lunedì 27 ottobre 2014

Ti voglio bene.

 
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La tua gloria è legata fatalmente alla tua distruzione”…
Troy
Tutto qua? Ciò che giunge, come eco ossessiva, dal passato è… tutto qua? 
È ancora la “crocifissione” di un essere vivente? Il tramandare il proprio nome nelle/alle onde del tempo, è legato forzatamente alla eliminazione fisica del “contenitore”, che permette l’ascensione alla quintessenza del valore simbolico?
L’umano di un certo tipo… necessita di nutrirsi di “emozioni/sentimento”; qualità che “oggi” sono divenute stati d’animo suscitanti apparentemente… "debolezza"; morire per un ideale, che cosa “è”, oggi? Cosa significa? A quale tipo di (s)vuoto sei andato progressivamente (in)contro? 
Che cosa giunge da una versione della “storia”, trapassata negli annali leggendari dell’epica cavalleresca, probabilmente di stirpe immaginaria?
L’immaginare è solo opera di “fantasia” e, dunque, di invenzione mentale?
Oppure… ciò che anima dentro, appunto… una “immagine in movimento”, (ri)corda qualcosa che è già avvenuto, da qualche parte ed in qualche tempo, ora permutato nell’oceano del dimenticare… con qualcosa di più tangibile come, ad esempio, una Vita condotta nella "pacifica/passiva" condotta in/di un reame dimensionale come quello dove ora vivi tu?
Quale misero (s)cambio hai effettuato, ad un certo punto del “tuo” passato!
Che cosa hai “lasciato”? Che cosa ti ha convinto a farlo?
Che cosa ora ne sai? Solo ciò che ora, (ri)cordi…
Da oggi, potrai leggere in SPS qualcosa di nuovo, anche per SPS stesso.
L'epica narra in versi il mythos (mito), cioè il racconto di un passato glorioso di guerre, e di avventure.
L'epica è la prima forma di narrativa, ma non solo:
costituisce anche una sorta di enciclopedia del sapere religioso, politico ecc. Essa veniva trasmessa oralmente con un accompagnamento musicale da poeti-cantori…
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Tu hai “sete” di ciò? Di questo tipo di "guerre ed avventure"? Naa... anche se non lo (ri)cordi e non lo sai… è, invece, della tua dimensione più autentica, che necessiti. Tu non sei un vigliacco. Tu sei tutt’altro ma... hai “preferito” smettere di saperlo, offuscare la memoria, perdere il (ri)cordo.

Perché?

venerdì 24 ottobre 2014

Come mai non ne hanno ancora scritto i maggiori quotidiani nazionali?



La dottrina della pubblica sicurezza si basa innanzi tutto sul principio per cui alcune risorse come l’aria, l’acqua del mare, le foreste, abbiano, per l’insieme della popolazione, un’importanza così grande che sarebbe totalmente ingiustificato farne oggetto di proprietà privata. Le suddette risorse sono un dono della natura e dovrebbero essere messe a disposizione di tutti in modo gratuito, indipendentemente dalla posizione sociale.
Poiché tale dottrina impone al governo di proteggere queste risorse, in modo che l’insieme della collettività possa usufruirne, nessuno può autorizzarne l’utilizzo da parte di privati o a fini commerciali [...]. Tutti i cittadini senza eccezione sono i beneficiari delle coste, dei corsi d’acqua, dell’aria, delle foreste, delle terre fragili da un punto di vista ecologico. In quanto amministratore, lo Stato, per legge, ha il dovere di proteggere le risorse naturale [le quali] non possono essere trasferite alla proprietà privata”…
Estratto della sentenza, del Dicembre 2003, della Corte Suprema dell’India, nei confronti del caso “Coca-Cola/Stabilimento di Plachimada”.
Quando la lingua e la legge sono utilizzate per trasmettere “valori in linea con la teoria dell’essenza umana”, coincidenti con quello stato di “giustizia nativa perché originaria”… allora si (ri)esce a percepire una apertura interiore finalmente proiettata anche nello scenario 3d esteriore.
Tutto sembra “fare pace”, con tutto.
Le suddette risorse sono un dono della natura e dovrebbero essere messe a disposizione di tutti in modo gratuito, indipendentemente dalla posizione sociale…
Tutti i cittadini senza eccezione sono i beneficiari delle coste, dei corsi d’acqua, dell’aria, delle foreste, delle terre fragili da un punto di vista ecologico…
Dal punto prospettico del “Programma”, questo estratto della sentenza di una “Corte Suprema” (Anti)Sistemica, è autentico oro colato (da inserire nel "Manifesto"), perché – allorase tra le risorse naturali ci metti anche il “concetto di denaro” (carburante del motore sociale, dal quale dipende l’intera “economia” del Pianeta 3d), si possono applicare anche ad esso le medesime conclusioni, a norma e regola di legge (fissate attraverso l’interfaccia della lingua):
  • un dono naturale
  • disponibile per tutti
  • in maniera gratuita
  • in quanto
  • tutti sono proprietari delle risorse naturali.
Ergo, il denaro e nella fattispecie il “Modello LSD” (Libero e Sovrano Denaro), è una risorsa naturale da fare dono a tutti coloro che nascono sul Pianeta Terra 3d, perché ne sono di fatto e di diritto i relativi beneficiari (non i “possessori”, benintesi).

giovedì 23 ottobre 2014

Legge e lingua (pugnali ed identità mascherate).


Lesotho Highlands Water Project - Acqua. 
Il progetto consiste nella costruzione di cinque dighe e di oltre 200 km di tunnel. Sostenuto dalla Banca Mondiale, vede la partecipazione dell’italiana Impregilo.
Gli ingenti danni provocati dalle dighe non sono stati risarciti alla popolazione locale
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Che cosa non è chiaro in ciò che si legge?
Che cosa impedisce di porre rimedio?
Che cosa convince che c’è sempre altro da fare e di più importante?
Che cosa distoglie in continuazione l’attenzione, non appena ti soffermi su qualche argomento che, in qualche modo, ti (ri)corda una (in)giustizia?
 
Solitamente, ciò che si legge o si vede (alla tv, ad esempio) (ri)guarda luoghi "lontani" e, dunque, distanti dalla propria realtà quotidiana fatta di (s)cadenze, obblighi, lavoro e… “responsabilità”.

Per cui non sembra nemmeno “vero” quello che si vede ma, evidentemente, non si “realizza con mano”. Viceversa, quando l’accaduto (ri)guarda “te”, le cose cambiano e si registra una tua attivazione che, progressivamente e mediamente, (ri)torni a spegnerti nel tempo.

Le linee di comportamento usuali medie, sono:
  • passività (routine)
  • innesco (notizia)
  • scoppio (reazione)
  • scarico (agitazione)
  • passività (routine).
Nel “mezzo” accade che “tu perdi qualcosa, in una maniera apparentemente senza possibilità altra”.
Alla fine di ogni ciclo, tu hai perso qualcosa (denaro, energia, speranza, etc.) e ad ogni nuovo ciclo… tu sei un po’ più “corroso/a”.
Tutto ciò (ri)corda le fasi di un motore a scoppio, che viene azionato per mezzo della “batteria” e di una serie di congegni che, elettricamente, lo pongono in una condizione di “accensione”. Una volta acceso, inizia a consumare il carburante, mischiandolo all’aria esterna.
Senza carburante il motore torna ad essere un insieme di pezzi artificiali senza Vita.
Il carburante permette la Vita del motore.

Tu, di quale tipo di carburante necessiti?