lunedì 15 febbraio 2021

La nuova scoperta.




Covid, “virus ampiamente a Wuhan nel dicembre 2019…”…

Gli esperti dell'Organizzazione mondiale della Sanità che indagano sull'origine del Coronavirus hanno trovato traccia di una diffusione della malattia a Wuhan nel dicembre 2019 molto più ampia di quanto si sia finora ritenuto e stanno chiedendo di poter accedere a centinaia di migliaia di campioni di sangue che finora non hanno potuto esaminare. L'investigatore capo della missione Oms, Peter Ben Embarek, ha rivelato in un'intervista alla Cnn che il team ha trovato segni della più ampia circolazione del virus, stabilendo per la prima volta che già nel mese di dicembre a Wuhan erano presenti più di dieci ceppi… Appena rientrato in Svizzera dalla sua missione a Wuhan, Embarek ha riferito alla Cnn che “il virus circolava ampiamente a Wuhan a dicembre, il che rappresenta una nuova scoperta…”.

Adnkronos 14 febbraio 2021 Link

Il che rappresenta una nuova scoperta… = è finalmente ammissibile ufficialmente? Oppure, “domani” qualche altra crew “scoprirà” un’altra verità. 

Chi lo può dire. 

C’è sempre qualcuno disposto a fare l’esperto di turno. Qualcuno che parla per “tutti”, però. Sempre ospitabile in qualche “salotto (sempre disponibile a fungere da terrapieno)”. Un momento: c’è anche un’altra “campana”, ossia quella cinese. 

Che cosa risponderanno gli altri “esperti”? 

Non te lo immagini? Come al solito “il gatto è vivo e morto, contemporaneamente (essendo sempre in uno stato di potenziale)”, dunque… quale versione di sé ne riuscirà?

 

 

Negli Usa (e nel resto del mondo) l’una versione, in Cina (ed annessi e connessi) l’altra. Perché? Perché non esiste ma c’è contrapposizione nel divide et impera Anti-Sistemico. Perché deve essere così, non visto (ma “calcolato” che) “serve”.

 




Il mondo viene auto manutenuto “in tensione”, sempre sulla corda, sempre sul filo del rasoio, mai potendosi autenticamente rilassare (nonostante il “benessere”). C’è una guerra commerciale? Allora ne stai già pagando le conseguenze. 

La guerra non è più... guerra? 

Allora significa che è stato deciso così. Probabilmente fa meno danni alla logistica e poi non va più di moda, perlomeno in alcune vaste aree del globo, che hanno trovato il modo di sorreggersi su trattati in linea con la nomea dei “tempi”: allora la guerra va più in profondità per alfine riemergere attraverso altre teste, scelte tra le sue infinite. 

In tal “caso”, addirittura non lo devi nemmeno intuire e comprovare, perché sono le autorità stesse ad ammettere che è in corso d’opera un “conflitto ideologico”. 

Dunque, la guerra commerciale sì e quella “classica” no. Ma… la guerra non è sempre guerra

Non fa sempre danni? Sì, ma poi da ricostruire (sempre).

Se ti rendi conto sostanzialmente, ormai sono state messe a punto “bombe intelligenti” o chirurgiche: capaci di risolvere ogni volta la “questione”, senza con ciò dare luogo a grandi sconvolgimenti epocali e globali. Questo sostanzia che il blitzkrieg è terminato e “sono alle prese con la pulizia nelle sacche, lasciate nelle retrovie”. 

Laddove gli esemplari “pericolosi” sono intrappolati dall’immunità di gregge, che f-orma l’essere “a Massa”.

 





Ad uno ad uno... la “diversità” verrà meno, nonostante venga “elogiata” attraverso il pensiero pubblicitario, esperto. Il territorio conserva la preziosa bio diversità? Sì, ma in un modo che è reso come… sterile. 

Qualcosa che ricorda l’industria della ex Monsanto (ora Bayer). 

Darti semi progettati per germogliare una sola volta, al fine di ritornare a comprarli sempre dallo stesso rifornitore (che può auto suddividersi in infiniti marchi, in maniera tale da non costituire la p-arte dominante, seppure il “cartello” sì).

Se te ne rendi conto si tratta sempre di un “non esiste; c’è”. Qualcosa che non riesci a comprovare, perché rivelato dal “di fatto” che “è uguale per tutti (leggi, in ogni tribunale)”.

 


Titolo Disney brinda a successo streaming Disney Plus. Ma il Covid-19 divora utili Disneyland nel mondo

Finanza.com Laura Naka Antonelli 12 febbraio 2021 Link

È il “virus” a fare questo? 

