mercoledì 15 dicembre 2010

Al lupo. Al lupo...




Ricordate la favola di Esopo “Al Lupo, al Lupo”?

In un villaggio viveva un piccolo pastore che di notte doveva fare la guardia alle pecore. Si divertiva a fare uno scherzo: mentre le altre persone erano a dormire egli cominciava a gridare: "Al lupo, al lupo!". Così tutti si svegliavano e accorrevano per aiutarlo. Ma dopo il pastore burlone rivelava che era stato tutto uno scherzo. Questo scherzo continuò per parecchi giorni, finché una notte il lupo arrivò veramente. Il pastore cominciò a gridare: "Al lupo, al lupo!". Ma nessuno venne ad aiutarlo perché tutti pensarono che fosse il solito scherzo. Così il lupo si mangiò tutte le pecore e il pastore.
Fonte: Wikipedia 

Eccola, in trasposizione moderna ed in taglio “economico”:

Un club segreto di banchieri governa il mondo.
Nove banchieri delle più importanti istituzioni finanziarie di Wall Street si riuniscono il terzo mercoledì di ogni mese nel distretto finanziario di Manhattan per assicurarsi il controllo di uno dei più redditizi e controversi mercati della finanza: quello dei derivati. Le rilevazioni del New York Times stanno scuotendo il mondo della finanza.
Formalmente questo gruppo è nato per salvaguardare l'integrità del mercato, ma nella pratica è elevato il rischio che i mercati vengano orientati per soddisfare gli interessi di questi colossi. Il giornale statunitense ne svela anche i nomi:
  1. Thomas J. Benison di JPMorgan Chase
  2. James J. Hill di Morgan Stanley
  3. Athanassios Diplas di Deutsche Bank
  4. Paul Hamill di Ubs
  5. Paul Mitrokostas di Barclays
  6. Andy Hubbard di Credit Suisse
  7. Oliver Frankel di Goldman Sachs
  8. Ali Balali di Bank of America
  9. Biswarup Chatterjee di Citigroup
Ovvero per la maggior parte tutte banche americane.
A cosa servono i derivati.
Sono una sorta di assicurazione su un'operazione finanziaria. Nati per ridurre o eliminare il rischio associato ad alcune variabili, ad esempio i tassi d'interesse o i cambi tra le valute, sono diventati prodotti finanziari altamente speculativi e molto complessi. I derivati hanno comunque innumerevoli usi, una parte dei quali sono virtuosi. Basti pensare ai fondi pensione che li utilizzano per ridurre il rischio di perdite sui loro investimenti nel caso che le tendenze di mercato abbiano improvvisi rovesci. O alle compagnie aeree e navali che comprano derivati per attutire il colpo di un rincaro del petrolio. Con questi strumenti l'industria agroalimentare si protegge da aumenti nel costo dei raccolti.
Una task force per combattere il rischio di frodi.
Una questione, quella dei derivati, non indifferente neppure alla Casa Bianca che, attraverso l'amministrazione Obama, ha cercato invano di sottoporre tale mercato a rigidi controlli nella recente riforma finanziaria varata dal Congresso. Riforma oggi sotto tiro da parte della nuova maggioranza repubblicana al Congresso, vittoriosa alle elezioni di novembre e beneficiata dai generosi finanziamenti di Wall Street.
Dunque i derivati vengono scambiati privatamente sfuggendo a ogni supervisione e spesso registrati nei bilanci in maniera così ambigua da suggerire sospetti di illeciti. Proprio per stanare il rischio di frodi capaci di mettere a rischio la stabilità delle maggiori banche e i risparmi di milioni di cittadini, il ministero della Giustizia di Washington ha creato una task force investigativa.
Come in tutte le inchieste, decisivo è il ruolo di un pentito, in questo caso i dirigenti della Bank New York Mellon, le cui rivelazioni hanno permesso di portare alla luce il segreto. Ma i nove capi di banca respingono ogni accusa affermando che il sistema creato consente di ridurre i rischi esistenti in questo mercato e sostenendo che fino a questo momento la loro cooperazione si è rivelata un successo.
Più controlli per salvaguardare l'interesse dei cittadini.
L'inchiesta, solamente all'inizio, minaccia di mettere a soqquadro Wall Street. Gary Gensler, presidente della Commodity futures trading commission, incaricata di regolare gli scambi della maggioranza dei derivati, suggerisce la necessità di una maggiore supervisione sull'operato delle banche per poter scongiurare il rischio di intese non pubbliche destinate ad aumentare i costi per tutti i cittadini americani. Infatti, il peso di pratiche finanziarie poco limpide lo pagano in primis gli americani e poi anche gli europei, visto che Wall Street è il centro della finanza globale. I banchieri in questione hanno infatti bloccato l'ingresso di altre banche nel mercato dei derivati e stanno cercando di ostacolare gli sforzi per rendere trasparenti i prezzi e le commissioni. Nessuno può sapere cosa decidono ogni mercoledì i nove membri del club dei derivati. Per questo nessuno dei protagonisti dell'economia reale, tra cui gli ignari cittadini, è veramente tutelato dalle manipolazioni su questi strumenti.
Fonte: Yahoo 

La mia personale chiave di lettura è che “ci” stiano preparando, a livello massivo, a “qualcosa”. La morale di “Al Lupo, al Lupo” è di controllare gli “schiamazzi”, ciò che si dice, anche a scopo burlesco, in quanto, altrimenti, gli interessati e cioè la “massa”, nel vero momento della necessità “non crederà a quello che sentirà”.  Ma c’è dell’altro. Ossia che quel continuo “ciarlare” è in grado di preparare coloro che “ascoltano”, la globalità, ad un dato tipo di argomento, anche piuttosto “fuori dal contesto”.

