mercoledì 1 ottobre 2014

Cosa è... diabolico?


"L'articolo 18 non c'è più... ma da due anni"… L'articolo 18 è ormai residuale…
"Non si racconta che la riforma non è stata fatta per 44 anni, qualcuno che le cose le sa ancora c'è"...

Massimo D'Alema
SPS utilizza il Metodo Indiretto, l’Analogia Frattale ed il Doppio Specchio… per la decodifica – dal relativo punto prospettico – di qualsiasi espressione, fatto, notizia, citazione, immagine, etc. che giunge sino alla proprie “rive”.
Tutto si presta per essere (ri)tradotto alla lunghezza d’onda personale; al di là della superficie apparente del segnale vi sono st(r)ati di informazioni, sedimentati gli uni sugli altri per mezzo di (in)collanti energetici di parte, livellati da/in ordini gerarchici di appartenenza; veri e propri possedimenti facenti capo a strutture d’insieme legate da un sottile filo di continuità, anche completamente staccato da ogni "filo (il)logico" (ri)utilizzato usualmente per (ri)comporre ogni trama, alla luce dell’unica trama impressa in questa realtà 3d (ri)tenuta unica, perché apparentemente senza alternativa.
Quindi… tu sei costretto a rimanere sull’attuale via.

Anche se ti auguri un altro tipo di “vi(t)a” è “questa che ti devi sorbire”. È questa a cui devi obbligatoriamente partecipare. Ti sembra “giusto”? 
"Dove" si trova il tuo desiderio per qualcosa di diverso? Sì, perché… sai che da qualche parte esiste, visto che… ne percepisci comunque le “forme eteriche” (il suo profumo, il suo gusto, etc.).
È solo una… "vana speranza", che un grosso sospiro può mettere da parte ogni volta e per sempre?

martedì 30 settembre 2014

Tra parentesi...


Beethoven è stato uno strenuo sostenitore della libertà, non certo del tutto dell’uguaglianza e della fraternità. Il desiderio, cantato nella Nona, di unire il mondo in un solo abbraccio unendo popoli distanti doveva realizzarsi soprattutto attraverso l’arte. Ma egli non ha mai cessato di dimostrare il suo disprezzo per le classi inferiori coi fatti (si vedano i suoi rapporti con la servitù) o con le parole:
Il borghese – e a me è capitato di essere uno di costoro – è destinato a rimanere escluso dalle classi superiori della società”…
Quaderni di Conversazione, febbraio 1820 Q.vii 48a-b
Il desiderio… di unire il mondo in un solo abbraccio unendo popoli distanti doveva realizzarsi soprattutto attraverso l’arte…
 
Esistono tanti modi per “perseguire lo stesso obiettivo”? 
La domanda è retorica e la risposta è automatica: certamente, sì (le moltitudini si “spiegano” così, ad esempio, il cosiddetto “Piano Divino”, in maniera tale da bypassare con la fede e la speranza la solida realtà 3d, che sfata ad ogni istante ogni più lusinghiera speranza “celeste”).
Allo stesso modo, esistono tanti modi per “non perseguire lo stesso obiettivo” che, per una questione prospettica relativa a colui che esprime l’intento, equivale ancora al:
esistono tanti modi per “perseguire lo stesso obiettivo” (loop).

Ossia, se ribalti le posizioni contrastanti dei singoli, il “succo del discorso” è sempre (ri)allineato verso/ad una sola “coordinata/senso”:
ciò che esprime il proprio punto prospettico o “interesse” (frattalmente è... l'ago magnetico che si orienta spontaneamente in direzione Nord-Sud, lungo i meridiani terrestri... Link).


Se per l’uno lo status quo individuale è il “bianco”, la prospettiva dell’altro equivale al “nero”... allora, per l’altro, la propria linea d’assetto principale è sempre un “bianco”, dove per bianco deve intendersi quello stato dell’essere, più o meno presente in se stesso, che (ri)colora di “giusto/bianco” tutto ciò che entra il relazione con la propria direzione di marcia.

Ergo:
  • non esiste differenza di contenuto (colore), per l’insieme che si riempie di “comportamenti apparentemente diversi”
  • esiste solo l’insieme riempito di qualcosa, che va a prendere una “posizione ideale” (colore).


Ad esempio, le coordinate di orientamento convenzionale spaziale “nord, sud, est, ovest”, possono essere meglio inquadrate se le si (ri)assume in qualità di “contenitori di concetto”, (in)direttamente applicabili a qualsiasi sostanza, situazione, comportamento, etc.; tutte quelle situazioni dalle quali fuori esce la “realtà 3d”.
 

lunedì 29 settembre 2014

X * (resto del calcolo).




A chi obietta che finora nella storia non sono stati possibili cambiamenti strutturali con metodi nonviolenti, che non sono esistite rivoluzioni nonviolente, occorre rispondere con nuove sperimentazioni per cui sia evidente che quanto ancora non è esistito in modo compiuto, può esistere. Occorre promuovere una nuova storia...
Non sentite l'odore del fumo? - Una rivoluzione nonviolenta - Danilo Dolci
È molto curiosa questa citazione, in quanto ché Danilo Dolci la “formula” negli anni settanta del secolo scorso, ossia, quando Gandhi ha già “liberato” l’India dall’invasore britannico attraverso, proprio (ti dicono e, dunque, "sai"), una “rivoluzione non violenta”.

Per Metodo Indiretto si desume che quella “liberazione” non fu esattamente tale, per come te l’hanno raccontata. Essa è giunta a te in maniera particolarmente sincronica al fine di “impiantarti una idea”; quella relativa ad un cambiamento che l’umanità è sempre convinta di vivere, continuando ad attenderlo autenticamente nei secoli dei secoli (amen).
SPS lo scrive da anni che la “ritirata britannica dall’India” (ri)entra in una politica strategica di “diminuzione dei costi diretti, senza per questo perdere nulla relativamente all’indotto che, da amministrato diventa auto amministrato”.
Che cosa fa e rappresenta un “pilota automatico”? Non serve ed è utile, forse, proprio per “liberare il tuo tempo e contemporaneamente mantenere il controllo della linea di volo e della sua direzione”?
Più tempo per te e (1) più possibilità di (ri)volgerti ad altri obiettivi (2) maggiore disponibilità del Mondo a credere che ci sia “sviluppo della civiltà umana” (3) in realtà, un cappio al collo che si stringe d’insieme... sempre di più, sia per il sotto potere che controlla che per il sotto potere che si fa controllare.
Dopo decenni di un oblio che dice molto sul degrado morale e civile di questo paese cominciano ad avvertirsi i primi segni di una riscoperta dell'opera di Danilo Dolci.
Nel 2009 Sellerio ha ripubblicato, dopo cinquant'anni, Banditi a Partinico , una delle inchieste degli anni cinquanta con le quali Dolci ha mostrato all'Italia la ferita di una Sicilia offesa dalla feroce repressione dello Stato e dal sistema delle clientele non meno che dalla mafia
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