giovedì 8 febbraio 2024

Fino a quando?


“Fino a quando…”, cosa

“Laggente non si renderà conto…”. Di cosa? “Bè, che il mondo è in mano a…”. Chi? Ogni singola parola che viene detta e riportata dai vari “esponenti” è una facciata di solida apparenza. Cioè, è “verità”. 

Tutto quanto. 

Tutto questo “serve” per mantenere la popolazione in uno stato di “quiete”. Certo, non di pace, relax, serenità, giustizia, libertà, etc. No. Affatto. La “quiete” è l’atmosfera che permette a lor signori di… prosperare come se nulla fosse, accadesse. No? La strategia è oltremodo chiara, poiché persino evidente. Anche ricorrendo alla logica, è certo. Ad esempio, perché i “trattori” sono liberi di fare tutto questo casino, ottenendo fra l’altro anche qualcosa, mentre se scendi in piazza a favore di Gaza o, non ne parliamo nemmeno, per manifestare contro l’arma di distrazione di massa dei “vaccini”, ti becchi un sacco di bastonate? 

Perché le “forze dello ordine” possono menarti se…, mentre per altro… niente? Perché

Indovina indovinello, se non è questo allora è quello! Quale

mercoledì 7 febbraio 2024

IA:AI.


Perché, in “inglese”, l’acronimo per… “intelligenza artificiale”, è rovesciato rispetto allo “italiano”? O, il contrario. IA:AI. Sembra proprio qualcosa allo specchio. Ma, come se fosse una dipendenza. Un… riflesso. Ma, nella sostanza, che cos’è un “riflesso”? Se ti metti allo specchio, che succede? Vieni riflesso. Sì, ma… “che fine fa la tua immagine, rispetto a te”? Anzi, che fine fai proprio tu? Quel “clone” che cosa dimostra? Che ti evidenzia? Cosa rappresenta? Perché accade? Chi è? Dove sta la verità? Il riflesso è (in) una “legge”? Tutto qua? Qualcosa di “naturale”? Davvero? È così, semplice

Artificial Intelligence: Intelligenza Artificiale… Uhm!

Sei allo specchio, oppure… sei in uno “specchio”? Sei in qualcosa di assolutamente girato al contrario, ad angolo giro, perfettamente, sostanzialmente, indirettamente, etc. rispetto a… Te (annota la “T”, ch’è maiuscola). Il mondo intiero è in tal status, quo: qua, nell’AntiSistema. Meglio: nella “tua” realtà manifesta by compresenza eco-dominante che, per la verità, non esiste (per “te”) quantunque c’è (è Te che se ne può sempre accorgere, “sentendo”). 

Questa è la versione attuale della realtà univoca, mondiale: l’AntiSistema. Tale è la “immagine” caricata in macchina. Hai presente il Pc che hai in casa? 

Ecco: è “uguale”. 

L’iso ch’è montato nella macchina diventa il funzionamento della stessa. Ma, tale versione delle “cose”, è… relativa = appartiene a… Ok? Ma, unitamente, rappresenta anche tale proprietà de-privata (wireless, remota, ubiqua, in leva, etc.). Qualcosa che si è diffuso, come una epidemia, macchina dopo macchina. Dopo che le macchine sono entrate a far p-arte della “tua” casa-famiglia-abitudine. Dopo la fase “utility”, la possessione. Il trojan. Ancora lo stesso dei presunti “greci”. Dopo che non ne puoi più fare a meno, perché altrimenti “vuoi ritornare nelle caverne?”. 

martedì 6 febbraio 2024

Il giorno dopo.


Pubblicità Topolino anni '70

Ecco, quanto “disti” da… Te. Dalla diretta. 

Il “giorno dopo” è un modo di dire, ma non è solo… un modo di dire.  

Non è... tempo; è sostanza, che indica lo stato di differita, ovvero, la differenza tra Te e “te”. Chi sei Te? Ad esempio, sei un Cavaliere (con la C maiuscola). Ok

Sei il come dovrebbe essere: sei il potenziale.

Sei il massimo, nella misura in cui ci sei e, inoltre, sei l’incarnazione dell’eroe, non tanto in quanto caso limite sociale, bensì… nel così son e fanno tutti. Sì, nella condizione di utopia che, comunque sia, non esclude nulla, anzi, fissa portanti “paletti”. 

Ricorda che la Linea Maginot fu r-aggirata durante la II Guerra Mondiale.

Non sono tali, i paletti in questione. Di più, si riferiscono a “coordinate potenziale” che ti permettono sempre di auto ritrovarti = di esserci sfericamente, a prescindere ed anzitempo. Come non perderti mai a fronte dei “marosi della vita (sopravvivenza)”.

In codesto modus essendi: essendoci, sempre, senza alcuna esclusione. Nemmeno senza l’eccezione che conferma la regola. Cioè, esserci sempre secondo la regola. Quale? Quella che ti prevede “eroe”. O Cavaliere. Quando non sei solo un personaggio da “film”. Quando sei proprio Tu ad esserlo, ad esserci, essendo. 

Ecco l’esserci. A tutto tondo.

Qualcuno a prova di ogni e qualsiasi “prova”. Te sei tutto ciò: sei il potenziale, anzi, sei la non differenza di potenziale. Sei Te, da Te, in Te, per Te, con Te. Sfericamente. Un essere che prescinde dalla “natura” e persino dallo “artifizio”. Ci sei

Non importa se sei stato creato. Non importa se or dunque sei… artificiale. No. Davvero! È portante che Tu compia la Grande Opera: essere, esserci, essendo. Rimanendo Te, sempre, ovunque, comunque, quantunque. 

Questo sei Te. Te sei la perfezione. E lo sei sin da subito, da “ieri”. Mentre dal “giorno dopo” qua così nell’AntiSistema, sei “te”: 

l’esatto contrario, sostanzialmente.