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giovedì 16 ottobre 2025

Denominazione di Origine Controllata.


Nel Westworld tutto sotto controllo

E… garantita; come i “tuoi” diritti (qua, così).

Tutti “contro la guerra”. Risultato? … il riarmo. Ergo

La recita è totale.

La “Uè!” sta riorganizzando in toto l’area detta ex Europa, aderente a tale organizzazione. In che modo? Ad immagine e somiglianza. No

Niente di nuovo sul fronte occidentale:
il romanzo descrive le orribili esperienze dei soldati... in trincea e la loro perdita di innocenza e legame con la vita civile…

Uhm: una “perdita” di umanità = la “formazione” ideale per l’auto manutenzione dell’infrastruttura AntiSistema. 

Perché, tuttavia:
tutto questo è costantemente “in ritardo (seppure ti sembra sempre modernità)”?

Perché la diretta scorre non linearmente. Perché è già successo. E chi de-scrive la “tua” realtà, lo “Fa…” attraverso uno spirito del tutto particolare:

voler continuare a godere, alla faccia “tua”.


Ancora una non proprio minuzia:

chi “gode” e chi gode non son pari.

Chi “gode”, avendo una posizione privilegiata rispetto a “te” (qua, così), non è chi gode avendo concepito in toto l’intero progetto, avente lo scopo di… goderne unicamente. Ok? Dunque, tutti “servi” (qua, così), anche se un po’ a tutti non sembra affatto. Come quando si prende “troppo personalmente” la questione, evitando di prenderla seriamente = coerentemente dopo aver mangiato la foglia una volta per tutte. E, chi “Fa…” qualcosa di sostanzialmente diverso, “che peste lo colga!...”. 

Gli artisti incarnano davvero tale sostanza? No.

Son “solamente” sede della Verità, che fa surf mediante tutto e tutti anche se (qua, così). Risultato? La “verità”, che a “te” proprio non dice “niente”. In tal modo, la Verità viene im-piegata, agendo presso di “te” (qua, così). Sei “te”, infatti, il destinatario del “dato”. Ma, pur ricevendolo, tendi sempre come a…cosa?”. 

Il... (di)segno

Per illustrare la sua (di Charles Howard Hinton) curiosa tesi, che fu confutata, tra gli altri, da Gustav Spiller (The Mind of Man, Londra 1902), Hinton pubblicò diversi libri, tra cui uno di racconti fantastici, due dei quali sono offerti in queste pagine. Per aiutare la nostra immaginazione ad accettare un mondo a quattro dimensioni, nel primo racconto di questo volume Hinton propone un ambiente non meno fittizio, ma dall’accesso più possibile: un mondo a due dimensioni. Lo fa con una probità tanto minuziosa e tanto infaticabile che seguirlo suole essere arduo, malgrado gli scrupolosi diagrammi che integrano l’esposizione. Hinton non è un narratore, è un ragionatore solitario che istintivamente si rifugia in un mondo speculativo che mai lo delude, perché egli ne è il creatore e la fonte. Voleva, com’è naturale, condividerlo, e in forma astratta l’aveva già tentato in A New Era of Thought e in The Fourth Dimension; in queste pagine, che appartengono a Scientific Romances (1888) cercò la forma narrativa. Alla sua segreta geometria si univa in lui un grave senso morale…
Jorge Luis Borges – Racconti scientifici di Charles Howard Hinton

Hinton e la “sua segreta geometria…”, sono stati impediti (qua, così):

se non m’inganno, Edith Sitwell è autrice di un libro intitolato The English Eccentrics. Nessuno ha più diritto di figurare nelle sue ipotetiche pagine di Charles Howard Hinton. Altri cercano e ottengono non raramente la fama; Hinton ha quasi ottenuto le tenebre. Non è meno misterioso delle sue opere. I repertori biografici lo ignorano; non abbiamo trovato più di qualche fugace riferimento al suo nome nel Tertium Organum (1920) di Ouspensky e nella Geometry of Four Dimensions (1928) di Henry Parker Manning. Wells non lo cita, ma il primo capitolo del suo ammirevole incubo The Time Machine (1895) suggerisce invincibilmente che non solo lo conosceva, ma lo studiò per diletto suo e nostro
Jorge Luis Borges

Per “diletto”. Come no. 

