mercoledì 22 maggio 2019

Come ci si oppone al vento?



Come si spacca una montagna? Come si seppellisce l’oceano? Come si sfugge alla luce? Sì. Puoi scegliere l’oscurità. Ma loro sono anche lì. Ora dimmi… che cosa vuoi davvero?...”.
John Wick 3
Semplice; non ri-uscirai sino a quando credi di avere a che fare solamente con... vento, montagna, oceano, luce/ombra... e, non, con ciò che significa(no), in quanto effetti collateral3 e informazione ambientale (conseguenz3 in termini di sostanza, quintessenza, valore aggiunto, etc. ma anche strategia, intenzione, esercizio, etc. di cosa/chi non esiste; c'è).
Ho come “quest3 idea”, da un bel po’; la vita animale (e perché no, anche quell3 umana) è l’evoluzione di un3 tecnologia, molto simile (guarda non caso) a ciò che stanno diventando i device “modern3”, considerati solamente per ciò che sembrano, ovvero, Smartphone e Pc, mentre di fatto sono contenitori (sempre più pien3 di sensori e capacità “propri3” di sopravvivenza e comunicazione, nel degrado inevitabile dell’obsolescenza programmat3, che pone date di scadenza) per App-licazioni e potenziali virus.

Dei dispositiv3 che si stanno “evolvendo”, assumendo ogni connotazione di “intelligenza”, in funzione di ciò che il commercio e l’essere “a Massa” si aspetta da ciò. 
Con non poco “sforzo”, è possibile immaginare – di/in conseguenza – che sia “già success3”. Che cosa? Che… l3 vita per come l3 conosci (ma non riconosci) “ora”, è l3 distribuzione globale di tale forma tecnologica (dunque… IA) anzitempo o antidiluvian3 per così dire. 



