Sauron scomparve dalla Terra di Mezzo ma non morì. E il potere infuso nell'Anello aveva una volontà propria che irretì Isildur: invece di distruggerlo (cosa che sarebbe stata fatale per Sauron, il cui destino era legato per sempre all'Anello Sovrano), decise di tenerlo per sé, in memoria di suo padre e di suo fratello Anárion... In realtà, forse senza saperlo, Isildur desiderava il potere che l'Anello gli avrebbe conferito, per accrescere la forza del proprio regno…
Quando fai qualcosa x “te”, cosa stai facendo nella sostanza AntiSistemica?
“Chi si assomiglia, si piglia…”. Si attrae. C’è attrazione. Ma, non solo.
Dipendenza. Gravità!
“Ad immagine e somiglianza…”, non ti dice proprio nulla, nella sostanza?
Mentre gli individui sono tutti “diversi, unici”? Uhm. E i “protocolli”, allora?
La “Poesia dell’Anello” recita ben altro. No?
Gerarchia. Dominio. Potere.
Non esiste-Re;c'è!
Sauron scomparve dalla Terra di Mezzo ma non morì...
Oppure, la storia di Voldemort e gli Horcrux.
O, ancora, il Leprecauno (American Gods) ed il proprio “spazio interno segreto”. Una comoda scappatoia. Non c'è che dire!
In-somma, anelli a profusione un po’ per tutti (“illusione collettiva, verticale”), ma…
“Ora, gli Elfi fabbricarono molti anelli; ma in segreto Sauron costruì un Unico Anello con cui dominare tutti gli altri, il potere dei quali era legato a quello con soggezione assoluta e destinato a durare solo quanto sarebbe durato il suo…”.
Il Silmarillion
Ecco i “molti” = la moltitudine, incuneata(si) laddove i numeri non contano + nulla (sostanza). 300 docet. Ergo, l’oro: e relativa (assoluta) strategia della rivelazione o non esiste; c’è.
Che c’è di così “fermo” da essere auto considerato “im-mobile”?
E, dunque, nemmeno esistente...