giovedì 10 marzo 2011

La Matrioska di Malanga.





La televisione si appresta a diffondere le immagini del Papa che risponderà alle domande dei ‘fedeli’. Evento storico, vero? Peccato che le domande saranno filtrate ad hoc e la trasmissione non sarà in diretta. Insomma non potremo vivere il ‘bello della diretta’: la possibilità anche di sbagliare. In questa modalità levigata del predicare e di affrontare la marea della gente, il Papa apre le porte alla comunicazione virale legata all’ambito televisivo, una maniera sottile di avvicinarsi alla moda ed ai gusti della massa tanto attratta da tutto ciò che è giudicabile, giustiziabile, dall’alto scranno delle proprie abitazioni imbandite di tutto quello che non serve

Il Papa risponderà solo a domande non ‘scottanti’, infatti parlerà solo di Gesù: "Gesù! Mi chiedo dove sia la consapevolezza della gente". 

Questo 'argomento' è tra i più ‘scottanti’: è possibile agganciare ogni tipo di discorso agganciando il nome di Gesù. Mi piacerebbe ossservare il Papa che risponde alle domande delle persone stando in mezzo a loro, in ‘diretta’, anche con la possiblità di sbagliare a dire qualche parola… in fondo è un uomo come ogni altro

Anzi, un ottimo politicante dalla dialettica certa e sicura: che rischio corre? Penso sia ciò che rappresenta che rischia di cadere, più che l’errore dell’uomo Ratzinger.

Lo so. Lo so. Corre molti pericoli a stare in mezzo alle persone, perché le persone sono 'pericolose', ci possono essere degli squilibrati o degli ‘infedeli’. A questo siamo giunti. Ecco la notizia ufficiale:

Papa Benedetto XVI risponderà in tv alle domande dei fedeli.
Sarà un evento televisivo storico quello che si verificherà il 22 aprile, Venerdì santo, su RaiUno: alle 14.10 andrà infatti in onda una puntata speciale di 'A Sua Immagine', dal titolo 'Domande su Gesù', che vedrà la partecipazione straordinaria di Papa Benedetto XVI.
Non era mai accaduto che un Papa partecipasse ad uno show televisivo per rispondere direttamente alle domande degli spettatori, che potranno essere inviate alla redazione, che selezionerà quelle che riterrà più opportune e le sottoporrà poi a Papa Ratzinger, pronto a rispondere.
Le domande non saranno però per nulla 'scottanti': l'unico argomento di cui si parlerà sarà Gesù e il Papa sembra più che disposto a chiarire tutti i dubbi dei fedeli a questo proposito. Nessuna chiarificazione sarà dunque concessa su questioni politiche o sul recente scandalo dei preti pedofili. È sicuramente un grandissimo passo avanti da parte del Vaticano - sebbene la trasmissione non sarà in diretta, ma verrà registrata qualche giorno prima per questioni di sicurezza -, che dà quindi l'impressione di volersi 'modernizzare'.
Yahoo

Oggi mi voglio soffermare sul ‘caso’ Malanga. Sto leggendo il suo libro ‘Alien Cicatrix’, e ciò di cui mi sono dissetato mi ha sinceramente donato un altro allargamento della consapevolezza e anche un pizzico di smarrimento. Questo uomo era entrato a fare parte di una organizzazione privata italiana chiamata CUN (Centro Ufologico Nazionale)  e, dopo varie peripezie legate all’osservazione di un caso di ‘rapimento alieno’, gli fu intimato di ritirare il suo libro - Gli ufo nella mente - contenente la cronistoria di ciò che aveva rilevato dopo anni di investigazioni. 

Veto che lo costrinse a lasciare quella organizzazione per mancanza di libertà e per evidente infiltrazione e sabotaggio dell’attività del CUN. Perché Malanga mi ha così colpito? Forse perchè siamo due 'visionari' molto simili? 

O forse perché la sua narrazione unisce almeno due ambiti che necessitano proprio di essere chiariti e normalizzati, ad esempio, attraverso un loro accostamento che apparirà del tutto ‘sacrilego’ e fuori luogo secondo ciò che il pensiero secolare ha impresso a chiare lettere dentro ai nostri inconsci: l’intenzione allargata di comprensione del fenomeno alieno e della spiritualità

Due veri e propri mondi tenuti appositamente lontani l’uno dall’altro. Perché? Perché ‘insieme’ possono contribuire ad infondere maggiore luce su un fenomeno unico chiamato ‘Vita e senso della Vita’. Nel film ‘Fuori controllo’, in cui si registra il ritorno di Mel Gibson alle scene, si evidenzia la figura di uno strano personaggio che, da decenni, viene stipendiato dai potenti di turno al fine di confondere le ‘acque’

Il suo compito è di rendere incomprensibile ciò che era comprensibile. 

Dopo il suo avvento le situazioni divengono fitte ed intricate, impossibili da dirimere. Dato che nulla è per caso, e che le trame cinemtografiche sono sempre più addentro alle trame della realtà percepita come 'unica realtà', non è difficile invece comprendere che alcune centinaia di queste figure si possano aggirare effettivamente per il Mondo, al fine di gettare il seme dell’incomprensione, dell'insabbiamento e della rinuncia.

Unitamente alle varie opere dei Media e del condizionamento di massa, queste figure completano il disegno di livellamento della sete di conoscenza e di libertà che la massa ricerca sempre in maniera perlomeno sottile.

L’ambito alieno e spirituale è caratterizzato da un totale e calibrato senso di smarrimento e di incongruità, nel senso che si fa veramente fatica ad accostarli insieme

Come si fa a pensare a due argomenti tanto vasti ed 'incompleti' dal nostro punto prospettico, quando non si hanno le idee chiare nemmeno sul ‘chi si è’? È veramente un terreno SacroProfano.

Sono certo che comprenderete alla perfezione quello che intendo dire. In me si affaccia un senso di estraneità naturale, osservando queste due caratterizzazioni della Vita. È ovvio che questo è un senso provocato da un qualcosa che mi condiziona, proprio come ciò che mi succede quando desidero fare qualcosa e non lo faccio per motivi mai sufficientemente chiari. 

Semplicemente lo voglio fare ma non lo faccio, e non c’è nemmeno necessità che ci sia qualcuno a vietarmelo: non lo faccio di mia iniziativa e basta

Ciò è davvero incredibile, anzi incomprensibile. Proprio ieri, mentre mi succedeva ancora, mi sono chiesto: "Perché mi accade questa cosa?". Subito dopo ho ‘trovato’ il libro di Malanga liberamente scaricabile da Internet.
 Mi rendo conto che per non fare un articolo troppo lungo, è meglio spezzare lo scritto in più puntate. 

Sono molto attento a ciò che il sincrodestino mette sul mio percorso e a ciò che l’apparato intuitivo, allenato nel funzionare tramite l’attenzione e la consapevolezza, conduce sino a me in termini di percezione allargata.
Insomma, il condizionamento dell’Antisistema potrebbe ricomprendere anche i lunghi tentacoli delle interferenze aliene. Ciò non costituisce per sé una rilevante novità, però l’acutezza con la quale Malanga porta avanti e rende noti i suoi studi, costituiscono senz’altro una modalità rilevante del cammino intrapreso quando ho deciso di aprire questo Blog. 

Il mio ‘lavoro’ è quello di portare alla luce tutto ciò che è inerente all’Antisistema, tutto, alla luce del senso dell’esistenza e della missione di Vita. Per fare questo, utilizzo la mia dote di unire ciò che gli altri, per vie separate, hanno dedotto e compreso. Questa opera di taglio e cucito è certamente ciclopica, ma un pezzetto alla volta, con pazienza e conduzione del proprio tempo, l’attività è certamente possibile. La prima tappa, non conclusiva, della mia attività ed intenzione, verrà coronata dalla pubblicazione del libro primo sull’Antisistema

L’Antisistema è la via all’Ascensione. 

Non è il ‘lasciate ogni speranza’ ma il ‘verificate ogni speranza’. La speranza che si ‘lascia’ o si ‘ri lascia’ libera l’individuo dalla morsa ottundente della paura. La paura travestita da speranza è un abile camuffamento dell’irresponsabilità, nonché dell’età puerile, della fase in cui ci troviamo a vestire i panni, alquanto 'scomodi', di ricercatori di noi stessi.
  
