mercoledì 20 luglio 2016

Cos’è che non capisci? Quello che continui a dimenticare.



Memorizza...
Per la ricerca scientifica… negli Stati Uniti si uccidono ogni anno tra i 20 e i 40 milioni di uccelli e mammiferi.
Possono sembrare cifre enormi – esse superano di gran lunga quella degli animali uccisi per la pelliccia, per non parlare di quella delle bestie usate dai circhi - ma anche la stima di 40 milioni non rappresenta che il sacrificio compiuto in due soli giorni nei macelli americani, dove si uccidono circa dieci miliardi di esemplari all’anno
La tesi del libro è che l’allevamento ha distrutto il nostro antico senso di affinità con gli animali e con i viventi, sostituendolo con la fede nel dominio (una licenza accordata dalla divinità a utilizzarli nella maniera che ci sembra più utile) e un senso di alienazione dalla natura che è alla radice di molte delle crisi sociali e ambientali di cui siamo vittime
Come mangiamo. Le conseguenze etiche delle nostre scelte alimentari – Peter Singer, Jim Mason
 
Sapere certi “numeri”, conferisce all’immagine di quello che pensi, uno spessore e una prospettiva molto più… “precisi”. Non è più solo una idea, qualcosa a “caso”, che ignori selettivamente o intuisci distrattamente
Diventa la "tua" realtà manifesta e quello che la distingue e precisa meglio.
Il “buco con la menta attorno”.
Qualcosa che, per come sei mess3 “qua, così”, la “tua” mente tende quasi immediatamente a cancellare, poiché è più “forte (vicin3)” la priorità “status quo”, ossia, l’auto mantenimento – imperituro passivo – delle condizioni di vita – più che altro, fisiche (salute) e inerenti al futuro (pensione) – più adatte alla propria sopravvivenza in uno scenario che sembra e viene giudicato come “troppo grande per mettersi contro”.
La sensazione (che è inerente ad un solido stato mentale auto indotto, a partire dall’ambiente che si “respira” ogni giorno) è quella di conseguire a qualcosa di “enorme”.
Uno stato che disarma dentro ed arma fuori, ma sempre nella direzione dell’interesse, che si crede essere solo personale e che, dunque, sembra essere una propria esigenza, per la quale la “divinità (di qualsiasi tipo)” ha conferito “mandato” ad ogni umano, di agire in un simil modo.
    

martedì 19 luglio 2016

L'ingiustizia con al centro l'umanità.



"Urbi et Orbi" è una locuzione latina che significa "alla città (di Roma) e al mondo" (letteralmente: all'Urbe e all'Orbe)…
Link
Se hai ancora presente cosa hai letto ieri, in SPS, a proposito del “qualificatore e quantificatore universale”, allora non potrai non accorgerti che, ad esempio, una autorità (“universale”) come quella della Chiesa, ricade a meraviglia in quanto già appurato:
  • alla città (di…) e al mondo
equivale
  • alla formula: "per ogni x esiste una y tale che…
  • quantificatore = serve a indicare la grandezza o l'estensione di una affermazione
  • esistenziale = l'estensione indicata vale sempre almeno per un caso, che dunque “esiste (exists)”
  • universale = l'estensione indicata è sempre totale:"per ogni (all)"…
  • preso atto di questo, ieri – per quanto riguarda SPS – è stato deciso di assumere come “quantificatore esistenziale universale”, il carattere “3” (per una evidente simbologia con il concetto frattale espanso di “tri-unità e di terzo stato/allo stesso tempo).
Questo permette di bypassare la limitazione (ad auto disinnesco dominante) della distinzione duale/gerarchica, derivante dall’accettazione passiva della terminologia linguistica “di genere”:
  • il maschile ed il femminile scompaiono
a favore
  • di una “centralità, lato umanit3”.
Allo stesso tempo, scompare la divisione duale (questo o questa = quest3).
Sembrano “stupidate”, ma… fanno la differenza, questi “dettagli”, perché... sostanziali e a livello frattale espanso… auto indicanti la compresenza, non manifesta, di una strategia matura ed avanzata (già successa), a dominare totalmente lo scenario reale manifesto “qua, così” (status quo by dominante).
Ossia, così puoi “avvicinare (ricordarti, accorgerti)” la ragione fondamentale, per la forma emersa di uno “stile di vita”… assorbito ambientalmente, che si basa su uno “stallo mobile”, intelligente (dalla prospettiva dominante), che usa e prevede tutt3 sempre e solo alla propria mercé.
Per trasformare tutto, ti devi “fermare”.
  

lunedì 18 luglio 2016

Il qualificatore/quantificatore “3”.



Nel giorno della “trasformazione” di SPS, occorre delineare una modifica, anche, nel modo di “scrivere”, relativamente al “duopolio gerarchizzato ‘1) femminile, 2) maschile’”.
È da tempo che, infatti, in SPS i termini “al maschile/femminile” sono stati riunificati per mezzo della contemporanea presenza degli stessi (in ogni caso, di riferimento tradizionale all’uno e/o all’altro genere).
Ma, così, si fa fatica “in ogni senso”, sia a seguire che a concepire l’atto stesso del riferimento scritturale/creativo/logico.
Per cui, proprio oggi, in SPS prende forma una diversa modalità/codifica, dell’interfaccia “lingua”, in maniera tale che, ad ogni riferimento “maschile/femminile (di parte, duale)”, si sostituisca la desinenza relativa al genere (1 e 2), con quella universale “asessuata” ed “esistenziale” di “3”:
  • il numero “3” è stato scelto come ulteriore semplificazione simbolica, a partire dal già esistente “quantificatore esistenziale”, essendo – questo – un carattere molto difficile da trovare e produrre, per mezzo della canonica tastiera da Pc o smartphone, etc.
   
Il quantificatore esistenziale è un carattere tipografico scientifico, molto usato sia in insiemistica che in logica, due campi tra loro affini della matematica; il nome del ∃ ha un'etimologia facilmente ricercabile:
con la parola quantificatore si intende la sua funzione di indicare la grandezza o l'estensione di un'affermazione e con esistenziale il fatto che tale proposizione vale sempre almeno per un caso, che dunque esiste...