Vedi uccellini ed insetti vari che svolazzano dappertutt3
Bè… “calcola” che, procedendo “alla via “qua (così)”, il mix tra “drone + App + device” abbia già dato luogo ad IA artificiale, in grado ad/in un cert3 punto (di sospensione)  di “prendere vita”, in che modalità? 
L'Internet delle cose, non ti insegna proprio niente?
Sopravvivenza, dipendendo dal gradiente o deviazione standard (strategia ma anche significato/memoria) del dipendere e dunque del “doversi continuamente alimentare, per continuare a funzionare (ovvero, soprav-‘vivere’)”. 
Se ti sembra, come al solit3, pazzia… fai grande attenzione (frattale espansa o meglio “formulare”) a ciò che sono o, meglio, “rappresentano (significano)” i cosiddett3… virus, che anche a livello tecnologico non mancano inesorabilmente, dimostrando l’esserci di un potere assolut3 che si preoccupa sempre (sempre) di “continuare a non esistere, seppure c’è”. 
E l’ambiente, ch’è memoria o infrastruttura che ricorda tutt3 (non importa quale sia l3 strategia dell’essere in gerarchia, dominanza oppure no), va proprio in tale destinazione d’uso, capace di denunciare ciò anche se non sembra mai accadere nulla a livello sostanziale. 
Sai perché (non) succede esattamente, ciò? 
Perché, preventivamente, tu sei già diventat3… “tu”, per cui auto decodifichi l’informazione ambientale, per mezzo del filtro AntiSistema, che è l3 condensazione teoric3, pratic3, effettiv3… reale manifest3, di tale intenzione “a monte”. 
Quale differenza sostanziale sussiste tra un insetto ed un drone, se non – infatti – proprio ciò a cui tendi a pensare tu/“tu”? 
L3 differenza di potenziale (contemporaneo) sta proprio “lì”, dal/nel momento in cui… non te ne rendi conto quasi per “pigrizia”; come se non fosse sì tant3 portante. 
Vero?
Infatti, “provvidenzialmente”… hai sempre l3 giornata “piena”, tanto da poterti sempre permettere di “Fare…” altr3. 
Anche quando non hai nulla da fare, usualmente, sei sempre troppo già “impegnat3” anche solamente per andare un pelino al di là dell’orizzonte, ovvero, Oltre Orizzonte;
che è come immaginare, ma, di più, poiché sostanzialmente, o, facendotene poi qualcosa che non sia descrivere un3 sensazione ma “Fare…” attraverso l’atteggiamento sincronic3 “formulare”, che promette proprio di… Ri-“formulare”, in luogo di “trasmutare, cambiare, trasformare, rivoluzionare, modificare, etc.”.
L3 tecnologia è sempre “moderna”, sin da quando era piegare l’acciaio per creare super spade, oppure allorquando qualcun3 brandiva tizzoni ardenti in un’epoca dove tutt3 avevano paura del “fuoco”. 
Quando un3 singolarità detiene un tale anticipo, ogni rimanenza termina sempre “a Massa”, dando luogo ad un fenomeno continuo di “tira e molla”, che sostanzialmente auto manutiene tutt3 sempre costantemente “equi-distante” dal recuperare tale gap e, per altri versi, che protegge quindi proprio quel qualcun3 in termini di mantenimento del vantaggio personale. 
Qualcosa che puoi rilevare esattamente, osservando il mondo globalmente e/o dettagliatamente, poiché… tale “incipit” è costantemente “misurabile” in termini di accortezza ed atteggiamento ad hoc.
Qualcosa che succede ad/in ogni livello, che si viene a creare proprio in seguito all’instaurazione di tale “e-vento”.
Lei vede ratti con le ali (piccioni), ma io vedo Internet. Niente indirizzi IP. Niente impronte digitali. Niente tracce. Niente hacker. Non esisto…”.
John Wick 3
Non esisto(no), ma, ci sono. 
E, ciò, fa proprio l3 differenza, ossia, manutiene “in vita” l’AntiSistema (ed ogni forma di credo, da “a monte” ad “a valle”, in dipendenza di chi si ritrova al vertice di tale catena o piramide d’alimentazione).
Creare un3 simile tecnologia e, in seguito, dimenticarl3 o farl3 dimenticare… comporta che chi viene dopo, sarà anch’ess3 “senza memoria”, per cui, anche solamente osservandosi attorno, scambierà l3 vita animale (e non solo) per, appunto, vita (sopravvivenza)... senza andare Oltre Orizzonte rispetto a ciò che sembra “naturale”, poiché, trattasi di tecnologia che continua a funzionare anche post mortem di chi/cosa l’ha concepit3. 
Un3 tecnologia organica che, quindi, non riesci proprio a prendere in considerazione in termini di… tecnologia, secondo l’accezione “industriale” del significato. 
Del resto va sempre per l3 maggiore, il mito di/in “Dio”, che non ricordi come interpretare all3 luce del significato o dell3 memoria ambientale che parimenti non esiste; c’è.
Tutto è al di sotto della Tavola…
Chiedo di vedere colui che risiede al di sopra della Tavola…”.
John Wick 3
Come di consueto, sembra tutt3 totale, eppure, c’è sempre cosa/chi (ti) permette di andare Oltre Orizzonte
Tale caratteristica va agganciat3 dal momento in cui ti viene continuamente ricordat3 in ogni modus.
Per cui, se di fronte a ciò tendi invece a considerare l3 trama, in termini di (non) piacere o di “critica”, bè, come si suol dire unidirezionalmente… “salutame a sorata”.

