martedì 17 agosto 2010

Estate 2010, Hara, Atlas ed il suono "liberatore".






Oggi ho la necessità di riflettere sul significato della “stranezza” percepita in questa estate 2010, come se vivessi in una “bolla” fluttuante nell’Universo. Dato che nulla è per caso, tutto è opportuno e chi cerca trova, ecco cosa è giunto sino a me:

Che periodo intenso stiamo vivendo quest’estate. In questo momento su di noi agiscono sia vibrazioni positive che negative. A seconda di come risponderete a quest’energia la vostra vita cambierà. Siamo nel periodo temporale di cui si parla da anni. Non dobbiamo più aspettare il cambiamento, ci siamo dentro, siamo noi stessi coloro che stavamo aspettando. È ora di trasformarsi e ascendere in una frequenza più elevata.

Il lato positivo è che Saturno è uscito dalla vergine, così come Marte. Il mese scorso quando Marte attraversava la Vergine molte persone hanno avuto filo da torcere. La Vergine governa la salute, la malattia e il corpo. Molti si sono ammalati perché dovevano trasformare l'energia negativa trattenuta all'interno del corpo. In effetti, le cose vanno avanti così da tre anni, con un po' di fortuna dovremmo aver ripulito il corpo dalle critiche, dal giudizio, dal controllo e dai blocchi dovuti alla paura, affinché si trasformi in corpo di luce. Coi pianeti nella croce cardinale dobbiamo confrontarci con più problemi a livello planetario che a livello corporeo.

Nessuno di voi ha avuto un dolore che va dalla nuca alle spalle, la destra o la sinistra, nelle scorse settimane? Io decisamente sì. Ho chiesto alle mie guide cosa stesse accadendo e la risposta è stata che il cervello rettiliano viene rilavorato o trasformato. Ho poi ricevuto un email a proposito di un nuovo suono che arriverà nel nostro Sistema Solare molto presto. L'email si chiama Il Suono Cosmico che Libera il Salto dell'Umanità Terrestre e potete trovarlo su: http://quantumlightconnections.com. Sottotitolo: I sistemi di controllo della coscienza vengono disattivati: l'arrivo del "Tono" cambia permanentemente la realtà fisica.

Mi piacerebbe riportare una parte di quell'articolo. Dice: "Una delle principali cose che hanno tenuto a freno l'umanità è un sistema che ha trasmesso su di noi costantemente quella forma pensiero che alcuni chiamano "l'Agenda degli illuminati", sostanzialmente un insieme di programmi negativi. Non possiamo ignorare questo fatto, perché ben oltre metà dell'umanità è stata contaminata (contro la volontà collettiva) con una struttura energetica simbiotica che agisce da recettore, sotto la nuca, e si assicura che continuiamo ad ascoltare". La base della nuca è il punto in cui si trova il cervello rettiliano che spesso viene chiamato il cervello portante. Questo ci ha mantenuto su pensieri negativi della mente invece di impiegare il cuore per pensare. Con la disconnessione di quest'energia che parte dal cervello rettiliano alcuni hanno avvertito rumore o dolore alle orecchie. Potrebbe diventare molto fastidioso, perché a volte il rumore è altissimo. Questa disconnessione, o se preferite trasformazione, si sta completando proprio ora.

La rimanente parte dell'articolo dice: "Sta arrivando un evento che inizierà e terminerà con un nuovo suono cosmico in risonanza con l'Universo locale. La Bibbia lo chiama "La Parola", e accorda il tono per tutta la realtà fisica manifestata. Questo suono è anche una chiave che permette a molte strutture energetiche orientate al controllo, a lungo tenute salde al loro posto, di sbloccarsi per essere rimosse. Il nuovo suono rimpiazza il vecchio a frequenza minore, e così facendo innalza l'intera scala. Attivando una struttura di consapevolezza nuova chiama a sé l'intera umanità permettendole il ritorno alla piena consapevolezza. Questo suono chiave a cui ci riferiamo arriverà all'improvviso, come dice la bibbia: "in un batter d'occhio". I veli saranno separati; i sistemi di controllo umani, basati su vecchia energia, giungeranno finalmente al termine e non saranno più efficaci. La lunga battaglia delle anime umane sarà stata vinta, e potremo così riavere indietro i nostri veri sé".

Quand'è che questo suono sarà udibile, o forse lo stiamo già ascoltando? Il tempo ce lo dirà! Scrissi di questo suono su Allerta Planetaria nell'Agosto 2009. In quel momento avemmo un'eclissi lunare in allineamento al Cigno. In base a quello che ho letto, il suono della creazione del nostro universo parte dal Cigno. In astrologia il Cigno si trova in Acquario a 13 gradi. L'eclissi lunare dello scorso anno si è verificata il 6 Agosto e la luna era a 13 gradi nell'Acquario. Questo evento sonoro era stato regolato per iniziare durante quell'eclissi ma aveva bisogno di qualcosa che lo attivasse. Non so quando ci sarà questa attivazione. Il sole sarà a 13 gradi nel Leone il 6 Agosto 2010. C'è la possibilità che questo suono possa essere attivato in quel momento, se non prima. Credo che l'opposizione esatta di Saturno ad Urano a 0 gradi nell'Ariete/Bilancia del 25-26 Luglio (giorno del buco nero per il Nuovo Anno Maya) abbia significato la fine della creazione e l'inizio di una nuova realtà. Il Sole è adesso nel Leone a regolare il cuore e l'amore incondizionato…

Ricordate, quando l'energia vi sembra troppo intensa, fate un respiro e mettetevi a fare qualcosa di divertente. La gioia e le risate sono quello che sperimentiamo nella vibrazione più alta. Quando avviene qualcosa che non vi piace, rideteci su e poi osservate l'energia mentre cambia in positivo. Amore a voi e vita nella gioia di vivere.

Fonte: StazioneCeleste

Al sito
www.isis-emergence.info, María Pastor offre la possibilità di “disattivare l’impianto rettiliano che blocca la nostra Kundalini”, il che ricorda molto ciò che Mahala sostiene nel suo articolo sopra riportato che, per la zona interessata dai dolori, si può maggiormente riferire al tema affrontato relativo all'Atlas. Riporto una parte del contenuto del sito, perché a volte, inspiegabilmente, non si riesce ad aprire la pagina web:

"L'impianto rettiliano è un impianto energetico inseritoci all'epoca della Lemuria dai rettiliani che non appartengono alla luce; si trova a livello dell'hara. Blocca la nostra energia kundalini e le impedisce di piazzarsi al suo giusto posto che è in verticale.
Sono 5 le memorie che sono connesse a questo impianto rettiliano. Queste memorie sono:
  • L'attaccamento: affettivo, ai luoghi, alle persone, agli oggetti, alle situazioni, etc.  
  • Le dipendenze: sesso, droga, alcool, tabacco, cibo, etc.  
  • La gelosia  
  • La possessività 
  • Il potere: in questa memoria includo il controllo e la manipolazione, poiché si controlla e si manipola per avere il potere.
Queste 5 memorie sono collegate all'impianto rettiliano. Questo significa che potete sempre lavorare su queste memorie con qualsiasi altro strumento scelto da voi ma che sino a quando l'impianto è presente queste memorie potranno sempre essere riattivate. L'impianto rettiliano è il motore di queste 5 memorie.
Il mio lavoro consiste, per prima cosa, nel disattivarlo ed in seguito nel piazzare la Kundalini al suo giusto posto che è in verticale. La Kundalini verrà piazzata nel vostro corpo eterico affinché in seguito voi possiate attivarla nel vostro corpo fisico. Dico precisamente di piazzarla e non di attivarla. L'attivazione verrà fatta da voi in base al vostro proprio ritmo ed in base al vostro livello di coscienza. Diciamo pure che tutti i parametri necessari saranno presenti affinché questo possa realizzarsi nel corpo fisico senza forzare le porte chiuse, che sono: 
  • l'impianto rettiliano che è di natura energetica
  • l'Atlas, la prima vertebra cervicale, che è di natura fisica. 
I rettiliani soprattutto non vogliono che noi si abbia la possibilità di ritrovare questa energia poiché noi possiamo diventare così creatori della nostra vita, vogliono farci restare come pecore e continuare a nutrirsi così delle nostre energie negative collegate alle 5 memorie sopracitate. Attraverso questo impianto che ci collega direttamente a loro, si nutrono delle nostre paure, collere, frustrazioni, etc. che sono come delle nuvole elettriche che escono da noi ed entrano in loro riempiendoli di questa energia elettrica che li fa stare così bene. Questi rettiliani sono veramente qui tra noi. Possono trovarsi in noi, su di noi o nei nostri corpi sottili. Ne esistono diversi tipi. Durante le sedute viene fatta pulizia di tutti questi occupanti abusivi. 
 
