mercoledì 17 aprile 2019

Differita.



Nel 1185, nel corso della prima celebrazione all'interno della cattedrale… il patriarca di Gerusalemme Eraclio di Cesarea convocò la Terza Crociata…
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Da un luogo (comune) simile, dedicat3 alla Madonna (Notre-Dame), fu annunciat3 l’ennesima Guerra Santa “commerciale”.
Sacro e Profano. 
Destinazione d’uso e solid3 e consolidat3 marmorea apparenza. 
Mussolini, secoli dopo, avrebbe utilizzat3 lo scenario aperto – a mo’ di orizzonte degli eventi – d3l balcone di Palazzo Venezia a Roma, per comunicare al Paese che era già stat3 dichiarata nuova-mente, l3 guerra:
un'ora, segnata dal destino, batte nel cielo della nostra Patria.
L'ora delle decisioni irrevocabili.
La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia.
Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo italiano.
Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste parole:
frasi, promesse, minacce, ricatti e, alla fine, quale coronamento dell'edificio, l'ignobile assedio societario di cinquantadue Stati…
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Sopravvivi perchè sei sempre “in ritardo”. 

Ovvero:
è già... success3
sai quando si dice che qualcosa/qualcun3 è “superat3”
Ecco:
tu sei “superat3”
tanto da, “ora”, essere auto divenut3 “tu”.
Come è possibile che Notre Dame sia bruciata?
Quando si dice il “Karma”:
che cosa continua(va) a ricircolare tra quelle pareti

s-consacrate all3 guerra?
Non è un3 domanda. È una constatazione scolpita come nel marmo:
l3 guerra.


Un simile monumento, quindi, come un’arma non convenzionale;
come laser, megafono, impianto di condizionamento, vettore marketing, etc.
Come è possibile che Notre Dame sia bruciata?
Non è costruit3 con il “marmo”? Sì. Ma (ma) ha un’anima (portante) di “legno”. Ossia?
Appare sì tanto solid3; eppure, se cede l3 spina dorsale viene giù tutt3.
L'antic3 spina dorsale, che significa, più che altr3...
Del resto, che cosa è rimasto del fasto monumentale antic3, fatto analogamente di marmo e legname?
Solo rovine. Qualcosa fatt3 per non durare o, meglio, per auto depistare, rispetto all'essere status quo, che non esiste; c'è.
Ad eccezione delle grandi piramidi d’Egitto, aventi struttura massiccia totalmente coesa e non mixat3. 
Quando sei così totale, rimani tale, anche se scorri all’interno di qualcosa che tende ad auto corroderti, corromperti, trasformarti, etc.
Perché sei in differita (nel) “qua (così)”
Bè, per un’infinità di motivi fondanti, riflettenti e portanti.
Da tempo… “la cattedrale era pericolante, senza più manutenzione…” scrive la corrispondente.
“È uno degli effetti paradossali della legge che nel 1905 ha confiscato i beni della Chiesa. Il gioiello gotico vecchio di otto secoli non appartiene più al Vaticano ma allo Stato francese che colpevolmente non ha curato come doveva questo patrimonio storico.
In questi anni, frammenti di arcate, chimere, altorilievi che cadevano letteralmente a pezzi erano stati accatastati in una rimessa dietro all'abside con un sentimento di impotenza che il rettore di Notre-Dame aveva più volte denunciato...”.
E solo l'anno scorso “la Sovrintendenza aveva finalmente staccato un assegno di 2 milioni di euro per restaurare intanto la guglia, simbolo della cattedrale. Troppo poco ancora per mettere in sicurezza l'intera cattedrale, per cui il restauro completo costava almeno 150 milioni di euro secondo l'americano Andrew Tallon, considerato come il massimo esperto di Notre-Dame…”…
Alberto Ferrigolo Agi 16 aprile 2019 Link
Il restauro completo costava almeno 150 milioni di euro…
Tutti si mobilitano per ricostruire Notre Dame: 200 milioni da Arnault, 100 da Pinault, 200 da L'Oreal
HuffPost Italia 16 aprile 2019 Link
Prima, non ne valeva l3 pena. Ora, sì (perchè si tratta di fondersi con il monumento, divenendone sponsor).
Ok?

Come, forse, puoi “vedere”, il movimento (nel) “qua (così)” avvolge tutt3 attraverso spirali d’interesse (“tempo”), che dipartono da un centro gravitazionale dematerializzat3 (che non esiste; c’è)... come l'intenzione di (non) apparire.
Ovvero, avendo almeno due direzioni di spinta contemporanee, anche se in gerarchia:
mantenere l3 status quo AntiSistema (sostanzialmente)
mascherando tutt3 da “Sistema (apparentemente)”.
In tale compartimentazione stagn3, va all3 deriva (e deriva) l3 sempre attuale forma di “ritardo” che accompagna e caratterizza la “tu3” vita AntiSistemica:
come pesci rossi che possono solamente lambire le pareti, senza per/con ciò riuscire a “Fare…” granché/alcunché.
In ritardo, significa = alle prese con qualcosa che “è” qualcun3 (che ha come interesse principale l’amministrazione planetari3 e che, dunque, viene meno sul/nel/dal livello dell3 percezione da “a Massa”, che è come un3 strumento scordat3). 

