venerdì 3 gennaio 2014

Il Tempo è andato.


L'umanità vive in una frequenza temporale artificiale, sfasata dai cicli naturali della Terra, del sistema solare e della galassia tutta.

José Arguelles
Tutto quello che “sai” risente di questo “sfasamento”; è come se ogni essere umano venisse al Mondo e fosse agganciato ad una “frequenza di ada(o)ttamento” (imprinting). Un'unica frequenza, che diventa la base attraverso la quale auto esperienziare se stessi, mentre ci si crede "altro"...

Con l’Analogia Frattale, ciò, è dimostrabile; con altri mezzi, è più difficile, perché tutto il resto prevede che:
ci sia una ammissione di “colpa”, da parte del potere centrale responsabile
ci sia una fonte superiore, universalmente accreditata, che diffonda la verità.
Due modi, ovviamente, molto lontani dal piano di contenimento 3d attuale. La via dell’Analogia Frattale, invece, è una “seconda vista” che mette in risalto (rileva) le informazioni codificate nel presente, relative a “tutto ciò che è accaduto e continua ad accadere e/o non accade più”.
Questa legge è un “lettore universale del sistema codificato”, chiamato usualmente “Vita”.
Ciclo solare (calendario).
Il ciclo solare è l'intervallo di 28 anni, necessario nel calendario giuliano perché la corrispondenza fra giorni del mese e giorni della settimana si ripeta esattamente…
Ogni anno del ciclo è individuato da un numero variabile fra 1 e 28, che identifica esattamente una specifica corrispondenza fra giorni della settimana e calendario annuale. Tale numero è chiamato appunto: "numero del ciclo solare". 
Questa corrispondenza era molto importante per la liturgia.

Il ciclo solare è stato alterato dalla riforma gregoriana...
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Il Tempo è qualcosa di "esatto" che, tuttavia, nelle sue spire secondarie, pari alle anse di un grande fiume, può conoscere realtà diverse rispetto al suo più vasto e centrale fluire (biodiversità di un "tessuto vivente").
  
Lo “stagno/palude” è, ad esempio, il riflesso frattale del “grande specchio d’acque”, che continua a scorrere/essere, pur nella varietà del paesaggio e delle sue caratteristiche trasformanti il contenuto…

Quindi, il Tempo artificiale umano attuale è un surrogato del più grande Tempo, e come tale… la storia che ne discende risulta come “deviata”, così come tutto quello che “dipende dalla sua trasformazione secondo altra conta e prospettiva”.

Calendario gregoriano.
Il calendario gregoriano è il calendario ufficiale della maggior parte dei paesi del mondo
Esso prende il nome da papa Gregorio XIII, che lo introdusse nel 1582, con la bolla papale Inter gravissimas promulgata dalla sua residenza di Villa Mondragone (presso Monte Porzio Catone, Roma). È una modificazione del calendario giuliano, che era in vigore in precedenza, in accordo con la proposta formulata da Luigi Lilio...

Anni bisestili.
Secondo il calendario giuliano, sono bisestili gli anni la cui numerazione è multipla di 4: l'anno giuliano medio dura quindi 365 giorni e 6 ore (la media di tre anni di 365 giorni e uno di 366). Questa durata non corrisponde esattamente a quella dell'anno solare medio, che si ricava dalle osservazioni astronomiche: quest'ultimo infatti è più corto di 11 minuti e 14 secondi. Di conseguenza, il calendario giuliano accumula un giorno di ritardo ogni circa 128 anni rispetto al trascorrere delle stagioni.

Tra il 325, anno in cui il Concilio di Nicea stabilì la regola per il calcolo della Pasqua, e il 1582 si era ormai accumulata una differenza di circa 10 giorni. Questo significava, ad esempio, che la primavera, in base alle osservazioni astronomiche, non risultava più cominciare il 21 marzo, ma l'11 marzo. Così la Pasqua, che sarebbe dovuta cadere la prima domenica dopo il plenilunio di primavera, veniva spesso a cadere nella data sbagliata.