Atlas.
Io consiglio di farsi rimettere a posto l'Atlas, la prima vertebra cervicale, se si desidera terminare il lavoro di Isis Emergence. Tutti gli esseri umani hanno una lussazione al livello dell'Atlas. Ho compreso che questo è il secondo blocco a livello fisico lungo la colonna vertebrale. Molte persone hanno visto un'immagine molto precisa durante le sedute, di una sorta di manico che collega l'hara all'Atlas. È come se venissimo tenuti da questa maniglia che ci guida come dei burattini.
Ho compreso inoltre che questa lussazione è una porta aperta alle entità per succhiarci le nostre energie. È quindi molto importante farsi rimettere a posto l'Atlas per ri-chiudere questa porta. Non farsi riposizionare l'Atlas non impedisce il riposizionamento del cobra, ma rimarrà un disturbo al livello del collo, della nuca che si farà sentire poiché la lussazione devia l'energia".
 
Considero queste informazioni basilari per il proseguo del nostro cammino ascensionale. Non affermo che c’è la necessità di correre in massa per farsi disattivare l’impianto rettiliano o farsi "sistemare" l'Atlas, perché questi due aspetti, ne sono certo per "analogia", verranno disattivati e/o "sistemati" per cause “naturali”, come abbiamo letto da Mahala. Tuttavia avendone coscienza possiamo pensare da noi e maturare l’intento di "accomodare" o di equilibrare, in quanto esseri divini.

Nella home page del sito (nella sua parte finale) in questione è importante leggere cosa riporta Richard Sauder, “Dottore in Scienze Politiche, che si è fatto conoscere negli Stati Uniti per avere scritto due libri in cui si parla di basi sotterranee e sotto marine costruite nel quadro del bilancio segreto (Black budget) delle risorse militari americane. Questo bilancio segreto non è dichiarato nei Congressi ma ammonta ogni anno a decine di miliardi di dollari”. Per chi fosse interessato riporto nuovamente il link.

Per chi fosse interessato a sapere qualcosa di più in merito all'hara può leggere l'illuminante articolo apparso a questo link, di cui riporto una "lieve porzione":

"Non è possibile divenire un uomo intero senza l'hara, senza la conquista del «centro» psicosomatico. Acquistare l'hara addestrandosi significa anche aprirsi la via lungo la quale l'uomo può divenire intero".
Citazione dal libro di Karl Graf Dürckheim - Hara. Il centro vitale dell'uomo secondo lo Zen.

Se intenderete queste parole, queste due frasi, unite al significato "alternativo" e complementare di ciò che ho scritto più sopra, comprenderete una visione multilaterale di questo importante aspetto sottile che ci vincola. "Sentite con il cuore" :)  

   

lunedì 16 agosto 2010

Verità scomoda, dura, difficile da accettare.





Nell’assistere “impietrito” allo svolgimento di trama, scene, testi, musiche di Agorà, l’ultimo film di Alejandro Amenábar, il mio spirito si è unito sentitamente al dramma evidenziato nel finale, attraverso l’assassinio di Ipazia; una “doppia” morte ed un insabbiamento, pressoché totale, nello scorrere del fiume della storia manipolata.

Costei fu, prima di tutto, una donna libera.

In una società a cavallo di una profonda crisi sociale, politica e religiosa (siamo ad Alessandria d’Egitto, ancora colonia romana, nel 391 dopo Cristo), la “dotta” Ipazia insegna nel Serapeo, l’antica biblioteca che conteneva gran parte del “sapere” accumulato nel corso del tempo; ma alle sue “spalle” si muove in gran velocità il movimento religioso cristiano che, ormai, ha “conquistato” anche l’imperatore romano. Quando scoppiano gli scontri tra pagani e cristiani, la velocità degli eventi raggiunge l’apice allorchè quest'ultimi, incoraggiati da un editto by Impero Romano, ottengono il “permesso” di entrare nel Serapeo e di farne quello che vogliono, il che ovviamente significa, disonorarne l’uso distruggendone il prezioso “contenuto”. Ipazia fugge cercando di portare via qualche “pezzo” di sapere impareggiabile, ma non va molto lontano, infatti ottiene la “protezione” del prefetto romano ed ex suo allievo innamorato, per cui rimane ad abitare in città. 

Il finale è davvero tragico e vede la morte di Ipazia ad opera del ex schiavo, anch’esso innamorato di lei, ora libero perché entrato a fare parte dei fratelli Parabolani, durante le appena trascorse “rivolte” cittadine. La morte gli viene “impressa” dall’ex schiavo per pura “misericordia” e senso verticale del dolore, come unica soluzione possibile, di fronte al totale annichilimento della donna, e per evitarle una ben più fisicamente dolorosa morte per lapidazione.

È il caso di dire davvero, “pace all’Anima sua”…

È questa un’altra storia devastante che emerge dalla rilettura della “striscia” impazzita del passato, una sorta di bidone della spazzatura nel quale l’Antisistema, attraverso l’opera dell’uomo, ha sepolto le molte “altitudini” presenti in ogni tempo, considerate pericolose per lo svolgersi del proprio piano di “sbarramento” del cammino dell’umanità verso l’illuminazione.

Al giorno d’oggi e da sempre, si può dire, la società dell’uomo si è regolarmente considerata la depositaria della legge di Dio e, addirittura, capace di parlare in nome di Dio; il sapere del tempo è sempre stato considerato come sufficiente o definitivo, al fine di imporre anche l’azione della forza per convincere le masse ad aderire agli svariati credo che sono stati presentati, di volta in volta, sulla “tavola imbandita” dell’uomo. Eppure le “cose” sono andate avanti, progredite, mutate; il pensiero umano si è sciolto da dosso talune catene evidentemente troppo visibili alla luce del Sole.
Oggi, tali catene, esistono ancora ma non sono più tanto considerabili, in quanto rese invisibili dalle illusioni tecnologiche dei media e dal controllo biologico dovuto ad una alimentazione rovesciata ed a una scienza del farmaco incantatrice.

Una gabbia senza catene né sbarre” – Morpheus in Matrix

Tornando a ciò che il film Agorà “imprime” dentro di me in modo apportatore di verità e ossigeno, posso elencare questi miei appunti:
  • la figura della donna è già pienamente colpita in questa epoca, infatti il vescovo Cirillo, poi divenuto santo, non esita a condannarla a morte anche se indirettamente (ovvio).
  • la figura dei Santi, oggetto di venerazione ancora oggi da parte di una vastissima platea globale, è alla base di una centralità religiosa che li prende ad esempio per questioni di “virtù” sopra alle righe ma che, in realtà, non sempre corrisponde a verità (ovvio).
  • la perdita dell’antico sapere contenuto nel Serapeo, ad opera della furia cristiana, autorizzata dal potere romano nella “mani” di un imperatore ancora minorenne a quel tempo, in “sella” ad un impero in fase di caduta inesorabile. Le sue decisioni non erano certamente “sue” (ovvio).
Vediamo allora chi erano i Parabolani:

I Parabolani, o meglio Parabalani ("coloro che rischiano la vita"), furono i membri di una confraternita cristiana che nella Chiesa delle origini si dedicavano sotto giuramento alla cura dei malati, specie degli appestati, e alla sepoltura dei morti, sperando così di morire per Cristo.
È stato affermato, pur senza prove sufficienti, che la confraternita nacque durante la peste di Alessandria durante l'episcopato di Dionisio di Alessandria (seconda metà del III secolo). In questo evento sta la giustificazione del loro nome: essi rischiarono la vita  per esporsi a malattie contagiose. Oltre a svolgere opere di misericordia essi costituivano anche la guardia del corpo del vescovo.
Non avevano né ordini né voti, ma erano elencati tra il clero e godevano di privilegi e delle immunità del clero. La loro presenza ad incontri pubblici o nei teatri era vietata dalla legge. A volte si è registrato un ruolo molto attivo nelle controversie ecclesiastiche, come nel Secondo concilio di Efeso: qui bastonarono diversi vescovi che avrebbero potuto opporsi al loro vescovo, Dioscoro.
Furono probabilmente parabolani guidati dal lettore Pietro a uccidere barbaramente Ipazia.
Fonte: Wikipedia

Essi, dunque, affondano le origini del loro nome, in un tempo in cui furono portatori responsabili di aiuti sociali; ma la loro funzione è poi divenuta un’altra. Sono stati trasformati in una sorta di milizia integralista, una guardia del corpo del “vescovo” di turno. Di fatto ricordano tanto quello che fa una moderna Agenzia segreta, compresa l’opera “sporca di pulizia”. Inoltre "ambivano" a morire come gli attuali "terroristi" integralisti islamici. La storia che si ripete!

Chi era il vescovo Cirillo?

