante qualche lacrima che ti scappa durante il film e durante la vita.

Il tratto comune al solito viene riassunto “di fatto”, nonostante sia soprattutto sostanziale. Il “gatto” sta contemporaneamente in ogni situazione poiché potenziale. 

Chi decide, allora? 

Chi preferisce uno stato piuttosto che l’altro? Ebbene, non esiste ma c’è tale f-attore di potenza, ch’è essenzialmente eco-dominante, nell'Anti-Sistema. 

Hai mai incontrato “Dio”? 

No. Al limite puoi convincerti di parlargli dal cuore. In-somma, una questione di “fede”. E di c®edo. Però, se non tocchi non ci credi. Vero? Ecco perché la fede è “fede” nell’Anti-Sistema. 

Ti puoi illudere quanto vuoi ma… sono luoghi comuni eletti ad icone. E a quanto pare, ti basta ed avanza. Vero? 

Sì… per te è diverso, infatti tu sei diverso. 

La solita manfrina. Tu di qui, tu di là… ma alla resa dei conti, già nel durante… sei come ogni altro rinchiuso qua “dentro”, in tale versione della realtà manifesta. 

Alla completa mercé. 

Del “complottista” di turno? Ma no. Sei esposto proprio alla “normalità”. Altro che. Chi la pensa sostanzialmente in altro modo è infatti una rarità e dunque – per la stessa legge del Mercato – una preziosità. No? Invece, che cosa succede usualmente? 

Le “perle” rimangono nel fango, “a Massa”. 

Davvero non interessano a nessuno, nonostante tale “valore aggiunto”? A quanto pare, in tale ambito il Mercato non ha alcun interesse. Perché? Perché è un “bene” troppo economico, essendo alla portata di chiunque, contemporaneamente. È come se trovassi denaro per terra: per quanto ancora avrebbe “valore”?

 


Come sperare di arricchirsi vendendo acqua ossigenata a venti centesimi alla confezione. Non è molto “meglio” commerciare in… aspirine? Già. O, appunto, in settori industriali dall’alto valore potenziale. Il che ti espone sempre a tale e-vento, nonostante a te stia bene vivere diversamente. Ma non lo puoi fare, perché sei nello stesso tessuto Anti-Sistemico che ti ha. E se credi che invece nel tuo caso sia diverso, allora… contento tu”.

Con Lifetakt Cell Essence, Lr stabilisce nuovi standard per gli integratori alimentari.

Al giorno d'oggi, le nostre cellule devono affrontare più sfide che mai a causa dello stress, della mancanza di attività fisica e delle influenze ambientali…

Business Wire 1 febbraio 2021 Link

Perchè le “cellule devono affrontare più sfide che mai a causa dello stress, della mancanza di attività fisica e delle influenze ambientali…”? 

Anzi, perché lo stress, la mancanza di attività fisica e le influenze ambientali?

Perché sei in una versione del reale manifesto, ad immagine e somiglianza. No? Ti senti forse “assomigliare” ad un simile trattamento? Anche no.

Dunque, chi stabilisce nuovi standard per...

Tu? “Tu” che sei stressato da tutto ciò? No. Tu vorresti ma con te ci sei “te”: il custode dell’Anti-Sistema

Uno dei tanti esseri sempre “a Massa” proprio per tale motivo auto affondante. 

Ecco la “caduta”. 

L’episodio cardinale, però, non esiste anche se c’è. Il momento di “è già successo” è l’incipit di tutto questo… ac-con-discendere (di-pendenza). 

Il virologo esprime verità “a parole”? 

Bè… SPS (Io) lo “Fa… ‘sulla carta (seppure digitale)’”. 

La “speranza” è che detta sostanza possa abbracciarti: non a caso c’è distanziamento sociale e porti la mascherina. 

Sei nell’Anti-Sistema. Che fare? 

“Fai…”.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-341
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.