martedì 23 marzo 2010

Onde siamo e onde torneremo.





Immaginiamo che qualcuno entri in "casa nostra", magari uno dei tecnici che hanno partecipato alla sua costruzione o qualcuno che ha i disegni del progetto e, notte tempo, combini appositamente qualche “guaio” all’impianto elettrico; qualcosa di sottile come una presa con i cavi collegati in maniera errata, oppure togliendo un fusibile o, meglio ancora installi un dispositivo wireless capace di prendere l’energia elettrica di casa nostra ed inviarla alla sua "abitazione". Ecco focalizziamoci su quest’ultima fatalità. Esiste in commercio un simile aggeggio? No? E allora che dire della strumentazione a bordo di uno Stealth o l’equipaggiamento da marziano di un soldato dei corpi speciali USA? Questa tecnologia esiste e anche se non esiste non è questo il punto della situazione. Diciamo che un simile prodotto della tecnologia c’è! E ce lo piazzano in casa a nostra insaputa.
Ebbene cosa succederebbe il giorno dopo? Che noteremmo una perdita di potenza nel nostro impianto elettrico perché continuerebbe a saltare non appena collegassimo la lavatrice e un macinino per il caffè. La percepibilità del danno dipenderebbe comunque dall’uso ponderato o scriteriato che il “vampiro” farebbe della nostra energia, rendendosi più o meno evidente in maniera indiretta. Alla prima bolletta la nostra attenzione sarebbe subito attirata dal consumo e dunque dalla somma da pagare. Però diciamo che il “vampiro” fosse così abile da succhiare solo una piccola parte di energia, ma da tante abitazioni. Cosa succederebbe? Che allora la bolletta sarebbe nella norma e l’unico inconveniente potrebbe essere il fatto che il contatore che limita la potenza erogata, salta molto facilmente, come se fosse sotto “stress”. Diciamo che il “vampiro” prelevando poca energia, ma da tutti, riesca anche a far si che il contatore non salti in maniera tanto evidente, ma solo di tanto in tanto. 
 
Avremmo comunque una anomalia ricorrente che, di tanto in tanto, tornerebbe a farci “visita”. 
 
Ecco che allora, stanchi di questa situazione, ci decidiamo a chiamare un tecnico per effettuare un controllo. E se il tecnico fosse lo stesso che ci ha installato il dispositivo maramaldo? Può essere no? Non ne ricaveremmo un ragno da un buco. Potremmo chiamare un tecnico privato e in questo caso dovremmo sperare di trovare una persona onesta e capace. Diciamo che ogni “tecnico” potrebbe proporci il suo rimedio alla anomalia. In un sistema monetario, la rincorsa al profitto facile è sempre quella preferita dalla media della massa. Per cui potrebbero proporci di sostituire parti quasi nuove, di sostituire interruttori generali, salvavita, etc. insomma rischieremmo di confondere le cause con le conseguenze in una maniera “allopatica” del termine. Risultato? Altro denaro speso inutilmente e stesso difetto nell’impianto elettrico. 
 
La causa più sottile è che noi in prima persona non siamo in grado di capire in autonomia l’entità del problema. Abbiamo solo la percezione vaga che qualcosa non va bene,  ma ci fermiamo li.
 
In un certo modo, delegando ad altri il nostro potere personale, abbiamo frattalmente consentito ad altri di entrare in casa nostra al fine di mettere le “mani” nell’intimità degli impianti domestici.  
 
Potremmo chiamare un tecnico all’avanguardia che utilizza metodi alternativi come il monitoraggio dell’impianto con sistemi laser direttamente derivanti da tecnologie dell’industria aerospaziale. Risultato? Nessuno perché costui utilizza tecnologie provenienti dalla stessa fonte del dispositivo installato furtivamente in casa e, non appena se ne accorge, sbriga la pratica in maniera superficiale facendosi pagare l’analisi elettrica della casa. 
 
Non è utopia questa.
 
