lunedì 1 aprile 2019

Senza nemmeno mezzi termini.


Sii, con le idee chiar3.
Nel dopo “è già success3”, continua a succedere. 
E, in ciò, c’è sempre gerarchia
Certamente, poiché vi è divide et impera e, di più, proprio perché “è già success3” cosa “è” ch3 se ne approfitta continua-mente
Qualsiasi tipo di “esplosione”, infatti, è sempre centrale, portante e distribuit3 (anche quando sembra deflagrare a/per grappoli, essendo sempre unitari3 l’intenzione). 
Quindi, se “ora” (nel) “qua (così)” o AntiSistema, tendi come ad auto sopravvivere, ciò dipende dal fatto che si tratta di un3 conseguenza nonché dipendenza da
Di modo che se (se) non esiste; c’è ragione fondamentale (compresenza eco-dominante + ogni sottoDomin3), allora… tenderai a dimenticare “tutt3” ciò che è sostanziale, fondamentale, significativ3, etc. 
Ergo, anche accorgendoti l3 farai e sarai a livello parziale, ovvero, ancora in gerarchia. Dunque?
Quando “Fai…” l3 differenza?
Quando sei (“recuperi”) tale forma di auto decodifica ambientale, ch’altr3 non è che atteggiamento, nell3 fattispecie, “formulare”. 
Ossia, qualcosa che “non ti sembra nemmeno esistere (guarda non caso)”. 
Salvo, poi – nel durante – essere circondat3 dall’eco (memoria) di ciò; ovvio, d’assieme al contesto AntiSistema, che confonde l3 acque, deviando, interferendo e trasformando, continuamente.
Per mezzo di ogni ferm3 auto conv3nzione, di fatto, rimani sempre “tu” e pressoché mai, tu o… in te. 


E, già, l3 compresenza dell’in-conscio, ti dovrebbe dimostrare che, seppure in casa tua, sei sempre (nel) “qua (così)”, poiché l3 casa è solamente “tu3”.
Non a caso, infatti, in tale realtà manifest3 devi comprare/acquistare il terreno sul quale, poi, hai il diritto (quando c’è) di edificare. 
Anche se, a norma di legge, l3 terra rimane sempre (solo) “tu3”. Inoltre, è sempre l3 stess3 “legge” che ad/in ogni istante, ti può espropriare d3 ciò che risulta tu3, ma che fondamentalmente rimane tu3 per “gentile concessione (altrui)”.
Allora, quando c’è autenticamente (a livello sferico) uguaglianza, giustizia, libertà, etc.?
Quando c’è atteggiamento “formulare”, ormai, anche nell’aria che respiri e di cui ti nutri. 
Ossia, quando è divenut3 “norma(le)”.
Infatti, a meno di essere come “Dio”, (nel) “qua (così)” se qualsiasi tendenza non si auto consolida, allora, si auto de-consolida, con-cedendo solamente l’illusione di… poiché non ancora in grado di r-aggiungere il livello “formulare”, sede del potenziale contemporaneo, che a sua volta significa = l’essere dal punto di sospensione “formulare”, da/in cui… il recupero significativ3 di ogni “termine” che, differentemente, rimane un punto di vista s-oggettiv3, all’interno di un reame che non esiste; c’è.
Potenziale contemporaneo è, di fatto, l’oppost3 dell’essere in gerarchia:
laddove, dunque, ogni termine smette di essere “terminale” AntiSistemic3
e
ritorna a riaffiorare in quanto a come dovrebbe essere (ex utopia).
In gerarchia, ad esempio causalmente, per “lavoro”… chi è più abile ad avocare a sé l’avere ragione, “vince” sempre su chi lo è di meno, essendo alla mercé dell’intenzione eco-dominante, ch’è come l’avere a che fare con il nulla e che permette, usualmente, di far apparire al resto dell3 comunità – chi “Fa…” qualcosa a livello di atteggiamento “formulare” – come un pazz3, malat3 di qualcosa non ben identificat3 che, dunque, va isolat3 al fine di proteggere l’inter3 comunità sociale. 
Combattere coi mulini a vento, infatti, “serve” per auto disinnescare ogni e qualsiasi potenziale “formulare”.
Laddove, contemporaneamente – se succede – mette definitivamente “via”, tale forma di status quo AntiSistema, con dentro cosa “è” che viene rifless3 in quanto marchio proprietari3 di tale macchinazione “industriale”. 