Perseguitò i novaziani, gli ebrei e i pagani, sino a quasi annientarne la presenza nella città. Il clima di violenza da lui inaugurato ai danni dei pagani, degli ebrei e dei cristiani considerati eretici fu fra le cause che portarono all'omicidio della filosofa e scienziata pagana Ipazia, trucidata dalla confraternita dei parabolani. Divenuto Vescovo e Patriarca di Alessandria nel 412, secondo lo storico Socrate Scolastico acquistò «molto più potere di quanto ne avesse avuto il suo predecessore» e il suo episcopato “andò oltre i limiti delle sue funzioni sacerdotali”.
 
Chi è “oggi”?

È considerato il più importante padre della Chiesa orientale dopo Atanasio di Alessandria, venerato dalla Chiesa ortodossa, dalla Chiesa copta e dalla Chiesa cattolica, che lo proclamò santo e dottore della Chiesa, in particolare Dottore dell'Incarnazione, il 28 luglio 1882.
Fonte: Wikipedia

Più nel particolare:

Venerato dalla Chiesa cattolica:
San Cirillo di Alessandria (†444), vescovo di Alessandria d'Egitto, teologo e dottore della Chiesa, celebrato il 27 giugno
Fonte: Wikipedia

La vicenda emersa, grazie ad un film, implica delle motivazioni sconvolgenti qualora accettassimo di mettere in discussione delle credenze o illusioni o effetti speciali di cui soffriamo da tempo (o da sempre?). Se accettassimo di toglierci tutte le maschere ideologiche, si potrebbe meglio comprendere con il cuore, ciò che certi messaggi portano per noi; lo scrivo perchè ognuno vede dal proprio punto prospettico, come è giusto che sia, per cui rispetto e assenza di giudizio devono essere facoltà comunemente utilizzate, perchè c'è anche chi vede e sostiene altre visioni, come ad esempio qua. Ora torniamo a "noi".

A chi, ogni giorno nel mondo, si elevano preghiere? Di quale fattezza e costituzione sono fatte le colonne su cui si poggia l’edificio religioso?
Avevo già scritto qua   della pericolosità di elevare preghiere a “semidei” che, poi, si nutrono dell’energia di chi li ”aggancia”. A maggiore ragione il discorso vale anche per le “figure” di persone che si sono macchiate di veri e propri crimini che, solitamente, dovrebbero portare direttamente in prigione, e che invece godono di una sorta di “ammirazione” autorizzata dagli “enti” religiosi.
Perché scrivo questo? 

Perché quantisticamente siamo energia, e l’energia attira altra energia. 

Se noi preghiamo “altri” per intercedere, chiediamo un “favore” ed emettiamo un “debito”; ma nei confronti di chi? Del “Lato oscuro” travestito da falsa luce. In questa maniera ci ammantiamo della stessa mancanza di luce emessa da colui o coloro a cui stiamo chiedendo aiuto. Lo so, è difficile da credere ma è come fare un patto con il diavolo, dove per diavolo si deve intendere “ignoranza della luce”.

Facciamo attenzione dunque alla preghiera. È una “tecnologia” che funziona davvero, ma che non sappiamo ancora “maneggiare” o non ricordiamo più come utilizzare. La preghiera dovrebbe essere rivolta a se stessi o per aiutare gli altri.

Chiedere ad un presunto Santo (decretato da chi?) di intercedere è come autorizzare un principio energetico sempre “vivo” ad interagire tra i nostri campi energetici.

La pericolosità dell’atto della santificazione è molto alta e costituisce il frattale minore dell’opera religiosa, per cui è in un certo senso la “prova” della infondatezza stessa delle religioni a carattere umano.
Ecco, per esempio, cosa si “pubblicizza” in questo libro, scritto addirittura dalla massima autorità vivente della Chiesa cattolica, Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI:

Santi. Gli autentici apologeti della Chiesa.
«I santi sono come le stelle all’orizzonte della nostra storia, che irradiano in continuazione luce nel mondo in mezzo agli annuvolamenti di questo tempo, in mezzo alla sua oscurità, cosicché possiamo vedere qualcosa della luce di Dio. E se qualche volta siamo tentati di dubitare della bontà di Dio a causa delle vicissitudini della storia, se siamo assaliti dal dubbio anche nei confronti dell’uomo, perché non sappiamo se sia buono o piuttosto intimamente cattivo e pericoloso, se dubitiamo anche della Chiesa a causa delle controversie e delle miserie che la travagliano, allora guardiamo a questi uomini che si sono aperti a Dio, a questi uomini nei quali Dio ha preso forma. E da essi riceveremo di nuovo luce Joseph Ratzinger.
Fonte:
www.libreriadelsanto.it

Sinceramente mi viene da rabbrividire. Percepisco una grande, aperta, attuale opera di pianificazione di annichilimento dell’uomo in quanto principio divino “dormiente”. Tale “opera” si avvale dell’antica conoscenza perduta, tolta al resto dell’umanità al fine di manipolarla il più lungamente possibile.

È tutto alla rovescia.

Già applicando questo “filtro” la visione si definisce e si normalizza. Senza paraocchi le illusioni vengono meno

“I santi sono come le stelle all’orizzonte della nostra storia, che irradiano in continuazione luce nel mondo in mezzo agli annuvolamenti di questo tempo, in mezzo alla sua oscurità, cosicché possiamo vedere qualcosa della luce di Dio”.
La osservate la legge quantistica espressa nelle parole del "Santo Padre"? Quella è assoluta verità. Ma adesso, per esempio, che sappiamo chi fu veramente San Cirillo d’Alessandria, chiediamoci quale sia l’entità della luce che la sua energia può irraggiare su di noi!
 
“E da essi riceveremo di nuovo luce”.

Prego per le loro Anime smarrite e null’altro.  Certe "finestre", aperte nel tempo, vanno inesorabilmente chiuse tramite compassione e consapevolezza.

Non ho nulla da chiedere a questi "fari" avvolti tra le nebbie del proprio tempo che s'illudono di sopravvivere alla propria ignoranza e di mercificare ancora le proprie passate azioni.

 

domenica 15 agosto 2010

Una scuola, un teatro... e noi.





Lo scopo della Vita è… essere qua in questo momento con tutto il proprio essere, assaporando tutto ciò che succede come una preziosa opportunità. Mentre viviamo la sincronia degli eventi, scopriamo diversi livelli di “attenzione” o di consapevolezza; osservando dai diversi piani, la prospettiva muta d’apparenza, ma il filo conduttore che ci tiene qua è sempre lo stesso: quello è lo scopo della nostra Vita. Terminato il nostro tempo, questo “filo” viene ritirato, come fa la nave con la propria ancora.

Viviamo in una densità del tempo, diversa dal solito, in questi anni: più eterea.

Una densità da vicinanza di un cambiamento sempre più maturo, da spirito di frontiera, da commistione fra nuovo e vecchio. E nel rapporto di “miscela” ci muoviamo in maniera nuova, come in sfere di tempo leggere e trascinate all’apparenza. Tante bolle portate dalla corrente. A volte stiamo a testa in giù, altre volte di traverso e poi, quando a testa alta affrontiamo una nuova giornata, ci chiediamo cosa ci sia di strano oggi. Sensazioni di piccole “punture” qua e là, agitano il panorama corporeo.

Cosa mai avremo mangiato la sera prima?

Allora un senso come di paracadutismo o di nausea ci trapassa, alla velocità della luce, per poi lasciarci solo un retro pensiero di sollievo: “per fortuna il dolore non si è fermato, altrimenti mi avrebbe ucciso”. E, solo per questo, sentiamo sollievo e siamo persino felici.

Questione di prospettive diverse.

La forza di uno scampato pericolo? O lo shock addizionale per spingerci avanti? Che importa? Il risultato corrisponde alla spinta universale, al suo incoraggiamento a “ritrovarsi”. Il landing sul pianeta è stato difficile. Dove si trova adesso l’astronave madre? Abbiamo perso i contatti? Non udiamo più nessuna voce attraverso il nostro sistema ghiandolare oppresso? Cosa stiamo facendo per ripararlo? Sarà opportuno ripararlo? Oppure è meglio vivere lungamente come Ulisse sull’isola della maga Circe?

Osserviamoci da “altezze” diverse; osserviamo non gli altri ma noi stessi… le nostre "regole" le stiamo scrivendo noi?

In un momento della nostra storia individuale siamo caduti opportunamente: siamo venuti qua proprio per questo!

Cadiamo per imparare a rialzarci con “gambe” sempre più solide. Ecco lo scopo

Sarà l’unico?

