venerdì 10 aprile 2020

Nell’ambiente il significato.



Tutto è “eco (informazione auto ridondante = repetita iuvant)”.
Non si creda che quello che succede in un ambito, non sia significativo anche in termini di “bilocazione”, ovvero, di riferimento sostanziale per rendersi conto di ciò che succede ovunque, comunque, quantunque
Questa è un’espressione “difficile”?
Se viene così inteso, allora, è come se si facesse “analisi grammaticale” in luogo di “analisi sostanziale”. 
Ossia, un pre-giudizio di fatto
Allora, ciò significa che sei “dentro” a qualcosa che anticipa tanto costantemente da poterlo considerare addirittura “programmazione” da remoto, wireless, ubiqua, non locale, in leva, etc.
Questa “è” logica. 
Logica frattale espansa. 
Informazione ambientale da auto decodificarsi mediante atteggiamento (interfaccia) o... analogia frattale espansa. 
Come potersi “fidare” di tale non solo teoria
È proprio in tal senso che ricasca l’asino; perseverare è diabolico
Dunque, così come “hanno” scoperto l’esserci del Buco Nero (non esiste, ma, c’è), così come “hanno” scoperto che per forza di cose matematiche” doveva esserci Nettuno, in luogo del nulla - che per secoli si supponeva di avere osservato e dunque si credeva - allo stesso modo tale “dato” significa e non solo indica il fatto in questione (scoperta dei Buchi neri e di Nettuno). 
Bilocare l’accaduto, permette di “trasferirsi” sostanzialmente all’antefatto, ad “a monte”, alla ragione fondamentale da cui dipende il binomio duale (coppia) “causa re/azione”.
È possibile immaginare quanto si è “distanti” da tale modello auto comportamentale? Sì. Ad esempio, in tal modo:
il più delle volte si “sente” dire, a proposito di una gran varietà di scenari, che occorre andare alla causa, curandola, mentre usualmente si “cerca di curare il sintomo”, ossia, qualcosa che comporta la continuazione sostanziale dell’essere “malati”.
Ebbene, “ora”, immagina così:
non esiste; c’è
ragione fondamentale
ch’è, allora, “a monte” rispetto alla causa
causa che, già di per sè, usualmente si raggiunge sporadicamente, in quanto a massimo dell’ispirazione, conoscenza, saggezza, possibilità, etc.
Ovvero:
se il genere umano, al massimo dell’illuminazione raggiunge lo status di “causa”
rendiamoci conto sostanzialmente di come sia messo e di come non stia praticamente facendo “nulla” al fine di… migliorare, curare, evolversi, cambiare, etc.
Ecco l’infinita differenza (una questione, però, molto molto molto “sottile”) che insiste tra sostanziale e di fatto. 
Con l’essere logico che si attiene al di fatto, ossia, che è “dentro” a qualcosa che l'auto intrappola, come se fosse “normale”