Venne dunque stabilito di:
  • recuperare i giorni perduti, in modo da riallineare la data d'inizio delle stagioni con quella che si aveva nel 325;
  • modificare la durata media dell'anno, in modo da prevenire il ripetersi di questo problema.
Per recuperare i dieci giorni perduti, si stabilì che il giorno successivo al 4 ottobre 1582 fosse il 15 ottobre; inoltre, per evitare interruzioni nella settimana, si convenne che il 15 ottobre fosse un venerdì, dal momento che il giorno precedente, il 4, era stato un giovedì. Anche i paesi che adottarono il calendario gregoriano successivamente dovettero stabilire un analogo "salto di giorni" per riallinearsi.
Storia.
La questione della progressiva regressione dell'equinozio di primavera dovuta all'imprecisione del calendario giuliano era nota e dibattuta fin dal concilio di Nicea (325). Nell'anno 1582, il 21 marzo, giorno convenzionale per l'equinozio, stabilito dal Concilio di Nicea quale base per il calcolo della Pasqua, arrivava quando il reale equinozio astronomico era ormai già passato da dieci giorni. Papa Gregorio XIII si rese conto che la Pasqua, di quel passo, avrebbe finito per essere celebrata in estate

Decise quindi che era giunto il momento di affrontare la questione. Per riformare il calendario giuliano papa Gregorio XIII nominò una commissione di esperti, presieduta dal matematico bavarese Cristoforo Clavio, gesuita professore del Collegio Romano
Ai lavori diedero un contributo decisivo il medico calabrese Luigi Lilio, il matematico e astronomo siciliano Giuseppe Scala e il matematico perugino Ignazio Danti.
Per sistemare il calendario giuliano furono usate le misurazioni dell'astronomo Niccolò Copernico, pubblicate nel 1543 (anno della sua morte) sotto il titolo di De Revolutionibus orbium coelestium libri sex ("Sei libri sui movimenti circolari dei corpi celesti"), il quale era riuscito a calcolare, con notevole accuratezza, sia l'anno tropico, sia l'anno siderale.

L'introduzione.
Il calendario gregoriano entrò subito in vigore il 15 ottobre 1582 (5 ottobre secondo il calendario giuliano) in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Polonia–Lituania e Belgio–Olanda–Lussemburgo, e negli altri paesi cattolici in date diverse nell'arco dei cinque anni successivi (Austria a fine 1583, Boemia e Moravia e cantoni cattolici della Svizzera a inizio 1584)

Gli altri paesi si uniformarono in epoche successive: gli stati luterani, calvinisti e anglicani durante il XVIII secolo, quelli ortodossi ancora più tardi. Le Chiese ortodosse russa, serba e di Gerusalemme continuano a tutt'oggi a seguire il calendario giuliano
da ciò nasce l'attuale differenza di 13 giorni tra le festività religiose "fisse" ortodosse e quelle delle altre confessioni cristiane.
Il caso svedese.
L'Impero svedese decise, nel 1699, di passare dal calendario giuliano al calendario gregoriano; tra i due calendari vi era all'epoca una differenza di 10 giorni (il calendario gregoriano era in anticipo su quello giuliano).

Per recuperare questi 10 giorni, si decise inizialmente di eliminare tutti gli anni bisestili dal 1700 al 1740: in questo modo si sarebbe recuperato un giorno ogni 4 anni; dal 1º marzo 1740 il calendario svedese sarebbe coinciso con quello gregoriano (secondo altre fonti, si sarebbe invece eliminato un giorno da tutti gli anni dal 1700 al 1710).

Venne quindi eliminato il 29 febbraio 1700, ma, negli anni successivi, si dimenticò di applicare il piano, anche perché il re Carlo XII, che l'aveva voluto, era impegnato nella guerra con la Russia. Così sia il 1704 sia il 1708 furono bisestili.

Riconosciuto l'errore, si prese quindi la decisione di tralasciare questo piano che causava soltanto molta confusione e di tornare al calendario giuliano. Per recuperare il giorno saltato nel 1700 si stabilì quindi che nel 1712 venisse aggiunto a febbraio un secondo giorno, oltre a quello dovuto perché quell'anno era bisestile. Così, nel calendario svedese del 1712, febbraio ebbe 30 giorni.


La Svezia passò infine definitivamente al calendario gregoriano nel 1753, saltando i giorni dal 18 al 28 febbraio.

