martedì 16 settembre 2025

La sabbia va sempre negli occhi.


In realtà, sostiene Sand, gli ebrei discendono da una pletora di convertiti, provenienti dalle più varie nazioni del Medioriente e dell'Europa orientale…
L’invenzione del popolo ebraico – Shlomo Sand

Gli “ebrei” derivano dal capostipite degli uomini del nord:
Ashkenaz.

Ancora, pensieri come case, impilate come scatole delle scarpe: sottosopra. Con le villette a schiera: tutteattaccate. Come “futurismo” sempre f-attuale. Sor-montate. Con laggente che ci abita dentro, come paguri che vivrebbero (il senso del possesso che fu pre-alessandrino...) anche “in un tappo di plastica”. 

“La tua è una proposta?...”.
L’era glaciale

Il paguro: il cui “ruolo” nell'ambiente è anche… quello di “spazzino”; alcune specie sono capaci di captare l'odore degli animali morti sul fondale e di raggiungerli per cibarsene…

Quale è, invece, il “tuo” ruolo (qua, così). 

Sembra che “fai un po’ di tutto”, ergo, non è quello. Uhm. Oppure, sì. Nella sostanza è d’assieme che lo “umano serve a qualcosa”. Che cosa ingeneri, al solito

Nello scopo AntiSistemico, “te” che ruolo incarni. 

, di certo sei come un “terminale”, ad-atto a ricevere ordini ed obbedire, non importa se ne sei conscio. Dunque, funzioni ad hoc, non importa “quello che ne pensi”. Coi “soldi” che fungono da benzina, alimentazione, spinta, senso, possibilità, coraggio de noantri: liquidazione

E con la “pensione” che diventa il “tuo” scopo: il desiderio di tutta una vita, la “tua” (qua, così). Quindi, senza soldi, nisba. I “tuoi” diritti scemano via “come lacrime nella pioggia…”. E, in tale “libertà”, bah… “t’illudi d’immenso…”. 

La “IA” te dice questo a proposito del paguro:
il paguro simboleggia l'adattamento, la trasformazione e la resilienza, perché si sposta da una conchiglia all'altra per proteggere il suo corpo morbido e crescere. Rappresenta la capacità umana di affrontare il cambiamento, di reinventarsi lasciando alle spalle il vecchio e abbracciando il nuovo, e di trasformare le difficoltà in opportunità di crescita…

Tale “intelligenza” ha fatto i compiti a casa, probabilmente laureandosi sul sito de’ La Repubblica, che attinge dalla famiglia Angela, quelli di Quark, per quanto concerne “la vita animale e non solo”. Il paguro sostanzia un certo modo di “Fare…”, che la “natura” riflette. In che modo? Appunto

sostanzialmente = non linearmente. 

Questo è il motivo portante per cui continui a prendere lucciole per lanterne (qua, così). Il paguro testimonia “qualcosa” che sfrutta ciò che trova, nella fattispecie le “conchiglie”, per il proprio “comodo”:

proteggersi mentre cresce…

Ti ricorda qualcosa, ch'è (di) qualcuno?

Trasformare le difficoltà in opportunità di crescita… (chi?).

Lo “umano” AntiSistemico si adatta a/in tutto ciò, ma (ma) non è chi emette tale riflesso, che or dunque proviene da ben altra compresenza. Il paguro “umano” è, ad esempio, molto visibile nel “film” Il sarto di Panama:

quando l’amico/eroe
viene immolato
sull’altare della bramosia “sartoriale” = soldi, tentazione, rivalsa, ignoranza, etc.

Una gara a chi è più sconsiderato; qualcosa che, spera davvero, non corrisponda a realtà acquisita (qua, così), anche se di certo può caratterizzare l’ambito sottodomino (ma non quello dominante, troppo organizzato ed “avanti” al fine di auto decadere all’interno della propria gloria). 

Considera chi ha rinunziato alle celebrazioni pubbliche oceaniche, al fine di non esistere seppure c’è: ci riusciresti “te”, che non appena hai qualcosa da raccontare lo confessi pure al “tuo” cellulare. Va da sé che, chi è in tale “posizione di vantaggio” ne fa leva continuamente. 

Il “momentum” è sempre letale x “te” (qua, così), essendo l’esse-Re già successo che continua ad auto succede-Re, assolutamente nemmeno sospettato. 

Neanche immaginato! 

Qualcuno che ha molta “pazienza” = quando il piano è perfetto, tipo… tutti quei blocchi che compongono la “grande piramide”: 

all(in)eati, gli uni verso gli altri, con qualche millimetro di “gioco”. 