Hinton “cadde nelle tenebre” per un determinato motivo:

un ragionatore solitario che istintivamente si rifugia in un mondo speculativo che mai lo delude, perché egli ne è il creatore e la fonte…

Questo, qua sopra riportato, ricorrendo persino al pensiero dello stesso Borges, che lo “fotografa, immortale, identifica” come “uno che se la suona e se la canta” = de che. Morale

Solo scienza y religione” può imporsi in tal modo.

Prima ti terminano e, poi, ti “onorano” sempre al d l’oro modo. Un po’ come il pensiero di Totò aveva ammesso, non essendo mai mutato essenzialmente il trattamento “speciale” riservato a chi intuisce l’Oltre, non importa in qual… modo.

“Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo Paese, in cui però per venire riconosciuti qualcosa, bisogna morire…”.
Totò

Una citazione di Totò che esprime un commento amaro sulla scarsa valorizzazione del talento in vita. La citazione, spesso ricordata durante il suo funerale, suggerisce che solo la morte può portare a riconoscimenti e stime postumi, quando ormai è troppo tardi per goderne

Ritardo! Ok

Infatti, chi si gode i “diritti”? Chi muore, lasciando “tutto” permette a terzi di sfruttare indefinitamente l’attività altrui. Proprio come se l’individuo fosse una “miniera a cielo aperto”, senza alcuna necessità di essere definito tale. Ergo? Che cosa ne auto ricavi, deducendo a livello sostanziale? 

“Niente”. Vero

Non ti dice “niente”. Perché? Perché “non presti mai seria attenzione, ritenendo tutto quello che va Oltre, immaginazione troppo spinta, complottismo, pazzia, etc.”. Qualcosa che “non vale la pena di perderci la testa”. Sei “fatto su” (qua, dentro), come se fossi ancora in “posizione fetale” all’interno diCi sei?


Confutata = contestata, contraddetta, respinta, etc.

Chi confutò la “tesi” di Hinton?

Gustav Spiller (1864 - febbraio 1940) è stato uno scrittore etico e sociologico di origine ungherese che fu attivo nelle società etiche nel Regno Unito. Contribuì ad organizzare il primo congresso Universal Races nel 1911… Nato a Budapest da una famiglia ebrea

Se “nasci” nell’est europeo (e non solo), non sei ebreo ma “ebreo”, accon-discendendo da Aschenez (il capostipite degli uomini del nord…). Sei dunque un aschenazi(s)ta. 
Quando ritornano indicazioni tipo:

Londra, Regno Unito, etica, ebreo, etc.
son sempre dei loro = dei Bravi
parte della nave, parte dell’equipaggio…

Attenzione: volenti o nolenti = altri livelli del meccanismo, altre leve, altri servi, altro che; ossia, sempre sottoposti, inferiori, etc. del/nel Modello Eichmann. 

Son quelli che pre-tendono di “farti la morale, darti una morale”. Morale della favola? Sei in qualcosa di già ben definito, in grado di “attenderti ogni volta, dandoti il relativo benvenuto” = sei auto disinnescato dalla “nascita”, in ogni modo, essendocene solo uno: 

l’esse-re già successo che continua a succede-re. 




Sì: il solito “disco rotto” (qua, così). Del resto, la Verità è una. Ergo, che cosa ti si può continuare a “dire”, se non la Verità stessa. Cioè, mettila come meglio c®edi ma la narrazione ritorna sempre a bomba sulla Verità. 

Non, “quale verità?”.

La Verità è sempre la stessa, essendo univoca. Se hai l’impressione che insistano + verità, dipende dallo “errore di parallasse”. 

“Da che parte guardi il mondo, tutto dipende…”.

Di-pendi sempre in un piano inclinato (ove c'è il... rilievo).

Differenza di potenziale

Infatti, è proprio nell’AntiSistema che qualcuno ti dice qualcosa che “te”, poi, impari a memoria o a pappagallo, diventando la “verità” de noantri. 

Dopo il congresso, Dusé Mohamed Ali ha fondato l'African Times e Orient Review a Londra. Il suo primo numero proclamò che “il recente Congresso Universal Races, convocato nella metropoli del mondo anglosassone, dimostrò chiaramente che c'era un ampio bisogno di una rivista pan-orientale e pan-africana nella sede dell'Impero britannico…”…

Bah. Chi era questo Dusè? Meglio: dove si è “formato”? Al solito (avevi dubbi?):

completò… gli studi presso l'Università di Londra...