I guadagni altrui sono le perdite di altri. In Borsa, come in ogni ambito della “finanza (speculazione)”, funziona così. Certo: è il modus o nodus perfetto per mantenere regolarmente al di là o Oltre, il potenziale contemporaneo.

Trovi

Tiri di qua e viene di là (e viceversa). Come se stessi faticando alla fune, al relativo “giogo”, a cui partecipano varie squadre che non possono vincere insieme se stanno ai due lati della frizione, in fazioni o p-arti. 

Dunque, anche il “virus” è stato messo a… tirare la corda, provocando qualcosa che nella fattispecie “fanno finta di non capire, studiare, analizzare, definire, etc.”. 

Se Disney “denuncia” tale venir meno dell’utile, di conseguenza non si starà parlando di un vuoto bensì di una redistribuzione su altri livelli: 

oppure credi che il venir meno dell’utile corrisponde solamente ad una mancanza generale di guadagno? 

Espandendo al massimo la “coperta (Mercato)”, non paradossalmente, il venir meno totale degli utili azionari societari globali, comporterebbe la spalmatura degli “utili” a livello famigliare

No?

Penserai di no: infatti, se l’industria viene meno è quantomeno un “casino”. Vero? E allora va “avanti” così. Se ti sta bene, significa che sei d’accordo. Ed ecco or dunque il “contratto” che hai già firmato attraverso il consenso informato “di fatto”

Se tu non “tirassi fuori soldi per pagare tutti i servizi privati”, saresti ricco nel “tempo”. Perché rimarrebbero nelle tue tasche. Questo idealmente, perché se il privato fallisce viene meno anche il “benessere” della società, dal momento in cui la società è “a Massa” e dipende da ciò. Ma non è mai tutto come appare. 

“Provare per credere…”. 

Figurati. Hai sempre “paura”. Altro che. Dunque, rimani attaccato come una cozza allo scoglio, all’Anti-Sistema. 

E tutto ciò che nel mondo si organizza, in termini di “figata pazzesca”? 

I giovani che… Le donne che… L’uomo che… La società che… La tal organizzazione che… 

Baggianate…”. 

Tutto bello, per carità. Ma se sei sempre sostanzialmente nell’Anti-Sistema, in tale gerarchia, allora che vuoi fare seriamente? Starai solo recitando un’altra p-arte o l’ennesima “nuova” p-arte. 

Laddove il copione, però, l’avranno scritto ancora una volta… chi? La “Regia”, che non esiste ma c’è. Anzi, ormai te lo fanno de-scrivere direttamente a te, che però sei “te” e allora è sempre la stessa musica.

Semplice e geniale. 

Grande strategia. I complimenti. Qualcosa che fa sempre proseliti. Infatti, il “trasformismo” o la transizione serve sempre per continuare a fare surf, alla faccia della sostanza che si emana nel mondo.

 






Kairos: “Le compagnie petrolifere si trasformeranno puntando sulle rinnovabili…”.

Oggi le grandi compagnie sono percepite come “Gigante Cattivo” ma secondo Kairos possono dare un forte contributo alla transizione verso l’energia pulita mobilitando investimenti ingenti, dal solare all’eolico.

Anche se in declino, il petrolio resterà una fonte di energia importante ancora per molti anni, e forse quelle che oggi chiamiamo società petrolifere domani saranno le “Società dell'Energia”… e il Grande Gigante Cattivo si trasformerà in un Grande Gigante Gentile.

Financialounge.com Virgilio Chelli 11 febbraio 2021 Link

Che bello. Vero? 

Sarà un futuro meraviglioso. Perché sei allora sempre depresso? Che cosa c’è che non ti ritorna mai? Sarà forse quel “utile” che denuncia anche Disney? 

Allora, se manca ovunque, dove diamine andrà a “finire”?

Quali sono le “tasche” che lo ospitano, come un qualsiasi natante trova “ristoro” nel Porto? Mah: chi lo sa.

Infatti, non ci pensi nemmeno, se non davanti ad una brioche e cappuccio, per qualche centesimo di secondo (forse quando devi pagare, alla cassa). Il conforto lo trovi sempre, però. Puoi andare in chiesa, ad esempio (che ormai ti raggiunge anche digitalmente): quale comodità. 

Ma vuoi mettere? 

Pensa a quando dovevi uscire di casa, sfidando le intemperie. Adesso è tutta un’altra cosa “grazie” alla tecnologia. Sì: “grazie Mario...”.

 




Ora “vediamo un po’” come ragiona la finanza (diciamo così). Ma vediamolo in un modo molto intuitivo e slegato dai canoni dell’ortodossia accademica de noantri. Anzi, non come la pensa la finanza, bensì come la pensi tuattraverso il passaparola o bombardamento mass mediatico de nosotros.