La riforma sovietica.
Dopo che l'Unione Sovietica nel 1918 aveva adottato il calendario gregoriano, nel 1923 la formula per decidere quali anni centenari fossero bisestili fu ufficialmente modificata, ottenendo il Calendario rivoluzionario sovietico. In esso, tra gli anni divisibili per 100 sono bisestili solo quelli che divisi per 9 danno come resto 2 o 6. Il primo anno di discordanza con il calendario gregoriano sarebbe stato il 2800. Ma già dal 1940 il Calendario rivoluzionario sovietico fu abbandonato e si ritornò al calendario gregoriano.

Il calendario gregoriano guadagna un giorno rispetto a quello giuliano ogni volta che "salta" l'anno bisestile: così la differenza, che era di 10 giorni nel 1582, è diventata di 11 giorni nel 1700, di 12 nel 1800 e di 13 nel 1900; nel 2100 diventerà di 14 giorni, nel 2200 di 15, e così via.

Alla ricerca di una maggior precisione…
La tendenza attuale è quindi quella di non cercare proporzioni matematiche più accurate e maggiormente corrispondenti alla realtà fisica, ma di correggere il computo del tempo mediante l'aggiunta di un secondo, quando la discordanza raggiunge tale valore; le variazioni che tale pratica comporta risultano accettabili per la maggior parte degli usi comuni della unità di misura del tempo.
Numerazione degli anni…
Si osservi che il calendario gregoriano è in vigore dal 1582 in poi, perciò, salvo diversa avvertenza, gli storici usano le date del calendario giuliano per tutti gli eventi antecedenti la sua entrata in vigore. Quando si utilizza il calendario gregoriano per datare eventi antecedenti il 1582, si dice che si sta facendo uso del calendario gregoriano prolettico.
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Per recuperare i dieci giorni perduti, si stabilì che il giorno successivo al 4 ottobre 1582 fosse il 15 ottobre; inoltre, per evitare interruzioni nella settimana, si convenne che il 15 ottobre fosse un venerdì, dal momento che il giorno precedente, il 4, era stato un giovedì. Anche i paesi che adottarono il calendario gregoriano successivamente dovettero stabilire un analogo "salto di giorni" per riallinearsi…
  • si stabilì
  • si convenne
  • dovettero stabilire.
“Chi” stabilì e convenne? E “Chi”, con “Cosa” stabilì e convenne? 
La Massa, in tutto questo discorso, dove si trova? Dov’è? Quanto "conta"?
Cosa accadde tra il 4 ottobre ed il 15 ottobre 1582? E, ora, dove si trova quel pezzo di storia? Coloro che nacquero e/o morirono tra quelle date, che si sposarono o presero decisioni relative alla propria Vita e/o alle Vite di altri… a quale destino sono andati incontro?

La modifica è stata apportata per Tempo, ossia, è stata concepita in un periodo storico caratterizzato dalla non ancora centrale e sincronizzata presenza di un Tempo univoco di riferimento.
La Massa conosceva quella "dispersione Naturale", che in seguito le città avrebbero progressivamente contribuito a svellere, rendendo gli individui come gli ingranaggi di un unico dispositivo “da alimentare attraverso la propria energia di partecipazione” (in cambio di un qualcosa di sempre più rarefatto come, ad esempio, l’entità dell’assegno della Pensione dimostra frattalmente).
Con la “modernità” è aumentata anche la forma strategica del modo di continuare a diffondere la “deviazione Temporale”, risultando sempre meno apparente, ma mantenendo il livello di invasività sempre al massimo della potenza attualizzata, con tendenza in costante aumento (frattale della tecnologia).

La tendenza attuale è quindi quella di non cercare proporzioni matematiche più accurate e maggiormente corrispondenti alla realtà fisica, ma di correggere il computo del tempo mediante l'aggiunta di un secondo, quando la discordanza raggiunge tale valore; le variazioni che tale pratica comporta risultano accettabili per la maggior parte degli usi comuni della unità di misura del tempo...
 