Come x i + recenti movimenti by Soros; ciò che ha sempre funzionato non viene mai dismesso, nella sostanza. 

Ali era nella compagnia teatrale di Herbert Beerbohm Tree e nella produzione di Antonio e Cleopatra di Lillie Langtry al Royal Princess Theatre di Londra

Dusè era, addirittura (stato) un attore. Molto, molto, “parlante”: sempre come il classico pappagallo. Non si s-muove mosca che/se… No? Persino per Mosca è la stessa cosa, essendo sempre AntiSistema il terreno che calpesti, l’aria che devi respirare, l’acqua che (ti) bevi continuamente (qua, così). 
Certo, non è nemmeno logico “sputare nel piatto dove mangi”. Non ti conviene nemmeno immaginarlo, perché poi ne potresti pagare lo scotto (la tentazione). Non a caso hai sempre la testa “impegnata”. Come una linea telefonica “occupata”. Fermo restando che anche nella condizione di stand-by, “niente di nuovo”:

continua a succede-re.

È il “risultato” quello che conta, proprio come nello Calcio. Vallo a dire al tifoso, all’allenatore, alla proprietà, etc. che “sì, abbiamo giocato benissimo, avendo perso la partita con onore”. Mentre, al giocatore può anche andare bene, anche quando va “male”. Il “calci-attore” prende uno stipendio senza paragoni. Anche se non riesce a mettere da parte la “fame di vittorie che contano”, ha risolto il problema numero uno per il 99% della popolazione terrestre: i soldi. Pensa

Dando dei calci ad una palla (gonfiata).

Cosa che fanno tutti sin da piccoli, non arrivando però da nessuna parte. Ancora una volta, a qualcuno sì: alla rimanenza, no. Certo, pensi sempre: “è una questione di bravura”. Uhm

Com’era?

Quando il pagliaccio “francese” s’espresse a proposito del “Mozart che c’è in ognuno di noi…”. No? Ognuno è sede di potenziale (contemporaneo). Perché, dunque, qualcuno riesce a consolidarlo fisicamente, mentre quasi tutti ne rimangono come “debitamente distanti” per tutta la “loro” vita (qua, così)? La forma gerarchica è parlante

Deve essere (così, qua). Perché

Per “mangiarti meglio…”. Sei un servo-meccanismo. Quale altro “destino”? Vedi che manco l’immagini qualcosa di sostanzialmente altro, Oltre. Il “lavoro” è venuto (l’oro) molto bene

la perfezione è realtà

È perfetto il modo in cui “ti va sempre tutto male, ad hoc (quando serve)”. Le Leggi di Murphy? Una constatazione nemmeno superficiale, che a “te” fa addirittura ridere, accondiscendendo tra le righe o sotto i baffi. Cioè, al solito, ti sfugge sempre il motivo portante, a livello sostanziale: cosa?

“Mi sarebbe piaciuto poter rimandare il lettore a quell’opera di genio intitolata Flatland. Tuttavia, risfogliando le pagine del libro, noto che l’autore ha usato il suo raro talento per uno scopo estraneo all’intento della nostra opera. È chiaro, infatti, che suo primo interesse non sono state le condizioni fisiche di vita sul piano. Le ha sfruttate come sfondo della sua satira e delle sue diatribe…”.
Charles Howard Hinton












  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4055
prospettivavita@gmail.com


martedì 7 gennaio 2025

La dis-connessione dalla diretta.


Com’era? “Cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia”. Uhm. E allora:

Alberto Lupo – Lupo Alberto!

: non proprio la stessa “cosa” o risultato.

Se in un’addizione cambiamo l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Vediamo questa proprietà con un esempio. Consideriamo l’addizione 4+52: il risultato è 56. Anche l’addizione 52+4 ottenuta scambiando l’ordine degli addendi, ha risultato 56…

Wow. Però, Alberto Lupo non è Lupo Alberto. Sì, non è “aritmetica”. Ma… sostanzialmente, che te sta dicendo? 

