lunedì 25 gennaio 2016

In ogni caso, nonostante tutto e tutti, comunque.



C’è una strana “assonanza (corrispondenza, armonia)” tra i nominativi di alcuni personaggi “di spicco” della società Globale. Qualcosa che, ogni volta che senti pronunciare (o che leggi), porta ed emersione strani collegamenti ideali, nonché, sottili filamenti fantasiosiai quali non dai mai (mai) nessuna importanza.
L’esempio in questione:
  • Leader Al-Qaeda Osama Bin Laden (ex nemico pubblico numero uno, ora – ti dicono – essere morto, poiché assassinato)
  • Presidente Usa Barack Obama (nome completo Barack Hussein Obama II)
  • Vicepresidente Usa Joe Biden (nome completo Joseph Robinette Biden Junior).
La “vedi” la strana interconnessione?
Osama Bin Laden vs Obama Biden:
  • O(s/b)ama
  • Bi(n La)den.
Molto strano. Vero? Curioso. Quasi “uno scherzo del destino”. Quasi?
Se sei al corrente di che cosa, SPS intenda, per memoria frattale espansa, allora, non potrai dubitare affatto, su nessuna sorta di rassomiglianza incisa nel reale manifesto.
È come se nessuna formazione di potere, nemmeno il Dominio, potesse impedire ad una simile “funzione neutra originale”… di esprimere – secondo un proprio codice – tutto ciò che esiste al di là/sotto della linea della manifestazione reale (“immagine e somiglianza” della grande concentrazione di massa auto esistente “qua, così”).
Che cosa significa, a livello frattale espanso, il collegamento lessical/sonoro, appena sopra riportato?
    
Che 1) le due “teste del potere (buono/cattivo)” coincidono, che 2) il giogo è a livello massimo (presidenza e vice presidenza Usa e capo della formazione “terrorista” antagonista), che 3) sei in un loop senza apparente via di riuscita (status quo).
Osama Bin Laden = Obama/Biden (la gerarchia “terrorista” è rispecchiata in quella Usa, al primo e secondo posto della sua importanza; un capo si fa duale, diluendosi nel tutto reale riemerso “qua, così”.
La "dipendenza" da qualcosa di non manifesto, si intuisce anche dal fatto che:
Obama è "II (secondo)" e Biden è "Junior" (segno evidente di una "continuazione frattale espansa", visto che esiste sia "I (primo)" che "Senior".
Alias: non c’è nessuna differenza sostanziale tra
Come credere, dunque, che

La risoluzione di quello che "sembra, ma non è... un arcano", è la prospettiva dalla quale osservi tutto. La “lente frattale espansa” ti permette di riosservare il panorama, “colorandolo di fattezze che non emergono a prima vista”. In che modo? Accorgendoti di/che…
La “correzione ottico/frattale espansa” si adatta a qualsiasi prospettiva, graduando l’osservazione sempre alla coordinata dominante (è una funzione di ritrovamento certo e sicuro, poiché, “accorto e non ricerca”).
L’algoritmo riporta (è “tarato”), infatti, sull’esistenza certa e sicura di "una compresenza dominante, del tutto inosservata… nel tutto osservabile" (vertice della scala gerarchica che va e riunisce/ricollega il non emerso al riemerso by Dominio).
È certo. Sicuro. Così. Stop (perchè motivato dalla forma del reale manifesto "qua, così", dal grado di ingiustizia e dalla ragione frattale espansa).
Il Dominio ha qualsiasi “forma, ragione, motivo, scopo, fantasia, piano, progetto, credo, fede, tifo, cultura, etc.” che – tu, “qua, così” – puoi assumere per inclusione tacito abitudinaria convenzionale.
In ogni caso, si tratta sempre di Dominio
 