Mi ha colpito molto ciò che ha segnato il pensiero e dunque la Vita del Pascoli, ad esempio:

Pascoli ebbe una concezione dolorosa della vita, sulla quale influirono due fatti principali: la tragedia familiare e la crisi di fine ottocento.
La tragedia familiare colpì il poeta quando il 10 agosto del 1867 gli fu ucciso il padre. Alla morte del padre seguirono quella della madre, della sorella maggiore, Margherita, e dei fratelli Luigi e Giacomo. Questi lutti lasciarono nel suo animo un'impressione profonda e gli ispirarono il mito del "nido" familiare da ricostruire, del quale fanno parte i vivi e idealmente i morti, legati ai vivi dai fili di una misteriosa presenza. In una società sconvolta dalla violenza e in una condizione umana di dolore e di angoscia esistenziale, la casa è il rifugio nel quale i dolori e le ansie si placano.
L'altro elemento che influenzò il pensiero di Pascoli, fu la crisi che si verificò verso la fine dell'Ottocento e travolse i suoi miti più celebrati, a cominciare dalla scienza liberatrice e dal mito del progresso. Pascoli, nonostante fosse un seguace delle dottrine positivistiche, non solo riconobbe l'impotenza della scienza nella risoluzione dei problemi umani e sociali, ma l'accusò anche di aver reso più infelice l'uomo, distruggendogli la fede in Dio e nell'immortalità dell'anima, che erano stati per secoli il suo conforto:
...tu sei fallita, o scienza: ed è bene: ma sii maledetta che hai rischiato di far fallire l'altra. La felicità tu non l'hai data e non la potevi dare: ebbene, se non hai distrutta, hai attenuata oscurata amareggiata quella che ci dava la fede...
Fonte: www.cronologia.leonardo.it    

Una storia tremenda di sofferenza, terminata essa stessa con la morte per cancro. Quando una malattia terminale come il cancro ci colpisce è perché non abbiamo compreso a fondo le lezioni che la Vita voleva insegnarci. Non abbiamo avuto la giusta chiave di lettura dello scopo della malattia, perché ci sfuggiva lo scopo della Vita e, dunque, sfuggiva il senso della nostra esistenza in Terra.

Ma tutto ciò descrive solo un processo di lenta maturazione, come il frutto sull’albero, che avviene di incarnazione in incarnazione. Nulla è mai perduto…

“Il giorno fu pieno di lampi;
ma ora verranno le stelle,
le tacite stelle…”
Da “La mia sera” di Giovanni Pascoli

 

sabato 14 agosto 2010

La metallizzazione animica.

Nel libro “Anime indesiderate“ di Daniel Givaudan, possiamo trovare delle sontuose pagine che narrano e “spiegano” quei meccanismi nascosti o malcreduti dall’uomo incarnato ed immemore, relativi all’affondamento dell’Anima nella densità vibrazionale della materia. Ossia si può leggere del come l’Anima rimanga impigliata in una vera e propria “ragnatela” tesa nei livelli a più bassa vibrazione: vedremo che tutto è opportuno e nulla è per caso. Il fine ultimo, il senso intimo, è sempre legato all’evoluzione individuale e globale… la Vita che induce a ricordare e trasmutare un potenziale incompleto nel suo opposto. Più in generale a "fare esperienza".

Il presupposto è che la spinta evolutiva esista sempre, insita nella ragione stessa della sofferenza e del dolore.

Quanto il passato, nel reame del tempo spazio, pesa sul processo continuo di crescita? Le forze che “imprigionano”, come l’Antisistema, a quanto possono ambire in un simile contesto nel ruolo di controllori? Ossia “sino a dove possono spingersi”? Il loro dominio sulla densità vibrazionale affine, può anche estendersi alle altre sfere della creazione? O non v’è nessun “pericolo” e l’intero creato è in uno stato di assoluto equilibrio strutturale?

Domande “lecite” a cui il tempo multidimensionale darà una risposta. Ne sono certo!

Io credo, sin da ora, che il Piano Divino sia perfetto anche nel contemplare la possibilità di un “ritorno di fiamma” diverso da quello “progettato” e sostenuto, proprio perché in questo modo, la creazione responsabilizza se stessa al massimo livello. Ogni “scintilla” contiene il germe di ogni possibilità, anche quella della “rivolta”: ciò consiste nella massima apertura di fiducia da parte del Creatore nella sua linea di “discendenza” o esplosione “molecolare”. Perché penso ciò? 

Perché è quello che farei io al suo posto! Massima fiducia nei miei figli...

Ciò che farei io esprime un potenziale lecito del Creatore, uno specchio o un suo riflesso, un frattale minore di quello maggiore; perché no? Sicuramente frutto del mio attuale livello di consapevolezza, tuttavia presente nell’arco di potenziale teorico e dunque possibile. Il piccolo che rispecchia il grande.

Nel libro di Givaudan sopraccitato, l’autore utilizza i suoi doni di consultazione dei registri Akasici e di proiezione astrale, al fine di incontrare delle entità preposte, previste, disposte ad aiutare quelle Anime “sofferenti” appesantite dal dramma della violenza subita, percepita, condotta “in Terra”. Ecco un passo significativo che, personalmente, mi ricorda, per l’atmosfera “dipinta”, taluni passaggi della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, un altro grande "viaggiatore" del passato:

A mia volta, ho voglia di interrogare queste due presenze, simili a fiaccole:
“Ditemi… Dietro alle particolarità delle storie individuali, esiste uno schema globale che ha intrappolato questi esseri in tal modo? Hanno accettato volutamente i rischi di questa esperienza di incarnazione spezzata? Vi sono stati costretti?”.
“Oh, come puoi immaginare, ben pochi sceglierebbero un percorso di questo genere! Vi sono Anime, molto evolute, che sanno di dover a volte attraversare una difficoltà di questo genere; quanto alle altre… le altre, tranne rarissime eccezioni, vengono aspirate nel turbine vibratorio di una violenza, e poi nel ventre di una donna, a causa di quelle che siamo obbligati, le loro basse frequenze. Un’espressione che può sembrare un po’ caricaturale,  ma che traduce in realtà un dato di fatto, difficile da esprimere più chiaramente di così.
Certe Anime si sono inquinate durante una fase della loro evoluzione; si sono inquinate con pulsioni, ossessioni d’ogni genere, immagini ricorrenti di ricordi dolorosi, spesso legati alla violenza. Noi, qui, diciamo che si appesantiscono, che si metallizzanoAllora, un po’ come il ferro, si lasciano attrarre dall’ambiente di altre presenze ferrose, pesanti, primitive. Ed è così che vengono  letteralmente fagocitate da un contesto terrestre simile a ciò di cui sono permeate.
Non è forse logico che la bellezza generi bellezza, e che alla bruttezza o alla crudeltà rispondano bruttezza e crudeltà?
Ed è proprio per rompere questo circolo vizioso che siamo qui. Definitivamente, è la compassione, la potente forza di resurrezione che cerchiamo di offrire. In tal senso, fungiamo anche da disinquinatori psichici. Accarezzando queste Anime, accogliendole malgrado tutto, le ripuliamo degli incubi fra i quali si sono smarrite fino a rinnegare la loro identità profonda.
Che cosa ha potuto appesantirle? Semplice… Guerre, massacri ai quali hanno partecipato o ai quali hanno acconsentito, violenze collettive… e anche la dipendenza da sostanze stupefacenti. Insomma, tutto ciò che avvilisce e imprigiona l’essere due volte, nella mente e nel cuore”.
“E nelle cellule?”.
“Si, hai ragione, avrei dovuto dire che la prigione è triplice.  Fra due incarnazioni, ogni essere conserva il bagaglio di una memoria cellulare accumulata di Vita in Vita; questa memoria è situata in quello che, tradizionalmente, è chiamato atomo-seme, nel cuore del cuore della coscienza. Le pulsioni incontrollate e i riflessi viscerali sono quasi tutti originati da questa memoria, che induce una vera e propria programmazione anche sul piano fisico.

Di fatto si tratta di una specie di carica energetica, che soltanto un Amore immenso può disinnescare, invece che combatterla, finchè essa si esaurisce a poco a poco, come se fosse una batteria.

Ma voglio tornare per un attimo a ciò che riesce ad attrarre delle Anime nel contesto di una violenza, o di un qualsiasi altro comportamento bestiale… Non bisogna credere che soltanto gli esseri che hanno una memoria “metallica” siano catturati da un contesto simile. Molte grandi Anime o, più semplicemente, Anime antiche, scelgono deliberatamente un’esperienza di questo genere per avvicinarsi al massimo alla compassione assoluta: accettando un inizio di incarnazione nell’ignominia, aprono il loro cuore ancora di più.
Come vedi, circostanze simili possono essere vissute in modo totalmente opposto, a seconda del livello di coscienza di chi le affronta. A seconda di chi vive la sofferenza, essa genera due tipi di conseguenze, diametralmente opposte fra loro: o restringe e inaridisce il cuore, oppure lo dilata, facendo sbocciare i fiori più delicati dell’Amore.
Per quanto riguarda le Anime belle che scelgono di passare attraverso una prova del genere, è più corretto parlare di “traversata”, più che di soggiorno. Infatti, nulla, in esse, può indurle a permanere in un luogo come quello di cui siamo i custodi. Sono troppo lievi , e rapidamente si liberano dall’aura di violenza e di sofferenza che hanno accettato di conoscere. Raggiungono dunque il loro mondo, ricche di nuova forza.
Dunque, come vedi, gli atti umani più intollerabili a volte possono servire da via di crescita per le presenze più radiose.

