lunedì 29 aprile 2019

Relativizzazione = possessione.



È assolutamente “tost3”, quest’oggi, mettere assieme (o “ricevere”) anche quest3 Bollettino. 
Perché? Bè, per via di un3 sorta di overbooking (sovraffollamento, saturazione) che si è creat3 nell’essere mente, avendo avuto a che fare con 1- nell3 consueta capacità sensibile di accorgersi… 2- una gran mole d’informazione, potenzialmente, di “qualità” ovvero capace di poter fare l3 differenza.
Ecco ciò a cui quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 (Io) s’è auto espost3 nel “fine settimana”.
E, indirettamente, l’auto comprensione di come (e del perché) l’informazione sociale (AntiSistemica) abbia invertito il senso di scorrimento, nel rilascio di dati, passando da un3 realtà analfabeta (“ignorante”) ad un3 alfabetizzat3 (“auto ignorante”)
Quando c’è troppa informazione, di fatto, se non sei consapevole dal livello d’atteggiamento “formulare”, di/in conseguenza ne sei, come, fagocitat3, perdendoti nel classico bicchier d’acqua che, sia mezzo pieno e/o mezzo vuoto, è pur sempre pieno/vuoto a metà;
ovvero, è mancante di qualcosa che, stanne cert3, fa proprio l3 differenza di potenziale (contemporaneo). 
Dunque, sei costrett3 a selezionare l’informazione, per non dare fuori di matto. In che modo? 
Formandoti un’opinione, relativamente a… “tutt3” e, quindi, diventando un3 versione di te, che corrisponde a “te”. 
Sei, del resto, in qualcosa che continua a succedere, sull3 scorta di ciò ch3 “è già success3” e che – a prescindere – ha l’unic3 scopo di rimanere sostanzialmente auto immutabile o status quo.
Perché? 
Perché continui a respirare, automaticamente
Perché l3 devi fare (infatti, sopravvivi).
E tanto l’hai già fatt3 che… una parte di te/“te” si è pre-fissat3 di continuare a farl3 indirettamente, ovvero, automaticamente, al fine di toglierti l3 necessità di pensarci e/per liberarti da tale incombenza, di modo che tu sia liber3 di… mentre tale “motore” non smette più di rombare (funzionare) silenziosamente, tanto da essere considerat3 “normale”. 
Tanto da credere che se smetti di farl3, allora muori. 
Tanto... d’auto ritenere, allora, che l3 vita corrisponda proprio a quel momento continuamente ripetut3 nel “tempo” o, meglio, da/in cui ha senso concepire l’esistenza e la compresenza dell’essere temporale.
"Il 25 aprile? Penso che quello italiano sia l'unico popolo al mondo che festeggia la sconfitta nella guerra…".
Alessandra Mussolini
Gabriele D'Angelo HuffPost Italia 28 aprile 2019 Link
Ha senso rifiutare un3 qualsiasi affermazione, perché proviene da un3 “area” che, probabilmente, non condividi idealmente?
Ha senso nella misura in cui, non ti rendi più conto di che cosa “dai luogo a procedere”, compiendo tale selezione dell’informazione; dunque, agendo da ripetitore del segnale portante e distribuit3, AntiSistema. 
Concedendo sempre quell’ultim3 chance, a qualcosa che sopravvive ed impera proprio in virtù di tale motivo d’interconnessione.
Divide et impera, docet. “È morto il Re. Evviva il Re”. Democrazia in gerarchia. Relativizzazione dell’assolut3. Ossia:
assumere un3 parte a scapito del “totale (assolut3)”.
Infatti, quando prendi posizione, divenendo quell3 posizione, ti auto relativizzi, andando ad appartenere di fatto a ciò (cosa/chi) che funge da “a monte” di ogni parte, ma, non del tutt3... quando è assolut3 (significato “formulare”, momento “sferico”).
Sembra un giochetto di prestidigitazione.
Eppure, tant’è che ne sai auto fagocitat3.
Ergo:
non te ne rendi più, nemmeno, conto.
Quando sei “formulare”, sostanzialmente, l’informazione “è” e rimane informazione. 