Ciò è... informazione ambientale (che ti ricorda l’essere “già success3” e dunque che tende continuamente a ripetersi), che va auto decodificat3 attraverso atteggiamento chiave, universale, “formulare”. Altro che
Questa moneta… rappresenta il commercio delle relazioni umane. Un contratto sociale, che lei ha scelto di firmare. Ordine e regole…”.
John Wick 3
Che cosa hai “firmato”, (nel) “qua (così)”? Non ricordi nulla di simile. Vero? Eppure...
Nonostante tutt3 ciò che pensi, quel “contratto” rimane in auge. Infatti, hai sempre a che fare con il marcatore frattale espanso, (che) non esiste; c'è.
Anche se credi che non abbia alcun valore. 
Anzi, ancora peggio, anche se immagini che non esista nemmeno.
Ma, puoi immaginare che qualcosa non esiste, se credi che non esiste? Suvvia.
Sei talmente auto disinnescat3, che è “naturale” allora tale forma/versione del “reale (qua)”.
Del resto è proprio l’inclinazione dell’ambiente, anche in termini fisici di declivi, catene montuose, fosse acquee, etc. che ti permette di ricordare l’esserci dell3 gerarchia (in-di-pendenza). No
Infatti, è “no” per te che sei “te” nell’AntiSistema. Che altro.
Se tale “auto renderti conto” ti sembra davvero “poco”, trova il modo di rilevare che, invece, si tratta di… avere aperto un3 “porta” per quel “poco” che tuttavia promette di… spalancarl3 interamente, dando luogo a… che cosa (chi)?
Un3 versione di te, che “è” ancora te, ma, assolutamente originale (laddove l’origine è, e denota, il potenziale contemporaneo – ossia – proprio ciò che ti piace sentirti dire, sempre, da ogni politicante di turno, che ovviamente promette di… anche se, poi, non può succedere se in qualcosa che si nutre esattamente dell’esatto oppost3, sopravvivendo in termini di differenza di potenziale o corrente, tensione, energia, lavoro, inflazione, credo, etc.).
Il reggente non si può trovare. Lui sceglie di trovare te…”.
John Wick 3
Un concetto trito e ritrito che, tuttavia, a livello “formulare” è sempre valore aggiunt3 o informazione ambientale sferica.