La fine dell3 gerarchia, coincide con l’emancipazione auto mnemonica ad opera dell’essere “a Massa”, che fa l3 differenza se (se) si applica “formularmente”. 
Dunque, puoi prendere atto del perché, sostanzialmente, ciò non succede (nel) “qua (così)”:
attraverso ogni forma d'inquadramento (tendenza, atteggiamento “AntiSistema”)
che tende a mantenerti in “te”, auto imp-r-egnat3 d'AntiSistema.
E, bada bene che ciò funge da s-nodo sostanziale, poiché di fatto ti costringe “senza costringerti (per asfissia)” ad auto comportarti come non vorresti ma (ma), che ci vuoi fare, tant’è (auto sopravvivenza).
Così che “qua”, ti si possa concedere qualsiasi “cosa, così”, ma (ma) sempre a livello “tra virgolette”, ossia, auto depotenziat3. 
Libertà, democrazia, etica, morale, giustizia, cultura, progresso, civiltà, etc. etc. etc. nell’AntiSistema sono e rimangono stortur3 AntiSistemica, proprio come “c’era una volta…” il cuscino ricolm3 di materiale naturale ed “ora” è, altresì, svuotat3 e riempit3 di materiale artificiale. 
Morale dell3 favola? Dormi sempre, ma, in maniera differente per qualità e sostanza…
In mattinata, ieri, ho ripensato alla “fine” dell’esperienza dell3 Comune, a/di Parigi (1871):
decine di migliaia di massacrat3, sparando nel mucchio, ma, non a caso...
Perché? Perché tant3 violenza, nei confronti di chi stava assumendo l3 valenza virale dell’atteggiamento che “attacca”, come neve in grado di coprire il suolo, non sciogliendosi al “Sole”.
Nell3 domanda, l3 risposta;
poiché eco ambientale o memoria frattale espansa.
Tale “esperienza (dramma)” è rimast3 tale, ma, di ciò che significa che cosa n’è stat3
Bè... c’è sempre quest3 Spazio (Potenziale) Solid3. 
No? 
Un luogo comune che puoi con-vivere, auto esistendo proprio per come già sei, anche se non te ne rendi conto. 
Pena, differentemente, ogni auto decadimento all’interno di qualcosa che funge da luogo comune o “catino” per l3 raccolta del seminat3. 
Pena il far rientrare ogni e qualsiasi “moto storic3” nel “motto storic3 (sempre attuale)”.
Infatti, non a caso, leggi come viene identificat3 tale “fatto storic3”:
la Comune di Parigi è il governo socialista che diresse Parigi dal 18 marzo al 28 maggio 1871…
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“Ora”, definire “socialista” tale forma di coesistenza, non fa onore all’essere punto di sospensione, che tali persone adottarono d’assieme, all’interno di un3 delle città simbolo del potere Re-ale, per quanto riguarda l’ambito europeo. 
E, sentirti dire o leggere “socialista (e/o qualsiasi altr3 termine)”, auto divide et… separa in casa. 
Per ciò, SPS (Io) st3 mettendo a punto l’utilizzo di un3 terminologia senza alcuna necessità di ricorrere ad auto indicazioni di tale tipo, in quanto che… sei (nel) “qua (così)”, laddove tutt3 risente dell’essere spinta da “a monte”, ch’espone automaticamente all3 mercé di tale “corrente”.
Auto depotenziare per default, infatti, non deve essere più considerat3 come “norma(le)”:
sì, perché, sei sempre in grado di “comprendere” di essere in un simile ambiente
seppure lasci fare a tale forma di eco-comprensione, che tutt3 è... fuorché atteggiamento “formulare”.
Leggere o sentirti dire “socialista & co.”, ti allontana dal significato
Non perché è il termine in sé, ad essere “sbagliat3”, bensì, perché tale intonazione auto suddivide tutt3 conseguentemente.
Allora? 
Come “Fare…”?
Bè, come fecero coloro che all’alba della meccanica quantistica non trovarono alcun termine consono, al fine di descrivere l3 implicazioni di tale “scoperta”?
Innovarono il linguaggio, creando, espandendo, aumentando, etc. l3 portata dei termini (al “tempo” in) corrente uso.
Dunque, se l’atteggiamento (generic3) è “formulare”, allora, è più semplice avvicinarti a qualcosa che non “deo-odora” subito come “puzz3” AntiSistemico.