Questo trattato si rivolge solo ed esclusivamente agli addotti italiani ed, in secondo luogo, a tutti coloro che, armati di buona volontà e di qualche neurone funzionante, pensino che c’è, nell’aria, qualcosa che non va.
 
Sì, qualcosa nell’aria non va!
 
Gli addotti, a livello inconscio, lo sanno e lo sentono bene, perché lo hanno sperimentato sulla loro pelle e dentro di loro: gli altri lo sanno perché lo percepiscono dalle piccole cose di tutti giorni.
 
Non si sa bene cosa stia accadendo, ma c’è in giro un certo malessere. Si dà la colpa alla congiuntura, alla politica, alle guerre, al tempo atmosferico ed all’inquinamento, ma in realtà nessuno capisce cosa succeda. Succede che la nostra Anima, a livello inconscio, sa che sta per accadere l’irreparabile, ma non sa come dirlo, a livello cosciente, alla parte restante di noi stessi, ai piani della coscienza e del subconscio. Tutto rimane dunque sopito, intorpidito a livello di sensazione. Si sa che deve succedere qualcosa, ma non si sa cosa”.
'Alien cicatrix' di Corrado Malanga.

Curiosamente questa citazione fa il paio con quella di Ann Walker /Freccia Bianca:

Ciascuno di voi sente dentro di sé che è avvenuto qualcosa di terribilmente sbagliato

È la vostra Anima che ve lo dice. 

Non si tratta della vostra immaginazione ma della verità, perché ognuno di voi si è domandato: “Che cosa posso fare?”. Io dico che tutti… stanno cominciando ad accorgersene. Gli scettici dubitano e i saggi lo sentono. Il buono lo sente. Ogni uomo sulla Terra si rende conto del problema… non importa quanti si levino a dire che non esistono problemi… Eppure dite a voi stessi: “Perché dovrei io, nel mio piccolo, fare qualcosa quando nessun altro fa nulla?”. Ogni uomo, donna o bambino su questa Terra è parte degli altri. Non conta quanto tenacemente cerchiate di spezzare questo vincolo: non può essere infranto. Così ascoltate i vostri cuori… Salvate voi stessi e la vostra Terra”.

Tutto torna se si sa acoltare con esattezza il ‘suono’ che ci raggiunge in maniera sottile. Vedremo prossimamente come Malanga è giunto ad esprimere taluni concetti piuttosto ‘assordanti’ e cosa abbia estratto dalla sua grande capacità di perseguire la profondità della propria passione nonché missione di Vita.

È meglio se mi fermo qua per oggi. Solitamente scrivo articoli lunghi, ma questo rischia di diventare troppo lungo. Per l’importanza del tema trattato, è meglio sviscerarlo progressivamente. Cercherò di contattare Malanga perché sento che qualche tassello importante di me può essere facilmente ri collocato tramite la sua attenta disamina. E capire me stesso equivale a capire il tutto e ad aiutare la Terra.

Sotto ipnosi gli addotti che erano venuti a contatto con questi esseri riportavano, unanimemente, che gli alieni vivevano:
Attraverso di noi, attraverso la nostra mente....
Da Alien cicatrix di Corrado Malanga.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 9 marzo 2011

Ogni attore giudica ma non è se stesso.





Nell’articolo di ieri ho trattato velocemente del concetto del ‘male’ nella proiezione ancestrale del cosiddetto ‘Diavolo’. Un archetipo, questo, che incarna tutte le paure umane, esteriorizzate e rese palesi alla luce di un Mondo considerato dai più molto simile ad un Inferno, nonché l'anticamera religiosa di un ben altro e più ‘pungente’ tipo di Inferno: quello che attende dopo la dipartita dell’Anima dal corpo fisico

Che dire? Secoli o addirittura millenni di oscurantismo globale hanno intaccato il nucleo della nostra essenza incarnata, riuscendo nell’impresa di staccare la consapevolezza del 'chi si è', in funzione dei moti allucinanti del vivere in una modalità continua di sopravvivenza

Nella rete della paura, il male si è scolpito una gran parte attiva in noi e fuori di noi

Il suo riflesso esterno a noi è proiettato dallo specchio della Coscienza, intimidita sempre di più dalle strane storie che ‘qualcuno’ ad arte ha da sempre sparso ai quattro venti. Tutto converge verso un punto di stress, un punto di maggiore debolezza dell’infrastruttura dell’universo umano. Tutto evidenzia ciò che non si vuole evidenziare, ma che chiaramente il processo legato alla psiche conduce a sé, come un magnete polarizzato ad attrarre per via naturale. 

Sia il pensiero che il Karma costringono a prendere evidenza della nostra situazione sulla Terra, mentre a nulla valgono i tentativi dell’Ego di allontanare il momento della 'resa dei conti', il momento in cui dovremo affrontare noi stessi e le nostre paure. Le illusioni di una Vita agiata e benestante o di gran lavoro o di un egoico altruismo, alla fine condurranno comunque sino a noi ogni ‘detrito’ che ci portiamo dietro come una Cometa la sua scia. 

Non si scappa da questo meccanismo, perché è previsto dal Piano Divino. Perché è un meccanismo di ‘pulizia’ energetica e spirituale. Perché è l’evoluzione a cui siamo chiamati. Il ‘male’ è ignoranza, è non conoscenza, è il vivere un giorno da leoni e gli altri da pecore, è incoerenza, è una vibrazione stonata, un’onda alfine opportuna per… crescere.

Domanda 9
Puoi spiegare il concetto di male? Esiste davvero?
 
Risposta 9
La preoccupazione primaria nell’universo non è il male, ma l’ignoranza. Quando i membri di una specie sono nell’ignoranza della loro identità come coscienza individualizzata, sono più facilmente manipolati e sedotti dalle illusioni temporanee del MEST (Materia, Energia, Spazio, Tempo). Il MEST è nell’universo la visione più esteriore del multiverso, e quelli che identificano in esso la loro vera casa stanno vivendo nell’ignoranza.
 
E’ da questa mancanza di conoscenza che il concetto di male si è propagato in una serie di qualità, energie e motivazioni. Il male, al suo livello più distillato, è semplicemente una conoscenza parziale e, da questa parziale conoscenza, il veicolo dell’anima di qualsiasi specie è capace di comportamenti che possono essere definiti come male. Il male, per quanto riguarda una personalità come la Sorgente Primaria, non esiste. Non è un sistema codificato di energia o intelligenza. E’ un’espressione comportamentale di ignoranza e nulla più.
 
A questo riguardo, il Lyricus si preoccupa del male ma non teme il suo potere o impatto, perché il male non è coordinato o coerente, a differenza di coloro che sono allineati con la Sorgente Primaria. Inoltre, il male è in conflitto con se stesso più di quanto sia in conflitto con la Sorgente Primaria e con le espressioni a lei allineate.
 
Nella maggior parte dei casi, il Lyricus considera le espressioni del male o uno dei suoi membri con compassione, accrescendo la propria risoluzione di dare assistenza a una specie verso il Gran Portale.
 
Nella terminologia del Lyricus, il male è la resistenza al sentiero della consapevolezza – chiamato Gran Portale. La resistenza alla scoperta e alla diffusione del Gran Portale  è il prodotto principale di entità non informate che desiderano mantenere l’inganno del loro potere personale, temendo che l’illuminazione della specie li spodesterà. Il male manca del sistema di radicamento alimentato dalle profondità della coscienza individualizzata ed è quindi facilmente sradicato una volta che la coscienza individualizzata diviene l’identità della specie umana.
Estratto da: Lyricus - FAQ 1, Relazione del Lyricus con la specie Umana

Davvero intensa questa citazione:
  • Quando i membri di una specie sono nell’ignoranza della loro identità come coscienza individualizzata, sono più facilmente manipolati e sedotti dalle illusioni temporanee del MEST (Materia, Energia, Spazio, Tempo). Il MEST è nell’universo la visione più esteriore del multiverso, e quelli che identificano in esso la loro vera casa stanno vivendo nell’ignoranza.
  • Inoltre, il male è in conflitto con se stesso più di quanto sia in conflitto con la Sorgente Primaria e con le espressioni a lei allineate.
  • Nella terminologia del Lyricus, il male è la resistenza al sentiero della consapevolezza – chiamato Gran Portale. La resistenza alla scoperta e alla diffusione del Gran Portale  è il prodotto principale di entità non informate che desiderano mantenere l’inganno del loro potere personale, temendo che l’illuminazione della specie li spodesterà.

