lunedì 27 maggio 2019

La lotta coi “mulini a vento” riflette centralità senza circonferenza.



Apparenza e sostanza possono anche auto coincidere, quando sei “formulare” e tutt3 riflette tutt3, significativamente
La legge universale è “centro ovunque, circonferenza inesistente...”.
Paramhansa Yogananda
Già… come, guarda non caso, l3 democrazia (in gerarchia), l3 Blockchain, oppure il buttarsi in acqua e credere di non spostarne minimamente lo status precedente, che deve...
Tale “massa” risponde di/in conseguenza, essendo riflesso che riflette tutt3. E quando qualcosa funziona, funziona.
Ricordi l3 legge di azione/(re)azione. Vero? Bè, ricordi allora un3 versione fra l3 molte che potenzialmente può assumere l3 forma sociale o realtà manifest3 “qua (così)”. 
Eppure, al livello sovrastrutturale non si tratta più di vivere “sopra” - nell’esperienza dell3 sopravvivenza – bensì, di coglierne il senso originale ed auto originante l’ad immagine e somiglianza (o caratteristica ambientale frattale espansa).
Il funzionare d3l funzionamento (lo status che sfugge più di tutt3).
Qualcosa che si auto disperde in vorticos3 giri di pensiero, idee, valutazioni, interessi, credenze, convenienza, etc. 
Un3 logica che ha preso il sopravvento, rispetto al potenziale contemporaneo “a monte” di ogni forma raziocinante dematerializzat3 e rivelat3 a/nel formare l3 realtà più stringente in termini di… coerenza, col/al segnale portante (che nel “qua, così” è di tipo AntiSistema, ovvero, 3l contrario rispetto al come dovrebbe essere o utopia).
Molte righe per non dire nulla. Insomma.
Sì, poiché tu sei “tu”, talmente ivi auto diluit3 e scordat3 da non esistere seppure ci sei o, ancora, di esistere seppure non ci sei
Scegli tu/“tu”. 
Sei nel setaccio sociale, AntiSistema; l3 società che credi di (non) riconoscere ma che, tant’è, ti devi far bastare, dal/nel momento in cui, aitè, ti sei già auto abituat3 a digerire in ogni e qualsiasi modo, quantunque, “grazie” sempre al sol3 modus in cui vieni indirizzat3 proprio in tale via crucis. 
L3 società è in gerarchia, giungendo da quel “momento, prolungat3 auto indefinitamente nel… ‘tempo (ch’è strategia di cosa è che non esiste; c’è)’”. 
Dunque, l3 società deve essere e rimanere auto separat3 in casa, indimostrabilmente (seppure l3 sanno anche i sassi). 
Perché “così (qua)… serve”.
L3 università setacciano, ad esempio, coloro che già distintamente vi giungono “dentro”, contribuendo a selezionare – secondo target AntiSistemic3 – ogni “profilo”. Il divide et impera serve per mantenere l3 gerarchia
Ovvero, l’essere che l3 status quo rappresenta, raffigura, riflette e dunque significa, mentre tutt3 funziona e continua a funzionare…
Perché l’università non è per tutt3, pur essendo l3 realtàdemocratica
Pur essendo disponibile potenzialmente per chiunque… chiunque non “va” all’università. 
E, in tal “caso”, l’università non “pensa (riflette)” minimamente di “andare da chiunque”, come nell3 famosa “massima” che, quindi, significa altr3. 
L3 società deve continuare ad essere auto divisa “in casa”, poiché “così (qua)” deve essere ed “è” fattivamente; di modo che mentre 1- ti viene concessa l3 democrazia, 2- “non esiste” che l3 democrazia sia tale, dal momento in cui 3- non esiste; c’è l’anello di congiunzione sempre compresente tra significato e funzionare. Ergo:
che cosa (chi) viene (“è”) auto rifless3 nell’AntiSistema?
