mercoledì 8 aprile 2020

Morale della favola.



Ogni volta è sempre la stessa cosa.
In quale senso? Sostanzialmente
E mentre ogni volta è sempre la stessa volta, di fatto, invece, si alza il consueto gran polverone. 
Qualcosa in cui si è “dentro” e che pertanto ci si fa il callo
Si alzano le spalle, si sbuffa, ci si arrabbia o neanche quello, ci si fa venire il mal di fegato, di stomaco, di testa, etc. Si accusa il tal personaggio pubblico, la tal istituzione più o meno storica. E ci si dimentica, non appena si cambia prospettiva (qualcosa che succede automaticamente, o, inconsciamente… per abitudine = nell’auto rassegnazione). 
E, allora, vai di scandali, truffe, denunce, processi, accuse, lotte più o meno intestine, etc. Tanto che, ogni volta, ci si chiede come possa continuare comunque a funzionare tutto (il Paese).
Come se - “Fai…” attenzione - tutto il bailamme fosse “solo” rumore di fondo, alias
Come se fosse inutile. O, meglio, come se fosse il risultato preciso di una strategia che, dunque, lo prevede. 
Coronavirus, richiesta commissione d’inchiesta sulla Regione Lombardia
“Se guardiamo i dati non si capisce come diverse strategie di contenimento di organizzazione della sanità regionale abbiano dato risposte migliori altrove...
Abbiamo le commissioni competenti, che sono bloccate per motivi burocratici mentre potevano essere il luogo istituzionale di confronto e di testimonianze dai territori…
I sindaci sono l’istituzione più vicina ai cittadini. Il Governo ha previsto aiuti concreti da far gestire direttamente a loro. La Regione invece non mette a disposizione neanche semplici informazioni. È importante dare continuità alle azioni prese dalle amministrazioni. Dal Governo ai Comuni la linea deve essere chiara e condivisa
Per giorni ci siamo sentiti dire che la protezione civile non mandava Dpi, che il Governo era immobile e altre polemiche inutili. Poi sia il ministero della Salute che la Protezione Civile hanno pubblicato l’elenco dei materiali inviati alle regioni. E abbiamo scoperto che ci hanno inviato oltre 4 milioni di mascherine chirurgiche, oltre 2 milioni di ffp2 e ffp3, più di 3 milioni di guanti e 18.000 occhiali protettivi…
Come è possibile che tutte le strutture non hanno Dpi?
Chiedere trasparenza non è mai pleonastico. Per esempio, Ats Milano ha speso oltre 47.000 euro per 6.500 mascherine ffp2. Un prezzo fuori mercato, soprattutto per un ente pubblico.
Qualcuno controlla? O come al solito parleremo per anni di scandali?...”.
Gregorio Mammì
Notizie.it 6 aprile 2020 Link
La storia è un unico continuum, in molti modi, ma, soprattutto sostanzialmente. Se non ci si accorge (che è una questione di atteggiamento e, non, di attitudini, di merito, di cultura, di istruzione, di ceto, di razza, di credo, di giurisdizione, di capacità, etc.), allora, continuano a succedere “cose” a cui non sembra più nemmeno competere (in termini di “potere”). 
E, in tale forma di status quo, diventa sempre più arduo anche il solo immaginare di