Pensiamo adesso che l’impianto elettrico della casa sia il nostro apparato psicofisico e che il “vampiro” succhi la nostra energia vitale e che la medicina tradizionale cerchi e veda solo l’anomalia sotto forma di stress. Chi sarebbe in grado di percepire il dispositivo estraneo, presente nella nostra biologia, se non noi stessi tramite un lavoro di conoscenza sensibile della nostra “casa” biofisica? Rivolgendoci a presunti esperti non rischieremmo solo di attirare “tecnici” allineati con l’imperante “sete” di energia di denaro e di controllo?

Non c’è miglior medico di se stessi, recita un proverbio.

Occorre sviluppare una certa consapevolezza del chi si è, per evitare la necessità di rivolgersi alle strutture dell’Antisistema.

“Conosci te stesso” - Socrate

A tal proposito consiglio la visione di questo video in cui Bruce Lipton spiega molto bene "cosa è", da "dove arriva" e come si comporta la "scienza" moderna. Ad un certo punto si parla degli atomi e Lipton fa vedere una immagine ottenuta con una nuova tecnologia che li mostra racchiusi da un “recinto”, proprio come fece 70 anni fa Ighina, al fine di fermare e vedere la vera “forma” dell’atomo, come descritto nel suo “Atomo magnetico”. In questa immagine si può vedere come in realtà, oggi si sia andati per certi versi oltre al concetto di “immagine” fine a se stessa, in quanto viene mostrata la formazione di onde, provocate da due elettroni, che collidono l’uno con l’altro annullandosi o amplificandosi.
 
L’evidenza che si vuole fare capire è che siamo fatti da energia che comunica
 
La concezione di Universo macchina ha fatto anche sin troppi “danni”, per cui è opportuno renderci consapevoli che solo tornando a conoscerci in profondità, potremo tornare a capire il linguaggio delle cellule, degli atomi, dell’energia, delle onde, dell’Anima, del Creatore…   
 

7 commenti:

  1. Che un certo malessere ci sia è evidente. Non tutti lo sentono però, complice l' antisistema che droga le anime con dei falsi valori (le famose 3S Sesso,successo, soldi).

    E' comunque difficile scollegarsi da tutto questo a volte io stesso purtroppo mi accorgo che predico bene ma razzolo male, pur non volendolo.

    Siamo cresciuti condizionati dall' idea dell' universo macchina. Quelli come me poi cresciuti da piccoli in un momento di benessere portato dalla tecnologia (erano gli anni 60 per capirsi) facciamo più fatica a scollegarci da uno stile di vita apparentemente comodo ma in realtà pieno di limitazioni.

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  2. Caro Fabio,
    parole sacrosante le tue.
    Anche io sono della tua generazione e comprendo quello che intendi dire; è solo ultimamente che sono riuscito a staccare con molta "robaccia" che viene propinata in tutti i modi per "drogarci" in maniera subdola. Il malessere c'è eccome! Ognuno di noi lo sa bene in cuor suo, però molto spesso non lo ammette perchè il drogaggio è molto forte, le abitudini ben radicate, il senso del lavoro, del dovere, del sacrificio, quasi del martirio sono realtà ben evidenti. Senza soldi dove si può andare in un mondo che non ti regala nulla? E allora via con il motto: siamo nati per lavorare. Tutti a fare a gara a chi si ammazza di più fondendosi nelle storture della società stressata. Il malessere diventa trasparente e sembra non esistere più perchè ci si trascina dal lunedì al venerdì sino al fine settimana, vissuto all'insegna delle varie fasi legate all'età dell'individuo.
    C'è chi sviluppa equilibrio anche in questo contesto, però secondo me in realtà si rassegna a vivere di "falsi segnali".
    Grazie di cuore...
    Un abbraccione...
    Tanta serenità

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  3. Caro Davide leggendo il post sono incredula...
    Ultimamente ho problemi con l'impianto elettrico che salta sempre, la caldaia è saltata definitivamente tre gioni fa... da lunedì 22 sono già venuti almeno 5 tecnici in casa mia e ognuno aveva la sua ricetta... ma due notti al freddo e senza acqua calda li ho passati lo stesso, perchè non hanno risolto il problema. Mi sono affidata a loro e non a me.
    La tua è' una metafora perfetta!
    Due ore fa ero davanti alla mia caldaia e ho pregato e riarmonizzato la mia energia con quella della caldaia... poco prima che tornasse il tecnico con l'ennesimo pezzo da cambiare...
    Ora sembra che tutto funzioni.