Ci sono molti “punti” in ballo (ce n'è per tutt3):
tu
“tu”
il funzionare
il riflettere
il servire
la compresenza eco-dominante
ogni sottoDomin3
come era
come è
come sarà
l’utopia
la strategia
il destino
la speranza, etc. etc. etc.
Ma (ma), seppure sia come osservare tale scena – paragonabile all3 scontro tra le onde oceaniche e gli scogli, su cui si vanno ad infrangere – da un3 posizione defilata, sei sempre nel vortice che ti ha, non visto che, comunque, ci sei sempre dentro se non ne sei fuori o, meglio, Oltre Orizzonte (non del mondo). 
Dunque, non inizi forse a scorgere un3 forma a mo’ di “multicentric3 a-circonferenza”? O in-evidenza...
Ovvero, ancora, di Blockchain o di democrazia in gerarchia:
senza centro centrale
ma
con centri decentralizzat3
a/nel formare un3 struttura ad alveare
piuttosto che qualcosa d’inconfondibile
come, di fatto
era il castello di “Sua Maestà”
che poteva sempre essere attaccat3 e dato alle fiamme dall’essere “a Massa”
per cui era sempre evidente “chi agganciare a cosa” sembrava status quo ed invece era ed “è”… l’intenzione (strategia) di person3 “a monte” di ogni decisione ivi ricompresa l3… legge e persino “Dio”.
Un modello di auto repressione “popolare”, ha sempre pre-costituit3 l3 necessità di armare potenti eserciti sul/nel campo. 
Ma, da quando l’essere “a Massa” ha dovuto sobbarcarsi ogni “necessità” di tirare sempre a “fine sera”, mediante l3 forma incantesimale che prevede debito, denaro, lavoro, energia, etc. bè, progressivamente sono sempre servit3 di meno gli eserciti, agendo in tale modo molto più remunerativ3 e molto più wireless, ossia, sempre più in-dimostrabile:
in ciò, consta il significato storic3, del passare dalla forma globale “Re(ale)” a quell3 planetaria ir-Re(ale) globalizzat3
o
il passaggio “evolutiv3” da società suddite dell’essere Re(ale)
all’attuale forma apparente, dal medesimo significato sostanziale… come solo un3 strategia può auto Re-alizzare.
Dall3 monarchia all3 democrazia, insomma, v’è il disegno di cosa “è” ch3 non esiste; c’è, o, anello di congiunzione tri-unitari3 (sfericità), del modello binari3 “qua (così)” o ombra/circonferenza dell’essere sfericità.
I modelli fisico-matematici più accreditati… ad oggi non intravedono l’arrivo di uno stabile e robusto anticiclone africano sull’Italia in giugno…
Da cosa lo deduciamo. Da una delle mappe prognostiche più usate in Meteorologia ovvero dalle mappe che riproducono la struttura barica prevista della superficie isobarica 500 hPa (quota intorno 5500 m) ovvero la superficie ideale nell’atmosfera unisce tutti i punti che hanno una pressione di 500 hPa (la metà circa di quella al suolo). 
Là dove la superficie è raffigurata da una catena montuosa lì c’è un’alta pressione e la vetta più alta è il centro dell’anticiclone. Là dove invece la superficie ha la forma di una valle, lì c’è una bassa pressione e nel punto più basso della valle è ubicato il centro di un ciclone
25 maggio 2019 Mario Giuliacci Link
La superficie ideale nell’atmosfera unisce tutti i punti che hanno una pressione di…
dove la superficie è raffigurata da una catena montuosa lì c’è un’alta pressione e la vetta più alta è il centro dell’anticiclone. Là dove invece la superficie ha la forma di una valle, lì c’è una bassa pressione e nel punto più basso della valle è ubicato il centro di un ciclone…
Superficie “alta” e “bassa”:
catena montuosa e valle
hanno “pressioni” diverse (che riflettono nell3 stesso modus, situazioni divers3).
La vetta più alta è il centro dell’anticiclone.