Le variazioni che tale pratica comporta risultano accettabili per la maggior parte degli usi comuni della unità di misura del tempo:
  • variazioni
  • pratica
  • comporta
  • risulta accettabile
  • per la maggior parte degli usi comuni…
Gli “usi comuni” riguardano la “comunità”: la Massa (anche tu).

Cosa rimane al di fuori della “maggior parte”?
 
Una “elite”, che se cerchi di vedere nel Mondo, appare come la parte visibile di un iceberg, ossia, “ben poca rappresentanza” rispetto al resto dell’edificio sommerso.

Non è questa “elite” che è responsabile dei “cambiamenti”, che tagliano fuori regolarmente la Massa. Questa “elite” è solo la parte esposta al Sole di una struttura che ignora essa stessa. Quale tipo di organizzazione è più “sicuro”, di quell'aggregato che ufficialmente “non esiste”? 

Nemmeno sotto tortura, un membro che non sa di esserlo ma che è creduto tale da organi inquirenti Massivi, potrebbe confessare quello che in Cuor proprio sa di non essere (verità multi livellare, funzione della consapevolezza).

Nel passato, e non solo nel passato, è successo che certe “confessioni” venissero estorte con la tortura:
e le verità relative a simili soprusi, venissero utilizzate per gli scopi più disparati.
Ma, nel caso di un sospettato di appartenenza al Nucleo Primo, ciò non potrebbe mai avvenire. Perché? 
Perché non esiste nulla di relativo al Nucleo Primo, pur essendo tutto frattalmente parlante; perché l’Analogia Frattale non è ritenuta dal “potere” come una prova universalmente valida (ovvio)...
Chi controlla i controllori? Questo è un loop che risale le spirali del Tempo e della dimensione 3d.
Ad un certo livello, il Nucleo Primo trova i “permessi” o la “protezione” sufficiente e necessaria al fine di… “poter amministrare la regione 3d, all’interno della quale attraversa il fiume umano in pendenza (auto esperienza)”. Le leggi più “alte” possono essere onorate e (re)interpretate. Un simile effetto elastico viene compensato nel Tempo (tutti i nodi tornano al pettine)…

Esiste, quindi, una “Giustizia Celeste”?
Sì. Ma occorre molta fede e pazienza al fine di poterla scorgere e misurare! Un qualcosa che "non è di questo Mondo"...
Chi ha ancora un calendario o un agenda del 1986 può usarlo nel 2014.
1986 e 2014: due anni uguali nei giorni e nelle scadenze. Dunque si possono recuperare calendari, agende di 28 anni fa. Il 1 gennaio del 1986 capitò di mercoledì, come nel 2014. 

E febbraio aveva 28 giorni, quindi quella data capiterà ancora di venerdì. Dunque i calendari del 1986 sono attualissimi e se qualcuno ne ha uno in soffitta può tirarlo fuori ed appenderlo per consultarlo quest’anno senza problemi di date.

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La ciclicità è un vettore che “riporta d’attualità qualcosa che è trascorso ma mai definitivamente tramontato”. In questo, le 3d non sono mai veramente cambiate: illudendo tutto il proprio carico “in esperienza”. 
Il “lavoro” è, in definitiva, l’azione derivante dallo scambio usuraio del proprio Tempo (Vita) con la possibilità di continuare nell’esperienza (pedaggio, dazio, tassa, debito, schiavitù).
Al fine di potersi instaurare, un simile rapporto deve collegare due diverse polarità, relative al piano d’esperienza comune (specchio e riflesso):
e per meglio essere funzionale, una delle due polarità non deve mai comparire (veridicità di trama).
Che cosa collega i diversi eventi? La distanza di un ciclo solare di 28 anni? Occorre indagare…

Chernobyl: crolla un tetto della centrale, e torna l'incubo nucleare.
Dal 1986, anno del disastro, il nucleare continua a rappresentare per Chernobyl un incubo senza fine
Ventisette anni dopo l'incidente nucleare più grave della storia, a preoccupare ora la popolazione ucraina è il crollo, avvenuto ieri, di un tetto di una sala macchine del quarto reattore della ormai dismessa centrale, lo stesso che esplose il 26 aprile del 1986