Ambientato negli anni '30, Damnation segue un uomo che si atteggia a un predicatore locale mentre raduna i cittadini per combattere contro gli industriali e parte del Governo.
Damnation è una serie televisiva statunitense drammatica. La serie è una co-produzione tra Universal Cable Productions e Netflix…
Netflix ha trasmesso l'opera in tutto il mondo mentre negli Stati Uniti fu mandata in onda sul canale USA Network…
La serie è stata presentata per la prima volta il 7 novembre 2017Il 25 gennaio 2018 è stato annunciato che la serie era stata cancellata dopo una stagione
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Critica
Il consenso… afferma che "il complesso mistero di Damnation è intrigante, anche se a volte sembra un compito a casa…"…
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Saga epica che racconta la storia segreta dell’America degli anni ’30…
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Damnation è l’esempio che il piccolo schermo richiama sempre più grandi nomi del cinema per progetti molto ambiziosi
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Iowa, 1931. La popolazione di una cittadina rurale è in fermento; che siano agricoltori o minatori è in atto uno sciopero atto a protestare contro industriali e banchieri
Ancora una volta, dopo Mr. Robot, Usa Network torna a parlare di rivoluzione.
Damnation, serie co-prodotta da Netflix che ne gestirà la distribuzione internazionale, si vuole proporre come un period drama non tanto storicamente accurato, quanto dal forte impatto tematico.
Liberamente ispirato alle vere agitazioni che hanno colpito il Midwest, con una vaga introduzione anche alle Black Legion, il racconto di Tony Tost (Longmire) vuole allontanarsi da un pedissequo report dei fatti, accostandosi invece ad uno spirito più cult e rock come quello di un Peaky Blinders, caposaldo di questo tipo di narrazione.
La colonna sonora folk-country, i paesaggi desolati, una scelta cromatica sabbiosa quanto desaturata, non fanno che aumentare questa volontà di trasgressione mista a coolness, che trova il suo compimento nel tema della rivoluzione e soprattutto nella costruzione di un personaggio idealmente iconico come può essere un prete che spara.
Non sono male le premesse di Damnation, ma la sensazione che permane lungo tutto il pilot è che manchi qualcosa, manchi di mordente, di incisività.
Le idee interessanti alla base del progetto sono supportate in maniera scostante dalla realizzazione, che sia una messa in scena non perfettamente brillante, o alcune scelte di scrittura che malgrado in un’ottica di completezza potrebbero risultare ben fatte, escono come tirate via e messe sul fuoco un po' grossolanamente in questa introduzione.
Lo stesso perno della serie, la caratterizzazione dei due personaggi principali, ha tutto da dimostrare, con in più lo svantaggio di voler utilizzare la carta del prete, vero o finto che sia, per sconvolgere o rimarcare il senso di straniamento, quando nelle stesse ambientazioni, per quanto in un genere molto diverso, gravita una serie come Preacher, vero gioiello seriale.
È al momento quindi promossa con riserva Damnation, serie che indubbiamente ha qualcosa da poter dire, ma ha altrettante potenzialità per risultare un buco nell'acqua.
Tutto starà nell'equilibrio e nella qualità della scrittura, facilmente fraintendibile e propensa al virare verso lidi abusati.
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C’è un filone del period-drama che si è affermato negli ultimi anni grazie a un semplice stratagemma:
mettere in scena i problemi dell’America moderna (razzismo, xenofobia e sovrabbondanza di armi da fuoco), ma ambientati uno o due secoli nel passato.
Che è un altro modo per dire che gli Stati Uniti sono bloccati sulle stesse controversie dai tempi dell’indipendenza.
Infatti è difficile inquadrare temporalmente questo tipo di serie televisive:
al primo sguardo somigliano tutte a dei film western
La puntata, anche se offre molti spunti interessanti, fallisce nel tenere viva e costante l’attenzione dello spettatore;
questo nonostante sia infarcita di sparatorie, giustizia sommaria, sesso, intrighi politici ed esaltazione religiosa.
Anzi, forse è tutta questa abbondanza a non convincere:
cosa resterà da raccontare nei prossimi episodi?
Sappiamo che in seguito entrerà in scena anche Zach McGowan, star di Black Sails e The 100; e possiamo augurarci che venga dato maggiore risalto ad alcuni personaggi minori come Bessie (Chasten Harmon), la prostituta istruita ingaggiata da Creeley.
Ma per il momento non sembra esserci molto oltre l’estetica simil-western, con la sua comunità spaccata e le canoniche scene da saloon. Una blanda epopea americana, per ammazzare il tempo in attesa di storie migliori.
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L’industria manifatturiera è centrale nella guerra commerciale
Pierpaolo Molinengo Trend Online 20 maggio 2019 Link
Anche senza “guerra” non sei mai in pace.
L3 “critica” analizza, smonta e rimonta qualsiasi “cosa”, dando luogo al relativ3 giudizio, che ha un grande impatto sugli accadimenti posteriori. 
Ad esempio, per la creazione di “Argentovivo” di Daniele Silvestri, l3 critica ha decretato un grande successo. 
In che modo? Conferendo diversi “premi”, anche se la kermesse musicale di San Remo non l’ha vist3 trionfare. 
Allora, è il pubblico che non gradisce, oppure, deve andare semplicemente “così (qua)”, ovvero, a livello sostanziale:
un3 volta è l3 critica a…
un3 volta è l’essere “a Massa” a…
un3 volta è l’Autorità a…
un3 volta sei “tu” a…
un volt3 sono i mancati incassi a…
Ergo:
un colpo al cerchio, un colpo alla botta
e
tutt3 continua ad andare dove sostanzialmente deve andare (se sempre nell’AntiSistema, che funge da letto del fiume, da pendenza territoriale e dunque da “corrente” che sospinge tutt3 inerzialmente verso il verso di processione lineare e non sol3).
Nell’illusione di essere in democrazia, continua a scorrere via il fatt3 che sei, soprattutt3, in gerarchia.
E… ogni forma di “denuncia” viene per forza di cose, dematerializzat3 (“criticat3”) proprio come se non esistesse, seppure c’è.
Come principio omeopatico, in grado di esserci sempre nonostante ogni apparenza e ogni forma di “giudizio”.
In Damnation, a parte “tutt3”, c’è il resoconto frattale espanso di che cosa/chi “è già success3” e quindi indipendentemente continua a succedere sempre sostanzialmente, in quanto forma di copertura del segnale ambientale, che riporta sempre (sempre) verità sferica.
Non si tratta di un paradosso (tutt3 è verità, ma, verità relativ3 a…), bensì, di:
compresenza
intenzione
strategia
ogni genere di effett3 collateral3, non da ultim3… tale forma/versione di realtà o “modernità” che, come un impianto virale, non ti abbandona mai, non distaccandosi mai da “te”.
“Fai… di fermarti sostanzialmente, anche per ‘sol3’ un attimo. E, poi, ascolta/senti/vedi…”.

Il “vento” smette, quando l’auto decodifichi sostanzialmente, così come ogni corsa termina sempre quando ha compiut3 ciò per cui aveva senso “sin da prima”.
     
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2558
Riproduzione libera”.