giovedì 27 agosto 2015

La specializzazione dell’effetto collaterale (disturbo).



"Una serie di sfortunati eventi" (dipende dalla prospettiva dalla quale inquadri qualsiasi situazione).
Il ventre grasso dell’occidente. Il ventre gonfio dei bambini africani…”.
Mi rifaccio vivo
Se leggi una rivista, spesso mensile, inerente al “vivere sani (benessere)” è un luogo comune pensare/sperare di trovare la via prescritta “alla propria salute” (evidentemente, smarrita lungo la strada del “post nascita”).
Ora, ti devi rendere conto che, all’interno di queste pubblicazioni, si affrontano vari ambiti dell’indotto “salute”, ma… in quale maniera? Secondo quali prospettive d’insieme?
  • catturare l'attenzione
per poter
  • vendere (interesse, scopo, "lavoro", intenzione)
  • visto che non esiste un essere completamente disinteressato all'utile e completamente rivolto al "bene altrui".
I vari articoli che compongono quel centinaio di pagine (tra pubblicità varie), affrontano in maniera slegata, lo scenario unico della tua salute, trattando come singoli “pezzetti” ciò che, invece, è un solo ed unico “pezzo”.
Questa specializzazione (sempre più alla moda, nel Mondo moderno) annichilisce il senso unico della salute umana, intesa come un qualcosa di “olistico” (un quadro dagli infiniti dettagli, uniti tra loro a formare il quadro stesso).
L'olismo (dal greco όλος, cioè "la totalità") è una posizione teorico-metodologica basata sull'idea che le proprietà di un sistema non possono essere spiegate esclusivamente tramite le sue componenti.
Dal punto di vista "olistico", la sommatoria funzionale delle parti è sempre maggiore/differente della somma delle prestazioni delle parti prese singolarmente
Link
Ecco che, allora, il singolo "articolo specialistico" che va a trattare del singolo tema specifico, esprime delle verità, relativamente al tema trattato che, però, si riducono a mezze verità... allorquando il tema si allarga al quadro generale della salute individuale.
Se in un dato ambito, ti viene consigliato di “assumere o non assumere… questo o quello”… lo stesso consiglio deve essere valutato anche e soprattutto alla luce generale della situazione “salute”, che non è solo un termine lessicale, bensì, è la tua situazione di sfondo che ti caratterizza giorno e notte e che ti porti sempre dietro, essendoci dentro.
Se per migliorare “qui”... devi assumere “questo”, tieni anche conto che “assumendo questo, porti - molto probabilmente - scompiglio… là”.
Non avendo idea della situazione generale, consegui ciecamente, agitando braccia e gambe (mente) a "destra e a manca", in funzione degli effetti collaterali dispersi in un complessivo e disinnescato... "senso unico d'insieme".
  

mercoledì 26 agosto 2015

Sposta il punto di ripristino più vicino a te (oltre al reset automatico: consolidamento e tendenza).


"Città Ideale"... per chi/cosa?
In SPS hai potuto prendere atto – anche negli ultimi articoli - di “quante ricerche, studi e pubblicazioni” siano state commissionate, abbiano figliato e “dimostrato (?)” la propria verità (di parte), relativamente all’ambito della “perdita di peso fisico” (non necessariamente i soli casi, limite, dell'obesità).
In pratica, le prese di posizione seguono questo percorso.
Non è possibile perdere peso:
  • facendo attività fisica (perché stimola di più l’appetito)
  • smettendo di alimentarsi con bevande gassate e cibi “trash” (perché non fai sufficiente attività fisica).
Da qua (dal... loop), si evince che:
  • le diete non funzionano
  • fare palestra ed attività fisica non funziona.
È, invece, possibile perdere peso:
  • per via genetica (essendo un gene il responsabile dell’aumento di peso).
Ovvio, che da questa prospettiva “genetica”, molti attori chiamati oggettivamente in causa, per questioni di mancanza di responsabilità sociale, vengono come sgravati da un simile “peso”, poiché la genetica è "personale" e, dunque, non può essere – ad esempio – Coca Cola chiamata in causa, nel momento in cui succede qualcosa all’individuo caratterizzato da un certo comportamento interiore/genetico "di serie".
Giunti a questo punto, che succede? Che i “tuoi chili di troppo, rimangono esattamente dove si trovano, non certo per caso” e tu perdi, al contempo, sempre di più la speranza di poterli “perdere”.
Ieri hai potuto prendere atto, però, di due vie praticabili sempre allo scopo di “dimagrire” (e in molti casi, di... tornare a sopravvivere). 

Due possibilità funzionanti, che sono riservate a coloro che:
  • hanno molti soldi
  • sono dei professionisti (e lo fanno per “mestiere”).
 

martedì 25 agosto 2015

La "tua" immagine.



Preferivi, forse, il "500"?
Il reale manifesto “qua, così” consegue, perché è previsto, essendo parte di un piano, di una strategia, della concretizzazione di qualcosa che a te sembra, semplicemente, impossibile. Per questo motivo non ci pensi nemmeno:
perché non lo riesci nemmeno ad immaginare
perché non lo riesci nemmeno a presupporre.
Eppure, film, romanzi, miti, leggende, fiabe, storie di fantasia, controinformazione, assiomi, etc. ipotizzano – molte volte – l’esistenza di regni “iper reali” o “surreali”.
E, a quanto pare, questo genere (ambito, filone) ti piace, visto il "successo editoriale" o la "cassetta sempre piena" (incasso, utile), che coincide immancabilmente con ogni "lancio di simili prodotti".
Ti sei abituato/a prendere ciò che arriva, dalla produzione di contenuti mass mediatici, secondo due pesi e due misure:
  • i Tg e gli “esperti”, in generale, affermano sempre il vero (anche se di parte)
  • tutto il resto è “fiction” (anche se totale).
In un reale manifesto, contrassegnato dalla globale mancanza di memoria a medio lungo termine, vivi aspetti della “tua” Vita... scanditi da voci esterne a te, zittendo nel complesso tutto ciò che s’emana da te e dalla tua “fantasia”, ritenendola come una semplificazione troppo azzardata per essere vera.
Eppure, di cose “assurde” te ne riportano in grandi quantità, anche i vari organi di propaganda AntiSistemica.
Eppure, in tutti quei casi, invece, ci credi.
E come potresti non crederci, visto che ci sono anche le immagini (immagini di/in un Mondo pieno di effetti speciali, che "non sai più cosa sia reale e cosa sia finzione/simulazione", sul modello 11 settembre 2001, immagini dallo Spazio, sbarco sulla Luna, guerre "in giro per il Mondo", gossip, etc.).
Sai perché ti devi accorgere di quello che "non va, rispetto a quello che vorresti"?
Perché vivi, costantemente, in una modalità di sostanziale annichilimento, rispetto a…
Se tu potessi scegliere, vivresti “così”? Forse “qua” sì, ma non “così”.
Forse, se potessi scegliere, diventeresti qualcosa di "insopportabile". Forse non te lo meriti…
Forse non sei in equilibrio e qualcosa non ti permette di “poter scegliere”.
Ma, nel pensare in questa maniera, in quale percentuale il “qua, così” ti ha trasformato/a... in "questa maniera"? Come puoi essere certo/a del tuo autentico punto di origine se, da tempo indefinito, sei sotto al controllo totale del Dominio?