Si parla di:
  • ignoranza che facilita la manipolazione
  • la manipolazione di questo scenario 3D, ossia l’Antisistema
  • Antisistema che evidenzia il conflitto con se stessi
  • il conflitto con se stessi è una resistenza alla consapevolezza
  • le paure di chi ha il potere si identificano nella paura di perdere quel potere
Dunque James dei Wingmakers ci sta narrando dell’Antisistema, ma per altre vie. Ciò che il genere umano proietta al di fuori di sé è proprio ignoranza che viene incoraggiata dallo scenario 3D, progettato appositamente per evidenziare al massimo livello il grado di oscurità che caratterizza il cammino dell’incompletezza verso la completezza. 

È naturale oltre che logico

L’Antisistema serve proprio a questo. Ben intesi, l’Antisistema è un 'padre' ma anche un padrone. È come lanciare un programma con un preciso scopo ed un ampio raggio di movimento o libertà. Esso può spingersi a livelli radicali. Esso si nutre di ciò che evidenzia. Ne ha necessità. È pertanto un ‘gioco’ molto serio, doloroso di un dolore teorico molto grave. 

Il tempo a lui concesso è il tempo a noi concesso nell’economia dei cicli celesti dell’evoluzione lanciati dal Creatore, il quale tesse ed elabora i dati degli Human Bit ai fini del bilanciamento dell’equazione energetica strutturale di base. Il Creatore dipende da noi

Dal punto di vista metafisico e soprattutto per certa tradizione filosofica antica (in particolare per S. Agostino, ma tenendo presenti anche i filosofi della Grecia antica come Platone e Aristotele), il male, essendo l’esatta antitesi del Bene e quindi dell’essere, si configura come una privazione di essere o, che dir si voglia, con il non-essere stesso. Il Male, non avendo di per sé consistenza autonoma, essendo privazione del Bene ed esistendo quindi solamente in virtù dell’essere e come suo esatto contrario, è un accidente della realtà.
 
Il male secondo Platone.
Nel X libro della Repubblica, Platone, sullo sfondo delle cui opere spesso appare trattato il problema del male, costretto ad utilizzare in generale i miti e in particolare quello di Er per spiegare il concetto trascendente di una vita ultraterrena, ammette la possibilità di una vita terrena dove il giusto riceve premi ed onori dagli dei e dagli uomini, ma aggiunge anche che gli uomini ingiusti, anche se in un primo momento sembrano aver successo, da vecchi sono "maltrattati nella loro miseria da stranieri e cittadini, vengono flagellati… saranno poi torturati e bruciati"; Platone sostiene anche che le fortune e le sofferenze che si ricevono sulla terra sono nulla rispetto a quelle che ci attendono dopo la morte.
 
Il mito di Er.
Attraverso il mito di Er, che narra la storia di un soldato morto in battaglia che, dopo dodici giorni, ritorna in vita e racconta cosa aveva visto nel regno dei morti, Platone sostiene che l'anima riceva già in questa vita sia il premio della sua giustizia, sia la pena della sua colpa.
Per Platone, però, a differenza di quanto credevano gli ebrei vetero-testamentari, un'anima giusta è colpita da castigo non perché ha ereditato una colpa dai propri padri, ma perché ha commesso una colpa in una sua preesistenza passata.
Da Wikipedia

La lungimiranza degli antichi è 'abissale'. In contrapposizione al concetto che si è costruita la scienza occidentale, riferito alla inferiorità di coloro che vissero nei tempi trascorsi rispetto al punto di riferimento presente. Tale paradosso e cecità è certamente temporaneo, in quanto il pieno sviluppo del processo del pensiero e dell’Io umano, condurranno presto o tardi al pieno risveglio dell’essenza intrappolata nella rete concettuale di un modello di psiche acerbo, imberbe, ancora troppo vicino al suo punto di nascita. 

Platone utilizza dei termini che i traduttori hanno ‘fissato’ per esso, per cui la sua valenza si occidentalizza un po’ troppo. È come studiare gli antichi con il metro di giudizio e valutazione moderni: tutto appare come infantile, puerile, al limite della compassione e dello scherno. 

Se davvero Platone scriveva degli Dei è ovvio che si poteva riferire esclusivamente agli Dei provenienti dalle stelle. Questo è un altro paradosso a cui l’uomo medio moderno va incontro puntualmente: crede in un Dio unico, il suo, e quando legge delle altre divinità attuali le rifiuta, mentre quando legge degli Dei dell’antichità si apre alle considerazioni più disparate, miscelando possibilità anche remote. Come è possibile questa cosa? È come se il ‘credente, sfugga da un presente diverso da quello che gli hanno imposto, rifugiandosi nel passato non riconosciuto, nel quale può manifestare silenziosamente tutta la propria ‘sete di curiosità’. Solo i bigotti o gli integralisti non lo fanno. La grande platea è infatti interessata da sempre ai misteri che ci ruotano attorno come satelliti atratti dalla nostra presenza. 

Lo so che è concetto astruso che probabilmente non sono riuscito per bene ad esprimere: non è facile nel poco tempo che ho a disposizione per il Blog durante la giornata. Tuttavia lo sforzo richiesto al cortese lettore è proprio quello di intingersi nelle riflessioni, seppure abbozzate, e continuare privatamente il cammino solo sussurrato e prosposto. Questo esercizio è di grande utilità al fine di aprire le porte della propria disponibilità dell’essenza all’essenza. 

La sete di curiosità umana è fumo che sfugge dalle chiuse dell’Antisistema, è il percepire che qualcosa di diverso dall’usuale esiste appena oltre il passo mosso con coraggio e determinazione oltre il giudizio della comunità e della consuetudine.

È il voler giudicare che ci sconfigge.
Apocalypse Now

(Basandosi sui tipi di giudizio possibili, secondo  Aristotele) lo studioso del Novecento Karl Popper ha elaborato il principio di falsificazione, secondo il quale se due proposizioni sono opposte tra loro ed una di esse risulta vera, l'altra sarà sicuramente falsa”.
Da Wikipedia

A questo conduce la 'filosofia' dell’uomo? Ad emettere sentenze logiche che servono ai programmatori di computer per incidere la loro funzionalità? Da parte mia, posso umilmente fare notare che il principio di falsificazione proposto da Karl Popper è quantisticamente irrilevante in quanto esprime un punto di vista molto limitato della consapevolezza estesa

Ciò che è inerente allo scenario 3D è interamente ribaltabile ai fini della presa di coscienza. Questo ribaltamento dei piani della percezione esplica proprio il concetto di specchio e riflesso, interamente ricondotto ad un unico punto d’osservazione per il quale non esiste né giudizio né, dunque, verità o falsità, ma solo opportunità evolutive

Il giudizio umano anche nella sua estrema logicità crea separazione e lontananza dal proprio nucleo dell’essenza e motivazione spirituale.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

 

martedì 8 marzo 2011

Le mappe celesti della Creazione.





Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il Diavolo, va in giro come un leone ruggente, cercando chi possa divorare tra voi”. Pietro 5:8
Devil

Il film da cui è tratta la citazione soprariportata, Devil, è veramente sorprendente, M. Night Shyamalan dimostra il solito spirito ‘mordente’ e sincronico con un ordine universale percepito come inverso, ma che tuttavia ha sempre una ragione d’esistere e d’essere. 

Il Diavolo cerca chi tra di noi possa essere ‘divorato’. Il senso dello Spirito Oscuro è il senso dell’Antisistema, la sua funzione normalizzatrice dell’energia

È insita persino nel Demonio una rigida osservazione delle ‘regole’, delle leggi celesti, a cui egli non può assolutamente transigere. Può usare l’intelligenza, l’inganno, le debolezze dell’uomo, la sagacia ed ogni suo potere di veggenza e lungimiranza, persino una certa saggezza e profondità d’animo, però non può oltrepassare il sacro vincolo del risveglio della Coscienza. L’uomo che comprende di avere commesso un ‘errore’, può sempre chiedere il perdono e assumersi in tutto e per tutto le proprie responsabilità. Se il ravvedimento è sincero, il Diavolo lo capisce e si dovrà ‘fermare’, in quanto la sua funzione viene superata dal punto prospettico raggiunto

Questa è la sua ragione: provocare e regolare il risveglio. I suoi modi di fare sono brutali e vanno diretti al nucleo della questione, secondo l’antica consuetudine riportata nella legge del taglione, parafrasi umana del principio di causa ed effetto o di azione e reazione enunciata anche dalla Fisica moderna.