    Ho letto il tuo post e ho sorriso... mi hai dato un grande messaggio!
    Grazie con tutto il cuore

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  4. Cara Amica,
    beh... anche io sono abbastanza incredulo leggendo quanto scrivi.
    Questo dimostra ancora una volta di più che siamo tutti uniti a livello di campo vibrazionale. Noi due siamo da quache tempo su lunghezze d'onde simili e avvenimenti di questo tipo mettono in luce proprio questa "verità"; se la vogliamo osservare e prendere in considerazione.
    Le persone dovrebbero iniziare a "pensare" le cose anche da questo punto di vista...
    Ti auguro di superare ogni problema domestico :)
    A livello energetico personale come va?
    E' rispecchiato dai problemi affiorati in casa?
    Puoi anche rispondere in privato se lo ritieni...
    Grazie di cuore...
    Una carezza...
    Serenità

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  5. Il mio stato energetico influenza in maniera incredibile tutto quanto è elettrico in casa e anche fuori...
    Mi sono chiesta da cosa è dipeso il problema della caldaia... probabilmente da una nuova meditazione che ho inizato a fare di notte la scorsa settimana, è un viaggio nella 5 dimensione... in effetti mi scuote molto.
    Quando vibro troppo forte, perchè sono arrabbiata o perchè sono super felice,
    saltano le lampadine, lo stereo, si stacca la luce... ecc...
    Mi è capitato per strada con i lampioni, nelle scale che portano all'ufficio, al ristorante, anche al centro dove facciamo le riarmonizzazioni energetiche... la musica è spesso interrotta da onde che creano interferenza col suono...
    So che devo stare attenta ma quando mi partono le emozioni... faccio fatica a riarmonizzarmi!
    Come dici tu onde siamo e onde torneremo!
    Un bacione!

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  6. “Io invece per un lungo tempo , mi ricordo che ogni cosa che toccavo prendevo la scossa alle mani . Toccavo l'automobile? e zac la scossa . Scendevo le scale ? non potevo toccare la ringhiera, non potevo toccare molti oggetti, e i miei capelli ogni volta che li lavavo era un disastro pettinarli . Volavano per aria o si attaccavano al viso come fosse gomma da masticare . Era un vero tormento . Oggi mi accade ancora la storia dei capelli che si appiccicano al viso impettinabili, pure riempiendoli di lacca. Ho fatto diventare elettrico persino un mio uomo il quale non poteva avvicinarsi troppo a me perchè il poverino aveva gli attacchi come se fossero davvero di pura elettricità. Successe che non potendo nemmeno avere a causa di questo problema intimità ,decidemmo di stare solo vicini rilassati . A quel punto successe che lui cominciò ad avere ricordi di vite passate , e tante mille strane esperienze . Tutto per lui finì quando si allontanò da me per sempre.
    Storia strana vero? ma per un certo verso fu bellissima , e carica di nuove uniche esperienze. Tranquilli ragazzi , adesso non succede piu nulla a chi si avvicina a me. Un caro saluto”.

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  7. Care Amiche,
    i fenomeni elettrici sono, come dire, disturbati dalla nostra vibrazione personale in aumento. E' una sorta di interferenza. Insomma ci segnalano la nostra aumentata attività elettrico magnetica. Poi ognuno di noi è diverso per cui succedono le cose più strane e fantasiose. Siete stupende :)
    Un Caro Abbraccio ad entrambe.
    Tanta serenità

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"Fai..." un po' Te.