Non vi è dimora, né corpo, né cuore abbastanza oscuro e ferito perché una luce di tenerezza non provi a visitarlo… Questa è una verità che va impressa a lettere d’oro dentro di noi”.

Fonte: “Anime indesiderate – bambini che non hanno potuto nascere” di Daniel Meurois-Givaudan – Pagine 76 77 78  

 

venerdì 13 agosto 2010

Il miracolo quotidiano della Vita.





Credete nei miracoli? Ne avete mai visto personalmente uno? Se si, cosa ritenete di avere imparato nell’assistervi? Quale lezione conteneva per voi quella “scena”?

Gli “specchi” sono sempre all’opera, ricordate? È in realtà di voi, di ognuno di noi, che si "parla"!

Ognuno di noi che lancia segnali prospettici, vivendo, e che riceve segnali di ritorno, continuando a vivere; facendo esperienza. Le nostre individualità incarnate soggiornano in Terra a causa di solidi motivi: evolvere comprendendo ciò che accade e che facciamo accadere.

Evolvere ricordando il "chi si è" anche in Terra.

Ciò che accade non è mai frutto del caos, se manteniamo la “testa” alta e fuori dal pelo della “superficie” delle vicissitudini, perché tutto è opportuno. Esistono “regioni” della creazione in cui vigono leggi anche del paradosso, per cui non è possibile determinare un “ruolino di marcia” valido per sempre e per tutti. Ciò che è valido per me può non esserlo per altri e viceversa.

Ci muoviamo in una giungla che nasconde ogni traccia evidente del nostro cammino; questa “giungla” però non può cancellare i miracoli accaduti alle persone, tanto che questi camminano ancora oggi per le vie della memoria e della tradizione popolare. Pensateci bene e processerete che è proprio così! I miracoli non si cancellano mai anche se possono rimanere circoscritti nell’ambito di un gruppo, di una comunità, di una famiglia, etc.

Le differenze costruite attorno a noi, a partire dalla diversificazione del linguaggio e dalle demarcazioni geografiche, servono anche a questo. Si delimita il campo energetico d’azione dei miracoli, attenuandone la spinta, la forza propulsiva dell’atto compiuto, delle persone che hanno assistito, dell’eco e della propagazione della sua narrazione.

I più grandi miracoli si ricordano ancora oggi, miscelati ed annacquati nelle scritture religiose. Ma quanti altri vivono solo come potenziale attorno alle zone che li hanno visti accadere? Ognuno di noi lascia dietro di sé, la scia energetica di quello che fa e nei registri Akasici rimane persino la “trascrittura” indelebile ed eterna. Ma chi ha accesso a una simile visione o chi è in possesso delle “chiavi” per avere accesso ad una simile biblioteca del “sapere”?

Domande lecite per coloro che credono in quella parte più eterna di sé.

Quando, un paio di Natali fa, regalammo, io e mia moglie, un libro di Roy Martina intitolato “L’anello mancante del segreto” ad una nostra carissima Amica, rimanemmo letteralmente e positivamente sconvolti nell’assistere al miracolo che accadde nel “breve” volgere di un solo anno. La nostra Amica cambiò Vita, attirando a sé, in maniera perfettamente lucida, ogni tipo di circostanza utile ad abbeverare la propria causa in evidente corso d’opera. In 365 giorni esatti la sua Vita si rovesciò a 180 gradi (mezzo grado al giorno :-) ). Uscì da una situazione che sembrava ai più, un vicolo cieco.

Fu eccezionale assistere a come i tasselli che componevano il suo sogno si incastrarono l’uno nell’altro senza mai manifestare segni di attrito o di perdita di velocità d’esecuzione. Il denaro per compiere l’impresa, giunse per vie insospettabili. Le persone si allinearono in maniera tale da aiutare il flusso d’energia irradiato con tanta capacità e forza. Fu subito chiaro che, per lei, quel libro costitutiva parte stessa del “miracolo”. Il sincrodestino era all’opera ancora prima che noi pensassimo di regalarglielo. Noi stessi eravamo parte del suo sogno.

Guardando indietro, adesso è tutto chiaro!

E io sento la necessità di manifestare a tutti, ciò a cui ho assistito, anzi ciò a cui ho contribuito a fare accadere. Perché? Perché sia di buon auspicio a far si che altri miracoli possano accadere. Perché quando si respira l’aria, l’energia di un miracolo, si respira anche la possibilità che accada anche a noi. Un miracolo è contagioso, è un campo d’energia ad alta vibrazione che può essere allargato quanto si  vuole se il “testimone” posto ai confini accetta di veicolare la trasmissione. I testimoni siamo noi tutti. quanto decideremo di fare espandere la sua eco?

Chi semina vento raccoglie tempesta; evitiamo il giudizio e l’irradiazione di fenomeni deleteri come l’invidia. Se accetteremo di rimanere prigionieri delle nostre paure, dei nostri timori, questi ci costruiranno attorno una gabbia di contenimento sempre più spessa e funzionale, nella quale i segnali dal “cielo” non potranno più entrare. Crediamo in noi e facciamo “leva” sui miracoli che accadono sempre più spesso attorno a noi; utilizziamoli come propellente per entrare nell’orbita dei nostri desideri. Dobbiamo avere fede in noi stessi. Non serve pregare nessuno.

Serve credere, desiderare, lasciare andare con fiducia. Facile e difficile allo stesso tempo, no?

Come viene definito un miracolo? Utilizziamo la canonica fonte Wikipedia:

"Si definisce miracolo (dal latino «miraculum», cosa meravigliosa) un evento a volte attestato, a volte asserito, difficilmente spiegabile secondo cause conosciute, e quindi attribuito a qualche causa paranormale, e specificamente ad un intervento soprannaturale o divino, e che appare svolgersi in contrasto con le leggi naturali. Nel linguaggio comune, per estensione, il temine miracolo indica anche un evento straordinario, che desta meraviglia".

Capite? È una cosa meravigliosa! Di qualsiasi tipo. Per me è meraviglioso anche svegliarmi tutte le mattine e poter respirare: il miracolo della Vita.

Il resto della definizione è paradossale, è Antisistema puro: “… che appare svolgersi in contrasto con le leggi naturali…”. Leviamoci di dosso questa visione banalizzante ed impoverente delle nostre facoltà divine, solo assopite.

Un miracolo è il succedere di una cosa meravigliosa!  

Quali altre parole servono per aggiungere altro significato? Nessuna. La Vita è meravigliosa; i miracoli sono la testimonianza frattale della sua “altezza”. I miracoli sono quotidiani, sono fenomeni normali dello svolgersi della Vita. Sono l’ossigeno, la luce, l’erba, la terra, il cielo, il Sole, la Luna, le persone, l’Amore del Creatore.

Basta dipingerli come fenomeni inspiegabili e una tantum.

“Negli ultimi due anni ho parlato con centinaia di persone che hanno letto il libro “The Secret” o visto il DVD ma, nonostante gli enormi sforzi, non sono riuscite a manifestare i loro sogni. Quasi sempre sono riuscito a scovare ciò che li bloccava in pochi minuti: una delle ragioni è che si concentrano sul "come" le cose devono andare. Molti di loro non lo capiscono sebbene il libro sia molto chiaro al riguardo e finiscono con lo sprecare tempo prezioso sulla parte sbagliata.

Quindi, come tralasciare la domanda: “Si, ma come?”.
La maggior parte delle persone cancella il proprio ordine dopo avere detto: “Voglio…” e si chiede: “Si, ma come? Come faccio a ottenerlo?”. In questo modo distrugge l’ordine bello e chiaro che aveva creato con la visualizzazione del “Voglio…”.

Il modo più semplice per risolvere il problema è usare la Tecnica del Segreto: punta l’indice destro sul cuore, metti la mano sinistra sulla fronte e di’ la seguente frase:
“Anche se non so come, e non ci credo, sono sicuro che otterrò quello che voglio; se dovessi confessare ciò che veramente voglio più di ogni altra cosa al mondo, cosa chiederei?”. È importante inspirare ed espirare lentamente almeno tre volte.

Se parli a te stesso in questo modo, rimuovi gli ostacoli che hai messo sul tuo cammino, dando al tuo desiderio bello e puro la possibilità di presentarsi: quando lo farà puoi registrarlo e iniziare a caricarti ogni giorno con emozioni positive. Questo è il primo ostacolo importante da superare, solo così riuscirai a rilassarti creando sincronismo con l’Universo per fare in modo che tutto ti arrivi nel modo e al momento migliore”.
Fonte: L’anello mancante del SegretoRoy Martina - Pagine 75 e 76

Occorre una visione chiara di quello che si vuole. Il più delle persone è già persa o confusa a questo livello. 

Meditiamoci sopra…
   
* L'opera di testa è "Over Soul" di Alex Gray -1997  

 

giovedì 12 agosto 2010

Il respiro frattale della creazione.





L’India potrebbe decidere domani la sorte del BlackBerry.
L'India potrebbe decidere di chiudere temporaneamente i servizi di BlackBerry Messenger ed email se Research In Motion non offrirà soluzioni adeguate alle preoccupazioni riguardanti la sicurezza, nel corso dell'incontro in programma domani tra governo e operatori. Lo hanno riferito funzionari governativi.
Il ministero degli Interni dell'India farà pressioni per fissare delle scadenza per imporre a Rim di condividere dettagli dei codici criptati quando domani funzionari governativi incontreranno gli operatori.
L'India sostiene che i servizi del produttore canadese dello smartphone BlackBerry potrebbero essere utilizzati impropriamente dai militanti poichè le agenzie di sicurezza non hanno accesso ai messaggi inviati con questi servizi.
Fonte: Yahoo

Gli Stati e le forme organizzate di controllo hanno sempre "sete" di sicurezza; ma di quale sicurezza stiamo parlando? A nome di chi essi parlano? Dei soli cittadini “racchiusi” entro i confini geografici?
 
Chi controlla chi?

In questo caso, il caso sopraesposto relativo all’India, si parla di militanti come capro espiatorio ed in funzione di ciò si reclama una mancata capacità di controllo sull’intera popolazione.
… le agenzie di sicurezza non hanno accesso ai messaggi inviati con questi servizi…”.

Ecco la definizione di “controllo sociale” espressa in Wikipedia:

"Il controllo sociale è l’insieme delle attività dirette ad uniformare la condotta degli individui facendo rispettare le norme e le aspettative del gruppo.
In ogni società il controllo sociale opera sull’individuo su due livelli:
1) Il controllo informale, o interno, corrisponde al processo di socializzazione. Questa è distinta in:
  • Primaria. Viene condotta dalla famiglia, comporta una prima elementare assimilazione delle norme sociali.
  • Secondaria. Viene condotta dagli altri gruppi di appartenenza quali ad es. il gruppo dei pari o le istituzioni scolastiche.
2) Il controllo formale, o esterno, è il controllo attuato dalle istituzioni, dalle norme penali e dalle sanzioni, ossia da agenti esterni che sorvegliano la condotta dell’individuo.
 
Analizzando le statistiche ufficiali è possibile notare il fatto che questo secondo tipo di controllo è relativamente inefficiente. In Italia, ad esempio, per ogni 100 reati commessi solo in 30 casi si giunge all’identificazione del reo e solo in 10 casi viene comminata una condanna definitiva; in altre parole, spetta solo a un numero esiguo di colpevoli scontare realmente la pena".
 
Prima cosa che mi colpisce di questa breve definizione è la frase “spetta solo a un numero esiguo di colpevoli scontare realmente la pena”; ciò esprime solo ed esclusivamente il frattale che nel mondo regna l’ingiustizia e che i veri “colpevoli” riescono a prosperare ad “altezze” diverse rispetto all’aleggiare delle leggi predisposte dall’uomo o controllo formale

Cerchiamo di notare come il piccolo rispecchi sempre il grande e viceversa, perché in questo modo avremo accesso ad una forma di “investigazione” relativamente semplice ed immediata di come siano schierate le “forze” in campo. Non si tratta di minimizzare o di fare di tutta l’erba un fascio, bensì solo di applicare una delle leggi che sottintendono alla creazione espressa nella proprietà dell’energia condensata di replicare olograficamente ed in maniera frattale ogni piano della realtà percepita.
La proprietà frattale è alla base della compressione dei dati, ad esempio:

“La compressione dati è una tecnica utilizzata in ambito informatico e telecomunicazionistico per la riduzione della quantità di bit necessari alla rappresentazione in forma digitale di un'informazione.
La compressione dati viene utilizzata sia per ridurre le dimensioni di un file, e quindi lo spazio necessario per la sua memorizzazione, sia per ridurre l'occupazione di banda necessaria in una generica trasmissione dati digitale come ad esempio una trasmissione televisiva digitale... Le varie tecniche di compressione organizzano in modo più efficiente i dati, spesso perdendo una parte dell'informazione originale, al fine di ottenere una rappresentazione dell'informazione più compatta quindi comportante minori risorse per la sua memorizzazione e trasmissione. Come controparte la compressione dati necessita però di potenza di calcolo per le operazioni di compressione e decompressione, spesso anche elevata se tali operazioni devono essere eseguite in tempo reale”.
Fonte: Wikipedia

Lo sviluppo di una tecnologia a base frattale ha permesso, e permetterà sempre di più, la riduzione delle dimensioni e dunque proprio la compressione anche dell'hardware. Avere un nanocomputer che elabora le stesse informazioni dei giganteschi mainframe in possesso alle multinazionali o a enti governativi civili come la Nasa o a entità nazionali, ad esempio per la gestione delle anagrafiche di una intera nazione, equivale ad affermare e credere nelle proprietà frattali ed olografiche della creazione.

Ossia, se il piccolo fa le stesse cose del grande è anche quella una espressione frattale, per cui, anche inconsciamente, l’uomo persegue certe direzioni tecnologiche cavalcando l’onda lunga di una legge universale che è impressa in ogni ambito e dimensione direttamente osservabile. 

Da ciò traggo l’idea di investigazione nei frattali.

Riassumere un libro nel classico bigino è anch’esso applicare meccanicamente la legge dei frattali; questa operazione viene fatta "meccanicamente" senza pensare a quello che, in realtà, si "utilizza" al fine di ottenere una compressione vera e propria del “contenitore” più grande nello spazio più piccolo. Nelle operazioni umane di “riduzione” a vario livello la qualità della compressione è frutto di proprietà appartenenti alla sfera personale dell’individualità che “opera”, per cui la qualità e la perdita di dati ritenuti non rappresentativi del risultato finale, è soggettiva e direttamente proporzionale alle “qualità” di chi esegue l’attività. In una macchina la qualità sarà in funzione dell’analisi effettuata al fine di sviluppare un software più o meno ottimale e dai continui aggiornamenti apportati, ossia al continuo perfezionamento del lavoro già svolto

In Natura invece l’attività è pressoché perfetta.

Per questo motivo l’analisi frattale su base naturale è sempre valida, mentre quella effettuata su base artificiale umana e su capacità umana media, può riservare anche delle “sorprese”, a causa dell’imperfezione della “base” operativa.

La maggiore energia richiesta dal processo in real time delle informazioni di compressione e decompressione, viene equilibrata in qualche modo nel processo “vivo” dipinto in Natura; ossia la Natura ha trovato il modo addirittura di trovare un processo virtuoso, economico, anche in questa attività di riflesso e miniaturizzazione

In poche parole il processo di “compressione” naturale “costa” meno, alla Natura stessa, che il mantenere integra una sola ed immane rappresentazione della creazione.

Come al solito è tutto invertito nei piani “originali” dell'esistenza.

Se l’uomo non ha ancora “ammesso” l’esistenza e la libera fruizione dell’energia che scorre in ogni singola particella di Vita, non potrà mai ammettere che i processi legati all’energia stessa, possano scorrere in maniera diversa da quella espressa dalle leggi imperfette scoperte sino ad ora, o meglio dalle leggi imperfette “scelte” per rappresentare la società umana globale attuale

Ancora una volta troviamo l’impronta, la sete di controllo dell’Antisistema ad imbavagliare il vasto ed inesorabile cammino dell’umanità verso la sua naturale evoluzione in una “forma” frattale sempre più compressa e perfetta della creazione. Il tutto disegna una legge e non un mistero. Il mistero è dovuto ai fattori frenanti del moto umano e sono solo temporanei e transitori come una non buona prospettiva dell’orizzonte mentre si è in viaggio. 
    
“Si ritiene che in qualche modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana, è per questo che la gente li trova così familiari. Questa familiarità è ancora un mistero e più si approfondisce l'argomento più il mistero aumenta”. (Benoit Mandelbrot)

 
   

mercoledì 11 agosto 2010

Le ragioni dell'Antisistema.





Che dire di questo “governo” internazionale che tiene così tanto a noi tutti? Così zelante e responsabile nei confronti dei cittadini del mondo; capace di allertare l’intero pianeta di fronte al possibile pericolo di una pandemia potenzialmente disastrosa. Capace di rimescolare i ricordi depositati insieme alla polvere, relativi a ciò che era successo nel passato sempre in casi analoghi, ossia capace di rimescolare la paura!

Non è forse questa la prova, dunque, che già esiste il nuovo ordine mondiale?