Qualcun3 che diventa qualcosa, quando non esiste; c’è.
Ovvero, quando diventa come ambiente e/però con l’ambiente che significa sempre “qualcun3”. 
Riesci a concepire l’essere “tempo”, ad esempio, in quanto a riflesso (memoria frattale espansa) ambientale? 
Non sembra proprio, dal momento in cui… sei sempre più propens3 ad auto ritenere il “tempo” in quanto a fenomeno naturale e basta. Vero
E se succede ciò a livello di atteggiamento, è perché “è già success3” l3 decisione “qua (così)”.
Non solo:
“è già success3” ciò che dunque più temi e che non immagini nemmeno, per paura
Un in-cert3 scenario, che preferisci non prendere nemmeno in considerazione, per il timore che si possa avverare:
qualcosa che “è”, al di là di ogni “necessità” di definirne ogni contorno o definizione.
Ad esempio, quando correvi il rischio – da un momento all’altr3 – di trovarti alle prese con un3 popolazione stranier3 che minacciava di superare ogni confine… che cosa facevi
Non andavi a prendere il dizionario, ma, superavi – anche se “a tempo” – ogni divisione interna, poiché era sì evidente il pericolo comune, da risultare solo ed esclusivamente auto eloquente
qualcosa che capiva anche l3 stolt3, l’analfabeta, l’ignorante, il faccendiere e ogni parte in causa. 
Ecco perché fu tanto portante, per l’eco-dominante + ogni sottoDomin3, non esistere seppure essendoci. 
Ricordi?
Che significa Dio, per voi?... Forse non c’è nessun Dio. Magari è tutto falso. Non dico di aver capito tutto. Certo che no.
Ma, mi è chiaro il sistema.
Definiscono giusto e sbagliato, e poi ti fanno scegliere. Comincia così; con una semplice scelta. Da che parte stai. Su. Giù. Bene. Male. Ragione. Torto. Dio. Nessun Dio. È semplice…
Giochi?
Sì.
Scegli da che parte stare. Vuoi essere nella ragione o nel torto?
Voglio la ragione…
Dunque Milly sarà nel torto…
Ecco la parte più importante. Mentre lottano che cosa faccio? Io non mi sporco le mani… Mi godo la scena. Poi… rubo ciò che voglio.
Neanche se ne accorgono. Perché sono occupate con il mio gioco
Cosa abbiamo imparato? Forse, noi non giocheremo più al loro gioco. Forse non ascolteremo più le loro menzogne. Forse l’unica verità al mondo, si trova qui”.
7 sconosciuti a El Royale
Hai “capito” che cosa s’annida persino nell3 trama di un film tanto insospettabile?
C’è l’insegnamento; c’è “posta per te”.
“Tu” che sei sempre costantemente in ritardo, poiché (nel) “qua (così)”... ch’è come subire l’effetto della compresenza dell’aria, correndo;
dell’acqua, nuotando.
Dell’AntiSistema, sopravvivendo…
C’è sempre “attrito”, ossia:
compresenza che non esiste; c’è. Ovviamente, ti fermi “lì” perché sei “tu”:
sei col3i che esiste ma non c’è più, sostanzialmente.
Viceversa.
E in tale differita, l’essere in differita significa piuttosto che… altr3.
Che cosa significa?
Tutt3 ciò che vuoi, ma (ma), quando dipendi dall3 “prospettiva”, tutt3 ciò che vuoi si riannoda e si semplifica in:
tutt3 ciò in cui “credi di…”. 
Sei, d’altronde, in gerarchia e tale caratteristica è rifless3 e si auto riflette ovunque, comunque, quantunque. 
Tanto da servire ma, contemporaneamente, denunciare, testimoniare, identificare, indicare, dimostrare o, appunto, “riflettere l’opera(to) di cosa ‘è’ ch3 se ne approfitta continuamente”.
Dunque, l’essere in differita comporta che, ad esempio ma causalmente:
un3 tra gli edifici storici più conosciut3 al mondo
versi in un3 condizione di “miseria” infrastrutturale
elemosinando
mentre, quando viene s-colpit3 dal dramma
raccoglie ex-post somme degne di un3 casa reale.
Qualcosa che, allora, diventa addirittura “insopportabile”. 
Vero?
Perché continua a succedere sempre “dopo/poi”?
Perché si aspetta sempre che succeda il dramma?
Perché si tratta soprattutt3, di… messaggistica ambientale frattale espansa o “significato”:
ciò (cosa/chi) “è già success3”
riecheggia nell’eternità
in quanto memoria.
Anche se (nel) “qua (così)” tendi a ricordarti e celebrare l’essere storia, però, auto depurat3 dal significato portante che qualsiasi ambito/evento-vicissitudine (s-oggetto) rappresenta, codifica, ricorda, denuncia, dimostra, testimonia, etc. 
ed ora “momento pubblicità”...
Lo scontro tra Alberto Angela e Ernesto Galli della Loggia sulla storia
In un video… Angela aveva aggiunto altri particolari del progetto:
si tratta di raccontare la vita attraverso delle famiglie, partendo dagli etruschi arrivando fino a metà ‘800.