"Legge III Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Se qualcuno spinge una pietra col dito, anche il suo dito viene spinto dalla pietra. Se un cavallo tira una pietra legata ad una fune, anche il cavallo è tirato ugualmente verso la pietra: infatti la fune distesa tra le due parti, per lo stesso tentativo di allentarsi, spingerà il cavallo verso la pietra e la pietra verso il cavallo; e di tanto impedirà l’avanzare dell’uno di quanto promuoverà l’avanzare dell’altro.
Se un qualche corpo, urtando in un altro corpo, in qualche modo avrà mutato con la sua forza il moto dell’altro, a sua volta, a causa della forza contraria, subirà un medesimo mutamento del proprio moto in senso opposto. …
A queste azioni corrispondono uguali mutamenti, non di velocità, ma di moto. I mutamenti delle velocità, infatti, effettuati allo stesso modo in direzioni contrarie, in quanto i moti sono modificati in uguale misura, sono inversamente proporzionali ai corpi".
Wikipedia

Secondo questo principio, e applicando la proprietà olografica del tutto, si desume che anche il Diavolo tragga una differenza di processo ogni qualvolta s’imbatte in una individualità umana. Ciò descrive a pieno il modello universale ‘sensato’ in cui siamo immersi e sganciati dal flusso della ‘memoria’ continua. 

Il senso autoeducativo dello stare qua è pienamente rispecchiato in ogni contesto che possiamo osservare e non solo misurare coi sensi e con la logica del pensiero.

Questa è la funzione dell’Antisistema.

Non vi preoccupate, perché se esiste il Diavolo, allora deve esistere anche Dio”.
Devil

Applicando il principio di ‘veggenza’, persino logico, descritto nell’antico testo dell’I Ching, ad esempio, possiamo espandere una simile consapevolezza, assunta leggendo tra le righe, ad ogni ambito di quello che ci circonda e ci riflette. Tutto ‘parla di noi’ in ogni istante: persino il tempo atmosferico e l’andamento della Borsa. 

Noi siamo un’onda che si muove e che smuove, riflessa da ciò che viene attraversato. Gli Specchi Esseni raccontano, per altri versi, la medesima verità.

Le guerre continue che la storia deviata ci racconta, sono esplicitazioni dell’indole umana sulla via del ricordo del sé, energia maschile, attiva, in un equilibrio instabile, in cerca di… pace. Il substrato energetico denso che ci accoglie, lo scenario 3D, ben si presta allo sviluppo di ogni ‘germe’ che si annida nella nostra ignoranza della luce: tutto è così ben evidente nelle 3D.

In cuor nostro lo sappiamo tutti quanti.

La guerra ha avuto un’evoluzione significativa in termini dimensionali.
La guerra del futuro sarà una guerra senza militari, invisibile...
La paura è un’arma? Noi abbiamo paura delle cose che ci vengono dette più delle cose stesse. Ecco perché con il passare del tempo ci accorgiamo che la guerra più importante è quella fatta con l’informazione. Se noi pensiamo che l’85 per cento delle informazioni che vengono divulgate provengono dagli stessi soggetti protagonisti di quelle informazioni, ci accorgiamo che la notizia è già avvelenata.
Ma non solo. Ci sono tecnologie che consentono materialmente di creare distruzione senza che il nesso tra causa ed effetto sia visibile. Modificare le condizioni meteorologiche e climatiche è l’esempio che fa più impressione ma ce ne sono molti altrettanto significativi per i tempi che stiamo vivendo. Come chiamare questi scenari se non ‘guerre’ e come rendere possibile la dissoluzione del concetto di guerra oggi? Cos’è la guerra ai giorni nostri? Quali sono le differenze con il passato?
Testimonianze.
“Questa “guerra della percezione”, questa offensiva nei confronti della coscienza delle masse, per convincerle che quello in cui vivono è comunque il “migliore dei mondi possibili”, riecheggia nell’assioma orwelliano:
La guerra è pace - L’ignoranza è forza - La libertà è schiavitù...
Tom Bosco, direttore di Nexus.
“Oggi, si conducono due guerre distinte: una sul campo di battaglia; l’altra sui media. Quest’ultima è più importante della prima, poiché condiziona il consenso dell’opinione pubblica e, quindi, la volontà dei governi...”
Carlo Jean, esperto di strategia militare e di geopolitica
Dall’ultima mail ricevuta da Macrolibrarsi

Quanto sappiamo di quello che ‘accade’ intorno a noi? Il frattale è direttamente proporzionale alla risposta della seguente domanda: quanto conosco del mondo invisibile, interno a me stesso? Poco o nulla. In assenza di tecnologia non sapremmo praticamente nulla della nostra genetica e biologia. Ma allora come facevano ‘una volta’ a curarsi con tanta sicurezza e metodologia? 

Ovvio che non mi riferisco alle 'cronache mediche' riportate dalla storia deviata, ma ad un tempo in cui esisteva il senso dello stare in equilibrio con il tutto. Persino nel medioevo esisteva ancora una certa saggezza esoterica relativa alla guarigione ottenuta attraverso l’uso e l’utilizzo dei rimedi naturali che crescevano liberamente e dell'energia della Terra. 

Saggezza che non è mai scomparsa del tutto, ma solo estirpata come una idea comune che smetta di essere di moda, proporzionalmente all’uso della forza e del condizionamento di massa.

Osservando le trame celesti ‘dipinte’ sulla pianura di Nazca, quanto riusciamo a comprendere della loro antica funzione? Sitchin ci ha provato a diffondere un nuovo punto prospettico, ma quanto di ciò che egli ha scritto ha attraversato la barriera di ‘veleni’ che oscura la nostra visuale? Se per la nostra protezione non si esitano a trattare gli agrumi, ad esempio, con pesticidi, disinfettanti, etc. che penetrano in profondità nella ‘buccia’ ammorbando la polpa, dimostrando una sempre maggiore e paradossale pericolosità dell’atto del nutrirsi, se non si esita a trasformare l’aspetto della frutta eliminando ogni ‘bacatura’ naturale, in funzione di un fantomatico senso estetico richiesto e ricercato dalla massa, se non si esita a dare informazioni fuorvianti attraverso le anse di leggi che permettono l’aggiramento sistematico, come ad esempio la costituzione consentita di famiglie misteriose di ingredienti che prendono il nome generico di ‘aromi naturali’… ebbene la causa è sempre la stessa, ossia il nostro stato di sonnolenza acquisito nel tempo

Chi se ne approfitta è un tutore della disarmonia che la massa crea tramite la propria ‘assenza’.

Il vostro movimento porta questo sistema solare in una nuova regione dello spazio, nel luogo dove avete voluto che noi, Angeli dell’Originaria Coerenza, vi attendessimo per aiutarvi a ricordare e a risvegliarvi. "Per non dimenticare nel sonno" diceste. "Per non perderci nel meraviglioso labirinto del tempo, sognando la creazione di un pianeta".
Trasmissioni stellari – Il terzo millennio – di Ken Karey

Torniamo alla pianura di Nazca. L’immagine che ho usato per il breve articolo di ieri, questa:


ricorda molto da vicino l’immagine del ragno:


Da questo punto di vista, il ragno potrebbe essere l’immagine del campo magnetico terrestre e, in definitiva, potrebbe racchiudere l’immagine della Terra stessa. Da qua, l’intera piana tracciata di linee diverrebbe una mappa stellare con impressa direzione e moto di quegli astri chiaramente inerenti a questa ‘piccola’ parte di Universo e di storia celeste

Da troppo tempo l’umanità è ferma nell’interpretazione di ciò che abbiamo ereditato dagli antichi. Perché? Perché si ‘indaga’ solo ed esclusivamente attraverso il senso ‘occidentale’ di supremazia della ragione.

