mercoledì 23 settembre 2020

In-evitabile.


Il paradosso del gatto di Schrödinger è un esperimento mentale ideato nel 1935 da Erwin Schrödinger, con lo scopo di illustrare come la meccanica quantistica fornisca risultati paradossali se applicata ad un sistema fisico macroscopico…

Andando decisamente contro il senso comune, esso presenta un gatto che, in uno stato noto come sovrapposizione quantistica, può essere contemporaneamente sia vivo che morto… come conseguenza dell'essere collegato a un evento subatomico casuale che può verificarsi o meno…

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Tutto ciò non fa altro che rinsaldare il “dubbio”, collegando “tutto” a… tutto. 

Ovvero, ciò che ti sembra essere “tutto (strategia altrui)” a qualcosa che fisicamente appare, allora, come… tutto (quello di cui disponi). Ecco che ciò di cui, invece, pre-disponi (potenziale contemporaneo), rimane come in ombra, relativamente o rispetto a ciò che altresì ti sembra di disporre, dando retta alla voce “maestra” che nell’Anti-Sistema ti ha, ma non te ne rendi conto; oppure lo “senti”, eppure non lo riesci a dimostrare nemmeno a “te stesso”, poiché – guarda non caso – sei proprio continuamente nell’auto referenza Anti-Sistema.

Altro che casualità. Altro che evento subatomico.

E, fra infinitidubbi”, che cosa rinvigorisce, se non l’unica realtà di auto riferimento singolar-collettiva, di rimando o, indovina un po’, sempre l’Anti-Sistema.

 

 

Il Nastro di Möbius che non importa “dove vai”, in-tanto sei sempre “del mondo” in cui ti ritrovi, proprio come se non ci fosse null’altro di “abitabile”. 

Ogni alternativa, se interpretata sempre Anti-Sistemica-Mente (nella sostanza), dà luogo sempre all’Anti-Sistema, come modello “naturale” in qualcosa di naturale che, comunque, ne rispecchia sia la compresenza che l’essenza, in termini di riflessione, eco, ispirazione, memoria, esperienza, storia, etc. 

In ogni “piano”, insomma, ti muovi, tale auto informazione ambientale frattale espansa ti in-segue e mantiene sempre aggiornato, oppure auto orientato verso l’essere verità = “è già successo” unicamente e, dunque, continua a succedere.


Ecco l’abstract (significato) del “filo di Arianna” per riuscire dal labirinto “senza uscita”. 

Quando lanci il “sasso”, allora “è già successo”; quando continua a succedere (in seguito, potenzialmente all’infinito) ogni singolo episodio è un frame all’interno dell’unicapellicola” che va in onda coerentemente (funzionando l’ambiente e sopravvivendo l’Anti-Sistema):

e ogni singolarità “episodica” costituisce una parte del “filo” e dunque il filo stesso, che puoi ripercorrere proprio come se fosse una “linea guida” capace di condurre verso il coronamento della verità o origine dell’essere “già successo”. 

Bada bene che questo è un “modello”, che si presta a qualsiasi tipo di “investigazione”, proprio perché è l’ambiente che lo permette, continuando a funzionare.



Il “Minotauro”... che cosa (chi) rappresenta o meglio significa (indica, ricorda, evidenzia, etc.). Ed il Leviatano? Oppure, il “Diavolo”? O, ancora, l’uomo nero… 

Tutti questi “personaggi” sono figure retoriche che, a prescindere ed anzitempo, sono rimaste, appunto, come filo conduttore o sassolini cosparsi ad arte, al fine di permettere di auto ricordare da sé, di essere “dentro” a qualcosa e di poterne, alfine, riuscire senza alcuna ombra di dubbio. Ti trovi? Ricordi? 

Lo “senti”? Bene. Altrimenti?

Va bene uguale; ma per l’essere status quo, ovvero, il continua a succedere sostanzialmente, “alla faccia del bicarbonato di sodio”. Insomma, va sempre bene o “bene” e mai, male; perché, quando ti va male, contemporaneamente va bene a qualcun altro, in una versione simile di realtà manifesta, a collo di bottiglia o in gerarchia. 

Ergo, lanaveè la stessa per tutti, eppure… a qualcuno va sempre bene, nonostante “tutto”.