Mentre, ancora “oggi”, ti bevi la storia dei “primitivi” (anche se reputi quella società altamente “misteriosa” = ergo?). Se millemilleannifa un impero ha lasciato “questo, di sé”, cosa significa. Eh? A cosa ammonta lo “mistero gaudioso”? Misterioso = rivelato, nascosto, e molto probabilmente “girato ad angolo giro”, di modo che “niente”.

Quando “vivi in casa tua”, sei al sicuro? 

No: ti senti al sicuro. Non propriamente la stessa cosa. Già solo per il fatto che un “ladro” possa entrare a trovarti, . Il “ladro” sostanzia, tanto per non cambiare, sempre quel qualcosa che ti ha ma… “ti mancano le prove”. Anzi, manco l’immagini. Non a caso la piramide de noantri ha il vertice staccato.

Ci sei

Poi, in casa “tua” arriva un po’ di tutto:  

la posta, i tubi, i fili, le onde, le tasse, la radio, la Rete, gli agenti di pubblica sicurezza se muniti di “autorizzazione ad hoc”, gli infermieri se ne hai “di bisogno”, gli ospiti, gli amici, i parenti, il prete, il cane, il gatto, la polvere, gli acari, l’aria, il calore, il freddo, le “novità”, la pubblicità, etc. etc. etc.

Cioè, quando la “cellula” ha sviluppato il controllo sulla “membrana esterna”, potendo decidere “cosa diamine entra e cosa no”, perché non succede la stessa cosa in casa “tua”

Attenzione che “sembra davvero essere così”: 

“in casa tua comandi te, dunque decidi te in casa tua chi entra e chi no”.

Ma, è davvero tale la Verità? No. Dunque, anche per la “cellula” è la stessa cosa. Stanne certo, poiché sei stato c®eato. Trovi

Il controllo è… tutto. 

E con la ragione fondamentale che non esiste; c’è, il dado è es-tratto: rien ne va plus. Ciò significa e comporta che la “precedenza te la devi prendere”, perché costoro (l’oro) non saranno mai disposti a cedere niente, continuando a “prendere tutto da te (qua, così)”. Se non te ne accorgi, è una citazione riassunta dal 300: 

il non solo “film” che ti rivela la Verità = che quei 300 son l’oro

non Te, nemmeno “te”. 

L’oro sono la minoranza organizzata, che ti plasma continuamente in maniera tale che “il numero non conta più niente”. Sempre non a caso laggente è tanta. Mentre la gerarchia designa una f-orma “per pochi”, via via ti avvicini al vertice (che è una cabina di pilotaggio unica). 


Un “trono” che non lo sembra mai, proprio come non appare nella sostanza chi controlla ad esempio una multinazionale. Chi è il “padrone” è, infatti, un luogo comune che risente di ciò che devi “sapere” AntiSistemicaMente

il padrone non corrisponde a ciò che trovi de-scritto sui documenti o nei contratti (“dati” già di per sé abbastanza riservati). 

Nel “mondo della finanza”, ci sei dentro anche “te”, ma… la “tua” preparazione è idonea proprio all’auto mantenerti “distante, alieno” s’eppure un fedele cliente, paziente, c®edente.

La “mafia”, ti sembra possa comparire ufficialmente nella documentazione pubblica o in quella privata? Suvvia. Non c’è nessuna traccia di tale organizzazione, poiché… è-voluto. Figurati, all-“ora”, l’eco-dominante. Immagina che la “documentazione scritta” è una gigantesca opera di sviamento dalla Verità = la “verità”. 

Immagina che persino con la “verità” puoi giungere sempre alla Verità, se (se) ci sei, se sostanzi ogni situazione, in coerenza con Te. Chi ha deciso per la f-orma scritturale, contrattuale, in ogni variante (anche quella digitale), … è la stessa entità che, prima, ha introdotto la “scrittura” e la capacità relativa di “leggerla”. 

Logico. 

Il passaggio dalla stretta di mano, guardandosi in faccia, al “contratto”, uhmde che. Sì, ti guardi sempre in faccia, ma… firmando qualcosa che può potenzialmente riservarti molte, molte, “sorprese”, sempre a “norma di legge”, però. 

Ergo, una “legge della jungla” rivelata da tutt’altro. 

Ovvio, mediante il “tuo” consenso in materia, sostanzialmente: sei “informato” del fatto, anche se non sei in grado di intendere e volere. Cosa che devi controfirmare in ogni modo, perché poi “te” non venga a lamentarti con le “autorità”. 