“Gli spettatori scopriranno i loro stili di vita, le loro gioie i loro dolori, i loro nomi…”, ha anticipato il conduttore televisivo spiegando che “quando si passa da un volume all'altro non c'è cesura”, nel senso che i protagonisti dei libri saranno i discendenti di quelli precedenti.
Un'operazione che oggi potremmo definire storytelling, che poi altro non è che la capacità di raccontare qualcosa coinvolgendo l'ascoltatore, utilizzando piccole strategie per tener vivo il suo interesse
E allora vale la pena chiedersi il ruolo di chi la racconta, la storia:
un ruolo che, secondo Ernesto Galli della Loggia, impone di chiedersi perché le cose sono andate come sono andate..." (lo affermava in un'altra intervista a Repubblica del 2017).
“Conoscere la storia per indirizzare il futuro”, sostiene invece Angela.
Due posizioni che forse non sono in antitesi, bensì il completamento l'una dell'altra
Marco Gritti Agi 16 aprile 2019 Link
I protagonisti… saranno i discendenti di quelli precedenti
la capacità di raccontare qualcosa coinvolgendo l'ascoltatore, utilizzando piccole strategie per tener vivo il suo interesse
allora vale la pena chiedersi il ruolo di chi la racconta, la storia
un ruolo che… impone di chiedersi perché le cose sono andate come sono andate
conoscere la storia per indirizzare il futuro
due posizioni che forse non sono in antitesi, bensì il completamento l'una dell'altra
Ti rendi conto del come sia possibile ricomprendere tutt3, anche attraverso tale condensazione lessicale, al di là di ogni definizione e ogni stagnazione auto derivante dal “ruolo” che si crede avere (nel) “qua (così)”. 
Poche righe, “ben mess3”, fanno l3 differenza di non potenziale contemporaneo.
Due posizioni che… non sono in antitesi, bensì il completamento l'una dell'altra…:
i vettori che (nel) “qua” agiscono
identificano chi non esiste; c’è
e
tale compresenza attraverso il significato (riflesso, memoria).
Ecco, allora, l’essere “completamento” o totale e non più “in differita”.
Confartigianato: falso Made in Italy minaccia per 95 mila Pmi
Mlp Askanews 16 aprile 2019 Link
Falso Made in Italy”? Ma… l3 gran parte di chi fa “impresa” in Italia, non ha forse delocalizzat3 all’estero le proprie attività industriali, per risparmiare sul costo del lavoro? 
E chi non l’ha fatt3 è solamente perché non se lo può permettere, ma, se potesse non esiterebbe affatto.
Poi, è sufficiente appiccicare l’etichetta “Made in Italy”, al fine di superare ogni velleità consumistica;
anche se il livello egoic3 rimane in quanto tale.
È l3 continuazione dell3 guerra civile, insomma.
L’auto separazione in pianta stagna e ristagnante. Sì, ma “dove”?
(Nel) “qua (così)”, tanto per essere chiar3 e per dare, alfine, a Cesare ciò che l3 riguarda, ovvero:
il fatto di esserci, nonostante “tutt3”.
Allora, l3 storia raccontata AntiSistemicaMente, a ch3 serve? 
A chi è status quo.
A “cosa” non credi nemmeno poter esistere.
Infatti, non esiste; c’è.
Nell3 differita, vieni sempre meno, non rendendoti conto sostanzialmente:
sopravvivendo(ci) dentro a/in qualcosa che ritieni essere “solamente” aria, terra, atmosfera, pianeta, etc. e, invece, non è altr3 che… progetto altrui, da cui il “tu3” essere destinazione d’uso, livello di/del servizio, pietanza, prodotto, merce, ambito con tanto di data di scadenza, etc.
In qualsiasi “cosa” che esiste e c’è (nel) “qua (così)”, tale è l3 rilevanza dell’essere “storia (seppure deviat3)”. 
Significativamente, auto decodifica dall’atteggiamento “formulare”.
Fai…”.
Centinaia di milioni di euro che giungono “poi”, che cosa significa(no)? 
Che qualsiasi monume-eve-nto ha già un3 “sponsor” che, al solito, (nel) “qua” serve e riflette.
Anche se per l’essere “a Massa”, il firewall AntiSistema auto comporterà livello di apparenza e non livello sostanziale. Quindi:
“credo”.
Auto, ok Parlamento Ue a obbligo di tecnologie salvavita a bordo
La maggior parte di queste tecnologie e sistemi dovrebbe diventare obbligatoria a partire dal maggio 2022 per i nuovi modelli e dal maggio 2024 per i modelli esistenti
Mlp Askanews 16 aprile 2019 Link
Fs: bond da 1,75 miliardi per nuovi treni e Alta velocità
Glv Askanews 16 aprile 2019 Link
Auto-prevenzione & debito, etc. = necessità dell’esistenza del “controllo (sponsor)”, che quando diventa autocontrollo, fa l3 differenza.
        
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2536
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