Ecco perché “andrà tutto bene”. Sì. Anche se non hai ben presente “da quale pulpito” vale soprattutto tale massima. 

In-tanto, a “te” basta avere un lavoro, per predisporre del “carburante” necessario, ogni volta, per “tirare sera”. Che altro. Infatti, non ambisci a nulla di sostanziale, perché sei come auto dis-attivato o dormiente, al livello che “conta”. 

E rieccoci al punto (di sospensione): al “titolo” del Bollettino.

In-evitabile è il “pilot (l’esempio o campione)”, che rappresenta l’esternazione fisica gergale delle leggi quantistiche date in pasto all’essere “a Massa”, ovvero, che sopravvive nella modalità “di crociera” o col pilota automatico innestato, proprio come in un incanto oppure in un sogno da cui è molto complesso risvegliarsi completamente, tanto da diventare un vero e proprio incubo che continua a succedere anche quando credi di essere sveglio solo perché sei ad occhi aperti, ti sei alzato ed “ora” cammini. 

“Sogno o son desto?... Questo è il problema”. 

Anche se ti dai un pizzicotto, che cosa significa... se sei ridotto al rango del Golem. Già. A nulla serve, se non per l’auto constatazione altrui, che continui ad essere nella propagazione dell’incubo; del resto, non ti dicono forse che l’universo si sta espandendo in ogni direzione

Ergo, che cosa (chi) sta conoscendo un “destino” simile, se non proprio l’Anti-Sistema che è vivo e vegeto “grazie alla gravità” della situazione, in cui sei preda ed assolutamente attore non protagonista (per cui meriteresti ogni volta il relativo “Oscar”).

La “capacitazione”, non è solo la rimozione del colesterolo, bensì la ritraduzione, dall’antico “moderno” gergo quantistico, in “soldoni” di cui te ne puoi anche “Fare…” qualcosa:

quasi ogni “termine” può essere riformulato o capacitato

attraverso l’induzione quantica applicata al linguaggio ovvero alla comunicazione.

Ad esempio, in-evitabile... ti permette di realizzare meglio il concetto di “gatto vivo e morto” contemporaneamente, in attesa di una decisione o di una scelta, che si attua a partire invero dal potenziale contemporaneo o “infinito”, da cui si proviene e verso cui si tende, sostanzialmente (infatti, provenienza e ritorno sono intervallati apparentemente solo dal “viaggio”, che può durare anche per sempre qualora comportasse come una sorta di “smarrimento nella selva oscura”. Eppure, anche senza esserne consci, è sempre il bacino del potenziale che viene selezionato, ogni singola volta, perché è “lì” che ogni idea, pensiero, immaginazione, etc. trova sempre consistenza e poi applicazione reale manifesta).


Il “ping” è continuo fra “ora (scenario unico di auto riferimento collettivo)” ed “in-de-finito (potenziale contemporaneo)”, anche se… tutto quello che “vuoi”. 

Allora, il gatto è vivo e morto, contemporaneamente = nel gergo, ad esempio, in-evitabile, che significa… questa “cosa” è potenzialmente sia evitabile che inevitabile, ovvero, dipende.

Ecco che, di conseguenza, il di-pendere da… significa, a sua volta, l’auto consistenza di un’area (capacità) decisionale, che si riattua sostanzialmente “grazie” all’ambiente o matrice in grado di funzionare sempre (a dispetto del concetto di “energia” che, nell’Anti-Sistema, funge da capro espiatorio al fine di garantire un altro tipo di continuità = la sopravvivenza Anti-Sistemica stessa, che rivela la compresenza eco-dominante, che è “ragno” nella relativa ragnatela o “Rete”).

L’espansione frattale espansa by questo Spazio (Potenziale) Solido (Me), comporta il vettore Oltre, capace di “migrare” sostanzialmente al di là di ogni genere e tipo di “Colonne d’Ercole” o auto delimitazione formale, concettuale, teorica, fisica, etc. Sì, in quanto ogni genere di “complessità” non è altro che continuazione o deviazione standard, Anti-Sistemica.

Qualcosa che fa a pugni con, ad esempio, qualsiasi tipo di auto convincimento relativo al credersi il peggior nemico di se stessi; laddove il “peggior nemico” è dentro a te, ma non sei assolutamente, te, quanto di più… “te”, che ne sei la risultante non apparente (im-manifesta). 