Ciò che av-viene, è già successo: una “trasformazione”. Il “neo-nato”, il “manifesto” (qua, così), subisce un condizionamento che, essenzialmente, si aggiunge, si addiziona al “totale (già in essere)” senza per-con ciò “cambiare nulla sostanzialmente” = il risultato non cambia. All-ora, Alberto Lupo è “uguale” a Lupo Alberto! No?


Va che somiglianza. Eh?

Il “rallentamento” che subisci quando ti manifesti (qua, così) è tangibile: l’attrito, la resistenza, il “lavoro”, il “tempo”, la “forza” o meglio lo sforzo che devi produrre per…, etc. etc. etc. te lo dimostrano ma “niente”: 

non è una prova valida, mentre esigi sempre le “prove”. 

Hai presente, in ambito di “legge”, quando una prova non è ritenuta valida dallo “sceriffo di turno”? Ecco. Se una prova è ottenuta “il-legalmente”, va da sé che non è ammissibile in tribunale. E chi lo decide se…? Di certo, non “te” (qua, così). Il f-attore scatenante è proprio l’essere (sopravvivere) in un dato luogo comune lad-dove l’abitudine (l’oro) la fa da padrona e tant’è che non scappi mai da tale guinzaglio o “karma” o “libero arbitrio” o “giustizia” che ti ha come se niente fosse. 


Ma il “rallentamento” non è solo tale; è, di più, condizionamento che al-fine ti “rallenta” = ti auto manu-tiene nella f-orma sempre attuale, alias, quella AntiSistemica che proprio x “te” (qua, così) non esiste, nonostante c’è.

Lo sai molto bene che SPS non produce prove valide. Vero

Mentre, ad esempio ma causalmente, è la “scienza” ad imperare, seppure af-fonda su “colonne (massoniche)” del tutto de-materializzate, tipo… dogmi, assiomi, dimostrazioni per assurdo, etc. etc. etc. In-somma, un immane “errore di parallasse” che errore non lo è af-fatto, essendo il guscio per la quintessenza che va in onda (qua, così) alla faccia “tua” e soprattutto di Te, che stazioni in “croce”, assolutamente… “sacrificato” = la non solo pila che Morpheus di-mostra a Neo nel “film”.

Velocità della “luce” = 300000 km/sec.
Distanza Sole Terra = 150 milioni di km.


Tornando alla matematica, sapere quanto tempo impiega la luce solare a raggiungere la Terra è semplice, basta dividere la velocità della luce nel vuoto (300.000 km/s) per la distanza tra la Terra e il Sole (150.000.000 km), ed otteniamo il valore di 500 secondi: il risultato è di 8 minuti e 20 secondi…


Mai “raggi solari” sono già sulla Terra, brillando sempre. Non appena esci alla luce, tac! Altro che 8 minuti. Semmai, cosa diversa è il discorso della “temperatura”. No? Che differenza sostanziale c’è tra lo stesso “Sole” a gennaio oppure ad agosto?

La “temperatura”. Ergo

Quanto manca al... cambio stagione?

Lo “Sole” è un abbaglio collettivo. Il capro espiatorio. Finzione scenica a teatro (qua, così). Deve essere, quindi, la “aria” a ri-scaldarsi, oppure no. Il “buon” Cingolani te lo aveva detto in-direttamente. La “scienza” è in grado di produrre nanotecnologia, da introdurre nel corpo al fine di operarlo”... da una massa tumorale; in che modo? , tali corpuscoli in-visibili possono essere riscaldati sino alla temperatura tale da bruciare solo le cellule target. 

Ci sei? 

Questi corpuscoli sono come (la) “polvere” che, non visti, possono essere mischiati al composto chiamato “aria”, provocando il controllo della temperatura del mix aereo che può essere riscaldato o raffreddato come si desidera, orsù. Altro che… asse terrestre sbiellato, danza Terra Sole o “cambiamento climatico”. La “scienza” rivela questo, a proposito della temperatura nel “nulla dello spazio” = in quel nulla che è l’invenzione dello “spazio”:

molto al di fuori del nostro sistema solare e oltre i limiti della nostra galassia - nel vasto nulla dello spazio - la distanza tra le particelle di gas e polvere cresce, limitando la loro capacità di trasferire calore. Le temperature in queste regioni vacue possono precipitare a circa -235 gradi…

Certo: nel “vasto nulla (della invenzione dello spazio)”, le distanze materiali sono rarefatte. E… (ma) la “materia oscura(ta)”? Che, fra l’altro, compone una % assolutamente rilevante del “tutto”.