In qualcosa di già auto separat3 “in casa” che, per di più, giudica ciò in quanto (come) “natura(le)”, il focus è sempre votat3 al sopravvivere e quasi mai all’essere in vita secondo come già si è a livello di potenziale contemporaneo, che, sei “Fai… ‘caso’”, significa proprio ciò che termini ormai AntiSistemici, come democrazia, incorporano a livello di utopia (come dovrebbe essere ma, nel “qua, così” non è). 
Ovvero, auto man(u) ten(d)endo buon3 tale impianto pre-dispositiv3, ma, nell3 misura in cui, AntiSistemicaMente, non ne vale sostanzialmente l’origine “formulare”. 
Ergo:
non ci posso fare niente
che ci vuoi fare
non c’è nulla da fare, etc. etc. etc.
Ossia, l’auto rassegnazione per default, per “asfissia”, dopo l’aver pensato di “averle tentate tutt3, ma…”.
Anche se, a livello sostanziale non ti sei nemmeno impegnat3 un po’…
Dunque, nell3 democrazia ma non “in democrazia”.
Impara a ricordarti di utilizzare un altr3 linguaggio. Meglio se “formulare”, che de-scrive tutt3 in quanto a significato e, non, in termini di significato.
SPS (Io) “Fa…” proprio quest3, seppure ancora non te ne rendi conto. 
Anche se, intanto, tant’è.
A seguito delle sconfitte militari della Francia contro la Prussia, il 4 settembre 1870 la popolazione di Parigi impose la proclamazione della Repubblica, contando di ottenere riforme sociali e la prosecuzione della guerra.
Quando il governo provvisorio deluse le sue aspettative e l'Assemblea nazionale, eletta l'8 febbraio 1871, impose la pace e minacciò il ritorno della monarchia, il 18 marzo 1871 Parigi insorse cacciando il governo Thiers che aveva tentato di disarmare la città, e il 26 marzo elesse direttamente il governo cittadino, sopprimendo l'istituto parlamentare.
La Comune, che adottò a proprio simbolo la bandiera rossa, eliminò l'esercito permanente e armò i cittadini, stabilì l'istruzione laica e gratuita, rese elettivi i magistrati, retribuì i funzionari pubblici e i membri del Consiglio della Comune con salari prossimi a quelli operai, favorì le associazioni dei lavoratori ed iniziò il massacro degli oppositori, quali i cittadini fedeli al Governo legittimo e i rappresentanti religiosi…
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La popolazione di Parigi impose la proclamazione della Repubblica... (per favore; come può l'essere gregge, fare l'essere Pastore, se sempre nell'AntiSistema)
ed iniziò il massacro degli oppositori, quali i cittadini fedeli al Governo legittimo e i rappresentanti religiosi… (ecco, però, il consuet3 marchio di fabbrica-zione).
Mess3 già in tal modus, non puoi proprio farci niente.
Non perché “è già success3” ma (ma) poiché “continua a succedere”. Ok?
Piuttosto che de-scrivere tale “storia (deviat3)”, trova il modo di r-ac-coglierne il significato
Ovvero, proprio ciò che rimane come inalterabile, seppure nell’auto censura ambientale AntiSistema.
Togli ogni riferimento di parte.
Vai Oltre Orizzonte e da “lì” – che è proprio l3 forma dell’atteggiamento “formulare” – riassumi tutt3 da/in tale punto di sospensione:
ti r-assicuro che
“Fa…” l3 differenza sostanziale.
L'opera della Comune fu interrotta dalla reazione del Governo e dell'Assemblea Nazionale, stabiliti a Versailles.
Iniziati i combattimenti nei primi giorni di aprile, l'esercito comandato da Mac-Mahon pose fine all'esperienza della Comune entrando a Parigi il 21 maggio e massacrando in una settimana almeno 20.000 parigini compromessi con la rivolta. Seguirono decine di migliaia di condanne e di deportazioni, mentre migliaia di parigini fuggirono all'estero…
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Significativamente, l’avere intitolat3 delle vie cittadine a Mac-Mahon, non ti dice (“ispira”) proprio nulla, in termini di… continua a succedere?
Il generale Mac Mahon, l'eroe della battaglia di Magenta
Nel 1895 Magenta inaugurò il monumento al generale Mac Mahon, che con il suo coraggio e il suo valore aveva consentito alla piccola città lombarda di entrare nei libri di storia
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Allora vale proprio tutt3, nell'AntiSistema.
Quanto sei già auto divenut3 “ciec3” (nel) “qua (così)”?
Renditene conto, col “Far…” di tal conto, virtù. 
E non lasciare stare nemmeno “i Santi”.
      
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2524
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