Il tetto crollato era stato costruito nell'ambito della messa in sicurezza dell'impianto dopo l'incidente, ma è staccato dal sarcofago. La nuova struttura, un arco d'acciaio alto 100 metri e lungo 150, dovrebbe racchiudere il sarcofago costruito nell'estate del 1986 e tutta l'area circostante…
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Ci sono molti cicli che, inevitabilmente, confondono le idee. Per cui, nessuno può mai affermare di avere trovato la chiave di lettura del “Tempo ciclico” o di altre scale di decodifica. La superficialità con la quale la Massa tratta questi eventi è ormai diventata oceanica, tanto è vasta e tanto si è resa inconsapevole la società umana. Ma, non tutti sono diventati così… per questo motivo, lo sfasamento del Tempo viene sempre più intercettato e compensato al livello “invisibile” della sua scansione usuale.

Ogni volta che si genera uno scompenso di un secondo, il Tempo viene riallineato:
il tutto in maniera sempre più funzionale allo scorrimento nello stagno della fissità (Anti)Sistemica (bacino di contenimento unico).
Gran Bretagna: Cameron a scozzesi, dite no indipendenza.
Il primo ministro britannico David Cameron ha lanciato un appello agli scozzesi per esortarli a votare “no” al referendum sull'indipendenza fissato da Londra il prossimo 18 settembre.
"Vogliamo che voi restiate, insieme possiamo costruire un Regno Unito più forte - ha detto - la nostra famiglia di nazioni dà il meglio di sé quando lavora insieme, con interessi condivisi e obiettivi comuni. Questo è un voto che potrebbe cambiare il nostro Paese per sempre".
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La storia si ripete (ma mai nella stessa maniera). Un film fissa una diapositiva e fa sognare milioni di persone, idealizzando qualcosa che non è andato esattamente così (finzione letteraria o cinematografica)…
La realtà 3d di riferimento attuale non è mai cambiata, tanto che un certo tipo di “storia” registra la civiltà Sumera come molto simile all’attuale (senza l’apporto della più recente tipologia di tecnologia su base elettrica, frutto di una retro ingegneria basata sullo studio del passato condotto da chi, evidentemente, ha saputo cavalcare le epoche senza perdere in nessuna maniera la propria memoria, come se fosse un testimone diretti del/nel Tempo).
Il 2014 è agganciato in maniera “ciclica” al 1986; leggiamo qualche passo di cronaca, relativa al 2 gennaio 1986, ricordata dalle pagine del quotidiano “La Stampa” (anno 120. Numero 1. Giovedì 2 gennaio 1986):
Il Capo dello Stato e il Pontefice invitano a una nuova unità contro il terrorismo internazionale
Possiamo farcela, anzi dobbiamo farcela”, è il motivo dominante del primo messaggio di Capodanno che Francesco Cossiga ha inviato agli italiani da quando è stato eletto, sei mesi or sono, Presidente della Repubblica.

L'esortazione, che è anche una convinzione profonda del Presidente purché ogni cittadino ricordi d'essere soggetto responsabile di diritti, ma anche di doveri, riguarda la lotta al terrorismo internazionale e le battaglie contro la disoccupazione, l'inflazione, le carenze della pubblica amministrazione e della scuola. 

La lotta al terrorismo internazionale è oggi, per Cossiga, la più grave delle emergenze…
Appello del Papa al mondo "L'amore può vincere l'odio" Giovanni Paolo II ricorda le parole di Gandhi celebrando la Giornata mondiale della pace …
Diciassette pagine per chiedere la pace al governi di tutto il mondo, compreso quello israeliano, che sta preparandosi a punire i mandanti degli attentati recenti: Giovanni Paolo II, come ogni anno, lancia la sua offensiva diplomatica di pace, un'iniziativa che ormai è tradizione, ma che vive di un'attualità crudele all'ombra del terrore di qualche giorno fa a Fiumicino…
 
Il primo gennaio è stato proclamato dall'Onu giornata mondiale della pace e in tutta Italia e nel mondo vi sono state manifestazioni e celebrazioni a sostegno e in difesa delle diverse "parti" minacciate dai tanti conflitti espliciti o mascherati

Anche il Papa, parlando in piazza San Pietro di fronte a circa diecimila persone, ha affrontato l'argomento, lanciando un appello "a rifiutare quel modo di pensare che porta alla divisione e allo sfruttamento. Occorre che tutti si impegnino per una nuova solidarietà: la solidarietà della famiglia umana". 
Naturalmente la Chiesa appoggia, ed è solidale con gli sforzi che le Nazioni Unite compiono in favore della pace "nel nostro mondo tanto minacciato.
Ma se questi sforzi non sempre sortiscono l'effetto voluto, e di conseguenza gli obiettivi desiderati, restano ancora oggi in larga misura da realizzare, non deve essere, questo, motivo di scoronamento, ma piuttosto di rinnovata decisione e di più convinto impegno. 