Nel “film” de’ Il gladiatore, ti viene ricordato che “c’è sempre un nemico da combattere”. No? Cosa significa e, non, “cosa vuol dire?”, è il perno, lo snodo, il ganglio, il potenziale contemporaneo di… 

Il significato è informazione ambientale.

Il “cosa vuol dire?” è informazione ambientale rivelata o “premasticata e digerita (di p-arte)” dall’Anti-Sistema, per cui… hai voglia. È, come più e più volte “ricordato”, tutta la differenza (essenza) che intercorre tra “di fatto” vs sostanziale; tra “scegliere fra…” ed, all’opposto, significativamente “decidere di…”. 

Tra il dire ed il “Fare”, insomma. 

Ebbene, quel tipo dimare” è l’ogni genere di “complessità” o di bastone tra le ruote che, ad esempio, le Leggi di Murphy ti ricordano insistere, esistere, sussistere e consistere.

Il “dipendere” è una accezione prettamente Anti-Sistemica.


Ovvero, l’in-evitabile è evitabile potenzialmente, se ritorni in grado di “decidere di…”, in barba ad ogni consolidata apparenza o realtà manifesta di auto riferimento per l’essere “a Massa”. Ergo, quando sei nello stato potenziale (sostanziale), persino il dipendere viene meno, perché decidi sempre e non scegli mai fra decisioni altrui pronte all’uso, in cui non trovi più il senso unico originale, poiché strategicamente ti viene dato ciò a cui più ambisci, ma nell’accezione auto disinnescata by l’Anti-Sistema. 

Ecco, allora, la “democrazia”. 

Non a caso sei “libero”. Sì, perché lo volevi, perché lo sei già (sempre) potenzialmente. Ecco perché, nonostante “tutto”, lo “senti” sempre. Ed ecco perché avvengono sì tanti “suicidi”, potendo decidere di… 

La scelta è estrema, nel senso che si tratta – allo stato attuale delle “cose” – di un “salto nel buio”, oppure di un salto fuori (Oltre) al “buio”? 

L’Anti-Sistema ti spinge ad enfatizzare “paure” che contieni a livello potenziale; ossia, tendi conseguentemente a “scegliere fra…” frecce facenti parte del potenziale, che non sono dunque tutto quello di cui pre-disponi. Ok

Questo non è dunque un invito al suicidio. 

Questo è l’incipit per il ritorno versocasa” = laddove non c’è alcuno spostamento fisico (nessuna “terra promessa”), perché è sostanzialmente che avviene tutto.




Quando ritorni in te, si apre tutto il campo sferico del potenziale, che è contemporaneamente disponibile per chiunque, senza alcuna delimitazione di sorta. Laddove, ogni concetto “matematico” non tiene e dove ogni ansa economica è in-consistente, quindi, c’è ma puoi decidere che non esista.

Dove? 

Nello scenario conseguente da manifestare fisicamente o realmente. Non sei stanco di sentirti dire che “puoi essere tutto quello che vuoi”, ma continuando a leggerlo all’interno di libri di formazione e crescita personale, da supermercato = auto disinnescati sostanzialmente

Se te lo dicono sempre è perché è verità, o informazione ambientale. Ma… di “Fartene…” qualcosa, mai?


È un giogo talmente “sottile” che ottiene di lasciarti “dormire” pacificamente, come se tutto fosse “solo” un sogno altrui. “Intanto non è vero. È solo un sogno…”. Quale peggior “destino” è quello da cui senti di… ma non riesci a…

Una vera e propria dannazione.

Ora, applicati seriamente a nonsololeggere ciò che segue. Se sei sostanziale, di conseguenza riconoscerai la manipolazione Anti-Sistemica dall’informazione ambientale o verità. Come a dire, “di fatto” vs sostanziale.