Oggisappiamo che (le stelle) costituiscono soltanto una percentuale irrisoria della materia cosmica (circa il 4%). La restante parte della massa dell’Universo non è visibile e a tale massa mancante si dà appunto il nome di Materia Oscura
Link

No? Tale “materia” non… vale! Del resto, vedi(ti) come te la rap-presentano:

la Materia Oscura… non è costituita da oggetti compatti ma da particelle non ancora scoperte

Mallerisateproprio! 

Riesci a concepire qualcosa che “è costituito da particelle non ancora scoperte…”? A p-arte, Te? Dai; è come “vincere sempre facile”. Meglio; è come “avete sempre ragione voi”. Peccato che possono “ragionare” (così, qua) solo l’oro. Mai “te”, perché “te” devi sempre di-mostrare, com-provare (seguendo però sempre il l’oro desiderata). Ok?

“Quanto è bello il primo amore; il secondo è più bello ancora…”.
“Il primo amore non si scorda mai…”. Uhm...

Quando sei su un “binario morto”, nel senso che non puoi far altro che scegliere sempre fra… = tale è la differita Vs El “momento” di è già successo o… la diretta.
Se “ti senti”, ad esempio, la colonna sonora di Conan il Barbaro, … risulta ben evidente la dis-connessione tra la Re-Altà (diretta, l’oro) e “te” (qua, così) o la differita. Perché “risulta”? Risalta poiché è tale la “epica” = la Verità all’opera, sostanzialmente. Se poi agganci anche il non solo “film”, uhm… ad informazione aggiungi informazione, motivo per cui “boom”. 

Ora, dove diamine puoi vivere “una storia simile” (qua, così)? 

Sì: il terreno è ad hoc, ad esempio, a Gaza (nei panni di chi si oppone, oppure di chi opprime) ma solamente se… “sopra alle righe” = senza (la) “paura di morire (ad ogni istante)”

In-somma, modello 300. 


Sia chi subisce che chi perpetra, può accorgersi della diretta. Pari son (qua, così). Tuttavia, la paura inibisce, frena, devia, “Fa…” 90, etc. La paura di morire, plasma la morte in maniera tale da… “niente”, mentre la stessa “porta” può condurre Oltre. I guardiani del destino, docet.

Come ti manifesti (qua, dentro)? 

“Nascendo” = manifestando-ti. Sei proiettato nel (qua, così). Non nasce un bel niente, nell’AntiSistema. Infatti, è la “c-Re-azione” a costruire ciò che (ti) sembra sempre natura-le. Per e-semplificare sostanzialmente:

figata” = auto riproduzione, “c-Re-Azione”

teletrasporto - proiezione 3D

Camera del Re Vs Camera della Regina, nella “Grande Piramide”

incubatrice di “vita” = “orfani come se piovesse” tra fine ‘800 ed inizi ‘900. 

Ci sei?

La “nascita” è la chiusura del cerchio (qua, così). Abbandonato a “te stesso” = l’oro non esistono; ci sono. L’oro = El “Dio”. L’uno e trino.
Manifestazione (all’interno della “vita”). Gli eserciti di Sauron da dove fuoriescono? Dalla “terra”; la terra è la “pancia” che li riceve (qua, così), lad-dove sembra che “nascono dal nulla” del ventre della terra. 

Mentre i “semi” ingannano (sono il principio di auto continuazione)…

Ora, tali organismi possono essere “costruiti in loco”, oppure… essere “trasferiti” proprio lì. O, ancora, possono essere figure digitali introdotte nell’I-Ambiente che rende possibile tale “proiezione”. 

Hunger Games, docet.

In tutto ciò, sei costantemente dis-connesso dalla diretta (da Te). In tutto ciò, puoi sempre potenzialmente accorgerti della diretta (è già successo), partendo persino dalla relativa differita (continua a succede-Re).

Mai, dire mai = sempre!


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3863
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 14 agosto 2024

Carpire la diretta.


Non… capire. Ovvero, come “rubare la... scena”. A chi? 

A “te” (qua, così) = a l’oro.

