Mater artium necessitas...
Proverbio latino, dal significato letterale:
"la necessità è la madre delle abilità"...Link
Asino e cavalla (o al contrario) generano figli al “99%” sterili, perché sono di due specie diverse e l'brido non può formare una sua specie.
C’è vero somiglianza con il caso Monsanto e i suoi semi sterili?
La domanda è retorica (ovviamente):
- la quintessenza della obsolescenza programmata
- è la specie umana
non tanto
- i prodotti che utilizza (consuma) la specie umana.
Dunque, non sono le tue necessità, che si trasformano in "abilità (tu che invecchi e muori)"
controllo genetico a monte.
Qualcosa che non ricordi, per l’invasività estrema del “logo divino e… scientifico (che cela sempre un interesse dominante)”.
Secondo Martin Heidegger nella lingua greca antica i verbi parlare, dire, raccontare si riferivano non solo al sostantivo corrispondente logos ma anche al verbo leghein che significava anche conservare, raccogliere, accogliere ciò che viene detto e quindi ascoltare.
Nello sviluppo della cultura occidentale, a suo parere, il valore del pensare e del dire ha prevalso su quello dell'ascoltare mentre l'udire e il dire, come si riproponeva nel dialogo socratico, sono entrambi essenziali “L’udire autentico appartiene al logos. Perciò questo udire stesso è un leghein. In quanto tale, l’udire autentico dei mortali è in un certo senso lo stesso logos”…
Da un frammento di Leucippo sembra possa attribuirsi ad Eraclito un significato del Logos come "legge universale"… che regola secondo ragione e necessità tutte le cose:“Nessuna cosa avviene per caso ma tutto secondo logos e necessità”.Agli uomini è stata rivelata questa legge ma essi continuano ad ignorarla anche dopo averla ascoltata…
(Leucippo, fr.2)
Il Logos appartiene a tutti gli uomini ma in effetti ognuno di loro si comporta secondo una sua personale phronesis, una propria saggezza…
I veri saggi invece sono quelli che riconoscono in loro il Logos e ad esso s'ispirano come fanno coloro che governano la città adeguando le leggi alla razionalità universale della legge divina…Un ulteriore significato del logos inteso come "ascolto"… è nella affermazione di Eraclito che sostiene che molti non capiscono la sua "oscura" dottrina poiché si sforzano di ascoltare lui invece che il logos…
Link
Se non te ne accorgi, è perché “non ascolti” o, meglio, “ascolti sempre altro”. Il punto di deviazione della “tua” attenzione è come il punto fisico di rugiada o quello di ebollizione di un liquido, etc.
Come è usuale ricordare, in SPS: è già successo.
La paura è… paura, prima di ogni altra sua interpretazione propria e/o altrui. La paura è un vaso contenitore. Dentro ci puoi mettere quello che “vuoi”, ma… rimane quello che “è”:
paura.
Qualcosa che credi venire da te, da dentro di te.
In realtà, qualcosa che aleggia “sopra/dentro al” reale manifesto, come puoi meglio renderti conto quando prendi in considerazione la compresenza dell’acqua, dell’aria, della terra, della luce, del calore, etc.
Naturale = accettato da tutti, per tacito assenso (essendo la Massa, senza alternativa sostanziale).
Come ben sai, la diluizione per concentrazione, non indebolisce affatto la sostanza oggetto (coerenza frattale espansa).
La diluizione è, all’opposto, una concentrazione della sostanza oggetto… molto simile al processo di miniaturizzazione e conservazione delle proprietà genitoriali.
Ergo:
diluire è un’operazione strategica, invasiva (compresenza silente), non più registrata dagli umani, "lavorati ai fianchi" – per tempo – in maniera tale da identificarsi coi sensi rimasti a disposizione, dopo non avere usato (perdendo) altro... vivendo “qua, così”.
Un naufragio non annunciato o… annunciato tra le righe, sottilmente o – chissà – qualcosa di ampiamente risaputo ma non più ricordato, dopo il naufragio stesso, che:
è già, dunque, accaduto.
