mercoledì 22 ottobre 2014

La forma del “tuo” libero arbitrio.


Edward George Earle Bulwer-Lytton, primo barone Lytton (25 maggio 1803 – 18 gennaio 1873), è stato uno scrittore, drammaturgo e politico britannico. Personaggio molto popolare al suo tempo, coniò alcune espressioni che sono rimaste nell'uso comune, come "la penna è più potente della spada" e il celeberrimo "era una notte buia e tempestosa"…
Scrisse numerose altre opere, tra cui La razza ventura (The Coming Race, 1871), che risentì profondamente dei suoi interessi per l'occulto e che contribuì alla nascita della fantascienza e del filone dei "mondi perduti".
È opinione comune che l'opera abbia contribuito a creare l'immaginario misticheggiante del nazismo, oltre ad aver probabilmente influenzato La macchina del tempo di Herbert George Wells per la sua tematica di una razza sotterranea che attende di conquistare il proprio posto al sole…
Link
Forma del libero arbitrio (anello del presente), nella struttura temporale fissata agli estremi cardinali (passato e futuro)

Che contribuì alla nascita della fantascienza e del filone dei "mondi perduti"…

Si riduce a questa “semplificazione” la portata di un’opera? O, meglio, una simile riduzione di portata avviene a livello reale ma non sostanziale essendo, la medesima, opera(nte) anche e soprattutto nel campo del simbolismo energetico.

SPS ti (ri)corda che, per comprendere bene la portata “sensazionale/energetica” del simbolismo – (in)direttamente su/in te – puoi ad esempio pensare a quali effetti registri nel tuo campo d’esistenza, allorquando t’imbatti in qualcosa di molto “forte” che, sempre per esempio, è in grado attraverso le proprie sole linee architettoniche... d’influenzarti un particolare stato d’animo.

Cattedrale di Amiens
È importante aver ben chiaro che cosa s’intende e che cosa “è”, il potere della simbologia che, d’insieme e nel dettaglio, ti circonda completamente (sia a livello di manufatto, che a livello di... "naturale").

martedì 21 ottobre 2014

Spostare il Passato.


Sulle onde del “Programma” anche quest’oggi, in SPS, si approfondirà un po’ meglio il suo profondo intreccio; ciò che è già alla luce e ciò che, in prospettiva, non è ancora emerso nemmeno a livello teorico. Come già scritto anche ieri, il futuro è il “capo di un filo mobile, che lo unisce alla particella di eterno presente, a partire da un capo apparentemente fisso, definito passato”.
Il futuro non è fisso ma è qualcosa che fluttua e che può essere, anche, reso “fisso” se… dal "filo presente/passato", si è trovato il modo di assicurare (ancorare) il passato.
È logico che, da un simile punto prospettico, la (ri)definizione ad hoc della storia (che congela una versione di comodo del passato) nel relativo corrispettivo generico di “storia deviata”, sia una base di partenza necessaria al fine di condizionare il presente, affinché si possa raggiungere una tipologia di futuro (target) prevista e controllata all’origine.
Lungo la via attuale, il futuro è ciò che a più alta probabilità si avvererà, continuando, appunto, sull’attuale via

Ergo:
il futuro è intelligibile (accessibile e compreso... avvertibile, chiaro, comprensibile, facile, percepibileLink).
Ok… ma da chi/cosa, è esso comprensibile?
Beh… da chi/cosa lo ha “inteso ed ispirato nelle 3d”.
Il Barone Lytton scrittore ed esoterista di fine 800… racconta di una civiltà sotterranea … avanzata tecnologicamente che, secondo lui, vive ancora nel sottosuolo della Terra
Vitriol

lunedì 20 ottobre 2014

Programma: Responsabilità e Preparazione al "Vuoto".



Dopo avere concepito il “Programma” è utile iniziare un processo di analisi completa, relativamente alla maturazione di una prospettiva di coerenza, sia con il presente che con il futuro (mantenendo saldamente nella memoria il passato, come esempio da “esorcizzare”).
Il passato non insegna nulla se… il presente continua ad essere un suo prolungamento del tutto inconsapevole.
In un processo di “analisi coerente”, il futuro deve essere preventivamente “respirato”; personalmente, nel concepire e mettere a punto il Programma, mi sono (ri)trovato come proiettato nel futuro, direttamente inerente al Programma stesso.
È come masticare dell’energia e piegare il tempo “in coerenza”; il futuro si dispiega e si rende già sin d’ora, “intuibile”.

Il futuro si trova costantemente lungo una via che va dal passato, passando per una eterna particella di presente. Il futuro non lo incontri mai, visto che si sposta sempre lungo le estensioni probabili della via percorsa. Esistono  infiniti futuri che dipendono dal percorso fatto di “atteggiamenti presenti, che risentono più o meno del passato”.

A livello di Programma, le sensazioni “forti” derivate e respirate (conseguenti) da SPS sono state due: