lunedì 27 aprile 2015

(Ri)Cono"Sc(i)enza".




La Realtà/Mondo (SPS ha smesso di chiamare “tutto ciò che (ri)conosci come reale unico”, con il termine “3d”, perché la dimensione temporale nella quasi “tutto versa”, di fatto, ne costituisce il più solido pilastro, dal punto prospettico della “logica sviluppata – nel tempo – 'superficiale o cavernoso’”; per cui, la definizione di quante siano le “grandezze da prendere in riferimento”, affinché si possa esprimere un “numero caratteristico” da applicare al termine “dimensione”, risulta perlomeno contraddittorio e depistante, persino a livello “logico”) è un “punto di vista” (pre)dominante, nella stragrande maggioranza delle persone popolanti la Terra (di/in questa sua versione).
Tale “punto di vista” è:
  • unica(mente) frutto di auto suggestione (un automatismo).
Che deriva da una fonte di proiezione (d’insieme, riunendo la presunta separazione e competizione delle singole parti):
  • sia naturale che artificiale (da “qua”, la tua solita difficoltà nello sbrogliare l’intreccio, continuando a “girare intorno”, credendo alla “predestinazione a loop”, senza ritenuta via di riuscita; sul modello “è nato prima l’uovo o la gallina?”).
Il naturale e l’artificiale con(corrono) a “terra(ri)formarti/(man)tenerti/auto in(trattenerti)... qua così”, non essendoci alcuna differenza sostanziale (e nessuna scelta sostanziale).
Ciò che definisci naturale è “solo” una tecnologia dimenticata/drenata/celata/nascosta e, pur tuttavia, ancora funzionante.
Qualcosa che, a livello frattale, lo sviluppo della tecnologia (re)distribuita nella/sulla Massa (società) (ri)torna ancora a (ri)per(correre), per altri versi e metodiche... da agganciare a livello “simbolico”.
Le “App”, che solo da qualche anno sono apparse sul “Mercato”, nella versione per smartphone, indicano sempre più chiara(mente) un livello di loro sostanziale “trasparenza”, in riferimento al tuo accorgerti di una simile (com)presenza, sempre più centrale e consolidata (attesa dagli individui, per aspettativa, credo, funzione, moda, importanza e… progresso).
Le “App” disegnano una realtà, nella quale dei programmi sono “disciolti in essa”, regolando – come sensori intelligenti e non manifesti – il flusso del reale stesso (costituito dal tuo comportamento “tele guidato non localmente” dalle informazioni, dai dati, dalla “sensibilità” di ciò che le App elaborano in conformità al loro “listato programmatico funzionale”.
Non è, forse, molto simile ad una App (che lavora a livello sottile, raccogliendo ed elaborando dati) anche il comportamento di un laborioso insetto, dello sbocciare di un seme, della preparazione ad una gravidenza, dell'attivazione di processi organici legati alla temperatura, di un temporale, del funzionamento stesso della mente o delle proprietà che confidi siano essere quelle di “Dio”?
  

venerdì 24 aprile 2015

Accorgiti. Fermati. (Ri)corda. (Ri)trova. (Ri)esci: spegnere la complessità artificiale.



Un popolo vive e si nutre della sua storia e dei suoi ricordi".
Sergio Mattarella
Allora:
  • che cosa “sai”, relativa(mente) a ciò che è ac(caduto)?
  • che cosa “(ri)cordi”?
C’è una sorta di “vuoto”, tra quello che sai e quello che (ri)cordi (al di là della convenzione della Morte e della Vita).
Germania riconosce per la prima volta “genocidio” armeni.
La Germania ha riconosciuto per la prima volta il “genocidio” degli armeni, per bocca del proprio presidente Joachim Gauck, che ha sottolineato la “corresponsabilità” tedesca nel massacro.
Link
Quale differenza c’è tra un “genocidio non (ri)conosciuto” e un “genocidio (ri)conosciuto”?
A parte la distinzione “per legge”… non c’è nessuna differenza, visto che:
moltissime persone sono state uccise.
La condizione di “(ri)conoscimento” che cosa cambia?
Che entra in causa la condizione di “(cor)responsabilità”. Ergo?
Che qualcuno viene chiamato “ a rispondere(a "chi/che cosa"'), per quello che è successo .
Che qualcuno viene chiamato "a pagare" (a "chi/che cosa"'), per quello che è successo.