Il concetto di capacitazione è uno degli elementi chiave attorno a cui ruota il pensiero dell’economista e filosofo indiano Amartya Sen. Questo Autore, muovendo da una definizione di sviluppo inteso quale “processo di espansione delle libertà reali godute dagli esseri umani...” (Sen 2000, p. 9), ha tentato di individuare un nuovo modello valutativo da impiegare per la formulazione di giudizi di valore inerenti il benessere delle persone e la qualità delle loro vite. Questo modello si propone quale superamento dei sistemi valutativi propri dei paradigmi e delle teorie di etica sociale tradizionali, rifiutando di considerare quali indicatori dello sviluppo di una nazione e del benessere degli individui, elementi come il reddito, il livello di soddisfazione soggettivo (utilità), il possesso di libertà formali, sulla scia di quanto fanno rispettivamente il neoliberismo, l’utilitarismo, il libertarismo.

Per Sen, il successo di una società va giudicato sulla base delle libertà sostanziali di cui godono i suoi membri, intendendo per libertà sostanziali, le capacità “di scegliersi una vita cui (a ragion veduta) si dia valore...” (Ivi, p. 78). 

Questo modello, pertanto, detto “approccio delle capacità”, concentrandosi sulle possibilità effettive che un individuo possiede al fine di perseguire e raggiungere i propri obiettivi, presta attenzione non soltanto ai beni principali posseduti da ogni singola persona, ma anche alle caratteristiche personali pertinenti che consentono di convertire i beni principali in capacità di promuovere i propri scopi.

Il concetto di capacitazione è strettamente legato, nella teoria di Sen, a quello di funzionamenti, intendendo con quest’ultima nozione, ciò che un individuo può desiderare di fare o di essere; i funzionamenti rappresentano i diversi aspetti delle condizioni di vita e vanno dai più elementari, come ad esempio l’avere nutrizione a sufficienza e l’essere protetto da malattie evitabili, ai più complessi, come la possibilità di partecipare alla vita della comunità e l’avere rispetto di sé. 

Mentre dunque i funzionamenti rappresentano un conseguimento, le capacità costituiscono le abilità di conseguire: “La ‘capacitazione’ di una persona non è che l’insieme delle combinazioni alternative di funzionamenti che essa è in grado di realizzare. È dunque una sorta di libertà: la libertà sostanziale di realizzare più combinazioni alternative di funzionamenti...” (Ivi, p. 79). 

Sen è del parere che, nel valutare il tenore di vita di una persona, bisogna concentrarsi non soltanto sui funzionamenti acquisiti, ma anche sulle capacità possedute, ossia sull’effettiva libertà di scegliere i propri funzionamenti in rapporto alla propria natura, alle proprie aspirazioni, ai propri valori (Sen 1993)…

Barbara De Canale Link

Auto ricordarti, significa “decidere di…”. 

Quando trovi “pozzi” simili, il rischio è in-vece di auto dis-perderti “dentro”, proprio perché “è già successo” ed “ora” continua a succedere. Dunque, il rischio è “calcolato” e di certo non da te. 

In questo “pezzo” è contenuta verità e rumore di fondo Anti-Sistemico, così come in ogni e qualsiasi frangente della “vita”, quando è sopravvivenza. Altrimenti, la medesima condizione è sempre compresente a livello di potenziale contemporaneo, da cui si contempla tutto, a prescindere

Dunque, padroneggiarsi è predisporre di tale potenziale, nella misura in cui si riconosce (ricorda) ogni genere di “profondità”, contenuta in termini di decisione o capacitazione. 

Prendi sempre distanza, nella realtà manifesta, da tutto quello che predica forme di auto contenimento, che possono essere sostanziali o strategia da p-arte di cosa “è” chi vi si rivela “dietro (Oltre)”. 

Perché deve per forza di cose esserci sempre “un nemico da combattere”? Bè… il “Vaso di Pandora” è aperto. No? Che ne con-segue? Credi che le figure archetipiche o retoriche sino solo tali? Sii fedele all’informazione ambientale, nel senso di auto ricordartene sempre l’essenza, anche se non esiste – infatti – c’è (proprio come la decisione eco-dominante per la manifestazione dell’Anti-Sistema “grazie a te”). 

Ovvero, è nella “rinuncia” al potenziale contemporaneo l’auto constatazione Anti-Sistemica. Infatti, se tu sei “tu”, l’Anti-Sistema scom-pare = non esiste anche se c’è. 

E quale maggior valore aggiunto deriva per chi ne incarna il principio? Il massimo godimento in esclusiva, alla faccia del potenziale contemporaneo che continua, però, ad auto aleggiare by il funzionamento ambientale, attraverso tutto ciò che “lo ricorda” anche se non coincide “di fatto”. 

