Tutti insieme costituiamo una sola ‘essenza’, che esperimenta se stessa. Lo abbiamo letto e scritto più e più volte, soprattutto nel corso degli ultimi anni, ma quanto crediamo in questa verità?
Dal mio punto di vista sono abbastanza stanco di ‘imparare a memoria’ massime che poi non si applicano direttamente al flusso concreto esistenziale: ho necessità di ‘tastare il cambiamento’.
Che so, anche l’apparizione di una navicella spaziale aliena andrebbe bene.
Perché, mi chiedo, ho una necessità tanto viva di ‘misurare’, finalmente, l’evento eccezionale nello spazio vitale direttamente accessibile attraverso i miei sensi?
Perché è semplicemente ora che accadano grandi avvenimenti ‘non convenzionali’ a questa versione della realtà 3d. Basta con la routine che abbiamo evocato e radicato in noi. Le guerre che devastano almeno sessanta nazioni al Mondo sono una dolorosa 'routine', anche la fame in Africa è routine e la crisi economica internazionale, persino il ‘Grande Fratello’ è un loop incantesimale gettato sulla nostra capacità proattiva di ‘essere e di fare’.
Persino la vicenda dell’innalzamento del tetto del debito Usa, che alla fine verrà, come al solito, concordato tra le parti della stessa ‘mostruosa macchina affetta anime’.
Allora, o me ne vado via io oppure questa realtà deve cambiare, perché ‘io’ intendo che sia così.
E so che come me la pensano altre milioni di persone incaprettate nella ‘rete’ illusoria di questo luogo dimensionale sorretto dalle nostre paure: un 'luogo' ‘negato’ che funziona alla rovescia, che ci fa apparire piccoli, solitari e abbandonati a noi stessi, anzi persi in noi stessi.
No, non è così che intendo ‘essere’: questo è l’Antisistema ossia il riflesso negativo del ‘Sistema’.
Un ‘luogo’ in cui l’energia è stata polarizzata e condensata, forgiata, secondo le nostre paure e secondo la nostra rinuncia a conoscerci meglio. Questa scuola è un ‘edificio di correzione molto severo. Si basa sul fatto concreto che si muore dopo alcuni decenni di Vita, e la morte è considerata l’unica cosa a cui non c’è rimedio: la si teme e se ne ha paura.
Per questa paura di morire si è disposti a barattarsi, a disconoscersi, pur di vivere un breve lasso di tempo senza ‘paura’. Allora ci si ammanta di illusioni, come il possesso di denaro che dona ‘sicurezza’ verso il procedere del tempo in direzione della ‘data di scadenza’.
La Vita che illude, in quei decenni contraddistinti da buona forza, trascorre in noi trapassandoci come un dardo avvelenato, da parte a parte. Abbandonando ogni certezza interiore, cerchiamo dei riflessi divini laddove ‘speriamo’ che ne esistano delle maggiori probabilità di condensazione.
Speriamo e tiriamo avanti lasciando che l’Antisistema ci vivisezioni e ci asporti regolarmente energia vitale di mantenimento per infrastrutture pesanti e sterili: questa verisone del Mondo. Ma, a pensarci bene, anche in questa casistica che abbiamo provveduto a generare, c’è sempre la parvenza che noi tutti si sia una ‘cosa’ sola. In che senso e perché?
Nel senso che la realtà co creata è uno stretto connubio di esistenze interlacciate le une con le altre. L’umanità ha trovato dei termini espliciti per denominare talune dinamiche sociali/affaristiche, come la parola ‘globalizzazione’. Che cosa significa questo termine? Vediamo:
Con il termine globalizzazione si indica il fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti, il cui effetto principale è una decisa convergenza economica e culturale tra i Paesi del mondo.
Da Wikipedia
Pensiamoci bene. È sempre stato così nel corso della storia deviata. Una volta c’erano le tribù, isolate e disperse tra di loro, seppure già sottilmente comunicanti, poi sono arrivate le guerre di conquista, le sempre più grandi invasioni, gli interessi commerciali, i mercati comuni, etc.
È sempre stato all’opera il medesimo filo unico conduttore: quello dell’unire il Mondo. È paraddosale, lo so, ma è così. Le cose cambiano a seconda di come le si inquadri. In cosa consiste l’obiettivo dell’elite che controlla il Mondo, paventato da molti ‘indagatori del complotto’, alla Icke, di creare un solo Governo, una sola moneta, un solo esercito, etc.?