Anche su metti Dio, al primo gradino della ragione esistenziale, alloraDio è il/un Dominio. Ergo: 
non è migliore di ciò che puoi e riesci a classificare come “male”, visto che – nel reale manifesto storico deviato – il Mondo è interamente caratterizzato dalla stessa “mano di colore (non tanto ingiusta, quanto giusta solo dalla propria prospettiva)”.
Chi/che cosa celebra questo grado di realtà manifesta, poiché coincidente con l’intento dominante?
1938 Adolf Hitler
1939 Iosif Stalin
1940 Winston Churchill
1941 Franklin Delano Roosevelt
1942 Iosif Stalin
1943 George Marshall
1944 Dwight D. Eisenhower
1945 Harry S. Truman…
Il premio di Persona dell'anno (precedentemente noto anche come Uomo dell'anno) viene assegnato annualmente dal settimanale di attualità statunitense Time.
Negli anni è stato assegnato a uomini, donne, coppie, gruppi di persone, idee, luoghi o macchinari che "nel bene o nel male, hanno fatto il massimo per influire sugli eventi dell'anno"
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L’origine è statunitense: la prospettiva in voga, è la loro.
Negli anni è stato assegnato a uomini, donne, coppie, gruppi di persone, idee, luoghi o macchinari che "nel bene o nel male, hanno fatto il massimo per influire sugli eventi dell'anno":
  • nel bene o nel male pari son”, se – nella sostanza – non cambia mai nulla.
Anzi, dedicare un simile “riconoscimento (copertina) nel bene o nel male”, indica che non v’è nessuna differenza, perché di un “premio” si tratta.
La mente massiva registra e classifica tutto, come se… fosse la serata degli Oscar hollywoodiani:
  • come se fossero attori e attrici a contendersi il “premio”
  • come nei Tg, dove vengono date le notizie intercalando dramma, tragedia, orrore… a episodi futili, leggeri, di gossip, sportivi, etc.
Auto intrattenimento di tipo “spettacolare & disinnescante”.



La persona dell’anno (uomo dell’anno) nel 1938 è stata/o Hitler.
Prima dello “scoppio” del secondo conflitto mondiale.
Quando il “cancelliere del terzo reich” era solo un uomo di Stato, magari, discutibile ma che, comunque, non aveva ancora manifestato piani d’invasione e conquista dell’Europa (anche se "si sapeva dentro").
Una persona non di certo “sola al comando”, visto che Hitler incarnava il consueto “caso manciuriano”, il solito fantoccio telecomandato ad arte, da distante, non localmente, in leva, etc. come un moderno drone dimostra così tanto alla luce del Sole e della frattalità espansa.
Angela Merkel persona dell’anno su Time. Battuto il leader dell’Isis al-Baghdadi.
La cancelliera tedesca Angela Merkel è stata definita la persona del 2015 da Time, che le ha dedicato la tradizionale copertina di fine anno.
“Angela Merkel, cancelliera di un mondo libero”…
Il califfo Abu Bakr Al-Baghdadi, leader dell'Isis, è al secondo posto, mentre al terzo si colloca l’esponente del partito repubblicano americano Donald Trump, finito nella bufera in questi giorni per le sue esternazioni shock sui musulmani…
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Come al telegiornale: tutto insieme appassionatamente.
In maniera tale che “tu (la “tua” mente)” rimanga come scolpito/a, da quello che vedi/senti/digerisci.
È uno svuotamento progressivo della “coscienza (la tua centralità propria)”.
Una “gara tra pseudo diversità”, che concorrono tutte alla consacrazione non apparente del Dominio.
il califfo Abu Bakr Al-Baghdadi, leader dell'Isis, è al secondo posto (solo medaglia d'argento)mentre al terzo si colloca l’esponente del partito repubblicano americano Donald Trump (tra l’altro, in corsa per la Casa Bianca Usa)…
Peccato, per Al-Baghdadi:
  • l’anno prossimo potrà, però, sempre rifarsi.
Che cosa “capisci, qua, così”? Quello che devi capire, perché non sei più tu a… decidere e deciderlo.
Ma l'Occidente ha capito chi è davvero Erdogan?
Come riciclare Erdogan?
Per condurre questa operazione Obama ha scelto il suo vice Biden che un anno fa aveva accusato il presidente turco di essere connivente con l'Isis, per poi scusarsi sia pure con qualche incertezza.
C'è da chiedersi se gli Stati Uniti, l'Europa, il cosiddetto Occidente, esistano ancora come nozione politica, morale o anche soltanto geografica.
Più di un dubbio viene spontaneo dopo la visita del vicepresidente americano Joe Biden in Turchia…
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C'è da chiedersi se gli Stati Uniti, l'Europa, il cosiddetto Occidente, esistano ancora come nozione politica, morale o anche soltanto geografica (esatto. Infatti, “non esistono sotto a queste vesti”. Esistono come “previsione sotto dominante, poiché utile al Dominio, che usa tutto secondo copione. Motivo per il quale esiste la famosa massima “nulla è per caso”).
Non esiste distinzione sostanziale tra modelli di potere, che sembrano diversi, antagonisti, in lotta per
La guerra è sempre “tra poveri, impoveriti dentro”.
E tutto è, così, dipendenza (il reale manifesto è inclinato a partire dal Dominio e, allo stesso tempo, inclinato verso il Dominio, in una sorta di “dare e prendere dominante”).