La Chiesa offre la propria sincera collaborazione in questa ardua impresa"... 

Quanta attualità retorica nel racconto dei “problemi del Mondo”. Quanta inefficacia nei soliti monologhi vuoti e pregni solo di routine fine a se stessa (auto celebrazione)…
 
Tre giorni fuorilegge.
Negli ultimi giorni del 1985 due fatti hanno indicato una alterazione delle regole che da quarant'anni reggono il nostro Stato

Primo fatto. Il decreto governativo sulle televisioni scadeva il 31 dicembre. Per la terza volta, la legge destinata a regolamentare il sistema misto di televisione pubblica e privata non era fatta, non era pronta: i conflitti tra i partiti portavano a un altro rinvio. Per la quarta volta, il governo doveva rinnovare il decreto, quella forma eccezionale e spuria divenuta in troppi casi azione legislativa sistemica. Non lo ha fatto. Il Consiglio dei ministri ha rimandato tutto a dopo Capodanno, a domani tre gennaio. Nel frattempo, nulla. Il vuoto: senza più il vecchio decreto, ancora senza il nuovo. Tre giorni fuorilegge

Ora, è possibile che l'episodio non abbia conseguenze, che domani il nuovo decreto venga approvato, che la rinnovata mancanza di legge risulti legittimata, che sia tutto a posto e niente in ordine. Ma è forse la prima volta che una scadenza del genere non venga rispettata, che un obbligo legislativo venga eluso con tanta leggera noncuranza, che ci si mostri spensieratamente impotenti persino a rinviare in tempo, che anche formalmente il governo si metta fuorilegge

Secondo fatto. Alla cerimonia della firma della convenzione per la realizzazione di un collegamento stabile sullo stretto di Messina, voluta in forma solenne per dare all'opera "da primato mondiale" tutta l'enfasi che la contemporanea strage all'aeroporto romano ha invece messo in sordina, il presidente del Consiglio ha detto cose mai sentite prima
Ha criticato severamente lentezze e impacci dell'amministrazione pubblica, ritardi paralizzanti della burocrazia: quasi fosse una persona privata e non il responsabile dell'esecutivo, come se amministrare bene il Paese non fosse il compito essenziale del governo, come se la burocrazia dello Stato e il suo funzionamento non dipendessero dai ministri ma da chissà chi altro.
Fin qui niente di nuovo, comunque. Ma poi il presidente del Consiglio ha annunciato che l'amministrazione pubblica inetta verrà esautorata o sostituita: da lui. 

Il presidente del Consiglio, "sentito il Consiglio dei ministri e identificate con proprio decreto" certe opere pubbliche di speciale interesse nazionale, per assicurarne la realizzazione "potrà far uso, se necessario, del potere di ordinanza, anche in deroga alla legislazione vigente". E nei confronti di enti o amministrazioni inadempienti saranno previsti "poteri sostitutivi": ossia, parrebbe, commissari nominati da lui. "Sono mezzi eccezionali, per porre rimedio a una situazione eccezionale", ha concluso il presidente del Consiglio. 

Ora, è possibile che siano semplicemente considerazioni, che sia un discorso non più impegnativo di altri o un forte ammonimento. Altrimenti sarebbe allarmante che una alterazione cosi totale di leggi e regole, una cosi grande rivoluzione dei poteri e delle funzioni venisse annunciata individualmente, improvvisamente, durante una cerimonia; come sarebbe allarmante il proposito di buttare a mare l'amministrazione pubblica anziché correggerne le disfunzioni e di sostituirsi ad essa, personalmente o attraverso mandatari, quando si tratta di grandi opere, grandi stanziamenti, grandi quattrini. 