A prescindere da dove (da quale fonte) deriva. 
Riesci a concepire tale tipo di “dato”, di area sensibile globale, che non si perde niente neanche quando diventa (di) nicchia?
Probabilmente, no. Perché
Perché sei l3 prova auto sopravvivente del fatto che… non te ne rendi conto. 
Non a caso, ci sei già auto sprofondat3 dentro. E, dunque, ti ha
Divide et impera:
ricordi? 
L’informazione relativizzat3, che per “te” ha ogni senso distintiv3, ad eccezione del senso assolut3 che continua, nonostante tutt3 a configurare. 
Qualcosa (valore aggiunto) che allora ha necessità che sia tu a farti… “particolare”, ovvero, non separazione bensì, onnicomprensione:
appunto
dall’atteggiamento “formulare”
che concerne l’essere capace dell’auto decodifica
in ogni “caso”
dell’informazione (memoria ambientale) assolut3 o “fedele” nel riportare (ricordare) sempre sostanzialmente ciò (chi) “è già success3” e dunque continua a succedere, se
Ecco che, dunque, sta proprio in tale particella (“se”) tutt3 la differenza di non potenziale contemporaneo che, quindi, dipende proprio da… “te”, che sei agli antipodi rispetto a te, seppure l3 due posizioni siano perfettamente “uguali”, anche se diametralmente oppost3, sostanzialmente.
Infatti, è qualcosa - e sei in qualcosa - che auto inganna soprattutt3, te; relativamente a “te” e a te, in quanto ad assolut3.
Ecco(ti) nell3 differenza di potenziale, da/in cui ogni misura elettrica e non sol3.
Non “capisci” il significato, perché intendi brandirl3 e poi esporl3 come se, di fatto, fosse un trofeo personale, magari, da mettere a frutto esclusivamente
Del resto, sei in gerarchia e ciò (in tale auto caratteristica e riflesso/riflessione) si ripercuote per ogni dove, come, quando, perché, etc.
Quindi, sei in un3 memoria a cielo aperto e, di più, sei tale memoria. 
Ma, nella fattispecie, “qua (così)”, sei soprattutto, usat3
Non riesci a fartene una ragione poiché non esiste; c’è, chi se ne approfitta verticalmente, nell3 forma versione reale manifesta “distribuit3” o AntiSistema. 
Per cui, “ora”, hai quest3 “necessità” di capire, partendo sempre da basi relativizzat3, che sono proprietà intellettuale (o “marchio” registrat3) di cosa “è” che orienta tutt3 sempre a proprio favor di vento, senza per/con ciò avere alcun3 interesse ad esporsi, di modo che... tu possa renderti conto e dunque, potenzialmente, andare a raggiungerl3 e porre termine a questo tipo di “universo” relativ3 ad ess3.
Di più, non c’è nulla da capire, se non, piuttosto, di ricordare.
Infatti, come consideri il continuare a succedere, se non proprio come un “vuoto a perdere”, da/per parte tua. 
Hai dimenticato e quindi “ora” continua ad auto ripetersi sostanzialmente sempre nell3 medesima relativizzazione. 
Come usare un motore di auto decomposizione, che funziona e che non è affatto un motore, ma… (nel) “qua (così)” funge da motore che, per giunta, non esiste; c’è
Sei, allora, in tale meccanismo rinchius3 a tripla mandata, laddove può succedere di tutt3, intanto, “tutt3 si trasforma”... proprio come nel concetto di “squadra che vince…”. 
Come già espost3, più sopra, non è semplice “oggi” ordinare l’informazione di modo che possa scorrere attraverso tale collo di bottiglia mentale, che funge da filtro e da interfaccia al fine di poter comunicare e comunicarti, qualcosa. 
Tanto è ver3 che, guarda non caso, l’incipit si è estes3 sino a qua, portando via proprio il nucleo di ciò che va condivis3
Ecco un esempio di come sei nell’AntiSistema, laddove è proprio l’AntiSistema a fungere da interferenza ambientale, che può assumere qualsiasi variante/valenza, di modo che tale auto deviazione vada a buon fine, scambiandol3 al limite per… stress, fatica, norma, ansia, nervosismo, non avere “tempo”, etc.