Ritornando a casa “tua”: anche se compi a regola d’arte ogni procedura legale, fiscale, notarile, contrattuale, etc. la casa rimane “tua”, nel senso che te la possono sempre espropriare non appena “serve”. Il sottosuolo non fa parte del contratto. La “tua” casa è su un terreno che non ti appartiene, essendo del-lo “Stato”. E per qualsiasi motivo, boom! Ciaone. Pensa, poi, che lo “Stato” lo è fra virgolette:

la Italia è “Italia
che è nella “Ué!”
che è by “Usa”
che sono il fratello maggiore (quello scemo) di “Israele”
che è fra virgolette poiché già parassitato dagli “ebrei”
che non sono gli ebrei…

E, così, sino ad arrivare alla ragione fondamentale che si guarda bene dall’essere manifesta (qua, così). Altrimenti, non insisterebbe l’AntiSistema. Semplice ed efficace. Sino a quando non ti accorgerai di tale vivida, sostanziale, com-presenza “ombra”:

ciaone.

E con la “IA”, la (solita) storia si ripete: gli “umanoidi” che ruolo avranno nel “tuo” futuro comune? Indovina:

a “te” toccherà il ruolo da “nativo”, da spazzare via usualmente ad opera degli “umanoidi”, controllati ad hoc sempre da remoto
oppure

a “te” toccherà di essere l’ennesimo “as-soldato semplice”, utilizzato in leva per fare la guerra agli “umanoidi”, controllato da remoto.

Sotto a chi tocca. E, “si salvi chi può”. Del doman non v’è certezza… (seppure tutto sia programmato = “eppure si muove…”).

Che cos'e il popolo ebraico? Secondo Shlomo Sand, la risposta si trova nella Storia. Non, però, in quella ufficiale, costruita e avallata da studiosi che hanno abilmente manipolato le fonti per creare una visione unitaria e coerente del passato…
L’invenzione del popolo ebraico – Shlomo Sand

Certo: “te” sei chi è con-vinto di sapere ed invece “sa” quello che ti hanno detto. Ancora:

se Sand è un… professore di storia all'Università di Tel Aviv…, nonostante quello che pensa e scrive, uhm.

Lo anima la speranza in una società israeliana aperta e multiculturale perché “se il passato della nazione e stato soprattutto un sogno perchè non cominciare a sognare un nuovo futuro, prima che il sogno si trasformi in un incubo?...”.

Eccolo. I “sionisti” son sempre d-avanti, non linearmente. Vedono e pre-vedono. 

Un “nuovo futuro”, in tal modo:
intraprende un viaggio a ritroso nella storia e nella storiografia ebraica basandosi su fonti e reperti archeologici per ricostruire e affermare una nuova verità

La Verità è una! Non “una nuova verità…”.

Sand, “sabbia negli occhi”, insegna a Tel Aviv. No? Ciononostante, la “verità” è sempre meglio di “niente”: 

se ci sei
se sei persino “te” in procinto di accorgerti sostanzialmente.



 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4033
prospettivavita@gmail.com


lunedì 15 settembre 2025

Robot, “umani” e… pirateria.


Il codice

Case, impilate come scatole delle scarpe: l’una sopra all’altra, formando i “piani”, con dentro “te”, che… “s-carpe diem” = hai voglia ad accorgerti sostanzialmente, nella “sostanza” che ti ha ma de che (qua, così). 

Scatoloni aventi una uscita (in) comune e finestre che radono il-al suolo, con porte interne che danno sull’interno relativo. Un’altra f-orma del panopticon. 

Altro indizio. Altro giro. Altro (sempre lo stesso), Oltre

In tali “scarpiere” va in onda la non solo Tv che, sul tetto sta come “il gatto che (ti) ascolta... Come fosse la prima volta...”. Mentre, dal qualche decennio va di moda la “rete” Internet. Ed ognuno ha 1 o + smartphone, ora dotati di “IA”. Qualcosa che “ti mette le ali…”, nel senso che tutto quello che esprimi “vola via”:

riferito da “te”
l’inter-detto, l’inter-nato, etc. 

Ossia, qualcosa molto simile al:

d’IA-volo (qua, così).

“Le tentazioni del suolo…
sono cose piccanti…
belle da prendere al volo.
E accendi un diavolo in me…
perché c'è un diavolo in me…”.
Zucchero

“Un diavolo in me…” = un utente interconnesso a “te”, nell’AntiSistema (l’oro). Lo zucchero (ti) “Fa…” (del) male, lo sai oramai. Eppure, ne sei dipendente motivo per cui non r-esisti, anche se esisti ma non ci sei. Sei “te” in una casa a scarpiera, con tanto di indirizzo (ora anche e-mail). E con “identità digitale” post cov-Id. 

“Se fai uso di cocaina, se fumi uno spinello, ti danno sei mesi. Io mi sono beccato due anni per aver preso uno sciroppo per la tosse di mio figlio, chi se lo mette in testa?...”.
Papu Gómez

Chi te lo mette in testa

Il “copione” (qua, così). Il Dr. Ford. 

Questo è de-scritto. Questo è l’è-voluto. 

Il visitatore Gómez aveva qualcosa da “scontare”. Ergo, Oltre non sono tutte rose e fiori. Di certo, l’AntiSistema è una “copia fedele”. (Ti) indica tutto.

Riporta tutto, come sul bagnasciuga. 

Dunque, puoi “leggere” tutto, se ci sei. Se sei sostanziale. Cosa vuol dire? Bah. Cosa significa: che lo puoi “Fare…”, perché in tal modo funziona, tutto (bello o brutto). 

“Onestamente, arbitri e Var hanno avuto un inizio di stagione disastroso. Se quel gol viene annullato per un fallo, non vedremo mai più un calcio d’angolo senza che l’arbitro fischi qualcosa…”.
James Maddison

Attenzione:

arbitri e Var = tutti, tutto.

Cioè, “è cambiato tutto” per non cambiare niente, sostanzialmente:

sostanzial-niente.



Ancora una volta, il Var è l’occhio di “Dio”, che è assolutamente di p-arte, ad arte. Con l’arbitro ch’è come un “sacerdote” all’interno di tale Re-ligione:

religare, unire insieme
legame che unisce gli uomini nella comunità civile sotto le stesse leggi e nello stesso culto
Link

Sotto (dentro) al culto d-El “Dio” che non esiste; c’è. 

Quando è già successo che è stato “Fatto…” di tutto un (unico) “fascio”, apparente (anche se fisico, concreto, reale, etc.). Se non “osservi la legge”, … ti succede (ancora) qualcosa: 

vieni “punito”, manco continuassi ad essere sempre un bimbo che “non ascolta”.

Pechino: decine di robot umanoidi corrono una mezza maratona senza precedenti
“Questa maratona è un ulteriore passo verso l'industrializzazione dei robot umanoidi…”.
Liang Liang
Link

Liang (al quadrato) si è espresso molto chiaramente, “tra le righe”.
Un “destino” già de-scritto!

“Un’enorme spinta per l'intero settore della robotica…”…
Cui Wenhao

L'evento, organizzato nella E-Town, una zona di sviluppo tecnologico della capitale cinese, ha cercato di testare i limiti di questi robot, che in futuro potrebbero assumere compiti umani nella società

Ma pensa: che “fantasia, il complottismo”. 

Kong Yichang dell'azienda DroidUp, ha dichiarato che la gara aiuta a “gettare le basi” per una maggiore presenza di questi robot nella vita quotidiana.
L'idea è che i robot umanoidi possano effettivamente integrarsi nella società umana e iniziare a svolgere i compiti che svolgono gli esseri umani…”.

Altro giro: altra rin-corsa. 

Quando, “te” potrai essere dismesso? Uhm.
Quanto ci hanno messo le auto elettriche a manifestarsi sul mercato, già belle che pronte?
Poco. Dal Dieselgate (2015), molto poco... No?
Sono proprio i tuoi giorni. Già dimenticato tutto?

Sarai sostituito quando saranno pronti i sostituti; altrimenti a l’oro tocca di travagliare. Cosa che, anche se “nobilita”: anche no. Vero? Te li vedi “sbrigare le faccende di casa”? Suvvia

A l’oro interessa godere del “viaggio”. 

A “te” infatti è riservato l’intero ambito della “famiglia sgobbon”: (qua, così) devi sgobbare ma “niente”, essendo “normale”, poiché “lo fan tutti (belli e brutti)”. 
Osserva meglio i nomi delle aziende “cinesi”:

DeepSeek
DroidUp
Noetix Robotics…

Tipici nomi “cinesi”. No

Liang Liang, vice direttore del comitato di gestione di E-Town:

anche E-Town è molto, molto, “cinese”.

Cosa significa = sostanzialmente, sei in qualcosa di unico, nel senso che è (in) una sol “cosa”:
religare, unire insieme…
che assomiglia tanto a
relegare = isolare (il Re = Te è, nel luogo comune AntiSistema, il Re-legato, da cui “te”, lo... ibrido).