Ma, solo dopo molti anni (solitamente). Il che disinnesca, alla base, l’accaduto… visto che, molto spesso, non ci sarà più nessuno in Vita, per rispondere diretta(mente) ad un simile (ri)conoscimento, che av(viene) a partire da un parterre di individui “nati in seguito ed, ora, chiamati a decidere per qualcosa che è divenuto solo 'una storia da raccontare', svuotata dalle condizioni ‘ambientali’ d’insieme”.
L’autentico dolore, forse, non esiste più nemmeno nei famigliari delle vittime, che “dimenticano progressiva(mente), con il trascorrere del tempo e delle loro nuove vicissitudini”…
Nella vasta platea degli “attori internazionali” (le “Autorità”, gli “Organismi” a-personali, le persone giuridiche, le… eggregore, gli interessi degli “Ordini”, etc.), si auto concretizza quella “Rete”, che (man)tiene il livello di “complessità” al di sopra ed all’interno del reale (ri)emerso.
I codici di leggi fungono da firewall ambientale (qualcosa di… "naturale").
I codici dell’interesse fungono da catalizzatori per l’impedimento della manifest(azione) dell’alternativa allo status quo.
Gli individui (con)seguono, a “cavallo di simili mezzi vettori, spersonalizza(n)ti ad hoc”, da qualcosa che non appare ma che “è”, al di là di ogni conv(i/e)nzione di (p)arte.
Tutto è "artificiale" e, come tale, ha una sola origine e “serve” al(la) stessa origine causale.
  

giovedì 23 aprile 2015

Spray al profumo di... reale.




Paura in Francia, islamista preparava attentati contro chiese.
Non si abbassa l'allerta terrorismo in Francia, tutt'altro.
Un uomo - arrestato domenica scorsa a Parigi e probabilmente coinvolto nella morte di una giovane donna alle porte della capitale - aveva progetti "imminenti" per compiere un attentato contro "una o due chiese":
lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve.
E il premier Manuel Valls ha ripetuto, come aveva fatto più volte all'indomani degli attentati contro Charlie Hebdo, che la Francia si trova a dover fronteggiare una minaccia terroristica senza precedenti.
Vals ha parlato di "sventato complotto contro i cristiani di Francia", perchè, ha spiegato, "avere come obiettivo una chiesa significa avere come obiettivo una simbolo della Francia, la vera essenza della Francia"…
Link
Ecco perchè viene "messo in luce questo... pericolo":
avere come obiettivo una chiesa
significa avere come obiettivo una simbolo della Francia
la vera essenza della Francia...

In “nome della (pre)venzione”, or(mai - senza fine di continuità), chiunque può essere trasformato in un terrorista. Una modalità nuova dell’(in)correre nella “giustizia”? Per nulla af(fatto), visto che la storia, seppure deviata, è stracolma di casi del genere, definibili tranquilla(mente) come:
lotta alle streghe
O, da altra prospettiva:
"lotta contro i mulini a vento".
Tu... che ne sai, che è andata "così"... proprio in questo modo, raccontato(ti) dai Media?
E, poi, “che cosa te ne importa”, visto che… “devi andare al lavoro”.
Non hai il tempo per “investigare”. Per questo, lasci che a farlo siano altri, “per te”.
Dunque, in seguito, che cosa ti viene (ri)portato?
Qualcosa al quale credi, per “fede (ri)posta in… cosa?”.
Ma, allora, a che cosa “servono” i tuoi “muscoli”, la tua “forza”, la “tua” cultura (la tua cul-tura del “lato B”. He He)? Se, poi, “ti fidi”. Ma, in fondo, ti fidi perché non ti sembra il caso di “dubitare”, anche perché… “come fai tu, ad andare al nocciolo di ogni questione?”.
Ma... gli altri, "come fanno"?
L'Fbi nei guai, in 60 condanne a morte risultati scientifica erano sbagliati...
Bufera sull'Fbi costretta a riconoscere, dopo uno scoop del Washington Post, che nel corso di oltre 20 anni in almeno 60 processi conclusi con la condanna a morte degli imputati i dati forniti dai propri laboratori della scientifica ai tribunali erano sbagliati, frutto di "errori"...
Errori?
"Nulla av(viene)  per... caso"...
  

mercoledì 22 aprile 2015

"Altolà al... sudore" (ma non al... puzzo).