Come, ad esempio, ancora una volta la “democrazia”, così come “libertà, giustizia, uguaglianza, diritto, legge, cultura, sapere, storia, scienza, fede, credo, etc. etc. etc.”. Il tutto sempre fra virgolette...

Tutto è in-evitabile, quando sei dalla “pancia” potenziale contemporanea o sostanziale. Poi, tutto diventa inevitabilmente in-evitabile = conserva lo status originale, anche se immerso nello scenario di auto riferimento singolar-collettivo. Da cui l’apparenza che si manifesta fisicamente, con-solidandosi nel modello in auge che, nella fattispecie, in questo “giro” è Anti-Sistemico.


Caso Suarez, l’Università di Perugia: “Procedure dell’esame corrette e trasparenti…”…

22 settembre 2020 Link

Bè… era in-evitabile. No? Ma, anche, causale.

Ubs, Ceo non commenta ruolo banca ininevitabileconsolidamento europeo

Reuters 22 settembre 2020 Link

Uhm… già.

Meglio sottacere, non evidentemente o, meglio, “di fatto” sostanzialmente.

Uno “scandalo” potrebbe spazzare via tutto. O, almeno, ciò che è pre “destinato”, come ogni ramo secco e pronto all’uso, “casualmente”.

Nasa in spending review, gli astronauti faranno video pubblicitari in orbita

Marco Rubino Financialounge.com 22 settembre 2020 Link

L’orbita stessa è (in) una “pubblicità”. Le rotte sono sempre commerciali, nell’Anti-Sistema. E anche lo Spazio non costituisce eccezione: “solo” sostanza, di cui prendere atto ed auto ricordarsene “Facendone…” qualcosa.


Oligarchi e criminali, fiume di denaro sporco passa per le banche

Nuccia Bianchini AGI 21 settembre 2020 Link

Ma no? Che cosa ti dicono mai

Quale scandalo. Infatti: quale scandalo? Vedrai che già “domani” sarà tutta acqua passata, come se nulla di ciò fosse mai esistito, anche se continua ad esserci. 

Stai calmo e non avere paura, è tutto sotto controllo. Hai voglia a “dimostrarlo” se sempre “di fatto” è la richiesta Anti-Sistemica. 

Il vino non ti dirà mai che quello che vende l’oste non è vino? L’informazione ambientale, sì. Ma… la devi saper auto decodificare sostanzialmente. Altrimenti, ciccia.

Analogamente…

Hsbc crolla in Borsa, transazioni sospette per milioni di dollari

Rbr Askanews 21 settembre 2020 Link

Droni guidati da intelligenza artificiale, voleranno in autonomia

Adnkronos 20 settembre 2020 Link

E l’IA da cosa verrà “guidata”? Che cosa (chi) significa. Ricorda: non, “che cosa vuol dire?”.

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Leo Campagna Financialounge.com 22 settembre 2020 Link

Devi sempre (sempre) aver (provare) paura. 

Sei nell’Anti-Sistema: è nor-“male”.


Se ti auto capaciti, attingi dal potenziale contemporaneo e, non, dal bacino clonico Anti-Sistema. Allora, sii sempre sostanziale. Anche se puoi addirittura essere sostanziale al fine di… e a tua volta clonare l’Anti-Sistema, poiché conseguenza della stessa “via” intrapresa dalla compresenza eco-dominante. 

Infatti, sia nel bene che nel “bene”, è sempre sostanzialmente che succede. Però, se sei sostanziale ma ancora Anti-Sistemico, allora sei sempre nell’Anti-Sistema, che come un organismo virale ne sa una più del “Diavolo”, avendo maturato grande esperienza in tal senso e attingendo costantemente dal bacino dell’in-de-finito potenziale contemporaneo, nella fattispecie ricordato soloda tale componente e dunque avvicinante il senso unico della proprietà privata, da cui la manifestazione realistica e relativa all’interno dello scenario unico manifestabile realmente.

La cultura dei “nativi” è stata spazzata via dall’onda “civilizzatrice”. Non c’è che dire: proprio una “brutta fazenda”.

“Fai…” Tu. È in-evitabile.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-251
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.