Nel punto più basso della valle è ubicato il centro di un ciclone…
C’è, dunque, come un3 scorrimento di livelli, che generano comunque “al suolo” ogni effetto di sorta che, fisicamente, viene riportat3 “di/nel mezzo” tra tali ingranaggi semoventi, seppure sostanzialmente stabilizzat3 in termini di “Altezza” o competenza/giurisdizione.
Ecco che, di fatto, il funzionare replica – poiché riflette – l3 condizione di fondo del globo terracque3, ovvero, il fatto di essere sede di compresenza eco-dominante + ogni punto sottoDomin3 (ad auto intesserne l3 relativa trama).
L’effetto (in)desiderat3? Eccol3… ovviamente, nell3 versione (dettaglio) frattale espansa.
Europee, Landini: votiamo per Europa fondata su diritti e lavoro.
"È utile andare a votare per costruire davvero un’Europa fondata sui diritti, sulla giustizia sociale e sul lavoro. Per fare questo ci vuole un'Europa unità, non bisogna dividerla, non servono le piccole Patrie. Vai a votare e vota per un'Europa unita e democratica…".
Maurizio Landini
Fgl Askanews 24 maggio 2019 Link
Per “cosa (chi)”, dunque, “devi andare a votare”? 
Su “cosa” si fonda tale “unione”?
Non l3 sai, sostanzialmente. Ma... capisci il linguaggio in codice che credi di padroneggiare, quando realizzi “Chi se ne frega. L’importante è che non ci vado a perdere niente…”. 
Già. 
Assolutamente inconsci3 “è”, di fatto, l3 situazione “normale” in cui “sei” ma non sei. 
È il paradigma. È “così (qua)”:
che ci vuoi fare
Quindi, voti per il “tu3” diritto a lavorare, quando “una volta” era solo che evidente, il trattarsi dischiavitù (con gli eserciti in campo). 
Mentre “ora” sei sempre (nel) “qua (così)” ma chiedendo addirittura di… essere “assunt3”.
Dove? In cielo? Na. Nell’AntiSistema, da dove non ti smuovi mai (mai).

In meteorologia vale spesso la legge della persistenza.
È una legge empirica su basi fisiche che afferma la naturale tendenza di una data struttura circolatoria atmosferica (strutture cicloniche o anticicloniche) a persistere su una vasta area… per settimane e/o addirittura mesi in virtù del raggiungimento di una condizione di equilibrio stabile, che allo stesso tempo minimizza l'energia interna del sistema (il quadro appeso è un esempio di oggetto stabile perché con minima energia potenziale).
Non conosciamo le vere cause climatiche per cui strutture cicloniche atlantiche abbiano insistito da aprile ad oggi sull’Italia con l’immutato copione di clima piovoso e fresco.
Ma una cosa è certa:
tali cause, seppure ignote, sono senz’altro intense e persistenti, visto che ci hanno propinato lo stesso tipo di tempo per ben 2 mesi…
Ma attenzione. L'anomalia potrebbe - ma non è detto - essere riassorbita nel medio-lungo termine tramite la legge della compensazione…
24 maggio 2019 Mario Giuliacci Link
Di “cosa” si parla sempre, anche senza fare “nomi e/o cognomi”
Di te/“te” e, d’altronde, di “cosa” è ch3 se ne approfitta continuamente, essendo sede anticiclonica di… status quo, che persiste “qua” dal momento di “è già success3” in poi, a conseguire;
dando luogo al “ciclone” che spazza l3 globalità e che su Giove, ad esempio, puoi rimirare in termini di grande tempesta che sta durando da centinaia di anni se non di più, essendo senza fine di continuazione, poiché, squadra che vince
Se gran parte degli esseri umani ne accettano l’ineluttabilità, non è un mio problema… Non vedo cosa ci si guadagni a morire… È roba da pigri e solo i fatalisti possono crederla ineluttabile…”.
Frédéric Beigbeder
Giuseppe Fantasia HuffPost Italia 26 maggio 2019 Link
Non “vuoi” morire, perché
Perché, dopo un3 vita di “sacrifici”, ora intendi goderti per sempre tutt3 ciò che hai “costruit3”.