È qualcosa che continua a succedere sovra infrastrutturalmente, utilizzando tutt3 il sottinteso o “reale manifesto ‘qua (così)’”. 
Qualcosa che corrisponde a qualcun3 o, meglio, all’intenzione di qualcun3, auto distaccat3 indimostrabilmente dall3 fonte che replica e da cui deriva.
Allora, ecco(ti) nel modus che ti permette di realizzare (ricordare) proprio tale co-esistenza primeva o compresenza eco-dominante + ogni sottoDomin3.
Ricorda:
del “piede” che schiaccia l3 realtà planetaria
non è rimast3 che l’ombra
ossia
il segno/marchio (diluizione sostanziale) che suole funzionare e/ma denunciare (dimostrare), contemporaneamente, proprio tale attività continuamente auto riportat3 attraverso relativizzazione dell’assolut3.
Chiudendo, per “ora”, il Bollettino, ritieni che non ci sia fine di continuazione in tale comunicazione/informazione ambientale;
pertanto, anche il Bollettino non finisce mai, facendo parte dell’assolut3 che, nonostante ogni con-solidat3 apparenza, rimane parte fedele o assolut3 o, meglio, frattale espansa del significato.
“Fai… tu3, allora, il termine auto orientante ‘formulare’”.

In che modo? Secondo quale accezione? 
Come se non ci fosse un domani. Ovvero, come se “ora” stessi per morire a nuov3 vita. 
Sentiti in pericolo e, quindi, “Fai…” sostanzialmente qualcosa.
Causalmente, sii te stess3.
E se non ricordi, come… allora, auto avvaliti dell3 forma assolut3 dell’informazione infrastrutturale “ambiente”, che funziona essenzialmente proprio in tal modus.
Ergo:
non importa “capire” cosa significa “formulare”, prima di s-muoverti sostanzialmente.
Vai Oltre Orizzonte, ad esempio, agganciando sfericamente il significato (l’assolut3), a partire persino da una definizione che pretende di averti ed, invece, funge “formularmente” da ag-gancio o s-nodo per l’essere memoria.
La "buzzword" è una parola chiave che presenta un nuovo concetto alla moda. Internet, dot.com, web 2.0, social network e mobile (come telefonia cellulare), sono stati esempi di buzzword del mondo della tecnologia.
La capacità di semplificare idee e nuovi assetti con una singola parola o una breve locuzione ha lo scopo di definire e rendere facilmente comunicabile un insieme di possibilità non ancora definite nel dettaglio, che non sono state ancora assorbite dal mercato e dalla società.
Nella sua accezione negativa, l'utilizzo di buzzword serve ai soggetti che le usano a dare l'idea che stiano capendo di che cosa si sta parlando, utilizzando in maniera più o meno appropriata le nuove parole chiave di un gergo specialistico.
Un altro esempio di utilizzo di buzzword portato all'estremo è nel settore del marketing, della pubblicità e delle attività commerciali in Italia, dove si ricorre a termini di matrice anglosassone per indicare concetti che non vengono quasi mai chiariti o spiegati all'interlocutore che non li conosce...
Antonio Dini
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La capacità di semplificare idee e nuovi assetti con una singola parola o una breve locuzione ha lo scopo di definire e rendere facilmente comunicabile un insieme di possibilità non ancora definite nel dettaglio, che non sono state ancora assorbite… dalla società…
Ecco:
l’essere “formulare
che, allora
non hai alcun3 necessità di “capire che cosa significa”
se non, piuttosto, di ricordare chi già sei tu, contemporaneamente.
Laddove per “contemporaneamente” significa = quando leggi SPS, il riferimento è a te; tu che e-leggi e che potenzialmente sei chiunque, appunto, contemporaneamente.
Nell3 continuazione del Bollettino, seguirà proprio l’andare Oltre Orizzonte
Per “ora”, concentrati su tale immagine, da/in cui l’immaginazione senza confini o assolut3.
“Fai…”. 
       
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2542
Riproduzione libera”.