I risultati ottenuti in un paio di secoli di questa ‘cura’ sono disarmanti e paragonabili alla cecità volontaria dei tempi in cui si credeva che la Terra fosse il centro dell’Universo. Oggi è chiaro a tutti che non è così… eppure tutto rimane come al solito ribaltato rispetto all’asse della consapevolezza animica. 

Infatti la Terra è il centro dell’Universo proprio per via delle proprietà olografiche dell’energia dell’Universo: tutto è centrale nelle ‘politiche’ universali, perché tutto è divino e co creativo

L’antico sapere era naufragato nel ritenere fisicamente la Terra al centro dello spazio, mentre ciò che era al centro corrispondeva, inizialmente, alla dimensione dell’Ego umano proiettato dalla nascita e dall’adolescenza dell’Io umano, ed alla centralità stessa di ogni scintilla divina...

Nulla è per caso e tutto è opportuno.

Dobbiamo uscire dal cono d’ombra proiettato dalla piramide della storia deviata. Sino a che rimarremo nella mancanza di luce diretta e naturale, saremo alla mercè opportuna di una eclissi della coscienza che produce effetti pari al detto di ‘superficie’ “il sonno della ragione genera mostri”.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

lunedì 7 marzo 2011

Il cuore della Terra.





Visto il clima carnevalesco, oggi vorrei ‘solo’ far notare questa similitudine fra ciò che dissero Ann Walker / Freccia Bianca e Ighina, a proposito del pericolo a cui va incontro il pianeta Terra. Ecco:

Nel volume è riportato un dettagliato resoconto del pericolo che il nostro Pianeta dovrà affrontare nel prossimo futuro. Causa di questo pericolo sono le foreste pluviali. La distruzione delle foreste sta causando uno spostamento dell’asse della Terra di cinque gradi e sta anche provocando un indebolimento delle linee di difesa del Pianeta, così, quando la Cometa arriverà, la sua forza spingerà verso l’esterno il nucleo della Terra privandoci della possibilità di sopravvivere.
 
Nel 2042 la Cometa arriverà sulla Terra. La differenza di cinque gradi sposterà la nostra orbita sulla sua traiettoria e spingerà verso l’esterno il nucleo della Terra. Mio compito (di Ann Walker) è portare questo messaggio al Mondo e  annunciare che, salvando le foreste pluviali, si può impedire la distruzione dell’Umanità”.
Sps

Le montagne scenderanno a valle, perché venendo il ritmo naturale, le pressioni provenienti dall'interno della terra subiranno improvvisi collassi. Avverranno movimenti tellurici ed eruzioni vulcaniche sempre più frequenti, fino a che la terra si aprirà, uscirà il fuoco magnetico dal suo centro, il ritmo naturale impazzirà, il fuoco magnetico si unirà con l'acqua, la superficie terrestre si incendierà. La terra comincerà a girare follemente su se stessa e sarà la fine di ogni forma di vita conosciuta. Quando la reazione fra acqua e fuoco magnetico si sarà neutralizzata, la terra cesserà di ruotare su se stessa e riprenderà l'antico movimento…”.
Il modo in cui si può salvare il pianeta di Pier Luigi Ighina

Curiosamente, emtrambe le fonti, parlano del nucleo planetario che viene come ‘estirpato’ dalla propria posizione consueta. Ighina si riferiva a questa misera fine planetaria ad una data, 30 novembre 1971, ovviamente già trascorsa senza che sia successo nulla. Non per questo le sue teorie devono essere accantonate come prive di 'potere'

Certe persone hanno la facoltà di poter ‘immaginare’ ciò a cui stiamo andando incontro, tuttavia in una modalità a-temporale, ossia dal punto di vista animico. Il destino è interamente scritto, in ogni sua minima variante, ma ciò che attiriamo nel reame dello spazio tempo di questo scenario 3D può mutare d’istante in istante secondo il motto ‘finchè c’è Vita c’è speranza'.

Noi siamo gli attori e i responsabili di tutto ciò.

Davide Nebuloni  / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

venerdì 4 marzo 2011

Steiner, Akasha, Atlantide ed il Mondo alla rovescia.





 “Tutti credono un po’ al Diavolo. Anche quelli come lei che fanno finta di no”.
Devil
 
Si dice, si pensa, si crede, che questo Mondo sia alla ‘rovescia’. O perlomeno questo è il mio ‘sentire’. Tra le persone di una certa età, è però evidente che fanno fatica a riconoscere una società tanto mutata nel breve volgere di poco più di mezzo secolo.  

Costoro, fuori dai ‘giochi’ del lavoro e della corsa alla competizione, hanno l’opportunità di sviluppare un altro punto di vista e di confronto: usano cioè la propria memoria personale, la quale, in assenza di malattia, è inalterabile dall’Antisistema, soprattutto in una determinata conformazione del tempo in cui ‘non si ha più nulla da perdere’. 

La capacità di ricordare com’era il proprio Mondo quando si era piccoli, è una qualità antica dell’uomo e descrive una età cosmica in cui il ragionamento era basato sulla capacità di memorizzare e ricordare. Quella memoria storica è praticamente stata cancellata dalle pratiche dell’Antisistema, in maniera non sempre ‘naturale’. Ma è meglio non sapere tutti i dettagli, perché ne potremmo soffrire per il resto della nostra attuale Vita. 

Vedremo, nel corso di questo articolo, cosa ci riferisce Rudolf Steiner, leggendo direttamente dai registri Akasici, ossia in quell’addensamento dell’energia molto simile ad un hard disk di un computer, o meglio di un server sul quale è stato allocato un ‘banco di memoria’ della memoria umana. 

Accedervi è un privilegio ma anche una ‘croce’: per questo motivo è permesso solo a pochissimi esseri.

Iniziamo da questa news: 

Il governatore dello Stato dell'Ohio, il repubblicano Lynn Watchmann, ha proposto una iniziativa legislativa destinata a scatenare le più dure polemiche tra abortisti e anti abortisti. Tema sempre caldissimo in America, nonostante uno dei paesi occidentali con la legislazione a favore dell'aborto di più lunga data. La proposta del governatore è stata battezzata "Heartbeat Bill", nome decisamente esplicativo del suo contenuto. Vuol dire Decreto legislativo "del battito di cuore". Perché? Perché fa riferimento a un fatto ben preciso: se un feto ha il cuore funzionante, è in grado cioè di rilasciare i battiti del suo cuore, tale feto non potrà essere abortito

Ed essendo che tale fatto si verifica all'incirca dopo 18 giorni dalla sua concezione, automaticamente sarà vietato per le donne abortire dopo il 18esimo giorno. "Ogni qualvolta il battito del cuore di un feto sarà identificato" ha detto il governatore alla stampa "quel bambino sarà protetto dall'aborto. Una cosa molto semplice. Dato che nel campo medico le tecnologie continuano a progredire, la protezione dei feti si avvicinerà sempre di più al momento stesso della concezione, cosa che per molti di noi è l'obiettivo finale nella difesa della vita".
Da Yahoo

Quanti pensieri si accumulano in me, osservando queste parole. La riconoscenza del battito cardiaco è la riconoscenza della Vita che unifica gli opposti espressi da coloro che stanziano ai margini dell’esistenza. Nulla è per caso. Se un aborto ha avuto luogo, sino ad ora, è perché doveva 'accadere' e quell’Anima lo aveva in un certo senso ‘previsto’. 

È una dura esperienza e una possibilità a disposizione al fine di esperenziare! 

Senza aborto è valido il riconoscimento e la sacralità della Vita. È un progresso spirituale più che altro, anche se lo si misura in termini di progresso della scienza. Ciò che intendo è che possiamo prendere ogni via possibile, ma esiste un ‘peso’ diverso attribuito ad ogni scelta, in termini di responsabilità

Sono certo che giungeremo, comunque, al ‘porto’. Il corso di ‘studio’ è all’altezza delle facoltà espresse e recondite dello studente, ma con il tempo emerge sempre di più una certa evidenza che offusca via via tutto ciò che rimane nel limbo del potenziale. La società si trasforma in una scelta a carattere materialista, perde la ‘fede’ nel proprio potenziale inespresso, perché sempre meno sono coloro disposti a tollerare un vuoto, un ritardo, in luogo di un pieno o di un risultato.

Il Mondo viaggia dunque a testa in giù.