Già. Egoismo che, quindi, all3 lunga a “cosa” potrebbe esporre l3 rimanenza di chi, invece, non ce l’ha fatt3;
non visto che è proprio “grazie” a tale forma di atteggiamento che si è creat3 l’essere “ora ‘a monte’ di te”, ovvero, “te”, che ne replichi l’andazzo in termini di auto riflessione o significato.
Oppure, non “credi” di dover morire, poiché, tale condizione (filtro) rappresenta qualcosa ch’è qualcun3 e, quindi, “senti” di non farvi più parte, nell3 misura in cui il funzionamento riflette in modo d'annullare (sovrascrivere) ogni volta tutt3 ciò che non risuona ancora col segnale portante AntiSistema?
Non l3 sai, per cui, ogni volta t’inventi qualcosa, in grado di farti da “camomilla”.


Centro ovunque, circonferenza inesistente…:
non esiste; c’è
democrazia in gerarchia
così come… l3 tecnologia Blockchain (il “futuro”), dimostra quando sei dall’atteggiamento “formulare” o sfericità dell’essere.
Il costume intellettuale di usare paragoni geometrici nel descrivere questioni teologiche inafferrabili non è esclusivo di Dante, ma si trova in tutta la letteratura metafisica classica.
Infatti, nell'antichità, la teologia e la visione del mondo erano un tutt'uno:
le entità metafisiche venivano comunque "localizzate" in qualche posto, seppur ultraterreno, e quindi erano passibili di descrizione geometrica…
L'immagine di Dio come una sfera (infinita, o dinamicamente tendente all'infinito, come il pensiero presocratico lascia intendere) è riaffiorata negli scritti ermetici…
In uno di questi scritti frammentari troviamo (si tratta dell'Asclepio) la seguente formula, evidenziata per la prima volta dal teologo francese Alanus de Insulis sul finire del XII secolo:
Dio è una sfera intellegibile, il cui centro è in ogni parte e la cui circonferenza è inaccessibile.
Questa inimmaginabile configurazione geometrica sembra ricorrere nel pensiero post-medievale in forme assai diverse, eppur preservando il suo carattere originario;
Borges, che ne ricostruisce la storia nel libro Otras inquisicciones (Emeceé, Buenos Aires, 1960) afferma che l'immagine di una simile e inconcepibile sfera è una metafora il cui iterarsi perdurerà ab eterno.
Fra le sue manifestazioni, qui ricordiamo quella emersa nel De la causa, principio et uno di Giordano Bruno, dove (libro V) si legge:
sicuramente possiamo affirmare che l'universo è tutto centro o che il centro dell'universo è per tutto, e che la circonferenza non è in parte alcuna per quanto è differente dal centro, o pur che la circonferenza è per tutto, ma il centro non si trova in quanto che è differente da quella…
Questa visione viene poi ripresa da Pascal che scrisse, come rammenta Borges:
La natura è una sfera infinita il cui centro è in tutte le parti e la circonferenza in nessuna.
Ma che, nel manoscritto originale, scrisse "spaventosa" in luogo di "infinita"…
Variazioni su un tema di Borges, I - Paolo Caressa Link
L'immagine di una simile e inconcepibile sfera è una metafora il cui iterarsi perdurerà ab eterno
l3 “spaventosa” nube da/in cui… AntiSistemicaMente “te”.
Come auto incanto.
A meno che, tu ritorni in te, ad essere tu e non “tu”, come quel device che sei divenut3. Dove?
(Nel) “qua (così)” o AntiSistema.
Dai a “Cesare” quel che è (di) “Cesare”:
pane al pane, vino al vino.
Ovvero: 
auto renditi conto; accorgiti.
Auto decodifica tutt3, attraverso l’atteggiamento “formulare”.
Ergo: 
“Fai…”.
      
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2561
Riproduzione libera”.