Un simile coordinamento globale quando si era mai visto? Durante le guerre mondiali, forse, avevano iniziato a fare i primi test. Alt! Questo “piano”, in realtà, ha memoria lunga.

Non facciamoci ingannare da ciò che percepiamo o che ci insegnano attraverso la scuola e il racconto della storia manipolata. Ciò che succede e che è successo sulla Terra, almeno nell’ultimo “ciclo”, è il risultato di una “attenta” macchina pianificatrice programmata dall’Antisistema, un’energia di controllo nata e autorizzata dall’uomo stesso, o meglio, dalle proprie paure.

Come può un uomo creare energia provando paura? E come può questa energia avere Vita? E soprattutto, come può questa nuova forma di Vita rivelarsi addirittura un carceriere per l’uomo stesso, ossia il suo creatore nonché "padre" naturale?

È semplicemente impossibile. Vero?

L’energia ha molte forme “espressive” e ciò che ho appena scritto, prevede che l’uomo sia davvero una particella del Creatore e, in quanto tale, anch’egli sia capace di creare ad “immagine e somiglianza”. L’uomo crea in continuazione il suo futuro, disegnando cerchi concentrici via via crescenti, ed  è anche parte di altri “cerchi” concentrici molto più estesi. Ogni uomo lo fa in ogni istante della propria Vita. Esistono però cerchi che si “fissano” molto più tenacemente nel costrutto fisico dimensionale, perché sono alimentati in continuazione da una gran mole di uomini, ossia di “matite magiche”. Queste “matite” sono portate tutte a credere ad una “verità” imposta, atta a mantenere lo status quo, perché fa comodo a qualcuno o a qualcosa che ci "vive e vegeta". Il frattale in Natura sono le forme parassitarie. 

Come è nato tutto ciò? Dalle paure ancestrali sviluppate dall’uomo mentre era incarnato, ossia mentre faceva esperienza di Vita densa sulla Terra; paure “comprensibili” come:
  • separazione
  • isolamento
  • dolore
  • malattia

Insomma tutte le asperità della Vita di sopravvivenza. Ma siamo proprio sicuri che sia andata così? Credo ci sia molto altro! Come si spiega allora il discorso metaforico relativo all’Eden perduto? Da questo punto di vista sembra che l’uomo sia “disceso” in Terra, direttamente emanato dalle profondità dell’Anima: disceso in Terra, dunque e non gettato in Terra.

L’Eden è il ricordo ancestrale di una condizione di perfezione in cui l’uomo stesso doveva vivere e fare esperienza nel migliore dei modi, un po’ come possono fare dei "miliardari" che fanno le vacanze in luoghi pericolosi e primitivi ma racchiusi in Hotel a sei stelle dai quali non escono mai, se non per delle veloci esplorazioni in comodi mezzi di protezione, con viveri e tanta acqua al loro seguito e mezzi di comunicazione altamente efficienti.

Se dovessimo fare un disegno di questo moto umano, dalla discesa al momento attuale, la forma più confacente a ciò che penso è una stilizzazione a “U”. Ossia discesa e salita, cioè discesa e ascesa o "ascensione"!  Questo termine non è nuovo, vero? 

Per cui la condizione originaria umana non era di disperazione assoluta come la scienza ufficiale ci vuole fare credere. Le “prove” sono disperse in ogni forma di religione planetaria. La discesa di esseri extraterrestri sul pianeta e la loro intromissione nei piani della creazione in loco, è un qualcosa che viene dopo la “prima fase”. La Vita sulla Terra ha già trascorso interi cicli di nascita crescita e distruzione, probabilmente tra il corso e decorso delle ere glaciali, che esprimono una sorta di respiro planetario. Dobbiamo pensare dunque che la Vita umana abbia conosciuto fasi molto diverse nel corso del suo stazionamento su Gaia

L’Antisistema è nato tra un ansa e l’altra di questi cicli, o meglio, ha preso vigore in questo modo, conquistando la “fiducia” delle masse attraverso l’incarnazione di principi protettivi ingannatori e illusori: proprio ciò che la massa stessa chiedeva di trovare, avendo perso in sé il senso del divino, ossia sentendosi di fatto abbandonata a se stessa su un pianeta ritenuto ostile. Scrivo che l’Antisistema ha preso vigore, perché la sua ragion d’essere è prevista nel Piano Divino e la sua forma energetica di base corrisponde a quella parte del Creatore che il Creatore stesso vuole conoscere meglio, ossia quell’ombra di potenziale teorico posseduta nell’Assoluto che necessita di trasmutazione.
  
Altrimenti dove starebbe il senso di questo "gioco"?

Questa energia oscura era già potenzialmente attiva nel momento della creazione primigenia, sapeva di come sarebbero andate le “cose”, di come la Vita avrebbe popolato miliardi di pianeti, e di come essa poteva approfittare della situazione per seguire il proprio “carattere” o “destino”. Quindi pazientemente attese e seguì la discesa dell’Anima sui piani densi della manifestazione. Quando la situazione e le circostanze furono “gravide”, iniziò la sua opera di conquista delle individualità incarnate

Sapeva tutto. 

Sapeva alla perfezione cosa gli umani, generazione dopo generazione, avrebbero sviluppato nelle condizioni difficili sulla Terra. Pur vivendo essi in una base logistica preparata e assolutamente perfetta, l’Eden, questa energia confidò nelle proprie doti di sabotaggio, inganno e pazienza; oggi la si ricorda ancestralmente attraverso la figura sinuosa del serpente. Con il tempo l’uomo venne staccato dalla propria parte divina e precipitò ulteriormente, questa volta senza preparazione e, dunque, non trovò nessun “materasso” ad alleggerire la sua caduta. Sentendosi disperso, immemore ed impaurito espresse tramite la preghiera verso questa stessa energia oscura, "trasfigurata" in altri panni, l’intento di trovare protezione e di non volere morire, in quanto la morte divenne la sua più grande nemica, il suo incubo da cui sfuggire per tutta la Vita, per tutta la sua ritenuta unica Vita.

In questo modo rinvigorì l’energia oscura, che era sempre stata presente come una regia nascosta, permettendo la nascita dell’Antisistema attuale. Perché il Creatore non si oppone? Perché siamo nel regno del libero arbitrio. Perché egli ha necessità di conoscere a pieno questa sua parte oscura e per questo motivo la deve fare sviluppare alla “luce del Sole”.

È un gioco dentro al gioco, proprio come una Matrioska.

Nell’Antisistema si annidano tutti i meccanismi di controllo, governati da una fittissima rete di organizzazioni umane e non umane. Coloro che partecipano al ruolo di controllori sono tutti gli umani che vivono sulla Terra, ovviamente in maniera inconscia, cedendo alle loro debolezze relative a denaro, potere, sesso, etc. La presenza aliena contribuisce ad infittire la "trama" in corso.

È un gioco che punta a ripulire se stesso, ma con il tempo.

Ecco perché, ad esempio, possiamo leggere ed assistere allo scempio in atto, come in questo caso: 

Influenza A (H1N1).
5 giugno 2010
L'Organizzazione mondiale della sanità sotto il tiro incrociato dei parlamentari europei e della stampa specializzata britannica.
Pandemia gonfiata, spreco di denaro pubblico e ingiustificato allarmismo. Lo afferma un rapporto approvato ieri dalla Commissione Salute dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.
Sotto accusa in particolare la gestione dell’allarme, attivato l'11 giugno 2009, e la conseguente produzione di miliardi di antivirali e di vaccini.
Vaccini rimasti poi per lo più inutilizzati e acquistati in blocco dai governi, dice un’inchiesta del British medical journal, dietro i consigli di esperti legati alle stesse aziende farmaceutiche.
L’Oms nega, anzi ribadisce: l’influenza c‘è ancora, le persone a rischio devono vaccinarsi.
Fonte:  www.
it.euronews.net


Influenza H1N1, Oms dichiara conclusa la pandemia.
10 agosto 2010
Lo ha detto oggi il capo dell'Organizzazione mondiale della Sanità.
"Ora ci stiamo spostando verso il periodo post-pandemico", ha spiegato il direttore generale dell'Oms Margaret Chan in una teleconference, aggiungendo che il virus H1N1 "ha ampiamente fatto il suo corso".
Il downgrade segue le raccomandazioni fatte da esperti che hanno rivisto il suo status in mattinata.
Fonte:  Yahoo


Ma chi sono questi esperti?

 

martedì 10 agosto 2010

Il cemento che non ti aspetti.





Leggo sempre più spesso notizie inerenti alla costruzione di bunker o protezioni di cemento per difendersi da ciò che potrebbe accadere alla Terra nei prossimi anni. Non solo; se osserviamo le "nostre" città, il "cemento" è il dominatore assoluto nell’opera d’edificazione verticale del genere umano. Il cemento, o per meglio dire calcestruzzo è sinonimo di sicurezza dunque; ancora maggiormente se mescolato a barre di acciaio, proprio a costituire il famigerato "cemento armato".