Ecco l’abitudine. Ecco la sopravvivenza. Ecco “Dio”. Ecco tutto ciò che si sa poiché “ce l’hanno detto”. Ecco il “tempo”. Ecco ogni tipo di “necessità”. Ecco il lavoro, il denaro, la religione e persino la spiritualità. Ecco la diversità, il libero arbitrio, la libertà, la giustizia, l’uguaglianza, la legge, l’amore. Ecco lo Stato, la Costituzione, le forze dell’ordine. Ecco la forma piramidale, in gerarchia…
Ecco(ne) il ritmo.
Il tutto “fra virgolette”, benintesi. 
Ossia, ciò che i viventi hanno per diritto naturale, a meno che… non nascano “dentro” ad una proprietà privata, che depriva della libertà altrui. Sì. Ma in che modo
Sostanzialmente. 
Col, “di fatto”, che non equivale più, nel linguaggio giuridico Anti-Sistemico, al sostanziale che comunque si continua a “sentire” in cuor proprio o in termini di coscienza, anima, responsabilità, etc.
Qualcosa che non si esita a definire, “dentro (nel profondo, interiore)”
Allora, se in tal “caso” si comprende o meglio si ricorda il significato di “interno a…”, perché di conseguenza non succede nulla se SPS (Io) denuncia che l’umanità in toto è “dentro (appartiene)” ad una forma d’onda  o scenario di realtà manifesta, Anti-Sistemico? 
Perché
Ma è persino logico; infatti, se sei “in” qualcosa, come puoi credere che tale “qualcosa” non faccia nulla per mantenere, sia sostanzialmente che di fatto, il proprio status quo privato, di auto deprivazione globale altrui
Immagina ciò, ad esempio, estrapolando l’informazione frattale espansa (significato auto ricorrente) da ogni situazione storica che puoi persino “studiare” con grande agio e comodità, anche se hai superato la fase scolastica obbligatoria. 
Tuttavia, deve essere sempre chiaro ed evidente, come questione di memoria, esperienza, saggezza, conoscenza, etc. che… la narrazione storica è faziosa o, meglio, è opera di descrizione pseudo Sistemica, ovvero, Anti-Sistemica (ecco cos’è sostanzialmente la cosiddetta “apparenza o illusione e persino il credo”). 
Come si “Fa…”, allora?
Basta ricordarsi che non esiste ma c’è tale distorsione armonica, per cui, è nell’atteggiamento “interiore” che si “Fa…” la differenza di non potenziale, auto mantenendosi sempre costanti e coerenti “all’interno del proprio campo d’auto esistenza”
Qualcosa che il ricatto esterno rende sempre, perlomeno... indigeribile (calcolando da sè in , per auto deviazione standard).
Allora, l’informazione ambientale – che c’è sempre, volenti o nolenti – rimarrà coesamente disponibile, come se ci si recasse in una biblioteca, ch’è – appunto – predisposta in tal senso e sempre ricolma di memoria disponibile (qualcosa che riguarda la funzione, la funzionalità, il funzionamento, etc. dell’essere biblioteca, nella società che l’ha prevista sostanzialmente in quanto a luogo comune del ricordare e dunque “sapere/conoscere”). 
Una questione di memoria che, come cloud o come Akasha, è ovunque, essendo il riferimento sostanziale all’ambiente stesso.
Il “di fatto” confligge (“urta”) con il sostanziale, sino ad un certo punto (di sospensione):
qualcosa che riguarda la giurisdizione
ma soprattutto
ciò che significa il termine “giurisdizione”.
“Poi (Oltre Orizzonte)”, non c’è alcun conflitto. Bensì, c’è sempre sostanza, informazione, verità, memoria, esperienza, etc.
Ecco che, allora, la questione “atteggiamento” è totale, proprio ed anche in tal senso, perché permette di rimanere sempre “sul pezzo”; in che modo?
In quel modo che non necessita di alcuna definizione da enciclopedia. 
Infatti, l’atteggiamento che SPS (Io) ricorda e condivide, non appena affiora e si delinea sempre più il quadro singolar-globale, va in tale senso, ch’è sfericità e, non, forma piramidale
Certamente, lo può sembrare, poiché si descrive di essere “pilota” del punto di sospensione, ma, ciò che probabilmente sfugge è che il potenziale è contemporaneo, ovvero, che d’assieme auto insiste, essendo come dire “di serie” per ognuno di noi.
Qualcosa che si comprende molto bene allorquando si tratta, ad esempio, di “intelligenza”. No? 
Notoriamente è palese e conclamato che ognuno nasce intelligente, essendo dotato dalla nascita di tale capacità (lascia perdere che nell'Anti-Sistema la si misuri, in qualche modo, prendendo continuamente lucciole per lanterne).
Quindi
“Che cosa significa (affermazione)”, piuttosto di “che cosa vuol dire? (domanda)”. 
C’è ampia potenza e forza in tale forma di essere, che si conclama attraverso il più che naturale, originale, atteggiamento
Se l’impressione è, invero, che invece il discorso apra sempre a “nuovi” scenari piramidali, in gerarchia, allora la questione “è”, e rimane, sempre in una questione di atteggiamento o “carattere”. 
Una predisposizione (Sistema) che “urta” contro una riprogrammazione (Anti-Sistema)
Qualcosa di cui e in cui occorre, comunque, accorgersi nell’essenza di ciò che indica e rappresenta, anche se in quanto a rivelazione.
Ad esempio, ma fondamentalmente, la natura e la “natura”:
usualmente, si è abituati ad auto considerare che sia la natura a venire prima dell’industria.
Vero?
Eppure, c’è natura e “natura”, laddove:
natura è all’origine (ciò che, per esempio, rappresenta la foresta amazzonica o quel che rimane)
mentre
“natura” è conseguente all’avvento dell’industria (in senso di “capacità ego-piramidale di…”)
essendone il riflesso o la comprovazione sostanziale, la denuncia, la dimostrazione, etc.
Vittima e carnefice, contemporaneamente, è l’ambiente e l’uso che se ne fa l’essere “pilota (dall’essere punto di sospensione)”, tuttavia, rimane anche memoria globale.
Ecco che, allora, il funzionamento ambientale consta della funzione totale di “super-parte”.
Qualcosa che il famoso “Genio (nella Lampada)” indica sostanzialmente, sia per quanto riguarda l’ambiente, sia per quanto inerente al potenziale contemporaneo, di cui si dispone “di serie” originalmente.
Cosa (chi) viene “prima” e/o “dopo” e rispetto a “cosa (chi)” e/o “chi (cosa)”?
Non è un’equazione, bensì, è la ri-“formulazione” di te, in “te” e, potenzialmente, del ritorno in te. 
Una ricorrenza ciclica che per forza di cose deve continuare ad auto imperversare planetariamente
Per nulla affatto. 
Iniziamo, allora, ad accorgerci di com’è essenzialmente tale questione. E iniziamo a riconoscerne le fattezze fondamentali, depurate da ogni componente auto distorsiva Anti-Sistemica. 
Nella sostanza, l’informazione, il significato, la verità, l’esperienza, la memoria, l’essere “già successo” e continua a succedere (sino a quando rimane ed è punto di sospensione per l’essere “a Massa”... in quantità di punti in sospensione interiori, ma, sempre esteriori rispetto a sé).
“Dentro a…” = in cattività, soprattutto se… “fuori da… sé”, contemporaneamente.
Ecco la sincronicità ed il riflesso “Onda Radio-Tv” o Internet, l’ascolto in termini di audience, la frequenza di ricezione del segnale ed il credo, gli ascolti, la fedeltà ed i consigli per gli acquisti, etc. etc. etc.
Qualcosa di troppo tecnologico che, dunque, smette di avere e comportare significato?
Suvvia.
Nulla escluso, tutto funziona.
“Facciamo… allora, quando ci vuole, di tutta l’erba un solo fascio (essendoci caratteristica frattale espansa) = l’indicatore, cosa/chi identifica ed indica sostanzialmente”.
        
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-139
Riproduzione libera”.