La World Athletics approva il test della saliva per determinare il sesso di un atleta
A differenza di altre federazioni internazionali, World Athletics è una delle più ostili negli ultimi anni alla partecipazione di atleti iperandrogini e transgender alle gare femminili
Link

Ora (ti) serve un “test della saliva” per…
La rivelazione ti ha.

Con la “corrente che ti rema contro” è arduo, però, tenere botta al “cambiamento”. Nella “inclusività” o… “giustizia de noantri”, a qualcuno piace “vincere facile”. Dunque, immagina tutte queste “donne” che… gareggiano contro le donne: che “forza”. 

Che coraggio! Ergo:

ciò che il globalismo sospinge
è il consueto (qua, così)
bullismo rivelato.

Qualcosa che “prima o poi” toccherà anche al parallelismo sostanziale:

robot Vs “te”.

L’ennesima riedizione del già successo:

Te Vs “te” (qua, così).

Nulla di nuovo all’orizzonte: sempre e solo l’AntiSistema. Ah: e il potenziale contemporaneo (Te). Eh: e la Verità. 

Ossia, non proprio “niente de che”. Trovi?



Una nuova era nella produzione di robot umanoidi e l'impianto con la maggiore capacità al mondo nella produzione di robot. Con questi presupposti, Figure presenta BotQ, il nuovo impianto di produzione destinato alla realizzazione su larga scala di robot umanoidi. La prima linea produttiva è progettata per assemblare fino a 12 mila unità all'anno, con l'obiettivo di aumentare progressivamente il volume fino a 100 mila unità. La decisione di internalizzare la produzione consente un controllo diretto sulla qualità e sulle prestazioni dei dispositivi, senza rinunciare a fornire un prodotto altamente funzionale. Il passaggio da una fase prototipale a una produzione su larga scala ha richiesto un ripensamento dell'architettura robotica. Figure 02, il modello precedente, utilizzava componenti ad alta complessità e tolleranza, prodotti tramite lavorazione Cnc. Con l'introduzione di Figure 03, il nuovo modello pensato per la produzione in serie, sono stati adottati processi più efficienti come stampaggio a iniezione, pressofusione e stampaggio di metalli, il che, tra le altre cose, ha permesso di ridurre i tempi di lavorazione da giorni a pochi secondi. Parallelamente, sono stati istituiti due nuovi team dedicati alla sicurezza e all'affidabilità, con il compito di effettuare test accelerati sul ciclo di vita del robot. Attraverso strumenti avanzati, tra cui forni ad alta temperatura e apparecchiature per l'analisi dei guasti, questi team lavorano per migliorare la durata e la robustezza del prodotto finale...
Link

Ha permesso di ridurre i tempi di lavorazione da giorni a pochi secondi = ecco il generato non creato.
Con il compito di effettuare test accelerati sul ciclo di vita del robot = ecco quanto devi “durare”.

Il nostro obiettivo è, infatti, offrire al pubblico un'esperienza sempre più coinvolgente e immersiva, valorizzando lo spettacolo del Calcio con prospettive inedite ed immagini esclusive. La Lega è da sempre in prima linea nell'adozione delle nuove tecnologie, consapevole del ruolo centrale che esse rivestono nell'evoluzione della fruizione televisiva, nella promozione del nostro prodotto a livello globale e nella trasparenza delle decisioni assunte dai direttori di gara...”.
Luigi De Siervo 

Link

Un nuovo rapporto di Grant Thornton, realizzato in collaborazione con la Live Content Coalition, conferma che le trasmissioni illegali di eventi sportivi e altri eventi dal vivo continuano a crescere, dimostrando che la pirateria è una delle principali minacce per i detentori dei diritti, anche in Serie A...
Link

Il nostro obiettivo è, infatti, offrire al pubblico un'esperienza sempre più coinvolgente e immersiva (gli “umani” lo necessitano al fine di poter “meglio” funzionare = senza mai accorgersi sostanzialmente. I visitatori lo richiedono. Gli utenti, pure. La Re-gia, figurati).

La pirateria è una delle principali minacce per i detentori dei diritti… (la “pirateria” ti indica di essere nell’AntiSistema, ove “i detentori dei diritti...” sono proprio tali “pirati”).

Come puoi “vedere”, (qua, così) è tutto girato al contrario, ma ad angolo giro.

Il detentore dei diritti…, quindi, sei Te; mentre i “pirati” son l’oro. 

Ergo, (ti) è già successo ma “niente”.




  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4032
prospettivavita@gmail.com


venerdì 12 settembre 2025

Coerenza.