È più opportuno “lato tuo, centrale”, accorgerti della vera situazione sostanziale nella quale “versi (te stesso/a continuamente)”. No?
Ne devi prendere atto, perché hai subito una “perdita”.
Ti sei disperso nel “qua, così” e sei stato diluito, concentrandoti in un corpo con una mente e chissà cos’altro.
E non certo seguendo regole casuali (come anche l’esperienza del gruppo di Alan Turing, insegna, allorquando decifrarono Enigma ma non lo dettero mai a vedere, agendo secondo l’aspettativa comune e, dunque, anche nazista, che s’aspettava un certo ritorno degli eventi secondo la formula scientifica che esprime il caos e la probabilità).
Così, con un vantaggio infrastrutturale simile, la guerra prese il corso che doveva prendere, perché ampiamente previsto. Qualcosa che al livello di Turing, già appariva e che – ancora più a monte – era già decisivo in quanto… progetto diluito, per concentrazione, nel tutto.
Per cui, conosci qualche industria senza imprenditore?
Ergo: c’è sempre pianificazione preventiva, sino a raggiungere il vertice distaccato del Dominio, ovvero, la sede della “predestinazione”.
Tutto quello che succede è autorizzato dalla “direzione”.
Ma non si tratta di “stupidità”, quanto di “istupidimento”. Ok?
Sei tu, in questo fermo immagine virtuale. Ti riconosci?
Sì. No. Forse… Non lo sai, ma… se ci pensi profondamente, ricordando cosa ti racconta, di te, da sempre, la memoria frattale espansa… allora non potrai che convenire con SPS che, “qua, così... non ci sei”.
Non ne vuoi proprio prendere atto. O non puoi?
Da un frammento di Leucippo sembra possa attribuirsi ad Eraclito un significato del Logos come "legge universale"… che regola secondo ragione e necessità tutte le cose:“Nessuna cosa avviene per caso ma tutto secondo logos e necessità.”
(Leucippo, fr.2)
“Tutto avviene secondo logos e necessità”:
di chi/cosa?
- il megafono
- la spada di Damocle
- delizia e pazzia, dolore e speranza (lo status quo).
Se tu non ricordi, significa che “rinunci a te stesso/a” e, dunque, lasci campo libero all’embrione del Dominio, che progressivamente diventa veramente… dominante. Poiché, quello che lasci viene ripreso, tu sei all’origine della formazione del Dominio. Anche se tu fossi solo un automa…
La funzione di “polizia” serve a mantenerti al sicuro, proprio, da simili “malfunzionamenti” che, ti conviene trovare il modo di iniziare a ribaltare, in quanto a significato sostanziale.
Quanti nomi sono stati attribuiti a “Dio”?
Quanti nomi sono relativi alla frattalità espansa e scambiati sempre per altro?
Accorgiti.
Oltre al programma frattale espanso (funzionamento e funzionalità strategica), si annida una galassia intera di “significati”.
Ancora Dio? No.
Il placebo divino non ritorna più, al livello della programmazione del reale manifesto. Esiste una classe di umani, come te (a Filtro di Semplificazione attivo) che, proprio per questo motivo, puoi riuscire a “raggiungere (indagando/accorgendoti che esistono)”.
che riduce in dimensione la fisicità della macchina, senza per questo disperdere la concentrazione del principio trasportato più agilmente in loco…
Qualcosa che, ancora nel tempo, diventa insensibilità, perdita della memoria, creazione del mito e della leggenda (memoria frattale espansa).
Ad esempio, puoi sostenere mentalmente che “Dio abbia una fine”, come qualsiasi grandezza soggetta alla legge “naturale” della trasformazione in altro (inizio e fine apparenti).
Ammettendo ciò, apri alla prospettiva più espansa la “tua “mente.
Se ammetti Dio, come lo puoi ritenere l’inizio e la fine di ogni cosa, quando è chiaro che “non esiste più, per come te lo aspetti”?
Il Dominio è la sede virtuale della forza che ti blocca nel “qua, così”.
Non hai nulla di quello che credi.