Pur nella sua opportunità, il percorso si complica. L’uomo cerca di stabilire regole che lo possano orientare nel proprio cammino. Fissa dei punti cardinali, un alto e un basso, un sopra ed un sotto. Osserva i moti che lo circondano attraverso i sensi ed il proprio ingegno legato alla sopravvivenza. Vive in una emergenza continua. Dubita di tutto e di tutti. Diventa un lupo per ogni altro suo simile. Fonda le comunità per sentirsi più forte e protetto e poi si ‘addormenta al sicuro’ delle proprie quattro mura domestiche. 

Poi, delle immagini dal satellite ci danno l’esattezza sensoriale a cui siamo ‘appesi’: la Terra è un palloncino che fluttua nello spazio aperto.

Il Mondo è davvero sottosopra. Ruota. La sensazione di essere in piedi con la testa verso l’alto è una pura illusione. Per la maggior parte del tempo siamo come paletti conficcati nella Terra che sventolano ai quattro venti. Quando dormiamo ci appiattiamo sulla Terra. Ci disponiamo orizzontalmente a lei. Ci sovrapponiamo e la avviciniamo cogli organi più 'lontani': il cuore e la mente. E ci ricarichiamo...

Questa azione è un frattale che rivela come tutto sia ribaltato ed illusorio.

Che senso ha affermare che esiste il Nord quando è chiaro che è solo una ‘convenzione’? Ha il solo senso di non sentirsi smarriti e senza direzione. Che senso ha affermare che sono le 10.22? Rispetto a cosa è quell’ora? 

È chiaro che l’affermazione ‘rispetto a cosa’ è relativa al ‘sistema di riferimento’. 

E da chi è interpretato questo ‘riferimento’? Proprio dall’Antisistema, dal momento in cui siamo a ‘casa sua’, nel reame di questo scenario 3D, creato appositamente per gli ‘studenti’ del genere umano. Il tempo è stato slegato dal suo fluire naturale e tutti noi apparteniamo ad un reame artificiale, in cui tutto scorre in maniera 'meccanica e sofisticata', come una atmosfera controllata.

Il nostro scorrere è eterno, ma se ce lo fossimo dimenticati? Se qualcosa lo avesse oportunamente cancellato dalla nostra memoria, approfittando del ‘piano di studi’ e della momentanea rinuncia delle qualità divine? Nel senso della rinuncia trova modo l’atto del controllo dell’Antisistema: la sua risposta alla propria necessità di sopravvivenza inserita nel Piano Divino.
 
Cronaca dell’Akasha
L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia, ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, restino alterati quando vengano ad illuminarli nuovi documenti storici

Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e, ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale? 

Tutto ciò che esiste nel tempo ha la sua origine nell'eterno. L'eterno non è accessibile alla percezione dei sensi; pure davanti all'uomo si apre la via per arrivare a percepirlo. L'uomo può sviluppare le forze latenti in lui in modo da poter riconoscere l'eterno… 

Quando l'uomo ha allargato la sua facoltà di conoscenza, non ha più bisogno di documenti esteriori per studiare il passato; allora può, per mezzo di una vista interiore, scorgere negli avvenimenti ciò che non è percepibile ai sensi, ciò che in essi vi è d'imperituro.

Dalla storia transitoria passa a quella eterna. 

Certo, quest'ultima è scritta con lettere diverse dalle consuete. La gnosi e la teosofia la chiamano cronaca dell'Akasha.

Il nostro linguaggio, fatto per denominare le cose del mondo sensibile, può darne solo una debolissima idea, poiché il nostro linguaggio è adeguato al mondo sensibile, e ogni cosa da esso designata acquista subito il carattere del mondo sensibile. Quindi il non iniziato che, per mancanza di esperienza propria, è ancora inconscio della realtà di un mondo spirituale, riceve facilmente l'impressione che si tratti di fantasticherie o peggio. Chi invece abbia acquistato la facoltà di percepire il mondo spirituale, riconosce gli avvenimenti passati nel loro carattere d'eternità; essi gli appaiono non come freddi documenti storici, ma come realtà vive; le vicende trascorse si svolgono in certo modo nuovamente davanti a lui. Chi è in grado di leggere questa scrittura vivente può penetrare in un passato assai più remoto di quello che la storia comune descrive; e può anche, in virtù dell'immediata percezione spirituale, rendere con sicurezza assai maggiore i fatti narrati dalla storia.

Diremo però subito, a scanso di ogni possibile errore, che anche la percezione spirituale non è infallibile. Anch'essa può sbagliare, può vedere le cose a rovescio o in modo impreciso. Anche in questo campo nessun uomo, per quanto elevato sia, è al sicuro dall'errore.

Non ci si meravigli dunque se diverse comunicazioni, pure di origine spirituale, non concordano sempre esattamente fra loro; ciò nonostante l'attendibilità dell'osservazione è qui sempre assai maggiore che nel mondo esteriore. Si troverà sempre, nelle cose essenziali, una concordanza in ciò che i diversi iniziati possono raccontarci degli avvenimenti storici e preistorici. Effettivamente, tale storia e preistoria viene narrata in tutte le scuole occulte, già da molti millenni, con una concordanza che non si può nemmeno lontanamente paragonare a quella che esiste generalmente fra gli storici comuni di un solo secolo
 
Gli iniziati di ogni tempo e di ogni luogo descrivono, in sostanza, tutti le stesse cose.
Le cronache dell’Akasha – Rudolf Steiner

Immergiamoci nel Mondo che ‘è stato’ e che la scienza ufficiale non può comprendere, perché si ostina a misurare ciò che non è misuarabile o a misurare con mezzi non idonei a misurare. La nascita del processo legato ai pensieri ha determinato la nascita dell’Io e dell’Ego, suo riflesso. Ciò era previsto e ciò corrisponde alla creazione della resistenza che evidenzia. 

L’Ego evidenzia l’Io come l’ombra evidenzia non già ciò che copre ma ciò da cui ella si proietta

È un processo inverso e sempre valido: dipende dal dove si osservi e dal come si osservi.

Premesse queste osservazioni, esporremo ora alcuni capitoli della cronaca dell'Akasha, cominciando da quei fatti che si svolsero allorché fra l'Europa e l'America esisteva ancora il così detto continente atlantico. Quella parte della superficie terrestre era allora emersa, e oggi è il fondo dell'oceano Atlantico. Platone racconta ancora dell'ultimo resto di quel paese, dell'isola di poseidone, situata a occidente dell'Europa e dell'Africa. Anche W. Scott-Elliot racconta, nel suo libro 'L'Atlantide' secondo le fonti occulte, che il fondo dell'oceano Atlantico era anticamente terraferma, ch'esso fu, per circa un milione d'anni, il teatro di una civiltà molto diversa dalla nostra, e che gli ultimi avanzi di quel continente furono sommersi nel decimo millennio A.C. 
 
I particolari che daremo qui intorno a quell'antichissima civiltà, completeranno la descrizione di quel libro di W. Scott-Elliot; e mentre là vengono piuttosto descritti gli avvenimenti esteriori di quei progenitori atlantici, qui descriveremo invece il loro carattere animico e l'intima natura delle condizioni nelle quali vissero
 
Il lettore dovrà dunque trasferirsi con il pensiero ad un'epoca di quasi diecimila anni A.C., la quale durò parecchi millenni.

Ovvio che non posso citare l’intero libro, per coloro che fossero interessati a questo link è possibile leggere l’intera opera.

Demetrio Merezkovski (Atlantide-Europa), sulla scorta di Fred Finch Strong, di Spence e dello stesso Termier, ricorda che al microscopio è visibile la differenza tra la lava che si solidifica all'aria e quella che si rapprende subito nell'acqua; inoltre, c'è un periodo di tempo, di circa 15.000 anni, dopo il quale i cristalli lavici, sotto l'azione dell'acqua marina, si sgretolano. 

Latachilite (lava vitrea), pescata nel 1898 al largo delle Azzorre, a circa 900 chilometri dalle isole, risulta formata all'aria, e non sott'acqua, né si è sgretolata.

La sua età è dunque inferiore a 15.000 anni e si può far coincidere con la fine dell'Atlantide che, secondo Platone, risale a 9.600 anni avanti Cristo... Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginarsi quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'Atlantide; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito

Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro cultura era ben diversa da quella dei nostri giorni. 

Osservando l'umanità atlantica dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlanti. 

Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio non consisteva, come il nostro, nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abbaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; il fatto che chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapesse trarsi d'impaccio, dipendeva da ciò: ch'egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello ch'era stato applicato prima in circostanze analoghe...
 
Dobbiamo chiarirci che, ogni qualvolta in un essere si sviluppa una nuova facoltà, un'altra perde di forza e d'acutezza...

Le guide principali della quinta sottorazza atlantica presero a prepararla a poco a poco, affinché più tardi, dopo la rovina della civiltà atlantica, potesse sorgere una nuova civiltà interamente regolata dalla forza del pensiero... L'intenzione superiore in tutto ciò è quella di rendere l'uomo assolutamente indipendente e di svilupparne interamente la forza di pensiero.

Il mondo è sottoposto ad una direzione divina; l'uomo però non deve essere forzato ad ammetterlo, bensì deve riconoscerlo e comprenderlo per libera riflessione...
Nel capitolo seguente cominceremo a trattare della evoluzione dell'uomo e degli esseri che sono in relazione con lui, prima del 'periodo terrestre'... Quando l'uomo cominciò a collegare il proprio destino col pianeta che noi chiamiamo 'Terra', egli aveva già attraversato una serie di gradi d'evoluzione durante i quali si era prepa- rato, in certo qual modo, alla vita terrestre

Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo gradi d'evoluzione planetaria, a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna.

Vedremo che questi termini non hanno, a tutta prima, un nesso con quei corpi celesti a cui l'astronomia fisica attuale dà appunto tali nomi, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo 'altri pianeti' dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti

La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, è passata, prima di diventare 'Terra', attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna, sono, in certo qual modo, le tre precedenti incarnazioni della Terra; e ciò che in questo senso viene chiamato Saturno, Sole e Luna, oggi è scomparso, quale pianeta fisico, come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale.
 
Mi fermo qua. Si evince come tutto sia ‘guidato’ nelle sue motivazioni, aspirazioni, senso ed appartenenza. Che i cicli cosmici e planetari abbracciano tempi remoti e sconosciuti alla scienza ed alla ‘memoria’ attuale. Che lo sviluppo di questo ciclo della Vita è legato alla piena manifestazione del pensiero umano. Quando leggiamo le profezie Maya legate al 2012 ed ai cicli cosmici delle Cronache dell’Akasha, cresciamo in consapevolezza solo se ci mettiamo qualcosa di nostro, altrimenti le leggende e la fantasia rimangono tali e frammiste al misero senso dello smarrimento, perché spira in noi qualcosa che non smette mai di influenzarci ad intraprendere la via dello Spirito manifestato nella densità.  

Dobbiamo ricordare che quel margine di 'errore' a cui Steiner fa riferimento è minimo, eppure secondo me si evidenzia nel fatto che lo studioso rispecchiasse in tutto e per tutto la mentalità della propria epoca. Ciò che intendo è che la Vita è giunta sulla Terra anche grazie all'apporto di altri esseri provenienti dalle stelle, e dunque che la frase 'Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti' corrisponda ad ampia verità non solo 'figurativa'. Lo sappiamo da Freccia Bianca che gli Atlantidei giunsero da un altro pianeta e che Atlantide è stato un 'ricordo' portato da loro e rispecchiante la loro perduta civiltà. Tuttavia la leggenda non è solo una leggenda, ma anche una realtà, allorchè costoro ricostruirono in Terra ciò che avevano perso. Dove lo costruirono? Dove le terre erano emerse. Dove oggi c'è l'oceano.

La leggenda che è una leggenda ed allo stesso tempo una realtà... Meraviglioso. 

Ogni istante siamo incoraggiati ad aprire gli occhi dello Spirito

Tutto quello che ci circonda è Spirito manifesto, persino il nostro peggior nemico: la nostra più grande opportunità…

La tua capacità di perdonare determina la qualità della tua Vita, più di qualsiasi altra cosa”.
Devil

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 3 marzo 2011

Le scelte indotte.





Le persone che hanno dei problemi hanno semplicemente bisogno di fare scelte diverse da quelle che li hanno causati e che continuano a causarli. Ho fede nel processo di apprendimento umano. Le persone imparano in modo automatico. Impariamo a parlare senza sforzo, perché nasciamo già predisposti per accumulare e fare nostri gli strumenti per comunicare con gli altri membri della nostra specie. E così come siamo potenti macchine per l’apprendimento del linguaggio, lo siamo anche per l’apprendimento dei comportamenti. Alcuni dei comportamenti che apprendiamo si trasformano in vizi e cattive abitudini, mentre altri diventano componenti positive e preziose risorse nella nostra vita. Rimane il fatto che, se a priori siamo in grado di apprendere, questo implica che possiamo sempre apprendere qualcosa di diverso da quello che già abbiamo appreso, qualcosa di più utile e più veloce, qualcosa di migliore. Oggi sappiamo che tutto questo non richiede tempi lunghi e duro lavoro. 

Gli esseri umani imparano, infatti, con massima efficacia quando l’apprendimento avviene rapidamente e quando è orientato a rendere il comportamento inconscio e automatico”.
Da “Il Potere Dell'inconscio E Della Pnl” di Richard Bandler.

Due aspetti sono facilmente distinguibili:
  1. la velocità sociale è sempre più accelerata
  2. il controllo delle informazioni e dei processi percepiti è al di fuori della persona
Per cui l’ultima frase di Richard Bandler è quantomai illuminante.

Quali sono i ‘messaggi’ che vengono trasmessi da chi detiene il controllo? Non lo devo dire io, ma occorre solo fare ‘mente locale’ a quello che abbiamo ‘assunto’ vivendo in questo Mondo. Sono certamente messaggi che fanno temere per il futuro, che tendono a fare pensare ad altro, che intimidiscono oppure allontanano dal senso ‘intimo’ dell’esistenza. Che narrano di ristrettezze di risorse e di speculazione.

Perché?

Perché l’Antisistema si nutre di quelle emozioni, le desidera ed usa noi tutti per generare la sua alimentazione quotidiana, proprio come in Monsters & Co., il film d’animazione della Disney/Pixar Animation Studios, in cui i ‘Mostri’ entrano di notte nelle camere dei bambini, proveniendo da un’altra dimensione, per farli spaventare ed immagazzinare la loro paura.

Perché? Perché nel Mondo dei Mostri ‘tutto’ funziona con quella forma di energia. Davvero illuminante quel ‘cartone animato’. Quando, alla sua conclusione, il Mostro più ‘illuminato’ si accorge che l’energia migliore è quella della gioia, sempre prodotta dai bambini, capisce che chi controlla il Mondo dei Mostri è perlomeno ‘corrotto’: ecco il frattale che denuncia l’esistenza dell’Antisistema. 

Ma è un prodotto della fantasia, direte voi. No. Mi dispiace. I messaggi che vengono veicolati per la massa, utilizzano le forme di convincimento più diverse e la cosiddetta ‘fantasia’ è proprio una forma di messaggio in codice. Ma utilizzato da chi? Da coloro che sensibilmente vogliono trasmettere un messaggio di risveglio e di speranza.
Il controllo è feroce ma nulla può se tenta di ingabbiare ciò che non si può ingabbiare…

Un modo si trova sempre se proprio lo si vuole.

Il comportamento umano è stato reso ‘inconscio e automatico’ e l’apprendimento ‘rapido’. Secondo Bandler è il metodo migliore per ‘imparare’. Ma imparare a fare cosa, mi chiedo. Se analizziamo ciò che passano i mass media, lo possiamo capire molto in fretta.

Abbiamo imparato a rimanere 'quieti quieti', anche se il Mondo sembra come impazzito esternamente. È tutta una illusione quel gran vorticare percepito come azione. Una illusione che fa male, perché dentro siamo stati lobotomizzati, resi come dei robot o delle rane bollite. Spendiamo le nostre Vite, le bruciamo sull’altare dell’incomprensione più totale del 'chi siamo' nella nostra più profonda ‘memoria’.

Ecco a cosa ha portato la velocità ed il progresso dell’Antisistema.

Per carità, è stata una scelta dell’umanità. Dovevamo prendere una strada e abbiamo preso quella più arzigogolata. Ma siamo davvero sicuri che l’abbiamo presa di nostra spontanea volontà?