Parla da solo questo concetto, vero? Inquadriamolo dalla prospettiva più ‘idonea’ alla convergenza positiva dell’energia. Che cosa ci costa? Niente, no? E allora perché non osservare la scena anche da questo punto di vista, in cui la paura si dissolve? Il Piano Divino è un 'qualcosa a lunga scadenza', non si sofferma per molto sul particolare, perché quel lavoro di analisi è ‘roba per indagatori dell’incubo’.
Non ha senso per l’onda massima, che viaggia a grande altezza: è un effetto collaterale.
Certo, è molto doloroso se vissuto sulla propria ‘pelle’, ma ‘viverlo è stata una nostra scelta poiché, in un certo senso era persino opportuno ai fini della nostra crescita evolutiva’.
La sincronicità è una legge, una verità. Il ‘nulla è per caso’ nasconde sempre una opportunità, anche silente o velata, che in ogni sua variante evidenzia un potenziale da scoprire o da ri scoprire. Dunque, lasciamoci andare fiduciosi a questo 'vento inteligente', che comunica con noi attraverso lo sfioramento tattile sensitivo, essendo noi tutti immersi nel campo d’azione dell’etere, il cui frattale più evidente è l’aria.
Sincronicamente ho ricevuto delle e-mail, che hanno certamente un messaggio importante per chi è risonante. Cosa si nasconde dietro ad un messaggio pubblicitario o a una comunicazione ‘generica’? Certamente uno spirito di condivisone di qualcosa che è stato ritenuto degno di essere ‘diffuso’. Il lato commerciale e/o egoico è un aspetto secondario. L’importante è il corpo del messaggio perché, ricordiamolo sempre, l’onda del Piano Divino viaggia molto ‘alta, ed è lo 'scopo' che frattalmente è distribuito nel cuore delle ‘cose’ e degli avvenimenti.
Lo scopo è al nucleo dell’essenza: il perché, l’intenzione…
Allora, leggiamo cosa è giunto sincronicamente nella mia posta elettronica, tra i messaggi 'generici' che alimentano il volume della comunicazione:
Il trucco delle macchinette: programmi a rapporto variabile, che condizionano la mente delle persone inducendole a mettere in atto un comportamento che non solo non si estinguerà, ma tenderà anche ad aumentare sempre più. Il fenomeno probabilmente non può neanche definirsi come una semplice droga: ricchi viziosi, poveri speranzosi, malviventi falliti o ingenuotti creduloni: non c’è differenza, si tratta di programmazione. Una programmazione mentale.
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Imparare ‘le dinamiche del potere’ richiede un modo particolare di guardare alle situazioni e un cambiamento di prospettiva piuttosto particolare. E una volta acquisita questa particolare, specifica
angolazione… diventa facile vedere quello che prima non vedevi e comportarti in maniera ‘strategica’ per mettere a frutto concretamente (che per me significa: ottenere i risultati che vuoi ottenere) nelle relazioni con il mondo all’esterno di te in cui sia coinvolto il ‘potere’… arriva un punto in cui (le persone) perdono l'abilità di sentirsi sul percorso giusto, mentre, e te lo garantisco, il modo più veloce per arrivare dove vuoi è di sentire a livello 'somatico' che sei già lì.
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Quando devi prendere una decisione o devi intraprendere un’azione, non aspettarti di sapere tutto su di essa o che devi prevedere il più possibile, se così fosse, sempre nel tuo caso, faresti ben poco nella vita, perché gli imprevisti sono inevitabili e all’ordine del giorno. Prenditi il dovuto tempo per decidere, dopo di che fai il primo passo: pianta il seme del miracolo.
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Ecco cosa è giunto per ‘me’ sulle ali del vento sincronico:
- programmazione mentale
- cambiamento di prospettiva
- piantare il seme del miracolo.
Mi sento come un antico Indovino, un Augure, un uomo con un ‘nuovo’ modello prospettico installato nel costrutto globale corpo-mente-anima: un 'nuovo che ricalca l’antico'.
Questo ‘modo di pensare’ è stato superato o cancellato dall’Antisistema?
Attenzione alla vostra risposta: è importante. Rifletteteci sopra per bene, ma senza perdere troppo tempo, ascoltate l’intuito o il flusso di pensieri ‘pre digeriti’, polarizzate questo flusso e le informazioni giungeranno come acqua che segue una pendenza naturale.