Nulla di nulla. Niente di niente.
diluito/a e disperso/a nel reale manifesto, credendoti goccia e non oceano.
il perché il caso non esiste, ma segue logos e necessità.
Logos = legge, strumento, memoria, frattale espansa (circuito primario)
Necessità = Dominio (circuito secondario)…
Il “Genio e Aladino (previa… lampada e strofinamento)”.
Perché, ciò, rende alla tua portata ogni fenomeno che regola e/o avviene ed interessa lo stesso piano della “creazione”, a prescindere dal "lignaggio" delle parti. Perché si tratta solo di una “recita”. Tu sei, infatti, potenzialmente anche il Dominio (non questo ma quello “nuovo”: ecco, nuovamente, la spada di Damocle. Sei anche tu).
Ancora una volta è il Filtro di Semplificazione ad intervenire, sciogliendo la situazione. Ricorda:
è molto meglio, per te, rimanere sempre sul piano dove sei presente fisicamente, chiamando a raccolta tutto te stesso/a ed avvalendoti della memoria frattale espansa, assumendo una valenza alla tua “altezza” seppure “qua, così”.
Un ciclo, anche quello più grande a cui riesci ad accedere (immaginare), arriva sempre ad una fine, che è – di più – una conclusione. Ossia, il principio che chiude non muore ma si trasforma.
In quel momento, può diventare qualsiasi “nuovo principio”.
Cosa che il Dominio conserva pienamente, lasciando – viceversa – te, nel dimenticatoio generale.
La sua trasformazione diventa, dunque, una continuazione nel trend anteriore, ancora più grande (una sorta di... ritornare indietro, più centrali e con l'intento di modificare a ritroso, ciò che rientra nell'ambito del proprio interesse):
il motivo per il quale hai sempre l’apparenza - che la storia (deviata) porta sino a te - dell’inizio e della fine degli svariati grandi imperi, che si sono susseguiti sino ad oggi.
che ha previsto ogni mezzo vettore imperiale (che per delegazione frattale espansa ha, poi, creato ogni altro ingranaggio asservito ai vari livelli sottoposti alla dominanza gerarchica, vettoriale, scalare, etc.).
Cosa viene scelto?
Quale proiezione va sempre in onda, per te?
Il ciclo al ribasso è “tempo di scandali”.
Ora, se il ciclo economico, ad esempio, chiude e tutto è opera di orchestrazione (così come il Dominio governa la propria ciclicità), allora chiediti cosa siano gli scandali che iniziano a comparire alla tua coordinata.
I Media fungono da ripetitori del segnale. Tu lo ricevi e lo apprendi in te.
In maniera tale che “la nuova bella stagione” possa risplendere sempre di più.
Questa è la storia della banca, per esempio. Un fattore cardinale radicato alla base sociale. Qualcosa che “si fa gli affari propri… tanto è perfettamente a conoscenza che, qualsiasi cosa farà, verrà sempre ‘salvata’”.
La complessità nasconde la semplicità di quello che è sempre successo “qua, così”.
Oxfam, "62 super ricchi hanno la metà del reddito mondiale, chiudere i paradisi fiscali".Sono solo 62 persone, nell’intero pianeta, a detenere la stessa ricchezza della metà della popolazione mondiale.
Emerge dai dati Oxfam, che mettono in evidenza l’enorme disuguaglianza del reddito globale."Dal 2010”, scrive Oxfam, “3,6 miliardi di persone, ovvero la metà della popolazione mondiale, ha visto la propria quota di ricchezza ridursi di circa 1.000 miliardi di dollari”. Una contrazione del 41%, che stona con l’incremento demografico di 400 milioni di nuovi nati nello stesso periodo. “I 62 super-ricchi”, continua la Confederazione, hanno invece registrato un incremento di oltre 500 miliardi di dollari, arrivando così ad un totale di 1.760 miliardi di dollari, in un contesto che continua a lasciare le donne in condizione di grave svantaggio”.
Anche tra i 62 super-ricchi, infatti, solo 9 sono donne.
