giovedì 25 marzo 2010

Su e giù per i cicli; un popolo di ciclisti.





Al fine di padroneggiare la parte bassa del “ciclo” dell’energia e, dunque, del grado di centratura personale, è opportuno non dimenticare che siamo immersi in un “bagno” di circostanze favorevoli, invece, all’amplificazione della parte bassa del ciclo. 
 
È tutto alla rovescia. E lo si percepisce proprio, no?
 
Il mondo per come lo abbiamo “costruito” ci toglie energia. La costruzione del mondo è intesa sia a livello fisico che sottile. Le nostre case ci tolgono energia, il cibo, i vestiti, il lavoro, la famiglia e le divisioni, lo stress, il divertimento sociale come, ad esempio, il giocare alle “macchinette” statali o al poker online o l’andare ad affogarsi di superalcolici in discoteca. Anche i modi di curare a nostra disposizione, allopatici, ci tolgono energia e ci danneggiano, le automobili, i campi magneto elettrici della tecnologia, i cellulari, la televisione, l’educazione di ogni tipo, le università, le religioni, i libri “allineati”, il sesso, lo sport vissuto come tifoso e molto spesso anche vissuto come sportivo, la scienza, la vita nelle città, l’inquinamento di ogni tipo, l’effetto serra, le scie chimiche, le associazioni, la competizione, la dottrina delle illusioni foscoliana, l’economia, la borsa, i mass media, etc. Questo elenco è lunghissimo ed in pratica racchiude ogni aspetto che ci circonda. E con questo sottolineo che siamo proprio ben ingabbiati.

Le guerre non sconquassano più le civiltà occidentali perché, quegli ampi bacini, contengono le sedi dell’Antisistema e quella parte di popolazione che deve ingrassare se stessa e gli organi motori della struttura di controllo. Il grande risultato ottenuto dalle “ombre” è stato quello di eliminare l’esperienza della guerra in certi ambiti del globo, non ritenendo più necessaria la palpabile percezione di uno stato di profondo malessere che i conflitti evidenziano. Ormai siamo andati oltre a tutto ciò. L’Antisistema ci ha convinti di avere raggiunto un livello di libertà e democrazia tali da ritenerci una società civile ed “evoluta”; in realtà ci ha solo velato la palla al piede che ci ha saldato attorno. Ricordate “The Wall” dei Pink Floyd
 
L’è tutto da rifare” come diceva il grande Gino Bartali.
 
In queste parole c’è l’elisir per la comprensione che il direttamente percepito non corrisponde al percepibile intero; corrisponde solo ad una modalità di cui l’essere umano si è dotato in maniera "sensibilmente inconscia", spinto a farlo da una conoscenza antica, incarnata da linee dirette di trasmissione proveniente da un mondo che non c’è più. Quella che era la normalità di un tempo, in termini di unione con il tutto, è andata smarrita sotto l’opera dei “martelli” di uomini motivati a staccare il cordone ombelicale dell’umanità. In quella maniera siamo stati staccati dal sostentamento dell’energia originale. 
 
E tutto ciò doveva accadere.
 
Mi sono sempre chiesto, “se si ricorda un tempo chiamato età dell’oro, perché lo abbiamo perso? Siamo dunque tornati indietro nella scala evolutiva?”. Oggi riesco a percepire questa risposta: 
 
“Non siamo tornati indietro in termini di evoluzione, ma siamo precipitati ad occupare il posto che aveva la risonanza delle nostre paure racchiuse dentro di noi. È un andare giù e non indietro. È un continuare la spinta che ci ha voluto qua a fare esperienza e che, necessariamente, ci ha spinti “sotto”. Quella spinta è terminata nel momento in cui abbiamo dato alla luce, in ogni modo, a questa società nella quale le “ombre” sono venute interamente fuori da noi ed, ora, le possiamo finalmente vedere, toccare, morire a causa loro”.
 
È questa la “spinta finale” del piano divino? 
 
No!
 
La spinta finale ce la dovremo dare noi con le nostre forze per risalire alla superficie da cui siamo precipitati. Tornando a “casa” avremo completato un giro di “giostra”. 
 
Il nostro addestramento ci avrà donato i doni dello Spirito.

Esiste solo una polarità; quella della Luce. Il “buio” è la conseguenza della sua mancanza… quando ci “accenderemo” tutti l’Universo si illuminerà come il centro delle galassie. Vi siete domandati perché al centro le galassie sono così ricolme di luce?

Una stella quando esplode lo fa nella luce e non è una morte quella!
 