Le verità sono molteplici o sembrano molteplici? Le leggi aumentano man mano che la densità energetica aumenta…
Le tre espressioni sopracitate costituiscono una ricetta per ‘cambiare’ questa versione del paradigma, evidenziano tre tempi diversi che accadono allo stesso istante ed evidenziano lo stato del presente e del potenziale 'presente futuribile'. Sono una denuncia e una rivelazione e la diretta conseguenza del ‘fare’. Perché no? Non me la sento di aprire le viscere di un animale per eventualmente leggere ancora la stessa verità; forse sarebbe meglio un lancio di Rune? No, mi basta questa lettura energetica…
Perché ‘ci credo’: un essere umano ha necessità di credere in qualcosa.
Come una lasagna, il film ha molti strati, è su più livelli, anche se non tutti hanno riferimenti storici per una determinata citazione, rivolta maggiormente ai cinefili, è bello vedere le diverse reazioni in sala quando scende il buio…
Quello di Rango è di sicuro un viaggio in cerca di una identità. Certo, avevamo bisogno di una storia per questo personaggio. Una storia che ha più strati, più livelli, in modo che ognuno possa identificarsi.
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Il punto è: a ‘cosa’ l’Antisistema ci ha fatto credere?
Non era facile distaccare l’essenza dall’individuo, eppure è successo. Come è stato possibile 'abdicare' in questa maniera? Per due motivi fondamentali, secondo me:
- evolvere
- tendere una trappola.
La ‘trappola’ è verso quelle energie oscure che mai avrebbero accettato di venire alla luce, se la nostra essenza fosse stata sempre ‘centrata’ nell’individualità. Mentre l’evoluzione è un qualcosa che va rivisto alla luce della trappola.
Evolvere è in definitiva ‘depurarsi’… polarizzare l’intero ‘spazio’ con l’essenza. Trasmutando il negativo in positivo si evolve, ma contemporaneamente ‘ci si sposta’ da una dimensione all’altra, perché divenuti più ‘leggeri’, dando così luogo al fenomeno dell’Ascensione, o meglio, seguendo il flusso, la corrente ascensionale che spira sempre come una opportunità velata dai sensi.
È come un palloncino che, migliorando la qualità della miscela di ‘gas’ contenuti, s’eleva verso il cielo. La forma di un palloncino non è casuale perché la ‘sfera’ racchiude in sé l’equilibrio delle forze a cui tutto tende. Basti osservare la forma dei Pianeti, quella dell’Universo stesso descritta da coloro che hanno fatto viaggi fuori dal corpo, delle cellule, degli Orb, etc.
L’evoluzione, per come la intendiamo, è un qualcosa di ‘collaterale’ suppongo.
Aggancio un filo ‘logico’ nuovo in me a proposito di questo fenomeno tanto importante. Possibile che l’illusione giunga persino a questo livello? È possibile che l’evoluzione sia solo uno ‘specchietto per le allodole’, un fuoco fatuo, una luce proiettata direttamente negli occhi, un richiamo effimero per i sensi, un ulteriore confondere le acque?
Che cos’è l’evoluzione?
È un ‘andare avanti’ migliorando ogni processo relativo alla sfera ‘umana’. L’evoluzione la intendiamo quasi sempre come un processo fisico-mentale, mentre il lato spirituale è stato completamente svuotato dal contesto religioso, rimasto pressochè ‘fermo’ dai giorni della Creazione (non c’è speranza al di fuori di me). Ma cosa afferma, in profondità, il concetto di ‘olograficità Universale’?
In un Universo olografico, di cui ciascuna parte rispecchia già il Mondo intero su scala ridotta, tutte le cose sono già ovunque. Il Principio Olografico promette che tutto ciò di cui abbiamo bisogno per sopravvivere e crescere è già con noi, ovunque, sempre… dalla semplicità di un singolo filo d’erba alla complessità del corpo umano.
Mano a mano che comprendiamo il potere del nostro ologramma infinitamente collegato, appare chiaro che nulla è nascosto e che non ci sono segreti – queste cose sono i prodotti di scarto del nostro senso di alienazione.