"In certe situazioni il calciatore va a prendersi gli insulti sotto la curva perché questo è il male minore.
Noi vorremmo inserire nel codice di giustizia sportiva una sanzione, in modo da far scattare la squalifica per il calciatore che va sotto la curva dei tifosi".
È l'idea annunciata da Simone Perrotta, consigliere federale in quota Aic, per rompere quei legami tra tifoserie e squadre, ed evitare situazioni di confronto serrato ed episodi di violenza...
Link
Ci sono sempre dei "legami" (che tengono tutto insieme, "qua, così"), visto che ti (ri)trovi in una "rete". Frutto della frattalità, che (ri)specchia la (com)presenza non manifesta del Nucleo Primo (che "lega tutto assieme" dal proprio momento angolare). 
 
Il “Filtro di semplificazione”, attivo in SPS… che cosa rappresenta?
 
In quale maniera ti per(mette) di:
concentrarti su una prospettiva, per te più assimilabile (alla luce della tua “attualità”), omettendo tutto il resto. Sicuro/a che, la frattalità (il “linguaggio”, della legge/strumento, che mantiene i collegamenti ad ogni livello/prospettiva dell’infrastruttura del reale riemerso) codifica ogni “avvenimento” in maniera sempre completa, nonostante il tuo di(verso) inquadramento angolare della “scena”.
Ossia, non im(porta) il tuo grado di educazione, cultura, ceto, professione, credo, etc.
(Im)porta solo che… “tu sia presente in te” (sovranità centrale, terzo stato "lato proprio").
Visto che:
la frattalità del/nel tutto, ti (ri)porta sempre tutte le informazioni, a (pre)scindere dal tuo apparente stato di… auto separazione dal “resto”.
Capisci, dunque, anche da solo/a che… il Filtro ti aiuta a meglio focalizzare la situazione Planetaria, (man)tenendo lo strumento mentale orientato all’ordine umano.
In maniera tale da non farti cadere nella complessità sovrumana, o in quel terreno nel quale sprofonderesti ancora e sempre di più.
Dalla prospettiva del Filtro, sei semplificato nell’osservare la storia umana, come il frutto di “qualcosa, che è e rimane solo… umano”.
E, ciò, è dav(vero) un aiuto centrale, che (ri)porta la mente esatta(mente) dove deve stare:
al tuo “servizio”.
  

martedì 21 aprile 2015

Nulla di nuovo, nulla di fatto (2).



 
"Nulla di nuovo" = niente che cambia nella sostanza, lo status quo.
"Nulla di fatto" = lo status quo.
Non qualcosa “da divenire (cambiamento, trasformazione)” ma qualcosa che “si è dimenticato”.
Così, (ti) spieghi perché dal passato (antichità) giungono “voci lontane” di una sapienza “fuori luogo”, dal “tuo” punto prospettico.
Che cosa sarà successo?
Beh... pensa, più in "piccolo" (ma in maniera frattale) a come frutti molto di più “far spar(i/a)re” un “vip”, piuttosto che accontentarsi di dividersi le briciole, che cadono dalla tavola del proprio “cliente vip”:
Michael Jackson, ecco come ha guadagnato 150 milioni di dollari nel 2014.
Tour, dischi e duetti:
a 5 anni dalla morte, il Re del Pop continua a macinare soldi. Merito di un'oculata gestione della sua sterminata opera e, soprattutto, della sua immagine...
Link
Ecco(ti) “la fabbrica della morte dei vip”. Ad esempio:
Whitney Houston: la figlia si sveglia dal coma?...
Link
L’elenco dei vip morti “in circo(stanze) misteriose” è molto lungo e quanto mai “sospetto”.
La creazione di un “mito/leggenda” vale oro, al di là di tutto ciò che rap(presentava) il successo della stessa persona, quando era in Vita.
La trasmutazione in “simbolo” rende molto denaro a chi de(tiene) i “diritti”. Ossia, a quel seguito di individui/società, che curavano la carriera del proprio “assistito” in qualità di “parti minoritarie”, rispetto a ciò che incamerano “ad vitam”, in seguito alla scomparsa dello stesso (che non incide più fisicamente, nella divisione della "torta").
Una scomparsa che fissa per sempre, a livello simbolico, la figura di ciò che di(viene), ad ogni effetto, una vera e propria “gallina dalle uova d’oro”.
Non sarà difficile (ri)pubblicare il “meglio del meglio”, qualche “inedito”, unita(mente) ai gadget più svariati ed alla riscossione dei diritti d’ogni tipo, ereditati dalla gestione del “defunto vip”.
Di tanto in tanto… all’elenco si aggiunge qualche nuovo “arrivato”.