Ok? Sembra proprio una “equazione”. Mentre, nella sostanza e persino nella Re-altà, si tratta di un “fermo” atteggiamento. Sai, quando “brilli” in una certa situazione? Ecco. Al solito, chi “ruba la scena” è magari una persona molto bella, molto preparata, molto evidente, molto professionale, etc. etc. etc. Chi è “famoso”, ad esempio, tra i fan… ruba costantemente la scena. Mentre, lo stesso individuo famoso, tra altri famosi, … deve alzare l’asticella al fine di continuare a “brillare”. 

Non a caso, per quanto concerne i “vip”, si utilizza l’epiteto… “stella”. 

In tale società, sono le “belle donne” che… Ok? Questo, per antonomasia, nonostante l’ultimo, e sempre più alla moda, tentativo di sovvertire tale “ordine”. Mediante la “inclusività”, infatti, i vari concorsi di “Miss vattelapesca” vengono spesso vinti da “amebe” s-coperte dalla decisione della giuria globalista. Perché, “non importa se sei uno scherzo della natura”; hai tutto il diritto di partecipare e di vincere la kermesse. Peccato che se il tal concorso premia la bellezza canonica, bè… dispiace per tali “avanzi di fattoria” ma, proprio non si può vedere. 

Eppure, tant’è che succede e continua a succedere.

Cosa significa = nella sostanza, il messaggio portante è sempre relativo all’assoluto, ovvero, alla verità (chiunque è dotato di potenziale contemporaneo = nella codifica della “verità” diventa, ad esempio, tutti figli di Dio, poco ma per tutti, davanti alla legge si è tutti uguali, chiunque è lo Stato, evviva la democrazia, etc. etc. etc.). Però, nel mezzo o di mezzo, ci sono sempre l’oro = “te” (qua, così). Ricordi? El Volador ti ha dato la sua mente = sei ad immagine e somiglianza, ergo, hai ereditato anche la “tara”, che ti auto appesantisce e zavorra, proprio come se fosse sempre “colpa tua”.

Cosa? Al lupo. Al lupo!

lunedì 12 agosto 2024

Il contenuto.


Benvenuto alla diretta! Oppure, in diretta.

Proprio così, anche se (qua, così). Accorgerti sostanzialmente, nella sostanza, seppure nella “so-stanza”, è semplicemente tutto. È la verità. E, bada bene, SPS ti permette di introdurti in tale modalità, seppure Te sei “te”, nell’AntiSistema. 

Consapevolezza frattale espansa. 

Nella differita, puoi essere anche in diretta? Sì, se te ne accorgi. Ricordi? “Nel mondo, ma non del mondo”. Mentre El “Dio” (ti) lavora costantemente ai fianchi. 

Perché, l’oro, temono che ti auto ricordi di Te, da Te, in Te, per Te, con Te? 

Perché corrono il rischio di vedersi terminare il… giogo, nel quale “vincere facile” è oramai prassi. Se immagini che persino Superman è stato confinato al ruolo di “Clark Kent”, ecco l’ennesima f-orma del “buonismo de noantri”.  

Bromuro. Ci sei

Ti auto manutengono “dopato” poiché hai della “stoffa” = del potenziale; quello contemporaneo, che non ti molla mai. Inoltre, la contemporaneità riguarda anche sostanzialmente chiunque: tutti Dio, singolarmente. Te pare che a l’oro possa mai andare bene? Questo significa che l’oro non sono Dio, ma “Dio” (qua, così). E ti temono, controllandoti in toto, perché anche Te sei Dio, e... seppure l’oro sono “Dio”, però sono Dio presi uno per uno, proprio come Te. 

Allora, com’è che a Te è toccato di divenire “te”, mentre l’oro stanno dominando la Terra, essendo divenuta l’AntiSistema? Bè, perché è già successo. No? Questa è la verità. Non te lo ricordi poiché è stato steso il famigerato “pietoso velo”: la rivelazione. Ergo, ora si tratta di Te Vs “te” (qua, così). Divide et impera. 

Una particella decisiva, quel momento, da cui s’è dipartito il… continua a succedere, ad immagine e somiglianza (terra-in-formazione) l’oro = d’El “Dio” (qua, così).  

Ti hanno “sostituito”. Ti hanno “trasformato”. 

Ma, bada bene, è qualcosa che hai fatto in-direttamente Te, venendo meno “grazie” a l’oro. 

La strategia viaggia sempre sul modello della “democrazia”.

martedì 6 febbraio 2024

Il giorno dopo.