Anche se potrebbe sembrare che siamo scollegati gli uni dagli altri e dal resto del Mondo, quel distacco non esiste, sul piano da cui trae origine l’ologramma: all’interno della Matrix Divina. A quel livello di unità, non può realmente esistere un ‘qui’ e un ‘là’… Non è necessario che noi ‘mandiamo’ nulla da nessuna parte…
Da ‘La Matrix divina’ di Gregg Braden
Quello che facciamo a noi lo facciamo all’intero Universo. Se introduciamo in noi un certo ‘ingrediente’ o ne aumentiamo la ‘dose’, all’istante lo stesso ‘mix’ viene applicato al ‘tutto’. Perché non ce ne accorgiamo in termini soggettivi?
Perché siamo in tanti, tantissimi, ed esistono forme aggregate anche inconsciamente, che spingono verso determinate direzioni, per cui la nostra opera viene immediatamente diluita dalla risultante dell’opera ‘altrui’.
La separazione che alimenta l’unione della separazione stessa. per questo motivo si parla spesso di ‘massa critica’.
Torniamo al discorso evolutivo. Anzi, affrontiamolo più avanti, in un articolo direttamente collegato, in cui il focus rientri a pieno in questa ulteriore intuzione della piramide illusoria. Ricordiamo che, frattalmente, gli Specchi Esseni sono 7 e che l’ultimo è il più ‘sottile’, sfuggevole, difficile da osservare, allo stesso modo l’illusione avrà profondità diverse e ‘crescenti’.
Stiamo per giungere, forse, al livello più sfuggevole, ossia quello relativo al concetto di evoluzione e reincarnazione e, in definitiva, al fattore costitutivo del senso del Piano Divino.
È semplice ed intuitivo considerare le espressioni provenienti dall’Antisistema, come all’alimentazione di un circuito energetico molto complesso, in cui l’energia idonea per intensità e voltaggio deve circolare in continuazione al fine di non compromettere la funzionalità delle infrastrutture faticosamente intelaiate in millenni di compendio delle nostre paure:
Crisi: Capo ‘Munich Re’, Non c'è Più investimento Sicuro.
La crisi del debito dell'Eurozona e degli Stati Uniti significa che ‘non esistono più gli investimenti assolutamente sicuri, inclusi i titoli di Stato, cui siamo stati abituati per anni’.
Questa la previsione apocalittica fatta alla 'Suddeutsche Zeitung' in edicola domani dal numero 1 del colosso della riassicurazione 'Munich Re', Nikolaus von Bomhard, che amministra asset per 200 miliardi di euro.
Da Yahoo
Se stacchiamo la ‘corrente’ cosa succederà?
Quindici giorni di tempo, non uno di più. È quanto concede a Radio Vaticana il ministro dell'Ambiente Willer Bordon. Poi staccherà la corrente e oscurerà la Radio che si ostina, nonostante una legge quadro da poco approvata in Parlamento, a violare i limiti fissati per contenere l'inquinamento elettromagnetico… L'ordine di staccare la corrente verrà dato dal ministro agli enti erogatori. I quali - ha spiegato Bordon - non possono violare una legge, quella sull'elettrosmog, approvata dal Parlamento… (notizia del 16 marzo 2001).
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Ecco il ‘ricatto incoscio’ a cui siamo sottoposti tutti quanti. Un ricatto globalizzato, ad immagine e somiglianza delle caratteristiche frattali, delle leggi, della verità che sottitende questo livello dimensionale della Creazione. Il modello che rischia di vedersi staccata la corrente, farà di tutto per far sì che non accada mai, perché ne va della propria sopravvivenza:
Radio Vaticana cerca di chiudere la questione a proprio favore, noi invece vogliamo solo la verità e il riconoscimento del diritto alla salute… (notizia del 8 febbraio 2011).
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Se io piango qualcuno piange. Se io rido qualcuno ride. Ciò che dipende da me, allo stesso modo, mi fa dipendere da ‘lui’, in maniera tale che solo ‘conoscendoci' potremo ridere o piangere in maniera cosciente, superando il concetto di separazione illusoria e, comunque, mai fine a se stessa…
La mia ‘necessità’ di evidenziare l’immanifesto si basa su caratteristiche concrete che sorreggono l’Universo: è una questione di punto prospettico differente o allargato, come dimostrato da quelle immagini olografiche, che spostandole alle diverse gradazioni della luce naturale, dimostrano di cambiare o oscillare tra due o più stati diversi, eppure contemporaneamente presenti, presentandosi tridimensionalmente all’evidenza sensoriale.