Sia Couè che Bandler, e molti altri, ci dicono la stessa cosa: è l’inconscio che domina in maniera ‘silenziosa’. E l’inconscio non è più in nostro dominio. Pur essendo dentro di noi, noi non ne sappiamo niente, mentre l’Antisistema lo conosce molto bene.

Mi viene da chiedere all’Antisistema: ti piace vincere facile?

Ecco due news da rileggere insieme. Sono notizie che contribuscono a confondere e a massificare dei concetti poco chiari che instillano il tarlo dell’insicurezza. Di chi ci si può fidare? Forse, prima di tutto, conviene fidarsi di se stessi. In che modo? Mettendosi in ascolto, facendo silenzio, mutando frequenza, cercando di trovare un filo d’unione con quello che siamo stati da bambini:

Alimenti: Efsa, aspartame sicuro, insufficienti nuovi studi su danni dolcificanti.
Non ci sono motivi per riconsiderare la sicurezza dei dolcificanti artificiali, in particolare l'aspartame. Non sono sufficienti, infatti, i dati dei due nuovi studi che avevano fatto ripartire le 'accuse' contro la sostanza: un lavoro italiano sulla cancerogenicità riscontrata nei topi e uno danese sui rischi di parti prematuri legati all'assunzione di bibite analcoliche edulcorate artificialmente. Questa, in sostanza, la dichiarazione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) che ha eseguito l'esame degli studi in collaborazione con l’Agenzia francese per la sicurezza dell'alimentazione, l'ambiente e la salute sul lavoro, Anses.
La dichiarazione di oggi sarà presa in esame nella riunione plenaria, in programma domani e dopodomani, del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e sulle fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (Ans) che valuterà "l’eventuale necessità di approfondire l’analisi in relazione a questi studi", si legge in una nota. L’Efsa, dal canto suo, continuerà a monitorare la letteratura scientifica per individuare "nuove prove scientifiche sugli edulcoranti che possano rivelare un possibile rischio per la salute umana o che possano in qualche modo influire sulla valutazione della sicurezza di tali additivi alimentari".
In merito allo studio italiano sulla cancerogenità dell'aspartame, gli esperti scientifici dell’Efsa, in risposta a una richiesta di assistenza tecnica, hanno concluso che, sulla base delle informazioni disponibili nella pubblicazione, la validità dello studio e il suo approccio statistico non possono essere valutati e i suoi risultati non possono essere interpretati. In particolare, per quanto concerne il disegno dello studio, l’Efsa ha avvertito che studi sperimentali effettuati sull’arco di vita degli animali possono condurre a conclusioni errate. Gli animali più anziani, ad esempio, sono più sensibili alle malattie e quando uno studio sulla cancerogenicità nei topi viene esteso oltre le 104 settimane raccomandate, possono comparire cambiamenti patologici legati all’età (quali tumori spontanei) che possono creare confusione nell’interpretazione di qualsiasi effetto della sostanza.
L’autorità europea ha rilevato, inoltre, che i topi svizzeri (usati in questo studio) sono noti per presentare un'incidenza elevata di tumori spontanei epatici e polmonari. Inoltre questi tumori epatici nei topi non sono considerati pertinenti dai tossicologi qualora siano indotti da sostanze non genotossiche quali l’aspartame. I risultati, quindi, non forniscono prove scientifiche sufficienti a far rivedere le precedenti valutazioni effettuate dall’Efsa sull’aspartame, che ne indicavano la non genotossicità e cancerogenicità.
Anche sullo studio sui rischi in gravidanza, "non vi sono - dice l'Efsa - prove disponibili a sostegno di una relazione causale tra il consumo di bibite analcoliche dolcificate artificialmente e il parto prematuro e sono necessari studi supplementari tanto per confermare quanto per rifiutare detta associazione, così come indicato dagli autori".
Poiché il legame riscontrato sembra riferirsi soprattutto a parti prematuri provocati clinicamente (anziché spontanei), l’Efsa ha sottolineato che l’anamnesi e i criteri sui quali si fondavano le decisioni mediche di provocare il parto sono fattori che richiedono ulteriori indagini. L’autorità, infine, ha raccomandato che gli studi futuri indaghino anche su altri importanti fattori equivoci quali l’esposizione ad altre sostanze nella dieta, che potrebbero influenzare il decorso della gravidanza.
Da Yahoo

Tumori: Veronesi, piu' rischi da cattiva alimentazione che da fumo.
I tumori? Si prevengono partendo dalla tavola. A ribadirlo, tornando su un tema a lui caro, è l'oncologo Umberto Veronesi, ex ministro della Sanità e direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, intervenuto stamani al ciclo di incontri 'Vivere in salute' all'università Sapienza di Roma. Veronesi, numeri alla mano, stila una classifica dei fattori che rappresentano un rischio sul fronte tumori. La parte del leone spetta all'alimentazione "con il 35%" dei pericoli nell'innescare una neoplasia. Seguono "tabacco (30%), infezioni virali (10%), fattori riproduttivi (7%), attività lavorativa e inquinamento (4% rispettivamente)".

 
Cattiva alimentazione, dunque, ancor più pericolosa del fumo, da sempre sul banco degli imputati. "Ciò di cui ci nutriamo - sottolinea Veronesi, rivolgendosi ai numerosi studenti raccolti in Aula magna per ascoltare le sue parole e quelle degli altri esperti presenti all'appuntamento - è un elemento fondamentale per la nostra vita. Alimentarsi vuol dire scegliere, e questa scelta può essere importantissima per preservarci da diverse malattie, a partire dai tumori. Il 35% di questi - ribadisce - è dovuto a ciò che mangiamo, mentre non più del 4% è riconducibile all'inquinamento". 

Quel che mandiamo giù per alimentarci "può agire indisturbato sui nostri organi". Occhio, dunque, alle cattive abitudini.

Veronesi mostra due slide che la dicono lunga, tracciando la diffusione del tumore al colon nel pianeta. "Vedete - fa notare - questa neoplasia è rarissima nei Paesi dove non si mangia carne", al contrario di quelli in cui raramente questo alimento manca dalla tavola.
Frutta e verdura, invece, sono alimenti "protettivi: più alto è il loro consumo - ricorda l'oncologo - più diminuisce il rischio" di incappare in un tumore.
Da Yahoo

Mettendo insieme le due ‘visioni’, sembra proprio che Veronesi dica una semplice verità che va ad impattare sulla ‘bontà’ di ciò che ci vogliono fare credere come assolutamente ‘sano’. “Alimentarsi vuol dire scegliere”, afferma Veronesi: ma scegliere tra cosa se le autorità preposte alla nostra sicurezza passano informazioni perlomeno fuorvianti? 

La nostra capacità decisionale è stata bruciata, nel momento in cui l’inconscio è stato invaso e controllato dall’Antisistema. Intendo 'mediamente', ovvio. Nessuno si sentirà in questa media, certamente, perché l’Ego, in qualità di ombra dell’inconscio, esprime verdetti perlomeno di parte. Il proprio punto prospettico è funzione di quello che la mente è programmata a ‘vedere’.

È un gran mix di dosaggi, chimica e azioni, che si miscelano nelle nostre interiorità. Si percepisce che la carne fa male? No? Nemmeno se lo dice un ‘guru’ acclamato come Veronesi? Ecco la dimostrazione di quello che intendevo appena sopra: Ego e punto prospettico personale.

Ognuno di noi difende uno stile di Vita percepito come assolutamente in equilibrio, secondo ciò che ‘pensa’ di avere compreso in base alla propria esperienza di Vita. 

Si dice che ‘ognuno è il miglior medico di se stesso’, frase di antico retaggio che descrive un Mondo che non c'è più. Un Mondo dove le persone sapevano quello che facevano perché ancora a stretto ‘contatto’ con la Natura. Oggi non vale più, o meglio potrebbe essere ancora valida se non fossimo stati conquistati nell’inconscio.

I ‘conquistatori’ sono ancora gli stessi che, una volta, disponevano degli eserciti per mettere a ferro e fuoco le terre da conquistare. Oggi sono diventati coloro che hanno ampia disponibilità di potere economico e di ogni altro genere. Lavorano per le pratiche dell’Antisistema, ma non lo sanno. Fanno parte del ‘gioco’… 

Sperano in cuor loro che la gente scelga il risveglio, e celano questa speranza come il più segreto dei segreti.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com