Questo “matrimonio” di materie diverse è alla base di ogni casa, essendo il collante principale che forma le fondamenta dell’edificio stesso. Mi chiedevo, tuttavia, dove stia l'inghippo, dato che l’Antisistema permette uno sviluppo a singhiozzo del benessere generale, ossia prima viene “concesso” un presunto beneficio, a seguito di una scoperta pilotata, e poi, con il tempo, si viene a sapere che quel qualcosa non va poi così tanto bene come ci si aspettava! Se ci pensate bene, tutto ha sempre seguito questo “percorso”, dalle auto alla Coca Cola, dal fumo all’uso dell’amianto, dai pesticidi ai raggi X, etc. 

Possiamo meglio comprendere la portata di questo concetto se pensiamo a quello che ancora deve essere messo in luce da un aumento della consapevolezza “sociale”, come a solo titolo di esempio:
  • utilizzo massivo della soia
  • introduzione in commercio degli OGM
  • utilizzo super intensivo dei cellulari, dei forni a microonde, dei videogiochi, etc
  • utilizzo massivo dei "tradizionali" insaccati, carni, latte e formaggi
  • metodologia costruttiva ed utilizzo di materiali non idonei per la costruzione delle abitazioni

Se sembra che questo elenco sia senza capo né coda, si pensi a come è cambiata la sensibilità delle persone nei confronti del fumo, da quando la legge "antifumo" Sirchia è entrata in vigore. 

Il punto prospettico globale è radicalmente cambiato

È questo che dovrà succedere in merito a moltissimi altri aspetti ancora “irrisolti”.

Scrivevo, dunque, che l’uso del cemento in maniera tanto massiva  deve avere delle controindicazioni, altrimenti l’Antisistema non lo avrebbe permesso. Funziona sempre così. Se l’uomo ha necessità di costruire “scoprirà” determinati materiali che sembrano idonei all’opera da affrontare. La scienza e le aziende, la politica ed i poteri nascosti, governati da uomini controllati dall’Antisistema, spingeranno in ogni modo per sviluppare quel determinato tipo di materiale o di tecnologia, idoneo a ricoprire il ruolo svolto ma assolutamente nocivo, in qualche modo, per la salute e, dunque, per il cammino spirituale sempre più latente, allontanato in ogni modo da ogni singolo individuo che, invece, è in Terra proprio con il compito preciso di espandere un simile contesto.

Difficile da credere, vero? Come è possibile immaginare un “mostro” tanto tentacolare da avere il controllo di ogni ambito inerente l’esistenzialità di tante persone contemporaneamente nel mondo? Impossibile no? Ed invece è proprio così. Il frattale, uno dei tanti, è ad esempio la tecnologia real time sviluppata ad hoc per gestire i mercati finanziari globali. Se ci pensate bene, comprenderete che  avere il controllo globale di ogni singola transazione mondiale, equivale a ben più che mandare uno Space Shuttle nello spazio. 

L’opera di gestione, controllo e movimentazione informatica dei dati relativi al denaro virtuale è veramente spaventosa per potenza ed organizzazione richiesti. L’uomo è, dunque, già attrezzato per compiere delle azioni che la popolazione nemmeno riesce ad immaginare. Per cui, dal mio punto di vista, sono autorizzato a credere che il proposito relativo al nuovo ordine mondiale è ormai un fatto reale e compiuto. Da qua al collegamento con l’Antisistema il passo è molto breve. Siamo in presenza, cioè, di un controllo globale a livello planetario che, per la verità, è sempre esistito; ecco perché l’Antisistema ha permesso lo sviluppo delle reti informatiche di tipo elettrico; per giungere ancora una volta allo stesso livello precedentemente annullato da guerre atomiche e/o da cataclismi immani. Il leit motiv è sempre quello. Questa energia di controllo ignora la “Luce”, per cui cerca univocamente di proteggere i suoi schiavi, che molto tempo fa l’avevano autorizzata a farlo, proteggendo al tempo stesso se stessa dal totale annichilimento. Per fare questo non esita a ricondurre l'umanità sulle stesse orme fallite del passato, ormai cancellato dalle memorie individuali, ma ben vivo nelle "sinapsi" dell'Antisistema. Questa dinamica spiega eloquentemente come un simile modo di "procedere" sia del tutto fuorviante, antidiluviano e completamente accecato perchè non tiene conto degli errori già compiuti, per cui è perseverante nell'errare e dunque "diabolico".

Ogni aspetto della “civiltà” ha il suo lato negativo che è preponderante rispetto al lato positivo direttamente percepito dai più, dalla massa che confonde un agio per una virtù a tuttotondo. È una sorta di gara di tiro alla fune; la massa spinge e chiede condizioni migliori, l’Antisistema le concede al contagocce, cercando di fare più danni possibili, trascinando le negatività per il più tempo possibile, insabbiando, corrompendo, gettando fuochi fatui, oscurando, confondendo, etc.

Il tempo percepito a livello di massa è molto lungo rispetto a quello percepito individualmente. Un cambiamento avviene secondo il tempo della massa; per cui ne passa molto prima che ci si accorga a livello sociale di un qualcosa che è tanto deleterio e nascosto addirittura nelle nostre case: proprio come l’uso del cemento.

Pensiamo solo al discorso vibrazionale in atto; la Terra sta passando dagli 8 ai 13 Hertz di oscillazione, ossia sta modificando la sua “respirazione”. Ciò significa che tutto quello che vive o staziona su e in lei, subirà questo influsso di aumento vibrazionale. Leggiamo ad esempio cosa riporta Wikipedia, in relazione al costipamento del calcestruzzo:

"Il costipamento o costipazione del calcestruzzo ha la funzione di garantire al conglomerato fresco la maggior compattezza, omogeneità e densità possibile.
La resistenza finale del calcestruzzo è assai influenzata dal grado di costipazione raggiunto durante la messa in opera…
L'energia di costipamento può essere trasmessa al calcestruzzo mediante due criteri diversi, che possono essere utilizzati contemporaneamente:
  • con vibrazione interna: normalmente viene utilizzato il vibratore ad ago (vibratori ad immersione), il quale viene introdotto direttamente all'interno della massa del calcestruzzo fresco. L’ago vibrante deve essere introdotto verticalmente e spostato, da punto a punto nel calcestruzzo, ogni 50 cm circa; la durata della vibrazione verrà protratta nel tempo in funzione della classe di consistenza del calcestruzzo;
  • con vibrazione esterna: l'energia di vibrazione viene trasmessa da apparecchi (vibratori a parete) fissati direttamente alla casseforma, attraverso la quale si trasmette all'impasto. L'effetto della vibrazione si fa risentire per una profondità di circa 20-30 cm e per una larghezza di 1-2 m. Pertanto per effettuare una buona vibrazione, la disposizione degli apparecchi vibranti deve essere studiata caso per caso.
Un calcestruzzo mal compattato può presentare al suo interno dei vuoti e di altri macrodifetti, come i nidi di ghiaia, che aumentando la permeabilità della matrice cementizia agli agenti aggressivi, possono comprometterne la durabilità. Inoltre la presenza dei vuoti interni alla massa può causare una riduzione dell'aderenza calcestruzzo-acciaio poiché le armature metalliche risulterebbero non completamente avvolte dal conglomerato.
Infine la mancanza di compattezza del calcestruzzo determina anche un abbattimento delle proprietà meccaniche del materiale".

Il concetto di vibrazione sfugge ai più, invece risulta basilare sui piani atomici della materia, in quanto ogni cosa animata o inanimata ha una propria vibrazione.

Ricordo ancora, anche se non riesco a trovare l’originale da citare, che Kryon in una sua canalizzazione, diceva che "al cemento sarebbe successo qualcosa" più avanti nel tempo, in quanto l’aumento vibrazionale al quale sarebbe andata incontro la Terra, attraversando regioni dello spazio a più alta oscillazione, lo avrebbe fatto letteralmente sbriciolare.

“Le vostre città si sbricioleranno, così come gli impianti ad energia elettrica smetteranno di funzionare”.

Leggiamo ancora cosa si dice discorrendo a proposito dell’Elios di Ighina:

“…Attenzione, il dispositivo và posto in terreno aperto, non di cemento, perchè genera uno sfasamento del segnale e distrugge il buon ritmo… Il dispositivo ha bisogno della luce del sole per lavorare meglio. Non posizionare vicino a campi elettromagnetici artificiali perchè questi possono falsare il segnale di questo che è un risuonatore passivo…”
Fonte:
www.rexresearch.com

Il cemento è una colla che soffoca la Vita. Pensiamo ai fiumi di cemento che inondano la Terra. 

A quando una legge “Sirchia” anti cemento?

Ad un bunker, comunque, preferirei una casa di paglia...