Tutto si trasforma, “qua, così, nel senso che:
il riciclo èricircolo (d’aria, loop auto referente).
Il formaggio? Dà dipendenza come una droga.
Vi piace particolarmente il formaggio, così tanto che non potete farne a meno? Il motivo potrebbe non essere soltanto la bontà, ma la caseina, sostanza che secondo una recente ricerca dell’Università del Michigan, produrrebbe un’autentica dipendenza.
La ricerca è stata pubblicata sulla "Us National Library of Medicine" ed è stata condotta su 500 studenti, i cui gusti alimentari sono stati messi a confronto utilizzando la scala di valutazione delle ossessioni e compulsione di Yale.
In generale ne è emerso che i cibi che provocano più dipendenza sono quelli più grassi e difficili da digerire, mentre il primo tra gli alimenti prediletti è la pizza
Durante la digestione, infatti, la caseina contenuta nel formaggio rilascia delle sostanze chiamate casomorfine, una serie di oppiacei che possono, appunto, provocare dipendenza.
In una seconda fase dello studio gli alimenti scelti dagli studenti sono stati sottoposti ad altre persone, ponendo però i cibi in una scala di salubrità. Se ne è dedotto che la scelta ricade sui cibi grassi in particolar modo quando non si ha tempo necessario per pranzare o cenare con calma, e al desiderio di inghiottire rapidamente del cibo immediatamente saporito per il palato.
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Se ne è dedotto che la scelta ricade sui cibi grassi in particolar modo quando non si ha tempo necessario per pranzare o cenare con calma, e al desiderio di inghiottire rapidamente del cibo immediatamente saporito per il palato (domanda metaforica: perché il Mondo va tanto veloce? Perché il “tempo è denaro”. Perchè così vivi sotto a stress e "non hai mai tempo per...". Ergo: il desiderio non è più “solo tuo”, perché non sei mai “da solo/a”).
I Punti di Riunione AntiSistemici (gli anelli della catena dominante, non consci di farne parte), creano “luoghi comuni (problemi), che a loro volta manifestano ‘necessità sociali’ esistenti come può esistere qualcosa di artificialmente provocato”.
In seguito, la stessa causa originale, s’impegna – anche (obiettivo) – a fornire la “soluzione”:
  • una scelta “democratica”, tra varie possibilità preventivate e già del tutto disinnescate, in maniera tale che – in ogni caso è sempre il “banco a vincere”.

Contro le banche tossiche, un modello americano per l’Europa.
La Federal Deposit Insurance Corp tutela i depositi e liquida gli istituti insolventi: un esempio per la futura autorità di supervisione europea.
Nell’Eurozona in crisi i leader dell’Eurogruppo guardano con favore alla creazione di un’unica autorità europea di supervisione degli istituti di credito.
Con l’obiettivo di spezzare il legame tra debiti sovrani e debiti bancari, ma anche per permettere al futuro fondo salva stati Esm di ricapitalizzare in futuro le banche direttamente.
Ma a quale modello guardare?
Uno spunto di analisi interessante è proposto da Gillian Tett su "The Financial Times", di cui in America è managing editor.

Tett parte dall’esperienza della Federal Deposit Insurance Corporation, l’agenzia federale americana istituita dal Glass Steagall Act del 1933… 
L’organismo è federale, quindi non veicolato alle pressioni o alle cooptazioni di interessi locali
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A quale modello guardare? In una Europa, che è un asset Usa, dopo l’invasione conclusasi nel 1945, quale modello si può “guardare”, se non l’unico disponibile sostanzialmente (poiché, l’unico permesso)?
Inoltre, accorgiti di questa verità superiore frattale espansa:
l’organismo è federale, quindi non veicolato alle pressioni o alle cooptazioni di interessi locali (il Dominio serve solo a se stesso, centralmente. Gli “interessi locali” gli servono e lo servono).
Se alzi di “ottava” anche solo quello che ti dicono (pur avendo, “tu”, perso la tua memoria originale), allora puoi risalire sempre al valore aggiunto di ogni informazione “lato tuo”.
La tua storia originale è sempre “lì”, inossidabile… perché conservata a livello di memoria frattale espansa:
  • la tua massima garanzia di autenticità.
Una questione di “diritto, di privacy, di legge”?
No. Spezza il loop. Riesci. È la tua sovranità (qualsiasi “cosa” sia e significhi e qualsiasi “essere/cosa” tu sia e significhi):
  • in ogni caso, è così (spezza ogni catena, anche quella più inimmaginabile)
  • in ogni caso, nonostante tutto e tutti, comunque…



Accorgiti (lato tuo): è il primo step.
  
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com

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