Pubblicità Topolino anni '70

Ecco, quanto “disti” da… Te. Dalla diretta. 

Il “giorno dopo” è un modo di dire, ma non è solo… un modo di dire.  

Non è... tempo; è sostanza, che indica lo stato di differita, ovvero, la differenza tra Te e “te”. Chi sei Te? Ad esempio, sei un Cavaliere (con la C maiuscola). Ok

Sei il come dovrebbe essere: sei il potenziale.

Sei il massimo, nella misura in cui ci sei e, inoltre, sei l’incarnazione dell’eroe, non tanto in quanto caso limite sociale, bensì… nel così son e fanno tutti. Sì, nella condizione di utopia che, comunque sia, non esclude nulla, anzi, fissa portanti “paletti”. 

Ricorda che la Linea Maginot fu r-aggirata durante la II Guerra Mondiale.

Non sono tali, i paletti in questione. Di più, si riferiscono a “coordinate potenziale” che ti permettono sempre di auto ritrovarti = di esserci sfericamente, a prescindere ed anzitempo. Come non perderti mai a fronte dei “marosi della vita (sopravvivenza)”.

In codesto modus essendi: essendoci, sempre, senza alcuna esclusione. Nemmeno senza l’eccezione che conferma la regola. Cioè, esserci sempre secondo la regola. Quale? Quella che ti prevede “eroe”. O Cavaliere. Quando non sei solo un personaggio da “film”. Quando sei proprio Tu ad esserlo, ad esserci, essendo. 

Ecco l’esserci. A tutto tondo.

Qualcuno a prova di ogni e qualsiasi “prova”. Te sei tutto ciò: sei il potenziale, anzi, sei la non differenza di potenziale. Sei Te, da Te, in Te, per Te, con Te. Sfericamente. Un essere che prescinde dalla “natura” e persino dallo “artifizio”. Ci sei

Non importa se sei stato creato. Non importa se or dunque sei… artificiale. No. Davvero! È portante che Tu compia la Grande Opera: essere, esserci, essendo. Rimanendo Te, sempre, ovunque, comunque, quantunque. 

Questo sei Te. Te sei la perfezione. E lo sei sin da subito, da “ieri”. Mentre dal “giorno dopo” qua così nell’AntiSistema, sei “te”: 

l’esatto contrario, sostanzialmente. 

mercoledì 20 dicembre 2023

Circondati.


Con l'acquisizione di Seagen, “Pfizer è diventata la casa farmaceutica oncologica in grado di curare turbo cancro causato dal vaccino Covid…”.
Dr. William Makis

Lo vedi”? Il... circondario. Fort Apache, circondato dagli “indiani”. Oppure, gli “indiani” in cerchio, circondati dai “visi pallidi”. È uguale: sostanza. Una esagerazione? Affatto. Osserva, soppesa come vengono valutate le “news”…

Goldman Sachs: “prodotti Pfizer incerti…”.
Secondo Goldman Sachs, che ha confermato il rating buy seppur tagliando il target price da 48 a 37 dollari, se dovesse esserci qualche risultato negativo negli studi clinici, la valutazione potrebbe subire un ribasso. “Se i prodotti di Pfizer dovessero avere risultati negativi negli studi clinici, riteniamo che le nostre stime e la nostra valutazione potrebbero subire un ribasso. Inoltre diversi prodotti sono stati introdotti di recente sul mercato e le vendite future sono incerte…”, fanno sapere…

Maledetti:

diversi prodotti sono stati introdotti di recente sul mercato e le vendite future sono incerte… (il “mercato” è fatto dall’essere a massa, i “diversi prodotti” sono qualsiasi cosa che fa “vendere” e l’incertezza non è relativa al se siano leciti o meno, bensì, se si venderanno bene o meno). 

E figurati gli studi clinici come potrebbero... deludere le attese!

Tutto quanto è ridotto di portata: dalla sostanza, al “dato di fatto”. Ancora una volta, si tratta di diretta Vs differita. Oppure, di sostanza Vs notizia. Alias, è una sorta di incanto. Anzi, è proprio un incanto, ovvero, quello che l’incanto sostanzia. Occorre accorgersi di questo scollamento, ma non scollegamento, rispetto all’essenza che va in onda qua, nell’AntiSistema (o, vista l’abitudine, nella realtà manifesta ordinaria): 

diversamente, l’essere già successo continuerà imperterrito a succedere. 