UniCredit: crediti deteriorati lordi portafoglio non core a €3,7 miliardi nel 2020, meglio attese

Finanza.com Laura Naka Antonelli 11 febbraio 2021 Link

Non sai niente di quello che “vuol dire”, ma comunque ti fai un’idea abbastanza precisa. 

Quale? 

Che è “meglio delle attese”. Qualsiasi cosa sia, è andata meglio dunque “bene”. E, su tale pseudo certezza, potresti anche immaginare seriamente di… investire nella banca o nel settore. Peccato che, però, ciò che ti fanno “calcolare” corrisponde sempre al contrario rispetto a quello che continuerà a succedere. Tanto è vero che otterresti dei risultati più “democratici” puntando a caso, come se fossi una scimmia (perlomeno in tal ambito, rientreresti nella distribuzione statistica del cinquanta e cinquanta). 

Pacifico.

UniCredit: agli azionisti dividendi 1,1 miliardi nel 2021 con riacquisti azioni proprie e in contanti

Finanza.com Laura Naka Antonelli 11 febbraio 2021 Link

Seppure ci sono miliardi di euro in “crediti deteriorati (sofferenze o Npl)”, è meglio delle attese; dunque, la banca distribuisce anche utili (non è che sono quelli che mancano a Disney, essendo la coperta troppo corta?). 

Altra “bella notizia”, che si unisce al “meglio delle attese”. Per cui, la pubblicità progresso è servita in tavola. E “tu” sei sempre pronto a r-ac-cogliere ogni “occasione”. 

Allora, che aspetti? 

Corri subito al botteghino. Anzi, accendi il Pc o lo smartphone e “investi”. È semplice. Basta un “tap”. Ed il giogo è fatto. Non a caso il mondo è pieno di tap-ini.

 


UniCredit, Mustier lascia oggi: “Risultato utile netto sottostante straordinario, benvenuto a Orcel…”…

UniCredit ha concluso il 2020 con una perdita netta di 2,8 miliardi (risultato netto contabile di gruppo) e un utile netto sottostante di 1,3 miliardi (risultato netto di Gruppo sottostante)…

Finanza.com Laura Naka Antonelli 11 febbraio 2021, 7:25 Link

Uhm: la banca ha registrato una perdita o un utile, allora

Evita di rispondere, per favore. Evita anche di pensare alla risposta. È ciò che la notizia in sé, genera in “te” a fare la differenza, a prescindere da ogni dettaglio. È come se esplode una bomba in pieno centro e ti fermi a chiederti come funziona oppure di quale materiale era fatta. 

Il Ceo afferma qualcosa. 

I numeri non li capisci. Dunque? Rimane stabile il discorso che meglio agganci: quello del Ceo. Allora, altra notizia “meravigliosa”, che si somma alle altre. E dentro di “te” si rafforza il “bel tempo”. 

Tutto va bene. Tutto va bene. 

Ce la faremo…”.

UniCredit scivola in avvio dopo conti 2020, Mustier si congeda con perdita 2,8 mld

Reuters 11 febbraio 2021 Link

Ecco il fulmine a ciel sereno, però: nonostante il Ceo denunci “risultato utile netto sottostante straordinario…”, la banca perde 2,8 miliardi di euro. 

Che fare, allora? 

Semplice: non ci capisci più niente. Allora, inizi a cercare notizie in giro, ovunque. A telefonare a destra e a manca, etc. Ma alla fine la “decisione” spetta solo a te, che sei “te”. E che “Fai…”? 

Niente. 

Oppure, ti getti nella mischia. 

Il gatto è vivo e morto contemporaneamente. Qualsiasi cosa andrà “bene”, però solamente per la continuazione Anti-Sistemica, continuando a succedere sostanzialmente il “è già successo”. Anche se non te ne frega niente, vedi che qualcosa passa sempre. E, anche se non fai niente, è sempre vero che invece sei sempre schierato sul campo. Ricorda il bimbo che dopo una giornata a scuola dice alla mamma “non ho fatto niente”.

 


Sei come in un “vecchio” flipper o, meglio, nella replica digitale o sostanziale. Qualcosa che è sempre Anti-Sistema e che ti ha volente o nolente. Sì perché non è questo il punto, ma è il punto di sospensione (eco-dominante) che ti ha. 

Allora, potrai sempre “democraticamente” scegliere fra…, anche se sostanzialmente le decisioni portanti distano sempre di una certa “costante (incognita)” da te. 

Risolvi l’equazione e risolvi la situazione. 

Quale “equazione”? Già. Quale

Accendi la luce ch’è meglio. 

Altro che “nuova scoperta”. 

“Fai…”.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-350
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.