Ho ripreso a de-scrivere per via della situazione in Palestina. Come potevo non esprimermi, dal momento in cui tale follia demoniaca ha preso il sopravvento.

Messina, dunque, più bella di Atene, più bella di Napoli secondo il già citato Carrère: “una marchesa in veste broccato... il tumulto della vita moderna, lo scampanellio tramvai, il fumo dei piroscafi, dalla falce in cui sonnecchiavano le navi sino al paradiso dello Chalet, rumori, musica, gente...”, il profumo degli aranceti…
Link

Uhm. Che... peccato.
Si parta da molto lontano, allora.

I templi di Abu Simbel sono stati spostati tra il 1964 e il 1968 per salvarli dall'inondazione causata dalla costruzione della diga di Assuan e del lago Nasser. L'operazione, un'impresa ingegneristica unica, ha comportato lo smantellamento dei templi in migliaia di blocchi, catalogati e numerati per il rimontaggio in una nuova posizione, più in alto e più all'interno rispetto al sito originale…

La “IA” af-ferma ciò. Or bene, se gli “ingegneri” sono (stati) in grado di…; conseguentemente, sono anche in grado di… No?

Non si capisce? Bah:

s-montare, non ti dice nulla?

Quando, in Pompei, ad esempio ma causalmente, viene “ritrovato qualcosa/qualcuno”, che cosa sostanzialmente “viene riportato alla luce”. Sei forse, “te”, lì compresente a certificare l’accaduto? No. Per “tutti i motivi del mondo”, a “te” manco viene in mente di… 

Del resto, “è vietato l’accesso ai non addetti ai lavori”. 

Ci sei? E chi l’ha-detto. La gerarchia. La preparazione. La mansione. L’essere all’altezza di… Gli studi. L’appartenenza a qualche “albo, ordine, livello, classe, etc.”. Se “non hai studiato”, nisba. Se “non ti conosce nessuno”, nada. Se ti presenti ugualmente ma “ti attacchi”, bah: giri i tacchi e bon. 

Te ne fai una ragione. Lo capisci. 

Lo com-prendi sempre in quel posto ma “niente”: si vede che in fondo “ti piace”. In tal modus, “questi” decidono sempre al posto tuo, in quanto che di tuo (qua, così) non c’è proprio niente: altro che “non avrai nulla e sarai felice”. 

È già (così, qua), nella sostanza. 

Si può osare immaginare che il denaro sia una f-orma di droga, capace di farti sentire realizzato (quando lo “possiedi”, anche se essenzialmente sei sempre posseduto). Hanno spostato “Abu Simbel” in un periodo storico (anni ’60) che, se ci pensi ora ti viene sempre da pensare “ma come hanno fatto!”. Infatti, 60 anni fa erano già dei “primitivi”, rispetto al 2025. 

Eppure, te lo vengono a dire e dunque lo “sai”.

Se lo “Zio Gerry” ti domandasse qualcosa a proposito di Abu Simbel, è proprio la versione ufficiale del “dato” che dovresti emanare = ciò che ti hanno detto e quindi “devi sapere”. I “giochi a premi”, in Tv, hanno cementato proprio la “cultura di massa”: dopo la “Italia”, venivano “fatti anche gli italiani”. 

Proprio come Abu Simbel, “prima e/o dopo”.

Interessante questo concetto, molto simile al:

prima e/o dopo “Cristo”.



Cioè, qualcuno “picchia un paletto nel terreno” comune allaggente e, ops: diventa la “verità”. Ma, dovresti oramai persino sapere che è sempre la Verità, in azione: anche quando “verità”

Ergo, la d l’oro “verità” è la Verità che ti auto manutiene informato, assumendo i panni (facendo “surf” con tutto) della “verità”. Dunque? Se Abu Simbel è un costrutto del tutto artificiale, nel senso che non appartiene al “tempo” che presupponi di “sapere” (qua, così), di conseguenza allora cosa significa, cosa indica, sostanzialmente:

l’esse-Re già successo
ciò che
continua a succede-Re
ove
non esiste ma c’è il… Re.

Abu Simbel è un’opera molto simile alla costruzione delle “autostrade italiane”:

viadotti e gallerie a non finire
km di ingegno ed ingegneria
finanziati in maniera tale da “collegare il paese”
dopo averlo “unificato”
da nord a sud
compiendo il consueto scempio AntiSistemico.