Scemenza. Com'è strana la vertigine di lepida autodenigrazione di allegra scemenza che adesso si coglie in certi spettacoli musicali televisivi. "Eccoci qui, più azzardati e cretini che mai", esordisce un disc-jockey del canale Tv dedicato esclusivamente alla videomusica…
Lietta Tornabuoni

Tre giorni fuorilegge”: ancora una frazione Temporale “distaccata”. Che cosa accade durante il sonno? Ogni notte e/o ogni volta che si chiudono gli occhi? 

"Palazzo" e "piazza" sono due espressioni polemiche per designare, rispettivamente, i governanti e i governati, soprattutto il loro rapporto d'incomprensione reciproca, di estraneità, di rivalità, ancora oggi...
E si richiamano a vicenda, negativamente: vista dal palazzo la "piazza" è il luogo dell'arbitrio della libertà; visto dalla piazza il "palazzo" è il luogo dell'arbitrio del potere. Se cade l'uno è destinato a cadere anche l'altro. Non saprei quale migliore augurio formulare per l'anno nuovo che "palazzo" un po' più aperto e "piazza" un po' meno....
Norberto Bobbio

Occorre, dunque, trovare un “accordo tra le parti”? Certo, ma “chi/cosa” sono ormai le “parti”?

Persone fisiche o non fisiche?
Le due dimensioni sono “qua” contemporaneamente; ognuna attraverso la propria caratteristica e possibilità di manifestazione:

chi ci vuole capire qualcosa?
Forse, è meglio fare come negli ultimi …aia di anni?

Dormire sereni, senza mai ricordare più nulla e limitarsi a dire:
come si stava meglio quando si stava peggio...
Il Tempo è andato. Naa...
Il libro essenziale, il solo libro vero, un grande scrittore non deve, nel senso corrente, inventarlo, poiché esiste già in ciascuno di noi, ma tradurlo.

Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli di un traduttore... 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso... 
Il tempo ritrovato - Marcel Proust
Fai tu. Io preferisco “ripartire da me stesso”…

Dipende da me. 

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com

2 commenti:

  1. saluti Davide ,

    dietro questo bellissimo intervento sul tempo , che spiega fra l'altro certe festività dal valore identico , Natale/Epifania , non sarebbe anche il caso di chiedersi perchè noi attribuiamo al mondo romano antico il periodo di nascita del Natale , mentre l'origine dovrebbe trovarsi nel mondo greco-bizantino . il giuliano precede il gregoriano , ma il fatto che l'antico cristianesimo nasca in ambito bizantino ( vedi Nicea ) , nasconde io credo , una chiara falsificazione storica e di conseguenza temporale .

    giuseppe

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    1. Caro Giuseppe, innanzitutto: benvenuto in SPS :) Molto onorato dalla tua presenza! La tua domanda colpisce nel segno. Esatto: la storia è "deviata". Non occorre essere degli "esperti", anzi... gli storici sono quegli "automi" che si arroccano e difendono le proprie posizioni raggiunte. A parte "come è andata" (la datazione di questa "questione" è molto più antica rispetto a Roma e si sa che i romani avevano l'abitudine di incorporare strategicamente le tradizioni altrui, progressivamente nel tempo. Figuriamoci dopo l'avvento del Cristianesimo come religione di Stato, cosa è successo. Ad esempio, il culto di Mitra risale al 1400 ac e la sua vicenda è molto simile a quella del Cristo).

      Che dire? La storia si ripete. Le informazioni sono state drenate/cancellate dalla nostra memoria/conoscenza, per cui, ora, non ci resta che risalire frattalmente a quello che è accaduto, osservando le tracce dal "come va/è il mondo oggi", con un pizzico in più di presenza e centralità propria!

      Il tempo "occidentale" è un conteggio diverso, rispetto al flusso naturale che scorre al di là dell'orizzonte 3d, polarizzato ad hoc. Le 3d sono uno scenario neutro modulato secondo funzione e, dunque, secondo la presenza del potere funzionale del Nucleo Primo.

      Grazie Giuseppe. A presto. Un caro abbraccione. Serenità. Smile

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