Ora, riportare informazione, citando il tal “pezzo” o la tal persona, non deve far concentrare sul “di chi si tratta e per chi lavora o per quale schieramento, etc.”.
Bensì, occorre “solamente” auto decodificarne il significato.
Ognuno è portatore sano, di significato.
Senza pre-giudizi. Senza farsi trascinare dall’assuefazione a fare polemica o a far la gara in termini di “e a me è successo questo e quest’altro e tu che ne sai e tu che vuoi, etc.”.
La “forza (valore aggiunto, dato, memoria, verità)” del significato è nell’atteggiamento che si incarna e, non, si riveste (come se fosse una maschera usa e getta). 
Quindi, tale forma di atteggiamento come deve essere
Bè… è pretenzioso che sia SPS (Io) a delinearlo unicamente, poiché, se in qualcosa dove ognuno è “libero di…”, allora ciò che avrà da comunicare il sottoscritto rimarrà solo ed esclusivamente rumore di fondo. 
Ciò significa che non bisogna essere liberi di…? 
No. 
Significa che lo sei, ma, sempre tra virgolette (ossia, dentro al controllo totale, da “a monte” e non comprovabile perché nulla succede per caso “lì” dentro) di conseguenza sarai proprio “tu” a fungere da leva e da ingranaggio in termini di “bastone tra le ruote” altrui che, nell’accezione di essere nel Paese, allora sarà tale “mal comune” ad auto diffondersi ubiquamente, come inquinante “naturale”. 
Ci devi arrivare da te. Perchè così sarà come la marea...
Se il sottoscritto formula un tipo di atteggiamento, in un simile bacile rovesciato, dove chiunque può comportarsi come meglio “crede”, essendo però “se stesso”, ovvero risentendo del marchio Anti-Sistema ma senza sostanzialmente accorgersene, allora, chiunque sarà “libero” di continuare ad ignorare qualsiasi tipo di messaggio Oltre Orizzonte (fuori dal coro). 
È controintuitivo. Sì. 
Essendo strategia (eco-dominante), l'intuitività (logica), che ti riconosce (ricorda) a fondo e che dunque ti anticipa sempre, in quanto retroingegneria dell’im-possibile dell’in-immaginabile.
Qualcosa che riassumi, poi, come? In che modo? Continuando a lamentarti ma a pancia piena, che è la differenza più “grossa” tra una volta e ora:
c’era una volta…” la Massa che moriva di stenti (e ciò era oltremodo evidente e degno di rischiare anche la vita pur di…)
mentre
ora” alla Massa non manca di che “sentirsi piena”.

Ci sono “serie televisive” che, sostanzialmente, denunciano la strategia Anti-Sistema, seppure – molto probabilmente – mirano molto, molto, più in “basso”.
Ciò “vale uguale”, se sei sostanziale. 
Altrimenti, ti potrai - al limite - rendere conto che il riferimento è un certo “sistema di potere” che risulta però desueto, superato, cambiato, etc.
Del resto, puoi anche solo immaginare di “attaccare” il potere e, poi, farla franca
Allora, la mira viene aggiustata e diventa qualcosa come al tempo che fu:
con l’invasore a piede libero sul suolo italico
a comandare sulla popolazione nativa.
Troppo evidente, per essere ancora la strategia eco-dominante. No?
Se le regole non sono chiare, chi sbaglia può essere condannato?...
Si può seriamente pretendere che un cittadino venga sanzionato se...
Cuc Askanews 3 aprile 2020 Link
Chi lo decide, anche e soprattutto per te?
Forse, tu? Giammai. 
Di questo stanne certo. 
Infatti, dovrai “sperare” che la giustizia faccia il “proprio” corso. 
Cioè? Che cosa significa?
Che tu sei “tu”, se non puoi decidere da te in te, dovendoti recare in un tribunale per… essere giudicato.
Da chi? Giudice.
Da cosa? Dall’Anti-Sistema.
Come a dire:
campa cavallo, che l’erba intanto ricresce…”.
Qualcosa che riverbera sostanzialmente ovunque, ha un significato qualunque? No.
Se, in una casa, c’è umidità in ogni locale, che cosa auto decodifichi?
Che “Fai…”?
Si può chiamare l’esperto di turno (che cosa vuol dire?) e poi pagare.
Oppure, puoi chiederti “che cosa significa a livello singolar-sociale-globale?”. E poi chiamare l’impresa edile.
Ti rendi conto della portata della “cosa”?
È questo il cosiddetto… risveglio, alla realtà della compresenza dominante (Anti-Sistema).
Parola di Dio? Per favore. 
Piuttosto... morale della favola.
“Facciamo… spazio all’avvento del ‘Sistema’”.
      
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-137
Riproduzione libera”.