Qualcosa che serviva a qualcuno. Qualcosa che ti indica proprio tale qualcuno, ma “solo” nella sostanza = se ci sei. Se sei Te. Oppure, se sei “te” ma ti accorgi e rimani poi coerente

l’anticamera per il ritorno a Te, l’esserci sferico. 


Chi è identico al Re, in termini di quintessenza (potenziale contemporaneo). 

Ho visto un re.
Sa l'ha vist cos’è'?
Ha visto un re!
Ah, beh; sì, beh…
È l'imperatore che gli ha portato via
un bel castello...”.
Enzo Jannacci

Lo “imperatore”. Ok? Chi “porta via persino il castello al re...”. Ergo, la più grande storia è composta da un vnicvm “di antica memoria”, di “vecchio stampo”, di “certificata presenza”, etc. 

Il re non è il Re, così come “te” non sei Te. 

Ancora:

anche il Re non è l’Imperatore.

E, annota x bene:

le virgolette e le maiuscole
significa, sostanziano, indicano tra le righe non linearmente.

Esempio:

re o “re” = “re”
re o “Re” = “re”.

D+:

imperatore e “imperatore” = “imperatore”
imperatore o “Imperatore” = “imperatore”.

Quando il Re è il Re? Quando l’Imperatore è Imperatore?
Quando 1- te ne accorgi sostanzialmente, 2- il “dato” diventa coerente con “te”/Te, 3- te ne “Fai…” qualcosa = ne riesci, vai Oltre, etc.
Altro:

il Re è sottodomino nei confronti dell’Imperatore.

Tuttavia

quando SPS ricorre al termine di Re
indica l’Imperatore. Ok?

È già successo talmente che continua a succede-Re:
è l’Imperatore!

Chi impera è chi imperversa (qua, così). Chi “Fa…” il bello e/o il brutto “tempo”. Qualcuno che diventa persino qualcosa, nella frattalità da espandere sostanzialmente. Ad esempio, qualcosa che testimonia la compresenza dell’Imperatore è, uhm:

una “chiesa universale”
una “organizzazione mondiale”
un “evento planetario”.

E, tra gli oggetti:

che ne dici del “Dio” denaro
che ne dici di un “diadema di diamanti”
che ne dici dello smartphone…

Mentre, tra i s-oggetti:

Maradona, Ramses II, Alessandro Magno, etc.

E tra gli “influencer”:

Gesù, Maometto, Budda, etc.

Sì, la solita “fantasia” all’opera. 

Tra le “malattie”:

lo stress, il tumore, l’infarto, etc.

Il “metro” è tale. La f-orma gerarchica, pure.

La “natura” è come la “democrazia”. E se questo è vero, :

è altrettanto vero
che, di conseguenza
la natura è come la democrazia.

Come quando osservi un cielo sena nubi, oppure con. Seppure, il cielo che vedi è sempre il “cielo” che ti sovrasta e rac-chiude (qua, così). L’ingegneria frattale espansa è simile alla “magia”:

terra-in-forma la macch-in-azione.

E, dal “proverbiale nulla”, oplà che si manifesta qualcosa: 

l’è-voluto!

Ora, se una qualche tecnologia de noantri è riuscita ad ingenerare organismi mutaforma, partendo dalla struttura interiore, ecco il frattale (da espandere sostanzialmente) della frattalità espansa

Ecco “te” (qua, così). Ecco il d l’oro di-sogno

El tratto comune che (ti) indica proprio la com-presenza di “Dio” = d’El Imperatore AntiSistemico, da cui guarda un po’ che “caso”, deriva proprio l’AntiSistema.
Che cosa intende “di-mostrare” SPS con tutto questo popò di “battage”? 

“Niente”. No?

In-tanto, “te” (qua, così) sei “nessuno”. Ergo, a chi può giovare tale “discorso”. 

A “Nessuno” = Te (xxx, xxx).


Te, che non esisti ma ci sei. 

Wow: come “Dio” o l’oro che, allora, sono proprio come Te; solamente “un poco più accorti”. Qualcosa che fa la non differenza di potenziale, lato l’oro. E la differenza di potenziale, lato “tuo” (qua, così). 

Altro giro: la stessa “giostra”.

Quando te ne renderai conto in maniera tale da divenire coerente? Quando te ne renderai conto in maniera tale da divenire coerente…, sarà tutt’altra “cosa” tale luogo comune che “sai” chiamarsi Terra, mentre altresì è l’AntiSistema terrestre o terreno. 

Dunque, Terra è come “democrazia y libertà”. 

Ma, potenzialmente, Terra è anche e soprattutto (x Te) il tuo di-segno da auto realizza-Re. Se non ti accorgi ancora, è proprio questa la “via”:

perché, è proprio ciò che hanno percorso l’oro (“Dio”).