Un divario ancor più preoccupante se notiamo, come fa Oxfam, che esso "è drammaticamente cresciuto negli ultimi 12 mesi”, facendo avverare con un anno di anticipo le previsioni secondo le quali l’1% della popolazione mondiale avrebbe posseduto più del restante 99% entro il 2016.Riguardo i singoli stati, anche la situazione italiana si immette sulla scia complessiva. Nel nostro paese, infatti, l’1% più ricco è in possesso del 23,4% della ricchezza nazionale netta, una quota che, secondo Oxfam, “in valori assoluti è pari a 39 volte la ricchezza del 20% più povero dei nostri connazionali".Ma quale mezzo si può adottare per combattere questo squilibrio?
Secondo Oxfam, la sola strada è quella di porre fine ai paradisi fiscali, “quei luoghi nei quali multinazionali ed élites economiche si rifugiano evitando di contribuire, con la giusta quota di tasse, al finanziamento di servizi pubblici gratuiti e di qualità a tutti i cittadini. Oggi 188 delle 201 più grandi multinazionali sono presenti in almeno un paradiso fiscale, alimentando una disuguaglianza economica estrema che ostacola la lotta alla povertà”.
Link
Questo non è uno “squilibrio”.
È la situazione inerziale, seguente alla compresenza del Dominio.
Solitamente, quando fa comodo, gli “esperti” si accorgono dell’esistenza di un Buco Nero… proprio ricorrendo al comportamento di ciò che gli è più vicino, per mezzo di ciò che succede alla luce riflessa.
Un comportamento giudicato come “anomalo/strano”, che permette di rendersi conto che l’intero ambiente è sottoposto alla giurisdizione di un corpo non manifesto ma esistente, collocato da qualche parte ed in grado di… influenzare la Vita ambientale in toto di una intera area dell’Universo.
Questo non è uno “squilibrio”: è l’equilibrio “lato dominanza”.
Qualcosa di perfettamente desiderato, immaginato, inteso e… quindi, voluto ed ottenuto.
“Nessuna cosa avviene per caso ma tutto secondo logos e necessità.”
(Leucippo, fr.2)
Il centro al centro: con te dentro, al comando di te (pilota).
Rendi la frattalità espansa, un tuo “argomento”.
Rimani te stesso/a e non diventare, a tua volta, il Dominio.
Brucia di te, in te, in maniera tale che queste “fiamme” ti purifichino e ti mantengano purificato/a (alias: solo e sempre te stesso/a).
Ovvero: ritorna in sede (il Dominio è l’incarnazione di un essere umano e/o di pochi altri, riuniti insieme all’ombra della propria luce. Pertanto, con la sua purificazione, scompare il Dominio e rimane l’essere umano).
Un impero potenziale in un singolo granello di sabbia (o anche meno).
Alza la prospettiva: tu puoi farlo.
Trasforma la paura in... Genio. |
"Fenomenali poteri cosmici...in un minuscolo spazio vitale...".
Genio della lampada
dalla prefazione del libro "il dominio di se stessi" di coue:
RispondiEliminaIl metodo migliore di applicazione è ben esposto da Alice Baird: «Nella casa, così poco nota della nostra vita - non nel sottosuolo come molti credono ma in stanze lontane che noi visitiamo raramente - dimora un Essere misterioso, metà genio (poiché può compiere cose meravigliose) e metà schiavo (poiché realizza, senza opposizione, ciascun pensiero e ciascuna indicazione che noi gli facciamo pervenire). È il nostro IO-secondo, l'incosciente, di fronte all'IO-primo, cosciente.
Ma sia che gli parliate in tono cortese sia in tono protettore, basta fargli pervenire i vostri pensieri per vederli, in poco tempo ed in modo meraviglioso, divenire realtà.
Wow! Caro Prof., grande citazione che mi ricorda proprio qualcosa di centrale anche in SPS. Quindi, una conferma. Del resto non c'è copyright nè esclusiva, in ambito di frattalità espansa. Chiunque se ne può accorgere, essendo legge, strumento e memoria.
EliminaLa delegazione frattale espansa è una realtà manifesta, anche "qua, così".
Ancora grazie per questa condivisione di valore aggiunto.
A presto e un caro abbraccio.
Serenità.