*L'opera raffigurata è dell'Amico Francesco Cannone, un artista e genio creativo dell'inconscio; titolo dell'opera "Pianeta in semilibertà"; Sito personale
  
 

6 commenti:

  1. Ciao Amici e fratelli, ciao Davide!
    Leggendo l'articolo facevo una riflessione sul fatto che l'umanità, come dicevi tu, sia “ben ingabbiata”, vedi tutti gli aspetti da te citati, ai quali se ne possono aggiungere altri, che poi in altre parole la somma di tutti questi aspetti, rappresentano il quotidiano processo di vita in questa realtà della materia. È vero quello che dici, questa realtà così com'è, è tutta una nostra creazione ed ogni aspetto ci toglie “energia e ci danneggia” sul piano fisico e su quello spirituale.
    I miei cinquant'anni sbordati, mi pongono in una situazione che mi permettono di poter osservare due modi diversi di vivere,quello odierno, e quello di quarant'anni fa e oltre. Chi viene dagli anni 60 come me credo ha avuto l'opportunità di sperimentare un sistema di vita che io chiamo a “misura d'uomo”, periodo che va dai primi anni 60 agli anni 70, dove l'uomo ancora non era schiacciato da questo “progresso” sfrenato! ogni cosa procedeva con i giusti ritmi, ancora era percepito quel senso di unione con tutto. Tra la gente del vicinato per dirne una, si faceva comunità, si condivideva quel poco che si aveva con molto amore, ma quello che contava di più era l'essere di ogni persona. Tutti principi che l'avvento del “moderno progresso” ha indotto a non cosiderarli più. Non sono contrario al progresso, però non doveva avanzare solo quello tecnologico, ma doveva camminare di pari passo col progresso spirituale. Il miglioramento della tecnologia doveva supportare l'uomo nella ricerca di se stesso, no porsi da ostacolo.
    Comunque quest'enorme paradigma che è la vita in questa realtà materiale, non è un processo chiuso a se stesso, lascia un infinito spazio aperto alla nostra libera e consapevole attività creativa, di questo ne percepisco la sensazione.
    Fratelli facciamoci promotori a rallentare i nostri simili da questa stupida corsa contro il tempo, che non ci porta da nessuna parte, anzi ci allontana dall'unico obbiettivo “il nostro se Divino e universale”
    Vi voglio bene, Vincenzo.

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  2. Caro Vincenzo,
    dici bene; si è come persa una certa armonia che una volta vigeva tra le persone. Meno male che ce ne accorgiamo almeno. Le giovani leve forse non lo sanno che era così solo pochi decenni or sono. Però penso che fa tutto parte di un cammino globale che dovevamo percorrere, perchè anche una volta c'erano dei grandi ed imbarazzanti "problemi"; uno su tutti l'ignoranza. Ignoranza che è stata fatta precipitare volutamente sul genere umano, svuotato dei suoi valori ancora più storici. Non dovremmo comunque mitizzare nessuna epoca perchè in realtà l'evoluzione va sempre avanti, per cui oggi abbiamo qualcosa in più rispetto a 40 anni fa. Non è facile da capire perchè ci viviamo "dentro", ma c'è! Stanne certo Fratello. Non ci buttiamo troppo giù. Non c'è più nessuna guerra evidente per mettere in luce gli eroi, ma ci sono ancora. Tutto avverrà nel rispetto del piano divino. Nulla è per caso.
    Abbiamo fiducia nella linea positiva della Luce...
    Un super abbraccione dal cycle-man Davide :)
    A presto.
    Tanta serenità e benedizioni anche a te ad a famiglia...Contraccambio il tuo bene, anzi lo amplifico!

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  3. mi ricordo quando ero molto più giovane che non capivo perchè Gesù dicesse " siete pazzi se credete in me " O9vviamente io mi rispondevo da sola che se non potevo credere in Lui in chi dovevo? Insomma volevo per forza trovare qual
    cuno al di fuori di me verso cui credere. Dopo tanti giri mi sono detta che ero una rice trasmittente del cosmo, e che era venuta l'ora di sentire e far sentire la mia voce. Certo , che follia esserci pensati male! ma perchè non deve essere il contrario?

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  4. Loredana Cara,
    stai vivendo la tua Vita imparando molto; di questo bisogna dartene atto. Stai svolgendo un gran bel lavoro su te stessa. Ed è di gran esempio per tutti noi che cerchiamo di seguire questa via. Certo! E' in noi che dobbiamo credere non in un simbolo o in un ideale. Tutto ce lo sussurra ad ogni istante. Usiamo anche la trasmittente finalmente!
    Grazie di nuovo.
    Tanta serenità

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  5. STO VIVENDO LA MIA VITA , ma che bellissima cosa hai detto ! molto lo devo a te. Mi sento come l'equilibrista che sta camminando sul filo con in mano una lunga pertica che equilibria i miei passi . Ecco tu sei quella pertica alla quale mi agrappo per non cadere perchè le tue parole sono sempre amorevoli sicure e buone.
    Grazie lo dico io a te ora. un sorriso .

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  6. Cara Loredana,
    che dire? Sono lieto di leggere queste tue espresssioni tanto lusinghiere.
    Mi dai rinnovata forza e "senso".
    Se ha un senso questo mio sentire di scrivere tutti i giorni in questo blog, beh... sarò ben lieto di farlo per tutta la Vita :)
    Molto onorato.
    Un caloroso abbraccio.
    Tanta serenità

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"Fai..." un po' Te.