L’unica via che non ti annichilisce. Perciò, tale deve essere lo “atteggiamento” usuale, tipico, auto caratteristico, etc. Te, da Te, in Te, per Te, con Te, fra Te e Te. Un mondo troppo egoista? Ma no: quando tutti sono in Sé (Te), contemporaneamente. E, sempre se ci “Fai…” caso:

il “Leviatano”, che sembra sempre indicare un unico despota che si avvale della comunità intera

da ben altra prospettiva (quella sostanziale)
indica la “via” affinché ognuno sia in contemporanea “Dio” = Sé (Te).

Come una “dima”. O, meglio, la Verità.

Sì, è un concetto che ti sfugge, poiché non lineare. E “te” (qua, così) sei abituato causalmente proprio in altro modo, anzi, in tutti gli altri modi. Altra “pistola fumante”. Altro non solo indizio. Altra prova comprovata che non esiste anche se c’è, chi se ne approfitta amministrando tutto mediante tale “vantaggio”, sviluppato mondialmente in leva, da remoto, ubiquamente, non localmente, wireless, etc. etc. etc. 

Quale “vantaggio”? Ancora una volta:

quello di
non esiste-Re; c’è!


Ancora Carrère: “diluvio ha l'aria di un mostro ferito, rabbuffato dall'ira... mugge il mare nelle grotte sottostanti, le squame del gigante sembran grondanti di un'acqua sanguigna...”. E G. Bellonci sul Giornale d'Italia: “per tutta la notte il vento, la grandine e il terremoto hanno imperversato contro Messina, desolato lo stretto, si sono uniti in un mostruoso connubio a la tragedia del caos... (per) nascondere per sempre luoghi di maledizione...”. E BarzÌni: “neve bassa sui colli, tutti i flagelli si adattano al seguito del terremoto, ieri una tempesta furibonda... ed a un tratto l'uragano. Lo sconvolgimento fosco del cielo pareva veramente il presagio teologico di chi sa quale cataglisma... scosse di terremoto... alla sera un incendio... nel quale si sentiva, a momenti, il caratteristico odore della carne bruciata, lanciando milioni di faville, di frammenti infiammati che ricadevano, come una prodigiosa pioggia di fuoco, sulle rovine...”. Il tono della descrizione ci fa andare alle descrizioni bibliche dell'Apocalisse. “Atlantide, Atlantide”, impreca Carrère alla vista delle rovine. E quanto ai segni premonitori, quelli che incontriamo nella letteratura sull'argomento, sin dai tempi più remoti:
l'irrequietezza degli animali, qualcuno con il suo agitarsi fece mettere in salvo il padrone. La grande quantità di cicirelle pescate, segno di una grande corrente migratoria dai luoghi del disastro. E il cielo, infine: da Chiaramonte Gulfi ci arriva una testimonianza. All'ora dell'Ave Maria, F. Nicastro Ventura racconta di avere veduto nel cielo un grande fascio di luce calare sin su Niscemi e Mazzarino, come un grande incendio che andava diffondendosi verso le montagne. “Poteva essere - si chiede Ventura Nicastro - una Fata Morgana trasportata in mezzo all'isola dai mari di Reggio e di Messina?...”…

“Noi non siamo cattivi, Monsignore, ditelo a Dio, voi che siete ascoltato...”…

E Francesco Mazziotla: “Iddio Onnipotente, perfetto, geloso del suo Cielo, nei suoi imperscrutabili disegni, non volle, non poteva permettere che sulla terra rimanesse ancora l'immagine del suo paradiso... Messina cadde perché gl'incanti spariscono, perché il paradiso non è terreno...”…
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Riccardo Cuor di Leone.
Udite udite popolo tutto…
Qui verranno cantate le ardite e scellerate gesta de lo Re Normanno, de lo Re Riccardo, detto Cuor di Leone per lo suo ardimento e lo suo coraggio.
Lo Re delle crociate, colui che vinse lo “feroce” Saladino.
Egli partì dall’Inghilterra ed era l’anno del Signore 1189 quando sbarcò nella nobile Messana.
Qui si fermò da conquistatore e i suoi uomini abusarono delle donne siciliane e ogni tipo di razzia venne compiuta in nome della libertate e de la justitia.
Dopo sei mesi di otium partì e diresse la prua della sua barca verso la Terra Santa.
Andò a combattere la terza crociata bandita da lo Papa Gregorio VIII…
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Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4031
prospettivavita@gmail.com