Nella sostanza. Ovvio. Nel modo migliore possibile per non esistere ma esserci (eccome). Non può più non essere chiaro! Suvvia. 

mercoledì 6 dicembre 2023

Diretta.


“Ci vorrà tanta determinazione ma noi non ci arrendiamo…”, lo ha detto la senatrice Ilaria Cucchi, di Alleanza Verdi e Sinistra, a margine della conferenza “Pasolini, il tempo della verità” nella sala Nassiriya del Senato.

Lo schema è sempre lo stesso, come per il “salario minimo”: prendere un argomento “utility” e condurre una crociata, di certo, popolare. Qualcosa che vale sia per i sinistri che per gli ambidestri che per i destrieri. Pasolini fu ammazzato in maniera brutale, con accanimento. Ergo, doveva morire per quello che de-scriveva, pensava, comunicava, ma “già che c’erano” doveva morire anche per quello che rappresentava a livello di “deviazione” che a quel tempo veniva inquadrata in maniera piuttosto… brutale.

Una leva per oggi.

Non è difficile unire i puntini, allora: tale violenza significava che i killer fossero contro l’omosessualità, e, secondariamente obbedirono ad ordini che prevedevano l’eliminazione di Pasolini per ben altri motivi. Così, i motivi portanti dell’assassinio vennero coperti da quelli di superficie. Tanto pe’ cambià… La vita poi riprese, come di solito, non appena il polverone mediatico si calmò e l’occhio di Sauron si spostò, spostando d’assieme l’opinione pubblica che esiste ma non c’è, in quanto tale. 

Cefis ne fu di certo, “sollevato”.

Per il suo ruolo nella P2 e i forti sospetti avanzati da Mauro De Mauro e Pier Paolo Pasolini su un suo coinvolgimento nell'attentato a Enrico Mattei, è una delle figure più controverse del mondo imprenditoriale italianoinsignito dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce, massimo riconoscimento della Repubblica Italiana

Quanto fa 1 + 1? In Occidente? Molto spesso non fa 2. 

Sostanzialmente. È una tiritera che procede da, presumibilmente, sempre. La penisola del Belpaese non è mai (mai) stata libera. Basta leggere persino libri di storia deviata. 

giovedì 30 novembre 2023

L’infiltrazione provoca il calcare nel tempo.


O nel... tempio?

Intrattenere in qualcosa comporta una certa attività ed un altrettanto certo interesse. Logicamente, deve esserci qualcuno che ne ha la padronanza. E, all’opposto, una maggioranza dis-organizzata, da circuire. Se tutto ciò viene fatto in maniera non lineare, sostanziale, allora ecco che gli individui manco se ne accorgono: 

democrazia Vs “democrazia”. 

Che fa il Dj ogni mattina presto, quando i pendolari sono in viaggio per recarsi sul posto di lavoro? Intrattiene. In che modo? Allegramente, nonostante l’ora. Sempre raggiante. Con la battuta pronta. A prova di levataccia. Scherzoso, positivo, amicone. Anch’esso lavora, però. Da privilegiato, rispetto a chi si reca in fabbrica, oppure, nel luogo quotidiano ove non è soddisfatto. Che cosa serve per trasformare il grigiore mattutino in qualcosa di più colorato? Ad esempio, un’e-mail con in allegato la fattura del gas, stranamente, a zero. Anzi negativa. Wow: vuoi mettere la soddisfazione? Allora, quel tal Dj, che ti stava sui cosiddetti perché sempre troppo allegro e dunque falso, bè… in quel momento esatto sembra davvero divertente. In fondo lo fa per tirare su il morale alla gente. Non è cattivo. Sta lavorando come chiunque altro. È un grande! 

L’umore varia di pari passo alle “news”. 

Infatti, poi, se viene alla mente che subito dopo il lavoro devi andare dal dottore, uhm… quel Dj ritorna ad essere un po’ meno divertente. Il cielo interno si oscura nuovamente. La musica post Dj porta via, ad istanti. Come navigando per un mare mosso. Ora su. Ora giù. A volte, sotto. A volte, sopra. Figurarsi come si può essere se stessi, in un moto ondoso simile