Gridare ogni giorno “Agli Alieni, agli Alieni” a cosa potrà mai portare? A non crederci e a creare ilarità? Forse, nella massa, ma non in tutta la massa. Serve a risvegliare. Serve a produrre nuove sinapsi nelle menti, anche scettiche. È semplice da capire. A questo scopo serve ogni forma e tipo di comunicazione possibile, anche e soprattutto le più moderne ed efficaci, come l’industria cinematografica. Prima di “Incontri ravvicinati del terzo tipo” avevamo una certa  idea degli Alieni, considerati “verdi, piccoli e cattivi”. Da dopo quel film, le possibilità inserite nelle menti delle persone sono state diverse. 

Ai tempi di John Wayne, il tema dei Cowboy e degli Indiani era il solito: buoni contro cattivi. Oggi non si racconta più quella trama per nostalgici “visi pallidi”. Con film come “Balla coi Lupi”, si è cambiato il modo di osservare quella “vicenda”, quel vero e proprio genocidio sul quale si fondano gli Stati Uniti d’America

Ogni ambito muta sotto questa spinta de' “Al Lupo, al Lupo”.

Ora, il fatto che un giorno sì e un giorno no, ci dicano che il mondo è controllato da X uomini, che determinano i destini di tutti, sembra proprio da inquadrare in questa ottica. La gente ride di notizie come queste, perchè si abitua a sentirle, e di certo è anche questo uno degli scopi, come ci racconta la storia della rana bollita. Ma non tutta la gente

In questa azione si muove sia l’Antisistema che il Piano Divino. È difficile scorgere le spinte dell’uno piuttosto che quelle dell’altro? Non sempre. È sufficiente capire che, in realtà, entrambe spingono nella stessa direzione, lasciando all’uomo la responsabilità di “comprendere e decidere”. È il Libero Arbitrio. 

In questo “scenario”, tanto mal compreso, è tutto girato al contrario. Osservare il mondo stando a “testa in giù”, permette di vederlo nel suo esatto contrasto. I “pazzi” sono davvero tali? I saggi sono davvero tali? L’eroe è un eroe e il vile è un vile? Dipende da quale punto di vista lo osserviamo…

È il tipico discorso che esiste tra le denominazioni attribuite a “partigiani” e “terroristi”: non è solo una questione di prospettiva? Di “appartenenza”? Queste fazioni, mutano, nell’immaginario di chi ne legge le gesta. 

I partigiani sono buoni e cattivi allo stesso tempo, ma non “dipende da loro”, così come l'uccidere è sempre sbagliato.

Dipende dal come li si “colora”. Da come i libri di storia li ritraggono. Da come un certo “potere” intende che se ne parli.

A cosa ci stanno, dunque, preparando? 

Ad aumentare la nostra capacità “critica” sugli accadimenti e sulla Vita in toto, sull’esistenza e sul senso dello stare qua . Parlare di Alieni conduce l’uomo ad includerli nel proprio “campionario”, in ogni senso. Insomma, basta che se ne parli, no? È questo molto comprensibile, ad esempio, in termini di pubblicità e di vendita di un prodotto o di un personaggio pubblico.

Il vecchio e il nuovo: altri due concetti diametrali che dipendono dal “punto di vista” autorizzato, come ad esempio nella ciclicità della Moda. Quest’anno cosa va di moda? E l’anno prossimo?

È vero che questo gruppo di persone ci amministra? Nì? L’importante è far rientrare in se stessi anche questa possibilità. Perché? Per un giorno decidere in perfetta autonomia…
 
Film come “Avatar” o “Guerre stellari” o "ET", ci danno uno spaccato di società, già alle prese con gli “altri”, con coloro che ufficialmente non esistono. Ma ciò che non esiste ancora per noi, non significa che non esista nell'Universo o per l'Universo che contempla.
 
Lasciamo pure gridare i Media “Al lupo, al Lupo”, ma apriamo le nostre essenze al discernimento innato che ci contraddistingue: avremo orecchie per sentire quello che dobbiamo sentire?
 
Chi ci controlla, allo stesso tempo ci “prepara”. 

Lascereste mai dei bimbi attraversare la strada principale da soli? La segretezza della Massoneria, ad esempio, è proprio da intendersi in tal senso. Mi vengono in mente storie "confuse" come quelle di Tesla, un eroe sconosciuto, o quella raccontata nel film "Sphere", nel quale la conclusione è che "il mondo non è ancora pronto per gestire un certo potere - la verità".
 
 

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